ridionale di tutte le province Austriache le
offre sensibili vantaggi riguardp il trasporto ed
il commercio col Levante.
In vicinanza délia principale cava di car-
bon fossile vi abbonda la forza motrice offerta
dalle cascate délia Kerka presso Roncislap e
Scardona. INon vi mancano quindi che solo per-
sone intrapreridènti, giacché i capitali per isti-
tuire una fabrica di vetrami non oltrepassano
le forze delfo provincia.
/ •••
4. Fabbricazione di colla caravella.
Dai 10,000 centinaja di ossi che si espor-
tano dalla Dalmazia , si ricavano ora circa 8000
fîor. ed invece si potrebbero convertiré in 3ooo
centinaja di colla caravella del valore di oltre
60,000 fior. Le parti terree degli ossi si sciol-
gono fácilmente nel diluito acido muriatico in
cui si lasciano finché divengano flessibili co-
me il cuojo molle, ed in tal facilissimo mo-
do si ottiene la colla nella forma degli ossi,
lavandoli bene onde deliberarli da ogni acido.
Sciolgendo siflfatta colla nell' aqua, le si puo
daré quella forma che più aggrada.
Per ciascuno di codesti rami d' industria
sarebbe necessario offrire a' lettori dalmati al-
tre istruzioni ed altri sviluppamenti, perché
possano approfittarne, e ció si fará con altri
articoli che di proposito tratteranno di tali ma-
terie. Ma ció ché tornerebbe necessario spe-
cialmente per essi, si é una volontà ferma ed
efficace, per cui sorgendo ormai dallo stato
sedentario e retrogrado in cui giacciono ne'
propri interessi, si mettano all' immitazione del-
le altre nazioni, delle altre provincie dell' im-
pero nostro medesimo, nelle quali le varie in-
dustrie d' arti e di traffico costituiscono il prin-
cipale mezzo del loro agiato, sostentamento.
3Né sola la volontà è necessaria , ma più ne-
cessario ancora si é uno spirito di associazío-
ne, per cui si uniscano d'interessi i molti ca«?
|)italisti ed industrianti, e con forze associate
possano e valgano quanto non possono fare né
cfcuseguire isolati. Mentre ciascuno esercita da
se solo e per se i propri commerci, egli non
procura il vantaggio degli altri, ma únicamen-
te il proprio, anzi dove possa avvantaggiare di
più, danneggia e sagrifica gli altrui interessi.
Altrimenti va la bisogna quando esercitano ed
amministrano commerci di società. Allora ogni
singolo socio cerca il vantaggio generale, per-
ché nel generale conosce il suo speciale ripo-
sto, e gli affafi procedono meglio e più sicu-
ri. !Né fácilmente, per forte e ricco che sia
un industriante , si accingerà da solo ad una
grande e nuova impresa, per quella tema na-
turale e quella sollecitudine che ha ogni uomo,
che la cosa gli vadi a male, ed egli perda un
grosso capitale impiegatovi, che spesso puo re-
cargli rovina. Perció s' attiene per lo più a traf-
fici sicuri, o ne' quali puo perdere poco. - Al-
1' incontro si accinge alie imprese più ardite,
e più grandi quando alio stesso scopo é in so-
cietà d' altri, cioé quando nell* impresa non
risica che qtiella poca tangente messa assieme
con molti, e per cui é certo di un lucro se
il negozio prospera, e poco si danneggia nella
perdita se va a male.
Per queste ragioni quindi, niente dev' es-
sere più desiderabile in Dalmazia , quanto 1' i-
stituzione di tali associazioni commercial i ed in-
dustriali, per cui cessato Y egoísmo, e que'
meschini traffici individuali, che il più delle
volte riescono di nocumento al luogo dove si
esercitano, dieno principio a tante grandi in-
dustrie , cui porge occasione ed opportunité il
paese, e le quali sarebbero e ad essi ed al ge-
nera le di somma utilità.
Nel nostro N. 51 alia pag. 510 c. 2. 1. 28, leçgi:
1* uniformité delle opinioni di tanti dotli stranieri ece.
AUa pag. 511 c. 2. 1. 22. invcce di rosta propor-
zione leggi: tozsa ecc. Alla 1. 47. si legga : Aggiun-
gasi, che per quanto si esamini 1' edifizio, non si scor-
ge ecc.
Si publica ogni giovedi. II prezzo annuo per Zara è di fiorini 4; per semestre fiorini 2j per fuori franco di porto fiorini 5, per
semestre o «trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dai proprietari, fuori da tutti gl'II. RR. Ufíicii posta».
