lia Dalmazia. — Sotto questo titolo
il r. ministero italiano degli affari esteri
(Direzione generale degli affari commer-
ciali) ha pubblicato, in grosso fascicolo,
un rapporto dell' egregio cav. Antonino
d'Alia, che con intelligente solerzia regge
il consolato di S. M. il Re d'Italia a Zara.
Il rapporto del cav. d'Alia è una com-
pleta monografia sulla Dalmazia, studiata
specialmente dal punto di vista commer-
ciftle, agricolo ed industriale. Ed infatti
i capitoli dedicati all' agricoltura, alle in-
dustrie, al commercio, alle comunic izioni
e trasporti sono trattati con ampiezza, con
grande accuratezza e competenza, si da
costituire una vera guida e una norma
per tutti coloro che s'interessano ai pro-
blemi econo ici della nostra provincia.
Un capitolo (VII) è consacrato alle rela-
zioni marittime e commerciali con l'Italia
con tabelle interessantissime, per la sta-
tistica, sulla importazione dell'Italia in
Dalmazia e delle espo.rtazioni della Dal-
mazia in Italia.
Nel capitolo ottavo poi il rapporto si
occupa dei regnicoli stabiliti in Dalmazia,
dei pescatori chioggiotti, delle società ita-
liane di beneficenza e delle ditte regni-
cole, delle quali è dato anche l'elenco.
L'ultimo capitolo infine è un riassunto
popclusivo dello st^dio fatto nei capitoli
precedenti ed è prospettato l'avvenire eco-
nomico delle nostre provincie,
Con questo lavoro sulla Da'ipazia l'e-
gregio cay. riafferma briiluntemente
r§ sue doti di cultore e studioso attento
della vita economica dei paesi nei quali
ha da svolgere la sua attività consolare,
lavoro che varrà a far conoscere viemme-
glio la nostra provincia nel mondo com-
merciale italiano.
JXel mondo dei lunari. — Come già
coir «Epidauritanó» a Ragusa, a Spalato
i nostri amici ayyiyanp antiche memorie
a mezzo di un seniplice li^narip.
«^»fuoyo Schiésone $palatinQ-Quìda
Scl^eniatica di Spalalo pel 1913» contiene
quest' anno, oltre le solite notizie calen-
darie, ed una diligente guida di Spalato,
notevolissimi scritti accompagnati da foto-
incisioni, Contiene una bella necrologia di
(xiovannì Savo, con ritratto ; un cenno bio-
grafico del pubblicista Nodilo ; un elenco
di spalatini illustri ; notizie su Spalato di
un secolo fa; un capitolo delle Memorie
inedite del canonico Drasich sq1|' aboli-
zione c|eUa legge agraria 0rimani • r Inno
alla Dalmazia di F. D. Seisinit-Doda j una
descrizione della torre di Hervoje, ecce-
tera.
L'elegante e grosso opuscolo si vende
al prezzo di 60 cent^siau l'esemplare.
Voci della stampa. — Il «Neues
Wiener Tagblatt» pubblica un articolo,
sulla nostra questione universitaria, da
potersi sottoscrivere a due niani.
La «Tagespost» di Grràz ha un articolo
da Trieste, che è tutt' altro che chiaro.
Q-ià il titolo «L'importanza di Trieste per
il germanismo» ci dice che siamo nell'or-
bita dell' incorreggibile preconcetto di non
vedere in Trieste un organismo possente
della nazionalità i^aliar^a, ma si un fondo
4i fabbrica offerto alle speculazioni av-
venturose d' altre stirpi.
11 movimento postale durante il
]%'f|tale Capodanno, — Vanno rile-
vate, nell'interesse del pubblico, le norme
per la spedizione di pacchi postali du-
rante l'imininente periodo di Natale.
Da queste norme risul^ che, oltre alle
Sqlite dispqsizioni, si dovrà osservare, in
questo periodo di grande movimento, spe-
cialmente che gli indirizzi sieno molto
chiari, esatti e completi, e che l'indirizzo
sul pacco postale (che dovrà essere pre-
feribilmente scritto suir imballaggio o at-
taccatovi in modo stabile) corrisponda in
tqtto a quello sul polizzino accompagna-tofio;
iil' indicato di imballare anche og-
getti che di solito non richiedono imbal-
laggio (per esempio selvaggina) ed oggetti
che trasudano grasso ed umidità (carne,
pesce, eccetera) vanno imballati in cas-
sette e cesti. Suir indirizzo di spedizioni
pqil animali vivi deye yenire indicato se
ia spedizione, qualora non venisse ritirata,
debba venire rispedita, venduta e se si
debba darne notizia telegrafica allo spe-
ditore. (:Jualora l'imballaggio, scatola, ce-
sto, eccetera sembrassero di resistenza o
durata insufficiente, la spedizione verrà
fatta «a rischio del mittente», semprecchè
non s a a temersi un danno per le altre
spedizioni.
Spedizioni per città grandi dovranno
contenere sull'indirizzo l'esatta indica-
zione della abitazione del destinatario (di-
stretto, via o piazza e numero di casa).
15' da raccomandare di includere in ogni
spedizione una copia dell'indirizzo, e gli in-
dirizzi cosidetti «bandiera» devono essere
di cartone resistente, di legno, di pelle o
di pergamena e bene assicurati in modo
da escludere la possibilità di strapparli.
In ogni caso tutte le indicazioni recate
dal polizzino accompagnatorio devono ve-
nire ripetute sull' indirizzo attaccato alla
spedizione e ciò vale anche per quello
che contengono merci soggette al dazio
consumo. , • -n •
Pacchi di valore devono venire sigillati
a norma delle prescrizioni vigenti.
Rispettate il verde! — Abbiamo
sippreso con piacere che la commissione
annonaria intende vietare ai villici, in
tsmpi di Natale, la vendita degli alberelli
di alloro. Per buscarsi pochi centesimi, le
villiche spiantano magnifici alberelli di
alloro, che sono l'unico ornamento del
villaggio. L'alloro, presso tutti i popoli
civili, e fino dall'antichifà, è rispettato
religiosamente e non già vandalicamente
^iistrutto. Rimane la distruzione delle pi-
nete: ed è anche deplorevole, in ispecie
quando si pensa che, nelle botteghe, si
possono comperare dei bellissimi alberi di
•Natale artificiali e che possono durare per
Natali.
Anche Imoscbi vorrebbe avere un
tribunale circolare pei distretti giud ziari
di laioschi e Vergoraz, con sede a Imo-
schi; ed in proposito al Parlamento di
Vienna venne presentata analoga inter-
pellanza dall'on. Perió e comp.i.
Fella divisione dei beni comu-
nali. — Di questi giorni vennero tenute
alla luogotenenza, sotto la presidenza del
luogotenente conte Attems, alcune sedute
in merito al progetto di legge sulla di-
visione dei beni comunali in Dalranzia.
Alla medesima pr'esero parte, oltre alcuni
assessori giuntalizi e membri del Consi-
glio agrario provinciale, il capitano di-
strettuale dott. Weithe, in rappresentan-
za del ministero dell'agricoltura, il con-
sigliere luogotenenziale Golf, 1' ispettore
forestale Nejedly ed il commissario di-
strettuale Stipanovié.
Sui risultati di queste conferenze sa-
rebbe opportuno ne venisse informata la
stampa.
= I suddetti signor", assieme al signor
luogotenente, martedì visitarono due ter-
ritori già divisi, a Pacostane e Stretto,
Banda Comunale, —Domani la no-
stra ottima Banda Comunale, in Piazza
dei Signori, alle ore 12' e mezzo svolgerà
il seguente programma :
1. Rossini: <11 barbiere di Siviglia»,
sinfonia, — 2. Mancinelli: Intermezzo.
Marcia trionfale, per la «Cleopatra» di
P. Cossa. — 3. Mayerbeer: «iJanza alle
fiaccole». — 4. C. Saint-Saens : «Suite Al-
gerienne» a) Rèverie du Soir; b) Marche
militaire francaise. — 5. Marcia.
Musica bella. — Il valente maestro
Fiorello Traversi, ora domiciliata a Fiu-
me, ci invia gentilmer|t^ due copie di un
suo elegantissimo «Preludio per Pianofor-
te» da lui dedicato alla signora contessa
Maria Maffeis Moroni. nuoyo lavoro del
Traversi è originale e pieno di pregi.
Ija ipostai a SigU- — Col di que-
sto mese l'ambulanza postale ferroviaria
d'ordine secondario Sign-Spalato 734 e
Spalato-Sign ?24 venne trasportata dai
treni passeggeri n.ri 251-252 nei treni merci
n.ri 272-273. In seguito a ciò la prima
spedizione della posta per Sign arriverà
a Sign già alle 8.44 ant. invece phe came
finora alle 12.43 poni.
JLa libera vendita dell'acido a-
ceticO. — Riceviamo e pubblichiamo:
«L'altro dì in due persone di una fami-
glia, che comperò da una contadina del-
l' aceto fortissimo, si manifestarono dopo
il desinava gravi disturbi allo stomaco e
al ventre. Ebbi occasione di odorare 1' a-
ceto comperato ed usato da quella fami-
glia, Era evidentemente costituito da una
leggera mistura d'acqu^, e di vino e da
una (IP'^e rimarchevole di acido acetico.
Si V3nde l'acido acetico — che è un po-
tente corrosivo — liberamente: e omai non
vi è più contadino che impunemente non
10 usi a confezionare dell'aceto, che lo-
gora lo stomaco e gli intestini, Se vi duole
11 capo potate morire, magari, che il far-
macišta non vi dà un po' di antipirina
senza ricetta; ma se volete avvelenarvi od
avvelenare il prossimo potete comperare
quanto acido acetico iflai yolete. ìrare a
te, cayo «Dalmata», che ciò sia logico? E
che ciò stia in armonia alle n^olte leggi
create a tutelare la sanità e l'igiene delle
cittadinanze?»
nqn diciamo niente, Sappiamo solo,
pur troppo, che un buon aceto di vino ge-
nuino oggi è assai diffìcile il trovarlo e
che la chimica entra per buona metà nella
nostra alimentazione.
Pietose scene ailln partena;a per
Dalmazia. — Mercoledì alla parten-
za da l^.ume di un piroscafo celere per la
Dalmazia, con gente piuttosto in età, ac-
caddero alla riva scene pietosissime. Po-
vere donne, parecchie con bambini al
braccio, sconvolte dall' angoscia, piange-
van dirottamente.
Le guardie e i pietosi avevano un bel
da fare per chetare le poverine, il cui a-
spettp. spezzava il cuore. Una, nel colmo
dell' angoscia, tentò di gettarsi in mare :
trattenuta a tempo, cadde a terra, spez-
zandosi due denti. Un'altra, tornando dalla
riva, tentò di gettarsi so^to il tramvia.
Parecchie poi caddero in svenimento.
Alla fine il battello si allontanò, mentre
i pianti diventavano più acuti, spasmo-
dici.
La donna, che aveva tentato di gettarsi
in mare, fu accompagnata da alcuni pie-
tosi air infermeria. Un forestiero, abitan-
te all'Hotel Lloyd, impressionato dalla
spena, regalò alia poveretta 50 corone,
rincuorandola e affermandole che al suo
uomo non sarebbe accaduto nulla.
Cercate la guardia, — Spesso il li-
bero transito nelle nostre strette calli ve-
neziane si rende difficile per via dei carri,
carretti e carracci carichi di legna che le
ingombrano. Ma più difficile è il vedere
una guardia di P. S. che ne regoli la cir-
colazione. Anche ieri, in piena Calle Lar-
ga, un carraccio a momenti schiacciava
un ragazzino. E' severamente vietato ai
Un plico sparito da bordo del
wWurmbrand". — Lunedi mattina alle
8, quando il piroscafo «Wurmbrand» del
Lloyd parti da Trieste in linea celere per
Cattare e porti intermedi, aveva a bordo,
insieme ad altra posta, anche un plico
assicurato per diecimila corone. Al primo
porto toccato il tenente che ha in conse-
gna la posta, verificando i valori, constatò
che il plico delle 10.000 corone era spa-
rito e ne avverti il comandante cap. G.
Lucich. Immediatamente fu eseguita una
rigorosa perquisizione a bordo, ma del
plico non fu trovata traccia. Nel dubbio
che esso fosse stato trafugato prima che
il «Wurmbrand» avesse lasciato Trieste,
fu telegraficamente informata la polizia
di Trieste; ma le indagini avviate in pro-
posito non diedero alcun risultato. Le
indagini però continuano.
Disgrazia mortale a bordo d'una
nave da guerra. —- Scrivono da Spa-
lato, in data del 19 :
«Stamane accadde una raccapricciante
disgrazia a bordo dello stazionario Impe-
ratrice Elisabetta. Causa il vento la nave
da guerra incominciava ad andare alla
deriva perchè le àncore — non trovando
intoppi — aravano. Il comandante, temen-
do di arrenare sulla punta di S. Stefano,
diede ordine di manovrare, affine di to-
gliere lo stazionario da così pericolosa
situazione. Durante questa manovra, la
catena di un'ancora, perchè troppo tesa,
si ruppe, rimbalzando, e andò a colpire un
marinaio asportandogli di colpo una gamba
e fracassandogli l'altra. I! disgraziato
venne tosto soccorso dai compagni e tra-
sportato al locale Sanatorio, dove i me-
dici dovettero procedere all' amputazione
anche della seconda gamba. A nulla val-
sero perà le cure mediche, poiché l'infe-
lice cessava di vivere nelle prime ore del
pomeriggio. Alla vittima, che è di nazio-
nalità tedesca e della quale fino adesso
ignoro il nome, si faranno domani solenni
funerali.»
