Io parecchie sere dell' inverno 1891-92 il
Buble e il Zamala rabarono dei lumi dagli a-
tri e pianerottoli delle case.
La sera del 25 marzo di quest' anno, V A- .
krap, il Bubie e lo Zrinski, provedutisi di un
pezzo dì ferro, ruppero una porta dell' ex Caffè
Stefania alla Biva Nuova; e, penetrati nel
locale, vi asportarono in più volte bicchieri e
bicchierini e una scacchiera, i quali oggetti
in gran parte vennero poi restituiti al pro-
primario dagli stessi acquirenti.
Infine il dopopranzo del 6 maggio, pure di
questo anno, 1'Akrap si introdussn io una ca-
nova della casa Petranovich-in Via dell' Ospi-
tale e quivi si tenn« appiattato fino a sera i-
noitrata. Poi, attraverso uj» finestrino, entrò
del negozio di Simeone Mestrovich, e da un
cassetto rubo oltre 50 fiorini, indi dì bel nuovo
tornò nel suo ' nascondiglio. Il Buble e il
Ciossicb, in quel frattempo stavano in sulla
via, in vedetta; e, quando avvisarono il mo-
mento propizio, che nessuno passava, diedero
il fischio convenuto, al qual segnale 1' Akrap
uscì, Il bottino venne diviso fra loro e in parte
nascosto n*i vari punti della città.
Tutti e sei . i ladruncoli furono riconosciuti
colpevoli dei reati posti loro a carico, J quali
pel solo Buble si qualificano a crimini, men-
tre per gli altri, attesa l'età inferiore ai quat-
tordici anni al tempo dei fatti commessi, seb-
bene di loro natura criminosi, si risolvono
nelle corrispondenti contravvenzioni ; e come
tali vennero condannati: il Buble, in conside-
razione che sedusse gii altri, a un anno e
mezzo di duro carcere, l'Akrap a quattro
mesi di reclusione in separato luogo dì custo-
dia, il Raucieh, lo Zrinski e il Zamala a un
mese, e il Ciossich a due settimane.
E' da sperare che le severe pene loro in-
flitte varranno a farli pentir del malfatto e
serviranno in pari tempo di eaiutare esempio
agli altri.
. E qui cade in acconcio di rilevare quanto
sia benefica, e degna d' incoraggiamento nelle
sue iniziative, la società per la tutela dei ra-
gaazi vagabondi; e di ricordare ancora una
volta ai genitori il sacro dovere di vegliare
con tutta diligenza sui figli, per risparmiare
loro il disonore e la dura esperienza del
carcere.
Signor G. Piccoli farmacista in Lubiana.
In seguito ai risultati di analasi chimica
certifico che lo „SCIROPPO Dì LAMPONE"
da lei preparato è un prodotto ECCELLEN-
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da 40 Cg. a f. 24.20, inclusivo imballaggio.
Si spediscono campioni franchi a chiuuque ne
farà richiesta
che, con scienza e cuore, tentò .ogni mezzo
per istrapparlo alla morte. E — per le loro
gentili ed indimenticabili prestazioni -- si ab-
biano grazie riconoscenti e le famiglie Petras,
Roccamarich, Rohenbauer e il signor Damele
Petranovich e le signorine Marietta Silvestrich
ed Annetta Vincich e i signori Giovanni Be-
vilacqua e Niccolò Oluich.
Zara, 25 ottobre 1892.
Le famiglie Valenti e Kopfensteiner.
Tipografia Artaie.
Edit. e redat, responsabile Riccardo Forster.
Ricerco praticante
per la mia libreria, il quale abbia assolto, per
lo meno, 3 classi ginnasiali o reali e conosca
I' italiano, lo slavo e possibilmente il tedesco.
E. de Schónfeld, libraio, Zara.
Avviso.
Il sottoscritto si pregia di prevenire i nu-
merosi suoi avventori, nonché il P. T. pub-
blico di Zara e della provincia, che, dai giorno
d' oggi in poi, nel suo ben fornito deposito
di mobili, egli vende ogni articolo al puro
prezzo di costo, e ciò colle relative fatture
alla mano.
Zara, 26 ottobre 1892.
devotissimo
Leopoldo Kiswarday.
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artistico. Rivolgersi, per informazioni, alla ti-
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volazione di stabile in città.
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pografia del nostro giornale.
E' pubblicata la 2.a edizione del
Consigliere per sani ed ammalati del
parroco Seb. Kneipp.
Vendesi presso E. de Schónfeld - Zara
a soldi 80.
Fratelli landel & Nipote
Banca — €ambio-valute
in Zara
— Filiale Catturo —
nella deficenza dei mezzi e nelle difficoltà
dell' esecuzione.
Spera che, assistito dall' onorevole consiglio
e dalle giovani forze che gli stanno a fianco,
gli sarà facilitato il suo compitola che non
riusciranno ad appagare i desideri di tutti;
ma ciò non deve disanimarli. 11 conforto lo
devono cercare nella coscienza di aver fatto
il possibile, senza curarsi delle dicerie, che
forse qualche volta ad arte si spargono per
denigrare la città. Si agisca; e non si badi
a ciò che si dice, allo scopo, forse, di creare
e il disamore e la svogliatezza. Non man-
cherà di dedicare tutte le sue forze al grave
compito, al quale dalla fiducia del consiglio
è nuovamente chiamato, sebbene le sue con-
dizioni fisiche esigau riposo. Prega di acco-
gliere queste parolo, che partono 'dal cuore,
come espressione del sentimento di affetto
e di lealtà, col quale cercò sempre, e cer-
nerà in avvenire, qualunque sia la posizione
in cui possa trovarsi, di giovare a questa
sua cara patria. Prega di esser ricambiato
di amicizia e di fiducia.
Le parole del primo cittadino di Zara sono
lungamente e vivamente applaudite e la se-
duta è sciolta.
Auguriamo al nuovo Comune, rinfrescato e
rinnovato, che in intima armonia di pensiero
e di azione prosegua securo ed energico di
conserva col nostro partito nella difesa sa-
cra dei diritti nostri nazionali e linguistici;
e battano con successo e d'accordo sempre
la via maestra dell'ordine e della dignità.
Pubblica violenza. — Da Sebenico
riceviamo questa notizia, che sta in rela-
zione con un trafiletto della K D.
„Il 22 ottobre 1 1892 alle ore 11 antime-
ridiane, nella stanza dell' i. r. capitano di-
strettuale, in presenza dì lui e di varie per-
sone, il capo della polizia locale Ante Supuk,
gridando e menando le mani in atto di col-
pire, minacciò il maestro delle scuole civi-
che signor Cristoforo Ourkovié, ripetendogli:
10 vi farò ammazzare; o credete voi, perchè
albanese, di non dovere aver paura di nes-
suno? Io vi farò vedere chi sia Supuk; io
vi farò impalare qui abbasso, in Pogliana.
E volgendosi all' i. r. capitano distrettuale :
Ella lo consigli di non sortire questa sera
di casa. Questi è quel Supuk, che, ripetuta-.
mente redarguito e poi condannato una volta,
quale podestà, ad una multa, per indecoroso
contegno in giudizio, dall' attuale i. r. giu-
dice distrettuale signor Raimondo Visich, fu
poi condannato, quale podestà, a quaranta
giorni di carcere da quell' inaccessibile giu-
dice, ora consigliere, signor Eugenio Celligoi.
Mai, come questa volta, l'i. r. capitano di-
strettuale ha 1'obbiigo di fare il suo dovere,
dimostrando che la giustizia e la legge sono
eguali per tutti.
I veri rappresentanti di un governo de-
vono reprimere le violenze da qualunque
parte esse avvengano. Le ingiustizie hanno
-sempre commosso e commuoverano il po-
polo. Sia dunque dimesso il podestà Ante
Supuk, che con tristi esempì ha distrutto la
secolare civiltà di Sebenico e siagli sosti-
tuito un gerente governativo. Così vuole la
pubblica opinione; così vuole la giustizia;
così vogliono i cittadini di Sebenico ; e il
governo nou terna di fare un' opera saggia,
che un' intiera città dalla sua giustizia ur-
gentemente domanda "
Elezioni. — Sono fissate per il giorno
17 novembre le elezioni per un posto di
deputato nel collegio Cittavecchia-Lesina.
Inutile ogni ammonimento: i nostri amici
di Cittavecchia, ne stiamo garanti, sapranno
trovar la persona che più favorevolmente e
'più .opportunamente si raccomanda per qua-
lità personali e per popolarità a raccogliere
11 maggior numero possibile di voti. Trove-
ranno le energie che costituiscono tanta parte
del passato patriotico di Cittavecchia.
Il posto rimasto vacante per la rinunzia
del d.r Spalatin, qualora . avesse regolare e
logico corso il procedimento elettorale, do-
vrebbe venir occupata dal nostro candidato.
Ai nostri amici non 1' ammonimento che sa-
rebbe superfluo, ma fio d'ora l'approva-
zione per 1' azione serrata e decisa che da
loro attendiamo.
=f Le elezioni suppletorie per la curia fo-
rese Dernis-Knin-Verlieca sono fissate pel 16
novembre.
Sulle elezioni comunali di Spalato,
ricche di. notevolissimi dettagli, un nostro
corrispondente scriverà nei prossimi numeri.
Per Carlo Dordi. — Ci scrivono da
Spalato, in data del 24 corrente:
„La notizia della morte di Carlo Dordi ci
pervenne soltanto coi giornali di Trieste.
Tosto venne diretto al municipio questo di-
spaccio : „Oggi soltanto pervenne luttuosa
novella. In nome dei connazionali di Spalato,
sascntti porgono, con cuore di fratelli, vi-
vissime condoglianze codesto spettabile mu-
nicipio per perdita illustre benemerito Dordi, "
Avvocato Cmdro — Girolamo degli Alberti
— Simeone de Capogrosso."
Altri telegrammi vennero pure diretti al
municipio di Trento dal deputato provinciale
d.r Salvi, dalla gioventù italiana di- Spalato
— con molte firme — e da alcune corpo-
razioni.
Si ricordava, in questa triste occasione, la
fratellevole solidarietà del municipio di Trento,
del compianto Dordi, e dei deputati italiani
alla Dieta d'Innsbruck, quando la morte ci
tolse Bajamonti. "
Per replezione di materia dobbiamo
sopprimere la solita rubrica politica. Così
sopprimiamo le pedanterie della Katolička,.
che cerca il pelo anche nell'uovo della nostra
ristampa.
Lega Nazionale. — La direzione
della Lega ringrazia per i seguenti importi
ricevuti: fiorini tre raccolti dai signori An-
tonio Voivodich, Giusto Andretta e Giovanni
Prencis in un gruppo d'amici ; fiorini cin-
que e cinquanta per onorare la memoria
della signora Eosa Locatelli.
= Ci venne consegnato da N. N. 1 fio*
rino, frutto d'una scommessa, e lo abbiamo
passato subito al gruppo locale della Lega.
Scommettete, scommettete e la Lega in-
casserà.
= Le oblazioni per la Lega si ricevono
^W Appalto Fogagnolo all'angolo della via
Larga. Aiutate tutti la Lega !
Il nuovo canonico. — Il canonico
onorario don Ercolano G.ampieri venne no-
minato canonico effettivo della nostra Basi-
lica Metropolitana.
La nomina venne appresa da tutti con
piacere perchè don ErColano, oltre ad es-
sere un sacerdote veramente esemplare, è
un saldo patriota, un buon figlio di Zara.
*A lui, e alla sua famiglia, le nostre feli-
citazioni.
Il nuovo segretario. — Appren-
diamo con piacere, che, nella seduta di ieri
a. sera della Camera di Commercio, 1' egregio
d.r Luigi Ziliotto venne nominato segretario
della Camera stessa, in sostituzione dei ri-
nunziatario avvocato d.r Giacomo Ghigliano-
vich, che però rimane in carica sino alla fine
dell' anno. E' un buon acquisto che fa la
rappresentanza commerciale, e ce ne. con-
gratuliamo con essa e col neo-nominato.
Il nuovo avvocato. —- Stamane, con
buon successo, fece l'esame d'avvocato il
d.r Simeone Petricevich, da Dernis, che e-
serciterà in quella borgata.
Congratulazioni.
Ad alcuni giornali d'Italia. —
E' un vezzo che dura da qualche tempo e
alle volte si ripete come a scadenze fisse.
Abbiamo avuto il conforto che molti dei
giornali del regno, quando avevano la no-
zione precisa dei fatti, e non parlavano così
a vànvera come si parla degli articoli di
moda o del tempo che fa, o dei frizzi ba-
lordi di Puntolini e di Livio Cianchettini,
hanno discorso dell' italianità della Dalmazia
con abbondanza di fatti e di prove non cam-
pate sulle nuvole. Abbiamo visto Ruggejro
Bonghi far giustizia piena e riconoscere da
pari suo con quanta tenacia nelle resistenze
e quanta fede nella continuità della tradi-
zione si lotti in Dalmazia per la conserva-
zione linguistica. Tutti quelli che sono ve-
nuti da noi, dal Marcotti a Pietro Sbarbaro,
da Pietro Sbarbaro a Giacinto Gallina, e che
hanno voluto vedere le cose come sono ve-
ramente al loro posto, ne hanno poi parlato
e scritto con veridica esattezza.
Pure, di quando in quando, come l' ornai
logoro oboe fuori di chiave, salta su qual-
che giornale a dir degli spropositi che se
venissero da altra parte farebbero ridere.
Invece che ne deriva? I nostri avversari,
che per i primi ne conoscono l'insussistenza,
se ne fanno belli e' li gridano sui tetti.
Giorni fa sul caso Ivanovich la Gazzetta
di Venezia, non si sa perchè, stampò un'in-
sinuazione storicamente destituita d'ogni
base coli' aggravante d' una Sciocchezza come
giunta alla derrata. La Perseveranza poi si
fa citare dal Narodni List, poco allegro
ono're, come pezza d' appoggio, come si di-
rebbe in un linguaggio sciaguratamente cu-
riale, per negarci 1' italianità. Se molti gior-
nali italiani hanno della Dalmazia quella
conoscenza geografica che Omero aveva
della America, stiano cheti e non vengano
a porre le mani nel bucato nostro, che a
risciacquarlo ci bastiamo noi. Ci si dirà che
l'ignoranza di pochi non cambia un pelo
della questione, e che le cose restano quelle
di prima. D'accordo; ma è pure irritante
per chi lotta da anni a dover ingollare sia
pure a intervalli lunghissimi delle corbel-
lerie così marchiane. Ed è perciò che una
volta almeno ne sarà permessa la protesta
contro giudizi trinciati così alla leggiera
senza cognizioni di fatti, di uomini e di cose.
Sono stonature singole ed isolate, ma anche
le stonature non abbiamo nè la voglia nè
il dovere di mandarle giù, tanto più che
sono stonature che non offendono solo l'orec-
chio. Certe cose bisogna lasciarle dire ai
giornali avversari ad uso e consumo della
polemica croata, che i giornali italiani non
hanno da imitare, almeno così ci sembra.
Ed è tempo che il triste vezzo finisca una -
volta.
Gratitudine croata. — Ci scrivono
da Spalato, in data del 23 corrente :
„Il giornalaccio del comune di Spalato ha
parlato giorni sono della gratitudine nostra,
a proposito della supposta conversione al
croatismo d'un recidivo penale, di cui quel-
l'organo mostrava inorgoglire. (!!!)
Noi siamo, senza cercarlo, al caso di ci-
tare la gratitudine dei suoi signori.
E' morto di crepacuore, ier 1' altro, quel
famoso sergente di polizia Cekada, di cui
tante volte si discorse. Aveva avuti dei con-
flitti, per ragioni di competenza e d'inte-
resse professionale, coli'assessore Pope Ma-
tossich, ed era stato sagrificato per conser-
vare al comune, nelia fuga universale, al-
meno quel gramo amministratore in šibica.
Avvilito, privo del suo posto, e beffato dai
biricchini, l'eroe Cekada morì in un paio di
mesi, lasciando numerosa famiglia, che nes-
suno^ di coloro pei capricci dei quali arri-
schiò per molti anni, giorno per giorno, la car-
cere, soccorse o parla di.soccorrere.
Al trasporto funebre di quel capo della
polizia locale non comparve neanche un in-
serviente comunale!
Addirittura nessuno. *
Solo alcune guardie di polizia ed alcuni
gendarmi seguivano il fèretro.
11 Lecoq del d.r Bulat finì nella più triste
e commiseranda delle maniere. Ètnunc eru-
dimini!"
Il Narodni List s' offende, quasi, per-
chè venne ordinato alle autorità àteurali di
servir le parti con stampiglie rispondenti alla
lingua usata dalle parti stesse.
Una volta — logicamente e utilmente —
le stampiglie erano soltanto italiane e nes-
suno se ne lagnava. Ora però, che si sla-
vizza a tutta oltranza, il N. h. ha ancora
il fegato di lagnarsi. H
Cosa vuole di più? La cacciata degli ita-
liani ? * * ; \
Folchetto. — Siamo stati assicurati ;
che il conte Piero Tartaglia, di Spalato, pi-
glia un cappello numero uno ogni qua! volta
viene nominato dal Dalmata.
11 conte Piero Tartaglia ha torto.
Noi sappiamo eh' egli è un buon diavolac-
cio, e, Croazia a parte, un gentiluomo com-
pito. Siamo quindi lontani le mille miglia
dall' intenzione di offenderlo.
Ma ci dica, se ha un po' di spirito. Come
fa a permettere che il famigerato Zvonimir
— lo Schiesonc d'oltre Velebit — lo mi-
stifichi in un modo così grossolano, effigian-
dolo nella verde età di vent' anni, taMo da
parere Polchetto,
.... il giovin paggio
Di Raimondo eli Tolosa?
Nel soprabito del conte Piero— per San
Zvonimiro ! —• vorremmo protestare.
