Condizioni iV Associazione.
Per Zara.
p^ar un anno anticipatamente fiorioi 8'
IVr sei mesi ^
er tre iiaesi „ " 2 • —
Pet r Impero d' Austria."
fer un anno anticipatnnienie fioriui 9- —
icr sei mesi „
l er tre mesi „ ^ 2:60
Per l'Italia, Francia, Inghilterra, Serbia e Turchia.
In Banconote austriache fior. 12:50, all'anno
semestre e trimestre in proporzione.
Giornale politico, economico^ letterario.
§ì:sce il iiiercoleCi e il siilfvaiio.
Le associazioni e gli importi (li denaro, in
gruppi 0 meglio in assegni postali, bì diriga»'»
air Amministrazione del Dalmata iu Zara e non
più alla Redaz. Chi non respinge il foglio dopo
ricaduta l'associazione s'intende obbligatH
per il trimestre susseguente. Le corrlgpoi*^
denze devono dirigersi affrancate esclusiva -
mente al Redattore. Le lettere non affrancate
saranno respinte. I comunicati si inseriscona
al prezzo di soldi 8 la linea. Non inserir.i
nessun articolo firmato, ove esso non sia ac-
compagnato dall' importo di soldi 30 per l i
tassa #i finanza. Un num. separato co8t% s. 8.
Eisultato delle elezioni del III
corpo elettorale del Comune di
Zara :
Votanti N.o 734
Maggioranza autonoma .476
Minoranza nazionale . . . 258
sezione dell' impero, donde nelle condizioni
ordinarie alle sue finanze si soccorre an-
nualmente con circa Ire milioni di fiorini,
e nelle straordinarie le si donano fiorini
250,000, e successivamente, come in que-
sl'anno, le si elargiscono fior. 150,000?
Neanche!
Dietro alle quinte.
Nel suo numero l.o di quesl' anno il
^Nazionale'' annunzia di aver raggiunto il |
13.0 anno dì sua esistenza. È il numero
dell' [scariola !
Il „Nazionale'' si vanta dì aver risve-
glialo il mommento nazionale, e di aver
costituito il faro luminoso a cui si tennero
fissi gli occhi come a sicura guida.
Di questa asserzione gli danno piena
ragione le teorie da esso pubblicale, ed i
movimenti avvenuti alle Bocche di Caltaro.
L'annessione a Croazia è ora uno scopo:
ma questo scopo deve servire dt mezzo a
scopo maggiore, maturato sopra vasto con-
cetto da menti assai elevate come
quella del quondam Kvaternik.
•5'r
» -it-
Sedali questi, ci aveva il ^Nazionale"
lasciali per più anni ignari del suo pro-
gramma, sebbene eccitalo tante volte da
noi e recentemente dallo „Zemljak" a ma-
nifestarlo; dacché Ira le multiformi e con-
tradditorie sue evoluzioni, rendevasi impos-
sibile iadovinarlo.
Ora, nell'anno 1 3.o, ce lo presenta così:
^Annessione a Croazia; nazionalità slava
della Dalmazia ; solidarietà cogli altri slavi
dell'Austria, senza compromettere i nostri
più vitali interessi ed il nostro diriUo pub-
blico; completo rispetto alle confessioni
religiose cui aderisce il nostro popolo,
senza entrare in dispule e questioni; in-
dipendenza assoluta in faccia al potere;
•piena parità dei croati e serbi di Dal-
mazia.''
^ -K-
Noi rileniamo che non siano tanti quanti
espone i compili del „Nazionale''. Siamo
invece di avviso che il suo compilo sia
l'annessione, e che quanto altro accenna
nel programma non debba servire che come
mezzo a tale patriottico scopo.
Diciamo palriottico^ perchè il „Nazio-
nale'^ non avrebbe potuto lusingarsi di gua-
dagnare le simpatie della popolazione, se
non pubblicando un programma che, ad
'nlenlo conseguilo, l'avrebbe coadolla al-
' apogeo della sua felicità.
Oiscorriamone alquanto, e facciamo il
conio in soldoni.
•jj.
Annessione a Croazia!
Vuoisi forse ridonare alla Dalmazia i
confini che aveva prima della desolalrice !
'ncursione degli Avari e Croati; rivendi-:
carie l'antico diritto storico, e la sua mis-
sione civilizzatrice? Ohibò!
^ le si vuol afTermare il moderno diritto
pubblico, che la costituì a regno facente
parte dell'impero austriaco.^ Neppure!
" ^«i cura di assicurarle meglio 1 interno
difillo costituzionale, per cui gode d'au-
tonomia, ha governo e dieta provinciale,
Hnne collocala nella più colttì e prodiilUva
A questo grande scopo richiedesi il
sacrifizio della Dalmazia, la dissoluzione
dell'Austria. La Dalmazia da paese auto-
nomo deve divenire la minima parte di un
triregno, soggetlo esso pure ad altro do-
minio; da quasi padroni, devono i Dalmati
farsi schiavi in casa propria. Perdere ogni
bene, ogni sussidio per acquistare che?
ogni privazione. »
Ma in Dalmazia vi ha una razza di genie
che porla cappello, un'altra che porta il
berretto, da secoli frammiste, fralernamenle
amalgamate, entrambe innamorate di questa
terra, difesa, redenta col sangue comune,
gelose della sua fama, orgogliose della
sua autonomia, cui un senso invincibile di
palriollismo, all'esempio dei padri loro, ren-
de vigili, sospette, animose nella difesa dei
patri diritti. Come si ha dunque a con-
sumare il parricidio?
* «
né si pentirono, ad onta delle imprecazioni
dei loro antichi alleali.
t «
Con ciò la nave annessionlslito-federa-
lislico-jugoslavo-panslavislic» «elle acque
dalmale «iwiò in grande deriva. L'orizzonte
si fece fosco, la btissola si è guastata. E
vieina allo scoglio.
Si susciti gelosia, odio, guerra intestina.
Omne regnum in se divisum desolubitur.
Quelli che parlano l'italiano sono i più
perspicaci, i più cauli, i meno arrendevoli.
Si faccia di essi ciò che faceva Tar-
quinto dei papaveri nel proprio giardino.
E perchè non trovino sostegno nella
popolazione di razza slava e nel governo,
si ponga in opera ogni arie, ogni mezzo
per farli credere nemici della prima, cause
di ogni di lei sventura, e si pongano in
sinistra luce presso il secondo.
Ve
%
E ciò fu fallo. Nuove teorie allentarono
al diritto di proprietà, alla verità storica.
Bugiarde promesse pervertirono le menti
degl'ineducati, esaltarono quelle degl'ine-
sperli. Chi conservò la patria da secoli
venne dichiaralo forasliero, e si proclamò
il b&ndo alla sua lingna. Si ricorse alla
violenza, e si giunse ad ollenere la mag-
gioranza nella dieta provinciale.
•5'r r?
Questa, nogl'indirizzi del 1870 e 1871,
afTermò sè slessa, invocando l'annessione.
gì' indirizzi attendono ancora risposta.
Ma le promesse si riconobbero inganne-
voli ; crebbe il malessere della popolazione
tradita ; manifesto si fece il di lei disgusto,
ed alla prima occasione ne diede la prova.
Incominciò d'altronde a mancare l'or-
dine e la disciplina nelle file, ed avven-
nero defezioni decisive. Uomini intelligenti
compresero l'assurdità, il pericolo dei pro-
getti avanzali; a tempo ritrassero il piede
dalla rovinosa via, e si posero sopra quel
terrena che poteva praticamenie riuscire
più ulile allo Stalo, alla patria e ad essi;
A salvarla dai naufragio, occorreva la
bussolit migliore di un programma con fer-
vorino alla concordia, un favorevole soffio
mandatole da don Miho mediante la „(ìaz-
jtetla d'Augusta*'; e per farle riprendere
la perduta rolla rendevasi necessaria la
costanza dello zeffiro e del favonio, che
le manda l'on. Vojnovich coi Cenni sta-
tistici sulla Croazia.
(Continua).
Begolazione dell' imposta
fondiaria.
Da v«rlo tempo non ci occupaiinmo di
questo vilale argomento per Diifiiiazia no-
stra, per l'assoluta ^aneanza di positive
notizie stili' andamento degi' inerentivi lavori.
Rileviamo che non è guari a Spalalo
ebbe luogo, per ordine superiore, una con-
ferenza fra i referenti distrettuali d'estimo
di Sebenico, Spalato, Brazza, Lesina, Ma-
carsca, Imoschi, Sign e Knin, sotto la pre-
sidenza dell'i, r. consigliere di luogote-
nenza referente provinciale signor Copor-
cich, coir intervento dell'i, r. ispettore pro-
vinciale signo Vellan, allo scopo di olle-
nere l'uniformità nei lavori della regola-
zione dell'imposta fondiaria, nonché una
proporzione delle posizioni di tariffa fra i
suddetti distretti che sono rispeltivamenle
contigui. Plaudiamo a questa misura.
Le conferenze durarono più giorni, e ci si
assicura che i predetti signori referenti di-
strettuali presentarono gli elaborali inclu-
sivamente agii abbozzi di tariffa, basati so-
pra dati di fallo, raccolti su ampia scala e
sviluppali con sani ed imparziali criteri.
Seniiamo inoltre che la fiducia più com-
pleta regna fra i signori referenti e l'ispet-
tore provinciale, e che i lavori presentali
in conferenza, e ispezionati già in appo-
site visite dal signor Vellan, incontrarono
anche le vedute dell'i, r. referente pro-
vinciale sig. Coporcich. Il che ci riesce di
caparra di buoni risultali nella perequazione
delle larifTe.
Sarebbe però raccomandabile sì alle
commissioni distrettuali, che ai comitati in-
caricati della compilazione del secondo ab-
bozzo di tariffa, di comunicare il più di
frequente colle autorità superiori onde to-
gliere ogni equivoco ed ogni malinteso, e
quindi per migliorare il servizio. Consta-
tiamo infine come la venula tra noi del-
l'ispett. sig. Vellan abbia sensibilmente gio-
vato a rafforzare la concordia tra le auto-
torità preposte alla perequazione dell'im-
posta fondiaria, a emanciparle da quello spi-
rilo partigiano e da quelle influenze ()er-
sonali che qua e là vi facevano capolino.
Siamo sicuri che tanto il governo quanto
i contribuenti non hanno che da ralle-
grarsene.
Le società operaie in Dalmazia.
Me II Ire la liberta cu! «i«i gridu cosmapo-
litico scuote intera T uuiana t'auiiglia, ed i
pofMili vivificati del suo alito unnipossent)-.
già per ogni dove li vediaiiiu sorgere a vil4
«ivile, li v«diaaio elevarsi ed afliatellar-
si in circoli deinutuatici con vart ntittil, M
tutti ^ospititi da uti solo e santo intendimento,
è ben giusto die la patria nostra abbia co-
niincialo almeno essa pure a porre a buon
frutto quel grande motore del secolo che ap-
pellasi assuciaKÌoiie.
Oiinuno di noi che senta veracemente pellet
nostra terra, deve salutare con gioia le be-
nefiche e civili istituxiuni che già si vanno
in CvSsa od a costituire od auipli»Mi. E fatto di
compiacenza superba, lieto preluéto di un" av-
venire migliore, suonan per iitti le ormai
fondate società #^raie di SfMiliio e di
N«'), non poteva rìwiiiere seoiias€tu(a più
a lungo, nella nostra patri® soltanto, la ne-
cessità di così utile istiiu%ioM?, nella iio.4tt'<i
patria che va altera pella vigoria delTliige-
gno ne' suoi figli, nella nustra patria eàr
non vorrà cmatnente bandirsi giammai f^
sè stessa dall'Olimpo civile #|gU altri
Onore agli operai di SpatiHp di Ragusa !
Essi riuniti in nobile e geiicsiiso sodalizio,
ponendo in comune le propriv' cognizioni e
coir aiutarsi vicendevolmente, da una nobile
gara non potranno che ricevere impulso po-
tentissimo ad accostarsi vieppiù sempre a
quella meta, che ogni uomo, che senta di es-
sere cittadino e patriota, deve sacrosante-
mente prefiggersi. Ghè nel «eno 'di
classi laboriose specialmente, come nel seno
della gioventù, maturano più spesso le spe-
ranze del',' avven'ire.
Da questa cosi necessaria istituzione non
andrà guari, che l'operaio ne trarrà i dovuti
benefizi, quei benefizi materiali e morali,
che ormai competono a questi laboriosi figli
del popolo, la di cui vita può esprimersi in-
tera neila santa parola : lavoro.
Tutti hanno comune il trafico della propria
attività: l'artista, il magistrato. Chi fa pro-
fessione di divertire, chi d'istruire, chi di go-
vernare ta società: tutti od in un modo o nelPal-
tro prestando la loro opera per on fine solo, e
tutti sono eguali, vantando eguali diritti, pari
ai doveri dai quali ognuno è pur aggravato.