•"'''; Si riceve anche qualunquc altro giornale in cambio di questoi.
G. FRANCESCHI Estensore. ZARA, DE.HARCHI E ROUGIER Proprietari Editori.
guente denudamento dei rnonti, dei col-
li e di altri tratti non si potrá por ri-
medio che dopo un novero di anni,
piuttosto lungo. I punti piü elevati man-
cano di térra vegetale, cui le pioggie
dilavarouo e nelle valli trasporta roño. A
correggere la loro nuditá dovrebbesi ri-
portare sulle parti denúdate un tanto
di térra, ció che ognun vede, nori é
impresa tanto facile. Sia puré; lascia-
-mo tali siti, e troveremo tanti altri,
assai piü acconci, e che presentano tut-
ta I' attitudine perché vi si possa plan-
tare un boschetto. Per altro converrá
riflettere, che nelle vette dei monti e
dei colli crescono cespugli; se questi si
moltiplicano, bastera il lasciarveli'per
qualche numero di anni, e formerapno
giá uno strato di térra vegetale (humus)
che servirá poi ad alimentare piante piü
grandi. E chi metlerebbe in dubbio, ¡che
in questa guisa si sieno formati coll'in-
dar del tempo sulle alture i boschi piü
folti? I
Tutto sta nel far rivogliere V att<?n-
zione degli abitatori di questa, provincia
non giá al solo presente , ma piuttosto
al futuro, e con quei mezzi, che le
circostanze presentano, provvedere an-
che agí' interessi de' nipoti e pronipoti.
La Dalmazia, per la sua posizione, é
chiamata a prender parte al commercio
non solo delf adriatico e del mediterrá-
neo, ma ben anco de' punti piü lonta-
ni. Ed in tale vocaziohe, perché non
ha piü frequenti i suoi cantieri? Quan-
to íegname da costruzione non eleve
comprare la Dalmazia per somme gros-
se e a danaro contante ? Quanto tenue
air incontro si é il ricavatü dalle legna
da fuoco, che ogni anno incariscono,
e che fanno vende re a man baciatá e
tronchi di vite, e rami d' ulivo , e sot-
tilissimi stecchi, purché si abbia che da
ardere. E trattandosi del combustibile
il dalmata dovrebbe accorgersi, che non
senza ragione la provida natura gli lar-
gheggio il combustibile minerale , ed
egli , che é tanto tenero delle cose pa-
trie , loro difensore ad ultima prova,
dovrebbe devenire ad apprezzare un pro-
dotto del suolo patrio, e farne uso non
diversamente che ne fanno tanti altri
paesi piü ricchi di risorse ma poveri di
boschi come noi. 11 combustibile mine-
rale, posto in uso sui nostri focolari,
súbito che vi é mezzo di evitare la puz-
za che tramandano i carboni del Pro-
mina, servirebbe eccellentemente alio
scopo , che ha di mira il presente ar-
ticolo, di raccomandare cioé la coltura
dei boschi ed il taglio giudizioso dei
medesimi.
VARIETA'.
La societá per la navigazione a va-
pore sul Danubio aveva alia fine del 1846,
3i piroscafi della forza complessiva di
299a cavalli. Si dividono questi in basti-
menti peí trasporto dei passeggieri, ed
in quelli di rimurchio; vi appartengono
45 barche di ferro ed alcune di legno
per caricarvi le merci, ed 8 barche peí
trasporto de' maiali.
Col principio del 1847 si aggiun-
geranno altri 7 bastimenti a vapore del-
la forza di 980 cavalli, quindi il servizio
sará fatto con 38 piroscafi, ai quali si
aggiungeranno 60 navigli di térra da ca-
rico, 12 detti per maiali, e 1 2 peí tra-
sporto del carbón fossile , e che saran-
no rimurchiati da appositi bastimenti a
vapore. Colla fine del 1847 la societá
avrá 46 piroscafi della forza di 5090
cavalli, e 100 barche da carico, di fer-
ro, coi quali navigherá sul Daubio, sul
Tibisco, e sulla Sava.
(J. d. oest. Lloyd. 2o5)
Si publica ogni giovedi. II prezzo annuo per Zara é di fiorini 4; Per semestre fiorini 2; per fuori franco di
porto fiorini 6; per semestre o trimestre in proporcione. Le associazioni si ricevono in Zara dai pro-
prielari, fuori da tutti gl' II. RR. Ufficii poslali.
Si riceve anche qualunque altro giornale in cambio di questo.
G. FRANCESCHI Estensore. ZARA., DEMAKCHI E ROÜGIER Proprietari Editori.
uio ni. sr. a.