Perchè, di fronte a certe anomalie, egli può
insegnarci con Giovenale eh'è assai difficile il
trattenere la satira.
I giudici popolari. — Anche questa
volta — contrariamente a legge — viene pub-
blicata in slavo la lista dei giurati per la sessione
d' assise, che avrà principio il 15 decembre
al nostro tribunale. Traduciamo, poiché ne-
anche per gentilezza si può avere una carta
italiana da un ufficio, che, a lingua interna,
ha l'italiana.
Giurati ordinari: Locas d.r Simeone, av-
vocato, da Sebenico — Erak Matteo, possi-
dente, da Strétto — Inchiostri Bonifacio,
possidente, da Sebenico — Glamoč Giovanni,
possidente, da Stretto — Pleslich Marco,
possidente, da Morter — Petrovich Giacomo,
possidente, da Bilize — Grubissich d.r Gi-
rolamo, avvocato, da Dernis — Ciala Spiri-
dione, possidente, da Sebenico — Dean To-
maso, possidente, da Zlarin — Lapenna Fran-
cesco, possidente, da Sebenico — Kursar
Giacomo, possidente, da P. Sepurine — Di-
dovich Giovanni, possidente, da Zman — E-
skinja Marco, possidente, da S. Filippo-Gia-
como — Skracich Andrea, possidente, da
Morter — Matacich Andrea, negoziante, da
Sebenico — Korofsky Pietro, possidente, da
Pristeg.— Kózul Lorenzo, possidente, da
Rasanze —; Nimira Cristoforo, possidente, da
Arbe — Mattiazzi Vincenzo, possidente, da
Sebenico —- Baricich Matteo, negoziante, da
S. Filippo-Giacomo— Eskinja Simeone, pos-
' sidente, da S. Filippo-Giacomo — Bubalo
Pasquale, possidente, da Scardona — Balikas
Rocco, possidente, da Cerniza — Benzia An-
tonio, industriante, da Pago — Pekota An-
tonio, possidente, da C. Venier — Montanari
Antonio, possidente, da Sebenico — Bares-
sin. Giovanni, possidente, daVodizze — Ple-
slich Paolo, possidente, da Morter — Cleva
Antonio, industriante, da Ulbo — Vucieh
Giovanni, negoziante, da Sebenico — Supi-
cich Giuseppe, assessore comunale, da Selve
— Bujas Simeone, possidente, da Dolaz —
Mazura Giuseppe, possidente, da Stretto —
Balanza Giovanni, possidente, da Capocesto
— Celar Gregorio, possidente, da Sebenico
— Barach Giovanni, possidente, da Rasanze.
Giurati supplenti: Vascotto Domenico, ne-
goziante, da Zara — Sossa Matteo, eapovilla,
da Oltre — Marcetich Nicolò, possidente —
•Voivodich Antonio, falegname — Negri Giu-
seppe, possidente — Bercich Spiridione, ne-
goziante— Mazzoni Girolamo, imprenditore
— Ivanov Paolo, negoziante, tutti da Zara.
Nomine. — Il ministrò del commercio
ha nominato il controllore delle poste Fer-
dinando Riboli ad amministratore postale
in Sign, i praticanti postali Giovanni Cova-
cich, Nicolò Degiovanni, Eugenio Santich,
Filiberto Businello ed Andrea Aluievich ad
assistenti postali; e Paolo Franich, Antonio
Macchiedo di Girolamo, Antonio Prebanda,
Antonio Arneri, Ugo Lana e Francesco
Chimielewski a praticanti postali in Dalmazia.
X<a squadra d' evoluzione — che stette
ancorata molti giorni nel nostro porto — è
partita lunedì alle 7 e mezzo. La corvetta
Friedrich ritardò la partenza, perchè —
causa- unfforte vento di tramontana—1'àn-
cora sua, con lieve danno, cedette.
Un desiderio. — Alcuni abbonati alla
stagione d'opera manifestano — a nostro
mezzo — un desiderio. Vorrebbero udire,
cioè, nella Cavalleria rusticana, anche la
.signorina Maria Arnoldi, una russa gentile,
che debutta e eh' è stata scritturata con re-
golare contratto.
U desiderio di udirla non può scemare
minimamente la bella rinomanza acquistatasi
dalla egregia signora Montalcino.
Dunque e l'impresa e la signorina Arnoldi
vedano di soddisfare tale domanda.
== Stasera Cavalleria. Sono incominciate,
al cembalo, Se prove dei Puritani.
lavoro d'arte. — L'intagliatore
Marco Zanardo, da Piave, fa vedere una
cornice in légno, da lui finissimamente, e
con rara abilità,artistica, intagliata. E' un
magnifico lavoro, tutto fogliami, fiori, frutta,
farfalle, in istile rococò. Il Zanardo, che ha
perduta la vista, è costretto a mostrare,
per vivere, questa sua splendida cornice. E'
un atto di filantropia V aiutarlo.
Triste convoglio. — Ieri partirono
da queste carceri criminali parecchi dete-
nuti per Oapodistria. Alla riva c' era mezza
popolazione di Borgo Erizzo, perchè nel con-
voglio erano pure i due fratelli Stipcevich,
gli uccisori del Liubicich.
Ladretti alla sbarra. — Ieri V al-
tro si tenne presso il tribunale il dibattimento
contro una banda di piccoli malfattori, com-
posta da Simeone Akrap, Simeone Apen detto
•Raucieh, Antonio Buble, Giuseppe Zamala,
Antonio Zrinski e Giovanni Ciossieh, accusati
di furto.
Lo spettacolo di quei ragazzi, dei §xià\i il
più vecchio conta quindici anni e il più gio-
vane undici appena, spinti così per tempo sulla
via del delitto, produsse, in quanti ebbero il
disgusto di assistere a quel dibattimento, un
senso di penosa impressione. Le confessioni
uscite loro di bocca attestano a qual grado di
depravazione li condusse l' abbandono ne! vi-
zio, in cai sono lasciati da congiunti senza
cuore. •
Ecco i fatti di cui si resero colpevoli.
Nel settembre del 1890 1' Akrap e I' Apen,
approfittando dell'assenza del padrone, entra-
rono nel negozio di certo Giovanni Meleda,
nel Borgo interno, e dal cassetto del banco
rubarono circa 4 fiorini e da una vetrina un
pacchetto di sigari del valore di fiorini 6:50.
La mattina del 19 novembre 1891 l'Akrap,
da sólo, penetrò attraverso una finestra in una
stanza a pianoterra della casa Perlini alla
Biva Nuova, e, trovate le chiavi d' un cas-
setto, lo aperse e portò via un astuccio con-
tenente varie monete d1 argento ed altri og-
getti di valore, elle poi vendette per poco qua
e là.
; .——
Telegrammi particolari
del „Dalmata"
VIENNA, 25 ottobre. — E'
smentito il ritiro di Sterneck.
— E' imminente la firma del
compromesso con T Italia che chia-
risce i punti controversi della clau-
sola pei vini.
-— La crisi ministeriale unghe-
rese, se non scongiurata, è ag-
giornata.
— Il bilancio dello stato au- *
striaco, che verrà presentato all'a-.
pertura dei Reìchsrath, prevede
un piccolo civanzo.
-ft^r 1 Ej'Stfg*
RACCOMANDANO quale utile im-
piego di piccoli risparmi, l'acquisto di vi-
glietti di lotteria concessionati verso paga-
mento in rate mensili da stabilirsi con f. 1
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1. » Prestito Serbo Tabacchi
1 » n Croce, rossa italiana
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plessivi f, 331.000 per singola estrazione.
Pagabile in ventiuna rata mensile da f. 10.
1 Viglietto della Croce rossa italiana.
1 » » n r ungherese.
1 * della Basilica di Pest Dombau.
1 „ ungherese Buon cuore Joseiv.
1 „ del Prestito Serbo Tahacchi.
14 Estrazioni anuue. — Totale,delle vincite
principali complessive in un anoo f.chi 540 700
e fior. 140.950.
Pagabile con f. 57.— in 19 rate mensili
da f. 3.
Immediato diritto alle vincite già col paga-
mento della prima rata.
Rivolgersi alla
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Fratelli Mandei & Nipote
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Zara.
Ringraziamenti.
La commissione dirigente l'istituto di ca-
rità per l'infanzia e per la puerizia, ringrazia
I' onorevolissimo signor Pietro Africh, i. r, di-
rettore delle poste e telegrafi per la generosa
elargizione di fiorini 4 devoluta a vantaggio
di questo pàtrio istituto per onorare la me-
moria delle signore Ivcevieh, Obradovich e
Rosa vedova Locatelli nata Ceolin e di Si-
meone Hein.
Zara, 25 ottobre 1892.
La Commissione dirigente.
Rattristati dalla prematura perdita della no-
stra amata Rosina, c^Jurono di non lieve
conforto le numerose compartecipazioni al no-
stro lutto, per le quali ringraziamo di cuore.
Serberemo memore riconoscenza al signor
d.r G. Ivanics, medico curante, e al signor
d.r R. Batt'ara, il quale, sostituendo il signor
Ivanics assente, passò lunghe ore al letto della
povera ammalata, non badando a fatiche, pur
di lenirne i dolori.
Ed eguale riconoscenza serberemo al m. r.
don L. Bujas, il quale, disinteressato, più che
amico, vegliò per intere notti al capezzale
della morente.
Zara, 27 ottobre 1892.
. Marianna ved. Ceolin per sé
e congiuuti.
Vivamente commosse e piene di ricono-
scenza, le sottoscritte ringraziano tutti quei
generosi, che vollero prestare assistenza e con-
forto al compianto loro figlio, e rispettiva-
mente fratello
Antonio Valenti.
Uno speciale ringraziamento dirigono e al
m. r. don Carlo Ballarin, confortatole amoroso
del povero defunto, e al d.r Nilo Bugatto,
LA CRONACA
Ai padri di famiglia ripetiamo
1* eccitamento di far notare esattamente,
nel!' iscrizione scolastica, la grafia del
loro cognome e la lingua famigliare
dei loro figliuoli. Chi parla l'italiano
non dica di parlare il croato. Ohi è
onesto non menta coli' illusione di trarne
vantaggio.
Importa assai che le statistiche siano
esatte; e non saranno mai tali se i
padri di famiglia, tiepidi o indifferenti,
non provvederanno con solerte patriot-
tismo a questo diritto, che la legge
perfettamente concede.
Ospite illustre. — Domani arriva
nella nostra eittà 1' illustre architetto inglese
T. G. Jackson, autore del libro Dalmatici the
Quamero and Istria e ideatore del magni-
fico campanile della nostra Basilica metropo-
litana. La nostra cittadinanza, che ha tanti
obblighi di gratitudine verso 1' illustre scien-
ziato e 1' artista geniale, gli dà, a mezzo no-
stro, il benvenuto.
Teatro Nuovo. — Si è dato lenta-
mente principio al restauro del nostro Tea-
tro Nuovo, già guasto dal tuujpo e dal-
l' ultimo incendio parziale. Nutriamo anzi
fiducia che il valore della direzione ed il
patriottismo degli azionisti gioveranno in
modo da ridonare tutto il suo splendore al
simpatico ambiente cittadino. Si sono fatte
le prove delle nuove tappezzerie dei palchet-
ti ; o già, qua e là, si parlò di cangiamento
di colori e di ornati. Ma anche a noi parve
assai concludente, in linea estetica, il pa-
rerti di un bravo artista, chiamato a darlo
dalla direzione. Disse, su per giù, che il tea-
tro, quale è, offre all' interno un insieme
armonico assai e piacevole all' occhio. L'i-
deatore della interna decorazione — col
buon gusto squisito eh' è risultanza di una
artistica educazione — si valse di parecchie
tinte tenui, dolcissime, sposate con perfetta
euritmia. V' è il rosa, il cilestre, il giallo,
languidi assai, che, nella freschezza delle
tinte e delle dorature, componevano un ar-
monico insieme anche con la chiara tappez-
zeria dei palchetti. 11 teatro, coni' era, riu-
sciva bellissimo ; com' è, seppure 1' ala del
tempo non 1' abbia risparmiato, è bello. —
Si teme ora, a ragione, che il mutamento
di un solo colore, nella tappezzeria o nei
festoncini dei palchetti, possa distruggere,
con nota cruda od opaca, la chiara e sa-
piente combinazione delle mezze tinte, creata
dal primo decoratore. Gol ripristino completo
delle cose si ha la sicurezza di possedere
un ambiente perfettamento decorato; con
un cambiamento, anche lieve, questa sicurez-
za scompare. — 11 parere del competente
si riassume adunque in questa formola : re-
staurare, ma non mutare. U colore in arte
è ts le delicatissimo elemento da non tollerare
manipolazioni profane. In un quadro l'ac-
coppiamento armonico dei colori è tanto im-
portante quanto la bellezza della linea fi-
gurativa. Il nostro teatro è un quadro in ar-
monia. Restauriamolo, adunque, senza alte-
rarlo con pregiudizio e per sola vaghezza
di novità. — Nel restauro, infine, abbiauo
cura i direttori a far togliere 1' inconve-
niente dei soffi gelati, che, d? inverno, ven-
gono senza delizia dal palcoscenico nella
platea. 11 teatro — da noi — dovrebbe es-
sere ritrovo eminentemente invernale ; poiché
l'inverno ha sere lunghe e noiose. Dipenda
dal soffitto mal riparato o da porte sconnesse
non sò; ma so che già che si è in ballo si
dovrebbe ballar bene e sino alla fine, a ri-
dare a Zara — senza metafore — un teatro
degno della sua civiltà, o delle donne vaghe
e gentili e dei cittadini che con tanta gra-
zia e politezza la rappresentano.
Lega Nazionale. — Negli ultimi
giorni furono elargiti in favore della Lega, in
occasione di lutti, i seguenti importi presso lo
spaccio tabacchi Fogagnolo:
Per onorare la memoria di Giovanni Curet
f. 3; di Rosa Boleovich soldi 50; di Maria
Rolli f. 5.50; di Antonio Zanella soldi 50;
di Antonia Custich f. S; di Giuseppe Mazza-
novich soldi 50 e di Lucia ved. Vezil 1.50.
là corone vennero raccolte a Ragusa in un
ristretto gruppo d' amici. Aiutate tutti
la Lega !
Il famoso ricorso. — Ci vien detto
che l'organo personale dal d.r Bulat — a
dar saggio dell' illuminato liberalismo del suo
padrone — non si vergogna di pubblicare
integralmente il famoso ricorso alla Giunta,
col quale, per fare della facile reclame ai
capoccia opportunisti, s' invocava il toglimento
della polizia al nostro Comune.
1 libello spalatino continua, così, la graziosa
commedia di far credere alle turbolenze di
Zara (sottacendo, naturalmente, gli orrori di
Spalato) e al civismo ultra-croato dei quattro
uomini ed un caporale della fazione opportu-
nista.
A quanto ci consta, però, il ricorso, secon-
dato dalla Giunta nel modo che tutti sanno,
ebbe dalla competente autorità di governo
ou' evasione perfettamente negativa, adeguata,
cioè, alta verità delle cose e alla più doverosa
La questione di Solta- — Ci scri-
vono dalla provincia, in data del 23 corrente:
„Il Comune di Spalato, eausa la poco cor-
retta ed economica amministrazione di questi
ultimi anni, non solo ha dovuto esercitare in
modo quasi terroristico i buoi diritti sui pos-
sessi di Solta, ma vuole ora usufruire larga-
mente tali diritti son la vendita oltremodo pe-
ricolosa e dannosa di tali possessi.
A dimostrare però la coerenza dei signori
del partito croato, giova riportarsi — come
voi fate spesso — a vecchi documenti.
Nel 1869, quando i soliti avventurieri cer-
cavano tutti i modi per intorbidare le buone
relazioni tra amministratori ed amministrati, si
misero in capo di strappare i Soltani dall'a-
more verso Spalato, promettendo loro di. af-
francare quell' isola, su cui il comune pos-
siede un vistoso patrimonio. E presentarono
infatti un ricorso al ministro dell'interno, nel
quale negavano al comune di Spalato la pro-
prietà dei vigneti di Solta.
Fra le cose bellissime, di eui era zeppo
quel pregevolissimo lavoro, uscito dalla penna
vulcanica di don Zanetto, si diceva:
„Da per tutto in Dalmazia non vi era che
schiavitù e barbarie, usurpi di feudatari, che
erano tutti signorotti italiani sbandati, cui la
serenissima Repubblica di Venezia concedeva
loro un asilo in queste misere contrade dove
i rifiuti ed i profughi della fazione Guelfa o
Ghibellina, i cadetti traviati delle famiglie a-
rislocratiche della Venezia, oppure i latitanti
criminali si rifugiavano all' ombra del vessillo
della patria costantemente minacciata e mili-
tante."
„Chi non ricorda con orrore (!!?) gli a-
busi della Repubblica in queste grame con-
trade? Tutta l'amministrazione di quel ti-
rannico governo, rispettivamente ai miserabili
Dalmati, è improntata degli atti più crudeli di
egoismo e di barbarie; ogni proprietà, che de-
riva per decreto di quel dispotico governo, è
an furto."
Capite?
Andate ora a dire a Bulat e compagni che
la proprietà del comune di Spalato sull' isola
di Solta è un furto! Andate a proporre loro
di restituire ai coloni di quell'isola i denari o
i vigneti ceduti al municipio per decreto del
dispotico governo di Venezia !
Buffoni !"
Anomalie. — Mentre il sommo pon-
tefice, a mezzo del cardinale Rampolla, elogia
l'opera di monsignor Pesante sulla Liturgia
slava, a Roma si stampano allegramente mes-
sali in slavo antico e in croato. E poi ver-
ranno a tonnellate tra noi. Anomalie!
De lana caprina — Monsignor
Bulich pubblica iu tutti i giornali croati una
sua dichiarazione, dicendosi indifferente e agli
attacchi e agli elogi del Dalmata.
