58 L'ECONOMISTA
ed un secondo per un altra località della provincia
da stabilirsi.
IX. Progetto per la costruzione di un edifizio
apposito per T Esposizione permanente. Il presi-
dente dell'Esposizione permanente sig.r M. Luxardo
trovandosi in viaggio, si decide di portare il detto
argomento air ordine del giorno in apposita
seduta.
X. Eventuali proposte; comunicazioni ed eva-
sioni d'atti. Scambiate fra i presenti delle vedute
sull'andamento della società, e constatato che le
note e V evasioni d'atti della Direzione vengono
di mese in mese pubblicati nei due giornali sociali,
si omette la lettura.
Il cons. Batistić ringrazia a nome della Dire-
zione il signor Vlahov che gentilmente ha accor-
dato i locali nel suo vasto stabilimento per tenere
le sedute della Direzione.
Dopo di ciò la seduta è levata alle ore
6.IO pom.
Vìisìo m. p.
Il segretario prov.
Đ. AlaceTÌch.
•oooBoooo-
Note di viaggio
Attraverso colla ferrala il tratto Perković-I)rniš.
E un passaggio piuttosto monotono e deserto, durante
il quale ad ogni tanto scorgo alberi di mandorli che
superbi e rigogliosi crescono fra macigni, e mi confer-
mano ancor meglio nella mia proposta, di limitare cioè i
boschi di abeti e pini, ed estendere quelli del man-
dorlo e della marasca. A Drniš non mi fermo; ma
attraversando la superba campagna del Petrovopolje^
sulla quale faccio le debite annotazioni, proseguo per
Knin. Da Derniš a Knin la traversata è piacevolissima.
Vaste pianure e colline coperte da boschi, seminate
a frumentone e impiantate a vite. La vegetazione è
ricca e rigogliosa, poiché il distretto di Knin ha
buoni pascoli, quindi è ben provisto di animali, per
conseguenza ha letame per fecondare il terreno. Am-
miro i frumentoni alti 1 Va—2 m. con 2 e più panocchie;
ammiro i boschi ben tenuti e sviluppati; ammiro i
vitigni non però tanto rigogliosi, perchè i terreni sono
piuttosto umidi, ed avrebbero bisogno almeno di un
primordiale drenaggio, e ancora, poiché dovrebbero
essere meglio nutriti.
Eccomi a Knin. Amena e deliziosa borgatella che
coi suoi dintorni ti trasporta nelle amene posizioni
della Stiria e della Carniola. Peccato che quel distretto,
invece di essere tanto occupato nelle lotte politiche,
non sia tutto dedito alla vita campestre. Oh allora
quale ricchezza di prodotti accoppiata ad una lussu-
reggiante vegetazione. Mi piacque assai di sentire che
tutto il distretto politico ha buone strade ruotabili;
anzi che tutti i 26 villaggi sono in communicazione
fra loro con strade ben tenute. Vorrei fare alcune
osservazioni generali, ma temo che possano essere o
esagerate o imperfette. E certo che per la sua posi-
zione il distretto di Knin può attender un avvenire
migliore, tanto per la sua fertilità quanto per la molti-
plicità dei prodotti. Spero il venturo anno di visitare
ogni singolo villaggio di quel distretto, e di raccogliere
un sufficiente materiale per studio e proposte. Da
Knin avrei voluto partire colla ferrata direttamente
per Zara, per attraversare i vasti ma abbandonati alti-
piani di Kistanje e Benkovac, ma sentii come una
voce interna che mi diceva:
Lasciate ogni speranza o voi che pensate!
