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Erano molti anni che il sottoscritto nutriva
il desiderio di sottoporre ad una prova il pro-
prio vino col farne navigare una cassa di bottiglie.
Infatti nel 1838 ha potuto imbarcare una cassa di
100 bottiglie di maraschina sopra un bastimento,
ch' era destinato per la Nuova-York, e che doveva
anche fare ritorno in Europa. La cassa fu diretta
a Trieste alia fine del 1838, ma il bastimento non
salpó che in aprile successivo, ed appena nel 184 *
ritorno la cassetta a Trieste con altro bastimen-
to, quindi a Sebenico. Appena sbarcata fu tras-
portata a casa, venne súbito aperta, ed esaminala
fiasca per fiasca. Si trovarono tutte nello stato in
ch' erano spedite, che ognuna riporlava il suggel-
lo di famiglia a cera lacca, e nessun danno soí-
fersero in fuori di una, che si votó in conseguen-
za di crepatura. Le bottiglie erano state ermeti-
camente otturate con una delle migliori macchine,
che fino ad ora si conoscono, ed é quella stessa
eseguita dalvalente meccanico Domenico Stefiutti,
ora domiciliato a Zara. Venne aperta ed assaggiata
una bottiglia, e si trovó di sapore squisitissimo,
e non proprio sicuramente a nessun vino il piü
pregiato di questa provincia. Per la distinta sua
qualita fu comperato per Vienna al prezzo di fio-
rini due la bottiglia.
Neir estáte del 1843 mediante le provide cu-
re del nostro Governo, e degli ufficii provinciali,
vennero eccitati molti possidenti a consegnare al-
cuni campioni de' vini particolari per proseguirli
a Vienna , ond'essere quivi assoggettati alia com-
missione degli scienziati, che doveva aver luogo
quell'anno medesimo; e fu allora appunto che ven-
nero consegnate a questa autoritá política alcune
bottiglie da varii possidenti, le quali rimesse al
destino, e sottoposte al saggio, furono da queJ com-
missarii qualificati per vini distintissimi, e vennero
del parí a ciascheduna qualitá accordati i primi
posti eminenti, non comuni ai piu scelti ed esqui-
siti vini del mondo. Ne diede ragguaglio la gaz-
zetta di Zara.
Esposta dunque la posizione che devono avere
i vigneti, la qualita del suolo, il modo particolare
di coltura, che vi si deve prestare, la manipo-
lazione delle uve, 1' imbottamento e la svinatu-
ra, l'ottima riuscita che ebbe il vino dopo di
ayer passato e ripassato Patlantico, ognnno potra
pienamente convincersi, che i vini dalmati in ge-
nerale sono naturali e non composti od artefatti,
come si credette, che tutto favorisce la nostra po-
sizione , senza aver biáogno di ricorrere ad altri
mezzi. Se poi in generale il vino non si conserva,
come dovrebbe esserlo, ció dipende dai mezzi che
si hanno, a fine di prowedere minutamente ai re-
quisiti da me esposti. Vi é chi non puó spende-
re, altri non ha i recipienti ed utensili necessarii,
altri non bada, che il vaso sia senza difetti, infine
quasi tutte le canove sono esposte tanto al calo-
re, quanto al freddo, che fanno provar al liquore
sensibili cambiamenti.
Qualunque uva in Dalmazia in generale é
suscettibile di daré un vino eccellente, ove si ab-
bia la cura di farla perfettámente maturare, di se-
parare luna qualita dall'altra, per esservi molte
uve, il cui commescolamento é pregiudizievole, per-
ché si abbia per risultato una distinta qualitá di
vino.
Non poco conlribuisce ad avere vini cattivi il
pigiare insieme i'uve nere ebianche. II non impiegare
neíla vendemmia un poco piu di braccia e di cura,
fa si, che si abbia vino bastardo, insípido, di co-
lore, che non é né bianco né ñero, e sia in conseguen-
za soggetto a guastarsi. Posto anche si mantenga
buono, il suo prezzo differisce di molto dagli altri
o perfettamente neri o bianchi. Un altro motivo
che rende insípido un tale vino fatto di uva blan-
ca e ñera, sí é, che mentre il vino della prima,
almeno in Dalmazia, non é bevíbile che all'espiro
deiranno, perché tardi arriva alia maturazione, il
vino ñero invece comunemente é bevíbile, e gra-
dito al palato anche dopo la prima svinatura.