E se per ogni classe sociale già ebbe a
sorgere T aurora propizia allo sviluppo pro-
gressivo morale, l" aurora diremo del perfe-
zionamento, ormai è pur giunto il tempo,
quel tempo in cui anco la più oscnra plebe
debba elevarsi alla dignità di popolo civile.
E quest'arduo si, ina quanto glorioso in-
carico, oh, più che non sia alle scuole, al-
l'istruttore, più che a nessun mai è com-
messo a te, operaio! In te forse principal-
mente riposa questo grave mandato, e tu
solo puoi tradurlo in pratica ad ogni istante
e presto. Alla polvere basta una scintilla.,.,
avvegnaché non è la potenza che manchi da
noi, belisi quella spinta salutare, che in altri
paesi vieii data dalla libertà. E non già che
questa manchi interamente da noi ; nò, manca
piuttosto qualche altra cosa, forse quell'istru-
zione pelle moltitudini, quelF istruzione che
dovrebbe essere libera, come libera la mente
dell'uomo, libera come liberi i tempi in coi
ci viviatno.
Ma non è questo, quello di cui noi inten-
devamo parlare in oggi.
Belisi inneggiando noi pure con tutta l'ani-
ma alla formazione, agli ampliamenti, o sa-
lutari riforme del più alto interesse che van-
no compiendosi nel nostro paese, fummo spinti
dal desiderio di dire poche sì e povere, um
cordiali, ma sincere parole. ^
A Ragusa specialmente, dove il popolo
versa in condizioni eccezionali, ove costa-
manzo medioevali, V avvincono ad obbli-
ghi i più ingiusti, a versazionì incompaù-
bili coi tempi in cui viviauw), si rende ne-
Ur.o 21. ZARA, Sabbato 14 Marzo 1874. Anno
Condizioni d' Associazione
Per Zara.
'^ua auuo anticipatam. fior. 8: —
Per sei mesi „ „ 4: —
Per tre mesi „ „ 2: —
Per rImpero d'Austria.
Per un anno anticipatam. fior. 9 : —
Per sei mesi „ „ 4:50
Per tre mesi „ „ 2:50
Per r Italia, Francia, Inghilterra,
Serbia e Turchia.
In banconote aust. fi. 12:50, all'anno
semestre e trimestre in proporzione.
ILMATl
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Esce il mereoledì e ilsabbato.
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Zara. Ohi non respinge il foglio dopo
scaduta F associazione s' intende oli-
bligato per il trimestre susseguente.
— Le corrispondenze devono dirìgersi
affrancate esclusivamente al Redattore.
Le lettere non affrancate saranno re-
spinte. I comunicati si inseriscono al
prezzo di soldi 8 la linea. Avvisi ed
inserzioni a prezzo moderato da con-
venirsi. Un numero separato costa s. 8,
1 deputati dalmati e il loro
colore.
Ora che il numero dei deputati dal-
mati al Consiglio dell'impero è com-
pleto, almeno in apparenza, crediamo
opportuno di classificarli secondo il lo-
ro colore politico. Diciamo in apparenza,
giacché l'elezione del d.r Klaich è vi-
ziata da multiformi irregolarità, e ba-
sterebbero la scandolosa aggressione di
Gorizza, e le mariuolerie che si com-
miscro in Arbe, per annullarla.
I cinque deputati d.r Bajamonti, d.r
Begna, conte Bonda, d.r Keller, d.r
Lapenna, appartengono tutti al partito
costituzionale; partigiani caldissimi del
nesso di Dalmazia alla Oisleithania, e
niente ammiratori del governo provin-
ciale.
I tre deputati d.r Klaich, d.r Monti,
e abate Paulinovich sono tutti nemici
del ministero, odiatori implacabili del
nome tedesco, partigiani dell' annessio-
ne di Dalmazia a Croazia, e caldissimi
ammiratori del governo provinciale.
II cavaliere Ljubissa, trovò il secre-
to di essere amico del ministero e del
governo provinciale, di amare la Oislei-
thania e la Transleithania.
Dai giornali di Vienna rileviamo che
i deputati Paulinovich e Monti hanno
votato contro le leggi confessionali, ed
in senso puramente clericale. Il d.r
Monti è notoriamente libero pensatore,
e non fece mai mistero di essere an-
ticlericale ad oltranza: quindi il suo
voto desta sorpresa e vuol essere com-
mentato. S'egli si fosse convertito al
clericalismo e il suo voto fosse in ar-
monia delle sue convinzioni, noi lo com-
prenderemmo come comprendiamo 1' a-
bate Paulinovich, ohe, coerente a'suoi
principi e alla sua veste, parlò e votò
in senso clericale. Ma il d.r Monti è
rimasto certo, anche dopo il suo voto.
il libero pensatore e F anticlericale della
vigilia; egli votò unicamente per ispi-
rito di opposizione "à tout prix,., votò
per odio alla nazione tedesca e nuli'al-
tro. I clericali si vergogneranno di que-
sto voto, e faranno bene. Quale calcolo
può farsi di un uomo politico che vo-
ta contro i proprii convincimenti, con-
tro la propria coscienza?
Opposizione "à tout prix,, si vuole da
certi eroi contro il ministero, ma essi
poi non pensano che questa opposizio-
ne insensata, e dicasi pure forsennata,
conduce all'assurdo, e può essere fe-
race delle più rovinose conseguenze
per questo povero paese. E infatti, al-
lorquando il ministero chiederà l'ap-
provazione della strada ferrata, o qual-
che sovvenzione per la Dalmazia, il d.r
Monti, per essere coerente, dovrà fare
opposizione e votar contro il ministe-
ro. Che il d.r Monti si persuada. I snoi
voti di opposizione al ministero ed al
partito tedesco non fanno caldo nè
freddo, nè varranno certo a scuotere o
a scalzare la Cisleithania. Ogni deputato
ha il diritto e il dovere di fare op-
posizione al ministero, quando ciò cor-
risponda alle proprie convinzioni; ma il
votare contro le proprie convinzioni, è
commedia di pessimo gusto; è un brut-
to giuoco che si fa colla propria co-
scienza; è un insulto alla pubblica o-
pinione; è atto immorale e cho mai
abbastanza può essere stimmatizzato.
iVotizie parlamentari.
La camera dei deputati continuava
il 7 corr. a discutere le leggi confes-
sionali. Dopo che ancora 4 deputati eb-
bero parlato a favore e 4 contro, fu
deliberata la chiusura della discussione
generale. La proposta di Kronawetter
(del partito democratico) di rimandare
il progetto di legge alla commissione,
come pure la proposta d' aggiornamen-
APPEmiCE.
Profili letterari.
La lirica nel trecento.
Predata ed arsa la penisola dallo straniero,
caduto il prin(ipio dell' unità nazionale sorse
quello della libertà municipale. Al cadente la-
tino monopolio di dotti e professori, successe
il volgare; al trovatore che ramingo sposava
al liuto la canzon d' amore, tenne dietro il
poeta di stabile dimora, elemento precipuo alla
formazione di quelle scuole che contribuirono
tanto efficacciemente allo sviluppo letterario.
L'espressione dell' amore ha quasi sempre
alcunché di convenzionale, ma in quell'età egli
era tutto convenzionale.
L' amore cantato dal menestrello di Provenza
in elegante forma ma in concetto oscuro, non
Jf' sarà slato sempr^e i più puri, nè la lirica stessa
sarà stata sempre tale, ma si l'uno che l'altra
conferirono molto alla vegnete età.
Per il trovatore la donna non è altro che
r ispiratrice de' suoi versi, sia pure, se il vuoi
vergine pudica o sposa vereconda, il sentimento
che lo eccita a cantare è una specie d'adora-
zione platonica, l'animo non sente l'amore
sopra il quale ragiona con metafisica sottigliezza.
Da ciò deriva la donna tipo di convenzione,
da ciò le innumerevoli poesie con anonimo in-
to fatta da Smolka (polacco) vennero
respinte.
^^ La camera proseguì il 9 la discus-
sione delle leggi confessionali. Il mini-
stro del culto dichiarò, essere la pro-
posta il risultato di una trattazione tran-
quilla e scevra di pregiudizi delle cir-
costanze date, e non già una violenza
usata contro la chiesa cattolica. Il go-
verno non può tollerare che si abusi
della religione per ordire dei raggiri
in danno dello Stato, e non può per-
mettere che servi di Dio si cangino
in mandatarii di opposizione politica.
Non si ha già in mira di muover guer-
ra alla Chiesa, ma soltanto di ordina-
re i suoi rapporti, in modo ch'essa
possa bensì disporre liberamente entro
i limiti del santo suo ministero, ma non
già intaccare V intangibile diritto dello
Stato. (Replicati, fragorosissimi applausi)
Il presidente dei ministri dichiarò, che
quanto alla minaccia dell'opposizione
di non voler giammai riconoscere que-
sta legge, il governo saprà con tutta
energia procurarle il dovuto rispetto.
(Applausi fragorosi). In esito alla di-
scussione generale, il progetto di leg-
gf fu accolto con voti 224 contro 71.
La commissione per il bilancio ap-
provò quindi la legge finanziaria insie-
me al rapporto sul preventivo totale
dello Stato. Le cancellazioni praticate
neir esito ascendono complessivamente
a fior. 4.277,000, mentre l'esito totale
ammonta a fior. 383.082,000.
Tutti i giornali costituzionali consta-
tano, che la votazione seguita il 9 nella
camera dei deputati e 1' entusiastica o-
vazione che fu fatta al ministero, pon-
gono in drastica luce la solidarietà che
regna fra il governo e l'imponente mag-
gioranza di pilli di due terzi della camera.
Nella seduta del 10 corr. la camera
dei deputati rimise le leggi votate dalla
camera dei signori, nonché le peti-
zioni, alle commissioni rispettive, ed en-
dirizzo. "Un contenuto convenzionale abuso di
dottrina o di -personificazione, rozzezza e raffi-
namento; ecco i difetti di qual tempo. „
Ma e tempo utile, poiché la poesia amo-
rosa essendo palestra a tutti i poeti, la lingua
prese norme sicure, si ingentilì, e l'Italia che
ancora non aveva una lingua stabile, ma si ser-
viva tanto del latino, che del provenzale, che
del municipale, andò acquistandosela special-
mente per la formazione delie scuole poetiche
con leggi, e forme proprie.
A buon diritto può dirsi che siciliana fu la
nostra prima lingua scritta, e siciliane le no-
stre prime poesie.
La Sicilia aveva avuto due epoche di coltura
bene distinte: 1' araba fantastica, voluttuosa;
la normanna cavalleresca.
Posizione meridionale, popolo vivace, dispo-
sto al bello ed iniziato dal cielo, fecondo per
fantastiche rimembranze, impressionato dai canti
dei trovadori, dalle novelle arabe, dalle avven-
ture dei cavalieri della tavola rotonda, in breve
divenne il centro del nuovo movimento lette-
rario. Arrogi che Roma rimaneva rappresen-
tante il pensiero antico, il pensiero cristiano
universale, in veste latina, per cui gli Svevi
fecero della Sicilia il centro del nuovo pen-
siero italiano nazionale, laico, antiromano con
veste nuova (volgare). Qui grandeggia Fede-
rico 'II. che Dante chiamò "cherieo grande»
che amò le lettere, le protesse e le dilatò, per
lo che a lui givano, come dice il "Novellino„;
trovatori, suonatori, bei parlatori, nomini di
arte, di scherma, di giostra e gentili di ogni
culto e bella maniera. Andava di notte per le
vie mescendo le armonie del cuore e dell'in-
gegno a quelle d' una natura incantevole
Biondo era e bello e dì gentile aspetto
Ma r im de' cigli im colpo avea diviso.
Purg. HI. V. 107.
La lirica eternò la memoria, di casa Sveva.
Erano forestieri d'orrigine, erano scomunicati e la
pietà del popolo verso loro non s' è ancor estinta.
Ogni incidente della lotta che essi sostennero ogni
ricordo di quel fiore di poesia, calpestato a Na-
poli e in Sicilia come il fiore dei trovatori di
Provenza, sotto il ferro dei cavalli o sotto lo
zoccolo del frate, toccano ancora e spirano per
quell'incanto della bellezza che la stessa sco-
lastica non combatte bene, se non s'ammanta
d' alcuno de' suoi raggi.'
L'infelice finì
Dal cò del ponte presso a Benevento.
La scuola siciliana fu aulica, le canzoni dei
poeti sono cortigiane di lingua e di concetto.
In esse si trovano idee peregrine, ed amore
alcune volte sentito, si scorge la forma signo-
rile, si trova il cavaliere innamorato si, ma sem-
pre composto senza uscir mai dall' usanza di
corte e delle convenienze di cavalleria. La scuola
siciliana infatuata dalla gaja scienza, dal codice
d' amore, dai romanzi della tavola rotonda,
dalle novelle arabe, colpiva l'immaginazione
ma rimaneva estrimea dia vita reale. La scuola
fa d'imitaziane. L'amore divenne un arte, col
trò quindi nella discussione speciale
dei paragrafi 1 e 2 della legge con-
fessionale. Dopo che Kozalowski, Kr-
zeczunowicz, Grocholski ebbero parlato
contro, e Naumowicz, Tacco e li rela-
tore a favore, i due paragrafi vennero
accettati a grande maggioranza nella
forma proposta dalla commissione.