* *
E temo assai che questo versicolo fatalistico di
Dante lo ripeterà ancha la generazione ventura ; per
la qual cosa Zara-Benkovac-Kistanje e Knin potranno
assieme celebrare le nozze d'oro dal giorno della pro-
messa congiunzione ferroviaria, dopo 50 anni non
ancora effettuata. A costo però di essere rimproverato
come strologo fatale, ancor 19 anni addietro quando
si poteva dire assicurata la congiunzione ferroviaria
fra Knin e Zara, avea dei forti dubbi; e per non sen-
tirmi rimproverare, non azzardava a dire che io ri-
nunzierei ai 4 milioni già pronti e progettati per la
ferrovia Zara-Knin, per averne 2 da potersi costruire
una tramvay lunghesso la strada mediterranea per
unire Zara con Benkovac-Kistanje-Dernis-Knin-Ver-
licca-Sign-Imoschi-Vrgorac iVIetković e Ragusa. Qggi
lo dico senza tema, perché con un pò di intrapren-
denza patriotica da parte dei rispettivi Comuni, questo
progetto lo si potrebbe effettuare da noi soli. E questa
rete non sarebbe passiva; darebbe vita al montano;
sì trasporterebbero al mare i prodotti che oggi costano
perditempi enormi; si svilupperebbero nuovo industrie,
oggidì impossibili, senza una tramvay; si darebbe
adito perché gli abitanti lielle isole e del nostro lito-
rale, anziché emigrare lontano, trovino lavoro e pane
al montano; in somma come colle aumentate comuni-
cazioni dei vapori, si scorge più vita e più aumento
d*affari al mare, così una tramvay che attraversa il
montano, in proporzioni ancora maggiori darebbe più
vita, più lavoro, più risorse a quella popolazione. Mi
si dica quel che si vuole, io intanto dichiaro che tro-
vandomi a Knin, ed avendo già visitato anni addietro
i distretti di Benkovac- Kistanje-Sign e Imoski, ho fatto
e presento questa risoluzione: visto etc., abbando-
niamo le suppliche e preghiere per una congiunzione
ferroviaria qualsiasi e lavoriamo da noi per una tramvay
mediterranea.
* * *
Wel partire da Knin per Dernis, durante il viaggio
ho un pò sonnecchiato, ed ho fatto un sogno che
voglio proprio raccontarlo. Visitando Knin mi parve
di entrare in uno spazioso edilizio, diviso in più se-
zioni bene ordinate. In una sezione attentamente am-
mirava i molteplici prodotti dell'industria casalinga di
quel distretto, tutto lavori a mano di uomini, donne
e fanciulli; poi in un altra sezione tutti i prodotti
del suolo frammisti a campionari di sementi, frutta,
tuberi; poi ancora in una, tutto il regno animale, ve-
getale e minerale, con una breve descrizione di ciascun
oggetto; poi in una quarta una collezione di macchine,
attrezzi e congegni per ogni genere di lavori cam-
pestri; e finalmente un salone con armadi di libri,
con tavoli coperti di giornali, con trofei di bottiglie,
di vasi, di oggetti imbalsamati e con una bandiera
sulla quale stava scritto: rad, Uednja, prosvjeta. In-
tanto lutti i locali erano occupati da una massa di
popolo. Chi esaminava attentamente gli oggetti, chi
donnandava spiegazione di questo o quell'articolo;
altri in gruppo uniti intorno ad un frate lo ascoltavano;
Ciò fatto si sbatte con UD bastoncino sino ad avere una
schiama densa: qaesta si versa in un mastello o cebro conte-
nente pure delio stesso vino che si vuol chiarificare, e quivi
si continua a sbattere ; sospesa la sbattitura si osserverà che
alla superficie del vino persiste un poco di schiuma ; è neces-
sario togliere questa con un cucchiaio forato e gettarla via.
Allora prendesi tutto il liquido del mastello e si versa
nella botte contenente tutta la massa del vino, si agita e ri-
mescola come si fa colla gelatina; si ricolma, si chiude e si
ascia tranquilla ogni cosa per 10 a 15 giorni.
Allora il vino è limpido e può imbottigliarsi e presentarsi
in commercio senza timore.
*
* *
Conservazuone delle botti vuote. — Dopo la svina-
tura, la botte che non ha a ricevere subito altro vino, dev'es-
sere prima ben bene sbarazzata della feccia e del deposito.
Queste materie sono messe da parte, perchè esse hanno un
certo valore.
In seguito si eseguisce nell' interno una rigorosa raschia-
tura, valendosi di un apposito sgrumatore come si trova in
commercio, in modo da staccare tutte le materie suscettibili di
alterarsi. Quest' operazione è completata da una forte risciaqua-
tuia e ripulitura con una spazzola fortissima, e si lascia quindi
la botte aperta fino a che sia completamente asciutta ; a questo
momento si chiudono gli orifizi e si fa bruciare una miccia
solforata nell'interno del fusto.
La proporzione di miccia dev' essere di due a tre cen-
timetri per ettolitro ; per maggior comodità si può far uso dei
solforatori adatti per tale scopo.