Se i vignaiuoli dunque attendessero a separa-
re le uve, non vi é dubbio, che si avrebbero vini
migliori e di durata, ed il prezzo loro non sa-
rebbe vergognosamente basso, súbito che il vino
bianco o giallo si vende un terzo- e piu, meglío
del vino ñero; anzi, se abbia oltrepassa-to il secorido
o durato qualche anno di piu, superó il pericolo
del guasto, e si vende a % di piu deü'altro.
Quanta compiacenza non proverebbe il sotto-
scritto se potesse aver la fortuna, che molti pos-
sidenti ed agricoltori coltivassero i vigneti nel mo-
do che indicó, e trattassero le uve conveniente-
mente per averne vini delicati e di durata ! Non
vi é dubbio, che cosí facendo ritrarrebbero grande
utilita dai loro fondi campestri, perché ed a mi-
glior prezzo venderebbero 11 vino , e migliorandone
sempre piu la fattura, si spingerebbero nel grande
mercato de'vini da bottiglia, che alie allre nazio-
ni fruttano di bei milioni. MATTIAZZÍ.
VAKJOBTÁ.
Zara. — Nel mese di novembre a. p. furono
aperte in questa arcidiocesi tre nuove scuole ele-
mentan minori, cioé nel capoluogo comunale in
-C 24 3-
to duro di Tangarogg 6.15 — Fagiuoli rossi 5. i5
Čeci 6.oo — Frumentone 3.45 — Zucchero fari-
ña il cento funti fior. a3.39 — detto pesto 27.57
- detto blondo 20.47 - Riso Ostiglia 11.28 —
deto Chinese buono 10.44 " ^^ffe Rio 24.45 —
detto S. Domingo 27.00 — Bacala 17.55 — Fa-
riña Mandmehl 9.19 — detta del mulino a vapo-
re N. 3 7.10 — detta N. 4. 6.5 V2 - detta N. 5
5.44 — Segó colato i8.3o -- Cera gialla in tran-
sito 88.52 — detta di Bosnia 87.12 — Sapone di
Levante 19.21 — Olio d'Oliva vecchio fior. 18.00
- detto nuovo i8.3o — Lino pettinato ogni cen-
to funti fior. 28.40 — Gargiuolo i.maqualita 22.56
- detto a.da qual. 21.3o — Cándele diSego 2 1.3o
- Castradina affumicata 6.27 — Sardele di funti
cento la barila fior. 8.00 — Pelli bovi ne secche
ogni cento funti fior. 4°-5i.
Trieste 1 o gennaio. La scorsa settimana e-
rano i coloniali in favore specialmente il caffé Rio.
Anche i zuccheri pesti presentavano uno smercio
animato, specialmente pel traffico al minuto. I
prezzi dei zuccheri greggi si manlengono. I prez-
7/1 erano: Cañe Rio da fior. i5-2i il centinajo;
san Domingo fior. 17; zucchero Portoricco fior. 13;
Fernambucco bianco dai 16-19 l/2. Granaglie. Fru-
mento d' Odessa fior. 5 %; frumentone del Da-
nubio 3 Y2; detto degli Abruzzi, avareato 2: 5o;
detto del Banato, patito fior. 3; orzo del Danu-
bio fior. 2. 45 lo staio. Pelli. Pelli di bue, di
Trieste, fior. 4»~45»V2 il cent.; dalmate fior. 38-45;
becchine salate dalmate da 7 a i5 car. il funto.
Olio. Se ne vendettero 7,100 orne, tra cui 3oo
d' Istria e Dalmazia da fior. 21 a 21 % Torna. —
Le sete istriane e dalmate valevano da fior. 9 e
10 car. a fior. 12 e 3o il funto. — II segó era
segnato con fior. 19 ya il cent. (L. 7.)