LA DALMAZIA
FOGLIO LETTERARIO ECONOMICO
Giovedi i4 Gennaio 18/17.
IL MlM§CHIHO »1 ZARA.
Al sig. P. Berlingieri di Genova !
Zara 14 gennaio 1847.
I] critico vostro giudizio stampato
nel Corriere Mercantile di Genova del
28 ottobre p. p. intorno a quanto ne
scrisse il Cusani nelle recenti sue me-
morie sulla mia fabbrica del Maraschi-
no, per la cortesía di nobile amico si-
gnore di costá mi venne or ora nelle
mani; e se prima non vi ho rese con-
venient! grazie pel grande amore che
avete di me che non conoscete, se pri-
ma non vi ho fatta publica lode per
la perfetta cognizione della cosa che im-
prendeste a trattare, e della certa lea-
le fonte cui attingeste, lo ascrivete alia
ignoranza in che io m' era di quello
anziché al mió ingrato animo. — E se
io ne meravigliassi leggendolo, se mi
pungesse quindi desiderio di sapere di
voi, vi lascio pensare. Ne chiesi a Ge-
nova, d'onde mi venne dilettarvi voi
di pittura e d* articoli di gazzetta. E se
ció m'increbbe vi lascio pensare, che
io vi credeva da piü, che io voleva po-
ter piu apprezzare il vostro giudizio. Ma
se per avventura la notizia di voi é bu-
giarda, se per questa io vi sconosco, non
me ne incolpate e dite che se a dieci
passi la fama altera un fatto, una per-
sona , lo puó maggiormente dal Medi-
terráneo alT Adriático. E sia puré che
di pittura vi dilettiate , o d' altro anzi-
ché di pittura, io vi prego di leggermi
con quieto animo in questo commenda-
to foglio, La Daimazia, da cui ogni
menzogna é sbandita, e che escendo in
Zara, m' é quasi una malleveria della
veritá da ognuno qui veduta e saputa ,
e cosi vi avverrá di non cadere piü ol-
tre in tanto sbaglio di tinte.
Se vi foste fermato ad encomiare,
portare alie stelle ed ove meglio volete
la fabbrica Drioli o qualunque allra fin
anche immaginaria, io vi avrei lasciato
tranquillo nel vostro scritto, né falso
I' avrei smentito. Che me ne cale se
una fabbrica con lodi che da a se stes-
sa si pavoneggia di continuo nei pub-
blici fogli ? Si sa quanto ció valga ! Che
farebbe a me se anche Abd-el-Kader
rovinato nei suoi interessi d' Africa e
fuor d' ogni speranza venisse domani in
Zara a mettervi fabbrica di Maraschi-
no ? II cipigliare d'una barbuta , truce,
fosca faccia puó rovinare forse i miei
interessi ? No certamente! Ma voi mi
avete cliiamato per nome, mi avete pe-
sto sul piede , m'avele locco nella pelle,
ed un mió silenzio varrebbe o co»fer-
ma al vostro scritlo o timore di rim-
beccarvi.
-C 32 )-
in breve fini, ne oltenne alcun figlio
da Zaiietizza sua moglie. Quindi sali
sul trono Tuartko il bastardo , e non
si tosto sali, che ne fu balzato da Osto-
ia Cristic, il quäle guerreggiö piü'vol-
te contro a Ragusi, e divenuto insof-
fribile a' grandi del regno, fu privato
del soglio. In suo luogo fu collocato
del 1815, Stefano Ostoia ; e contempo-
raneamente il bastardo suddetto, soste-
nuto da gagliardo aiuto di 10,000 tur-
chi, gli contresto il potere. Se non
che quelle guerre intestine furono ces-
sate per interposizione de' nobili del re-
gno , cui avendo i pretendenti tra se
diviso , regnarono. L'Ostoja del 1425
mori, Tuartko del 144^-
{sara cont.) G. FRANCESCHI.
Uso DEL CLORURO DI ZINCO NELLE
SALDATURE.
II signor Werner, professore di
metallurgia pratica a Strasburgo, si ser-
ve da alcuni anni con successo del clo-
ruro neutro di zinco come flusso nelle
saldature col saldatojo in luogo dei flus-
si communi, e trova i seguenti vantag-
gi: i.° 1'uso del cloruro di zinco sotto
forma liquida permette di far sempre
aderire perfettamente i pezzi • 2° la sal-
datura si fonde piü facilmente, per cui
si possono usare soldatoi piü leggieri ;
3.° eseguita Ja saldatura, non occorre
di limare ne raschiare, ma basta asciu-
gare il pezzo saldato con un pannolino
umido; 4.0 si puö impiegnre questo flus-
so con ogni sorta di metalli senza ec-
cezione.