Si chiude subito dopo ermeticamente, ed i vapori di zolfo
(acido solforico) si oppongono allo sviluppo di tutti i germi
che possono divenire cause di alterazione. Se la botte dovesse
essere conservata vuota otto o dieci mesi, converrebbe rinno-
vare r operazione dopo questo intervallo di tempo. Al momento
di servirsi di questa botte, bisogna aver cura di ben arieggiarla
e lavarla bruscamente con acqua calda.
Per le botti di piccola dimensione, nelle quali non si può
penetrare, si farà uso di speciali catene a spigoli vivi, che
servono benissimo per questo bisogno e scrostano tutte le im-
purità, dando un movimento di va e viene alla botte.
Prima di riporvi il vino è meglio eseguire una seconda
volta la lavatura, con alcuni litri di qualità inferiore ma di
buon gusto.
* « *
Un negozio modello. — si può dirlo nel vero senso
quello del signor C. Mazzocco, di Zara, tanto per il gusto
squisito e superbo dell' impianto, quanto per la varietà e qua-
lità dei generi. Si trovate tutti gli articoli di Delicatezze, Com-
mestibili, Conserve, Mandolati, ogni specie di Frutta.
Zampini Cottighini e Bondiole Prosciutti Lingue affumicate
Tonno, Sardine Sgombri di Lissa, Anguille Caviale e Bottarghe.
T'ormaggi, Burri, Grassi, Carcioffi e Funghi; nonché un assor-
timento di ogni genere di liquori.
Questo negozio cosi riccamente fornito e gpaziosamente
ordinato, lo si può dire una vera esposizione, che figurerebbe
perfino a Trieste e Vienna.
* * *
Con buon successo. Il benemerito e diligente cultore
d' agricoltura fra Bonaventusa Sokolić guardiano del convento
d' Ugljan ci spedisce il seguente scritto che col massimo pia-
cere partecipiamo ai lettori.
„Le viti concimate col concime artificiale della Ditta Maz-
zurana di Trento preso nel deposito dal sig. Vitaliani di Zara,
diede tali rissultati, sia nella vegetazione che nel prodotto, da
non potersi desiderare meglio. Lo sviluppo dei tralci era tal-
mente rigoglioso che alcuni arrivarono fino alia lunghezza di
7 e 8 metri. Dio voglia che quanto prima si impieghino su va-
sta scala, poiché si può assicurare per lo meno un doppio
prodotto".
E poiché il detto padre ci ha spedito parecchi di questi
tralci, noi li abbiamo fatto esporre, perchè si vegga la meravi-
gliosa vegetazione Quei tralci poi riserveremo pei locali della
nostra esposizione, che fra breve verrà aperta.
Conte Antonio de Fanfogna. Questo perfetto gentiluomo
e affezionato patriota, il giorno 8 decembre compianto da tutti,
cessava di vivere nella sua diletta patria Traù, dove fu bene-
merito podestà per ben 26 anni. Era molto portato per l'agri-
coltura, e se ne occupò con vantaggio del paese. Noi vivamente
deplorando la perdita di un nostro caro e benemerito campione,
lo registriamo per ora nella croneca di coloro che dimostrarono
di amare la patria coli' opera. — Sia benedetta la sua memoria. «
Mezzo per preseryare i liquidi dal gusto dei tappi. —
S' immerge un' estremità d' un tappo ordinario per circa un
quarto di pollice entro una soluzione leggera di cauthouc o di
un' altra preparazione impermeabile, ciò che forma in questo
modo un intonaco insolubile nei liquidi ordinari, sulla parte
del tappo che ha subito questa preparazione.
La Società Rismondo accorda a tutti i soci il passaggio
militare.
Navigazione a vapore fratelli Rismondo.
Linea settimale Trieste - Metcovich.
Partenza da Trieste : sabato (6 pom.) ; da Lussingrande (dom.
7.15 ant.); da Arbe (10 a.) ; da Novaglia (0.30 p.); da
Valcassione (2.50 p.) ; da Zara (lun. 4 a.) ; da Traù
(0.30 p.) ; da Spalato (2 55 p.) ; da S. Pietro (4.35 p.)
da Macarsca (mart. 4 a.); da S. Giorgio (6.10 a.); da
Trappano (7.40 a); a Metcovich (arriva 10.15 aut.).