Quello cbe si perde^ — Furono
smarriti i seguenti oggetti : una collana
d' oro da signora, del valore di 120 coro-
ne, coip una spilla a testa di cavallo, del
valore di M corone; un orologio con ca-
tena d'argento da uomo, ed un ciondolo a
testa di cavallo, del valore di 30 corone,
Valore complessivo di 174 corone,
I couralescenti 9
troveranno un aiuto efficacissimo per
il loro completo ristabilimento, usando
la Etnulsiune Scott, che, anche dagli sto-
machi più deboli, può essere facilmente
presa e digerita. S« poi si pensa che
gli incredicnti sceltissimi e accurata-
mente dosati che compongono la Emul-
sione Scott contengono importanti so-
stanze nutri'ive, facilmente ai compren-
de come l'uso della nostra Emulsione
sia, tanto pt-r i vecchi che per i giova-
ni, durante il periode della convale-
scenza, di grande vantaggio Si aggiun-
ga che la Eaiulsione Scott è di gusto
piacevolissimo, si che i bambini e gli
adulti la prendono assai volentieri. De-
ve però tratta, si delia sola e vera E-
mulsione Scott, m ii di una imitazione.
Prezzo dei flaconi originali, in vendita pres-
so tutte le farmacie, C 2.50 h. Inviando 5U
h in francobolli alla casa Scott & Brown, G.
m. b. H., Vienna VII, citando in pari t^nipo
la inserzione di q esto giornale, verrà spedito
da una farmacia, e per una sol volta, un fla-
concino di prova della Emulsione Scott.
Serbia venga garantito T accesso com-
ràercialé al JVTare Adriatico, e poiché
i sei governi hanno firmato, in prin-
cipio, questa doppia proposta, domi-
nano opinioni ottimiste circa la situa-
zione europea.
li conflitto greco-turco. — Vienna,
21 decembre, — I Turchi attaccarono
Beglista, fra Florina e Koritza; la
guarnigione greca, costituita da una
sola compagnia, si ritirò dinanzi alla
prevalenza numerica del nemico. Ma
i Greci dopo due ore ricevettero rin-
forzi e rispinsero i Turchi. Beglista
venne rioccupata dai Greci.
RIUGRAZIAIVIEKTI
Le famiglie Grlišić e Simió prefonda-
mente addolorate per la morte del loro
indimenticabile
Spiridione
Finiamoln una vol^! — Così non
si può continuare: mai pace né giorno,
né notte. Senza avere una malattia hai
la gola chiusa, una tosse tremenda ed un
catarro che non vuol sciogliersi : io penso
di provare le pastiglie minerali Sodener di
Faj ohe al nostro vicino, il signor Mtiller,
hanno fatto tanto bene. Cosi riacquistere-
rai anche tu la salute e potrai riposare
la notte. Manderò Anna in farmacia o
drogheria a prenderne una scatola che
costa cor 1.2^. Y'oglio proprio vedere se
non riesciremo a liberarci da questa no-
iosa indisposizione.
COmilSPOHDEHZA APERTA
S. U. L'argomento non è per il nostro
giornale. Saremo lieti di fare la sua co-
noscenza.
esprimono i piii vivi ringraziamenti a tut-
ti coloro, che partecipando alla luttuosa
circostanza, hanno contribuito ad alle-
viare il loro grande dolore.
Uno speciale ringraziamento' vada ai
signori dott.i Pericié e Marčelić i quali
come medici curanti, coadiuvati dai si-
gnori dott.i Boxich e Mikuliéié, quali con-
sulenti, prodigarono al povero estinto i
tesori della loro scienza e il conforto del-
la loro amicizia.
Grazie infine alle i. r. autorità e a tutti
quelli, che in occasione dei funerali, con
commovente partecipazione, si unirono al
nostro lutto.
Edit. e redattore responsabile Luigi de Negovetich
Stabilimento Tipografico S. Artale.
Stabiiimento di cura aperto tutto Tanno.
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PER COLORO CHE SOFFRONO DI STOMACO
„Lione il 5 febbraio 1897. Io provava spesso
dell'agro allo stomaco, scrive la signora Bompard,
mercante di salumi a Lione. Io aveva voglia di
vomitare dopo mangiato e talvolta provava una
impressione come di fuoco al petto. Io sentiva lo
stomaco pieno di umori e di bile. Avevo la lingua
sudicia, la bocca pastosa, male alla testa, ed un
profondo disgusto per il cibo. Avevo provato la
magnesia, gli amari, il reobarbaro, ma nulla mi
aveva giovato.
„Un giorno mio marito mi fece prendere il
„Carbone di Belloc" in polvere, di cui aveva com-
perato un flacone dal farmacista. Ne presi due
cucchiai da minestra dopo ciascuno pasto. Sentii,
d ille primo dosi, una sensazione gradevole allo
Bstomaco. Due giorni
rdopo stavo già meglio.
1 rutti agri e si sgra-
devoli erano spariti.
In pochissimo tempo
ripresi appetito e rico-
minciai a mangiare
con piacere. In capo
a otto giorni io avevo
l iacquistato la perduta
s;ilute e da quel mo-
mento sto benissimo.
Firmato : Fannie Mar-
tin, moglie . Bompard"
L'uso del Carbone di Belloc alla dose di 2 a
3 cucchiai da minestra dopo ciascun pasto, basta
eflfettivamente per guarire in poolii giorni i mali
di stomaco anche i più inveterati e ribelli a
qualunque altro rimedio. Produce una sensazione
gradita allo stomaco, dà appetito, accelera la di-
gestione e fa sparire la costipazione. Il ('arbone
di Belloc è sovrano contro la pesantezza allo sto-
maco dopo il pasto, il male di capo proveniente
da cattiva digestione, le acidità, i vapori, e tutte
le affezioni nervose dello stomaco e degli intestini.
Il mezzo più semplice di prendere ia polvere
di Carbóne di Belloc è di scioglierla in un bic-
chiere di acqua pura o inzuccherata che si beve
in una o più volte, eome meglio si vuole.
Il Carbone di Belloc non può fare che bene,
mai del male, qualunque sia la dose che se ne
prende.
Lo si trova in tutte le farmacie.
E' preparato al n." 19. rue Jacob a Parigi.
Si sono fatte delle imitazioni del Carbone di
Belloc, ma esse sono inefficaci e non guariscono
perchè sono male preparate. Per evitare qualunque
errore esaminate bene l'etichetta della bottiglia
se porta il nóme di Belloc.
P.-S. — „Le persone che non potessero abi-
tuarsi a prendere la polvere di Carbone, potianno
fare uso dello pastiglie di Belloc, prendendo 2 o
3 pastiglie dopo ciascun pasto e ogni qual volta
sentono un poco di dolore allo stomaco. Si otter-
ranno gli stessi effetti salutari e una guarigione
altrettanto sicura. Queste pastiglie non contengono
che del Carbone puro. Basta di metterle in bocca,
si sciolgono de se e si inghiotte la saliva.
NOI TRE SIAMO COfiCORDi:
ovunque
e sempre
TRIONFA
I dispacci del „Dalmata''
La legge militare. — Vienna, 20
dicembre. — La legge sulle presta-
zioni militari venne votata dalla Ca-
mera. Gli czechi radicali e gli sloveni
fecero un tumulto indescrivibile, bat-
tendo sui banchi e fischiando. Il bac-
cano si prolungò per parecchio tempo.
La conferenza per la pace. — Lon-
dra, 20 decembre. — La conferenza
villici^conduttori dei carri io stare a cas- gj. p^co continua le sue sedute,
setto quando attraversano le vie cittadine; ^^j^ani verranno riprese al pomerig-
ma il conduttore del carro in parola potè
passare mezza città, indisturbato, seduto
sul carro, senza che pur una guardia di
F. S. si trovasse che lo facesse scendere.
E cosi il timone del carro percosse vio-
lentemente al petto il povero ragazzo,
urlante dal dolore, mentre il morlacco mon-
tato sul carro potè — come abbiamo già
rilevato — proseguire indisturbato per
un pezzo il suo cammino, ad onta delle
proteste dei cittadini, senza che pur 1' om-
bra di una guardia di F. S. si facesse
vedere. Se il carro, anziché legna, avesse
trasportate, poniamo, delle mortadelle con
fettuocie tricolori, subito si sarebbe creato
un esercito di guardie. Ma così? Far tapito
strepito perchè un rag^azzo è a moutènti
schiacciato ?
gio perchè nella mattina i delegati
verranno ricevuti da re Giorgo.
La conferenza degli ambasciatori. —
Londra, 20 decembre. — Gli amba-
sciatori sperano di condurre comple-
tamente a termine la conferenza. Si
ritiere certo che la questione austro-
serba, che è il maggior tema della
conferenza, verrà risolta pacifica-
mente.
Opinioni ottimiste. — Vienna, 21
decembre. — Poiché gli ambasciatori
raccomandarono che l'Albania diven-
ga uao stato autouomo, e che alla
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Numero 78 Anno XLVIIIMercoledì 1 Ottobre 1913
ASSOCIAZIONE
Zara Cor. 16 anticipatamente, semestre e trimestre in pi ( porzione,
l’impero Austro-Ungarico Cor. 18, semestre Cor 9, trimestre Cor. 5.
gli Stati appartenenti all* Unione postale Cor. 24 all anno, semestre
e trimestre in proporzione. Per gli Stati non appartenenti all’Unione
postale Cor. 16 e di più l’aumento delle spese postali, semestre e
trimestre in proporzione. Un numero separato costa Cent. 20. Un nu
mero arretrato Cent. 32. I numeri del giornale si vendono nella Li
breria Internaz. di E. Schònfeld e negli spacci principali di tabacco.
Giornale politico, economico, letterario INSERZIONILe associazioni e gli importi di denaro, in assegni postali, si diri
gano all’Amrniuistrazione del DALMATA in Zara. Chi non respinge i
foglio dopo scaduta l’associazione, s’intende obbligato per il trimestre
susseguente.
Le corrispondenze devono dirigersi affrancate esclusivamente alla
redazione. Le lettere non affrancate saranno respinte. — I comunicati si
inseriscono al prezzo di Cent. 25 la linea carattere testino. — Avvisi
ed inserzioni a prezzo moderato da convenirsi. — I manoscritti non s
restituiscono.
Per
Per
Per Esce il mercoledì ed il sabato
w Ufficio di redazione: Calle Carriera n.o 2
Ad onorare gli eroi dei mare.
E’, ornai, l’abitudine. A dar battezzo
ai piroscafi che viaggiano lungo l’A
driatico orientale si usano le più i-
nattese e strane denominazioni. 0 me
glio — e contro ogni nostra tradizione
marinaresca — si usa la geografia
dell’ opportunismo.
La Ragusea, quasi lavorasse esclu
sivamente con Ragusa, si è tutta croa-
tizzata, con nomi di boschi e colline.
La Dalmatia accende una candelina
all’italianità della marina e un grosso
cero a Santa Croateria. La Ungaro-
Oroata rende omaggi a Magiari e a
Croati e per combinazione qualche
volta si ricorda della italianità ma
rinara di Fiume. Il Lloyd — messi
in cantiere i piroscafi e 1 personaggi
della Mitologia marina — si è fatto
aulico e consacra i suoi battelli a
meteore fugaci di ministri: utili di
appoggio, ma, ahimè, incapaci di di
stinguere il pappafico dal trinchetto :
uomini che non conoscono altre bur
rasche che quelle parlamentari.
E così, un poco per la manìa del
croatizzare, un poco per la necessità
di intedescare e un poco per la voluttà
di incensare, anche I ultima caratte
ristica della marina triestina, fiumana,
istriana e dalmata — il nome del ba
stimento, caro come l’orifìamma —
viene a snaturarsi e a scomparire.
Alla battaglia di Lepanto le galee
dalmate avevano nomi ..di santi e di
eroi. Più tardi le grosse navi a
tre alberi e i trabaccoli ampi e saldi,
carenati al nostro bel sole, avevano
pure, in italiano, nomi di santi e di
eroi. Sulla poppa rabescata-era il no
me ed era il nome sul vessillo : espres
sione e caparra del valore dei coman
danti : figure ritte e nerborute che
sapevano le tempeste e le calme del
mare, tutto iridescenze di porpora e
azzurro. I nostri vecchi navigatori
erano come suscitati da Dio a domi
natori del flutto. Avevano dell’irsuto
e dell’augusto; avevano un sesto senso :
la infinita, connaturata virtù del na
vigare. Navigare necesse est, vivere —
parca dicessero — non est necesse.
Ora questa virtù si è come ammor
bidita tra i divani dei piroscafi mo
derni. Non che i capitani e gli uffi
ciali moderni non siano degni dei
loro predecessori; ma è che la tecnica
moderna delle navi non esige più
uomini dalla volontà dominatrice e
dalla fibra di acciaio. Ed è che gli e-
qnipaggi non sono più quelli di una
volta; i marinai veri di una volta.
Ora io penso che quanto più ci al
lontaniamo dall’antico, dalla tradi
zione, tanto più dovremmo onorare
l’antico e la tradizione.
Che cosa sono questi nomi di monti
remoti e di rocche in mina e di vil
laggi ignoti alla geografia commer
ciale e di eccellenze; e che cosa è
questo teutonizzare nei titoli la no
stra marina?
I vecchi, più logici, rendevano o-
nore a S. Marco, o ad altri santi no
stri patroni, o a qualche principe,
come il defunto Massimiliano, munifi
cente e propizio alla marina mercan
tile. E, logici del pari, i moderni do
vrebbero intitolare i piroscafi con nomi
resi illustri nella lotta col mare e
nell'adempimento del loro dovere co
me comandanti di navi.