— II governo del litorale austríaco notifica, che
incominciando dal i.° di gennaio a. c. tutte le
dogane commerciali, eccettuate quelle che si tro-
vano alia linea del porto franco di Venezia, saran-
no abilitate di daziare per l'entrata il caffé senza
eccezione di quantita. (L. 4-)
II London Observer dei 19 dicembre da rag-
guaglio sull'applicazione del galvanismo a fine di
richiamare a vita gli assiderati. Ai 15 dello stesso
mese, dice il giornale, una povera donna di Fer-
rybridge, contea di York, si vide costretta di ab-
bandonare il letto, e mettersi al sicuro dai mal-
trattamenti del marito briaco, passando la notte
sulla strada in camicia. La mattina íu trovata stesa
a térra, senza segno di vita, e dopoché per tre ore
furono messi in opera i soliti rimedii aerarte, sí
tentó per ultimo una batteria galvanica; ed ecco
alia seconda scossa la donna cominció a dar se*
gni di vita e ritornare in sé. (P•)
— Conservazione de¿fe^ostar¡ize alimentaria Si
é trovato con esperienze moltiplicate, che l'ossido
di carbonio é un disinfettante, ed un conservatore
dei migliori, che vi sono, per le sostanze alimen-
tan, ed in particolare per le materie animali, il
quale senza sapore e senza odore, non comunica
alia carne veruna qualitá disaggradevole o nociva.
Annunziano d'averlo fatto pervenir solo e combi-
nato con altri gas ed essenze in vasi ermetica-
mente chiusi, e che contenevano le materie sotto-
poste al loro método conservatore, ma che é pre-
feribile, se vuolsi, che la materia organica non
abbia odore e sapore estranei, adoperare Tossido
di carbonio puro, piuttosto che misto ad altre so-
stanze; secondo essi, comunica alia carne un bel
color di. rosa, che si conserva perfettamente.
(Repert. d'Agrie. Nov. 1845.).
— Ai 6 di gennaio si fece una corsa di prova
sul ponte della laguna di Venezia; il carro a va-
pore percorse in 8 minuti un tratto, che la mi-
glior barca non poteva compiere in un" ora. In
meno di due ore si giunse dalla piazza di s. Mar-
co a quella del Campo marzo a Vicenza. Ai 14
del corr. é stato aperto al publico tanto il ponte,
quanto tutto il tronco di strada, giá compiuto.
— I beneficii portano interessi quando che sia,
io diceva. Non signore, rispóse uno; dovete diré;
ció che porta interesse, quell'é vero beneficio.
... Cattivo augurio, se in i3 siedono a tavola
rotonda in un albergo od altrove. Verissimo, ma
solamente nel caso, che il pranzo sia stato alle-
síito per 8 o 10.
— Qual é lo spirito predominante di questo
popolo, domandava un forastiero al suo ospite in
campagna. Signore, a dirle la verita, la nostra gen-
te non conosce altro spirito che l'aquavita.
— Nell'ifco Ungarico del p. p. mese si lesse
eh'é stata scoperta di recente una macchina, tan-
to utile pe'naviganti, la quale faceva conoscere
dodici ore prima il vento che dovrá soffiare. Ora
un navigante in riposo pretende d'aver scoperta
una maechina colla quale si conserva il vento fa-
vorevole a bordo di bastimenti, e da potersi ado-
perare a norma de' bisogni.
Si publica ogni giovedi. II prezzo annuo per Zara é di fior. 4; per semestre fior. 2; per fuori franco di porto fior. 5, per se-
mestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dal proprietario, fuori da tutti gl'H. RR. Ufficii postali.
Franeeschi Eslensore e Proprietario Zara tipografía dei fratelli Battara.