Nostri carteggi particolari.
Vcrgoraz, 8 marzo.
Corre voce pel paese avere il consiglio sco-
astico provinciale di Zara, rimessa l'istanza
dei padri e vecchiardi di Vergoraz, eh' ora coi
suo canale fu diretto al ministero del culto e
pubblica istruzione, colla quale domandavano
che questo benemerito maestro comunale signor
Domenico Ljubich fosse qui conservato e no-
minato effettivo ; e ciè dopo di aver richiama-
to tutti gli atti e fatto il paragone delle quali-
fiche dei tre compresi in triplo fatto da que-
sto ignorante, illegale, analfabeta ed incompe-
tente consiglio scolastico locale. Il consiglio
provinciale la rimise al consiglio scolastico di-
strettuale di Macarsca. Contro tale abuso di
potere colla prossima posta partirà la protesta
dei firmatari all'eccelso ministero.
In un crocchio d'annessionisti a Macarsca
vi fu taluno che voleva aver spiegazioni corno
mai il Ljubich, essendo nazionale per eccellenza,
fosse perseguitato dal comune e consiglio sco-
lastico locale di Vergoraz. A tale osservazione
vuoisi che il commissario Percovich rispon-
desse: "nessuno perseguita il maestro Ljubidì
a Vergoraz, ma egh bisogna che si sacrifichi
ed assoggetti al trasloco pel bene del nostro
partito, trattandosi che la comune di Vergoraz
ha perduta tutta l'influenza, iu^queì distretto,
e se non si manda e tosto, il Zogar che rior-
dini il comune e disponga F occorrente pelle
elezioni in modo che con probabilità i nostri
possano trionfare quel distretto, *è assoluta-
mente per noi perduto. "Dall' altra parte poi
il Klaich e Ljubich da Zara caldamente rac-
comandano di nominare a maestro effettivo di
Vergoraz il Zogar per premiarlo pelle presta-
zioni stra®rdinarie fatte a Gradac nelF elezione
di d.n Mijo,,. Bravi per Dio! Dunque ci vole-
te regalare un intrigante, quasi il flagello della
fame ci fosse poco, per riuscire nei vostri te-
nebrosi scopi volete sacrificare e rovinare l'e-
ducaziono dei nostri figli. E questa la vostra
spassionata morale? Volete accendere la
suo codice di leggi e costumi. Ci fu la donaa
tipo di lineamenti fissati, ed il cavaliere con
sentimenti fittizi. La poesia non fu una po-
tente effusione dell' animo, ma una distrazione,
un sollazzo, un diporto, una moda, una galan-
teria, un passatempo. L'arte divenne un me-
stiere, il poeta un dilettante. Invano si cerea
in questi poeti le agitazioni della loro vita, non
si trova che il convenzionale perfino nul metro.
Presso «ilcuni le immaginazioni, il sentimen-
to, le rime, tutto è compassato, forzato, facil-
mente si scorge l'artificio, ma artificio meschi-
no, debole, senza pregio. Ove manca il senti-
mento, supplisce la dottrina, ed il poeta pro-
cura di trarne effetto con immagini raffinate,
esagerate. Alcune volte si trova 1' energia d'e-
spressione, ed al freddo periodo tiene dietro
un movimento d'immaginazione che colpisce;
ma è un fuoco fatuo.
Questa scuola non sentiva amore, ma sotti-
lizzava d'amore, non aveva nè forza di con-
cetto, nè elevatezza di pensiero, bensì era molle,
dolce, aveva un non so che di voluttuoso.
Era forse il riflesso siculo del cielo ?
Caduti gli Svevi, questa scuola, come dice uno
scrittore, stagnò.
Mentre la Sicilia splendeva per chiari inge-
gni, nel centro della penisola si formava e pu-
liva il volgare. Accanto a Bologna e Firenze,
cultrici del nuovo idioma, lavoravano Lucca,
Pistoja, Pisa, Arezzo, Siena, Faenza, Eavenna.
Lodi, Sarzana, Pavia, Reggio. Contiaua.
%mtmì dispiiffiii pftrtièhiri».
Piiiin ju'CoLsc S. AL i-oii Irt-ii.'-
tli'O ciitiisiasinn. {/ ììiijìci'atóre pic-
iiMiiKuilc soddi.statio pai-rì dco-iiaiì-
dolo (li siiu S()\ l aiio au'ii'i'adiiiKMilo.
.L:ì i>()|)(>!azioiH' foiiihiossa non i)iiò
aii(-oi-a iVcnaro 1'fiitu-ÌMsmo. il jso-
inlfi-protaiKÌo il piiisiors) ci;-
ta<liijo, j/arhunlo .sompi-o in italiaiio.
si accomiatò da 8. M. dicendo : i
Paghesi sono tutti pronti anche
morire pel trono.
tntti con relativa cornice dorata trovanti vendibili presso
SPmiDIOIE AITALE
LIBRA JO-TIPO GB AFO in ZARA.
fittixc'ttiiHi éelì'à città e della |>i*in1iiiiii.
Il 'ì'ftf/IJatf. la Presse ed altri gior-nali clic ci giungono da Vienna con-
tcngoiM) luuueì-ose corrispondenze da Zara, prllc {uibbliclie dimostrazioni e
febtc di (jucsta ciltà. Per mancanza di spazio a teiupo ci riborvianiu di darne la traduzione delle principali nel pros-simo iruiiiero.
PRESSO
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poi. 7 . „
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' „ ' faccettato a lanterna . . „ —:45
„ ,, „ più grande „ — : 75
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pii'i grande . . . . „ — :90
La &udtiftta merce si spadiscc versi rivalsa.
n Salvafore, luce altezza poi. vicn. 26 larg. p. 20 1/2
La Madonna, „ „ „ „ 26 „ „ 20 1/2
La Preghiera di J/. Bianchi, luce al. p. v. 25 1. 18
3fadoìma col bambino di Raffaello, luce al. p. 17 1. 11 1/2
Bit ratto di S, S. l'io Nono, Ittce al. p. v. 19 lf2 1. 15
Interno d: un Chiostro, . . . altez. p. v. 11 larg. 8
Paìie e Lagrime di Indmio. altez. p. v. 21 1. p. v. 18
Un Paesaggio altez. p. v, 9 larg. p. v. I-i
Un Bouquet rappreseiitarrtc^ frutta e tiori (Acquarello)
altez. p. V. 24 1?2 larg. 19
Ili tratto di N. TOMMASEO ad olio. alt. p. 25 I. 18 1/2
f.
14
OD
Fra. le poesie )»ubblicatc a A'ejiezia
palla visita di M. V Imperatore leg-govasi anche la seguente;
A
FIIANt'ES€<> « 1 rSEPPE
CHK VINTE DUE IlATTAt.iLIE
iiOKTKO ITALIA NEL 18GG
VINOEVA SE STESSO.
NELL'APIULE HEL IH7f) IN VENEZIA
(i L'ANDE Di CESA HE,
DI ALEHHANDLMj. DI NA1'<)I.E0NE
(?IIE DOMAToL'I DI ESERCITI
NON HEU'EKM» MSCVAIK SE STESSI .^lAI.
1 FUSTI'HI LEliCEMiU LI'. STOLTE
jMAL'A VltiLIATl idi,'ANNO
KI SDLD LNIVA IN SE STESSO
OLANTO VA DI (.LANliE, DI EORTE
E DI (iENEIMjHD NEL MONDO.
a. F.
Ringraziamenti.
(,'olpiti da irrcparahiio sventura colla morte
dell'aniiitissimo nostro genitore (I. Ji Ihrlu.,
avv(!nutu il .'> con-., o i/rati oitì'einodo a hdii
quei gentili elio \ollcro |i nirc il nostro do-
lor»'. |--rodit'jtndoei ogni di conforto ac-
compa'niando l'estinti, all' iilliiiia Kiia dimora,
porgiamo inro coli' animo proldiidamente <-oiii-
lnoi^^) i iiiy^aj'i ]Mii \i\i liii'.iiazianìenti.
Zara, ("i a[»ril<,: I figli e liglie liotia e conjugi Defniìiceschi.
Al reverendo clero ed a tutti quei gentili
o spetial>ili .-ignori, amici e conoscenti, che
fecero eco ;;! nostro dolore in occasione della
recenti- perdita dell'indimenticabile nostro fi-
glio e nipote risjtcttivo, Pietro lìrarlunovìr,
toltoci, a li sventura!, nelT aprile della vita,
e ne accompagnarono alla tomba la vergin
spoglia, jiorgtamo i più vivi ringraziamenti.
Li.-.si 7 aprile 1B75
Hocco e Fiitro Bradanorié.
Nella tipogratia del suddetto SPIRIDIONE ARTALE
in ZARA si eseguiscono:
Viglietti da visita ad uso moderno .
di lutto
con cartoncino lucido a du(^
dritti per Signora
Cambiali
Sopracoperte commerciali con relativo
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nere (li palloni aei-eo-oatici e per illuminazione.
X.ll. ìiC ori!iiiiì7.iuni non » >",u"ui-(-oiio die ver.so rivalsa sia col Lloyd che colla post-'.
Navigazione diretta mediali!;.' piroscali postale concessa
dall'ecc. Ministero delT interno negli i. r. Stati dell' Austria.
da a senza sosic nei ])orti inteniiedL mediante i piroscafi delia Germania con posta di l.a classe, ogninio di ofJOO tonellate e della forza effettiva di 3000 cavalli: Lessing 1,"» aprile. Herder 22 aprile. Klopstock 20 aprilo
Prezzi di passaggio : I. }»osto li Tali. 495, II. posto E. Tali. 300,
J^p^ Coperta intermedia R. Tali.
Notizie più preci.se si hanno dagli agenti della Società, come pure
Dalla Diregione in Amburgo St. Annen 1.
come pure a Trieste da Vittorio di Jhon e dagli agenti del Lloyd austro-ìingarieo
N.B. lift indirizzare le lettere: Linea deU'AquIIa in Amburgo. — Telegraiiimi: Transatlantico, Amburgo
Neil' anno 1874
20.020 persone Il luogo di cura.
KRAPinA-TÙPLITZ
Stazione postale
e telegrafica
ore
(IN CEOAZIA).
Da Trieste per Zapriesié o l^till-schach vi si arriva in 11
il 1 maggio a. c. sarà riaperto.
Le terme d'un calore dai 30 fino 35.o E. sono d'un'eminente esperimentata virtù sa-
lutifera per le artritidi. i reumi e malattie che da essi derivano, per molti mali nervosi-cutanei
«! processi vulnerici.
A partire dal 1 maggio, fra qui e la stazione della Sudbahn Pòltschach, vi saranno quo-
tidiane comunicazioni mediante gì' omnibus postali, i quali accoglieranno anche un limitato
numero di persone.
La partenza da Poltschah seguirà ogni mattina alle ore 1' e un quarto, ed il nolo per
ogni persona ò di fiorini 3.
Per i quartieri si prende cura la direzione dei bagni: io quanto concerne l'arte medica
il dottore dei bagni Antonio Mah.
Presso tutti i librai possono aversi delle hrocJmrcs nelle lingue croata ed italiana.
Krapina-Toplitz, in aprile 1876.
La Direzione dello Stabilimento halneare.
avviso interessantissimo.
1 pili scpjisiti Villi fraiM'ia. di una delle migliori Favrot IVerés k C.ie si possono avere dal sottoscritto a prezzi convenientissimi.
Vini de Champagne.
Grande Bémaot Impl. b 3:50 1 bot. „ „ Ili „
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-JS9SS! Farmacia e Drogherà SERBAVALl 0 in TRIESTE.
Unguento Holloway. Enimoi-roidi, fistole, ed infìamnia.zio;i. interna.
QnoFti mallo!i tsipti e rleljilitantl possono essere j
curali)ente pnaiiti (iai soiTerenti, so vogliono adoperi),'
r l.'ngaonlo Hollowny, e opsoi'vare, con attenziorm
iiiUa,' le sijitaprite intnizioui. Deve fregaiKÌ h^ue s^jj^'
parli al dintorno del male, oiule ogni nuiterin _
vote venga nidic.^lmonte espulsa, t.^ii e»tapl;igiu.i òfi
)ane od acqn», applicato al c-orlearì^L sarà VMntaggjf,;,^
.a i)iìi gran pulizìa è necefisaria alla cura. Se folor>
che legg-ono questo paragrafo.^ lo porterauno alla
iiosccnzH degli ainicl loro cui esso possa importar,'
renderanno un servizio cbe non si diuienticliorà dìjJ
più. perchè la guarigione è sicura.