Partenm da Metcovich: mercoledì (10 ant.) ; da Fort'opus
(11.15 a.) ; da Drače (2 pom.) ; da Trappano (giov. 7 a.)
da Gradac (8.15 a.) ; da Macarsca (1.30 p.) ; da Spalato
(ven. 12 mer.) ; da Castelnuovo di Traù (2 p.) ; da Traìi
(sab. 7 a.) ; da Sebenico (0.45 p.) ; da Zara (dom. 6 a.);
da Valcassione (9.10 a.); da Novaglia (11.35 a.); da
Arbe (2 p.) ; da Lussingrande (4.45 p.) ; a Trieste (ar-
riva lun. 5.30 ant.).
Linea settimanale Trieste - Macarsca.
Partenza da Trieste: giovedì (2 pom.); da Zara (ven. 7 ant.);
da Sebenico (1 p.) ; da Traù (sab. 6 a.) ; da Castelnuovo
(7.30 a.) ; da Spalato (1 p.) ; da S. Giovanni (2.15 p.) ;
da S. Pietro (3 p.) ; da Postire (3.45 p.) ; da Pucišće
(4.45 p.) ; da Povie (5.46 p.); a Macarsca (arriva 6.45 p.).
Partenza da Macarsca: domenica (11 aut.); da Povie (12.15;
pom.); da Pučišće (1.15 p.) ; da Postire (2.15 p.) ; da
S. Pietro (3 p.) ; da S. Giovanni (3.45 p.) ; da Spalato
(lun 3 p.) ; da Traù (mart. 5 a.) ; da Sebenico (10 a.) ;
da Zara (4 p.) ; a Trieste (arriva mer. 8 ant.).
Linea settimanale palato - Metcovich.
Partenza da Spalato: lunedì (8 ant); da Karober (9.40 a.);
da Bobovišće (11 a.); da Milnà (11.55 a.); da Boi
2.15 pom.) ; da Gelsa (3.40 p.) ; da S. Martino (5.25 p.);
da Macarsca (mart. 9 a.) ; da Trappano (12 mer.) ; da
Fort'opus (2.15 p.) ; a Metcovich (arriva 3.15 pom.).
Partenza da Metcovich: venerdì (10.15 ant); da Trappano
(1.20 pom.) ; da S. Giorgio (2.50 p.) ; da Macarsca (5 p.);
da S. Pietro (8.10 p.) ; a Spalato (arriva 9.20 pom.).
Linea bisettimanale Spalato - Metcovich.
Partensa da Spalato : martedì e venerdì (5 ant.) ; da S. Gio-
vanni (6.15 a.); da S. Pietro (7.05 a); da Postire
(7.50 a.) ; da Almissa (8.45 a.) ; da Pučišće (9.45 a.) ;
da Macarsca (11.55 a); da Igrane (1.15 p.) ; da Gradac
(2.50 p.); da Trappano (4 p.) ; da Fort'opus (5 55 p.);
a Metcovich (arriva 6.55 pom.).
Partenza da Metcovich: mercoledì e Venerdì (5 ant.); da
Fort'opus (6.15 a); da Trappano (8.15 a.); da Gradac
(9.20 a); da Igrane (10.55 a); da Macarsca (12.20 p.);
da Pučišće (2.25 p.) ; da Almissa (3.30 p.) ; da Postire
(4.20 p.) ; da S. Pietro (5.10 p.) ; da S. Giovanni (5.55 p.);
a Spalato (arriva 6.55 pom.).
Linea settimanale Spalato - Macarsca.
Partenza da Spalato: lunedì (2. pom.); da S. Giovanni (2.15
p.) ; da S. Pietro (3 p.) ; da Postire (3.35 p.) ; da Pučišće
(4 45 p.) ; da Povie (5.45 p.) ; a Macarsca (arriva 7.30 p.).
Partenza da Macarsca : martedì (7 ant.) ; da S. Martino (8.15
a.); da Gelsa (10.10 a.); da Boi (11.35 a.); da Milnà
(1.55 p.); da Bobnv šče (2.50 p ) ; da Karober (4 p.)
a Spalato (arriva 5.20 p.).
Editore e redattore responsabile D. Alacevich.
Prem. Tipografia Vitaliani & figli.
nissimo ingrasso, Le ossa poi, perchè contengono
calce e fosforo, sono un concime indicatissimo per
le viti, ed in luogo di gettarle via o venderle per
un nonnulla sarebbe meglio impiegarle per la vigna.