Le Bocche marinare; la penisola
di Sabbioncello; le isole del Carnato;
le città della Dalmazia e dell Istria
e Trieste devono pur vantare nella
cronaca della navigazione uomini, più
che esperti, resi gloriosi sul mare.
Perchè non ricordarli e non onorarli?
Perchè non ricordare e non onorare
l’ardito capitano dalmate che nell’e
stremo periglio si offerse di combat
tere e di morire per la Repubblica di
Venezia? Perchè non ricordare il pri
mo coraggioso armatore dalmata a
merito del quale le Bocche erano
tutte glorificate di vele ?
Perchè non ricordare e non ono
rare quel ricco mercatante ebreo,
che, nel 500, mutò Spalato in empo
rio di transito? I corniti di galee
dalmati ed istriani? Gli arditi navi
gatori dalmati ed istriani che primi
fecero viaggi perigliosi di circumna
vigazione? E i più distinti e celebrati
capitani, dalmati ed istriani, dell an
tico Lloyd?
Sarebbe un bel rifiorire di ricordi:
utile non pure di ammaestramenti, ma
di emulazione, ora che tanti giovani
dalmati anelano alla carriera marit
tima e la sognano lusinghiera anche
per l’amor proprio.
Ahimè! Come volete lusingare la-
mor proprio dei nostri uomini di mare
se proprio lo stesso nome del basti
mento non ha nulla, ma neanche di
remotamente comune col mare? 2
/La genesi del croatismo
e gli Italiani in Dalmazia.
Il nostro concittadino Umberto D. Nani
ha iniziata la pubblicazione, nella «Vita»
di Trieste, di una serie di articoli, inte
ressanti assai dal punto di vita retro
spettivo. Ecco il primo d’ essi.
La genesi del croatismo avviene
fra l’anno 1848, anno fatale per la
monarchia, e l’anno 1862, in cui esce
l’organo massimo dei croati (annes
sionisti) il «Nazionale». Le prime trac
ce di questo novo orientamento della
situazione in Dalmazia si scorge nella
stampa di questo periodo. «La Dal
mazia costituzionale», un giornale,
sorto nel 1848 a Zara, e che ebbe
pochi mesi di vita, pubblicava articoli
prò e contro l’annessione alla Croa
zia; l’«Aurora dalmata» giornale scrit
to in lingua croata e che contava
già quattro anni di vita sosteneva la
tesi dell’annessione con grande calore.
Intanto il movimento rivoluzionario
di Francia si propaga anche in Au
stria, e mentre i tedeschi pretendono
la costituzione ed eleggono i loro de
putati per il parlamento di Franco-
forte, il quale ayeva per iscopo di u-
nire la Germania e di darle come so
vrano 1’ arciduca Giovanni, allora am
ministratore dell’impero, i Cechi chia
mano a Praga, a coxigresso, tutti gli
slavi della monarchia. All appello ri
spondono i croati della Dalmazia, con
un proclama sottoscritto da circa due
cento persone. E’ un moto che non
riesce a nulla, ma è il principio dei
moti successivi. All’appello di Praga,
venne dietro, pochi mesi dopo, il pro
clama della Dieta croata col quale
s’invitavano tutti i municipi della
Croazia, Slavonia e Dalmazia a man
dare i loro deputati a una comune
adunanza a Zagabria, sostenendo, ^che
tutta la gloria e tutta la fortuna dei
croati, risiedeva nella costituzione del
regno trinitario Dalmazia, Croazia e
Slavonia. Ma all’invito della Dieta
croata, delle città della Dalmazia
non risposero che Ragusa £ Macarsca;
Spalato si dichiarò recisamente con
traria all’annessione, e Zara rispose
evasivamente, dicendo «non essere op
portuno dichiararsi sull’ annessione,
perchè, per quel che* si riferiva alla
lingua — fatta eccezione della cam
pagna — tutta I intelligenza parlava
I italiano, e, se mai si fosse giunti al-
I annessione, sarebbe stato opportuno
lasciare ai dalmati di decidere la
questione della liugua C’era, poi, un
altro argomento contrario all’annes
sione : la Dalmazia era stata sempre
contraria alle pretese della Corona
ungarica alla quale erano unite la
Croazia e la Slavonia». E questo lin
guaggio del Comune di Zara venne
approvato da molti eminenti uomini
di Dalmazia, tra i quali Mattia Ban,
l’autore drammatico in voga nell ul
tima metà del secolo scorso, e Giu
seppe Grubissieh, i quali, più tardi,
passarono nel campo avversario.
L’abdicazione di Ferdinando 1, e
l’ascesa dell’attuale Imperatore al
trono degli Abshnrgo, che per grati
tudine nomina il generale Jelacieh a
governatore di Fiume e della Dalma
zia, danno agli annessionisti grandi
speranze di veder realizzato il loro
sogno.
Intanto alla prima seduta del par
lamento di Vienna, due deputati della
Dalmazia, il dott. Diodato Petrano-
vich e Stefano Ivicevich, fanno le se
guenti proposte : 1. che, a spese del
governo, vengano in ogni distretto
istituite scuole popolari con lingua
d’istruzione illirica, 2. che a Spalato
e a Ragusa si istituiscano scuole ma
gistrali, con lingua d’istruzione illi
rica, 3. che vengano incaricati uomini
idonei, i quali conoscano la lingua
illirica, di tradurre i testi scolastici,
4. che la lingua illirica venga intro
dotta nel più breve tempo, materia
obbligatoria, nel Liceo di Zara, nei
tre ginnasi dalmati e nella terza classe
delle principali scuole popolari nelle
città della costa, 5. che in tutti que
sti istituti, dopo un certo termine
posto dal ministero, tuRe le materie
vengano insegnate in lingua illirica,
e la lingua italiana sia dichiarata
materia obbligatoria. Contro queste
proposte dei due deputati protestarono
tutti i ginnasi della Dalmazia. Ma al
principio del 1850 rincomincia l’as
solutismo e la patente del 31 decem
bre del 1851 lo suggella Dopo la
patente del 1851, ci vogliono dieci
anni perchè la lotta rincominci; ed è
la «Voce Dalmatica», che inizia que
sta campagna semi secolare, col so
stenere che i libri fondiari della pro
vincia debbono redigersi in lingua
italiana.
Questo articolo determina l’uscita
di alcuni fondatori di codesto giornale,
i quali entrano a far parte dei col-
laboratori di un giornale diretto da
G. Sundecich, per iniziare la difesa
della loro lingua. In questo giornale
(il «Glasnik») che anche prima avea
fatto capire di essere propenso al
l’annessione, essi incominciano a oc
cuparsi della questione del regno tri
nitario.
Il ministero Goluehowsky, tendente
al federalismo, non si oppose a co-
desta campagna; ma quando verme al
potere il ministero Schmerlig, che pro
fessava, invece, idee centralistiche, il
Sundecich dovette smettere la pub
blicazione del suo giornale, perchè
non avea voluto seguire le orme deh
I officioso 'Osservatore», il quale
aveva abbandonato ogni riserva e si
dimostrava contrario all’annessione.
Gli annessionisti, così, ad un tratto,
si trovarono senza un giornale che
rispecchiasse le loro tendenze politi
che, e decisero di fondare un giornale
proprio. Dopo breve incubazione, nel
1862, apparve il primo numero del
«Nazionale». *
Delineata la genesi e l’inizio della
lotta che durerà più di mezzo secolo,
proviamoci ad esaminare il contenuto
di codesta tendenza annessionista.
Risaliamo a mezzo secolo fa. Circa
un anno prima che i dissidenti della
«Voce dalmatica» fondassero il loro
organo «Il nazionale» un avvocato
dalmato, dott. Costantino Voinovich,
di tendenze annessionistiche, pubblicò
un libro in lingua italiana dal titolo
«Un voto per l’Unione», nel quale
sintetizza con molta chiarezza e sem
plicità il programma di questa nuova
corrente politica.
L’autore, si capisce, è un caldo
fautore dell’annessione, ma accentua
che tale annessione deve corrispon
dere ad un evidente tornaconto del
paese. La continuità nazionale e po
litica della storia della Dalmazia —
dice lo scrittore — è stata interrotta
dal dominio veneto che durò per ol
tre 400 anni. Rimasero incolumi sol
tanto le libertà dei comuni aristocra
tici. Il Governo veneto aperse un a-
bisso fra i ceti superiori e la grande
massa del popolo, cui non si ricono
sceva alcun diritto. E la ragione di
questa tendenza annessionista è d’in
dole nazionale, e non una conseguenza
del diritto storico di stato. Anzi l’im
portanza del diritto è assai relativa :
nulla addirittura se si basa sulla vio
lenza; ma grandissima se codesto di
ritto armonizza con la natura e non
è che Ies!rinsecazione della vita na
zionale nel suo diritto pubblico e pri
vato. La Croazia — afferma lo scrittore
— non chiede l’assimilazione, ma
semplicemente l’unione. Essa vuole
rispettare tutti gli elementi della ci
vilizzazione che bau io messo profon
de radici in Dalmazia. Quest’ ultima,
dal suo canto, non deve rinunziare
alla sua individualità. La Croazia è
in grado di darle quelle franchigie,
che i dalmati non hanno, quando si
eccettuino i resti delle libertà muni
cipali. I dalmati sono in balìa d’un
burocratismo centralista e solamente
la Croazia li può liberare da codesto
stato di apatia politica. La vera liber
ta risiede dove è concessa la difesa
della propria nazionalità, e in Croa
zia c’è più libertà, perchè la sua or
ganizzazione interna si basa su due
grandi principi : il decentramento am
ministrativo e l’elezione dei pubblici
funzionari.
18 APPENDICE 18
Tradizioni popolari zaratine.
I giochi dell’infanzia.
(Continuazione vedi n.o 72.)
11 Bernoni (Giuochi pop. veneziani, p. 11.
num. 3) ci dà \‘à filastrocca in questo modo:
Din-don campanon,
le campane di san Simon
le sonava tanto a forte,
le Lutava zo le porte;
le porte giera de fero,
volta la carta, ghe xe un scabelo;
sto scabelo pien de broche d’oro,
volta la carta, ghe xe un bupintoro;
sto bupintoro pien de galioti,
volta la carta, gh’ é do pomi coti ;
sti pomi coti, coti in pigliata,
volta la carta, ghe xe una gata :
sta gata fava gatei,
volta la carta ghe xe do osei ;
gti do osei montava in pima,
volta la carta, ghe xe do che pena;
do che pena penava de bon,
volta la carta ghe xe un capon ;
sto capon no giera coto
volta la carta, ghe xe un osto;
sto osto faceva ostaria,
volta la carta : la xe finia.
Ber l’Istria, il Luciani (pag. 86 op. cit.)
ha questo frammento:
Din den don,
le campane del balon ;
tuta la note le sonava,
pan e vin le domandava (o) guadagnava.
Aggiungo questa forinola inedita, udita
nel veneto (Verona) e offertami da una
signora di Zara:
Capitano di gran valore
volta la carta, vedrai un fiore ;
un fiore da odorare,
volta la carta vedrai il mare;
il mare coi pesci,
volta la carta vedrai i messi ;
i messi che vanno in Turchia,
volta la carta, vedrai Lucia;
Lucia che corre e che cammina,
volta la carta, vedrai una gallina ;
la gallina che mangia il grano;
volta la carta, vedrai il villano ;
il villano che zappa la terra,
volta la carta vedrai la guerra ;
La guerra eoi cannoni,
volta la carta vedrai i bastoni ;
i bastoni per bastonar la gente,
volta la carta, non vedrai più niente.
Una consimile filastrocca veniva anche
esposta ai fanciulli graficamente, in molte
provincie d’Italia e sin da quando la carta
divenne d’uso comune. Allora non corre
vano per le mani di tutti i libri e i li
bercoli, con splendide immagini a cromo
litografia e a buon mercato. Allora i libri
figurati pei fanciulli si fabbricavano a do
micilio : e questo è uno dei più tipici ed
antichi.
Premesso un preambolo in versi, nella
prima pagina dei libro, ad esempio, era di
segnato e colorato un mappamondo. E,
poiché la scoperta dell’ America era più
recente di adesso, si cominciava col dire:
Mondo novo da vedere,
volta la carta, si vede le pere.
E il secondo foglio offriva colorata l’im
magine di due pere
E le pere erano citte,
volta la carta, si vede una botte ;
e la botte era piena di vino,
volta la carta, si vede arlecchino....
E così via. E ogni foglio aveva la fi
gura annunciata. Uno dei più vecchi libri
illustrati per l’infanzia, dal quale indub
biamente, è derivata la filastrocca dialet
tale.
XXIX.
Elene, telene.
Altro giuoco di sorteggio che manca
alla raccolta del Willenik :
Elene,
selene,
sipete,
sapete,
ripete,
rapete,
nolem.
Altra forinola raccolta a Zara:
Elem, telem,
bem belisse,
gute in tela,
intelerisse,
am, tara, caparsu,
via, via, von.
Altro, per eliminazione, nel sorteggio:
Ghe iera un vecio
in carezza
che contava el vintiquatro,
uno, due, tre, quatro.
XXX.
È arivato un caciatore....
Due schiere di fanciulli si dispongono
una di fronte all’altra. In una di queste
due file sta il capo di casa, con, ai lati,
quattro o sei fanciulli, o fanciulle che
siano, formando catena. Nell’altra piccola
schiera sta il cacciatore o ! ambasciatore,
altro fanciullo o altra fanciulla che tiene
; ai propri lati fanciulli o fanciulle e rap-
; presentano il suo seguito. Questi ultimi
si avanzano, come nell’étfe della quadriglia,
per poi retrocedere, e cantano in cadenza
i versi seguenti :
— E arivato un caciatore,
col tirun, tirun, tèllera,
è arivato un caciatore,
col tirun, tirun, ta.