Tanto l'Cngueuto, come le Pillole, debbousi adope.
rare per le seguenti malattie;
Reiiiiiatlsino
Risipola
Cancheri L o mba gginc
Contratture Mal di capo
Emiuorroidi „ di gola
Elefantias „ delle raamelle
Fistole dei capezzoli
Ferite „ di gambe
(jotta Morsicature di
Uoatiamenti Mosquislto, mo-
gteudulari sehe di rena ecc.
lofermit.i cutanee Pediguoni
Questo maraviglioao unguento elaborato sotto lago,
prainleiideiiza del professore Holloway sii vende
prezzi di fiorini 3 e fiorini due e soldi 00 per
nello stabilmeuto centralo 144 Strand, a Loadra, e<l
n tutte le Farmacie e Drogherie del mondo.
Scorbruto
Scottature
Screpolaturo Siili.
oiairi
Tumori
Vendita all'ingrosso in Torino allagcnda D. Mondo
Firenze Pegna Bertelli Roberts e C. : Milano. A. Man-
zoni e C. Bei'tarelli di Tommaso Erba Galliani e Mazza
— Genova C. Brnzza Mojon c C. — Napoli Galantfi
e rivetta — Livorno Dunn e Malatesta — Pavia Oo-
mini — Venezia Botuer Ponei — Vicenza Valeri Ma-
iolo S. Dallo Vecchia — Padova Mauro — Verona
Pasoti a S. Paolo di Campo Marzo ed alle Tre Spn
de — Trieste J. Beiravallo agente generale.
Depositari : — CITTAVECCHIA Confalo
nieri. — LUSSINPICCOLO Viviani. — FIUME
Bertossi. — MAOAESCA Pojani. — OUB-
ZOLA Zovetti. — SPALATO' de Grazio. —
SEBP]NICO Beros. — EAGUSA Drobaz. -
ZAEABercicli. — TEAU' Androvieh. — TEB-
LICCA Aljinovich.
lOiso (leoii Effetti e dei Cainbì airi. r. Borsa pubbllica in Vienna
Villi di Bordeaux rossi. Cliàteau Lafitt f 3 :--- 1 bot. S. Julien ,, 2:— 1 „ Boll Medoc „ 1 :50 1 Haute Sauterne „ 0 : — 1 ,, N.B. Non si eseguiscotio ordinazioni ! che verso rivalsa, e non si spediscono ! meno di 6 bottiglie. Dirigere le domande a
Micolè Foiipari; Trieste, S.i Martiri 10.
1. Debito pubblico.
Rendita in carta ....
Rendita in argento . . .
Prestito dello Stato del 1860 2. Azioni.
Azioni della Banca nazio
naie
delio Stabilimom'odi
credito
Corso dei Cambi della
Borsa medesima.
Londra, per 10 lire sterline
Argento, per lOOliorini .
Napoleoni d'oro ....
Zecchini imperiali . . .
l(K) marchi imperiali va-
luta germanica ....
Corso medio in v. a-
10
aprile
12
aprile
71 10
75 50
112 70
9(53
236 75
71 -
75 10
112 26
mi) -
233 75
Ili
aprile
70 4i)
74 8( in
946
231 75
111 10111 20Ì111 5
103 40 103 30Ì103 «V;
8 87
28
54 35
8 87 8 89
5 22| B22
54 35I 54 40
D,r VINCENZO de BENVENUTI imprenditore, editore e redattore responsabile. ^ Tipografia SPIRIDIONE ARTALE.
' Góiiciiziòni
per Zara fior. 8 anti(ripHtum<ujfe, tje-'^' mestr^ u .trirae;;fre in proporzione,^
' • Pà'^V Inizerò Austro - tlhg'Hrìcd'^
dìéstre fìòE '^tm. ' ' V
pdf gii Stati apparteiieiiti airtJ-'
nloiie JJOstale fior. 12 all'annó^'
'fettieslrft e.trìmèìstre in proporzione.,^^
Per' gìi Stati non jawpàrtenenti '
-àirUnipné J)ostalé'fio'r. 8 e di più
4'à'urtiento delle spese postali, seme-
Wtrè e trirnestre ni proporzione.
I pagamenti si fanno in banconote austr
Q|purB in moijeta d' oro 4el paese.
ZAEA, Spato iri^zo 1876.
G^i*na|je joljticp, economico, Jétteràrìo,
,v£sce\ il mercoledì e li ^bba^
Anno XI.
„ , I ; ,ì,iii M"
. Le associali»»! d gii importa di d^
Raro, ià '. s^segfìi ' pasiàU, j^/ '^riif-i^
all\immmibtmlùn(i „ i
Zara. Chi tóii respinge il foglfé'àop»
scaduta l'itóso<?iazione s'intende ob-
bligata per il trimestre susseguente.
Le corrispondf^nze devono dirigersi
aflfrancatu esclusivamente al iiedattore.
Le. lettere upu alFrancate sarai^no re-
spinte. comunicati si inseriscoi^cj al
prezzo di «oidi loia linea, jrvisi ed
inserzioni à pi'ez«o moderato (i»
venirsi. Un numero separato costa
Zara 18 marze.
L' Oà^or di Zagabria, organo del
partito oazionate croato ci dà ragione
uopra quanto abbiarao scritto - sinora
sull'insurrezione dell'Erzegovina e della
Boswa ; esso scrive ;
''É inutile ii simulare più oltre, per-
chè ogni ulteriore inganno danpeg^ie-
rébbè la causa ,nazionale. Didamo dun-
que apertamente che in Bosnia non vi
fu mai vera insurrezione. La Bosnia
ci diede dei profughi, ma non degrin-
sorti. Dopo il giorno in cui i turchi
hanno sconfitto ed ucciso il voivoda
Piecija, non vi fu un solo fatto d'armi
un.po'serio: abbiamo bensì mantenuti
silcuni It'gionarii stranieri, ma nessuno
sa che si siano battuti. Custodendo i
propri confini e sospendendo le sov-
venzioni ai rifugiati, 1" Austria non può
annientare l'insurrezione, per lo sem-
plice ragione che l' insurrezione non è
m^i esistita. Perchè — ci si doman-
derà — facciamo oggi queste confes-
sieni Le facciamo perchè ci vergo-
gniamo della nostra-dappocaggine : le
facciamo nella speranza di suscitare il
piitriottismo che dorme. E fuor di dub-
bio clic la Bosnia e l'Erzegovina non
possono fare nulla da se sole; ma pure
in Erzegovina la rivolta si mantiene
perchè è sostenuta dagli sparvieri dei
Mòntenero, mentre invece in Bosnia
^^ jSnisce per la codardia dei croati
è ^ei serbi. Nè Karagiorgevich co'suoi
10 sddàti, nè Mjodragovich co'suoi 16
milttf. pè Pelagich, co'suoi cento filibu-
stièri non faranno insorgere la Bosnia.
"0 bisogna che gli slavi mandino
itì^ quràia riprovii^a ^ foEze ppepoitf^
vederla cony^^t^ J^ deferto, Quanto
a noi, croati, 'se lìon ^ìamo ^tati capaci
di aiutare ia rivolta quando 1' Austria
i^'j^lIeraVa,^ lo saremo ancor iiaeno
pr^^te chi il goyei'up. la avversa. ì^a
Serbia so^; pu<> oggidì; aiutare gli in-
sorti ; se efia non io fa, redenzione
délfa Bostìia e dell' Erzegovina non può
iv^r luog^, S^, ess^ np^ g^ta d^e
li' Adidlo del marinaio^
s'invola, al guardo mio,
Ljii/pftbfia. y caro suolo natio,
Ili^io villaggio, la mia casetta.
Ove le luci ebbi ad aprir,
Chré spiravi r aura dHetta
Cibe me fanciullo ebbe a nutrir.
Salpa! Sfreno è ii firmamento
Propizio il vento — tacito il mar.,.
Ricevi 0 dolce terren natio
Il mesto addio — del marinar.
Eppur tra i gaudi d'un suol straniero
Sarai tu fisso nel mio pensiero,
La tua memoria sarammi guida,
Ella dovunque mi seguirà,
E tra i perigli dell' onda infida
Cpaforto grato m' apparirà,
"bande di volontari sul territorio turco,
tutto è perduto. — Noi abbiamo scritto
questo articolo colla febbre nei polsi.
Ma chi non osa scoprire le proprie
piaghe e le proprie debolezze, non è
degno di guarire da ^?sse.„
^ La Presse? .^dichiara le sue in-
formazioni autenticale l' atftorizzano a
smentirò tutte le notizie d semation si^m-
se sul così detto insuccesso del piano
di pacificazione, la di cui esecuzione non
incontrò fino ad ora nessun ostacolo
serio.
I rifuggiati e gì' insorti si sono mo-
strati per ogni dove vennero incammi-
nate negoziazioni con loro, accessibili
ai consigli ed agli avvertimenti delle
potenze, astrazione fatta da qualche capo
<^.he r insurrezione trasse da una* posi-
zione infima, e che contano profittare
sia della cessazione delle ostilità onde
assicurarsi altrettanti vantaggi perso-
nah. Oltre a questi condottieri di me-
stiere vi sono anche stranieri che non
cessano di eccitare gli insorti e di at-
tizzare il fuoco della ribellione, perciiè
la loro missione è terminata in Bosnia
e neir Erzegovina e perchè i loro pro-
getti rivoluzionari saranno annientati nel
giorno in cui la pace regnerà di nuovo
nel paese che avevano scelto , come tea-
tro delia loro attività, dopo di avere
veduto stumare la loro propaganda in
tutto il rimanente dell'Europa. Le po-
tenze non si curarono di condurre a
resipiscenza questi elementi poco nume-
resi abbenchè facessero gj-an rumore.
Pei gabinetti che intervennero in via
diplomatica in favore della Bosnia e del-
l' Erzegovina sì trattava di assic»rap
alla gopolazione cri^iana uja'eiéistenza
sopportabile nelle pro»vàtteie iasorte di
togliere con ciò ogni pretfefito atl'iìiBur-
reziorte, d'impedire il ritorno di simili
disordini. Le masse, lo abbiamo detto,
?ion domandano niente di meglio che
di seguire i consigli delle potenze, e si
affretteranno a sommettersi appena che
la Turchia avrà dato prova che questa
volta si ha torto di diftìdare delle sue
promesse.
E tra le gioje, fra l' aspro duolo
La patria solo — dovrò invocer,
In mezzo all' onde, fra i patimenti,
Fra i duri stenti — del marinar.
Vedrò cittadi superbe, grandi,
Nazioni altere, ricche è potenti,
Ora fiorite piagge e riviere.
Ora coperte da duro gel.
Udrò favelle per me straniere
In altre laude, sott'altro ciel.
^^è giammai* porre potrò in obblio
Il Suol natio — l'Adriaco mar,
Nè la .materna soave e bella
Dolce favella — del marinar.
In fra le nebbie della sua sponda
Vedrò d'Albione la figlia bionda,
0 al lido Siculo la vergin bruna
Ohe in sè racchiude gentil beltà,
0 r Andalusa che tutte aduna
Le grazie, i pregi, la venustà.
Ma sempre fido a un casto amore
L'ardenle core — non può scordar^
La Prèsse si dichiara fermiamente con-
vinta che la Porta manterrà questa
volta le date promesse, e che se qual-
che ritardo avvenisse nell' esecuzione
delfè riforme annunciate, non bisogna
attribuirlo se nbn ohe all' insuificienza
dèi mezzi pecuniarii di cui la Turchia
può pel momento disporre.
Lo Standard ha un articolo sul di-
scorso pronunziato dal Re Vittorio E-
manuele per 1' apertura dal Parlamento.
La brevità, scrive lo Standard, ^^m-
bra esser adottata come un uso nei
discorsi reali, e il Re d' Italia pure ha
seguito l'esempio. Vittorio Emanuele
cerca di parlare proprio a tono. Con-
clude la sua prima sentenza 'con le
parole "incoraggiaménto e speranza,,,
e chiunque ha seguito le portentose
vicende deiritalia, negli ultifiii sedici
anni decorsi, deve sentire che il So-
vrano ha ragione „di parlare al suo
popolo in cosi fatti termini. Gl'Italiani
iianno compiuto tanto in si breve spa-
zio di tempo, che' potrebbero éSéefe
scusati se. vedessero il loro avvenire
con i più splendidi Colorì. Fortuiiatà-
ménte per V Italia, i Suoi cittadini sono
politici, cauti e accorti, e non vi è
paese in Europa, in cui gli uòmini slà-
no meno inclinati ad abusare dèi buon
successo.
Il gran libro del debito dev' esser
chiuso : non vi debbono essere più im-
prestiti, Ma lion è il Re troppo ottimi-
sta? Non gli hanno i suoi consiglieri
fatto proferir parole un poco precipi-
tate ? Tali notizie sembrano troppo bnor
ne per esser vere. ;
Le tasse in Italia sono dolorosa-
mente, diremo quasi OpprèS&ivatrietìt^,
gravi. Puté il camiiiéHd conosce litó
qnal péso può portare, e gl'Italiani
namio sostenuto i loro aggravii tìnanr
ziarii con una pazienza che fa ad essi
onore più della lunga è tenace lotta
per ottenere là libertà.