Se le riducono in polvere nel modo seguente; si
prende una botte vecchia e posta all' aperto in un
sito appartato, si- comincia col porre in essa uno
strato di terra, poi uno di ossa, e di questa via
continua fino a che si empie la botte. (Si intende
che la stessa viene posta in piedi e senza il fondo
superiore) Fatto ciò si lascia il tutto per un anno
esposto all' azione degli agenti atmosferici i quali,
in questo tempo le rammoliscono e scompongono.
Passata quest'epoca si levano dalla botte, e tutte
quelle ossa che alla pressione delle dita vanno in
polvere, unitamente alla medesima terra si portano
alla vigna, mentre quelle che non si fossero ancora
sciolte si rimettono nella botte e si rinnova l'ope-
razione con delle altre ossa nel modo indicato.
Sono inoltre eccellenti sostanze concimatrici
le ceneri, i calcinacci di vecchie fabbriche, i fanghi
radunati sulle strade pubbliche, le spazzature delle
case e delle vie di città ed altri simili. Se i pro-
prietari di vigne faranno cosi, essi restituiranno ai
loro fondi se non tutta, almeno in una non indif-
ferente parte, la potassa e 1' acido fosforico che
da questi ogni anno viene tolta nel modo già detto.
I concimi di stalla, composti dag-l' escrementi
dèi vari animali domestici non sono tanto utili per
le viti, perchè per natura scomponendosi assai
presto, comunicano al vino un poco piacevole sa-
pore contenendo essi molto azoto. Non sono però
da rifiutarsi se prima di adoperarli si lasciano ma-
turare uniti ad una certa quantità di strame. Es-
sendo r azione chimica nei terreni posti a vigna
più rapida che nei campi dedicati ad altre colture,
a motivo del calorico che nei vignati si sviluppa
più facilmente, è desiderabile che negli stessi la
decomposizione dello stallatico succeda meno sol-
lecita, e ciò si ottiene appunto lasciandolo matu-
rare mescolato allo strame. La vite, in questo caso,
riceve per più tempo un nutrimento più abbondante
e continuato, mentre i suoi frutti non vengono
impregnati da sostanze che più tardi sarebbero di
danno al vino.
Fra i letami di stalla il primo posto occupa
quello dei bovini. Esso possiede la proprietà di
non sciogliersi cosi presto come gli altri di questa
specie, agisce perciò più a lungo, senza procurare
alla vite un forte rigoglio, che non è sempre fa-
vorevole alla sua fecondità. Fra tutti gli escrementi
animali, contenendo il bovino assai poco azoto,
non partecipa al vino sapore cattivo, nè gli som-
ministra componenti dannosi alla sua bontà e con-
servazione, per cui lo sijpuò adoperare anche fresco;
invece quello degli altri animali lo si deve lasciare
prima a maturare, come già si disse, unito a dello
strame, il quale dì preferenza bisogna scegliere fra
quelle qualità che contengono più potassa essen-
done lo stallatico poco provveduto.
Il concime usato generalmente da noi è lo
stallatico, che deve essere fornito alla vite possi-
bilmente maturo. Decompónendosi, per se già troppo
presto non è opportuno lasciarlo maturare per
molto tempo, nè allora soltanto servirsene per la
concimazione quanéo acquista un colore nero ed
ha l'apparenza terrosa, perchè trovandosi in quésto
caso in una troppo avanzata maturazione, vanno
perdute molte delle sue parti nutrienti e ciò a danno
delle viti. Conviene quindi adoperarlo quando le
pagliuzze del già unitovi strame si saranno alquanto
infracidite, trovandosi allora in uno stato di matu-
rità il più idonèo per la concimazione delle vigne.
Preparato in tale modo lo stallatico diviene assai
buono ingrasso in ispecie per i vigneti posti in
collina. Mescolato poi colle sostanze minerali, le
quali ogni uno può facilmente e con poca spesa
ottenere nel modo già esposto, si avrà un concime
che possederà tutti i pregi per essere atto ad ali-
mentare con vantaggio qualunque qualità di terreni
e di vitigni, purché adoperato razionalmente, e con
quelle norme che 1' esperto vignaiuolo troverà più
adatte. (continua)
Selenico A. Eaimondi enologo
OPEROSITÀ
della Società Agraria della Dalmazia
nel mese di Decembre
504. La Direzione dell' Esposizione permanente partecipa
le deliberazioni prese in sedata, e presenta due proposte.