Per la buona riuscita della salda-
tura altro non occorre che di ben net-
tare e deossidare la superficie del rae-
tallo; una tale operazione e specialmen-
te necessaria pel ferro, e puö eseguirsi
nel modo seguente: si bagnano bene le
superficie da saldarsi coli' acido idroclo-
rico (muriatico), indi si soffregano con
ritagli di zinco infino a tanto che sia
tolta ogni traccia di ruggine, ciö che si
ottiene facilmente.
Ecco ora il modo di preparare il
cloruro neutro di zinco. Si scioglie lo
zinco nell'acido idroclorico, insino a
tanto che 1'acido sia saluro, indi si as-
soggetta il liquido all'evaporazione, e,
quando questo £ ridutto alla consisten-
za delJ'olio, si lascia raffredare e si
chiude in bottiglie conservandolo per
1' tiso. Prima, perö, di rinchiuderlo nelle
bottiglie, d necessario di verificare colla
carta di tornasole se realmente il clo-
ruro si trovi in istato neutro, e privo,
quindi, di reazione acida.
Se il sale e neutro, non discioglie
che gli ossidi che ricoprono la superficie
del metallo, e questo rimane intatto; ma
se quello contiene un eccesso di acido,
allora 1' acido libero intacca il metallo
stesso e vi produce macchie disaggradevoli.
L' uso di questo sale, come flusso,
nelle saldature non e veramente ignoto
ai nostri lattonai: poichć il liquido com-
posto di sale ammoniaco e rimasugli di
zinco di cui servonsi alcuni artefici con
vantaggio, altro non & che un cloruro
di zinco, ma nello stato acido, per cui
macchia facilmentc gli oggetti delicali,
e viene , per conseguenza, ristretto a
pochi casi in alcuni lavori di zinco.
II sale neutro, all'opposto, come
fu sopra avvertito, si presta, a guisa
del borace, per tutti i metalli, e nei
piccoli lavori, si puö usare anche col
cannello, specialmente negli oggetti d'oro
e d'argento.
Si publica ogni giovedi. II preaszo annuo per Žara i di fiorini 4; per semestre fiorini a; per fuori franco di
porlo tiorini 5; per semestre o trimeslre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dai pro-
prietari, fuori da tutti gl' II. RR. üfficii postali.
Si riceve anche qualuoque altro giornale in cambio di questo«
G. FRANCESCHI Estensore. ZARI, DEMARCHI E ROUGIER Proprielari Editori.
neir avere i coloni sostituite varietà no-
velle aile specie antiche, sostituzione
cui saranno stali indolti in vedendo le
specie vecchie prossime alla sterilità,
giacchè non è da suporre ch' essi le
avrebbero poste in abbandono, ove non
fossero divenute poco fécondé.
(.sarà cont.) INICOLÔ OSTOICH.
VARIETA'.
Nella cittá di Buda v' era un ma-
rito übbriacone, che ogtii sera ritorna-
to a casa , caricava di busse una sua
moglie buona femmina , per cui la tapi-
ña metteva guai e grida fortissime, con
grande disturbo e díspiacere del vicina-
to. Un di tre garzoni che abitavano da
costo ed erano commossi da cosi brutto
giuoco, mentre il marito per faccende
trovavasi fuori di casa, andarono a vi-
sitarla, dicendole: se tu farai quanto noi
ti consiglieremo, e tu non loe che ra i ba-
stonate per tutta la vita dal marito. Stan-
ca la poveretta da quei lunghi maltrat-
tamenti, facile vi si acconcio, e restati
di ció che era a farsi , essi se ne par-
tirono. La sera vegnente sul tardi resti-
tuitosi a casa ubriaco piú del solito , in-
cominció maltrattare e porcuotere piü
crudelmente che mai 1' infelice, quan-
d' Ella gittatasi gionocchioni sul pavimen-
to a chiara voce si fe' a pregare: S. Chia-
ra, S. Geltrude, S. Marta, ora che
n' ho il maggior bisogno come mi avete
promesso, aiutatemi, perché durar piu
non posso a tanto dolore. Non ben la
moglie prego, che una porliciuola segreta
si schiuse, ed entrarono ad una ad una
tre donne bianco vestite, con corona ¡n
testa, ed un baslone robusto in mano,
e senza proferir motto o parola , inco-
minciarono contemporáneamente a zom-
barlo di santa ragione; per cui egli met-
teva le maggiori grida del mondo. E ve-
dutolo ben concio, e quasi tutto rotto
nella persona , come prima si ritirarono,
e chiusero la porta. Allora il bertuccio-
ne piagnolento: Ah Sante benedette! di-
ceva, giacché son uscito vivo ancorché
tutto fracassato, mi vi prometto di mai
piú finché avró fiato né anco di un buf-
fetto loccare mia moglie. E te poi rin-
grazio, o moglie, che con quelle tre
non hai chiamata in soccorso anche S.