Re parla, senza esitazioni, della
costante adesione del suo governo alle
massima del libero scambio. Ui vuole
una certa virtù per far ciò fii giorni^
Ohè là sul lido nel duolo resta
La sposa mesta — del marinar.
0 sposa! 0 dolce, beato affetto
Dalla tua immago sarò sorretto,
Vedrotti sempre bella e gioconda
Il mio pensiero dinanzi a me,
Nè d'Albione la figlia bionda
Giammai mancarmi vorrà di fè.
Nè la vezzosa bruna Italiana.
Neppur l'Ispana, mai potrò amar,
Che sempre è fido a un primo amore
Il giovin core — del marinar.
Addio lontana chiesa romita
Ove alla prece la pace invita.
Ove fanciullo ingenuo io m' ara
Quando le mani giunsi a pregar,
E r infantile santa preghiera
Dal labbro mio s' udi sclamar.
Ma quella etade di gioia e riso,
Quel paradiso — non può tornar.
Solo sovrasta ben dura sorte
E certa morte — al marinar.
nei quali del libero scàmbio' si è ru-
demente abusato,' e il mondo seni bra
ésìtare neiracccltàre il nuovo vangelo.
Mà r Italia è sincera. Sarebbe un ine-
laiiconico spettacolo se ìa nazione, i
cui pensatori quasi andarono ^'innanzi
alle dottriae di Adamo Smith, si mo-
strasse) nella pràtica, 'ài ti) sotto delle
principali tèoriché suoi avi. Le spe-
ràn^e tttìknziarie dèll^ ftàlìà sono tiiUe
nella vìa dell' espansione.
1 giorni del dolce far iiiente, ctie
nessun uomo e nessuna nazione trovò
mai veramente dólci a lungo, sono
passati 5 per ^enipiie.» > ?^m atwfarono
coi Grandu<|bi ^Granduchesse
Ricevettero, il loro, colpo,fatale, quando
fu apèrta la breccia di P^rta pi^.',,,,,
L'Italia iià da \ .supi , ^lUrédi-
toH e provvedere agl^ t/fficìi/ '((èflo
Stato. Sedere su t^^rrazze,, ,oye irr^gla
il sole, sotte i pampijij d^rté v^gn^ c
la mùsica 'ihcàntevole, ' non. bastano a
provvedere a tali bii^q^ni. Lltal(^/che
è veramènie antica, viiol.,essere vo-
mente nuòva. Lo spir/to. della m'odei*-
'nità non è acc\>lto in alcuii luogo con
tanto entusiasmo come nella terra dello
antichè civiltà. Pe r queste ragioni le
parole "incoraggiamento e speranza,,
non sono frasi vuote., L'Europa le ac-
cétta come un serio indizio delle risò-
lute interzioni che ha l'Italia.
Lo l^andard sconsiglia gl' Italiani da
fare .^peS'e per la marina.. L'Italia non
ha hùlìa da temere dàU' Inghilterra.
Noi liOn farénio .^nai nulla ufìl Medi-
terrafifeo, che r Italia non possa ap-
proVariB. Non cònsigliaìno agi' Italiani
di astenersi del tutto ^aìl/azione; , còn-
si|[fiamo ad eissi caujiièla,, e non cautela
pòlffiéa, ma cauteli finanziaria. CHvft
pianò, va sano. Ci^ ^ ^ tempo per una
Àùovà Ébarinà ifaliala, E nulla può
niioòeré al bel pareggio. quanto una ri-
costruzione di navi ^
H J^e ha parlato e ora tocca al Par-
lamento.: Possiamo sperare che là le-
gislatura italiana, nei tre mesi prossi-
mi, si acquisterà] di
ditìgénzà è assiduita, ìa^ quale, ad ^
Addio modesta queta dimppà
Dato mi sia vederti àncora ;
Chi sa se un giorno le aurette molli.
Del suol natale bever potrò.
Mentre fra l'ombra de patri colli
Sotto una quercia m'assiderò,
E là fra ^ il riso dell», n^iìir%
La mia sventura — dòyfo obblìàr,
I^ra' Iè carezze dell' amqrosa
Amata sposa — del marinar.
Sai vote 0 dolci, membranze Ciare
Da vói mi toglie l'immensò mare.
Non più vi scorgo solo dintorno
Mormora V onda, geme l' aloion,
Scroscia la pioggia, scompare il giorno,
Fischiano i venti, folgora il tuon.
Come s' addensa la ria tempesta !
0 sposa mesta — tu dei plorai.
Or che sovrasta tremendo il fato
Sopra l'amato — tuo marinar.
Graz (1S76.)
prime necessità quella di porre un ar-
gine al vagabondaggio dei ragazzi, ed
a ciò credette di provvedere coli' isti-
tuzione degli ispettori industriali, e delle
scuole serali, onde iniziare i figli delle
classi basse al lavoro e nel tempo
stesso procurare ad essi la necessaria
istruzione. Se quelle istituzioni non ar-
rivano ancora a torre radicalmente il
male, tutti però dovranno comprendere
quali e quante erano le difficoltà con-
tro cui si doveva lottare, e tutti do-
vranno riconoscere che pure si otten-
nero importanti vantaggi e che questi
sono dovuti allo zelo, all'interesse^ al
sacrifizio ed alla abnegazione, con cui i
nostri bravi capi d'arte e gli ispettori
industriali, si accinsero all'opera e vi
perseverarono, ed è da sperarsi, che
un' istituzione tanto utile potrà sempre
meglio progredire.
Due importanti questioni da anni ed
anni giacevano insolute, quella del-
l' impiego dell' interpretazione del te-
stamento Giovino, e dell'impiego del
capitale della fondazione S. Demetrio;
e r uno e 1' altro di una importanza
decisiva. A causa delle prime pendenze
venivano esclusi da un benefizio i figli
di una gran maggioranza dei cittadini
e specialmente quelli dei nostri artisti
che si dedicavano agli studi superiori,
dell' altra dipendeva l'istituzione in
questa città dei più necessari istituti
d' educazione. Entrambe furono portate
alla loro definizione, e già néll' anno
corrente 4 graziati godono lo stipendio
che r onorevole Consiglio trovò ad essi
di accordare dalle vendite della prima
fondazione, e si spera di poter in breve
avere la sanzione dell' eccelso mini-
stero alle proposte che dall' onorevole
Consiglio furono fatte peli' istituzione
in questa città di un' istituto di educa-
zione superiore femminile coli' impiego
delle rendite delia seconda fondazione,
e realizzare con ciò uno dei più sen-
titi bisogni della città nostra.
Nella gestione economica, in quella
che ha tanta importanza e di tanto in-
teressa, l'amministrazione è nella com-
piacenza di poter ofirire risultati, che,
si lusinga, saranno accolti favorevol-
mente.
Neir assumere il demandatole inca-
rico, essa ebbe in consegna la gestione
finanziaria con un sopravanzo di cassa
di fior. 2887:18, ed un debito dì fior.
1840 verso la fondazione Giovino ed
uno di fior. 1885 verso il locale Monte
di pietà, in condizioni quindi abbastanza
vantaggiose, e che si f^pose non solo
di mautenere ma.4i sempre più mi-
gliorare ^c^^v.UQaWnaeaono
; Tutti però rico^ano il fausto avye-
mmento col quale la provincia nostra
fu felicitata nell' anno 1876, la Visita
Imperiale^; tutti ricordano l'entusiasil^
còl quale la fausta notizia venne ac-
colta da questi cittadini, il generale
voto che il ricevimento dell amatissimo
ed augustissimo Monarca fosse una fe-
dele espressione dei sentimenti di fe-
(teltà e lealtà dei quali la città nostra
giustamente si vanta, ed insieme degno
dì una capitale che meritamente è lo-
data pella sua civiltà.
L' amministrazione che sapeva di es-
ser eletta per voto e volontà cittadina,
e che sapeva di dover in ogni circo-
stanza farsi r interprete dei voti e del-
l'- opinione dei suoi mandati, si diede
tutta la premura per corrispondere al
^usto desiderio, e tutti furono giudici
s& essa vi sia riuscita.
Le dimostrazioni fatte in quella cir-
ciitanza importarono però una spe^
di^ fior. 24931:23 pel cui coprimeiito
ntìn fu adottata qualsiasi particolare
4isurà, — Quella spesa straordinarti,
e8 a cui nel preventivo non si era pròv-
vtìdùto, assorbiva sola una metà quasi
dell' annuo reddito delia frazione tìi
Zara,' ^ea aim^wHà v#)ila»we
tutta r economia aggravandola di una
tanto rilevante passività. Oltre a que-
sto nell'anno 1875 il vajuolo e le mi-
sure sanitarie addpttate per impedirne
la diÉusione importarono un' altra stra^
ordinaria spesa di fior. 2,500. Le ri-
forme introdotte nel personale d' uffi-
zio, e quelle fatte per scopi di polizia
importavano un annuo aumento di fior.
|9^0 r istituzione degli ispettori indu-
striali e della scuola serale esigev^tì^j^
Un; annua spesa di fior. 1000; il còi-^
triÌ)uto pelle scuole popolare fior. 3400,
e ja necessità di migliorare l'illumina-
zione notturna portò la relativa spesa
M fior. 5000 ai 6000.
^ provvedere a questo aumento diBpesa,
ed; insieme riparare al disesto econo-
ipico senza un maggior aggravio dei
^tribuenti fu T altro problema Che
I Amministrazione si propose nella su»
gestione,i e se anche non vi riuscì to-
talmente, pure arrivò già ad un risul-
tato che supera le stesse sue speranze.
A sostenere le spese di demolizione
alla riva nuova, e dei relativi abbelli-
menti era stato contratto un prestito
di fior, 30,000 colla fondazione di S.
Demetrio.
La destinazione di quel capitale ave«
però scopi determinati, la sua gestione
era separatamente condotta, e su di
esso non poteva quindi farsi calcolo
neir amministrazione ordinaria. — Fu
egualmente contratto un altro debito
verso r i. r. Erario militare dì fior.
1700 peli'acquisto degli spazii fortifi-
catori ; ed entrambi questi debiti vanno
ad ammortizzarsi in 10 anni con ra-
teali pagamenti.
Senza far calcolo quindi di queste
due partite; senza aumentare le pub-
bliche imposte, e mantenendosi sempre
alla stessa altezza delle rendite, in oggi
lo stato finanziario del oomune si
chiude con un sopravanzo di censo di
fior. 6241:63 ed il debito di fi. 5265:68
verso la fondazione Giovino, e dì fior.
1885 verso il Monte di pietà, cioè con
dil passivo dì soli f. 909:5.
L' Amministrazione quindi senza un
aumento di aggravi pei contribuenti è
riuscita colle ordinarie rendite non solo
a sostenere 1'annuo^ aumento di fior.
6300 di spesa, ma'-con una sana e-
conomia ha potuto riparare al grave
deficit, in cui l'avevano gettata le
suindicate straordinarie spese per pub-
bliche dimostrazioni e vajuolo, è riur
scita quindi ad avere in tre anni di
sera gestione un reale risparmio di
ciìca fior. 25,900. Per ottenere que^
però fu di necessità il diterire l'esedu-
zfon'^ di alcuni del lavori ohe si afe-
vano in progetto, ed il maggior ri-
siauro delle strade interne, che si do-
vevano eseguire. V ;
. Le resta infine di accennare aac^Ef
impassi tatti per definire la pertratta-
zfene sulle consegne dei beni derivaati
(ii|le confraternite laiche, consegna che
doveva portare un reddito al Comune,
e dal quale potranno esser coperte noji
poche sipese che ora aggravano 1'era^
no coìnunaie per iscopì di istrùzione.
An«he questa pendenza replicatamente
soliecitatgk^^esso r j. r, autorità dello
Stato, cònie si spera è pròssima alla
sua definizione.
Ciò è quanto ramministrazione cfedette
di diftver esporre all' onorevole Consiglio
nel momento che sta per deporre il
suo mandato. Essa ha la lusinga di
aver operato nell' interesse della città
ed ai suoi mandanti, e nutre speranza
che si vori à riconoscere aver essa corri-
sposto alla fiducia di cui la si volle
onorare. Quelì' interesse era V unica
meta che si era proposta ne 11'assumere
R indico, e ^ueir interesse fu il CQ-
stanre scopo'della sua attività. Come
per altro ha là coscienza di avèt* ado-
perata tutta la sua attività per deg'na-
mente disimpegnare V avuto incarico,
così d' altra parte riconosce che sé i
suoi sforzi furono coronati di un qual-
che esito, in principalità lo deve al-
r appoggio col quale questo onoi evole
Consiglio' volle, sempre sosfeaeda ' e
coadiuvarla, ed alla cooperazione con
cui la generalità dei cittadini, senza
distinzione, in ogni circostanza venne
incontro alle sue premure, è procurò
faciliiarle i difficili compiti.