Allora l’altra fila si avanza, a sua volta,
guidata dal capo di casa e risponde can
tando :
— Che cosa mui volete,
col tirun, tirun, tèllera,
che cosa mai volete,
col tirun, tirun, ta ?
Osservando questa regola, si continua
cosi per i versi seguenti ;
— lo voglio una ragazza
col tirun, tirun, tèllera.
Io voglio una regazza
col tirun, tirun, ta.
La seconda fila:
— E quale è ’sta regazza,
col tirun, ecc.
e quale è ’sta ragazza
col tirun cavali« ?
La prima fila:
— La regazza è la .... 1)
col tirun ecc.
La regazza è la ..............
col tirun, tirun, ta.
La seconda:
Io non la posso dare,
col tirun ecc
io non la posso dare,
col tirun cavalier.
La prima:
— E noi la ruberemo, ecc.
La seconda:
— E noi la sconderemo, ece.
La prima:
— E cosa mai v’ ho fato, ecc.
La seconda:
— M’ ave’ dito che son bruta, ecc.
La prima:
— E anche questo è una bugia, ecc.
La seconda:
1) S’indica il nome d’una fanciulla, / Xz ’’
é siacefo sia pel maestro che per gli ese-
cutori. Peccato soltanto che la signorina
E. Salzmann, indisposta in quella sera,
dovette ommettere uà pezzo compreso nel
programma.
Tuttavia ebbe occasione di farai apprez-
zare nel bel finale terzo deirP>naii'. Benis-
simo i signori Vucetic tenore e Diminich
basso, dai quali il pubblico chiese ed ot-
tenne il bis dei loro HSSOIÌ. U coro socia-
le, un magoifico complesso di voci maschi-
li e femminili, fu ammirevole nell'esecu-
z ne del coro delle campane dei «Pagliacci»
ed in quello dei mulattieri della «Grerma-
nia» senza parlare degli altri pure indovi-
nati. infine le canzonette popolari triesti-
ne di quest' anno furono gustatisaime. A
programma finito si iniziarono le danze per
divertire nna schiera di eleganti signorine
e di giovani cho ballarono fino a tarda ora.
Alla felice riescita della festa va attri-
buito anche il morite alla solerte dire-
zione che seppe cosi bene organizzare li
bella serata.
Da Sebenico,
Teatro .Maxzoleni.
11 pubblico scelto e numeroso che inter
venne alla serata d'onore della signorina
Zoula de Boncza, gli appluiisi ontiisiastici,
le insistenti richieste di bis, devono aver
convinto l'eletta artista della grande sim-
pittia che si acquistò fri il nostro pub-
b'ico, il quale seppe comprendere 1'eleva-
tezza di quest'arte nuova espressa con
Šrazia, con un intuito veramente straor-
inario.
L'espressione del volto, i movimenti e
la mimica di quest'artista sono d'una bel-
lezza ideale, d'un effetto estetico, armo-
nioso e classico.
Anche ieri fn ammiratissima nelle sue
interpretazioni di Grie^%Schuberte Strauss.
Collo svolgersi dell' interessante program-
ma, il successo si andò sempre più accen-
tuando e raggiunse il maggior entusiasmo
all'ultimo numero: «La momie Egyptienne».
In quest' ultimo episodio di danza e mi-
mica, la valorosa artista sviluppò tutte le
grazie delb\ danza e mimica egiziana su
musica dell' Aida di Verdi.
il pubblico segui colla massima atten-
zione le varie fasi dell'originale argo-
mento.
Una danzatrice egiziana è sepolta da al-
cuni secoli quando la tomba si apre e la
mummia comparisce. A poco a poco essa
si ravviva sotto il sole cocente d'Africa
e i suoi sensi assopiti rinascono. I suoi
occhi si aprono e brillano e il suo petto
si dilata. L i antica danzatrice d.;l tempio
di iside prende dei crotali che erano stati
collocati presso la sua tomba e danza fa-
cendo'i vibrare. Essa scorge un'anfora di
profumi e si stordisce coi suoi effluvi.
Prende un vaso pieno di idromele e si
jnebbria di questo liquore. Finalmente
prende uno specchio e iimmiri la sua rag-
giante bellezza. Tutti i suoi sensi si sono
risvegliati ed essa, felice di vivere, danza
con affjscinante trasporto.
Ma viene il vento del deserto, il sioiuii,
soffia con violenza, la consuma e la riduce
in renere.
Venne ammirato an.^he il costume carat-
teristico, verami'nte splendido.
Questa magnifica artista, della quale
Sebenico serberà per lungo tempo lieto
ricordo, venne ieri a sera evocata più di
una trentina di volte all'onor del prosce-
nio ed ebbe omaggio di bellissimi gruppi
di fiori da parte della direzione e di am-
miratori mentre dai palchi con una piog-
gia di mammolette olezzanti il pubblico
entusiasmato le fece una calorosissima di-
mostrazione di simpatia.
LA CRONACA.
Salvatore Farina.
S<lvat<ro Farina è uno dei rari artefici
di buon sorrisi', di cui sfortunatamente va
sperdendosi la razza: di quel sorriso schiet-
to che è un vero dono di bontà.
E il suo carattere ò trasfuso in modo
mirevole nelle sue creature letterarie: i
cari tipi fariniani, gli indimenticabili tipi
del «Signor io», di «Capelli biondi», del
«Tesoro di Donnina», di «Amoro bendut »»
E ognuno cho sappia la santità della fu-
miglia e le benedette, fervorose gioie ca-
salinghe, può ritrovare un po' della sua
casa nei romanzi di Sslvatore Farina, ap-
punto perchè la v.ta dello creature che
egli ha celebrate è vita umma profonda-
mente vera in tutti i particolari di quel-
r intimità cosi ricca di tenerezze discrete.
Della prima parte di Mio Figlio è stata
fatta un'edizione nd uso delle scuole e
veramente non si poteva scegliere una
più bolla lettura di questo volume, che è
un vero capolavoro di grazia, di forma e
di sentimento.
Salvatore Farina è fra i pochi scrittori
che possono awre un ben raro orgoglio:
di sapere che sono Ktti perchè sono ama-
ti. Infatti i suoi libri non sono di quelli
che si leggono per diro di averli letti;
non è stimolo di vanità nè pretesa di su-
periorità intellettuale quella che fa cer-
care i suoi volumi ; si leggono per goder
ne l'insuperabile grazia,la viva dolcezza,
per trarne il profondo insegnamento di
Vita, che sa imprimerai nell'anima non
con tediose definizioni, ma coli'efficacia di
una sorridente esperienza. Perciò i suoi
lettori sono fidi: leggono lui per lui, non
lui per gli altri.
Questi scrittori chd si nascondono, che
vivono in un laborioso silenzio, elevando la
loro arte a nobile apostolato, sembrano
talvolta dimenticati dalla folla. Ma non è
cosi. La loro opera riceve il plauso degno
della grande modestia: il plauso silenzi i-
8o che nasce nell'intimità del cuore e li
rimane in dolcezza segreta.
Non seminano rumore e non possono
raccogliere rumore; ma sono i più e i
meglio amati. Salvatore Farina ne ha
avuta una prova anche nell' occasione del
suo giubileo letterario che fu celebrato nel
1907 nell'aula magna del collegio romano
in Homa con solennità commossa. Tutti,
dall'Italia e dall'Estero, ove egli è forse
p ù conosciuto e apprezzato, tutti, con-
fratr-lli d'arte e ammiratori, fino ai più
umili, ai più oscuri, inviarono voci d' au-
gurio e di riconoscenza.
Egli ora reca a noi il dono di sue
due conferenze; due lezioni di bontà e di
bellezza, dettate dal suo gran cuore.
Eg'i parla sempro con voce calma, in
forma piana, naturale, viva; tal quale un
buon padre, che racconta le novelle, di
sera, dopo la cena, alla giovine corona
de' suoi tìgli.
Salvatore Farina non ha bisogno di ri-
correre alla rettorica, di far la voce gros-
sii, d'agitarsi, di far sfoggio di paroloni.
Egli racconta le cose semplici : quelle che
CI cadono ia ogni istante sotto i sensi,
quelle che sono, per cosi dire, il substra-
to della vita nostra quotidiana, ma di
quella, ben inteso, che viviamo entro le
pareti del focolare domestico.
E la spontaneità, la naturalezza del suo
dire son quelle appunto che gli conciliano
subito l'ammirazioue, ia simpatia di tutti,
anche di chi avesse a udirlo sol per la
prima volta, anche di chi non conoscesse
affattp l'opera sua di grande romanziere, di
buon novellatore.
Proprio come l'ha dipinto Manfredo
Vanni ne «Gli ultimi epigrammi».
Buon padre che novella ai suoi figliuoli;
Fuori è stellato, e cantan gli usignoli.
Benedetta la fede, che fa muovere que-
sto venerando verso la nostra spiaggia, e
che gli fa accettare disagi solo per do-
narci la sua parola ricreatrice.
Zara saluta con profonda reverenza e
con viva riconoscenza Salvatore Farina.
— Le due conferenze avranno luogo
Lunedi e martedì sera nella sala maggiore
del «Teatro Giuseppe Verdi».
Un nostro elementare diritto. —
Anciie sotto l'impero delle nuove ordi-
nanze linguistiche, l'autorità di finanza, a
richiesta dei pensionati o dei beneficati da
sus-^idi e graziali, estradava loro un foglio
di pagamento bilingue, con la intestazione,
pei funzionari italiani, del nome, del co-
gnome, del titolo e del carattere in ita-
liano; e il relativo pensionato o sussidiato
aveva il diritto di percepire l'importo
spettantegli, consegnando una quietanza
interamente italiana.
Introdotto il sistema dei pagamenti a
mezzo delle casse postali di risparmio, l'ara-
ministrazione finanziaria eseguiva il rela-
tivo assegno per i pensionati e sussidiati
italiani su stampiglie nelle quali e la quie-
tanza ed il coupon con le necessarie indi-
cazioni, da staccarsi per la parte, erano
italiani.
Soltanto nello cheque si riscontrava 1'a-
nomalia che, con tutta la quietanza e con
tutto il coupon italiani, il nome del pen-
sionato, col rispettivo titolo e carattere,
era esteso in croato: cosa ch'ebbe a su-
scitare un giustificato risentimento nei
pensionati italiani ed a determinare il ri-
fiuto, da parte di parecchi d' essi, di rice-
vere l'importo loro dovuto: sostenendo
essi a tutta ragione il diritto di avere
scritto in italiano anche il proprio nome
e cognome e l'indicazione del loro titolo
e carattere.
E infatti i nomi ed i cognomi devono
essere e conservarsi inalterati; e nessuno
può farsi lecito di tradurli, spesso capric-
ciosamente, nè nel servizio esterno, nè nel
servizio interno, il quale pure non tollera
alcuna confusione.
Il «Narodni List», che si arroga la parte
di padrone dispotico di tutto e di tutti,
alza la voce stridula e prepotente e non
vorrebbe accordarci neanche questo elemen-
tare diritto, asserendo che il nome ed il
cognome degli cheques ha da corrispondere
al Libro dell' autorità di finanza.
Ma noi crediamo che nuUa osti a che,
appunto nel Libro, o neir elenco dei pen-
sionati e sussidiati, il nome ed il cognome
ed il titolo degli italiani — assolutam ente
inalterabili — siano trascritti in italiano ;
molto più che l'autorità di finanza, ap-
punto come regolo linguistico, si era trat-
tenuta tutti i fogli di pagamento delle
parti prima che l'uso degli cheques en-
trasse in vigore.
L'autorità d> finanza — disponendo che
il nome, il cognome ed il titolo delle parti
italiane rimanga conservato anche negli
assegni postali — ha agito con criteri di
equità e di correttezza. Si tratta di un
semplice ed elementare nostro diritto: e
non creda il «Narodni List», nella sua
stolta megalomania, che noi si sia un
branco di pecore, destituito anche dei di-
ritti più elementari e più semplici.
Studenti a deputati. — Abbiamo
da Graz: «Ecco la lettera che gli stu-
denti italiani di Graz inviarono a tutti
gli onorevoli deputati italiani in occasio-
ne dell' apertura della Camera.
«Onorevoli deputati! Gli studenti ita-
liani di Graz, d'accordo coi colleghi di
Vienna, incitano gli onorevoli deputati a
voler esplicare in questa sessione del par-
lamento un' attività energica e di ricor-
rere a qualunque mezzo per costringere
il governo a mantenere le premesse ripe-
tutamente fatte, per ia risoluzione defini-
tiva della questione universitaria.
Qualora i mezzi, che sono a disposizio-
ne degli onorevoli, non fossero fioo al-
l'ultimo adoperati o dovessero riuscir va-
ni, gli studenti italiani si riservano di ri-
prendere r agitazione violenta sul suol^o
accademico. Il comitato universitario di
Graz».
Inno ad i rsera d'Istria. -- Ci
viene gentilmente inviato un fervido e
sonoro componimento: un inno alla pa-
triottica Orsera d'Istria, scritto da Dino
Neri (A. Craizer) e musicato con beli' estro
lirico dal prof. Pisciutti. L' inno, eseguito
10 scorso carnovale, destò entusiasmo.