505. Raccomanda alla Giunta di prevedere ai bisogni
d'acqua di Bogoznica presso Sebenico.
518—562. Spedisce i protocolli ed altre stampiglie per
la formazione di 52 filiali.
569. Il parroco di Tribanj raccomanda che il Podgorje
di Zara sprovvisto affatto di strade, abbia una toccata di vapori.
570. Circolare colia quale spiega ai soci la necessità delia
formazione delle filiali.
574. ir consigliere del distretto d'Imoski spedisce un
dettagliato rapporto sulle condizioni ed i bisogni economici del
distretto d'Imoski.
584. Lettera aperta ai Comuni della provincia interessan-
doli dì istituire dei premi in occasione di fiere e pazari, ten-
denti al miglioramento degli animali.
592. Il sacerdote M. Mondin! spedisce in dono 3 annate
della Pučka Knjiga come regalo da farsi ad una scuola popolare
del distretto dì Z^ara.
593. Spedisce gratis i due giornali sociali alla società
accademica Velebit di Innsbruck.
595. Spedisce un dettagliato rapporto al Ministero per
r impianto dì boschi con mandorli e marasche.
597. Le sì partecipa la formazione della filiale Zemonìco-
602. L'Eccelsa Luogotenenza partecipa le deliberazioni
prese per Io sviluppo della frutticoltura nel villaggio di Eotišine
presso Macarsca.
608. Le si partecipa la formazione della filiale Grohote
di Solta.
612. Le si partecipa la formazione della filiale Sebenico IL
613. Le sì partecipa la formazione della filiale Pago.
614. Augura a S. Ecc. il signor Ministro dell' agricoltura
il capo d'anno, nella speranza che anche la Dalmazia sia mag-
giormente favorita negl' interessi economici.
618. Le si partecipa la formazione della filiale Cereria-
Boccagnazzo.
622. Le si partecipa la formazione della filiale ImoskL
GAZZETTINO
AYTÌSO. — La Società agraria della Dalmazia ha stabi-
lito di pubblicare verso la metà di ogni anno un libro dal
tìtolo
EOVILJE
ili ljetopis Seljačkog Gospodarskog Đruživa Dalmacije
In questo libro vi saranno varie notìzie agricole per ogni
mese deiranno; poi un copioso nètiziariò della Società e del
soci e da ultimo numerosi articoli dì agricoltura ed economia
§ 18. Le contese insorte ìiella Società, veogóoo
decise da 3 membri nominati a maggioranza di voti,
eletti nelVadnnanza ordinaria o straordinaria.
V. Principio e sciòglimento della Società*
§ 19. Appena si saranno iscritti 20 soci, la So-
cietà entra in attività.
§ 20. Nel caso di scioglimento, il patrimonio
sociale spetta alla fondazione agraria provinciale.
Zara, maggio 1893.
11 Coiiiitàto.
N. 12484-V.
IN base ai § 9 della legge 15 nov^bre 1867, B. L. I.
N.ro 134, si coDférina còl presente Stàktó T esistenza delia
Società agraria della Dalmazia.
Zara, 12 giugno 1898.
(L. S.)
Per l'i. r. Luogotenente
Patich m. p.
DIREZIONE
della Società agraria della Dalmazia
completata nel IL congtcesso generale dei 14 gennaio
PRESIDENTE: E, M. VtfSIO
I. vice-presidente Antonio prof. IViniira II. vice-presidente Kolano Conte de Fanfógna
/ OONSIGLIEEI: '
1. Batistié prof. Nicolò Zara 10. Miovié Giovanni Drniš
2. Božić Elia n 11. Pavisié Marco Zara
3. Bnzolié Domenico » 12. Badman Francesco Almissa
4. Gamulin Tomaso Gelsa 13. Bama<i ano vie Elia Cattaro
5. Ivacich Ferdinando Zara 14. Spada Antonio Zara
6. Jaramac Giovanni Metković 15. Tamino Carlo n
7. Koschìna Stefano Pago 16, Vlahov Bomano »
8. Krekich D.r Natale Zara 17, Yncemilovié Giacomo Imoski
9. Lorini prof; Pietro n 18. Zanchi D. Giovanni ..Traù
Segretario-Cassiere: DOIMO ALACEVICH.