„ AbbiaUsi e 1 uno e gli altri i di lei
riigraziarnenti e voglia b stéssa citta-
dina concordia continuare a sostenere
quelli che saranno chiamati a rimpiaz-
zarla nel difficile incarico, e possano
tutti, facendo sacrifizio delle sterili gare,
sempre uniti lavorare ad un unico scopo,
a quello del progresso di questa nostra
città, che ha tanti titoli alla premura
ed air affetto dei suoi figli.
Dopo di che si passa all' ardine del giorno.
1. Argomento.
Approvazione del contratto stipuluto con
il signor Giovanni Kakes.
Data lettura del contratto, V Amministra-
zione propone la sua approvažione.
É approvato senza che alcuno domandi la
parola.
IL Argomento
Approvazione del contratto stipulato con il sig.
Giuseppe Perlini.
Letta la relazione ed il contratto, 1' Ammi-
nistrazione domanda la sua approvazione.
Nessuno domanda la parola ed è approvato.
III. Argomento.
Approvazione del contratto stipulato col sig.
Francesco Fabbrovich.
Letta la relazione ed il contratto, 1' Ammi-
nistrazione propone le sua approvazione.
È approvato senza discussione.
Cons. Ciulich osserva che avendo mostrato l'e-
sperienza che non sempre si fabbrica a seconda
dei tipi che vengono prodotti, e potendo suc-
cedere che qualcuno dopo fatto l'acquisto an-
ziché un edifizio costruisca una semplice tozza,
desidererebbe che 1' Amministrazione fosse in-
vitata a studiare e proporre mezzi idonei per
costringere l'acquirente ad eseguire il progetto.
Podestà, si riserva di "Rispondere in altra
seduta.
IV. Argomento.
Nomina dei membri pella commissione
ài pubblica Beneficenza.
Data lettura delle circolari 13 marzo 1875
N. 765, e 19 febbraio 1877 N. 415 dell' ec-
celsa giunta provinciale, e dei §§. 1, 2, 3,
della legge prov. 26 feijbraio 1876 sugli isti-
tuti di pubblica Beneficenza;
L' Amministrazione propone: Che i' onore-
vole Consiglio voglia deliberare:
1.0 Che sia istituita una commissione di
pubblica Beneficenza pella città di Zara e
quésta sia costituita da nove membri.
?.o Che r istituzione di speciali commissioni
dr pubblica Beneficenza non è necessaria in
aleuna delle frazioni del circondario politico.
Non domanda alcuno la parola,
posta a voti la prima proposta. È accettata.
JPosta a voti la seconda proposta. E accettata.
Podestà invita indi il Consiglio a devenire
air elezione di 4 membri pella commissione
di pubblica Beneficenza.
Raccolte le schede e fattone lo spoglio, ri-
suìiarono :
:: per Trigari Nicolò voti 21
„ Messa Giuseppe „ 21
„ Luxardi Nicolò „ 19
„ Abelich Pietro „ 20
„ Simeone Boara \ 1
„ Cosimo conte Begna „ 1
„ Nani Frane. Agostino „ 1
; Eisultarono quindi eletti Trigari Nicolò,
Messa Giiisefjpe^ • Luxardo c Nicolò, Abelich
Pietro.
V. Argomento.
Domande per concessione di pertinenza.
1.0 Domanda di Emilio Goldstein.
Letta la domanda e gli allegati, TAmmini-
strazione propone :
Che l'onorevole Consiglio facendo luogo
alla domanda voglia accordare ad Emilio Gold-
stein la pertinenza al comune di Zara.
Non avendo alcuno chiesta la parola, postfi
a voti la proposta dell' Amministrazione. E
accettata.
2. Domanda di Giacomo Graft.
Letta r instanza e gli allisgati, 1' Ammini-
strazione propone:
Che 1'onorevole Consiglio faccia luogo alla
donaanda ed accordi la pertinenza al comune
di Žara a (Hacomo Gralt.
Post» a voti la propost«. E accettata.
3. Domanda di Am^Ha Biumi.
Letta r instanza ed i documenti, l'Ammini-
strazione propone:
Ohe l'onorevole Consìglio accogliendo la
domanda accordi ad Amalia Biumi la perti-
nenza al comune di Zara.
Nessuno domandando la parola. Posta a
voti la proposta. È accettata.
Consigliere ifessa domanda la parola, e
ricorda che da un anno e mezzo pende la no-
mina di un membro pel consiglio scolastico
locale di Zara, essendo ciò d' urgenza per .
quel corpo, propone che il Presidente voglia
invitare il Consiglio a devenire alla nomina
di un membro pel consiglio scolastico locale, r
ed eventualmente di un sostituto.
Podestà accogUendo la proposta, invite il §
Consiglio a devenire alla nomina mediante ;
schede di un membro pel consiglio scolastico v
locale, ed eventualmente di un sostituto^ |
Raccolte le schede e fattone lo spoglio, ri-
sultarono eletti per membro del consiglio sco-1
lastico: t
Spirìdione Artale con voti 19 ed una scheda
in bianco. ^
Per sostituto :
Giovanni Lodovico Salgheftti q.m Giovanni ;
con voti 19 ed una scheda in bianco.
Dopo di che Podestà leva la .sedut a alle
ore 7 3(4 p. m.
Telegrammi particolari
del "Dalmata.,,
Costantinopoli 26. Un gruppo
di deputati pensa interpellare il go-
verno sull'esilio di Midhat pascià.
Questa guarnigione verrà cambiata
con truppe dalla Siria.
Vienna 27. La Turchia si ri-
fiuta di accordare aumenti di ter-
ritorio al Montenegro, Continuano
le trattative.
— Le relazioni tra la Russia e
r Inghilterra sono assai tese. I di-
plomatici russi sostengono che rin^
ghilterra d' ora in poi lavorerà a-
lacre a frustrare qualsiasi, acco-
modamento presentato dalla Russia.
L'Inghilterra vuole la guerra.
— 28. Si dà per certa la no-
tizia d' un alleanza fra la Russia
e la Grermania.
Eilevìamo che lunedì 2 aprile la So-
oietà Filodrammatica Paravia, offrirà
un divertimento sociale.
Ringraziamenti.
' A tutti quei pietosi che in occasione della
perdita dell'amatissima nostra Carolina ci
furono cortési di amorevoli conforti, e in par-
ticolar modo alle gentili signorine ed agli e-
gregi giovani che vollero accompagnarne la
salma diletta all' estrema dimora, rendiamo
dal profondo del cuore i più vivi e sentimenti
ringraziamenti.
Zara li 25 marzo 1877
La famiglia Kouif,
Quando Iddio volle a sé richiamale, quasi
improvvisamente, lo spirito della nostra ca-
rissima Eatica e lasciarci immersi, nel dolore
amici e conoscenti tutti in varie guise procu-
rarono, consolandoci, di miti gare le nostre soffe-
renze, per cui noi dobbiamo rimanere a tutti
coloro gratissimi, ed esprimere pubblicamente
la perenne nostra riconoscenza. Particolar-
mente porgiamo grazie dal fondo dell' animo
nostro a tutti quei gentili che piamente accom-
pagnarono il nostro angioletto sino all' ultima
sua dimora.
I genitori dolentissimi
Bonaventura ed Emilia Siminiaiti.
VARIETA'.
Statistica dei pellegrinaggi. — La Nasione ha da Roma:
Mi viene comunicata da un distinto prelato
la statistica dei pellegrinaggi, che venne uf-
fieidoiBflte denunziata al Vaticano dai veseovi
delle varie nazioni, pellegrinaggi che si faranno
in Roma^m occasione del giubileo episcopale
Dall'America 1200, dal Portogallo 800
dalla Spagna in tre pellegrinaggi di tre di '
verse provincie 10 mila, dalla Prancia'in diverse
spedizioni 10 mila, dal Belgio oltre a loon
dair Olanda 600, dalla Germania 400, daU'X'
stria oltre 350, dall'Ungheria 200.
n pellegrinaggio delle provincie Italiane si
calcora ascenderà a 25,000 individui.
41. lAM, m. Aimo xn.
Oondizibni d' Assaciazrone
Per Zata fior. 8 aaticipalamente, se-
mestre e trimestee in proporsmme.
Per r Impero Austro - Ungarico
- fior. 9; semestre fior. 4:50; tri-
mestre fior. 2:50.
Per gU Stati apparteaenti all' TJ-
nione postale fior. 12 all'anno
ffeinestre e trimestre in proporzione.
Per gli Stati non appartenenti
airUnione postale fior. 8 e di più
l'aumento delle spese postali, seme-
" stre e trimestre in proporzione. *
I pagamenti sì fanno in banconote austr.
oppure in moneta d'oro del paese.
Giornale politico, economico, letterario,
£s€e il mereoledii e il gabbato.
Le associazioni e gli inaporti di
Dare, in assegni postali, si
«iramministrazione del „Dali
Zara. Chi non respinge ilfogl
scruta r assoei^ione s'intent
binato per il trimestre susseguent
Le corrispondenze devono dirigersi
afirancattt esclusÌTamenté al Beda^re.
•Le lettere non affrancsate saranno re*
spinte. I comunicati si inseriscono al
prezzo di seldi 10 la linea. Avvisi ed
inserzioni a prem) moderno da con-
venirsi. Un numero separato costa s. 8.
Zara mag$;io.
L' orizzonte diviene ogni giorno più
fosco; la guerra che pareva limitata tra
la Eussia e la Turchia, minaccia già ora
di prendere maggiori proporzioni. Alla
dichiarazione d'indipendenza della Eu-
menia ed agli armamenti della Serbia,
pare voglia ora ten^ r dietro la dichia-
razione di guerra della Grecia, ad onta
degli sforzi dell' Inghilterra per impe-
dirla.
La Turchia la quale si vede in tal
guisa minacciata ed assalila da ogni
parte, ed abbandonata da tutti, cerca
la propria salvezza nel proclamare la
guerra santa, estrema e disperata ri-
sorsa, la quale senza salvarla inonderà
di sangue 1' Asia e 1' Europa facendo
subire inauditi disastri alla povera u-
manità.
Se r Oriente è scuro, 1' Occidente
non lo è meno. 11 colpo di stato in
Francia dà luogo ai più tetri presenti-
menti ; già si va vociferando d' un al-
leanza franco-russa a danno della Ger-
mania, e la comparsa di Bismarck a
Berlino ne avvalora le voci. L' aumento
delle guarnigioni nell' Alsazia e Lorena,
secondo ii Times, sarebbe la risposta
della Germania al colpo di stato del
governo francese; si parla ancora di
un corpo d' armata russo destinato a
sorvegliare 1' Austria dalla parte delia
Transilvania, quantunque i giornali in
generale si scatenino contro 1' Austria
pella dimostrata parzialità verso la Eus-
m a danno della Turchia, ora però si
sarebbero destati dei sospetti nei russi.
L'Inghilterra, intenta esclusivamente ai
propri interessi, egoisticamente attende,
nel caso di una generale conflagrazione,
d'impossessarsi di qualche altro punto
importante, che la renda padrona ed
arbitra più ancora di quanto lo sia og-
gidì di tutti i mari e passaci, per as-
sicurare meglio i suoi domini nell' A-
sia e nelle altre parti del mondo.
Una condizione di cose tanto tesa e
minacciosa forse iion si è mai avve-
rata nella storia come al presente.
L'incertezza ed il dubbio regnano so-
vrani, poiché furono condotte le cose
ad un punto che ogni potenza diffida
dall' altra e teme d' esser tradita. I trat-
tati e le alleanze non tengono, nè con-
tano più nulla, poiché, se il tornaconto
del momento Io richiede si stracciano
ed abbandonano^ per cui come disse
Moltke, ogni potenza deve pensare da
sé per la propria salvezza.
Questa è la situazione, situazione as-
sai oscura; atmosfera pregna di elet-
tricità la quale minaccia uragani e tem-
peste imprevedute, dopo le quali, non
si può ora conoscere, quale sarà il nuovo
ordine di cose che sarà per sorgere.
àPPEroiCE.
iesto 0 ""Pogleda na hmtskn
književnost ^od. 1876.,,
( Vigii ''Qbeor„ hr. 85-79 o. g.)