Ma questa sua socratica dichiarazione, per
quello che riguarda il Dalmata, ci mera-
viglia.
E' da tre o quattro anni che non ci occu-
piamo deli' ex onorevole Bulich ; e le nostre
osservazioni, sul suo contegno al recente con-
gresso di Knin, erano del tutto incidentali.
Il reverendo Bulich, adunque, per quanto
si riferisce al Dalmata, poteva risparmiarsi
la pena di una simile gonfiatura.
Ammenocchè non sentisse il prurito di ri-
chiamare l'attenzione sulla sua persona ad
ogui costo.
Se gli è indifferente il nostro biasimo e il
nostro elogio, si persuada che anche noi —•
bravura archeologica a parte —• non lo ab-
biamo mai preso eccessivamente sul serio.
Denunzianti? — La Katolička Dal-
macija va in bestia, come il re Nabuccodo-
nossorre, perchè i nostri corrispondenti da
Zlarin hanno detta la pura e semplice verità
sui quattro componimenti belletristici seque-
strati per ordine dell' autorità politica a Vo-
dizze.
Le frasi fatte della Katolička, le sue in-
solenze da libello e non da giornale fregiato
della firma di uu sommo pontefice, le sue
qualifiche, infine, non riescono a menomare
tale verità di una linea sola.
I componimenti vennero sequestrati perchè
esprimevano idee separatiste e contrarie allo
staio. E' uu fatto di pubblica notorietà e
quindi suscettibile di pubblicazione. Non la
è questione nè di bureau poliziesco, nè
d' altro.
Prescindendo dal fatto, scandaloso parecchio,
che i versi diretti a un giovine prete fossero
tutti inspirati alla politica più settaria, rimane
1' altro fatto — da noi già tante volte af-
fermato — che i denuuziatori sistematici nou
vanno puuto cercati nelle nostre file. Dallo
stabilire un fatto di cronaca all' inventare le
rivoluzioni come fanno i giornali del croa-
tismo, corre tanta distanza quanta ve n' è fra
un galantuomo ed uo malfattore.
Quando avremo bene spazzato davanti alle
nostre porte, rimarranno sempre, inalterate, le
vergognose invenzioni dei nostri avversari,
le quali a Vienna, adesso, hauno turpe ri-
salto nel Deutschcr Volksblatt, organo degli
antisemiti, al servizio di tutti i poliziotti dilet-
tanti del crcatismo.
Le gesta, infine, dei Ciarocchi e complici sono
di troppa attualità perchè abbiano bisogno,
qui, di ulteriore commento. Esse svelano
P abito a delinquere dei nostri avversari e
possono servire di drastica risposta agli sfo-
ghi della Katolička.
Cose salate. — Ci scrivono da Pago,
in data del 22 corrente:
„Pur troppo è vero quanto asserisce il
corrispondente della Dalmazia Cattolica.
Ma, per esser giusto, egli doveva aggiun-
gere ancora, che molti incanevi, come a mo'
d' esempio il 31 agosto p. p., vennero per
puro capriccio tralasciati, che tutte le fra-
zioni — nei conti — vengono dimenticate e
tante altre belle cose, che speriamo non
mancherà quanto prima di far di pubblica
ragione.
Vedremo intanto che cosa sapran fare in
questo riguardo le competenti autorità."
Cose di posta. — Ci scrivono da Scar-
dona, in data del 23 corrente;
„Dunque l'i. r. direzione delle poste vuol
nomi. Pure ci pare di avere chiaramente
detto, che a noi consta soltanto il fatto, non
gli autori dello stesso. Il fatto nella sua nu-
dità è questo : lettere impostate il tal giorno,
nel tal luogo, non pervennero sinora alla de-
stinazione, e ciò, in poco tempo, troppe volte
si è ripetuto. Altro ignoriamo. Diversamente
non ci saremmo limitati alla protesta per i
giornali, ehe 1' eccelsa direzione ci fa con-
statare affatto platonica.
Finché l'inclita direzione non ci insegni
un modo di controllo per le lettere semplici,
riteniamo fuor di dubbio stabilito a chi e-
ventualmente sia possibile rintracciare i re-
sponsabili degli inconvenienti lamentati."
Cose telegrafiche. — Ci scrivono da
Novaglia, in data del 20 corrente:
„Il signor Marcovina, invece di pensar ai
telegrammi pello starinarsko dru&tvo di Knin,
avrebbe fatto meglio, ci creda, a procurarsi
quelle cognizioni, che per uno speditore po-
stale-telegrafico riescono non solo utilissime
ma di prima necessità. L' inclita direzione
dille poste, poi, dovrebbe assolutamente proi-
bire, che il nostro ufficio postale-telegrafico
continui ad essere il luogo di convegno co-
mune, dove il secreto d'ufficio può esser
forse messo in dubbio ; dove un possidente, che
è in pari tempo impiegato al telegrafo, si ser-
ve di questo suo uffìzio per far concor-
renza ad altre persone.
Informino, per esempio, 1' ultima pesca del
tonno dei fratelli Palcich, e presentemente
le relazioni e i prezzi dei vini.
Sarebbe quindi desiderio di tutti, che
l'inclita direzione provveda a questo incon-
veniente, togliendo, cioè, ai possidenti Mar-
covina 1' ufficio postale e telegrafico, -dandolo
invece in mano ad un impiegato regio, giusto,
imparziale e conscio del proprio dovere."
Tra serbi e croati. — Alle assise di
Zagabria veniva condannato, il 21 corrente,
il redattore responsabile del giornale radi-
cale serbo Srboban a quattro mesi di arresto ed
alla perdita di f. 200 sulla cauzione, per of-
fese alla memoria del defunto bano Mazura-
nich, che il suddetto giornale aveva chiamato
plagiario e iena delle scuole serbe.
Per la marina mercantile au-
stro-ungarica. — Ai 15 e 16 corrente
si tennero a Budapest delie conferenze mi-
nisteriali per rivedere il regolamento ma-
rittimo. Vi presero anche parte il presi-
dente del governo marittimo di Trieste, signor
Becher, ed il consigliere ministeriale del
governo marittimo di Fiume. Oggetto di
esame fu il relativo disegno di legge ela-
borato dal governo austriaco ed accettato in
massima dalla Camera dei deputati. Nelle
conferenze*non si sollevarono molti desideri
di modificazioni della legge e quindi non vi
si sono introdotti che esigui mutamenti. II
disegno di legge verrà prossimamente pre-
sentato ai due ministeri del commercio. La
conferenza ministeriale s' occupò anche del-
l' istruzione nautica e dell' ordinamento degli
esami. Si prese anche a questo riguardo a-
naloga deliberazione.
Elargizioni. — Il comitato dirigente
l'asilo delle orfaneile ci partecipa di avere
ricevuto colla massima riconoscenza dal sig.
cous. Giovanni Avoscani (Ragusa) per ono-
rare la memoria del def. sig. Adalberto Kau-
tzky fior. 3, dal sig. Giuseppe Pini (Imoschi)
per onorare la memoria del def. sig. Giuseppe
Brazzanovich fior. 1, dalla spettabile ditta
fratelli Mandel & nipote fior. 5.
La vendemmia da circa dieci giorni
è incominciata. Tanto la quantità quanto
la qualità, nella maggior parte delle località
vendemmiate, ha superato le tristi aspet-
tative. La prolungata epoca del raccolto e
le ultime giornate favorirono la maturazione
delle uve.
Speriamo che il mal tempo — dopo il tem-
paccio di ieri a sera — non guasti le con-
cepite speranze.
La concimazione e i concimi
chimici. — Questo è il titolo di un opusco-
letto in 48 pagine che il maestro d' agraria
signor Matteo Dudan ha pubblicato coi tipi
di Spiridione Artale.
Sul modo di concimare, e specialmente
sull' uso dei concimi chimici, è pur troppo
vero, come dice l'autore, che pochi sono
gli agricoltari che sappiano qualche cosa.
Pochi comesi debbano adoperare nella con-
cimazione delle singole piante.
Il trattatello si occupa molto diffusamente
dell'applicazione dei concimi chimici, tanto
utili e sì poco noti ; ed inoltre non trascura
i metodi molto vantaggiosi per 1' applicazione
dei concimi misti, l'artificiale col naturale.
Le istruzioni sono chiare e semplici; e, pur
considerata la esigua mole del libro, sono
sufficientemente complete e riteniamo deb-
bano soddisfare le richieste e i desideri de-
gli agricoltori.
Ecco i capitoli. Introduzione, come si
compongono le piante, dove ricevono le piante
i là elementi che le compongono, cosa è la
concimazione, elementi dominanti, lo stalla-
tico, i concimi artificiali e chimici, successi
ottenuti con i concimi chimici, la concima-
zione, secondo le f or mole del prof. Ville, è
rimuneratore V uso dei concimi chimici ?,
come si concimano i terreni con i concimi
chimici ?, la concimazione verde o siderazione,
dell' uso dei concimi chimici come comple-
mento per lo stallatico.
Il fascicolo si vende dall' editore in Via
Larga al prezzo di soldi 40.
Opera d'arte. — Il bravo maestro
delia scuola popolare, signor Giuseppe Simi-
cich, ha esposto io una vetrina dell'offelleria
Battara un lavoro d'arte e di pazienza. In
un quadro è riprodotto plasticamente e con
grande esattezza un castello medievale in
sughero; e la linea è corretta e ogni più
minuto particolare è molto curato. Il signor
Simicich ha fama di valente e nell'arte del
traforo e in simili esecuzioni, graziose e di
effetto.
secche f. 65. — Agnellino f. 98, — Montone
f. 68. — Somaeco da f. 8 a 9. — Foglia
di lauro da f. 10 a 12. — Maodorle f. 65.
— Mandorle con guscio f. 7 l'ettolitro. —
Fieno 4—5. — Paglia 4—5. — Frumento
cent. m. da f. 8.25 a 9. — Granone da f.
5 a 5.25. — Segala f. 6.70-7. — Avena f.
6.75-7. — Formaggio f. 80-90. — Lana
purgata da f. 110 a 115. — Uva bianca
soldi 7 il chilogramma. — Ne'ra ò1/^ —
Mosto a 30 soldi il grado.
Prezzo corrente sul mercato di Spalato.
Vino nero ettolitro da 10 a 14 f. — Bianco
da f. 18 a 20. — Olio 38-39. — Pelli bo-
vine 63-65. — Agnellino 95-102. — Mon-
tone 65-70. — Somaeco da 8 a 9 f. — Fiore
crisantemo da 80 a 100 f. — Mandorle dolci
da f. 55 a 60. — Fieno da f. 4 a 4.50 il
quintale. — Frumento cent. m. da f. 8 a 9.
— Granone da f. 5 a 5.50 —Avena 7-7.50.
— Formaggio f. 1 a sol. 80 — Lana purgata da
f. 110 a f. 130 il quintale. — Sucida 55-70.
— Uva da soldi 7 a 7 e mezzo il chilo-
gramma. -- Mosto da f. 7 a 8 1' ettolitro.
• Nessuna novità in olio, articolo che trovasi
piuttosto disanimato; anche gli affari che si
fanno hanno luogo con forti sconti. — Ven-
dite: 200 quintali Dalmazia con certificato, in
botti, f. 41 il quintale. — Si vendettero 300
pelli bovine secche Dalmazia leggere da 4 a
6 chilogrami a f. 74-76. —• Nelle pelli d' a-
guello vi fu nell' ottava scorsa un piccolis-
simo movimento, e questo nelle qualità Dai-
mazis, Albania e Grecia. — Si pagarono le
pelli Dalmazia a f. 80-100. — Il fiore di
crisantemo è stazionario ; prezzi nominali,
invariati. — Somaeco Dalmazia venduto a
f. 67t-7 in carta,
Li 11 corrente vennero imbarcati a Risano
sul trabaecolo S. Niccolò 10 cavalli, 195 ca-
proni e 130 montoni; li 12 corrente, sul pi-
roscafo a.-u. Arrigo, 14 cavalli, 301 caproni
e 15 montoni, destinati per Bsri, tutti di
provenienza montenegnna.
iì'^T" Saremo gratissimi ai signori sensali
ed esportatori della proviucia se vorranno
incrementare e dare importanza a questa no-
stra cronaca, mandandoci in ispecie notizia
delle vendite fatte iu vino ed altri prodotti.
tttW* —
GAZZETTINO COMMERCIALE
Prezzo corrente sul mercato di Zara. Vino
nero ettolitro da f. 12 a 16. — Bianco da f.
18 a 24. — Olio f. 39 a 40. — Pelli bovine
Telegrammi particolari
del „Dalmata"
VIENNA, 26 settembre. — 1 gio-
vani czechi cercano adesione alla loro
proposta di mettere tutto il ministero
sotto processo per le leggi eccezionali
in Boemia.
= Il re di Sassonia ed il principe
Leopoldo di Baviera presero parte ad
uria grande partita di caccia a Gòdollò.
Ieri l'imperatore di Germania ha
assistito al pranzo di corte a Schòa-
bitinn. E' poi ripartitilo per Berlino.
MALTA, 26 settembre. — Procedono
alacremente i lavori per scagliare la
corazzata Camper down. Si è certi di
riuscire, senza gravi danni, nell' im-
presa.
LONDRA, 26 settembre. — Il go-
verno è favorevole ad una restaura-
zione monarchica nel Brasile.
^SB^MS^
Senza francobollo.
Libumico. — E cosi vi raccomandiamo di scri-
v ere sovi ' altro argomento di attualità, oonfortando i
vostri ozi. Ricoidatevi spesso, insomma, di noi; e
vi 8aremo grati.
n. n. - Macarsca. — Grazie per la vostra lettera.
Sempre pronti per la causa comune. Ricambiamo
cordialmente ai saluti. Scriveteci spesso, in ogni
venienza. Vi raccomandiamo notizie sulla vendemmia
e sui prezzi dei vini.
X. — Ooorre qualche lieve modificazione. Cerbero,
alla Procura, ci minaccia. Guai una parola di più.
Ma scriveteci ancora, scriveteci sempre, chè fate
cosa utilissima a noi ed al partito.
—
J^ingraziamenti
Alle assidue, pazienti e proficue cure del-
l'egregio dr. Simeone Gbiglianovich i sotto-
sfritti devono la ricuperata salute della loro
figlia Annetta, colpita da grave difterite,
per cui si fanno dovere di tributargli pub-
blicamente i più sentiti ringraziamenti, assi-
curandolo della loro perenne riconoscenza.
Zara, 25 settembre 1893.
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» » » » » „ ung.se
» » » » » „ ital.na
» » » » Basilica (Dombau)
» „ „ Prestito Serbo Tabacchi
n » » » Buon Cuore Joesiv
» » n „ Turco da f. 400
Una Cedola di premio del Boden Credit l. Km.
j in n n » ..II. Em.
„ » » della Banca Ipot. ungh.
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517000.
Pagabile in 46 rate mensili da f. 5.
1 Viglietto orig.le Credito fond. aust.co 3 °/0
1 „ „ Prestito Turco da f. 400
1 Prestito Serbo Tabacchi
1 „ „ Croce rossa italiana
Con 19 estrazioni annue e vincite di com-
plessivi f. 331.000 per singola estrazione.
Pagabile in ventiuna rata mensile da f. 10.
1 Viglietto della Croce rosea italiana.
1 „ ,» » » ungherese.
1 „ della Basilica di Pest Dombau.
1 „ ungherese Buon cuore Josziv.
1 „ del Prestito Serbo Tabacchi.
14 Estrazioni annue. — Totale delle vincite
principali complessive in un auno f.chi 540.700
e fior. 140.950.
Pagabile con f. 57.— in 19 rate mensili
da f. 3.
Immediato diritto alle vincite già col paga-
mento della prima rata.
Rivolgersi alla
Fratelli Mandel & Nipote.
Banca — Cambio-valut».
lEM.—il 11.1PJJ - x* •••uwur f mm • mmm •^••»•MMWMMM Ultimo mese I CARTELLE BELLA LOTTERIA I Ultimo mese
DI INNSBRUCK A SOLDI 50
Vincita principale Fiorini
BIGLIETTI A SOLDI 50 RACCOMANDANO: Fratelli Mandel & Nipote e Antonio Armanini.
ZARA.
ydc?
géim
:
5
CHINA
STotfw ra'jfcrfugo
JM»
/
CjAkVÌIRA'/ALLO -
SERRAVALLO I
FERRUGINOSA
Tonieo-Febbrifuga-Rieostituente
Efficacissima nelle anemie, nelle debolezze degli organi di-
gerenti, nelle convalescenze da malattia acute ed esaurienti, ed
in generale in tutte quelle forme morbose nelle quali sono indicati
i preparati marziali, i tonici, i ricostituenti.
Viene somministrata con molta facilita alle signore ed ai bambini
per il suo squisito sapore.
Vendesi in bottiglie da mezzo litro e da 1 litro,
Attestazioni dei Signori Medici
sull'efficacia della
:
CHINA SEERAVALLO FERRUGINOSA
preparala nella
FARMACIA SERRAVALLO TRIESTE
Parere del sig. dott. Eugenio (iusina
Modico chirurgo all'Ospedale «ivico. Specialista per le malattie
<1(1 »istema nervoso.
Mi è (/rato d attcstarvi che da parecchio tempo ado-
pero sa larga scafa la CHINA FERRUGINOSA da
voi preparata e che trovo questa felice combinazione non
solo vantaggiosissima in tutti i casi d' inappetenza, di a-
nemia e di riconvalescenze protratte dopo gravi malattie,
ma eh e essa vi r anche, di non piccolo aiuto nella cura
delle differenti, malattie nervose e di molti disturbi psi-
chici.