Orsola; la quale se colle undecimilla sue
vergini veniva, e ciascutia mi avesse per-
cosso , delle undecimille non sentiva piú
forse le cento busse.
Si reca a conoscenza de' nostri culti lettori ?
che chitinque per J'amor delle cose patrie, amasse
di far aquisto d' una SSIEXBStlL DH^lílLtll tutta
per argomento ? e lavoro di dalmati chiarissimi
scrittori, ne faccia ordinazione al sottoscritto pro-
prietario-editore , dalla cui Tipo-Litografia da bre-
ve e uscita. 11 suo prezzo e di íiorini i.
Si publica ogni giovedi. II prezzo annuo per Zara e di fiorini 4; per semestre íiorini 2; per fuori franco di
porto Iiorini 5; per semestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dai pro-
prielari, fuori da tutli gl' II. RR. Ufficii postali.
Si riceve anche qualunque aJtro giornale in cambio di quesio.
G. Fjunceschi Estensore. Zaka, Demakchi e Rougier Proprielari Edilori.
che avranno per tal modo protbtto u*
bertosoj 2.° perché ei sará piu perfet-
to di quello cui darebbero le varietá
novelle ed ignote, avuto riguardo alia
precedente coltura, onde fu ingentilita
la pianta antica, da cui fu coito il se-
me. Air incoutro ponendo in abbando-
DO le specie prime, quatido poco frut-
tificano, ed appigliandosi, come fanno
lotto di i nostri agricoltori, alie viti
novelle, che a caso nascono dalla se-
mente ne* campi, Y uva che per tal mo-
do si ottiene, non é tale, che trarsene
possa ottimo vino, e ció perché il sub-
bietto onde fu ge ñera to il seme, da cui
sorse la nuova varietá, non ha súbita
quella lunga cultura , di cui egli é me-
stieri per far si, ch' essa allorché rin-
novasi per seminagione, porti il mede-
simo frutto in ispecie. Donde ne avvie-
ne che queste varietá offerteci dal ca-
so, nate essendo da sementi cui la pre-
cedente coltivazione aveva di poco in-
gentilite, per lungo corso di lempo,, dan-
no vino non abboccato e di poca darata.
Ora se taluno ci opponesse dicen-
do, che le uve che sono il prodotto di
viti generate dal seme, danno in gene-
rale vino debole e che s' altera di leg-
geri, noi risponderemo, che queste sor-
ta di viti allorché nascono da sementi,
che di giá sono divenute specie, da ra ti-
no prodotto libertoso, e se non eguale
nelP eccellenza a quello del subbietto,
ch* ei sará nondimeno d' assai migliore
di quello, che darebbero le varietá no-
velle ed ignote nate a caso ne' campi •
perché le prime avendo indossalo il ca-
rattere di specie, danno a vedere, che
i loro subbietti furono ingenliliti da lun-
ga coltivazione, e le seconde mancando
di questo carattere, mostrano ad eviden-
za di non aver col mezzo della cultura
raggiunto quel grado di gentilezza ne-
cessario a portare ottime frutta.
E qui potrebbe dirci taluno che se
le specie antiche non fanno frutto in
gran copia , lo danno tuttavia eccellen>-
te, e che il vino che se ne trae, egli
é generoso e di lunga durata, e quin-
di da preferirsi a quello, che si ottie-
ne in copia maggiore si , ma che sí al-
tera e guasta fácilmente. Per confessare
il vero portiamo anche noi su questo
proposito la medesima opinione. Ma i
contadini dell' isola nostra nel collivare
la vite, vollo avendo il perrsiero a nul-
1' altro che all* abbondanza del prodot-
to, non la pensado a questo modo, ma
abbandonando, prima eziandio che di-
vengano infeconde, le specie antiche,
si fanno con desiderio grandissimo a col-
tivare qualunque novella varietá, che na-
ta sia casualmente, per ció solo che fa
frutto in copia maggiore. Donde ne na-
que che i vini della regione meridionale
dell' isola , celebri quaranta anni fá per
la durata, per la forza, peí sapore e
peí colore, non godono al di d' oggi di
quel pregio, onde godevano per lo pas-
sato, e questo inconveniente grandissi-
mo sorse appunto dall' avere i coloni in
luogo delle specie antiche sostituite va-
rietá novelle offerte loro dal caso. Bene
dunque meriterebbero della patria agri-
coltura que* possidenti, che si facesse-
ro a proibire siffatta sostituzione, po-
nendo d' innanzi gli occhi de' nostri col-
tivatori i danni che ne derivano, e mo-
strando loro 1' utilitá che si trarrebbe ove
si rinovassero le specie antiche per ope-
ra della seminagione.