(Slijedi, vidi br. 40.>,
Kritičar nadalje pita koji je razlog što se
hryitske beletrisiickè novine malo čitaju a
èé§ée talijanske i njem^ačke. Ako se ne va-
ramo, nama se čini da je tome jedini uzpok
ito prave hrvatske beletristike nema. Ovdje
dakako dolazi odmà. bogat predmet za
našu kritiku o beletrističkoisn hrvatskom listu
"Yieneu„ predmet, koji sam po sebi zahtjeva
ibs^ posla, pa ćemo za to gft^dali da na svo-
jem mj<i§tu rečemo koju gasma, nepristrano ob
pvÀm Žali kritičar što befetrjstika uspr-
^ švsinii dosadašnjem nastojanja ne ide baš
jMjbòlje, i ima pravo ; ali se z č^uge strane
Jjiito vara kad misjr da se takotpni^zlu mpŽe
$8fno dfwkotìti dobrim f^
>1 se aaročito, ,t6j »Mriia j^f^CI^ W»,
ttzdamb se, našijem J^taéStaà ntMć. m tótìo
4 Zara regna V ordine.
Il Dalmata s'era proposto di non
spendere« parola per rispondere alle e-
spettorazioni del Costituzionale. Infatti
ad un giornale serio, persuaso e ge-
loso della sua dignità, non si addice
mettersi anche nel più indiretto con-
tatto con un' organo surto per servire
alle più m°-schine velleità, alle più
grette passioni, e ^diciamolo, alla più
sfrenata demenza. È ben naturale, che
il Costituzionale, si metterebbe a festa
quel giorno in cui uno dei nostri or-
gani rappresentanti la pubblica opi-
nione lo onorasse di due parole di
polemica — ma col Costituzionale, la
polemica è un' utopia ; esso non rap-
presenta nè un partito, né una ten-
denza d'onde potrebbe provenire un
bene al paese, esso è 1' organo delle
furibonde escandescenze di un Piperata,
r organo delle speculative cortigianerie
d'un Bozich, delle effemminate ciurmerle
d' un Petris, delle velleità incompati-
bili di due 0 tre malconsigliati nostri
concittadini; esso è 1' organo- di una ri-
stretta accozzaglia di malcontenti, di cui
la maggior parte fatta ormai più savia
e prudente, si volge indietro, vede dove
i Piperata i Bozich e i Petris volevano
trascinarli, e abbandona una via che li
avrebbe condotti alla vergogna, ed alla
disistima dei propri concittadini.
Ecco, perchè il Dalmxda rifugge per-
fino dalla sola idea di rispondere alle
malo prije spomenuli da kM aas béletri stike
u pravom smislu nema, i evo kako bismo mi
to dokazali. Prije svega nastme nekoliko pita-
nja: što je beletri stika? mòzé li ona u lite-
raturi zaozimati mjesto posve Modvisno od o-
stalijeh književnijeh struka? može li cvasti
kod naroda, koji nije dopr-o do svoje potpune
obrazovanosti ? ima li ona biti prvo literarno
polje na kojemu se književnici tog mladog na-
roda imaju baviti? ili je ona samo produkt
jedne izvorne narodne razvijene književnosti
iz koje crpi svoj postanak? Što se tičesame
riječi beletristika, mi držimo da joj posao ne
sastoji u ničem dragom nego u paljetkovanjtf
svega onoga što je već u prvijem literar-
nijem strukama bilo stvoreno i izmišljeno. Po
tome dolazi da ona sama po sebi ne može
sačinjavati posebnu neodvisnu granu u knji-
ževnosti, no je, tako rekuć, zadnji proizvod
književnog rada, pa nam se zato i čini da je
ne može biti ala> joj nema temelja u drugi-
jem književnijem strukama kao na pr. u epici,
u lirici, u histonji itd. S toga istbga razloj^
ona ne može rrasti kako treba }tód narodi'né
a mattjé kod ^aff'lemi d^as
OI^À:^ 80 ta''Ift mo^
žk béiétrìstika t. jl'^proze. Da mi
aeurilità ed alle mendacie del CostUu-
donale; e se esso oggi a malincuore
prende la penna e sì accolla ii nau-
seante compito di ricacciargli in gola
i suoi due ultimi articoli — Peggio
die a Sebenico — e — L' ordine regna a
Zara — lo fa allo scopo di constatare
come il Costituzionale coi frenetici ed
itterici suoi redattori non faccia altro
che mentire, e calunniare.
Il Costituzionale, ci favorisca una ri-
sposta. — Surse esso allo scopo di
riordinare i piccoli screzi, che sussi-
stevano nella nostra città? Il CoslUvr
zionale, non è al caso di asserire che
cosi nobile fine abbia deciso i suoi
redattori a pubblicarlo. Il Costituzionale
in tutti i suoi 12 numeri, gridò sempre da
trecca avvinazzata contro la persona del
podestà Trigari, eccitò gli animi all'odio,
tentò di accendere il fuoco della di-
scordia fra cittadini e cittadini, tra
questi ed i forestieri, e per riescire non
badò a mezzi, non ebbe ribrezzo di
mettersi a braccio di qualsiasi fara-
butto, prese in mano le armi le più
abbiette, le scagliò in mezzo al po-
polo, e facendo appello al patriotti-
smo. iniziava la guerra civile: — Ed
ora che il buon senso del popolo dì
Zara, visto d' onde s' ammucchiava il
turbine, accortosi che non erano suoi
compatriotti, non erano e non sono
figli di Zara, quelli che avevano ordito
trama così abominanda, ora che que-
sto popolo ricalcitrò di faccia al peri-
colo che lo minacciava in casa sua. e
colle più dignitose ma serie e catego-
riche dimostrazioni, insegnò a questi
messeri, che avevano mal scìelto il
campo delle loro truculenti operazioni,
e li ha consigliati a levare le tende,
ed a cercarsi altro posto, perchè Zara
ama la quiete, rispetta, ma vuol essere
rispettata ; ama il forestiero, ma esige
che esso corrisponda alla proverbiale sua
ospitalità; — per tutto ciò, ii Costihir
zionale che nel suo primo numero cre-
deva di venirci a suonare, e nel suo
numero duodicesimo s'accorge d' es-
sere stato suonato, grida che a Zara
siamo in piena anarchia, ohe a Zara
još nemamo proze osnovane na temelju naro-
dnom, to je istina koju i sam kritičar malo
dalje priznaje, i nemožemo pojmiti da bi se
proza mo^la pojaviti najprije a beletristici
gdje joj nikako ne može biti mjesto ako se
pazi na ona načela što smo malo prije spo-
menuli, i na zadaću samu beletristike. Ako
je prva svrha beletri stici da zabavlja čitatelj-
stvo, nije kud kamo da se uvjerimo da
se prva naša proza ima tu pojaviti. La-
sno ie Francuzima baviti se romanima i
novelama, jer je u njih gotova klasična lite-
ratura i to im je vrelo iz kojega mogu crpiti
izo})ilja, pa za to imaju gotovu i prozu. No
kako ćemo mi? Zar ćemo početi da pišemo
prvu našu prozu u romanima? Prvi naš poku-
ša! u toj struci imora da bude dakle, beletri
stika? Tu ti ga nema, i teško nama kad bi-
smo imali tako ^ajM)četi naš rad. Iz svega o-
voga dàkle što rekosmo, lasno je uvidjeti da
je u ovom pitanju naš kritičar stranputicom
išao.^ No ima svakako tu nešto i ogromnijega.
^ Čitaš li raspravu našeg teritičal-a ođ glave
do pete i štaneš li gam gobota raemižfjati, kakvo
on ntéelo flébi sti^of ir oBoj tispravi, t s
eteđilt« ^ til^Tljati 0 Icidttl-
vmjétn proizvodima, neće t e* tókako UtejSii
si ripetono sù più ampia scala i di-
sordini di Sebenico, che l'autorità dor-
me, e persino che là nel sacrario della
giustizia si chiudono le orecchie, e non
si dà ascolto alle accuse portate dai
tanti infelici percossi, feriti, uccisi, %
via avanti. Buffoni!
Né per il Dalmata, né per Zara vale
la pena a dimostrare ohe le accuse
che sù di essa scagliano i Piperata, i
Bozich, ecc. sono vili menzogne. L'opi-
nione pubblica è quella che giudica
appunto sulla verità dei fatti — U
mata e Zara con esso non hanno biso-
gno d'invocare la carità della Daiwwwia
Cattolica a confermare le bugiarde as-
serzioni dei Piperata e dei Bozich, e la
Dalmazia Cattolica è troppo onesta per
farsi insolidale delle birbanterie del
Coslituzionàle. A Zara si pubblicano ben
sei periodici; nessuno oltre il Costituzio-
nale intravide V anarchia e il disordine
nelia nostra città, quel Costituzionale ohe
oggi vorrebbe smettere la cappa del-
l' istrione, e presentarsi in piazza colla
palma del martirio inumano al Pipe-
rata, al Bozich, al Petris, a queste tre
inclite personalità che a loro bell'agio sco-
razzano Zara, vanno dove loro pare e
piace senza che nessuno si pensi nemme-
no a guardarli di sghimbescio, e sì, che
tutti se lo sanno, che specialmente questi
incliti furono e sono i primi fra i pochi
buoni amici della nostra città e dei no-
stri uomini. E' ridicola per non dire
insensata la pretesa del Costituzionale,
che il Narodni-List, 1' Avvisatore Dal-
moto, la Dalmazia Cattolica si mettano
a gridare all' anarchia, al disordine che
secondo esso regnano a Zara.
Ci vuole la più bassa spudoratezza
a pensare che tutti gli uomini siano
corrotti e perversi, che gli onesti tran-
sigere possano coH'onore. colla morale,
per calunniare una città a buon dritto co-
nosciuta per gentile ed ospitaliera. Il
CostiiMziontde non ha che un solo con-
fratello di cui esso segue la morale,
e dirige la sua esistenza secondo i
di lui principi e da esso solo può do-
mandare conferme alle sue calunnie.
— Il Costituzionale non può farla
razebereè ništa. U golom nabriyanju književni-
jeh djela ne vodi ga jedna glavna misao, kri-
tika mu nije nadahnuta jednom mišlju koja
bi mogla dobrijem plodom uroditi po opeu
književnu stvar. Nije toliko dosta bilo spome-
nuti književni rad i kritikovati svako pojedino
djelo, što je ugledalo svijet tečajem prošle go-
dine; koliko je trebalo istaknuti opširno i po-
tanke, kojega se načela moraju držati naši spi-
satelji u knjjževnosti, a »0 svekoliko s jedinog
razloga što liječnika ide ne samo označiti bo-
lest, nego takogjer i odrediti lijek koji će tu
bolest ukinuti. Svakako, mislilo se o tom i
raspravljalo koliko se hoće, treba na-
{K)kon priznati da te to danas glavna naša
šteta što ne slqedimo svikoHci i Srbi i Hrvati
. jedno te isto nafelo, nego se Srbi drže one sjajne
' isUne Vnkovft ** piši kako puk govori „ a IHr-
vati »asiiprot minte da danas može biti u
književnosti kao Sto je bilo za iremena du-
brovačkog književaog diletantizma. Kakvo ima
biti to načelo što moramo slijediti, o tom ćemo
k^u malo kaŠĐje prozboriti; u toHko sadavi-
gjimo Što Daš kritičar^j^ovon o "Vijencu.«
U raspravi o "Yienca„ uéiiiilo oam «e j«
^ ako i slj« M kritičar zaneasa. m ti
Per Inserzioni e Avvisi rivolgersi presso SPIRIDIONE AETALB.
la maggioranza assoluta di voti, si pro-
cederà air elezione ristretta.
Telegrammi particolari
del "Dalmata.,,
Boma 9. Depretis presentò al Re le
dimissioni del gabinetto che furono
accettate.
Boma 10. Il Re conferì con Cairoli
incaricandolo della formazione del ga-
binetto, vi pone però tre condizioni, la
continuazione della stessa politica e-
stera» il mantenimento della legge sulle
garanzie, e ohe (le riforme da introdursi
non portino alterazione alle leggi fonda-
mentali dello Stato. Cairoli accetta.
Mene 10. Gli insorgenti Cretesi ac-
cettarono r armistizio loro proposto
dalia Turchia,! ed attenderanno le ri-
soluzioni del congresso, dalle quali di-
penderà la ripresa della ostilità.
Pest 10. L'espositiva e la politica
del conte Andrassy sono criticate, nei
circoli parlamentari si riconosce però
la necessità di accordare il credito,
Boma 12. La composizione del nuovo
gabinetto non è ancora riuscita. Si dice
che Cairoli abbia aperte trattative colla
destra.
Vienna 13, La riunione del con-
gresso a Berlino si considera come as-
sicurata, e si ritiene che «ara fissata
pel 31 marzo. É probabile che dopo il
congresso abbia luogo un convegno dei
tre Imperatori.
Servizi Postali della Società
I. e V. FL0R1%& Comp.
Partenza da Zara:
Per Ancona e Trieste ogni venerdì alle ore
3 p. — (Arriva ad Ancona sabbato
alle 1 a. m. e parte sabbato alle
6 p. m. per Trieste, ove arriva la
domenica mattina alle ore 8.)
Per Bari, Brindisi e Corfù ogni venerdì alle
ore 2 p. — (Arriva a Bari sab-
bato alte 3 p. m., parte a mezza
notte per Brindisi, dove arriva do-
menica alle 7 di mattina, parte la
domenica a mezza notte per Corfù,
dove arriva il lunedì a mezzo
giorno.)