Prescrivo la CHINA SERRAVALLO FERRU-
GINOSA di preferenza a tulli gli altri preparati di
questo genere, perchè essa non m ha ricusalo mai gli
effetti bramati, perchè essa viene tollerata ottimamente
anche dallo stomaco il più delicato ed in fine perchè viene
aggradita ila tutti gli ammalati per il suo squisito sa-
pore.
Trieste, 1 Murzo 1893.
Dott. EUGENIO GUSINA.
l'urne del si£. dott. cav. Ignazio Hoflniaiin
i. r. modico allibale.
Con fermo volentieri, in omaggio alla verità, che in
dodici casi di fanciulli e signore ove, c era indicazione di
preparali ferruginosi, ma che per disturbi di digestione
i solili ferruginosi non potevano venir tollerati, ebbe in-
vece un esito ottimo e, brillante una lunga cura della
(I/IN A SFRllA VALLO E FERRUGINOSA, tanto più
importante per la suddetta debolezza di digestione.
Trieste, Giugno is'.)3.
IGNAZIO dott. HOFIMANN.
Parere del sig. dott. N. Fried
i- r. medico di vascello.
La CHINA SERRAVALLO FERRUGINOSA
si dimostrò un eccellente rimedio in tutti i casi di debo-
lezza, tanto se provenienti da catarri cronici dello sto-
maco, quanto da anemia o da malattie esaurienti. Il
detto preparalo aiuta grandemente la digestione e contri-
buisce così a riacquistare le forze perdute. Un merito
speciale di questo medicamento è il suo sapore gradevole,
sicché viene preso volentieri dai bambini, i quali rifug-
gono dal sapore aviarissimo dei soliti preparati di China.
Trieste, Marzo 180,:.
Dott. N. FRIED.
Parere del sig. cay. dott. Giorgio Nicolieli
Medico chirurgo primario
Presidente del Collegio medico del civico Ospedale di Trieste.
Da vario tempo faccio largo uso della CHINA
SERRAUALLO FERRUGINOSA contro tutte quelle
forme morbose nelle quali è indicata una cura tonica e
ricostituente; e sono ben lieto di confermare che questo
preparato fece sempre buona prova.
Trieste, 21 Febbraio 1893. Dott. NICOL1CH.
Parere del sig. dott. Paolo Zencovicli
Medico-chirurgo. Specialista in Ostetricia e Ginecologia.
Dichiaro essere la CHINA SERRAVALLO FER- •
R U G INO SA, un ottimo rimedio nei casi di anemia e (0
clorosi, e di somma efficacia — quale ricostituente —
nelle convalescenze dopo gravi malattie. Ordino a preferenza f|f
di altri tonici, il sutlodato preparato, alle donne gravide IP
ed alle puerpuere, se affette da indebolimento generale.
Trieste, Giugno 1893.
Dott. VA OH) ZENCO V1UL
m
Parere del Sig. dott. A. Bellan
i. r. medico stabalo superiore, Direttore dell'i, r. Ospitale
di Guarnigione N. 13.
Confermo che la CHINA SERRA VALL 0 FER-
RUGINOSA, preparata nella Farmacia SerravaUo in
Trieste, venne da me usata nella mia pratica medica in
casi di anemia e di debolezza generale delV organismo
dopo malattie esaurienti e specialmente nelle convalescenze
di influenza e che ottenni sempre i desiderati ottimi effetti.
Thcrcsienstadt, Marzo 1893. Dott. A. BELLAN.
Parere del sig. dott. 31. Fava
Medico chirurgo ed ostetrico.
Il sottoscritto raccomanda da molti mesi la CHINA
SERRAVALLO FERRUGINOSA e trova eli essa
corrisponde pienamente in tutte quelle forme morbose
nelle quali son indicati i preparati marziali, i tonici, i
ricostituenti.
Specialmente ebbe a lodarsene nelle convalescenze
di malattia acute ed esaurienti, ove c è da combattere
anemia e debolezza da parte degli organi digerenti, non-
ché nelle speciali indisposizioni degli adolescenti đ ambo
i sessi, che talvolta hanno intolleranza per i soliti pre-
parati di ferro.
Trieste, Dicembre 1892. Dott. M. FAVA.
••••HttMtMMNMiaMMifflMUCMHMfMMNIWCMIlHCCIMIMMCCflMtlCUCtCMtCIHCCfMM
Jgi Per f igiene della bocca è indispensabile
L'ACQUA ANATERINA
di F. Cortuso, chimico-farmacista.
preparata nella FARMACIA SERRAVALLO — Trieste.
Con l'uso giornaliero di quest'acqua si arresta la carie dei denti, si
mantiene sane le gengive preservandole pure dal rammolimento, dallo
scorbuto ecc. Dà poi alla bocca quel senso di freschezza tanto pia-
cevole, ed all'alito un profumo soave, sicché pua^si chiamarla a ragione
_____ il più potente preservativo delle mallattie dei denti e di tutta la bocca.
„NEW-YORK"
Compagnia d Assicurazione
sulla vita
(Fondata nell'anno 1845, - In Austria concessinata eoa dispacci«
dell'Eco, i. r. ministero dell Interno del 35 luglio 1876).
Facoltà al 1. gennaio 1893 .... 513 Milioni di Franchi
Nuove assionrazioni nell'anno 1892, 66,253 polizze
con un capitale assicurato di ..,.•• 899 „ „ n
Assicurazioni in vigore al 1. genuaio 1893, 224,008
polizze con un capitala assicurato di^ ... . . 3,572 " » «
Sopravvanzo netto, esclusi tutti gl'impegni, al 1. gennaio 1893:
87 Milioni di franchi.
La New-York è un istituto di pura reciprocità, (esso non contempla nè
ha mai posseduto azionisti), percui la facoltà complessiva^ come anohe tutti
gli utili risultanti dall'esercizio degli affari appartengono Esclusivamente ed
unicamente agli assicurati.
Le assicurazioni di 20 anni scadute negli anni 1892 e 1898 coi guadagni
accumulati in 20 anni,, offrirono agli assicurati non solo l'appoggio dell'assi-
curazione durante tutta la durata dell'assicurazione di 20 armi, ma oltre a ciò
ancora un deposito de censi del 4—4 e mezzo sopra i premi da loro pagati.
L1 aumento di nuove assicurazioni fu nell'anno 1392 presso la New-York
più grande che presso qualunque altra società d'assicurazioni sulla vita che
esiste al mondo.
Il sopravvanzo della New-York è più grande di qualunque altra società
d'assicurazione sulla vita che esiste ai mondo.
Tutte le polizze della New-York emesse in Austria sono senza eccezione
pagabili in Austria e la società è esclusivamente soggetta ali» leggi e desiaioni
dei giudizi austriache.
Direzione generale per l'Austria.
Vienna, I Graben, b, Vienna (Iti casa della società)
Agenzia principale per Zara e Dintorni
Spiridione Paparella. -- Zara.
Unico Premiato Lavoratolo
da TORNITORE
in TRIESTE
DI
ACCORSIO CORSI
Fondato nel 1845
Premiato eoa medaglia d'Argento
all'Esposizione Triestina del 1882.
Collazione di Bastoni d'ogni specie come:
in Balena, corno di Buffallo, pelle d'ippopo-
tamo, legno ferro, ebano, cocco, viola, Canne
Mallocce originali; zucchero, pepe dragono,
fìuoehietto, bambus, e tante altre qualità esteri
e nazionali in assortimento.
Falle di vero Avorio per il giuoco del Bi-
gliardo di propia Fabbricazione, e di iegno
santo per il giuoco di boccie e birilì. —
Guarniture in corno di Buffalo, cervo, avo-
rio, osso ed altre specie. Confeziona propia,
guarniture in Argento, nichel ed altri metalli.
— Arichiesta ei spediscono gratis, i prezzi
correnti delle Palle d'Avorio, e oggetti per il
giuoco del Bigliardo.
Ordinazioni e riparazioni d'ogni lavoro che
abbia attinenza col i' arte del Tortinore e iu
ovale vengono eseguite con tutta precisione e
sollecitudine nel suo ben noto.
Lavoratolo. Via dell'Aequedoto N. 3.
Trieste.
Avviso.
La sottoscritta ha l'onore di prev-nire il
colto pubblico che in occasioni di fuiierali
imprende la somministrazione di casse fune-
bri di ogni graudezza, tanto in legno che in
zi Dgo, per ti asporto e seppellimeuto, con e-
legantissime guarnizioni. Assumo addobbi di
stauze mortuarie, ed è provvista di tutto ciò
che è necessario per decorare le stanze stesse.
Dispone di un personale di pompe funebri
provvisto di ricche livree per portare torci,
corone e il feretro.
Desiderando le famiglie, piende parte al-
l'accompagnamento funebre mediante la pro-
pria Confraternita e ciò tutto dietro un com-
penso limitatissimo che va a benefizio la mag-
gior parte della chiesa di Santo Spirito, a cui
la Confraternita è addetta. Per maggiori schia-
rimenti rivolgersi al sottoscritto capo della
Confraternita.
Spalato nell'agosto 1893.
Dall' Amministrazione della Confraternita di
Santo Spirito divoti di San Giuseppe.
Il Preside
GIACOMO q.m B. GRAN1CH.
CACAO, CIOCCOLATA
MAESTRALI
la migliore e pii rinomata
CIOCCOLATA SVIZZERA
Zucchero e cacao puri garantiti.
'mMS'mmmmemwwBmmauaa&ma a—
Chi vuol restare lontano
da, merce avareata è da
doppi prezzi ordini oro-
logi cilindro di genuino
argento, garantiti e col tempo giusto a f. 6.50; fi-
nissimi reruontoir d'ancora a fiorini 10, svegliarini
di nichel a f. 2.25. Per rivendere s' accordano 6 pezai
per soli fiorini ]0.50. Orologi da parete da f. 3 in
su. il prezzo corrente di orologi e oggetti d'ore
J. Karecker
presso
Orologeria in Linz.
La miglior acqua bevibile
IN PERICOLO DI EPIDEMIA è la spesso
provata e raccomandata da autorità mediche
in simili casi,
MATIQNI
AQUA
-ì. lf ACIDULA alcalina purissima
la medesima è pienamente libera da sostanze
organiche e offre specialmente la bibita la
più sopportabile nei luoghi con interne con-
dutture d' aequa dubbie.
Deposito generale pella Dalmazia, Bosnia
Erzegovina ed il Levante presso Francesco
Jeckel, Fiume. Depositi secondari nelle sin-
gole città « lorc distretti :
Zara e S leni co nella Premiata Farmacia
Androvieh. Spalato nelle Farmacie Toeigl e
VOIDÌ e nella Drogheria Aljnovié e Marie
Ragusa nelle Farmacie Drobac, Sarié, presso
i K. P. Francescani, nella Drogheria Lopizié
e presso E. Srinèió e B Weiss. Cattavo presso
la Farmacia Stefanovié. Mostar presso lo Far-
macie Zovetti e Thonhauser. Cettinje (Monte-
negro) presso Viško Vulletié.
LO STABILIMENTO
E. YLAHOV
al Barcagno di Zara
raccomanda alle rispettabili fa-
miglie le sue cantine di vino
genuino da pasto di Provicehio
di primissima qua-
lità? al prezzo di s. 20 al
litro, per quantitativi non mi-
nori di 10 litri.
Raccomanda inoltre il suo
Vino Maraschina di Sebenico,
Vino Tartaro, Prosecco ecc.
ecc. in bottiglie ed a litro in
damigiane.
Tiene sempre pronte dami-
giane da 10-30 e barili da
10-200 litri.
Dopo il lievo del Porro franco sono esenti
di Dazio per l'Istria, Dalmazia, Croazia e
Bosnia-Erzegovina le
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di Luigi Znculin — Trieste.
Fabbrica Tende impermeabili bianche e nere
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caporti di navigli, da campo per militari»
copertine da cavallo e mantelli da pioggia.
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gregge per sellai e tappezzieri, Tralicci, I«te
per sacchi 6 imballaggio, Cinghie, Cordaggi
fi Spaghi.
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diere d'ogni nazionalità. Luigi Zuculin, Trieste
Via Ctxega N. 2 Casa Brunner.
È teste uscito' dalla osa óditrie'e di' <i'iuaeppe Ksesel
in Kogipten (Baviera) il litro intitolato
Parroco m{a eura
MLIfteipi», idroterapica.
Unica traduzione italiana autorizzata dall' autora, fatta
sulla 4S.ma ediiione tedesca. Si può avere in inalando»
libreria (in Trieste ivi la libreria di B". H. Sehlmpff '
al seguente prezzo: Legato alla rustica ... A-
„ in tutta tela ... A' 2UB-
L'opuscolo Kiieijip,
che contiene estesi schiarimenti sullo opore dol Parrò«»
Kneiyp, il suo metodo di nara, i suoi risultati ecc., s spedisce gratis dalla suddetta casa editrice « puossi avere in ogni libreria
Numero 85. ZARA. Mereoledì 24 Ottobre 1894.
ASSOCIAZIONE.
Per Zara fior. 8 anticipatamente, semestre e trimestre in proporzione.
Per r impero Austro-ungarico fior. 9, semestre fior. 4:50, trimestre fior. 2:50.
Per gli Stati appartenenti all'Unione postale fior. 12 all'anno, semestre è
trimestre in proporzione. Per gli Stati non appartenenti all'Unione
postale fior. 8 e di più l'aumento delle spese postali, semestre e trimestre
in proporzione. Un numero separato costa soldi 10. - Un numero arr soldi IG.
I numeri del giornale si vendono allo spaccio tabacchi di Giovanna Pans via Larga.
CrìoFiiale politico^ ecoiioniic^o^ letterario
Esce il Hiercoledì e il sabato
Ufficio di Redazione in Tia Carriera n.o 366.
INSERZIONI.
Le associazioni e gli importi di denaro, in asseg^ni postali, si din
gano all'Amministrazione dol DALMATA in Zara. Chi non respinge il foglio
dopo scaduta l'associazione, s'intende obbligato per il U-imestre susseguente
Le corrispondenze devono dirigersi ufiVancato esclusivamente alla reda-
zione. Le lettoi-e nnn affrancato saranno respinte. I comunicati si inseriscono
al prezzo di soldi 10 la linea, carattere testino. Avvisi ed inserzioni a prezzo
moderato da convenirsi. — I manoscritti non si restituiscono.
Gli avversari ed il popolo
Quale sarebbe la ragione, F origine
0 la causa prossima o remota del sov-
vertimento sociale in cui versa e nau-
fraga pur troppo il nostro infelicissimo
paese ? Domandatelo ai così detti croa-
ti che spadroneggiano. Quale ? E come
è che una parte della popolazione no-
stra si trovi in una posizione anor-
male, incompatibile in un paese, ove
la civiltà, benché inferiore a numero,
dovrebbe pure essere circondata e fatta
segno di quella rispettosa considera-
zione, di quei riguardi più elementari,
che il buon senso ed ogni più logico
spirito di risorsa e di progresso ri-
chieggono, e vogliono ? Onde quest'uso
di sobillare e traviare il povero servo
della gleba, sollevandolo alla burbanza?
Lo dissi altra volta: è un uso questo
inveterato da molti anni e che ormai
ha preso una salda postura nella co-
scienza dei più, come quello quasi di
una cosa buona, morale, proficua. So-
billare il gran nm^ocl, come chiamano
essi il popolo rustico, ed esaltarne i
pregiudizi più fatali e retritivi, signi-
fica pei croati render la plebaglia on-
nipotente, gloriosa, impunibile, supe-
rioie alla legge, elevarla a una regia
dignità, air altezza ideale d'un nome.
Narod ! Sto hoće i radi narod^ to je
sve ; narod je Bog. (Ciò che vuol la
nazione è tutto, essa è Dio.) E cosi di
questo passo avanti. Con questi mezzi
s'insinua una presunzione mostruosa
neir animo selvaggio del contadino, in-
dirizzandolo ad un contegno scorretto
e immorale. Tale corruzione empiamen-
te organizzata, che pur troppo ha ro-
vinato e spostato il nostro povero vil-
lico, che, in fondo, è buono e labo-
rioso, ammonta a parecchi anni ; nè
accenna per disgrazia del nostro paese
a scemare.
E sono questi dunque i soli mezzi,
domandiamo noi ai croati, che essi ri-
tengono più comodi e opportuni per
promuovere e meglio popolarizzare le
loro idee politiche? E non ne hanno
dei migliori ? E non son questi passi
di g-ambero ? 0 ritengono forse essi
che il far passi per una via retriva e
lubrica per politici scopi e sovvertire
r ordine delle cose sia sinonimo di
progresso o non piuttosto di oscuran-
tismo e dissoluzione? Chè soperchiare
e assorbire con la forza numerica del
bruto la civiltà esistente, crediamo sia
lo stesso che voler procacciare all' in-
telligenza la sostituzione dell'ignoranza
torbida e crassa, al buon costume so-
ciale il caos osceno della barbarie, alla
morale la immoralità. Si chiama que-
sto un modo di capovolgere il mondo
e invertire le sante leggi di madre
natura che per grazia di Dio non
contradicono quelle della ragione u-
Escursione intorno air Adriatico
È assai interessante (|ùesta descrizione
della Dalmazia, fatta, del 40, da un illustre
straniero.
«Da Antivari procedendo innanzi per mare
si nota r ultimo termine dell' impero au-
striaco nel monte Dubavizza. Poscia si ve-
dono delineate con curve non disaggrade-
voli all' occhio le aeree cime della monta-
gna, che forma il termine verso l'Adria-
tico del selvaggio paese, tenuto dall' indo-
mita stirpe, resa famosa in questi tempi
sotto il nome di Montenegrini. Lungo i
dossi e le pendici di quello scorre il con-
fine dell'Albania austriaca, ed il tratto
frapposto fino al mare, è popolato da genti
poco dissimili da quelle del Montenero. Una
cittadella ben collocata sulla spiaggia al
fin d'una pianura, e fiancheggiata da a-
meni colli, si è la capitale. ^Brt^tm, dicevanla
gli antichi, chè antichissima ella è, ed ora
dicesi Budua. Cinta da mura con bastioni
mezzo sfasciati, e con una tenuissima po-
polazione da qualche tempo va abbellen-
dosi con nuovi fabbricati mercè il danaro
che vi spargono le truppe in buon numero
ivi stazionate alla custodia del confine, ed
a garanzia della publica sicurezza contro
mana. Colui che per certi intenti si
attenta di disgiungere quelle da que-
ste fa opera di empio e stolto. E non è
opera da stolido ed empio quella dei
dirigenti il partito nazionale in questo
misero paese ?