Per voler far da padroni in casa
altrui. — Come abbiamo già rilevato
nell'ultimo numero, a Trieste, nella scuola
superiore di commercio di fondazione
Pasquale Revoltella, è scoppiato 1' altro
di un serio incedente provocato da una
ventina di allievi croato-sloveni dal di
fuori, i quali non si peritavano di abban-
donarsi ad atti che suonavano offesa alla
nazionalità italiana, in un istituto fondato
da un cittadino e sorretto dal Comnne.
I più fanatici — quelli che ostentativa-
meate fanno nell' ambiente scolastico ri-
suonare l'accento croato, parlando di po-
litica e talora in termini di disprezzo per
gli Italiani — sono alcuni scolari dalla
D ilmazia, che credono, ed anzi intendono,
di portare all'istituto di commercio, trie-
stino gli atteggiamenti consueti alle sco-
laresche croate della Dalmazia.
In seguito ad un'intensa agitazione si
ftndarorio borse di studio e stipendi, che
permisero agli studenti croato-sloveni gli
studi superiori commerciali alla Scuola
Revoltella.
Mentre, nei primi tempi, i nuovi venuti
mantenevano nn contegno oltremodo cor-
retto, tanto che trovarono amichevoli ac-
coglienze negli stessi studenti italiani
dell' istituto, cominciarono anch' essi —
sobillati dai suddetti fanatici — a insce-
nare dimostrazioni.
Gli studenti italiani, più volte, invi-
tarono i loro col leghi croati ad astenersi
da siffatte dimostrazioni, avuto riguardo
alle speciali condizioni di Trieste.
Quelli si calmarono, quando l'faltro di
inscenarono una tale dimostrazione da
costringere gli italiani ad un' energica
reazione. Questi costrinsero sloveni e
croati ad abbandonare le aule, dichiarando
loro contemporaneamente che non li la-
scieranno ritorn ire a scuola, senza una
completa garanzia, contro il ripetersi di
tali provocazioni,
j Gli studenti italiani sono risoluti di
difendere nella scuola quella pace, che
prima non era mai stata turbata.
= A questi particolari, che deduciamo
dalla stampi triestina, gli studenti croati
e sloveni opposero una rettifica, che «11
Piccolo», in un commento oggettivo e
pacato, demolisce. E' la solita storia. E'
11 lupo che si riveste della pelle dell'a-
gnello. Sono i provocatori che si fingoa
le vittime; non sommessamente però se
proclamano lo strano principio di ^oter
farla da padroni a Trieste perchè.... Trie-
ste è in Austria !
Decessi. — E' morto a Trieste il
consigliere aulico, ispettore forestale in
riposo, Ferdinando Tepper. Per oltre ven
ticiaque anni servi in Dalmazia, ove venne
molto apprezzato pelìa sua capacità e pella
sua bontà d' animo.
= Le più vive condoglianze inviamo
ali' egregio consigliere presso il nostro
tribunale provinciale, signor Giovanni Gaz-
ziri, pel lutto dal quale venne colpito colla
morte, avvenuta uno degli scorsi giorni a
Lesina, dell'ottimo suo padre, Giuseppe
Gazzari, esemplare capo famiglia ed affe-
zionato aderente alla nostra causa, che a-
veva raggiunto la grave età di 94 anni.
Società 3Iiccolò Tommaseo. — L'as-
semblea annuale di questa società verrà te-
nuta domenica 15 corr. nella sala della
Biblioteca Paravia.
Fatta la relazione sull' attività sociale,
si passerà alle nomine previste dello statuto.
Conferenza. — Ieri sera Giuseppe
Marussich lesse nella sala del Casino una
conferenza dal titolo «Noi», dove, passati
in rassegna i migliori scrittori italiani
contemporanei e studiata 1' opera loro,
cerca di stabil re quale sia il carattere
della moderna letteratura italiana.
Esaminata l'opera dei romanzieri (Zùc-
coli, Serao, Pirandello, Cjrradini), degli
autori teatrali (Giacosa, Butti, Braiic «,
Lopez, Benelli), dei poeti (Gozzano, Or-
vieto, Colautti, Negri), dei giornalisti
(Scarfoglio, Barzini), tratteggiando in-
somma un quadro per quanto era possibile
completo della odierna letteratura italiana,
il Marussich s' accingo a definirne il ca-
rattere, se pur la somma di tante e tanto
incerte ed oscillanti tendenz.j possa co-
stituire un carattere. E', cosa non nuova,
constata cha, pur essendo molti e valo-
rosi gii scrittori che onorano la lettera-
tura contemporanea italiana, manca ad
essa uno che con la sua potente, una e
nello stesso tempo complessa personalità
le imprima un carattere tutto proprio.
C'è, dice il Marussich a mo' di conc'u-
sione, la materia e la disposizione ; non
c' è però ancora uno capace di fondere in
sé tutte le tendenze, di unificarle e di
darci 1' opera atta a rimanere nel tempo
e a segnare la via agli altri.
La bella e suggestiva conferenza av-
vinse sin dall' esordio il pubblico che alla
fine tributò un caldo e sincero applauso
al geniale conferenziere.
Società Italiana di servizi marit-
timi. — Ci venne favorito 1' itinerario
ed orario dal 1 marzo 1914 della linea
postale settimanale coi piroscafi «Tripoli»,
«Bengasi» e «Derni» di 1880 tonnellate
Triéste-Venezia-Dalmazia-Brindisi e vice-
versa.
La partenza da Venezia segue domenica
alle 21 pom. e l'arrivo a Zara al lunedi
alle 10 aut.; la partenza da Zara segue
alle 20 pom. del sabato e 1' arrivo a Ve-
nezia domenica mattina alle , ,
Con questa modificazione, partendo da
Zara alle 8 di sera, ci si può fermare a
Venezia la domenica dalle ore 9 di mat-
tina alle 9 di sera.
Conferenze serali dei genitori. -
Riceviamo e pubblichiamo:
«Giovedì 12 marzo alle 7 ^^ p. m. pre-
cise si terrà presso l'i. r. scuola reale
superiore nella sala del disegno a mano
libera la prima riunione serale dei geni-
tori. Convinta dell'importanza che queste
riunioni avranno per gli scolari, la sotto
scfitta si pregia d'invitare i genitori e
rispettivi raccomandatari a questa riunione.
La direzione.»
L«e liete nozze. — A Slap inferiore
sul Cherca, splendida e romantica posi-
zione, nella cosiddetta «Cappelletta Siipuk»
la gentile ed avvenente signorina Graziella
Calebich, figlia al nostro concittadino
Natale Calebich, consigliere di Luogote-
nenza e dirigente il Capitanato Distret-
tuale di Sebenico, andò sposa nel giorno
2 corrente all' egregio signor Claudio
Supuk q.m Marco.
Agli sposi felici ed alle loro famiglie
i migliori auguri.
liavori d'arte. — Nel bel negozio
d I orologiaio e gioielliere del signor Carlo
Ledwinka in Calle Larga sono esposti dei
quadri ad olio di vano soggetto, eseguiti
con tratti felici e lietezza di colorito dal
pittore signor F. Potocnik. In ispccie i
quadri di paesaggio sono lodevoiissimi
per freschezza di inspirazione e scioltezza
di esecuzion?. il signor Potocnik ha veh-
,duto parecchi di questi suoi pregiati lavori
nella nostra città.
Per la fama dell'olio dalmato. —
La Sezione O ear.a dei Consiglio Provin-
ciale di Agricoltura — istituita unica-
mente ad insegnare la confezione degli
olì fini d' oliva e ad elevare la fama del-
l' olio dalmato — ha fatto venire —^
iacredihile dictu ! — altre quaranta botti
di olio dalla Grecia. Bottega ; bottega a
danno dei negozianti ; e non scuola 1
Teatro Giuseppe Verdi. Domani
sera ha luogo il Concerto di Danza della
celebre ballerina francese Zuula de Boncza.
Ciechi e sordO-muti. E' in pro-
getto r istituzione d' una società provin-
ciale pella protezione dei ciechi e dei
sordomuti. A tale scopo e per iniziativa
di S. E. il Luogotenente conte Attems
venne tenuta una seduta, cui partecipa-
rono i due vescovi, cattolico e greco-orien-
tale, il presidente della Giunta dr. Ivce-
V.Ć, l'ispettore scolastico provinciale dr.
Primozió ed il presidente d'Appello de
Benedetti.
In prima linea si tratterebbe d' istituire
un istituto peli' educazione dei bambini
ciechi e sordo-muti. Sono già in lavoro
gli statuti per detta società.
Suicidio. — Lo speditore postale di
Stermizza, Elia Popovich — ci scrivono
da Knin — diede line ai suoi giorni con
un colpo di revoltella. Tutto dedito alla
lettura ed al suo servizio, ritiensi che
sia stato spinto al passo disperato dallo
stato difettoso dei suo fisico.
Il processo Rešetka a Spalato. —
Ieri ai pomeriggio è partito per Spalato,
accompagnato da due guardiJ di polizia,
il controllore superiore postale Rešetka,
in accusa per 1' ammanco riscontrato al-
l' ufficio postale del Barcagno. Venne scor-
tato a piedi sino al vapore; e stanotte con-
segnato alle carceri criminali di Spalato,
ove, per delegazione, avrà luogo, alle As-
sise, il processo irt suo confronto.
Corte d' Assise. — Ai 2, alla nostra
Corte d'Assise, ebbe luogo il dibattimento
contro Franiza Mihió di Ante da Sale per
crimine d'infanticidio, e ai 3 ebbe luogo
il dibattimento contro Nicola Despot da
Modrinoselo di Chistagne per crimine di
omicidio
Entrambi gli accusati and .rono assolti.
Ai 5 dibattimento contro Križan Steva-
nja di Luca da Goriza di Zaravecchia, im-
putato del crimine di attentato omicidio.
Venne condannato per crimine di grave
lesione corporale a 8 mesi di carcere duro.
Incendiolo. — Certa Maria Knezevich,
abitante al quarto piano della casa Sala,
prospiciente via Niccolò Tommaseo, lasciò
ieri al pomeriggio soli a casa, rinchiusi a
chiave, due suoi figliuoletti, i quali, giun-
cando ..con dei fiammiferi, appiccarono il
fuoco a degli indumenti. Anna moglie di
Giuseppe Betich, che abita nello stesso
piano, si avvide del grave pericolo d'in-
cendio dal denso fumo che usciva da una
finestra; e, subito accorsa, a colpi di man-
naia atterrò la porta dell' appartamentino
della Knezevich e ne trasse in salvo i fi-
gliuoli, già mezzo asfissiati. Prestarono lo-
devole aiuto all'opera lodevolissima della
Betich due guardie di P. S., Palombito e
Trglec, e dei braccianti, che estinsero anche
il fuoco.
Corrispondenza aperta. — Egregio
prof. G. M. Bisogna aver pazienza ancora
un poco ^ Ric. L. Non possiamo pub-
blicare una statistica es^itta delle carni ma-
cellate a Z^ra, perchè molti ovini vengono
importati già ammazzati.
Virchow e Moleschott, che manten-
nero ancora per molto tempo dopo la loro ;
morte la fama dei più insigni medici e |
igienisti della Germania, giudicano 1' acqua
purgativa Htinya li Janos di Saxlehner in
modo caratteristico e molto significante,
il consigliere intimo prof. Virchow espri-
me il suo elogio con queste testuali pa-
role: «Io usai r acqua purgativa Haynadi
Janos ed ottenni sempre ottima, pronta
efficacia, io la consi lero come un elemento
preziosissimo del tesoro medico-balueolo-
gico», Meloschott, 1' autore della Fisiolo-
gia delle sostanze alimentari ecc., scriva
in merito all'acqua Hunyadi Janos: t^'
un piirgante di efficacia pronta e sicura».
Nomine, onorificenze e trasloolii.
il commissario della guardia di finanza
di i classe, Luca Kosovió, venne nominato
commissario superiore della guardia di
finanza di II classe, nella nona classe di
rango.
— Gli officianti di cancelleria • Stefano
Messiner e Vladimiro Vučica venniM'o no-
minati cancellisti, il primo presso l giu-
dizio distrettuale di Budua, ed il secondo
presso quello di Dernis.
= Vennero trasferiti : 1 Uthciale di
cancelleria Mile Milkovió dal giudizio
distrettuale di Castelnuovo a quello di
Verlicca, ed il cancellista Giovanni Bal-
dani da quello di Bencovaz a quello di
Castelnuovo. Il cancellista Antonio Bano-
vich venne trasferito dal giudizio distret-
tuale di Perasto a Zara.
Molto più efficace dell'oliò di
fegato di merluzzo
è la Emulsione Scott di olio di
fegato di merluzzo. La spiega-
zione si ha in ciò: che col pn;-
cedimento di Scott, sperimen-
tato da diecine d'anni, gli in-
convenienti dell'olio — dige-
stione difficile, sapore e odore
rip ugnanti — vengono completamente eli-
mitati. L'Emulsione Scott è infatti cosi
facilmente digeribile e gradevole al gusto,
che può benissimo venire somministrata
anche ai bambini ancora in fasce, poiché,
specialmente durante il periodo della den-
tizione, essa si dimostra straordinaria-
mente utile.
Si somministri perciò ai bambini non
l'olio di fegato di merluzzo, ma la Emul-
sione Scott di olio di fegato di merluzz ),
che è dolce e bianca come il fior di latt",
e che è egualmente efficace tanto in e-
state quanto in inverno. 5
Prezzo dei flaconi originali, in vendita presso
tutte le farmacie, cor. 2.50. Inviando 50 cent, in
francobolli alla casa Scott & Browne, Gr. m. b.