Dalle cose pertanto piu sopra di-
scorse, noi crediamo di poter conchiu-
dere, che il miglior mezzo per allevia-
re i danni che ci vengono dalla sosti-
tuzione di varietá novelle, alie specie
antiche, egli é quello di riprodurre que-
ste dal seme, allorché divengono poco
feconde. INICOLÓ OSTOICH.
Si publica ogni giovédi. II prezzo annuo per Zara é di fiorini 4; per semestre fiorini 2; per fuori franco di
porto íiorini 5; pf*r semestre o trimestre iri proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dai pro-
prietari, fuori da tutti gl' II. RR. Ufficii postali.
Si riceve anche qualunque altro giornale in cambio di questo.
ZARA, DEMÍRCHI E ROUGIER Proprietari Editori. G. FIUNCESCHI Estensore,
che le viti e tutti i vegetabili che rue-
ño frultano danno frutti di miglior
sapore. Ed il vino di miglior sa pore,
nell' argomento importa ni issimo dei no-
stri vini puö ben agevolmente compen-
sare la maggior quantità del vino infe-
riore e ció basta per la seconda parle
del quesito, ne fa duopo immorare or
dalla prima.
Rignardo alla durala del vigneto
posso dire che 1' esperienza ci fa sicnri,
che coli'impedire, rilardare , minorare
la fioritura dei vegetabili in generale,
cioè la riproduzione, si prolungbi loro
la vita. Si puö dire a ragione, perché
i fall i ce lo diedero à vedere, che, co-
me nella famigliu animale lo scopo fi-
nale è la riproduzione egli pure lo sia
uella famiglia vegetale. Questo scopo
dipendente dalla sapienza infinila del
Creatore egli è condizione essenziale
ali'individúale natura degli esseri orga-
nizzati, i quali tali essendo nell' indole
chimica del loro composto orgánico scen-
dono per effetto chimico della natura
vjvenle a dar origine all' ovo od al se-
me cioè a riprodursi. E se questo sco-
po finale è ritardalo, il composto or-
gánico impiegherà perö sempre, onde
condurre a termine la sua vita. Egli è
certo che la forza vitale di un qualun-
que essere vivenle animale o vegetale
colla riproduzione si esaurisce. Vero
questo principio; il noslro ragiouamen-
to , a mio parere, ha base sufficienle
per non cadere.
Ora se vero è che il vigneto il
quale raeno frulla vivra più a lungo,
si dovrebbe assicurarsi coli'esperieuza ,
se il minor prodotto, nel caso della
vite aliméntala col letame di vinaccie
sia compénsalo dalla maggior durala
della di lei vita. IN on abbiamo, che io
sappia esperienze sul proposito. Io in-
chino a portar parere che la maggior
durata bonificherà la minore quantità
di prodotto. Ma se anche ció non si
verificasse, il che non credo, poste lut-
te le circostanze pari, posto in calcolo
il periodo degli anni di riposo che si
deve daré al terreno pria di rinovare
il vigneto e gli anni dell' infanzia che
devono precedere Y epoca della frulli-
ficazione ; o riflettendo che nella ruota
agraria in un lungo periodo di anni,
1' epoche dei riposi sarebbero più fre-
quenli, quanto più breve fosse la du-
rala del vigneto ; io credo che 1' agri-
coltore, il quale non pensasse soltanto
alla sua età, ma anco a quella dei suoi
discendenti ; si Iroverebbe avvantaggia-
to nel collivare la vite col concimarla
colle vinaccie, piuttostochè col conci-
me vegeto-animale; oltre il vantaggio
di oltennere dal suo vigneto, come di-
cemmo un vino di migliore qualità, don-
de avrebbe al certo un secondo com-
penso.
P. PSISITEO.
VA RI ETA'.