A solo scopo di una malaugurata
politica si aizza inconsultamente la
povera contadinaglia, abbandonandola
in preda a una soddisfazione brutale.
Opera questa insana sotto ogni rap-
porto, sleale e disonesta; opera che
dovrebbe provocare un disgusto, un
risentimento in quei pochi a cui l'ac-
ciecamento partigiano non offuscò an-
cora il senso dell' onore e la ibrza
della ragione, un grido di prote-
sta in quanti la corruzione del più
briaco fanatismo non potè ancor tra-
volgere nelle sue spire ; chè vogliamo
pur credere fra i pochi ben pensanti
illuminati da civiltà e da uua certa
coltura, che militano tra le file croate,
non manchino gli onesti ; nè fra que-
sti prevalgano quelli che madre na-
tura non volle provvisti di criterio e
senso morale. Non crediamo discesi
a tanto abisso di denigrazione e di
intellettuale meschinità tutti gli uo-
mini che per diversi fini si compia-
ciono di militare in quel partito e far-
sene i più 0 meno attivi o passivi i-
niziatori.
Signori, voi dite di amare il popolo
e il paese e dite di preoccuparvi pel
suo interesse. Ebbene, addimostrčitelo
una volta e senza fumo e senza tanta
polvere gettata negli occhi di quelle
masse che voi anzi che correggere
abbandonate nella demoralizzazione.
Sì, vi dico, le demoralizzate, lascian-
dole in preda alla licenza più sfrenata
e assecondandone le male abitudini, i
vizi, le passioni più turpi. Voi stimo-
late nelle masse che vi credono quel
burbanzoso e immorale contegno che
le rende famose ad ogni forestiero che
il caso 0 l'interesse reca su questo
povero lembo di terra e provocate
così un generale disprezzo sulla pro-
vincia.
In provincia, qua e là, non ordine
publico, non equità da parte delle
guardie di sicurezza pubblica, non con-
venienza alcuna. Provocazioni croate,
maltratti, arresti.
Che genere di patriottismo è dun-
que il vostro ? Victor Hugo lasciò
scritto che il mezzo più proficuo a
migliorare la nazione e allontanarla
dal lubrico sentiero del disonore e del
delitto è l'ec^^imr/a, improntandola len-
tamente ad una sana morale. Educare
e correggere le masse è primo dovere
del patriota^ disse in uno splendido o-
puscolo il grande pensatore e poeta.
Ma voi operate il contrario. Voi riaf-
fermate nel suo sentiero obbrobrioso
quella bruzzaglia, che lavora i neon-
le irruzioni e gli appicchi de' Montene-
grini.
Passando innanzi vedesi l'apertura del
gran canale, alt rimente detto il golfo, o le
Bocche di Cattavo^ che con giri tortuosi ora
allargato, ora ristretto fra sponde amenis-
sime s'insinua più miglia entro terra fino
alla radice del Montenero, che in quel
punto minaccioso e tremendo, s' aderge
colle sue rupiginose cime, e coli' orrido che
intorno sparge, sembra dare maggior ri-
salto alla bellezza del canale.
Sopra un verdeggiante e florido colle si
adagia presso l'imboccatura in forma d'an-
fiteatro la cittadella di Castelnuovo, sor-
montata da un forte di costruzione spa-
gnuola; e lungo il lido a destra e sinistra
del canale, veggonsi ovunque casini e vil-
laggi e borgate, ben aggruppati o alUneati
per il lungo, formati da eleganti edifici, che
a specchi dell' acque si protendono sino al
punto, ove trarupata ed umile sorge la
città di Cattarr», munita d'un forte, che
quasi a perpendicolo la signoreggia. Merita
osservazione la nuova strada ultimamente
costrutta lungo le balze che da qui s'in-
ternano nel Montenero, fino all' altezza di
piedi 1881, 10 pollici. Guardata in qualche
distanza, coi suoi spessi volgimenti e rivol-
gimenti a zig-zag^ può far nascere l'idea,
che ne abbiano data la traccia col loro
cammino i fulmini. La gaiezza delle pro-
spettive, che ad ogni tratto si cangiano
sciamente per gli intenti vostri, esal-
tandola in una certa politica malsana,
che essa non intende, o intende sol-
tanto per dar di piglio a una sfrenata
licenza e villana che mi puzza d' a-
narchismo e di barbarie.
Ma a che cosa non atteggiate voi
il povero contadino? A che cosa non
10 fate servire questo povero diavolo,
spostandolo da quella posizione, ove
madre natura lo collocò pel suo be-
nessere? E dal grembo dei vostri pa,-
rassiti non ricercate forse gli inser-
vienti ad uso e consumo del comune
e delle corporazioni vostre, il corpo
nobile in ogni incontro, i pubblici di-
mostratori, i giannizzeri, i terroristi, i
dispensieri, gli arbitri del pubblico vo-
lere? Fate di essi corporazioni spe-
ciali, li insediate quali stuonatori in
bande musicali,. . . ma a cosa non
11 cimentate questi poveri illusi, questi
traviati compassionevoli? Ci vuol altro
a livellarli alle classi migliori, e con
essi rappresentare come volete voi il
paese, che voi in tal modo v' attentate
di croatizzare completamente.
Ma li spogliate forse così di quella
naturale rozzezza che in ogni paese
dà al contadino un' espressione quasi
primitiva ! No ! Voi barbarizzate ancor
più quelli'^ che vi seguono, rendendoli
burbanzosi, tracotanti, scapestrati ed
oziosi. E un utopia, una follia mo-
struosa la vostra, ribelle al buon senso,
alla logica e fatale agli interessi della
patria. Quanto meglio e più patriottico
sarebbe lasciarli vivere nella pace pa-
triarcale dei campi loro, tra il placido
conforto del loro lavoro agricolo, asse-
gnato loro da un Dio provvidente, che
le cose tutte della natura entro leggi
regolatrici vuole ordinate in sapiente
armonia.
Questo il vostro compito di dema-
goghi? Questo l'obbligo che vi siete
assunti, promettendo di tutelare i di-
ritti e i bisogni più vitali della pro-
vincia? A tanto giunge il vostro de-
coro, e la ambizione non ignobile da
cui pareva voleste farvi addivcdere
stimolati e sedotti nei primordi delle
publiche vostre mansioni?
Ma a che pensate, dolcissimi ....
monopolisti della patria; che intendete
iniziare ?... Dormire e cullarsi in que-
sto oceano dì sventure dietro le pal-
lide larve della vanagloria o tra gli
spasimi popolari, a buon frutto produt-
tivi, della vostra clientela privata, la
mi pare una soddisfazione patria ben
povera e volgare.
Ah, ma voi siete molto umili e mo-
desti ! Pei begli occhi di una maggio-
ranza che servite e per quelli d'una....
nobile vanagloria che vagheggiate in-
vano da un pezzo, vi basta piegare la
cervice all' opportunità degli eventi.
Dalla provincia.
lungo il canale, il lusso della vegetazione
che va fino alle sommità dei colli ; le an-
tiche memorie di Kisano, da cui ne' primi
tempi si disse il canale Sinus Bizonicus,
già fortezza e luogo di diporto dei tiranni
di Scodra; ed ove Teuta si rifuggì dopo
la sua sconfitta sottomettendosi alla discre-
zione de' Romani; i costumi singolari d'un
popolo in gran parte dedito alla naviga-
zione, che colla moltitudine de' suoi basti-
menti forma il nerbo della marina dell' A-
driatico ; l'interno traffico che fanno gli a-
bitanti coi Montenegrini presso Cattaro, e
le vicende politiche cni andarono soggetti
da più secoli in causa della loro posizione,
del loro carattere, del genio speculativo e
della costanza dei loro principi, meritano
un particolare riguardo.
Rifugiatisi gh abitanti d' Epidauro dopo
r eccidio della loro patria in una selva po-
che miglia distante, fecero poco a poco ri-
sorgere nel luogo stesso, che loro servi di
asilo una novella Epidauro, che avvallata
fra monti e scogli, venne assimilata ad una
rocca chiusa. Capitale d' una piccola repu-
blica, si distinse assai per tempo per un
ben avanzato grado d'incivilimento, e la
sua cultura scientifica e letteraria le ot-
tenne un bel nome in Europa. Circondata
da altissime mura fortificate, e con forti
esterni, giace a' piedi del monte s. Sergio,
sulla cui sommità venne eretto un nuovo
forte, durante il regime napoleonico. Vi si
Barufe in famegia
Il conflitto fra gli starceviciani della
direzione centrale ed i dissidenti od
ortodossi diventa sempre più acuto.
La Hrvatska di Zagabria — organo
della direzione centrale — ed il Pen-
siero slavo di Trieste — portavoce dei
dissidenti Barcich, Baccarcich e Com-
pagnia — pubblicano in ogni loro nu-
mero articoli redatti in istile tanto e-
nergico da inviperire in modo inaudito
la lotta fra le due frazioni del partito
del diritto, o starceviciano.
Avendo anche 1' avvocato Erasmo
Barcich — che primo faceva agire il
d r Andrea P3accarcich ed altri consorti
— presa posizione aperta contro la
direzione centralo del partito, pubbli-
cando un articolo fulminante, il d.r
Erank, che conduce le sorti della di-
rezione centrale col consenso del vec-
chio dr Antonio Starcevich, andò su
tutte le furie e scaraventa nella Hr-
vatska dei 15 corrente, contro l'av-
vocato Erasmo Barcich, tutti i fulmini
dell' Olimpo starceviciano.
Il d.i- Frank incolpa il deputato di
Buccari, avvocato Barcich, d'aver rotta
la fede al partito; dice che il Barcich
avrebbe dovuto convocare a conferenza
i suoi elettori, spiegar loro le sue ve-
dute e chiederne il parere, e che, sic-
come non fece ciò, egli mantiene il
mandato contro il volere dei suoi e-
lettori.
Il d.r Frank dice indi che V avvo-
cato Barcich è un membro ammalato
del corpo del partito del diritto e eh' è
duopo amputare questo membro aflin-
I chè tutto il corpo non perisca ; ag-
giunge che il Barcich, da quando nac-
que, fu un mestatore e che tentò an-
cora di condurre il partito a seces-
sione.
E certo che 1' avvocato Barcich ri-
sponderà per le rime al suo compe-
titore.
Come sì prepara il siero antidifterico
e c€»itie si adopei^a
Uantitossina, o siero antidifterico di Be-
hiiiig, si prepara nel modo seguente:
Quando si mette nel brodo, nél quale
sono aggiunte csrte sostanze, una piccola
quantità di bacilli difterici, questi ultimi si
aumentano esposti a mite calore, molto
{ireste ed in enorme quantità. Questi bacilli
consumano certi elementi del brodo e vi-
ceversa eliminano altre sostanze. Fra queste
ultime se ne trova una solubile nell' acqua,
che è uii veleno potente, ed è precisamente
questo veleno la causa della difterite.
Aggiungendo dopo alcune settimane alla
cultura difterica acido fenico si uccidono
i bacilli, ma il veleno, sciolto nel liquido,
resta invariato. Quando di questa soluzione
velenosa si inietta una giusta quantità,
sotto la pelle di un animale, si osserva un
leggero malessere che presto scompare. Il
fa un buon commercio di transito in grazia
delle carovane turche, che giungono fiu
sotto le sue mura. Ha due lazzaretti, ter-
restre e marittimo, e due porti, 1' uno detto
Cassou, sotto le sue mura a scilocco, e
l'altro grandioso a Gravosa nella parte
opposta, al quale si perviene con una pas-
seggiata delle più dilettevoli, di mezz' ora
circa, a vista del mare e delle ridenti pro-
spettive del borgo Pile. Possiede molti i-
stituti di beneficenza, retaggio della pietà
republicana. V hanno no' suoi coutorni dei
punti incantevoli: Breno, la valle d'Ombla,
la Valdinoce, Canosa, riuniscono tutti i
vantaggi delle più amene villeggiature.
Peccato che i frequenti tremuoti turbino
la pace di quegli abitanti, che giustamentb
ad ogni scossa temono di vedere rinnovato
r o]TÌdo spettacolo del 1667, in cui gran
parte della città crollò con molta perdita
di popolazione.
Seguendo il corso della costa non s' in-
contrano città di qualche considerazione
fino a Spalato. Merita per altro uno sguar-
do il sito in cui sorgeva l'antica Narona,
che prima accolse in questi lidi le colonie
romane, e poscia divenne il nido di que'fa-
mosi pirati, che col nome di Nareiitani di-
sputarono ai Veneti per ben un secolo e
mezzo il dominio dell' Adilatico. Furono
vinti, e hx storia con caratteri d' infamia
ha tramandato ai posteri il loro nome, men-
tre, se fossero stati vincitori, la città loro
medesimo così trattato sopporta allora una
soluzione più forte ; si continua con questo
trattamento adoperando sempre soluzioni
più forti per aleni mesi. Gli animali diven-
gono in questo modo sempre più immuniz-
zati ; ciò vuol dire che sopportano senza
inconvenienti alla une soluzioni fortissime,
le quali ucciderebbero subito un aninìale
non sottoposto a questo trattamento.
È il grande merito di B3hriiig V avere
riconosciuto che nel sangue degli animali
cosi trattati si contiene una sostanza (cui-
titossina) che può annullare l'effetto del
veleno. Quando si cava da questo una parte
del sangue, si depositano nel fondo del
vaso i corpuscoli rossi del sangue, e si può
separare il liquido soprastante (il siero).
Questi è un liquido bianco-giallino cIkj
contiene il controveleno cioè V antitoi-slna
Itterica.
Per calcolare la forza dell'antitossiiui
difterica, si fanno delle prove su dei i)ic-
coli animali, come topi, porcellini d'India
ecc., diluendo la dose letale del veleno
lier questi animali in una certa pi'oporzioiie,
e iniettando questo liquido sotto la pelle.
Quando l'animale ammala • ppnre muore,
allora la (juantità e qualità del siei'o n(ni
è sufficiente, ma 'luaudo invece l'esta, im-
mune, fu sufficiente l'effetto del contro
veleno, più forte che il veleno stesso, fa-
cendo differenti prove si può trovare la
proporzione in cui veleno o controveUìiio si
equilibrano, ed in questa manier.i avere la.
forza effettiva deW antitossina onde adoi)e-
rarla.
L'antitossina Behring fu provata in mol-
tissimi casi di difteiite e si può dire
con un sorprendente successo. Quando fu
adoperata al piiucipio della malattia mo-
rivano soltanto il 3 per cento, quando la
malattia era molto avanzata il 23 per ceiiio.
L'antitossina viene nel commercio in tre
differenti diluzioni. Il n.o l è per casi leg-
geri, sufiìciente quando al primo aiij)a,rire,
della malattia fu fatta subito un'iniezioiie.
In tempo di epidemia difterica è sutficieiile,
come un Jiacon preservativo diviso in 10
parti. Quando la malattia è inoltrata bi-
sogna faie diverse iniezioni col n.o 1 o|)-
pure una sola col n.o 2 o 3. Tenuta in
posto fresco si conserva per alcuni mesi.
L'iniezione si fa con una si'inga che ha
la forma di una siringa di Prava-c e ib-lla
capacità di 20 cc. che iniettano in una volta.
I dottori Martin e Chailiou sono arri-
vati, in diverse volte, a iniettare persiiio
85 cc. di siero.
II sito pieferito dai suddetti dottori è
quello spazio di ventre compreso tra l'om-
bellico e l'inguinale, avvertendo che si
deve iniettare il liquido molto adagio |ier
non distendei'e troppo bruscamente la pelle.
Finita l'iniezione, si applica semplicemente
un po' di cotone idrofilo sulla puntura.
Lo slato generale del bambino trattato
collo siei'o antidifterico miglioia rainda-
mente, l'appetito ritorna, menti'e il suo
aspetto si mantiene gaio e vivo Dopo V i
niezione le false membrane non aumentano
più di volume e ciò si manifesta anch',
solo 24 Ol e (loi)O la prima iniezione e, fini
scono per staccarsi generalmente 48 oi-e doiio.
Sotto l'azione del siero la temperatuv
si abbassa c(jnsiderevolniente, mentre invec '
il polso si mantiene per qualche giorno
12(J [jrima di discemlere alla cifra norma]!'
La famiglia Roiiuinofl'
Lo czar Alessandro IH aveva uu !
profonda vciierazione per sua madri
sarebbe cresciuta in magnificenza ed in p(;-
tei'e da non avere al pari nell'Adriatico,
nè la Narenta, fiume veramente re;ile. a-
vrebbe colle sue alluvioni coperto il va,S! >
seno di maie, che giungeva fin sotto Na-
rona, volendo quasi celare le miserande jt
liquie d'una città famosa, e la palestra, i i
cui s'addestrava al corso un po[ìolo clic,
fu il terrore di questa golfo. I geologi dil -
ficilmente.troverebber o altrove un esempi*'
più luminoso del potere che hanno i fiumi
d'allungare i lidi, e di trasfoi-mare in fer
tili campagne gli spazi prima soggetti ai
dominio del mare. Dalle foci della Narenta
prosegue la cost.-i, i resentando una conti-
nua alternativa di oirido e di bello; sco-
scendimenti senza fine, e bal-<e t' -mende
roccie nude nmmas.-:at(> sopra roecii; fino
all' altezza di 5500 piedi nel monte Bio-
covo, ossia l'Albio degli antichi, il gigante
de" monti litorali di tutto T Adriatico; in
ricambio qua e là delle partite di fertile
tei-rei.o, che a ripiani, e con forn ite in
molli poggi, di^clina)io a fior d'a iu;i. c lus-
sureggiano d' ulivi e viti protette da diru-
pati dossi, che dietro s" inalzano, spesso a
perpendicolo, difendendole dagl'irsuti del
fiero borea, che dagli antri scatenandosi
del Biocovo, in cui si credeiebbe, cIk». ab-
bia sede un ministro d' Eolo, turbinoso e
tremendo va a sfogare la sua rabbia contro
il mare. Di più v'ha una cittadella alle fal-
de dello stesso monte col nome di Macar-
're
Sìc.come il tumulto e le grida aumen-
tano, il presidente, sospende il dibatti-
mento.