IL, Vienna II, citando in pari tempo la inser-
zione di questo giornale^ verrà spedito da una
farmacia, e per una sol volta, un flaconcino di
prova della Emulsione Scott.
FAY
FAY
Le Pastiglie minerali Soden genuine di
sono riconosciute da quasi 3 decenni
come un ottimo rimedio contro la tosse,
la raucedine, il cattarro agli organi re-
spiratori ecc.
Le pastiglie minerali Soden genuine di
queste soltanto, si preparono dalle acque
medicinali di antica fama, fonte 3 e 18
del Comune di Bad Soden s/Taunus.
Le Pastiglie minerali Soden genuine di
deve chiedere chi voglia veramente le
pastiglie che contengono gli efdcacissimi
sali delle sorgenti medicinali.
Vendonsi ovunque a Cor. 1.25 la scattola.
La Lega Nazionale in Dalmazia
Pervennero al gruppo di Zara :
Oblazioni pervenute la sera del ballo
al bacile: Società Bersaglieri di Borgo-
Erizzo cor. 30, Società Ginnastica 40,
Redazione del «Dalmata» 20, Pompieri
Volontari 10, Contessa Silvia de Begna-
Borelli 20, Società Bersaglieri di Zara 70,
Griuseppe Pascoli 30, Spiridione Artale
60, Maria de Trigari-Messa 20, Vittorio
Mandel 20, dott. G. de Nakic d'Osljak
10, il consiglio direttivo della Sociefà
degli studenti italiani della Dalmazia 20,
Società Corale Zaratina 20.
Oblazioni dopo il ballo: Fam. Godnig
cor. 20, Trigari cav. Remigio 20, Giovan-
ni Dardi (Trieste) 5, P. Benzon (tmoschi)
10, N. N. 20, Eredi di Giovanni Battara
100, Giovanni Mazzoni 5, prof. Ugo Be-
lich 15, dott. Arturo Galvani 10, dott.
Rodolfo Battara 20, Inghini Dante lO,
Brizzi Rovaro Giuseppe (Costantinopoli)
cor. 20.
Oblazione raccolta da alcune maschere,
cor. 30.74.
Ricavato da una partita a briscola alla
trattoria dell'Albino, cor. 1.10.
Guadignato ad una partita cor. 5.
Primo contributo settimanale dei «Ca-
valieri della luna» cor. 10.
Ricavato dall' incanto di un uovo da
una compagnia di veri zaratini agli Stani
cor. 7.
Per onorare 11 memoria del' defunto
signor Giovanni Puntel: Francesco Sal-
ghetti-Drioli cor. 2.
Da Stretto: Girolamo Obratov per non
aver preso parte al gentile invito del lo-
cale «Hrvatski Skup» oor. 10. Per deplo-
rare di avervi preso parte diversa italiane,
cor. 10.
Per onorare la memoria della defunta
signorina Emilia Matosich : ved. Liubis-
sich cor. 1, Giovanni Giudich 1.
Per onorare la memor.a del defunto
signor Lodovico Riboli (Spalato) : Luigi
Millicich cor. 2, d.r Luigi Ziliotto 2, F.
Addobbatti 1, prof. Casimiro B)ara 3, T.
de Scharlrtch jun. 1.
Per onorare la memoria del defunto
sig. Riccardo Defranceschi : famiglia de
Scharlach 2, d.r Pompeo Allacevich e fa-
mirrliu (^In,, : 1 -i T-> ii-
fam. Gaus 2, Luigi Millicich 2, Caterina
de Anselmi Buias 2.
Per onorare la memoria del defunto
signor Michele Perissich: Stella Robicek
cor. 1, Vittorio Kurzrok e fam. 1, Ric-
cardo Lizzarini 1, fam. Troiani 2, fam.
Sugliat 1, Giuseppina Martinovich 1, d.r
Pompeo Allacevich 1, Giovanna Trigari
1, Isidoro Maierle 1, Benedetto Basilisco
1, Ottaviano Raimondi 1.
Per onorare la memoria della defunta
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Qhlfantri nonnina sopra ogui etichetta della scatola trovasi impressa l'aquila
OUUdlllU yCllUlllU e ripetuta la firma di A. MOLL.
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lingo indispensabile a tutti coloro clie soffrono disturbi della digestione e
stitichezza e tutte le conseguenze di una predominante vita sedentaria.
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tanto nel palazzo che nel tugurio e si contano a migliaia coloro che, ricor-
rendo a questo farmaco, riacquistarono la primiera salute ed energia.
MT Falsifìcazioni sono punite a termine di legge
Il prezzo di una scatola originale suggellata è di corone 2.
Deposito principale A. M)LL farm., i. e r. fornitore di Carte in Vienna
Acquistasi in ogni farmacia. — Si chieda espressamente prepa-
rati di Moli.
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Oliere — Molini — Frantoi
Presse a vite Presse a mano
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CASSA DI RISPARMIO
TRlJESTIJiA
(Fondata adi'anno 1842)
SEDE: Via della Cassa di Risparmio
(EDILIZIO PROPMIO)
m. 10
ACCETTA: Versamenti di denaro in banconote in tu»,ti i giorni feriali dalle 8 Va
ant. alle 12V, merid., la domenica dalie 10 aut. alle 12 merid. Interesse sui libretti: per
depositi a risparmio ordinario, da 1 Cor. a qualunque importo, 3 7,%; per depositi a pie-
colo risparmio da 1 Cor, a 10 Cor. mensili e sino l'importo complessivo di Cor. 2000, é^'o.
PAGA: In tutti i giorni feriali dalle 8»/, ant. alle 12'/, merid.: importi sino a Cor. 200 im-
mediatamente; importi oltre a Cor. 200 sino a Cor. 2000 verso preavviso di tre giorni;
importi oltre a Cor. 2000 verso preavviso di 5 giorni.
EMETTE: Cassette metalliche per il risparmio a domicilio.
SCONTA: Cambiali dirette e domiciliate per Trieste, Tagliandi, EflFetti estratti ed Assegni
ipotecari (saline) tasso da convenirsi.
ANTECIPA: Denari sopra carte austriache e ungheresi sino a Cor. 2000, tasso da convenirsi.
Per importi maggiori in conto córrente tasso da convenirsi.
MUTUA: Denari verso ipoteche su stabili della città di Trieste e suo territorio, con resti-
icerm^^'f' ^^^ ^^ annuali. Interessi da conveniisi.
AbSUJffi: In semplice custodia, nella sua cella di sicurezza, i p-opri libretti e quelli d
altre casse di risparmio, effetti pubblici nazionali ed esteri, monete d'oro e d'argento
oggetti preziosi, nonché ogui sorta di documenti, in base ad apposita tariffa.
meste, 13 Ottobre 1914. LA DIREZIONE.
Solamente nessuna angoscia
innanzi al colera asiatico poiché ci possia-
mo benissimo difendere contro questo mor-
bo contagioso con un s i s t e m a di vita
igienico.
Manteniamo il nostro stomaco in ordine
ed adoperiamo la maggiore nettezza. La-
viamoci spesso durante il giorno la faccia
e le mani versando nell' acqua un poco
di disinfettante LYSOFORM. — In seguito
agli esperimenti nel celebre istituto Grriet-
swalder del consigliere intimo Prof. Loeffer
un quantitativo del 2 7o đi Lysoform nello
spazio d' un minuto distrugge le outtnre di
bacilli del colera.
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Il prezzo delle fiasche originali sono
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macia e drogheria.
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e franco una brochure assai interessante
del r. cons. dott. Aladàr Kovach, direttore
della Società di salvataggio del titolo „Come
ci dobbiamo diffendere contro il colera".
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D.r Keleti & Murànyì, chem. Fabrik
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male, un sicuro rimedio vi appor-
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per lo stomaco di
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m m m m y t m m 9
i m m : s
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I
«I
raccomandate dai medici
Esse procurano buon appetito, lo
stomaco viene messo in assetto e
rinforzato. A cagione dell' effetto
vivificatore e rinfrescante indispen-
: sabile a tutti.
Pacchetti 30 e 40 cent.
Vendonsi presso : Giorgio e Spiridio-
ne Brčić, droghieri in Zara; P. Novak
farmacista in Lesina ; S. Bloglich, far-
macista in Knin; Norberto Cindro, far-
macista in Traù : A. Karlovaz, farmaci-
sta in Cittavecchia e G. de Borzatti far-
macista in Milnà ; G. Ruggeri, droghiere
in Sebenico.
Nelle
Espi do mio
ed in tutte le
malattie d'infezione
il più indicato preservativo è 1' acqua Giesshiibler
Sauerbrunn dhMattoni,
Nei casi di ossatura debole
I bambini, che si rifiutano di pren-
dere r olio di fegato di merluzzo, ma-
nifestano una particolare predilezione
per r Emulsione Scott di olio di fegato
di merluzzo. - Questo fatto consiglia i
medici a ordinare l'Emulsione Scott in-
vece dell' olio di fegato di merluzzo co-
mune, quando per i piccoli pazienti si
dimostri necessario 1' impiego di un ri-
costituente, che abbia particolare in-
fluenza sul rafforzamento dell'ossatura.
Grazie alla sua sperimentata composi-
zione, alla presenza cioè in essa di so-
stanze che aiutano efficace-
mente la formazione delle ossa
viene data nuova forza al te-
nero organismo. I bambini
cominciano presto a reggersi
arditamente sulle gambette,
e ben tosto si vedran saltellare
giocondi e sicuri. (3)
Solo però 1' emulsione Scott : nessun' altra !
Prezzo dei flaconi originali, in vendita presso
tutte le farmacie, cor. 2.50. Inviando 50 cent, in
francobolli alla casa Scott & Browne, G. m. b.
H., Vienna II, citando in pari tempo la inser-
zione di questo giornale, verrà spedito da una
farmacia, e per una sol volta, un flaconcmo di
oro va della Emulsione Scott,
Una specialità tra le be-
vande è il Caffè di malto
Kneipp di Kathreiiter.
li Kathreiner è prodotto
dal wiigliore malto, pos-
siede perciò un notevo-
lissimo potere nutritivo,
mentre è assolutamente
Innocuo. Mercè il rino-
mato processo Kathreiner,
esso acquista il sapore e
l'aroma dcicaffffècoioniale.
Si trova dappertutto
genuino nei pacchetti
originali chiusi col ritrat-
to del parroco
Società anonima
per la
Goatruzione di Macchine
g^ià Irani S limlllier BrUDii
FORNISCE:
Locomobili, Macchine a va-
pore, Cempressori e Pompe
d'aria, Gald'aje d'ogni si-
sterna, Condutture, Trasmis-
sioni, Macchine frigorifere,
Impianti di lavaggio brev.
Freygang ecc ecc. Impian-
ti per fabbriche di zucchero,
di birra, di ghiàccio, di
malto ecc. ecc.
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Premiata Farmacia al „Redentore,,
ZARA
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Combinazione chimica perfetta-
menté assimilabile priva d'alcool.
Introdotto da oltre 4U anni nella pra-
tica medica e n«l dominio del pubbiico,
questo preparato viene efficacemente usato
per combattere l'anemia e sue conseguenze,
la difficile dentizione, rachitismo, inappeten-
za, debolezza generale dei bambini, pallore.
^^ Esigere sempre il preparato originale, -in
Vendesi nelle principali farmacie a]
prezzo di S cor. al flacon.
Chiunque abbisogna di stampati
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PARTECIPAZIONI MATRIMONIALI — OPUSCOLI — OPERE
ASFISSI MURALI — REGISTRI COMMERCIALI ecc. ecc.
si rivolga unicamente alla
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ZARA — Piazza dei Signori.
PREZZI ONESTI. PREZZI ONESTI.
non giova afÈatto: e che, con un po' di
ordine, tutti possono entrare regolarmen-
te e senza il pericolo di contusioni, o di
soffocamenti, e col vantaggio di offrire
uno spettacolo da gente corretta, s. t.*
lia chiesa a JHelada. — La spetta-
bile amministrazione comunale di Zara ha
pubblicato questo avviso:
«Si porta a pubblica notizia che l'i. r.
luogotenenza dalmata mette in concorso
il lavoro di costruzione della nuova chie-
sa parrocchiale a Melada per 1' importo
preventivato di cor. 67.000.
Eventuali offerte sono da presentarsi
fino al 31 corr. al locale i. r. Capitanato
distrettuale, presso il quale sono esposti
H libera ispezione durante le ore di uffi-
cio e sino al giorno 3i corr. i disegni,
piani e fabbisogno».
Ancora dei cadavere trovato In
mare. — Ci scrivono da Lissa:
«Alla mattma del 29 dello scorso mese,
nella valle di «Smricovica», giacente a
mezzogiorni) dell' isola, venne tratto dal
mare il cadavere di persona alta circa
due metri, di costituzione scheletrica ol-
tremodo forte. Il cadavere trovavasi in
unj stato di inoltrata putrefazione, ed in
condizioni tali da poterai dedurre, che la
morte fosse avvenuta circa quattro setti-
mane prima. Della testa non riscontravasi
che il nulo cranio, e cosi pure in vari
punti del corpo le ossa erano completa-
mente denudate dalla carne. Mancavano
in gran parte le falangi delle dita delle
mani. Si riscontrarono due denti molari
piombati in oro. Dalla finezza delle ve-
sti, dalla qualità della biaacheria, dalle
bretelle, calze e scarpe dovevasi dedurre
che la persona apparteaesse per lo meno
alla classe media. In una delle tasche
venne trovato un revolver con 4 cartuc-
cie, ed i^ un'altra 3 pozzi di lire italia-
ne d'argento e 2 monete francesi di ra-
me. In una borsa, fissa al corpo da una
cinta di pelle, erano racchiusi :
7 diverse monete di oro degli Stati
Uniti; 1 Napoleon d'oro; 3 monete di
oro da 20 cor. ciascuna austro-uagariche
ed 1 catenella formata da pezzi irrego-
lari d'oro ia istato naturale congiunti
con uni catenella artistica.