-c 29
Non senza perché le scritlure ispirate tolgo-
no da' fiori tante imagini simboleggianti le cose
immortali. Non senza perché deve al frutto pre-
cedere il fiore, e annunziare l'anno rinato la ri-
sorgente speranza. Ma la coltura de' fiori puó ve-
ramente portare buon frutto, non solo moltípli-
cando il numero di coloro, che di lei vivono, e
creando cosí un nuovo genere di bella industria;
ma destando nell'umversale un piu vivo e veggen-
te amore di sé, invogliando il ricco a quegli stu-
dii piacevoli, a quel nobile commercio di nolizie
e di doni, e a quei graditi lavori, ch'empiono al-
quanto la vuota e tediosamente beata sua vita, e
nell'educare i fiori gl'insegnano a educare sé stes-
so; consolando il povero con un diletto squisito
e innocente , che gli orni la persona e la casa ,
gli rallegri i sensi, gí' ingentilisca il pensiero. Non
si amino di matto amore, con istolta e colpevole
prodígalita; non si comprino i fiori únicamente rari
per la difficoltá dell'averli o per le forme mostruo-
se; non si consumí ne' vasi e nelle ghirlande e
ne'mazzetti d'un bailo quell'oro, che potrebbe co-
prire la scarna tremante nudita di tanti famelici;
ma di questo sorriso della natura si facciano so-
lenni gli altari di lui, che si compiace tra'gigli;
di lui, ch'é il fiore del campo; e nel trmpío e
nella casa, e nelle private e nelle pubbliche feste
prescielgansi i belli ai ricchi, gli snelli ai pesan-
ti, gli schletti agli artificiati ornamenti.
Possa quest'esempio, e l'altro delle societa
istituite a promovere le belle arti, eccitare imita-
zioni sempre nuove in ogni genere d' opera ele-
gante e onorata: possano gli uomini accorgersi
finalmente, che le grandi cose s' intraprendono e
compionsi, non aspettando il favore de' casi o in-
vocando la carita de' potenti; ma si le prívate for-
ze, associando con ordine perseverante, e con fer-
vore unánime volgendole a un fine. Di qui sol-
tanto possono le nazioni aspettarsi rinnovellamenlo
e grandezza.
£ parlando in ispecialita della povera patria
nostra, quante utili cose non si sperimenterebbero
a poco a poco e nell'agricoltura, e nelle arti piu
necessarie alia vita, che tanto sono imperfette tra
noi, se coloro che possono, con la contribuzione
di quatlro fiorini all'anno, e col volere unito, aiu-
tassero ai miglioramenti piu necessarii, faeendo
venire di fuori uomini idoneí, e macchine e at-
trezzi, o mandando de'giovani nostri ad ammae-
strarsi in queste cose, le quali sarebbero ben piu
fruttuose alia provincia di quella* tanta scienza le-
gale e medica, che ci aliaga! Dall'unione verrebbe
forza a noi deboli; dalla forza verrebbe a noi ab-
battuti coraggio; e neü'ajutare i necessítosi, aju-
teremmo ' (credetelo , o Dalmati ) ben più valida-
mente noi stessi. N. TOMMASÉO.
• Nuove costruzioni di strade in Dalmazia.
CDalla GaxssMla di Zara N. 6J.
Le sapienti cure della pubblica amministra*
zione, che si osservano intese al ben essere della
Dalmazia, riflettono da qualche tempo con mag*
giofe intensità nell'agevolare le comunicazioni delle
citlà litorali con le borgate mediterranee, e mer-
cati posti alla frondera ottomana, comprese le vie
stabilité per le carovane esterne, che giungono dalla
Bosnia, Erzegovina e Montenero, a Spalato, a Ra-
gusa, a Megline presso Castelnuovo e a Cattaro.
Non è molto che nell'appendice della gazzetta
si ricordô la modificazione della discesa del mon-
te Mossek e Demis, e l'altra dall'altipiano di Pro-
mina alla sponda destra del Kerka, ambedue de-
stínate ad agevolare il trasporto del carbon fossi-
le per la via di terra a Sebenico, o per la via del
fiume a Scardona. Un cenno pure venne offerto
della nuova strada cavalcabile dal bazzaro di Ga-
taro al Montenero, che ascende l'erto e dirupato
monte Praciste sino all'altezza di piedi 2000.