Dopo una pausa durata an quarto d'ora
parlano i difensori per le repliche.
Alle, ore 1 e mezzo pomeridiane viene
finalmente pronunziata la sentenza per
1' oltraggio arrecato alla bandiera ungarica
Gli accusati vennero condannati a pene
varianti fra i sei, quattro, tre e due mesi
di carcere.
LA CRONACA
Per r onomastico di 8. M r im_
?eoatroCe- ~~ Ieri' nella insigne collegiata
di San Simeone, venne celebrato, per 1' o-
nomastico di S. M. l'imperatrice, un so-
lenne ufficio divino, con l'intervento delle
rappresentanze di tutte le autorità civili e
militari.
Per il monumento a Niccolò Tom
maseo. —- Riceviamo e pubblichiamo :
4Codesta spettabile amministrazione co-
munale ci fece una nuova graditissima o-
blazione di f. 30, avendone parecchi anni
or sono fatta altra di f. 100; e 1'egregio
signor podestà cav. de Trigari volle pare
per conto proprio mandarci una seconda
offerta. Questi atti spontanei di patriotti-
smo, nell' onorare la gloria più grande di
Dalmazia nostra, provano ancora una volta
quanto Zara sia città gentile e civile, lie-
ta di rendere omaggio ai nostri uomini
illustri ; ond' io sento il debito, a nome an-
che dell' intero comitato, di ringraziare pub-
blicamente e codesta spettabile ammini-
strazione comunale e il signor cav. Trigari.
Speriamo che giovi il nobile esempio a
scuotere qun' comuni della provincia, che
ancora non fecero un'offerta per il monu-
mento, benché invitati sin da quando si
costituì il comitato ; e la nuova lista che
oggi siamo lieti di mandarvi gioverà a
muovere altri comprovinciali, che sanno
apprezzare il Tommaseo, a mandarci un' of-
ferta.
Sua eccellenza monsignor Gregorio Rai-
cevich, arcivescovo di Zara f. 30 — Vin-
cenzo Rossini, Sebenico f. 4 — monsignor
vescovo Stefano Benedetto Pavlovich Lu-
cidi, Macarsca f. 7 -- Demetrio Luxardo,
Zara f. 15 — Michelangelo Luxardo, Zara
cor. 40. —
Grazie infinite a tutti questi degni pa-
trioti a nome dell'intero comitato e uu
particolare ringraziamento da parte mia a'i
distinti signori fratelli Luxardo, che voi
lero accompagnarmi e loro cospicue spon-
tanee offerte con lettere assai gentili, dalle
quali spira la venerazione che serbano alla
benedetta memoria di Niccolò Tommaseo.
Paolo Mazzoleni, presidente del comitato.»
Armamenti. — Mercoledì scorso è
pervenuto 1' ordine al Comando di marina
di Pola di porre in assetto di guerra le
corazzate Tegetthof e Imperatrice Elisabetta,
imbarcandovi le artiglierie di grosso calibro.
Questa notizia sta in connessione col
fatto, che quasi tutte le grandi potenze
europee mandano le loro squadre navali
in Oriente per indurre la Turchia a solle-
citare le promesse riforme, in seguito ai
t rbidi scoppiati in varie parti dell' impero.
I legni dell' Inghilterra, delia Francia e
dell' Italia devono essere già arrivati nei
vari porti dell' arcipelago greco e dell' A
sia Minore.
Movimenti militari. — Venerdì scor-
so arrivò nel porto di Gravosa il piroscafo
Bóthori della società Adria di Fiume e im-
barcò per Cattaro 821 fanti e 5 officiali
giunti dall' Erzegovina. L' artiglieria è in
grande movimento alle Bocche. Si traspor-
tano carri e munizioni e si armano le for-
tezze. Il battaglione della Landwehr sarà
trasferito provvisoriamente da Cattaro a
Perzagno.
I funerali di Romano Vlahov riu-
scirono imponenti, anche pel concorso dei
cittadini di Sebenico, giunti all' alba di do-
menica con vapore apposito. Il servizio di
pompe funebri, magnificamente fatto dal-
l' impresa del signor Antonio Mestrovich,
poteva figurare per decoro e ricchezza an-
che in una grande città. Precedeva una
guid i a cavallo, e, dietro alla croce, veni-
vano assai numerosi i ragazzi degli asili ;
poi venivano dei portatori di torcie ; poi la
deputazione di Sepurine — alla cui testa
stava il nostro egregio don Antonio Suria
— con una bella ghirlanda portata a ma-
no; veniva poi, in uniforme di gala, la no
stra Banda Comunale; poi le impagliatici
dello Stabilimento Godnig con ghirlanda
portata a mano ; seguivano altri portatori
di ghirlande, fra le quali — veramente no-
tevoli — quella dei Cittadini di Sebenico
dimoranti a Zara, quella della nostra Ca-
mera di Commercio, quella della Famiglia
Inchiostri di Sebenico e le tre mandate dalle
operaie, dagli operai e dagli impiegati dello
Stabilimento Vlahov. Un carro di gran lusso
veniva subito dopo, le tteralmente ricoperto
di corone. Ve n' erano ben dodici. Poi veniva
portata a mano un'altra corona, delle Nipoti
Carla e Maria Macule. Veniva poscia, in
uniforme di gala, la Banda cittadina di
Sebenico, di cui si notò la perfetta fu-
sione ; poi, portata a mano, una splendida
ghirlanda della Società Operaia di Sebenico
Concordia e Lavoro; poi veniva il porta-
bandiera della società, col gonfalone spie-
gato; e poi i soci, numerosissimi, ed infine
la direzione del sodalizio, a cui capo, con
altri cittadini, stanno gli egregi nostri a-
mici, il conte Emmanuele Fenzi e il d.r
Luigi Pini. In questa luttuosa occasione
Sebenico si è affratellata a Zara; e, men-
tre i sacerdoti benedivan la salma, abbia-
mo potuto stringer, la mano ad altri egre-
gie e care nostre conoscenze di Sebenico.
Dopo venivano le confraternite ed il clero;
un' altra guida delle pompe funebri a pie-
di e indi il ricco carro, a quattro cavalli,
recante la bara, al cui passaggio, la fol-
la enorme, adunata per le vie e sulle
piazze, dava segni di mesta reverenza.
Il carro colla salma era adorno dalle ghir-
lande del figlio Roberto, delle figlie e dei
generi. Reggevano i cordoni della bara
quattro industrianti concittadini: i signori
Artale S., Ghergurevich E.. Kiswarday L.
e Luxardo M. E il carro funebre eia pur
circondato da otto operaie dello Stabili-
mento Vlahov, vestite a lutto e recanti
torcie. Seguivano, immediatamente vicino,
i quattro fratelli, i generi ed i parenti del
defunto. Infine veniva il seguito, ben nu-
meroso, nel quale erano rappresentati la
spettabile amministrazione comunale di Zara,
la nostra Camera di Commercio, il corpo dei
nostri Pompieri Volontari, i gruppo della Le-
ga Nazionale di Sebenico, eccetera II Co-
mune e la Camera di Commercio avevano
esposti i segni di lutto. Il corteo, lunghis-
simo, procedette ordinato e imponente, e
in ognuno, pel povero Vlahov, era una pa-
rola di sincero e di meritato compianto.
da Voti pel calmiere. — Ci scrivono Ragusa, in data del 18 corrente:
«Il locale organo serbo Dubrovnik nel
n.o 46 di ieri in un trafiletto dal titolo
prezzi del pane e firmato Orlando, attaccan-
do l'industria del molino e commercio di
farine del negoziante G. Jelich, quale suo
monopolio a danno della popolazione, invo-
ca dal comune provvedimenti per il risor-
gimento del calmiere.
Si vede che l'articolista, degna dell'as-
sunto nome del paladino medievale, ha dor-
mito della grossa e si è appena svegliato
dal letargo, se ignora perfino che la novel-
la alla legge industriale 15 marzo 1883
(B. L. I. n. 39) in base al principio della
libera concorienza, ha del tutto abolito i
calmieri.
Invece di affannarsi inutilmente por far
ripristinare il calmiere, si rivolga piuttosto
il filantropico Orlando ai suoi amici ca-
pitalisti, a quelli, che sanno concorrere in tin-
torie, navigazione, imprese di ogni genere,
e li ecciti di occuparsi a creare un mo-
lino, di aprire forni e vendere il pane al
costo della farina per togliere al Jelich il
preteso monopolio e venire così in aiuto
a questa popolazione, del cui benessere so-
no tanto teneri
Sino a tanto che questo non arriverà a
fare avremo tutta la ragione di ritenere
che la sua sortita non abbia per movente che
il risentimento contro il Jelich, il quale
ebbe a dimostrare questi giorni al pubbli-
• co 1' arbitrio, per cui non sono 160,000 fio-
rini (come in origine si diceva) che si an-
dranno a spendere per la caserma a Gra-
vosa, ma oltre 220,000, od in altre parole
che la caserma dopo venticinque anni non
rimarrà al comune per so i fiorini 30,000,
come accertava -il podestà, ma verrà a sta-
re il suo pieno costo, in maniera che il
comune dopo venticinque anni avrà l'ag-
gravio di varie migliaia di fiorini per in-
teressi e forse senza nulla poter usufruire
dalla caserma. Ma di queste inezie non si
occupa il Dubrovnik quando l'impresa va
a favorire gli uomini suoi; nè trova nulla da
dirt di quei tre consiglieri comunali che secon-
do un giornale sono soci dell'impresa Job-
Vuletich per la fabbrica della caserma e
votarono per l'approvazione del relativo
contratto, senza riguardo alla più vantag-
giosa offerta del Jelich, negando così al
comune un risparmio di qualche migliaio di
fiorini. Di simili prove di patriottismo do-
vremo occuparci ancora.»
I chioggiotti maltrattati in Bal-
mazia, — Ci scrivono da Spalato, in data
del 17 corrente:
«Il Piccolo di Trieste ed altri giornali
hanno riferite notizie, secondo le quali nelle
sfere competenti si sarebbero prese ener-
giche misure per tutelare i poveri chiog-
gotxi, in relazione anche all'ultimo fatto.
In omaggio alla verità va notato: che a
tuta oggi i pescatori, arrestati dai poliziotti
comunali, restano tutt' ora negli arresti cri-
minali, che contro di essi (dicesi) sia stata
avviata istruttoria per crimine di pubblica
violenza mediante minaccie e manomissione
di organi dell'autorità; che contro alle
guardie di polizia non pende processo al-
cuno. e che due dei chioggiotti riportarono
nella notte del fatto rilevanti lesioni.»
Gli studenti universitari croati
condannati. — Gli studenti dalla Dalma-,
zia A. Fabrio, A. Fabris, F. de Giaxa e I.
Dabcevich — implicati nei fattacci di Zaga-
bria — vennero condannati, in base al §
302, a due mesi di arresto rigoroso ca-
dauno.
Fatto strano. — Ci scrivono da Spa-
lato :
«Mena rumore la scoperta di un grosso
defraudo di ferramenta (tubi, valvole ecc.;
perpetrato a danno del Comune.
Vennero arrestati, d' ordine del giudice
istruttore, alcuni si-azzini, un mereiaio, che
sarebbe stato acquirente, e l'impiegato co-
munale Kalina.
Si ignorano finora dati precisi; ma del
fatto si chiacchiera assai.»
Biancliineide. — In una delle ultime
sedute della Camera, 1' on. Bianchini si la-
gnò dei maltrattamenti subiti da soldati
nell'Istria e nella Dalmazia e chiese la
riattivazione della scuola pella milizia croa-
ta (???) a Zagabria. Accennò al processo
contro la gioventù croata di Zagabria, con-
dotto alla foggia asiatica, in modo da far
inorridire 1' intero mondo civilizzato, e
chiese se la monarchia Absburgica sia an-
cora uno stato giuridico? Alla preponde-
ranza magiara si deve gridare basta. I
croati ripongono fiducia nei lóro santi di-
ritti e nella giustizia dell'amato re della
Croazia (Il quale, poi, si sa come la pensi
in proposito).
Promozioni. — La direzione provin-
ciale delle finanze ha nominato a commis-
sari di finanza, nella IX classe di rango,
i concepisti di finanza Luigi Pini, Enrico
Czerwenka, Guido Ravasio, Diodato Bog-
danovich, Lorenzo Bucchich e Giuseppe
Dvornik.
Inoltre ha nominato ad ufficiali d'impo-
ste nella X classe di rango i controllori
d'imposte Alberto Alborghetti e Niccolò
Bilos, nonché 1' aggiunto d'imposte Vincen-
zo Persich.
Allegri, impiegati dello Stato. —
Al ministero delle finanze si lavora con
grande alacrità ad un progetto di legge
che ha per iscopo la regolazione delle pa-
ghe degli impiegati dello stato. Il nuovo
schema degli emolumenti verrà presentato
alla Camera prima dell' anno nuovo 5
Per debellare la filossera. — Scri-
vono da Pinerolo, che l'intraprendente ca-
valiere Lasagno, parroco di Fenile, dopo
lunghi e pazienti studi, è riuscito a trovare
una specia e concimazione che preserve-
rebbe le viti dall' infezione filosserica, e
risana le attaccate in poco tempo. Vennero
fatti con ottimo successo esperimenti in un
vigneto del cav. Chevalier, ed i risultati
furono splendidi. II nuovo sistema di con-
cimazione sarebbe destinato a produrre in-
calcolabili vantaggi per la enologia. Pro-
vino i signori filosserici.
Il caso di due pittori. — La lite
fra il pittore Celestino Medovich ed il ve-
scovo Strossmayer, a proposito di certi due
quadri, finì con un componimento. I due
quadri erano stati dapprima ordinati dal
vescovo, che poi, pentitosi, li aveva rifiu-
tati. Ma il pittore frate citò T amatore ve-
scovo in tribunale e monsignor Strossmayer,
esborsando 2000 fiorini, fu costretto a pa-
gare quello che aveva ordinato.
Il pittore Biagio Bucovaz Fagioni, che
ebbe a far dei dipinti pel teatro di Zaga-
bria, ebbe pur 1' onore di essere presentato
all' imperatore, il quale gli chiese se egli,
il pittore, forse croato od italiano. — Sono
raguseo, maestà ! rispose il Bucovaz.
Il tempo clie faceva, — Oggi —
poiché il freddo, il dì della Madonna della
Salute, non manca — oggi abbiamo avuto
un po' di freddo ed il cielo un po' annuvolato.
Ma gli scorsi giorni abbiamo avuto dei
tempi magnìfici, con smaglianti serenità
nell' azzurro del cielo e del mare. Ne han-
no approfittato un po' tutti, per fare delle
lunghe passeggiate,.fra le ultime, moriture
bellezze della campagna.
Teatro J\uovo. — Stasera va in scena
al Teatro Nuovo la compagnia Sainati, di
retta dall' artista Antonio Brunorini. La
trilogia di Dorina del Rovetta e una farsa.
Ij opera a Spalato. — Ci scrivono
da quella città, in data di ieri :
«Lo spettacolo d' opera al locale teatro
comunale procede di bene in meglio. Sta-
sera siamo alla terza della Linda, che ot-
tenne pieno ed incontrastato successo.
Festeggiatissima sempre la avvenente
signorina Ratti, ch» ha smessa l'aria bi-
ricchina di pupilla, tanto apprezzata nel
Barbiere, per assumere, con pari vantaggio,
le melanconiche seduzioni Iella ingenua
savoiarda. Iutonatissima sempre, la voce
fresca e bene educata della signora Ratti
trova felicissimi effetti e strappa 1' ap-
plauso.
Il tenore signor Freddi s' è rinfrancato
assai, e piace ogni sera più.
Il buffo, signor Trinci» è artista provetto,
che conosce e sa approfittare di tutte le
risorse di palcoscenico.
Proprio cospicuo il contralto, signora
Verghes.
Bene anche tutto il resto.
Sabbato e domenica il teatro era gremito.
Moltissimi i forestieri dai dintorni, chè la
molteplicità delle comunicazioni favorisce
le gite.
E le sere passan serene ed allegre, a
beneficio anche di quello spirito di socie-
volezza che va tanto raccomandato nella
nostra città.»
Teatro a Ragusa. — Ci scrivono da
Ragusa, in data del 18 corrente :
«Iersera, domenica, a teatro strapieno,
la compagnia veneziana S. Marco, diretta
dal Corazza, chiuse il breve ciclo delle
sue quattordici rappresentazioni colla nota
commedia del Goldoni Sior Todoro bronto-
lon, che fu applaudilissima, perchè data
egregiamente da tutti i personaggi, e con
una farsa brillante, cui seguì il pramma-
tico addio della brava e simpatica prima
attrice signorina Prosdocimi. Domani la com-
pagnia si reca a Cattaro, per dove le au-
guriamo ottime sorti.