Un frate nel maggior calor della
state era in riva al mare, e non ve-
dendo intorno persona vívente , tratlisí
di dosso gli abiti, si tuffó in aqua. Die-
tro un muro stavasi un fanciullo, ed
accorso incontanente a quelle vestí ,
com' è proprio della loro elà , si vesti
del cappuccio che più gli diede nelTumo-
re, ed andava facendo clei gesli strani
e delle capriole, di cui accortosi il fra-
ie, con piglio minaccioso : olà imperti-
nente fanciullo, dicevagli , deponi quel
sacro abito ; o non sai forse com' entri
toslo il íistolo in corpo a chi profana
quel cappuccio ? Si, padre, lo so, rispon-
deva, ma questa volla entró il fistolo
nel cappuccio.
Si publica ogni »iovedl. II prczzo annuo per Zara è di fiorini 4", per semestre fiorini 2; per fuori franco di
porto fiorini ó; per semestre o trinieslre in proporcione. Le associazioni si ricevono in Zara dai pro-
prielari, fuori da tulti gl'II. RR. Ufficii postali.
Si riceve anche qualunque altro giornale in cambio di questo.
G. Franceschi Estensore. Zara, Demabchi e Rougier Proprielari Edilori.
~c 64 )-
servazioné che io feci credo di potér
asserire che coll' adacquare si ottenga
con buon successo V intento che é sem-
pre quello di sóllecitare la vegetazione,
la si ottengá quando la stagione é tem-
pérala e non in altra época. I semen-
zaii di piante erbacee se formati soho
nella stagione calda e secca, ad onta
di un abbondante adacquamento, non
riescono. I senli o non nascono, o na-
scono pochi e crescono a stento. Ben-
tosto il tessuto orgánico loro aequista
una spessezza e compacitá estempora-
nea , e s'imiseriscono, se non perisco-
no, e Irapiantati che siano, cosi intri-
stiti, non ricscono. ]Non una volta ebbi
Y esperienza nei semenzaii delle brassi-
che, le quali nate nei primi giorni di
giugno, adacquate tutte le sere abbon-
dantemente; raa 'afflitte dal caldo e dal
secco della stagione, rimanevano pic-
cole mesćhine e col fusto quasi legnoso,
ñon piú alte per 1' intendente agricol-
tore a dar buona speranza col trapianto.
All' incontro i semenzaii delle stesse
brassiche seminati in primavera esposti
alia plaga medesima in terreno di egua-
le indole mi danno ognora felicissimi.
risultamenti. Con un di piú a poter di-
re aver osservato che le piante meschi-
né lasciate nel semenzaio di primáv'era
neir alio della scelta pel trapiantare,
progredivano nella loro vegetazione e
resistevano senza essere adacquate, al
caldo ed al secco dell' estate. I semen-
zaii sutti agl¡ ultimi di luglio ed ai pri-
mi di agosto per le brassiche aulunnali
riescono come quelli di primavera; e
cio a mérito della stagione. Quel che
dico delle brassiche posso dire delle sa-
late ed in generale per ogni vegetabile
seminato per essere trapiantato. Queste
mié osservazioni furono falle tulte nel
terreno calcareo. Se 1' argilloso dato
avesse risultamenti migliori, íl che non
credo, le mié esperienze valeranno per
quei coltivatori che hanno i terreni cal-
carei. Ho pure 1' esperienza datami dai
miei semenzaii dei gelsi. In uno di que-
sti le piante erano piccole in confronto
di quelle degli altri, perché seminate e
nate troppo tardi. II servo del brolo,
mal contento di vederle picine e lente
nei progetti della loro vita ed anche
perché la temperatura era calda oltre
['ordinaria misura, per 1' época della
meta di maggio, senza mia saputa le
ha adacquate tre sere di seguito e sono
tutte peritê. I gelsi degli altri semenzaii,
i quali noti; furono adacquati, continua-
rono a crescere con prospera vegeta-
zione e 'giunsero all* altezza di dué o
tre piedi, ad onta che non levai loro ,
come ë mio metodo, le manate latera-
li , che gettarono i piú vigorosi J pef-
suaso che col togliere loro le cacciale,
si perda nella robustezza del ceppo, e
che il guadagno in altezza nella [»rima
età della pianta sia ¡Ilusorio anzi dan-
noso.
(,sarà cont.) P. NISITEO.
VARIETA'.
Mehmet Hagno entrato in una la-
verna poco discosta da Saraievo, legato
di fuori il cavallo, cionco tanta aqua-
vite e spirito , che resto coito disfatlo.