In un vecchio portafoglio si rinvenne
un documento esteso ia ciriliauo, portan-
te fra le altre firme quella di un certo
«Milan Tauskan».
Questo è quanto si è potuto fin' ora ri-
levare.
Consta però che il contenuto del so-
pradetto scritto venne in tutta la sua
estesa bene rilevato da questo i. r, Griu-
dizio.
Esaurite le debite formalità di legge la
salma venne tumulata in questo LÌ nitero».
I^wori d'arte. — In una vetrina
del negozio di manifatture Uskok in Cal-
le dei Papuzzeri sono esposti dei vaghi
ed artistici dipinti eseguiti sovra il raso
e con molta bravura dalla pittrice nostra
concittadina, signorina Itala Eogdanovich.
Sono riproduzioni di quadri celebri —
1' «Aurora» di Gruido Heni,. jper esempio
— o motivi idiliaci, o figurine eleganti,
o fiori: il tutto trattato con nitidezza di
disegno e felicità di colore.
Dai rasi cosi dipinti si foggiano cu-
scini, degni di figurare in un ricco ap-
partamento.
La signorina Eogdanovich — nota e
molto apprezzata tra noi per la sua va-
lentia e i molti e bai lavori eseguiti —
assume commissioni di ritratti, di quadri,
di lavori simili a quelli esposti e dà an-
che lezioni di disegno e di pittura.
Consorzio di consumo degli im-
piegati a Zara. — Nella seduta dire-
zionale del 10 marzo 1916 furono elette
le cariche: e, cioè: de Zanchi Cesare,
presidente; Kralj Grilberto,
dente; Boscovich Amilcare, segretario;
direttori: Bonació Stefano, Barbalich G-io-
vanni, Bonavia K.odolfo, Cicin Ferdìoan-
do, Petz (jiuseppe e Vitorelli Pietro.
Un maiale meravigUilNi* -r i^^to e
allevato nella tenuta ed ^^osto e ven-
duto nella macelleria «ignori Simeone
ed Antonio Stipanovigìi — è stato og-
getto, gli scorsi Idiomi, della generalt
ammij^azione : e #»dò sabito venduto 6
gustarla la squisitezza della sua carme.
Il maiale pieraviglioso pesava, portato
netto alla ,»iacelleria, 330 chili e di solo
grasso m diede 140: un animale che a-
vrebb# potuto riportare certo il primo
ad un'esposiziojo«, anche mondia-
di bestiame,
i signori fratelli Stipanovich hanno of-
ferti altri saggi d^ia loro capacità come
allevatori.
li petrolio cala di prezzo. — La
ditta Dev^tiSkk & C. ha messo in vendita
una pariitft di petrolio raffinatissimo a
cent. 0 il litro.
J^^izie postali. — Nel territorio
deliii Polonia russa occupato dall' esercito
aujBtro-UDgarico venne col giorno 1 mar-
ito a. c. aperto e consegnato al servizio
pubblico r i. e r. ufficio postale e tele-
grafico di tappa Skarzyéko.
Nel movimento postale con questo nuo-
vo ufficio postale sono ammesse le se-
guenti spedizioni :
nel!' accettazione : corrispondenze, let-
tere aperte, stampati (giornali), campioni
merci, lettere di valore consegnate aper-
te, assegni postali e depositi della cassa
di lispai'mio ;
nella distribuzione : corrispondenze, let-
tere aperte e chiuse, stampati (giornali),
campioni merci, pacchi postali senza va-
lore dichiarato fino a 6 chili, lettere di
valore ed assegni postali.
Questo nuovo ufficio postale di tappa
fu nello stesso tempo aperto anche per il
servizio telegrafico privato.
Quello che si mangia. — A Trieste,
in quanto a pane, s' è in migliori condi-
zioni che in Dalmazia. Il nuovo pane, il
pane di ieri e di oggi, è confezionato col-
1' 80 per cento di farina di frumento e
col 20 per cento di farina di mais. E il
prezzo di 60 centesimi il filone corrispon-
de a 64 centesimi il chilo.
= A Fiume sono arriati dieci vagoni
di granone per farne farina da polenta.
= Ci scrivono dalla città:
«Anche lo strutto genuino dovrebbe
essere venduto con la carta, e in propor-
zioni limitate, perchè ne abbiano un po',
non solo i signori, nia e anche la povera
gente. In una bottega si vede un reci-
piente colmo di strutto. Ma dopo poche
ore non c' è più. E' stato tutto venduto
a cinque, o a dieci chili alla volta. Chi
ha banconote compera tutto, all'ingrosso;
e la povera gente mente. E' un privilo- •
gio che, almeno in questi tempi, deve
andare abolito».
= Ieri finalmente venne messa in ven-
dita in duo botteghe (Arassich e Pre-
donzan) la farina gialla da polenta. E' a
76 centesimi il chilo.
Ai Cinema. — La storia di Napo-
leone, eseguita da valentissimi artisti,
ottenne al Teatro Cine Parigi un succes-
sone.
Stasera: il dramma sensazionale «L'al-
chimista». Poi la scena comica «Max Lin-
da, maggiordomo».
Domani sera: «Cricca dorata» dramma
d' amore di lunghissimo metraggio in tre
grandiosi atti, protagonista la celebre e
bella artista Francesca Bertini.
= Domani riapertura del «Marconi»
rimesso a nuovo.
Vi si proietteranno regolamento inte-
ressanti «films» scientifiche ed istrut-
tive : vedute di città, studi di storia na-
turale, eccetera : spettacoli fatti apposta
per le scolaresche.
Col dilettevole avranno 1' utile di ap-
prendere molte cose.
Corrispondenza aperta. — Un cit-
tadino. L» carta per il pane non è mica
f itta apposta per Zara. In tutto lo Sta-
to ai segue lo stesso sistuina; quoziente,
certo, di calcoii ben ponderati. Or come
volete che noi, propria noi, si modifichi tutto
CIÒ? 11 pane non bisogna comperarlo a
chili, 0 a mezzi chili; bensi con la scor-
ta precisa dei listmo, a decagrammi. —
In quanto ai cesso ha perfettamente ra-
gione. Ma un grande cesso per la Piazza
dell'Erbe è in progetto da due anni e
certo, se non sopraggiungevano eventi
straordinari, a quest' ora sarebbe già e-
retto, = Signor Marino Gr. Appoggeremo
senz' altro. Ma badi che per iniziare una
vendita o una colletta allo scopo che di-
ce bisogna avere il permesso dell' auto-
rità. Si rivolga quindi al Capitanato. =
Gr. M. Perchè, perchè, perchè? Perchè
no : ecco. = Germano Valerio. Grazie.
Pubblicheremo r altra in un prossimo nu-
mero. = Signor X. Lissa. — Grazie ; ci
scriva ancora.
TELEGRAMMI
I bollettini delio stato maggiore neneraie
austro-ungarico,
VIENNA, 9. Si comiifljea ufficialmente,
9 marzo :
Teatro della ^gpa^rra italiano :
Al fronte sw^ccidentale l' attività
l'artiglieri« viene ancora sempre 4i mol-
to lio^il^iA dalle condizioni Atsftosferiehe.
Soltanto nel settore del/Ool di Lana e
pr^o il monte San Michele si ebbero
ieri dei combattijaeati d'artiglieria al-
quanto più viva4Ji/
VIENNA, Itì. Si comunica ufficialmente
il 10 febbraio :
Teatro della guerra italiano :
Sai fronte dei Litorale 1' artiglieria i-
t^iiana intrattenne su alcuni punti un
fuoco moderato, che si fece più intenso
sulla testa di ponte di Tolmino, Sui fron-
ti carinziano e tirolese 1* attività combat-
tiva è, come prima, minore. Un' inchiesta
ha stabilito che questa volta nella re-
gione del Rombon gli Italiani hanno ado-
perato bombe a gas.
Il sostituto capo dello stato
maggiore generale von Hofer
tenente maresciallo.
I bollettini del grande quartiere generale
germanico.
BERLINO, 9. Il Wolff-Bureau comu-
nica :
Grande quartiere generale, 9 marzo :
Teatro occidentale della guerra :
L' attività dell' artiglieria aumentò a più
riprese a una maggiore yivacità. I Fran-
cesi hanno riconquistato ia parte occi-
dentale del fossato presso il casale Mài-
son-de-Champagne.
Ad ovest della Mosa la nostre truppe sono
occupate a sgomberare gli annidamenti fran-
cesi che ancora si trovano nei Bosco dei
Corvi. Ad est del fiume, a render più
brev.e il collegamento della posizione a
sud di Douaumont colle linee nel Woé-
vre, dopo una radicale preparazione col-
r artiglieria, i reggimenti della riserva
della Posnaoia N. 6 e 19 hanno espugna-
to con un brillante attacco notturno il
villaggio e il forte di Vaux assieme a
numeroso fortificazioni che con quello si
collegano.
In numerosi combattimenti aerei contro
Verdun i nostri aviatori rimasero vincito-
ri ; tre veliVóli nemici vennero abbattuti ;
i nostri fecero ritorno tutti.
Le truppe nemiche, che trovansl nelle
località ad ovest di Verdun, furono bat-
tute con abbondante numero di bombe.
In seguito ad un attacco di una squa-
dra aerea francese alla zona fortificata di
Metz, due persone di ceto civile furomo
uccise, parecchie case private furono dan-
neggiate.
Nella lotta, impegnatasi nell'aria, il
velivolo del comandante della squadra ne-
mica venne abbattuto ; egli stesso venne
fatto prigioniero ; il suo compagno è pe-
rito.
BERLINO, lo. Il Wolff Bureau comu-
nica :
Grande quartiere generale, 10 marzo :
Teatro occidentale della guerra :
Sulla riva occidentale della Mosa, nel-
lo spazzare dal nemico il Bosco dei Cor-
vi e i fossati presso Bethincourt, venne-
ro fatti prigionieri 6 ufficiali e 681 uo-
mini e predati 11 cannoni. Furono strap-
pati al nemico il bosco di Albani e il
dorso del monte ad ovest di Douamont.
Nel Woévrò spingemmo avanti la nostra
linea attraverso i tratti boscosi a sud-est
di Domlaup. I Francesi con vigorosi con-
troattacchi riescirono di riprender piede
nel villaggio e forte di Vaux ; sul rima-
nente gli assalitori furono respinti con
gravi perdite.
I nòstri velivoli di combattimento ab-
batterono due aeroplani inglesi.
La direzione supreina dell'esercito.
PARIGI, 10. Rapporto ufficiale del 9
m. c. : Ad ovest della Mosa le nostre trup-
pe continuano a far progrossi nel Bosco
dei Corvi, che esse hanno quasi totalmen-
te occupato. Ad est della Mosa vennero
respinti con gravi perdite pel nemico i
nuovi att'icchi al villaggio di Vaux, dopo
di che i Tedeschi intrapresero dei violenti
attacchi ai nostri fossati che circondano
le falde e i versanti del gruppo di alture
che è circondato dal forte Vaux. Le mas-
se serrate germaniche vennero ributtate;
in questo incontro esse ebbero a subire
spaventevoli perdite.
La Germania dichiara la guerra
al P^Bflogallo.
BERLINO, Il Wolff-Bureau comu-
nica :
L' inviato germanico a Lisbona ricevet-
te l'ordine di pi esentare al governo pòr-
^ghese una dichiarazione dettfi^j^libta e
chiedere i passi.
A questo inviato ^gmtš^^heae i passi
vennero già rimei^
BERLINO, 9. La «Norddeutsche All-
gemeiae ^itung» scrive :
iS^a dichiarazione che l'inviato ger-
ipaanico a Lisbona presenterà oggi stesso
al governo portoghese, il governo germa-
nico accenna al fatto aver il governo por-
toghese, da quando è incominciata la guer-
ra, prestato aiuto ai nemici della Germa-
nia in vari modi e con azioni che cozza-
no con la neutralità. Nel corso della guer-
ra la stampa portoghese e il Parlamento
dileggiavano grossolanamente la nazione
germanica.
Il 25 febbraio avvenne il sequestro di
navi germaniche, respinto dal governo
germanico.
Il governo portoghese lese in due sen-
si r articolo del trattato commerciale
germanico-portoghese, essendo che nella
requisizione esso non si tenne nei limiti
del trattato, nè fece alcun tentativo di
venir con. le società armatrica ad uà ac-
cordo circa r indennizzo da concedere.
Il modo di procedere del governo por-
toghese si presenta cosi quale una grave
infrazione al diritto e ai trattati. Col suo
contegno esso ha fatto chiaramente ca-
pire di ritenersi quale vassallo dell' la-
ghilterra, il quale agli interessi o ai de-
jBideri di questa subordina qualsiasi altro
riguardo. Esso poi ha proceduto al se-
questro delle navi in una forma, in cui
si è costretti a riconoscere una sfida in-
ternazionale alla Germania, avendo cioè
abbassato sulle stesse la bandiera germa-
nica e issata la bandiera di guerra por-
toghese, saiutata quest' ultima dalla nave
ammiraglia.
Dal suesposto contegno del governo
portoghese il governo germanico ai trova
costretto a trarre le necessarie: conse-
guenze. Esso si considera d'ora innanzi
in istato di guerra «ol governo porto-
ghetee.
Gallieni si dimetterebbe.