Nel corso delle rappresentazioni il pub-
blico ebbe occasione di sentire e di ap-
plaudire la neoformatasi orchestra del Cir-
colo filarmonico raguseo sorta quasi per
incanto mercè le assidue e intelligenti cure
del violinista Arnerich e del maestro Ba-
gatella, ai quali, assieme alla solerte dire-
zione del Circolo, ed ai generosi soci obla-
tori, siano rese le più riconoscenti grazie.
Pei primi di dicembre si attende la ria-
pertura del teatro colla drammatica compa-
gnia Drago.»
Restaurant alla Posta. — Agisce
al Restaurant alla Posta una piccola ma
scelta troupe, diretta dal noto buffo napo-
letano Carrino. Entrata libera.
Restaurant Pilsen. — Al Pilsen a-
gisce con sufficiente fortuna la compagnia
di marionette del veneto Giuseppe Massi.
Sono assai belli i scenarietti e i fantocci,
e Facanapa, senza esser scurrile, fa ridere.
Bello il balletto, con vestiari sfarzosi.
Divertimento adattatissimo pei ragazzi,
che, cominciando da domani, pagheranno
10 e non più 20 soldi. Alle feste, comin-
ciando da domani, rappresentazione anche
al dopopranzo.
Bravo artigiano. — Un onesto arti-
giano trovò domenica, durante il concerto
della Banda militare, un braccialetto d' ar-
gento. Chi lo ha perduto, si rivolga, per
averlo, alla nostra redazione.
mano Vlahov, dalla spett. società Unione
Zaratina f. 1, dai signori Raimondo Rai-
mondi s. 50, Giuseppe Ceolin f 1, Deme-
trio Medovich f. J .50, Simeone Salghetti
Drioli f. 5.
Le oblazioni varie
Alla società di S. Vincenzo de
Paoli. — Per onorare la memoria del def.
sig Romano Vlahov, spett. Società filar-
monica cor. 2.
Per onorare la memoria del def. sig.
Andrea fu Giovanni Dvornik, decesso a
Spalato, sig. d.r Natale Krekich cor. 2, m.
r. don Antonio De Vescovi cor. 2.
Per onorare la memoria del def. sig. dr
Vincenzo Boschi, sig. d.r Casimiro Abelich
di Melada cor. 2.
Asilo delle orfanelle. — Per ono
rare la memoria del def. sig. Romano Vla-
hov, sig. d.r Gustavo cav. Ivanics cor. 5,
sig. Pietro Androvich e famiglia cor. 10,
rev.mo mons. Giovanni de Borzatti cor. 2,
spett. famiglia di Leopoldo Kiswarday cor.
2, spett. famiglia Oippico cor. 6, spett. fa-
miglia Czerwenka cor. 3, ditta Gasparo
Calligarich cor. 2, spett, famiglia Bertuzzi
cor. 2, sig. Stefano Kolumbatovic cor. 2,
ditta E. Sambo e C.o (Trieste) cor. 2.
Per onorare la memoria della defunta
sig.ra Angela ved. Ragazzini, rev.mo cano-
nico Enrico Ragazzini cor. 4, ìiob. famiglia
della sig.ra Evelina de Paitoni cor. 10, sig.
Ladislao cav. de Paitoni cor. 2, sig. Sta-
nislao Bilisko cor. 10, sig. Pietro M. An-
timo vich cor. 2.
Per onorare la memoria del def. sig.
Andrea fu Giovanni, sig.r Maria ved. Ga-
lasso nata Keller cor. 4, sig. Simeone Kre-
kich cor. 2, nob. famiglia de Borzatti cor.
2, sig.na Elisabetta Bartulovich cor. 2,
sig.ra Elisabetta ved. Buzzolich cor. 2.
Per onorare la memoria del def. sig. d.r
Vincenzo Boschi, sig. Ferdinando Zollar
cor. 1.
Per onorare la memoria del def. sig.
Andrea Palmarsan, sig. Stefano Koloinba-
tovic cor. 2.
Le direzioni preposte agli istituti bene-
ficati porgono col nostro mezzo i più vivi
ringraziamenti ai generosi donatori.
Per la soppressione dell' accatto-
naggio. — Per onorare la memoria del
defunto sig. Romano Vlahov. dalla spett.
Agenzia di Navigazione a vapore S. Topich e
C.o cor. 10, dal sig. Pietro Paparella cor. 4.
Il comitato riconoscente ringrazia.
classi, la quale offre inauditi combinazioni
di vincita. Da un prospetto statomi favo-
rito dal collettore generale Carlo Heintze
in Budapest, rilevo, che p e. ora, nella se-
conda classe di questa lotteria, la cui e-
strazione ha luogo al principio di decembre,
di 90,000 cartelle sortono più di 20,000
vincite nell' importo complessivo di quasi
4'/2 milioni di corone, tra le quali la vin-
cita principale può eventualmente ascende-
re ad un milione di corone.
Quale differenza tra questo giuoco ed il
piccolo lotto! Una tale lotteria a classi
sarebbe la vera base sulla quale potrebbe
derivare 1' abolizione del piccolo lotto.
Vogliamo ora produrci per l'introduzione
della lotteria a classi in Austria, od al-
meno adoperarci per conseguire che, prov-
visoriamente, possano venire apertamente
spacciate le cartelle della lotteria ungarica
a classi pure in Austria. I risultati di que-
sta azione saranno quindi fatti noti ed in-
tanto prego di fare propaganda per questa
idea. Edoardo Langer, privato.
RINGRAZIAMENTI
A tutti i parenti e congiunti, agli amici
e conoscenti, vicini e lontani, che presero
parte al nostro lutto, rendiamo grazie di
cuore.
All' esimia signora Angela Fabris poi,
ed agli amici carissimi d.r Malvić, Bilisko
e Bonić speciali ringraziamenti e 1' assicu-
razione di perenne riconoscenza.
Cattaro, 18 novembre 1895.
Emilio, Maria e Giuseppina Ragazzini.
A tutti quei gentili, che in qualunque
guisa cercarono di lenire il nostro inef-
fabile dolore per la morte della nostra
cara figlia
Maria
esprimiamo la nostra perenne riconoscenza
Traù, 7 novembre 1895.
Ernesta e Francesco Madirazza.
Edit. e redat. resp. Luigi de Negovetich
Stabilimento Tipografico S. Artale
COMUNICATO
Petizione al Consiglio dell' Impero.
Il sottoscritto è intenzionato di dirigersi
con una petizione al Consiglio dell'Impero
pella abolizione del piccolo lotto ed e-
sorta quindi col presente al sentimento di
concordia onde poter attuare questa sua
azione.
Non fa mestieri d' internarsi nella que-
stione, onde dipingere i danni che ca-
giona il piccolo lotto, sia nei riguardi e-
conomici che sociali. Il piccolo lotto nu-
trisce la tendenza alla volubilità, facilita
l'abitudine a basarsi sopra casi fortuiti
del tutto vaghi, offre al superstizioso ali-
mento e conduce non di rado l'infelice
giuocatore al delitto, oppure al suicidio ; ed
infatti, giusta una statistica comparsa di
recente, il piccolo lotto ha sulla coscienza
il 15 per cento dei suicidi. Nell'interesse
del paese, specialmente per la felicità della
«classe povera» sta quindi, che il piccolo
lotto, il quale offre sì minime combinazioni
di vincite ed anche tra queste giammai
possono essere guadagnati importi vistosi,
venga abolito il più presto possibile. Il
compenso però a questa istituzione sarebbe
trovato.
In Ungheria esiste già la lotteria a
Il sottoscritto si onora di avvisare i P.
T. Signori, che avessero l'intensione di
venire ad Imoschi, che alla metà del cor-
rente novembre ha aperto nel centro di
questa borgata un .
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con annessa eccellente cucina. Le stanze
sono messe con proprietà, il servizio è
inappuntabile e i prezzi discreti.
Raccomandandosi si segna
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gienica e refrigerante.
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La Lega Nazionale in Dalmazia
Profondamente commossi per le affettuose e splendide onoranze funebri
tributate al nostro dilettissimo
ROMANO VLAHOV
decesso addì 15 corrente in mezzo al generale rammarico, ci si impone il
mesto dovere di manifestare i sensi della nostra più sentita riconoscenza a
quanti, siano corporazioni e siano privati, vollero lenire il nostro vivo cor-
doglio. E, anzitutto, sincere grazie e al distinto medico d.r P. Vragnizzan —
che tutto pose in opera per render meno angosciosa la fine del nostro ama-
tissimo — e a monsignor canonico Giovanni Borzatti de Lowenstern, che ne
confortò l'agonia col sacro ministero. Un vivissimo grazie — coi segui della
più profonda gratitudine — s'abbiano la spettabile amministrazione della
ducale città di Zara e la spettabile Camera di Commercio e d'Industria di
Zara, le quali furono larghe di luttuose manifestazioni pel povero estinto, che,
in vita, amò Zara ouale patria adottiva e fu orgoglioso di appartenere al
novero dei consiglieri dell' una e dell' altra rappresentanza. Un vivissimo
grazie s' abbia la Banda Comunale di Zara. S' abbiano i segni della più viva
riconoscenza la spettàbile Direzione e Società Operaia di Sebenico. nonché
la spettabile Direzione e Corporazione della Banda Cittadina di Sebenico ;
tutte queste ultime venute con vapore apposito, affrontando, per assistere
solennemente al funerale, in oltre duecento persone, i disagi di una notte
di viaggio. Grazie cordialissime all' ottimo amico, il benemerito sacerdote don
Antonio Suria, per esser venuto espressamente a Zara, a capo di numerosa
deputazione di Provicchio-Sepurine, onde prendere parte al funerale. Grazie
infinite alle altre rappresentanze cittadine, nonché a tutti gli egregi amici
del defunto e della sua famiglia, che a Zara, e da Sebenico e da Trieste, e
con viglietti, e con dispacci, e con corone e con parole di conforto vollero
partecipare al nostro dolore. E grazie, infine, sentite grazie, al personale
del a casa Vlahov, che, in questa luttuosa occasione, gareggiò di premure e
di zelo affettuoso, a rendere più ordinate ed imponenti le funebri cerimonie.
Il ricordo perennemente vivo di tante cordiali manifestazioni andrà sempre
unito a quello del nostro indimendicabile estinto,-em senso di verace, di
dolce, di imperitura riconoscenza.
Zara, 19 novembre 1895.
Marianna Vlahov, madre.
Giuseppe Pascoli, genero Roberto, tìglio
Antonio Inchiostri, genero. Catterina Pascoli-Vlahov ì fio.,-
Emilia Inchiostri-Vlahov j ° ie>
Gasparo, Cristoforo, Lorenzo e Stefano fratelli.
Barbara e Lucia sorelle. <
Pervennero al gruppo di Zara: per o-
norare la memoria del defunto signor Ro-
servizio nella cura d anime, nè in questa nè
in altra diocesi, ma come uomo jLolitico
•uiuartiene alla stessa fede dello zio ere-
mita di Blazz?^, cioè alla stranha prava, e
c.n-te gesta sue non sono ignote a Zara,
nnando era teologo ed in Almissa pochi
iesi addietro.
Il concorso per la nomina del parroco
di Neresi non è ancora aperto ; e ci gode
r animo che in questo 1' ordinariato di Le-
sina non abbia l'ultima parola, avendo il
comune di Neresi il diritto di scegliere
dalla terna proposta il candidato. Perciò è
sperabile che i ben pensanti del comune
(li Neresi non si lascieranno illudere tìn
(la adesso per poi più tardi cadere sotto il
^iogo d'una volpe più astuta che vecchia
Ho detto. L' ordinariato di Lesina con que-
sta nomina ha trascurato i propjì diocesani
chs pure sono zelanti nel faticoso lavoro'
della vigna del Signore, poco curando se
essi sieno bene o male collocati, se vivono
in ristrettezze economiche o meglio, se ab-
biano 0 no meriti speciali nel finora pre-
stato servizio ; in una parola ha dimostrato
di curarli poco, come finora ottuagenari
li ha lasciati pensio are, senza dar loro un
distintivo qualunque, neppure un decreto
. i elogio.
Ha dimostrato che là ove si puote si
pensa poco al bene generale, bensì a luellu
particolare di alcuni pochi, che sanno scio-
gliere le equazioni con più incognite, ed ha
perciò alienato da se gli animi sdegnati
di tutti coloro che ritenevano esservi
ancora un po' di giustizia, un po' di buon
senso. >
I>ecesso. — All'Jora di porre in mac-
china, apprendiamo addolorati il decesso
del negoziante e possidente Carlo Tamino.
Era un esemplare padre di famiglia e un
ottimo patriota. Pace a lui e alla sua fa-
miglia vivissime condoglianze.
Al Parodili liist — organo del comu-
ne di Spalato — poche parole. Vuole an-
•di' esso, liberalone, invocaiiì misure ec-
cezionali contro quei docenti che non in-
tervennero al funerale? Come devono es-
ber puniti, poiché la loro incomparsa è ad-
ditata, quasi fosse un crimenlese ? Da bra-
vo, all'antico mestiere del poliziotto!
Per quanto poi riguarda un' allusione
contro il Dalmata, in coda a un carteggio
che il Narodni List si fa scrivere da Zara,
gli ricorderemo che il Dalmata, in casa
sua, è padrone di fare quanto meglio gli
pare ; che 1' elogio della propria coscienza,
dopo una buona azione commessa, è pre-
feribile a quello dei giornali ed in ispecie
a quello che si pretende dai giornali av-
versari... e che, infine, in molti casi consi-
mili, occorsi nella nostra città, il Narodni
List non fec.- alcun nome, mai, limitandosi
ad esporre i fatti; senza, però, che alcuno
dei meritevoli si dolesse di non esser sita-
to nominato. Anche negli ultimi incendi
molti dei nostri amici si sono prestati con
zelo. Ma non si lagnarono mica di non
essere stati nominati dal nostro giornale.
I pennaioli croati, d' ogni risma e
d' ogni sudiceria, narrano in vari giornali
degli episodi a disdoro della nostra citta-
dinanza neir occasione dei funerali del
d.r^ Claich.
È un cumulo d'infamie e di menzogne,
• he caratterizza la stampa avversaria. False
le minaccie, false le irreverenze, false, in-
famemente false, le fischiate !
Quel giorno — lo abbiamo detto — non
occorse 1' azione di un solo gendarme, non
nacque neppure, il minimo malinteso.
Se la millesima parte di quanto asseri-
scono certi briganti della penna fosse vera,
non sarebbero mancati i procedimenti da
parte di queir autorità politica, eh' è cosi
suscettibile, da non tollerare, a teatro, nean-
che un applauso un po' prolungato.
Niente: non il minimo processo; non la
più lieve ammonizione. Ma ordine, tranquil-
lità e passività.
Ed ecco quanto, precisamente, gli av-
versari non si aspettavano, avvezzi, come
sono, a speculare sul disordine !
Per ridere. — Riceviamo dalla città
e pubblichiamo di buon grado :
«Tanto per non prender sul serio certe
pagliacciate, e far vedere a qu 1 grado
sia giunta la malevolenza di alcuni signori
croati verso Zara, ci basti rilevare che
r altro dì, a Spalato, i soliti malevoli a-
vevano sparsa la voce che a Zara si
fossero incendiate nientemeno che quin-
dici case e ci fossero nientemeno che sette
morti, per via dell'incendio. Il d.r Bulat
— come si vede — faceva anticipare col
desiderio, per Zara, la fine di Pompei. Ma
quest' è niente! Sapete a che cosa quelle
oneste persone attribuirono 1' incendio ?
Nientemeno che alla pessima conduttura
della luce elettrica (!!!) I fili, spezzati, a-
vrebbero prod tto 1' incendio. Buffoni ! —
L'altro aneddoto si riferisce ad un tal
croato, gran cara persona, il quale ebbe a
deplorare che Zara non fosse fabbricata
sovra un terreno propizio ai terremoti co-
me Lubiana. Ma, allora, per logica illazio-
ne, dovrebbe andar per aria, con tutti i
suoi zoccoli, anche la rolonietta croata. La-
sciamoli dire, amici ; lasse pur che i canti e
i subì e restiamo degni dei nostri nonni,
veri e stagni zaratini, fino alia mor.;e. E
niente paura! Un vecchio cittadino.»
Curiosità. — Alla nostra redazione
pervenne il seguente scritto, che, per le
considerazioni in esse contenute, troviamo
di pubblicare:
* Carissimo signor redattore!
Lessi nel reputato di Lei giornale che
nel villaggio di S. Cassiano fu inaugurato
giorni sono un gabinetto di lettura croato.
Da prima lo credetti uno scherzo ; fui di
poi assicurato trattarsi veramente d'un
fatto compiuto.
Ma come ? In un villaggio, nel quale pri-
i^eggipio le capanne diroccate anzicchè gli
abitati, dove possono averlo insediato?
Nella nuova canonica credo non lo avreb-
bero permesso le autorità; nella caserma
di gendarmeria, o nelle scuole, meno che
meno; nella casa dell'i, r. ispettore scola-
^ico provinciale signor Pericich, forse?
ivia non e ammissibile; un pubblico funzio-
nano non può nè deve dar mano all' isti-
tuzione di focolari pancroati, amenocchè non
SI vedesse così la possibilità di far sor-
gere anche colà, nel prossimo ventesimo
secolo, un altro ginnasio croato.
Togliendo questa ipotesi, dove si sareb-
bero piantati? Mi aiuti signor redattore
nella ricerca ; Lei che conosce quella lo-
calità. — Ah ! ci sono, sarà probabile ab-
biano restaurata certa muracca al mare
sulla piazzetta, fiancheggiante la vecchia
canonica, dove gli animali vanno di me-
todo a cercarvi pa colo; in questo caso sa-
rebbe anche spiegato quale potrà essere
la specie dei frequentatori del nuovo so-
dalizio.
In ogni modu, sarebbe bene un po' di
luce su questo grave argomento. Giova
sapere quale sia 1' abituro scelto dai lette-
rati sancassanesi per ivi approfondirsi nella
politica del grande triregno di là da venire.