Arriva a Zara:
Da Ancona e Trieste ogni venerdì alle ore
10 m.
Da Bari, Brindisi e Corfù ogni venerdì alle
ore 10 m. (12)
VARIETA'.
MetiO milione in cinque mesi!!! — C è
da farsi... turchi a pensare che alla fine di
marzo l'Italia avrà speso quasi un milione
per la diva ed essa avrà guadagnato quasi
mezzo milione in cinque mesi.
Perchè non si creda un' esagerazione, ecco
il conto:
9 rappresentazioni a Milano a 10,000 fr.,
5
3
3
7
4
10
m oro,
Venezia
Genova
Firenze
Napoli
Boma
Milano
Fr. 90.000
42.000
30.000
50.000
70.000
4Q.OfO
100.000
combinazione dello zucchero colia Plantago,
raccomandiamo di' porre attenzione alla nostra
Marca di Fabbrica giudizialmente registrata,
ed alla nostra firma, le quali cose assicurano
la genuinità del nostro prodotto.
Vittorio 8cliinidt & Sdirne
i. r. Fabbricatóre prlvi|eglato.
Vienna, Wieden Alleegasse N. 48.
Deposito per Zara prèsso la Farmacia di Ti: Tf^^^^'LÀ (26-50) Carlo Pietro Bianchi
La scattola ha il prezzo di soldi 35.
Fr. 422.000
in oro, ciò che corrisponde a it. L. 460.000
Per queste rappresentazioni s'incassarono
(e quindi il buon pubblico paga):
A Milano L. 225.000
A Venezia „ 102.000
A Genova 65.000
A Firenze „ 125.000
A Napoli 196.000
A Roma „ 85.000
A Milano 200.000
(N. T.)
Piceola Posta.
Sig. Francesco Ginras i. r. impiegato steu-
rale. ~ Spediteci ì. 1;58 che ci dovete p«r
V inserzione del Bingraziamento pubblicato nel
N. 94 a. d. giusta vostra lettera di data —
Derni» 20 novembre — e per il quale im-
porto vi abbiamo scritto di già tre volte.
Sic. U. — Oattaro. — Spediteci t 4:98
per r inserzione eseguita nel N. 95 a. d.
Sig. M. B. — Ragusa. — Spediteci f. 7:74
per T inserzione eseguita nei N.ri 95, 06,
97 a. d.
Sig. E. S. — Obbrovazzo. — Spediteci f.
2:50 per l'inserzione eseguita nel N. 23 a. d.
LAmministrazione del Giornale.
Si trova in vendita un un nuovo
ed eccellente cammino economico
{Spar-Herd) di costruzione di ultima
invenzione, che si riscalda a carbone
fossile od a legna ed ha due forni e
la caldaia per T acqua. — Può ser-
vire per numerosa famiglia o per
trattoria. — Rivolgersi da Giov. Batt.
Mummi presso V Ospitale Civile in
Zara. 5
Da Zara in Ancona il I. posto costa it. 1. 31.
!!.„„„ 21.
III. „ „ „ 11.
{Compreso il vitto.)
Da Zara a Trieste il 1. posto costa it. 1. 31.
r> n II- B « 77
m. „ „ „ 11.
(Senm vitto.)
BOlBOn PETTORALI
di PLANTAGINE,
efficacissimi nelle affezioni polmonari e
del petto, nelle tossi, tossi convulse
raucedini, e catarri bronchiali.
Questa inapprezzabile pianta
che la natura produce pel bene
e la salute dell'umanità, con-
tiene in sè il segreto fino ad
oggi occulto, di mitigare i
processi infiammatori della
mucosa del sistema tracheale,
e procura con ciò la pronta
guarigione de-
gli organi am-
malati.
Siccome noi
con questo nostro prodotto garantiamo la pura
OCXXXXXXXXXXXXXXI
IL
DALMATICO
LUNARIO
CATTOLICO GRECO ed ISRAELITICO
PER L' ANNO
1878
Corredato di Mojte Interessanti Notizie Patrie.
ANNO lì.
ZARA — S. ARTALE.
Prezzo soldi 22.
• Il suddetto Lunario si distingue per 1' e-
sattezza tanto in riguardo alle fasi lunari, che
all' indicazione delle feste e alle prescrizioni
della Chiesa.
Si vende in Zara dall'Editore e dai Librai. In
Sebenico da P. Artico, in Spalato da V.
Morpurgo, in S. Pietro da Ant, Rendich, a
Rnin da G. A. Matcovich, a Cittavecchia
G. Godoj, a Cattaro Eredi di M. Finzi.
IXXXXXXXXXXXXXXXI
Presso 8. ART4LE
in ZARA,
trovansi in vendita a grande ribasso i
due Vocabolari italiano-slavo e slavo-
italiano del P. Carlo A. Parete, dal
prezzo di fiorini sei, ridotti entrambi a
fiorini tre.
Le commissioni si eseguiscono verfo
rivalsa postale. Chi spedisce il denaro
anticipatamente, riceve i volumi franchi
di spesa.
OLIO NATURALE
DI FEGATO DI MERLUZZO
DI J. 8ERRAV4LL0
Preparato a freddo
IN TERRANUOVA D' AMERICA.
É un faito deplorabile e notorio come al comune Olio di pesóe del commercio,
comperato a vii prezzo, si giunga, con particolare processo chimico di raffinazione, a
dare 1' aspetto dell' Olio bianco di fegato di Merluzzo, che poi si amministra per uso
medico.
La difficoltà di distinguere questo grasso raffinato, dall' Olio vero e medicinale
di Merluzzo indusse la Ditta Serravallo, a farlo preparare a fredde con processo af-
fatto meccanico da un proprio incaricato di piena fiducia sul luogo stesso della pesca
in Terranuova d' America. Essendo in tal modo conservati tutti i caratteri naturali a
questa preziosa sostanza medicinale, V Olio di Merluzzo di Serravallo può con sicu-
rezza essere raccomandato e quale potente rimedio e quale mezzo alimentare ad un
tempo, conveniente in tutte le malattie che deteriorano profondamente la nutrizione,
come a dire le scrofole, il rachitismo, le varie malattie della pelle, e delle membrane
muscose, la carie delle ossa, i tumori glandulari, la tisi, la debolezza ed altre malat-
tie dei bambini, la podagra, il diabete ecc. — Nella convalescenza poi di gravi ma-'
lattìe quali sono le febbri tifoidee e puerperali, la miliare, ecc. si può dire che la ce-
lerità del ripristinamento della salute stia in ragione diretta con la quantità sommini-
strata di quest' Olio.
CARATTERI DEL VERO OLIO DI FEGATO DI MERLUZZO
PER USO MEDICO.
V OLIO DI FEGATO DI MEKLUZZO MEDICINALE ha un colore verdiccio-aureo, sapore
dolce e odore del pesce fresco da cui fu estratto. E PIÙ* EICCO DI PEINCIPJ MEDICAMENTOSI
DELL'OLIO EOSSO 0 BRUNO: QUINDI PIÙ' ATTIVO, SOTTO MINOE VOLUME. Perfettamente
neutro, non ha la rancidità degli altri olj di questa natura, i quali oltre alla minore loro efficacia,
irritano lo stomaco e producono effetti contrari a quelli che il medico vuoi ottenere, epperò DAN-
NOSI in ogni maniera.
... Depositah: Cittavecchia, ConfaloDieri ; Lussinpiccoìo : Viviani; Macarsca\ Pojani; Chirzola,Zo-
yetti ; Spalato : de Grazio; Scardona: ComboJo : Zara: Bereich; Traù ; Aiidrich ; Magusa: Drobaz;
òeoemco Beros; Verlica AJjinovich. 21.
Farmacia e Drogheria SERRAVALLO
in TRIESTE.
Unguento lolloway.
Emmorroidi, fistole, ed inlìamniazioae
interna.
Quedi malori tristi e debilitanti possono essere ^
curamente guariti dai sofferenti, se vogliono adoperwrB
V'Unguento Holloway. ed osservare, con attenzione ni-
nuta. le stampate irruzioni. Beve fregarsi bene suùe
parti al ddntorno del male, onde ogni materia note-
vole venga radicalmente espulsa, fin cataplasma di
pane ed acqua, applicato al coricai si. saràvantaggioso
La più gran pulizia è necessaria alla cura. Se coloro
che leggono questo paragrafo, lo porteranno àUa co-
noscensa degli amici loro cui esso possa importare
renderanno un servizio che non si dimenticherx tnai
più,, perchè la guarigione è sicwra.
Tanto l'Unguento, come le Pillole, debbonsi adope.
rare per le seguenti malattie:
Cancheri Lombaggine Reumatismo
Contratture Mal di capo Risipola
Emmorroidi „ di gola Seorbruto
Elefantias „ delle mamelle Scottature
Fistole „ dei capezzoli Screpolature snllt
Ferite di gambe labbra
Gotta Morsicature di Screpolature sulle
Gonfiamenti Mosquisito, mo- mani
glandulari sehe di rena eoe. Tumori
Infermità cutanee Pedignoni
Questo meraviglioso unguento elaborato sotto Id so-
prainiendenza del professore Holì^wwy si vende ai
prezzi di Horini 3 e fiorini due e soldi 90 per vaso
nello stabilimento centrale 144 Strandla Londra, d
in tutte le farmacie e Drogherie del mondo. (4) 2
Grande deposito di oggetti
di gomma elastica vulcanizzata
Calze per varici. Capezzoli. Tettine per (Slattamento
artificiale. Clisteri a fero. Pessari di diversi sistemi
Vesciche pel ghiaccio. Coppette per estrarre il latte
Siringhe. Cinti. Sospensori ecc.
Inalatori a vapore del dr. Levin, Apparati per
V anestesia del dr. Eichardson. Schizzettini per inie-
zioni sottocutanee del Dr. Prawaz. (4) 2
OLIO VERGINE DI RIOIKO.
Senza odore, ,ne sapore, purga prontamente e non
cagiona do|ori. È preparato con semi eletti e di prima
spremitura. E'inalterabile; quindi ogni famiglia dere
essere provveduti!. Vendesi in piccoli recipienti da 30
grammi l'uno ben chiusi e ben pieni. Questa dose basta
per un adulto ed in quantità proporzionatamente mi-
nore per un bambino Una fiaschetta vale sol. 20 {4) 2
Pezze di Brescia.
Deposito in Trieste presso la farmacia J. Serravallo, 2
TINTURA D' ASSENZIO
del MANTOVANI.
NB. Le boccette genuine, devono avere le parole
Tintura d'Assenzio dei Mantovani- incrostate sulla
boccettina. 4) 1
Pastiglie di Gomma canà'te
dei farmacista SERRAVALLO. (4) 1
La gomma ha una provvida azione sui nostri or-
gani ed è essenzialmente raddolcente, calmante.e ri-
storatriee. Essa conviene in tutte le infiammazioni-
irritazioni e i languori, la si dà sopra tutto nelle
malattie di petto, degli intestini e delle vie winarie.
Si vende unicamente presso la farmacia Serravallo
CARTA RTGOLLOT
PEE SENAPISMI.
Adottata in tutti gli Spedali di Parigi. Ambulanze
e Spedali militari dalla marina francese e daquéUa
Beale inglese.
Per assicurarsi dalle contraffazioni, esigere la firma
qui in calce. RiGOLLOT.
TH questa importante spedalità, la Gazzetta si oc-
cupò negli anni J868. p. 6. e 1869 p. 38.
Trieste : Deposito generale di spedizione da J.
Serravallo. (4) 1
Depositari: Cittavecchia, Confalonieri; Lussinpic-
coìo : Viviani ; Macarsca ; Pojani ; Curzola : Zovetti ;
Spalato : de (ìrazio; Scardona •. Corubolo : Zara : Ber-
oich; Traù: Andrich ; Magusa: Drobaz; Sebenico
Beros; Verlica Aljinovich.
Corso degli Effetti e dei Cambi
all'i, r. Borsa pubblica in Vienna
Corso medio inv. a
1. BeMto [)ubl)li<;o.
Rendita in carta ....
Rendita in argento . . .
Rendita in oro ....
Prestito dello Stato del 1860
2. Aztai.
Azioni biella Banca nazio
naie .....
„ dello Stabilimento di
credito
Corso dei Cambi della
Borsa medesima.
Londra, per 10 lire sterline
Argento, {)er 100 fiorini .
Zecchini imperiali. . .
Napoleoni d'oro . . .
100 marchi imperiali va-
lute germanica ....
U
mar?o
62 85
67
74 50
111 75
mar?!0
62 65
66 90
74 50
13
62 66
66 60
74 35
111 25111 40
800 — 800 — 798 -
232 50 231 50 280 80
118 80
104 90
5 59
9 48
118 95
105 20
5 59
9 49
58 hO 58 55 58 60
119 10
105 50
5 60
9 51
Dr. VINCENZO de BENVENUTI imprenditore editore e redattore responsabile. Tipografia SPIEIDIOÌ^E ABTA3J.