BERNA, 9. Qui corrono delle voci, ve-
nuto di Francia, secondo lè qualil il mi-
n stro della guerra Gallieni avr dbbe chie-.
sto di ritirarsi.
La vittoria di Wilson al Congresso.
LONDRA, 10. Il «Times» ha da Wa-
shington 8 m. c. : «La vittoria del Pre-
sidente, secondo il parere della stampa,
renderà possibile al governo di perser-
vare nella sua politica e di non approf-
fittare di nessuna occasione per la poli-
tica estera degli Stati dell' Unione di bat-
tere un' altra via ; questa politica si ba-
sa sulla teoria che il popolo americano
desidera la pace e vuole tenersi in guar-
dia da pericolo complicazioni. Ove però
la Germania silurasse una nave commer-
ciale non armata, o commettesse un atto
che grida vendetta, in questo caso la
guerra sarebbe assai vicina».
Ringraziamento.
Le famiglie Petranovié, KuUšić e Komne-
novic sentitamente ringraziano tutti co-
loro che durante la malattia e pel de-
cesso della loro amatissima
Olga v.a Petranovic
prodigarono le più affettuose dimostra-
zioni, sia col recare conforto all' inferma,
sia coir invio di fiori alla b ira e di vi-
glietti di condoglianza, sia infine accom-
pagnando la cara salma al cimitero,
A tutti indelebile riconoscenza.
Zara, 10 marzo 1916.
Edit. redattore responsabile Luigi de Negovetich
Stabilimento Tipografico S. Artale
Presso la tipografia e libreria
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nilestano una particolare predilezione
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di merluzzo. - Questo fatto consiglia i
medici a ordinare l'Emulsione Scott in-
vece dell' olio di fegato di merluzzo co-
mune, quando per i piccoli pazienti si
dimostri necessario iaaipiego 4Ìi un ri-
costituente, che abbia particolare in-
flaaaxa ««I raSorzameiito dell'ossatura.
Grazie alla sua sperimentata composi-
zione, alla presenza cioè in essa di so-
stanze eh« aiutano efficacu-
mente la formazione dello ossa
viene data nuova forza al te-
nero organismo. I bambini
cominciano presto a reggersi
arditamente sulle gambette,
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zione di questo giornale, verrà spedito da una
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Nr. 1. Zara, 19 luglio 1893. Anno I
Organo delia società agraria deila Dalmazia
Esce il primo ed il terzo mercoledì d'ogni mese. L'abbonamento annuo è di fiorini 2 anticipato. Per l'estero franchi 6. Semestre in
proporzione. Dirigere le lettere e gli assegni alla Eedazione del giornale.
à Ul mm Ub lÉm
Per venire incontro ad uno dei più sentiti bisogni
del paese, do|)o due anni đi Sudio e di lavoro, si è po-
tuto finalmente fondare la socieià agraria della Dalmazia.
Scopo della Società è il nnorale ed economico
nfiig-lioramento della popolazione dalmata, lo sviluppo
dell'agricoltura e di tutto ciò che all'agricoltura si
riferisce.
A conseguire praticamente lo scop^, nel § 3 dello
Statuto sono indicati i 6 punti intorno ai quali la Socieià
spiegherà la sua azione, e concentrerà il prog-ramma
della propria attività.
La Dalmazia da molto tempo sentiva il bisogno
di una società tendente al suo miglioramento econo-
mico ; ma specialmente dopo il discorso del trono 11
aprile 1891, e le dichiarazioni fatte ai 2 decembre
1892 dall'eccelso i. r. Ministero alla Camera dei de-
putati, era divenuto ormai un' assoluta necessità, perchè
anche la Dalmazia nel comune lavoro di tutti i partiti,
il Governo trovasse il più sicuro mezzo per formare
una forte maggioranza, la quale consecrando le sue
forze ai veri e reali bisogni della provincia, potesse
rigenerare la Dalmazia economicamente.
Sebbene la neo-costituita società non abbia ten-
denze politiche, nelle presenti condizioni delle cose,
ha però uno scopo altamente polit'o. Poiché i partiti
politici della Dalmazia, hanno diviso grandemente gli
animi, ed occupandosi in lotte vacue ed insane, di-
stolgono la popolazione a concentrare le proprie forze
per conseguire quei mezzi proficui di progresso e di
benessere morale ed economico, che fanno farti e
benestanti altre provincie della iWonar<?hia. Bisogna
vivere in Dalmazia e toccare col dito le cose, per
comprendere come le migliori intenzioni del Governo
e le più sicure prospettive di benesser«', rimangono
sterili ed infruttuose; perchè sono i partiti politici
che difficultano le tendenze, e distolgono gli animi a
goderne i frutti.
La società agraria della Dalmazia, non avendo
né scopo, nè tendenze politiche, accetta nel suo grembo
qualunque, a qualsiasi partito politico appartenga, pur-
ché cooperi colla Socieià al benessere economico della
popolazione ed allo sviluppo pratico dell' agricoltura.
La società però non vuole illudersi ; poiché seb-
bene il suo scopo sia pacifico, e coli'accogliere qua-
lunque, non urtò nè contraddica a nessun partito po-
litico, tuttavia nei primi momenti dovrà superare molte
difficoltà, per acquistarsi un credito generale, ed en-
trare nel convincimento dei più, e a persuaderli, che
collo sviluppo del suo programjna, la Dalmazia potrà
conseguire reali e positivi vantaggi, quali praticamente
non potrebbero coi migliori successi offrire nessuno
dei partiti politici.
Se però la messe non sarà nei primi momenti
così abbondante, quale si potrebbe ripromettere la
nostra socieià, noi però siamo molto soddisfatti dei
primi frutti raccolti. E davvero, in soli 15 giorni, do-
poché venne annunziata la formazione della Società,
circa 200 persone s'iscrissero. Il qual numero, tenue
pella qupiità, ha granie valore nell'entità; poiché
s'iscrissero persone di tutti i partiti politici ; sOno rap-
presentati tutti i ceti : parrochi, possidenti, maestri,
agricoltori, legali; vi figura tutta la provincia, poiché
non c' è distretto, e si potrebbe dire, non ess'ìrvi
Comune nel quale già la società non abbia i suoi soci.
Si dica dai maligni e dai turbolenti quel che si
vuole, ma resta fatto incontestato che la Dalmazia è
rimasta indietro nelle risorse economiche, non già per
colpa del Governo, come vorrebbero gli uni, nè per
la povertà del suolo, come lo dicono altri, sì bene
per l'incuria del ceto colto, il quale dedicatosi esclu-
sivamente alle lotte di partito, ha respinto qualunque
mezzo di propostogli mig-lioramento, o non ebbe nè
modi, né mezzi per aprire quelle molteplici fonti di
ricchezza economica, delle quali la natura ci fu larga
e generosa.
Senza aver bisogno di numerare con quante ab-
bondanti fonti di ricchezza, la Dalmazia poteva porsi
almeno al livello d'elle altre provincie della Monarchia,
basta un fatto solo, il quale pienamente addimostra
chi è la vera causa della decadenza economica della
popolazione: la mancanza assoluta di spirito d^associa-
zione.
La Dalmazia ricchissima di associazioni politiche,
difetta
Ancora 50 anni addietro (1843) un benemerito
patriota scriveva nel giornale La Dalmazia snì bisogno
che già Jtllora si sentiva dello spinto d'associazione;
e raccomandare ai dalmati perchè tutti indistintamente
ben comprendessero la forza ed i portentosi effetti del-
l' associazione a fine di pubblica utilità; dimostrava come
le sole associazioni sono capaci a far cangiare faccia ad
un paese, e a schiudere i suoi preziosi tesori; dichia-
rava che alle associazioni sole è riservato a trovare nuovi
prodotti; di moltiplicare e perfezionare gli esistenti; dar
loro vita e moto; e concludeva che alle associazioni
sole finalmente è riservato di trarre dalla Dilmazia quei
vantaggi, quei frutti, i germi di cui la natura vi ha si
generosamente disseminati; conclusione profetica, che
oggi dopo 50 anni la Dalmazia, lamentandone la man-
canza, può unicamente ed esclusivamente ascrivere la
propria miseria.
Nn 2. Zam. 2 agosto 1898. Anno I
Organu della società agraria della Dalmazia
Esce il primo ed il terzo mercoledì d'ogni mese. L'abbonamento annuo è di fiorini 2 anticipato. Per l'estero franchi 6. Semestre in
proporzione. Dirigere le lettere e gli assegni alla Eedazioue del giornale.
Mrà lei frutti la làà Wa!
La favorevole e grata accoglienza che in pro-
vincia si ebbe la neo-istituita Società agraria, è
un segno certo, anzi una caparra che la stessa
apporterà dei buoni frutti. E tanto più lo dobbiamo
desiderare, poiché nella crisi che presentemente la
Dalmazia attraversa, si scorge una fiacchezza, uno
scoraggiamento in tutto quanto tende od ha per
iscopo un bene migliore ed un più sereno avvenire.
In questi giorni quando tutti volevano dire
la sua, abbiamo di preferenza notato l'osservazione
fatta da non pochi, che la novella società limiterà
tutta la sua azione unicamente alla teoria, mentre
in agricoltura ci vuole anzitutto la pratica, anzi
la sola pratica.
A noi sembra che tale obbiezione, apparente-
mente vera, nel caso nostro sia invece affatto er-
ronea e falsa.
Il risorgimento dell'agricoltura ed il miglio-
ramento delle condizioni economiche di un popolo,
non stanno mica nell'agricoltura propriamente detta,
ma sibbene nel dare quell' indirizzo ed adottare
quei tali sistemi, sulla base dei quali i diversi rami
dell' agricoltura necessariamente si sviluppano.
Se la Dalmazia è povera e passiva perchè
possiede soli 260,000 ettari di terreno coltivato,
e se la Società agraria obbligasse p. e. i soci a
prendere la zappa, e lavorando incessantemente,
ne duplicasse il suolo produttivo, non si creda
che per ciò solo si sarebbe duplicato il benessere
generale. Poiché, come chi possiede 5 ettari di
vignato e col lavoro li raddoppia, ad onta di ciò
può economicamente vivere peggio di chi ne pos-
siede soli 3 ettari, così la Dalmazia non miglio-
rerebbe per ciò solo la condizione economica, ma
continuerebbe a vivere pitocca e miserabile come
lo è al presente.
L'impresa quindi di un miglioramento eco-
nomico e di reale sviluppo dell' agricoltura pro-
priamente detta, bisogna prenderli da un punto
più alto, da quel punto cioè dal quale intende di
prendere le mosse anche la Società agraria.
E il punto saliente e principale si è quello di
generalizzare nel ceto colto il principio, che la
Dalmazia si farà forte e ricca anzitutto col risor-
g-imento economico, ossia coli'utilizzare e capita-
lizzare tutte le fonti e ricchezze disponibili. Punto
terribile e capitale che fa d'uopo far entrare nel
cervello della maggioranza, perchè si convinca non
trattarsi già che 400,000 agricoltori apprendano
a zappare, a seminare, a letamare, ma che invece
tutti, i quali hanno mansioni pubbliche e sono vin-
colati da un dovere — quindi Governo e Giunta,
deputati e podestà, parrochi e maestri, impiegati
e legali, tutti senza distinzione di casta e di grado,
sieno obbligati di interessarsi, di prender parte, di
ajutare l'opera di rigenerazione morale ed econo-
mica, dal quale appunto dipende l'avvenire della
Dalmazia, mentre non cooperando a questa, la
storia potrebbe registrare la nostra provincia una
novella Siria.
E questo punto solo, con questi chiari di luna,
è un' impresa ardua e terribile, che la Società tro-
verà seminata di spine e triboli, ma che pur sempre
resta prima e principale impresa, se qualchecosa
di sostanzialmente buono si vuole ottenere.
Abbiamo detto che l'obbiezione fatta è falsa
ed erronea, ed eccoci subito alle prove pratiche.
Si dice che in agricoltura ci vuole la pratica;
ebbene: volete toccare col dito questa parolaj^rđ-
tzca malamente compresa e peggio applicata ?
Voi, Governo e Giunta, cooperate colla So-
cietà a dividere quei 590,000 ettari di cosidetti
pascoli, e daremo lavoro e pane a migliaja-di fa-
miglie che non hanno più terreni da lavorare; si
darà un colpo mortale all' usura, ed i 36 milioni
di prodotti annui che non bastano a coprire le
spese, per lo meno si bilancieranno.
Voi, parrochi e maestri, cooperate colla Società
a fondare in ogni villaggio una cassa di risparmio,
e la Dalmazia avrà in pochi anni milioni di capi-
tale da utilizzare nell' agricoltura, nell' industria,
nel commercio e nella navigazione.
Voi, deputati e rappresentanti del popolo, da-
teci delle buone leggi che ci mancano sui pascoli,
sulle strade, sulle acque, sui letami, sui terreni pa-
ludosi, sulle società di mutuo e di risparmio, e voi
faciliterete alla provincia radicali miglioramenti, che
ci frutteranno a milioni di utile nel bilancio della
pubblica economia.
Voi, consigli e ispettori, riformate le scuole
popolari come nel Belgio, e ci donerete in pochi
anni una nuova generazione di agricoltori, che
sapranno applicare in pratica almeno qualchecosa
di quei precetti d'economia e d'agricoltura ap-
presi in scuola.
Voi, podestà e Comuni, favorite coscienziosa-
mente il popolo con risparmi, con premi, con mac-
,chine, con sementi ed altro, ed il ceto agricolo
troverà nei Comuni quelle cento facilitazioni per
impiantare alberi, per procurarsi buone sementi, e