Due grandi strade percorrono nel senso lon-
gitudinale la provincia, che, insieme ad altre sette
strade traversali, iormano una ben inlesa rete di
comnnicazione tra i principals porti e la frontiera
ottomana. La prima strada longitudinale è tutta
mediteïranea, ha principio al confine della Croa-
zia sopra Knin, e per Verlicca, Sign, Ugliane, Xup-
pa, Vergoraz, termina alia torre di Norino alia
sponda destra del fiume Narenta Questa strada
da molti anni aperta ai ruotabili, lascia a deside-
rare alcuni períézionamenti ed una regolare roa*
nutenzione, che non si tarderanno ad eseguire ed
attivare. La seconda strada denominata litorale,
perché in molli trattí quasi tocca il mare, o non
vi è discosta molto, muove da Zara per Bencovaz,
Scardona, Sebenico, Traù, Spalato, Almissa, Tor-
re di Norino, ove si congiunge colla prima strada
e per Metcovich, Kiek, Slano, Malfi, Ragusa, Ca-
stelnuovo, Cattaro, finisce a Budua: questa strada
della lunghezza di circa s>44 miglm geografiche,
venne per intiero assunta in regia amministrazioue
della Sovrana Munificenza.
La strada litorale, che negli anni decorsi non
era carreggiabile, se non da Zara per Sebenico a
Spalato, ora si è già prolratta non lunge da Almis-
sa, che vide giungere nel decorso anno carrozze
da Spalato^ e cosi stabilila una nuova era di pu-
Anno II. 1 §46.
«
SU 5.
F06L10 LETTERARIO ECONOMICO
Inteso agli interessi della Provincia.
Ch' io non ciliada al sonno eterno
Queste luci affaticate,
Finche il Verbo sempiterno
Non discendá in sua bontate,
E Israello non redima
Dalla colpa che l'adima:
Tal pregó dal caldo cnore
II figliuol giusto d'Hillele,
E lo Spirto avvivatore
Rispondeva a lui fedele:
Non morrai se pria non provi
La letizia dei di novi.
Come al gramo che viaggia
Per cammin cieco e selvoso,
Un baleno spesso irraggia
Tutto il sito pauroso,
Rivelando a luce incerta
Bella valle a pié dell'erta:
Cosí lui che, d'Isaia
Ai presagi consolato,
Del suo vivere lá via
Irta quasi avea varcato,
Bivin raggio, del futuro
Profetato, fea sicuro:
Ond'e'scorse nel trasporto
Del vatídico suo petto,
Nato omai, dell'uom conforto,
Un celeste Pargoletto,
Sobbarcato al reo fardello
Dei peccati d' Isdraello:
Poi sul Golgota il vedeva
Innocente fitto in croce,
Sollevar pei figli d'Eva
La novissima sua voce,
E fermar col sangue il patto
Del promesso uman riscatto.
POESIA.
Inno a san Simeone Giusto ')
E gioi l'anima antica
Nella sua speme inquieta:
Quai chi già di sua fatica
Conta prossima la meta,
Noverava e' non lontane
Le predette settimane.
Ma la notte è dileguata :
D'orïente ai cerchî primi
Una zona colorata
Nuncia il Sol dai rai sublimi,
Onde brilla la natura
Della luce la più. pura.
E nel tempio al Dio de'Padri,
Quai prescrive il rito santo,
La più pura delle madri
Il figliuol oifriva intanto;
Dove un impeto indistinto
Simeone avea sospinto.
Lo miró, ne le sue braccia
Sel recava quel Vegliardo:
Una bragia era la faccia,
Vivo spirto il sangue tardo,
E baciando il divin Figlio,
Prorompea col pianto al ciglio:
Or concedí, o Sommo Nume,
Che tra morti io pur trabocchi,
Se a veder l'eterno Lume
Mi fu dato con quest'occhi;
La salvezza di tue genti,
Le speranza de' viventi.
Ma Tu pia madre celeste
Che m'affisi adesso muta,
Non sai Tu da che tempeste
Avrai l'alm a combattuta,
Quando il figlio esposto segno
Mirerai di strazio indegno?
Quando il Sol, quasi per doglia
Chiuderà de' raggi il fonte,
Quando il suolo, e come foglia
Tremerá mugghiando il monte?
Fieno allor tue pene amare
Infinite come il mare.
Si parló — Da quel momento
Ogn'istoria di lui tace,
Passó incognito e contento
DeiFavello nella pace,
Come stella in ciel remota
Che tramonta a tutti ignota.