Rifattosi al cavallo, volea rimettersi in
sella per proseguiré il viaggio. Quindi
s' aggrappa per la criniera , pon piede
in istaíFa, ed: aiutta Maometto, e tre-
cento santi del paradiso, esclamando,
si da la spinla col pié fermo, Ja qua-
le non misurata , e contropesandogli la
testa carica d' umori, sbonzolo dall' al-
tra parte del cavallo. Essendo ancora
in ierra: eb!... fosle troppi, gridava ,
recedete almeno la meta, che di tanti
non ne ho bisocno.
Si publica ogni gioveđi. II prezzo annuo per Zara é di fiorini \\ per semestre fiorini 2; per fuori franco di
porlo fiorini 5; per semestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dai pro-
prielari, fuori da tutti gl'II. RR. Ufficii poslali.
Si riceve anche qualunque altro giornale in cambio di questo.
G. Fkanceschi Estensore. Zara, Demarchi e Rougier Proprietari Editori.
do si adacquano le piante coi solo og-
getto di contenerle in vita. In questo
caso dando uno stimolo efficace aile
radici coll' acqua fertilizzata e non cor-
rispondendovi T influenza degli agenti
atmosferici a causa délia stagione calda
e secca , influenza necessaria, per la
vitale economia vegetale ; in questa cir-
costanza lo stimolo invece di giovare
alla pianta, le deve per mio avviso
portare nocumento. Col tenere Y acqua
ail' azione atmosférica , anche fuori del-
1' immediata azione del sole, ció che io
ho esperimentato, dopo due o tre giorni,
particolarmente se la temperatura délia
stagione sia in alto grado, nascono in
quell' acqua in grande numero degli
animali acquatici délia sezione dei cel-
latinosi ed acquista essa un grado di
oleosità ; dipendente io credo dalle fun-
zioni, escrezioni e decomposizioui di que-
gli animali, si corrompe e s'imputridi-
sce. L' adacquare con acqua di tal sorta,
sará cosa certo nociva, segnatamente
se le foglie dei vegetabili vengano ba-
gnate.
Questi sono i cenni dei quali ho
riputato necessaria cosa fare Y esposizio-
ne relativamente ail' uso di somministra-
re ai vegetabili coll' acqua una surroga-
zione ail' alimento loro naturale; il quai
uso quanto proficuo egli è eseguito da
esperto coltivatore, altrettanto nocivo
riesce eseguito che sia da chi non è
guidato né dalla scienza , nè dall' espe-
rienza. E con ció do termine alla lunga
mia diceria scritta anche questa per
ubbidire.
P. NISITEO.
FIORI e FRITTTI.
Da parecchi giorni trovasi qui tra
noi il sig. Garbi Primo dipintore di fio-
ri col sistema chiamato alP orientale. —
Egli dipinge fiori, frutta, uccelli, far-
falle, ecc. ed il suo metodo da lui me-
desimo per continua esperienza miglio-
rato e reso facile, lo fa degno di esse-
re raccomandato massimamente aile si»
gnore délia nostra provincia.
Dopo poche lezioni ch'egli sommi-
nistra, esse sono a portata di dipingere
ogni maniera di fiori, di frutta tanto in
carta, che in qualunque tessuto di seta,
o pannolino, e per poco di attenzione
e premura che vi pongano, la loro riu-
scita è certa, come lo fu di tante che
approfittarono delle sue lezioni in que-
sta citta ed in altre primarie capitali
d'Italia. — Se tutto che contribuisce
a migliorare ed aiutare l'attuale secolo
di progresso devesi stimare, e seguire;
quest' arte pure che aggiunge un nuovo
pregio massime al bel sesso, vorrà esse-
re con amore seguita, la quale loro re-
cherà e vantaggio e diletto.
Col finiré del mese di marzo
corr., si compie il primo trimestre
1847 di associazione al giornale
DAIMAZIA. Gii editor i pregano per-
cid i cor te si loro sigg. Associati di
rinnovarp per tempo presso i rispet-
tivi cc. rr. ujfici postali V associa-
zione medesima, onde poi non ne
conseguano interruzioni e ritardi nel-
la spedizione settimanale delle sin-
góle dispense; facendoli av ver ti ti ,
che per assecondare il desiderio di
molti, essi colVincominciare del nuo-
vo trimestre , ridaranno la primiera
forma ed edizione al giornale; e
che offriranno eziandio per la fine
del semestre V elenco di tutti i sigg.
Associatiy che sosterigono questa let-
teraria impresa.
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porto fiorini 5; per semestre o trimfstre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dai pro-
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G. Fjuncbschi Estensore. Zim, Demakchi e Rougier Proprietari Editori.