Zara, 12 gennaio 1896.
Mi creda suo devotissimo
Me chiorre.^
Banda comunale. — Domani, ricor-
rendo la festa di Santa Anastasia, 1' ottima
nostra Banda Comunale darà un concerto,
in Piazza del Duomo, alle 12 e mezzo, col
seguente programma:
1. Marcia.
2. Ponchielli. — Sinfonia dell' opera 1
promessi sposi.
3. Zeller. — Canzone dell'operetta 11
venditore d^ uccelli.
4. Ponchielli. — Danza delle ore nel-
r opera La Gioconda.
5. Boito. — Potpourri dell' opera Mejisto-
• Me.
6. Ganne. — Le Pere la Victoria. Marcia.
Xomina. — Il ministro del culto nominò
il dirigente di scuola popolare Andrea
Lazarevich, ispettore scolastico distrettuale
pel distretto scolastico di Cattare.
IVuova liquoreria. — In Via del Tri-
bunale è stata aperta una nuova liquoreria,
molto ben fornita e messa su con eleganza.
È all'insegna, umoristica, del Ghigherle\-
e un fantoccio automatico, ed esotico, fa
da reclame alla mostra. Proprietario della
nuova liquoreria è il signor Ottocaro Pfeifer,
cui auguriamo buona fortuna. -
Li' Italia in Africa. — L'esercito scioa
no, benché forte di tante migl aia di uomi-
ni, venne, una seconda volta, tenuto in ri-
spetto da un pugno di prodi rinchiusi a
Macallè, una fortezza improvisata, sulla
quale sventola la bandiera italiana. Gli ul-
timi attacchi dimostrano di quanta arte
guerresca fosse in possesso chi fortificò
Macallè. Infatti, la gagliarda resistenza del
forte, che in due giorni respinse tre attac-
chi, rimanendo permanentemente sotto il
tiro del nemico, è altamente elogiata e pro-
voca r ammirazione delle truppe.
Il maggiore Galliano però scriveva in
data del 10, sera : «Il nemico ha la sua
dislocazione tutto intorno al forte e co
struisce trinceramenti nelle alture circo-
stanti ; quindi riesce diffìcile il servirsi
della fonte. Siamo costretti a ricorrere al-
la nostra riserva d'acqua. Stamane il ne-
mico ripetè H'ii attacchi, sempre respinti
vittoriosamente. I nostri morti sono due, i
feriti sono sette; tutti ascari.»
Per questo, la seconda brigata di fai)te-
ria d'Africa, sotto il comando del colon-
nello Albertone, è stata spedita da Adi-
grat in soccorso di Macallè. E' composta
dei battaglioni 7.o, 8 o, e ll.o, fanteria
d'Africa, di cinque battaglioni indigeni, co-
man lati dai maggiori Turrito, Ameglio,
Cossu, Valle e Gamera e di una batteria
e mezzo di indigeni. Totale 6000 uomini.
La distanza fra Adigrat e Macallè è di
oltre 90 chilometri; e, a quest' ora, la co-
lonna si deve esser trovata a cont itto con
gli scioani. Il generale Baratieri si è
messo in marcia per Ada Aghamus coi
quattro reggimenti di fanteria d'Africa co-
mandati dai colonnelli Stevani, Brusati, Ra-
gni e Eomero.
La mossa del colonnello Albertone ave-
va per iscopo di aiutare il maggiore Gal-
liano a fare una sortita noUurna dal forte
vista la probabilità che possa venir a naan-
carvi r acqua ; — la m .»ssa di Baratieri lo
scopo di fare da sostegno al colonnello
Albertone e di preparare la strada per
l'ipotesi di uria ritirata. Vi sono sentieri
strettissimi che permettono il passaggio
ad una so a persona; Baratieri lavora ad
aprire le strade e a mettere ponti. La po-
sizione d'Aghamus si trova a 20 chilome-
tri al sud di Adigrat, sulla via di Ma-
callè.
JVell'Asia minore. — Di fronte al
cattivissimo inverno e all' abbondaote neve
caduta, le truppe turche dovettero sospen-
dere le loro operazioni intorno a Zeitun.
La maggior parte di esse si sono ritirate
a Marasch. Questo fatto permise agli in-
sorti di procurarsi nuovi mezzi di sussi-
stenza dal di fuori: essi incominciavano
già a scarseggiare di viveri.
Un proclama di Kriiger. — Il pre-
sidente della repubblica dell'Africa meri-
dionale, Krtiger, ha emanato un proclama,
con cui invita tutti i cittadini della repub-
blica ad appoggiarlo nell'intento di rende-
re il Transwaal un paese, nel . quale tutte
le nazionalità possano vivere in fraterna
concordia.
Teatri e concerti
parlato con lode della suddetta compagnia,
che visitò parecchie delle nostre città, pure
sarà perme-so anche a noi di segnalarne
la comparsa e dirigerle parole di ben me-
ritato encomio.
V Onorevole Campodarsego, La Felicità
del matrimonio e Casa n&va furono tre com-
medie brillantissime, eseguite perfettamente
con quella naturalezza e fusione degna dei
bravi artisti.
Spiccano principalmente la signorina Dora
Prosdocimi e il Corazza, il Covi, il Bratti,
e le signore Mazzi, Scheggi-Dorati e Bratti.
Con la spigliatezza nel porgere il dolce
dialetto, il dialetto carissimo delle nostre
mamme, ci trasportano addirittura nel
cuore di Venezia.
La sala è frequentata da entrambi i
partiti.
Auguriamoci che la compagnia si trat-
tenga ancora fra noi, e ci levi il tedio e
la musoneria, prodotti dall' ambiente, in cui
viviamo e dai tempi veramente tristis-
simi. X.
Roma, 13 gennaio. — La
guarnigione del forte di Macallè è
per la mancanza
* *
Da qualche giorno — ci scrive un no-
stro corrispondente da Traìi — la comica
compagnia veneziana S. Marco, diretta dal-
l' artista signor Corazza, intraprese fra noi
un corso di rappresentazioni nella sala del
palazzo comunale.
Quantunque il vostro giornale abbia già
Al Restaurant Pilsen, domani sera, grande
concerto, sostenuto dall'intera orche tra
militare.
La Lega Nazionale in Dalmazia
Pervennero al gruppo di Zara: per o-
norare la memoria del defunto consigliere
Francesco Agostino Nani, dal signor Vito
Nani (Chistagne) cor. 3. — Per onorare la
memoria della defunta signora Maria ved.a
Stipcevich decessa a Borgo Erizzo, dal
signor Osvaldo Ogonia cor. 1. —Per aver
profferito involontariamente una parola
slava, dal signor T. S. D. cor. 1. — Per
una disputa politica, da alcuni triestini
cor. 14.
Le oblazioni varie
Alla società di soccorso per stu-
denti poveri delle scuole medie di
Zara. — Per onorare la memoria della
defunt i sig.a Leopolda Armanini, dal sig.
Giovanni Ballarin cor. 1.
Per onorare la memoria del defunto sig.
Carlo Kiswarday, dal sig. Giuseppe Simi-
cich cor. 1, dal sig. Enrico Tamino cor. 1.
Per onorare la memoria della defunta
sig.na Elena Linz, dalla vspett. famiglia
Pei'sich cor. 1.
Per onorare la memoria della defunta
sig na Maria Danilo, dal sig. Lorenzo Be-
nevenia cor. 1, dalla spett. famiglia Bo-
netti (Spalato) cor. 3, dalla spett. famiglia
Petrich (Spalato) COL*. 3, dal sig. Salvatore
Albanesi cor. 1.
Per onorare la memoria del defunto sig.
Francesco Agostino Nani, dal sig. Antonio
Storich cor. 3. dal sig. Vincenzo de Zanchi
cor. 1, dal sig. Nicolò Degiovanni e fami-
glia : or. 2, dal sig. Lorenzo Benevenia cor.
1, dalla sig.a Ines Benevenia cor. 1, dal
sig. Antonio Orfei cor. 1, ialla sig.a Gio-
vanna ved. Testa cor. 1, dal sig. Salvatore
Albanesi cor. 1, dal sig. Ferdinando Iva-
cich cor. 2, dal sig. Doimo Alacevich cor.
1, dal sig. Giovanni Smirich cor. 1, dal
sig. Pietro de Stauber e famiglia cor. 1,
dal m. r. don Carlo Ballarin e famiglia
cor. 2, dalla sig.a Angelina ved.a Maschek
cor. 1, dal sig. Ferdinando Barich cor. 2.
Per onorare la memoria del defunto sig.
Nicolò Vuskovic (Spalato) dal sig. Fer-
dinando Ivacich cor. 6.
Per onorare la memoria del defunto sig.
d.r Michele Klaié, dal sig. Giovanni Tremoli
cor. 6, dal sig. Michele Lucacevich cor 1,
dalla spett. famiglia Randi cor. 2, dal sig.
Antonio Stroll cor. 4, dal sig. Nicolò De-
giovanni cor. 2, dal sig. Giovanni Smolcic
cor. 6, dal sig. Giovanni de Bersa cor. 4,
dal sig. Ferdinando Barich cor. 2, dal m.
r. don Giovanni Prodan cor. 1, dal sig.
Salvatore Albanesi cor. 2, dalla sig.a Eve-
lina ved.a de Paltoni cor. 2, dal m. r. don
Carlo Ballarin cor. 2, dallo spett.e Corpo
insegnante del ginnasio cor. 12, dal sig.
Antonio Storich cor. 3, dal sig. Michele
Glavinich cor. 6.
Per onorare la memoria del defunto sig.
Giovanni Cipcich, dal sig. Lorenzo Bene-
venia cor. 1, dal sig. Eligio Smirich cor. 4,
dallo spett.e Corpo insegnante al ginnasio
cor. 18, dal sig. Michele Glavinich cor. 3
Per onorare la memoria del defunto bam-
bino Nicoletto Kraljevicii, dal sig. Antonio
Nisiteo cor. 2, dalla sig.a Antonietta con-
tessa de Borelli cor. 2, dalla sig.a Ange-
lina ved.a Maschek cor. 1.
Per onorare la memoria del defunto sig.
Giuseppe Benevenia di Edoardo, dal sig.
Lorenzo Benevenia cor. 1.
Per onorare la memoria del defunto sig.
Giulio Giuppani, dal sig. Eligio Smirich
cor. 2, dal sig. Giovanni Smirich cor. 2,
dal sig. Ferdinando Barich cor. 1, dalla
sig.a Antonietta Colombani cor. 2, dalla
sig.a Antonietta contessa de Borelli cor. 1,
dalla sig.a Angelina ved.a Maschek cor. 1,
dal sig. Tullio Erber cor. 1.
Per onorare la memoria della defunta
bambina Carolina de Paltoni, dal sig. Du-
šan Jurkovic cor. 1, dal sig. Giovanni
Smolcic e famiglia cor. 4, dalla sig.a Gi-
rolama ved.a Tamino cor. 1, dal sig. Tullio
Erber cor. 1, dal sig. Ferdinando Barich
cor. 2, dalla spett. famiglia Krekich cor. 4
La direzione preposta porge, a mezzo
nostro, i pili sentiti ringraziamenti a tutti
i gentili oblatori.
I NOSTRI DISPACCI
Vienna, 14 gennaio. — In
questi circoli burocratici si assicu-
ra che il luogotenente della Dal-
mazia, David, è preconizzato a luo-
gotenente della Boemia.
in angustie
d' acqua.
Roma, 14 gennaio. — La
marcia delle nostre truppe in Afri-
ca procede benissimo.
Sabato gli scioani attaccarono
nuovamente il forte di Macallè, ma
furono respinti con gravissime per-
dite.
La fontana venne ripresa dagli
italiani. La guarnigione si appro-
vigionò d'acqua in abbondanza ;
poi r ha abbandonata.
Fra i Galla è scoppiata la dis-
senteria. Molte vittime.
Dei razzianti vennero presi dal-
le popolazioni e spogliati del bot-
tino.
Quando il colonnello Albertone
sarà riunito al maggiore Galliano,
la fortezza di Macallè verrà eva-
cuata.
I Dervisci si avanzano su Cas-
sala.
Gli italiani marcieranno contro
di essi.
Si è decisa una spedizione di
50.000 uomini per farla finita.
Roma, 14 gennaio. — Conti-
nua a Napoli la partenza delle
truppe, dell' artiglierìa, delle muni-
zioni, degli animali e delle vetto-
vaglie.
Sono state imbarcate due batter-
ne di cannoni a tiro rapido.
Cracovia, 14 gennaio. — K'
incominciato il processo per spio-
naggio contro cinque accusati.
II principale accusato, Kocieski,
tentò di vendere alla Russia i pia-
ni delle foj'tificazioni alla frontiera
austriaca, piani forniti dal sargen-
te Hradin.
Vienna, 14 gennaio. — 1
giornali commentano favorevolmen-
te le parole rivolte dall' imperatore
alla deputazione deìV Associazione
scolastica delle figlie d' impiegati,
come prova sicura che le condi-
zioni dei funzionari dello stato ver-
ranno migliorate.
• Londra, 14 gennaio. — Il
Jamieson ed i suoi affigliati ven-
gono imbarcati su una nave in-
glese per esser tradotti direttamen-
te in Inghilterra e assoggettati al
giudizio della regina.
Edit. eiedat. resp. Luigi de NegQvetich
Stabilìmenixt Tipoj^ratìco S. Artale
Una educatrice tiMlesc;i. la quale conosce
musica, ed ha le migli'-i i i accomandazioni,
desidera un posto in una famiglia per l'i-
struzione dei fanciulli.
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Bertha Wgdra, Vienna, Vili, ìVickenhir-
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di tempo libero e d'un capitale di fior. 200, t- of-
ferta l'occas oae di procurarsi una rendita a(5i;ftHS0-
ria di circa 1000 fior, all' anno. Il capitale è per
un piccolo assurtinionto di mercanzie, di campioni,
di collezioni per aprenti e pei- scopi di propaganda
assolutamente neci^ssarin. li'articolo che deve ensisr
venduto è di quelli molto solidi e che trovano oviin-
(jue uno smercio II ncfjozio ])uò «nche esser tenuto
nell'abitazione. Oti'cn-enti rivol<7ano i loro scritti sot-
to la ciffra „P. & W." alla Spedizione. Annunzi di
M. Dukes, Vienna, /. Wolkeile.
COMUMCATO
N.o 18.—u. st. civ.
Pubblieazioiie.
Il sottoscritto ufficiale dello stato civile
del distretto matricolare di Fiume rende
di pubblica ragione, che :
L) Csoka Ladislao, Giuseppe Alessandro ;
suo stato di famiglia : celibe ;
di religione : cattolico romana ;
di condizione (professione) marittimo ;
domiciliato in Fiume (Via del Pozzo n.o 3);
( in Mohàcs (Comitato Baranya)
i'nnno 1868 il dì 27 del mese di feb-
braio ;
figlio del fu Csoka Sigismondo, avvocato,
Mohàcs, e di Csoka Paolina nata Auber,
donna di casa, Mohàc.s.
2.) Anthoine Emma Stanislava Maria ;
suo stato di famiglia: nubi e ;
di religione: cattolica romana;
di condizione (professione) maestra privata:
domiciliata in E'iume (Via del Pozzo n.o 3);
in Zara
r anno 1856, il di 20 del mese di ot-
tobre ;
figlia df^l fu Anthoine Antonio, economo
provinciale di finanza, Zara, e Anthoine
Maria nata Kleciak, donna di casa, Zara
intendono contrarre matrimonio fra di
loro.
Si diffidano tutti coloro, che abbiano co-
gnizione di qualche impedianento matrimo-
niale legale, o di qualche .circostanza e-
scludente il libero consenso, relativamente
ai sopranominati, di farne notificazione, sia
direttamente al sottos'-ritto ufficiale dello
stato civile, sia presso 1' autorità del Co-
mune nel quale si trova affissa la pubbli
cazione (rispettivamente per mezzo dell'uf-
ficiale dello stato civile di esso Comune.)
La presente pubblicazione dovrà essere
affissa negli indicati luoghi a Fiume e a Mo-
hàcs e inserita nel giornale 11 Dalmata di
Zara.
Fatto in Fiume, 1' anno 1896, il giorno 6
del mese di gennaio.
Nachtijan Cirillo m. p. ufficiale dello stato civile.
(Timbro.)
Distretto matrimoniale
di Fiume.
La lattei "ia ad IJntHrmitìniing — Posta
Obermieming — a sistema centrifugo (pre-
miata all'Ésposizione jn ov. d'Innsbruck nel
1893) spedisce il suo linomato
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e franco pei- tutti i luoghi dell' Austria al
prezzo di fioi'. .5.40.
La sotto linriHtM inniside.nza della latteria
raccomanda.si a V S. I riportando il se-
guente attestato l'ilasciatole dalla Soc.ietà
distrettuale proviiicJale.
,,1j infrascritta Società distrettuale pro-
vinciale degli econorn.i come organo sotto-
podo al (ycnsiglio yroi Ì7i.ctaic del l'irolo
attesta, che il burro della latteria ad (Jn-
tennieming, sia per la sua bontà ilie per
la sua grassezza, è il mif/liore di quanti
altrove vengono fabbricati ed è raccoìiian-
dabile anche. pell<( salute conte prodotto di
luoghi alpestri.
Dalla Società prov. distiett. a Sib: e ad
llntei-mieming.
U dirtsttorc
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mo così da non temere nessuna concorren-
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vorranno onoi'ai'mi delle pregiate lor com-
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SCONTA: Cambiali dirette e domiciliate per Trieste 4°|0,
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ANTECIPA; Denari sopra carte austriache e ungheresi sino a f. 1000 5°|„ ; per importi oltre
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MUTUA: Denari verso ipoteche sopra stabili di Trieste, interesse da convenirsi.
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Trieste, 30 Aprile 1896.
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