DmEZIO^E DELL'ESPOSIZIONE PEEMANEKTE DELLA DALMAZIA
H. LnxardO presidenle — f. Ulazzocco vice-presidente — M. Mondìni segretario
P. Giampierl cassiere — P. Cristofidis agente.
GIUDICI:
Giuseppe cons. Alacevieli — l^icolò canonico Kerpetić — D.r Pietro avvocato Klaić.
Filiali
della Società agraria della Dalmazia
fino ad oggi istituite
1. Zemonìco (Gallovaz, Malpaga e Babindub)
Direttore : D. Cristoforo Stipcevi^ parroco
Segretario : Berlo Kirigin maestro.
2. Grohote (Villa Inferiore e Port' oliveto)
Direttore : Antonio F. Badman possidente
Segretario : Giacomo Ealehić possidente.
3. Sebenico I Direttore : S. M. Pjerotié maestro d'agr.
Segretario : Antonio Baimondi enologo.
4. Pago Direttore : Bart. Matijaca maestro dir.
Segretario : Ftancesco Budali possidente
5. Cereria (Boecagnazzo)
Direttore : D, Giusto Zanata prroco
Segretario : Stefano Sljaus possidente.
6. Imoski (Bunovid, Gorica, Drinovci e Zupa)
Direttore : Michele Verdoljak possidente
Segretario : Nicolò Balco di Giuseppe poss.,
7. Neresl (Murvica, Ložišće e Bobovišće)
Direttore : D. Nicolò Miliéeyié abate
Segretario : Andrea Lekšić possidente.
8. Lesina (Brusje e Grablje)
Direttore : Gioachino prof. Buccich
Segretario : Teodoro Novak possidente.
9. Gravosa Direttore: Cristoforo Enrajica maestro
Segretario : Matteo Gjika negoziante.
10. Zaravecchia Direttore : D. Simeone Lovrovié decano
Segretario : Giuseppe Barani possidente*
11. BenkOTac (Biljane, Koriat, Eastevié, Nadin e Stankovci)
Direttore: G. prof. Modrié mag. censita
Segretario : Giuseppe Vetromć impiegato
12. Selve (Isto e Ulbo)
Direttore: Giov. can. Vuletié decano
Segretario : Giuseppe Jurić maestro dir.
dante generale delle truppe nei paesi occupati.
Il 26 aprile 1890, Sua Maestà gli conferi la
dignità di Consigliere intimo, e dopo breve tempo,
viene, il giorno 11 ottobre 1890, chiamato dalla fi-
ducia Sovrana a rappresentare la Maestà Sua nel
governo del Regno di Dalmazia.
Venne nominato il 5 decembre 1890 a proprie-
tario del Reggimento fanti n.o 72 il quale porta
d' allora il suo nome, e con Sovrana Risoluzione
2 dicembre 1892, riceve un nuovo segno della be-
nevolenza Imperiale, e viene fregiato della corona
ferrea di prima classe.
Finalmente da breve tempo Sua Eccellenza
Emilio David raggiunse l'altissimo grado di gene-
rale d' artiglieria (Felzeugmeister).
Riceva intanto le nostre più cordiali felicitazioni.
N. 246 PROTOCOLLO
della Seduta straordinaria della Direzione della Società Agraria della Dalmazia
Zara li 4 febbraio 1894
PRESENTI
Presidente Ec M. YllSÌO
I Vice-Presidente A* prof. Mimira — H Vice-Presidente Colauo Conte de Fanfoglia
r
Consiglieri: Batistic Nicolò prof.
Božić Elia
Buzolic Domenico
Ivacich Ferdinando
Krekich D.r Natale
Lorini prof. Pietro
Pavissich Marco
Spada Antonio
Tamino Carlo
Vlahov Romano
Segretario: D. Alacevich
Membri della Giunta: Michelangelo Luxardo
Cristoforo Mazzocco
P. Giampieri
M. Mondini
P. Christofìdis
Il Presidente apre la seduta, e porta all' ordine del giorno V unico argomento „nomina
del Presidente onorario della Società".
Viene per acclamazione e con plauso nominato:
Sua Eccellenza il Luogotenente della Dalmazia
Generale d'Artiglieria
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della Società Agraria della Dalmazia
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