Ventilando i grandi vanni
Sulla tomba silenziosa
Corse il tempo ben mille annî,
Nè affrali la spoglia annosa,
Cui virtù del cielo a noi
Trasportó dai liti eoi.
Benedetto, che il vetusto
E il novello patto hai scorto,
Che d'età lodata onusto,
Riposasti nel conforto
Di quel Dio ch'ora concede
Suoi favori, Tua mercede:
Che fra noi per lunga etade
D'abitar diletto prendi;
Tu le dalmate contrade,
Fatte squallide, difendij
L'avvilito tu rincuora
Che fra stenti si martora.
Di Tue grazíe aiuta Zara
Per Te amata in mille prove,
Al Tuo nome dove un'ara
Odorata s'erge, dove
Quai profumo, e mane e sera
A Te ascende la preghiera.
G. FRANCESCHI.
') II santo Corpo intatto fu trasportato dalla Palestina per un pellegrino nobile veneciano, che spinto da tempesta a
Zara, poco stante, venuto a morte, lasció a questa cittá l' insigne reliquia. Era l'anno 1280, e probabilmente in ottobre, quan-
d' e' moriva, e merce una celeste rivelaxione fatta in sogno ai tre rettori della cittá e al dotto arcivescovo di allora Perian-
dro, eloscritto legato dal morente pellegrino al convento, dove s'era rifugiato, venne riconosciuto il santo Corpo e con indicia
bile consolaaione e festa, traslatato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, allora principale collegiata, dove rinchiuso in una
cassa di cipresso, fu depositato in arca di marmo, che di fronte in rilievo rappresenta i immagine del Santo.
Allorché Elisabetta col marito Ludovico re d' Ungheria viaggiava per la Dalmazia nel 1371 giunta a Zara, si recava
con tutta la real corte a visitare la preciosa reliquia, e presa da grande divoisione, per un miracolo ititervenutole, fece of-
potrebbero nascere dalle differenti denominazioni,
che talune delle rispettive specie portano, sia in
opere štampate, o nei cataloghi delle collezioni, o
nel commercio. Abbonda la Dalmazia in modo mi-
rabile di specie e di distinte varieta del genere
Clausilicij Draparnaud3 forse perché il di lei suolo
formato in principalitá di pietra calcarea si pre-
sta meglio di quel delle altre regioni alio svilup-
po ed alia sussistenza di siífatto genere di molu-
schi, in modo che l'insigne professore a Tarand
nella Sassonia,E. A. Rossmaessler nella sua non
mai abbastanza encomiata iconografía dei moluschi
di térra e di aqua dolce, non esitó di chiamarla
il paese delle Clausilie. Noi perció daremo al no-
slro proponimento principio, appunlo con esse:
CLAUSILIA. DRAP.
Le specie segnate colV asterisco sono
di pili recente^ scoperta.
1. dalmatina. Partsch. Vergoraz. Roncislap.
2.* dalmatina. Var. a. epidaurica. Distrelto di
Ragusaveccliia.
3.* dalmatina. Var. b. candidior. Slano.
4- macarana. Zieg. =almissana. Küst. Macar&qa.
Almissa. Lešina.
5. stenostoma. Rossm. Macarsca. Almissa.
6.* corpulenta. Kut. ~ costicollis. Parr. Vergoraz.
7. contracta. Parr. r= Kutschigii. Kiist. Brazza.
8.* lagostana. Kut. r=rsemistriata. Kiist — aquila.
Parr. Lagosta. Curzola l).
9. laevissima cum varietatibus. Ziegl. Dalm. 2).
i o. superstructa. Parr."=. laevissima. Var. Rossm.
Curzola.
11. decipiens. Rossm. Zara. Spalato. Ragusa.
1 2. crenata. Meiike. = decipiens. Var. Schm. Ob-
brovazzo. Meleda. Zaravecchia. Spalato. Na-
renta.
13. albocincta. L. PJeif. Zaravecchia. Wrana. Sco-
gli di Zara. Spalato.
14. robusta. Kiist. Spalato.
15. blanda, Ziegl. Scardona. Dernis. Spalato. Le-
šina.
16. blanda Var. Macarsca.
Le prime 8 specie e varietà, che dal più al meno tutte
vi si avvicinano, formano una famiglia separata esclusivamenlc
appartenente alla Dalmazia, il di cui tipo normale si è la Cl. dal-
matina per la prima volta osservato dal sig. Partsch nelle te-
nute di Vergoraz. La Cl. macarana è la più grande di tutte le
specie del genere Clausilia fin'ora conosciute, arrivando in al-
tezza fino oltre 14 linee misura di Vienna.
a) La Claus, lœvissima Z. è molto comune in tutta la Dal-
mazia, ove si trova tanto in terraferma che sulle isole in varie
dimensioni, e di distinta bellezza e grandezza alia parte boreale
della penisola di Sabioncello. Sembra pero mancare nel circojo
di Cattaro, ove viene rimpiazzata dalla molto affine, ma tutta«
via différente Cl. caltaroensis. Alla Cl. lœvissima sono dal più
aï meno affini le specie nomínate dal N,° 10, al Z7.
17. subcylindrica. Ziegl. Lesina. Macarsca. Na-
renta, Budua.
18. binotata. Ziegl. Carin. Vodizze. Ragusa. Ca-
nali. s
19 lamellata. Ziegl. Dalm. Rossm.
20. concolor.? Ziegl. Parr. =1 monilifera Mfter
Melada.
21. paehygaster. Partsch. Meleda.
22. « Var. elongata. Kut.~ bulla. Parr.
laevissima. Var. Rossm. Meleda.
28. cattaroensis. Ziegl. Cattaro.
24. albescens. Var. agnata. Ziegl. Obbrovazzo.
25. gastrolepta. Ziegl. Spalato. Castelnuovo di Cat-
taro,
26. conspurcata. Crist, et Jan. Carin. Roncislap.
Ragusa. Castelnuovo di Cattaro.
27. piceata. Ziegl. Rossm. Dalm.(?)
28. crenulata. Ziegl. Lesina.
29. fulcrata. Ziegl. Lissa. *
30. stigmatica. Ziegl. Narenta. Canali. Cattaro.
31. Var. «. bicolor. Ziegl. Napenta.
32. » Var. b. albina Kut. Canali.
33. Sandrii. Parr. Budua.
34.* commutata. Var. Rofsm. Parr. Slivnizza.
35.* amoena. Küst. Meleda.
36.* geophila. Küst. Ragusa.
37.* Kutschigii. Parr. Castelli di Spalato.
38.* solidula. Kut. Ragusa.
39. exarata. Ziegl. — Cl. angistoma nel commer-
cio. Macarsca. Narenta *).
40. exarata Var. minor. Kut. Meleda.
41. sulcosa v. Mühlf. Ragusa.
42. strigillala Mühlf.~ sulcosula. Ziegl. Meleda.
43. formosa. Ziegl. Meleda.
44« irregularis. Ziegl. Ragusa.
45.* cataphracta. Parr. = irregularis. Var. Kut.
Slano.
46. diminuta Parr. Curzola.
47. abrupta. Küst. Meleda.
48. capiliacea. Rossm. Macarsca.
49. papillaris. Müll. Lesina. Curzola. Canali. Cattaro.
50. » Var. virgata. Crist, et Jan. Lissa.
51.* Vidovichii. Sand. Vodizze.
52. gibbula. Ziegl. Zara.
53. J? Var. Küst. Vodizze.
54. vibex. Rossm. Pago. Spalato.
55. semirugata. Ziegl. per tutta la Dalmazia.
56. pygmaea. Ziegl. ~ semirugata. var. minor.
Rossm. Lissa. Narenta.
Anche la Cl. exarata costituisce colle seguenti specie
dal N.° 41 al 46 un gruppo di distinte e graziöse forme, tutto
proprio della provincia, ed anzi esclusivamente del circolo di
Ragusa, non trovandosi ehe il tipo normale della Cl. exarata
molto copiosamente, perö nei distretti di Macarsca e di Fort'O-
pus del circolo di Spalato.
lita. É desso inlanto adatto per le fabbriche di
pasta. I prezzi dei cereali ai suddctti due rastelli
sono: frumento a fior. 3, ¿¡5; orzo a fior. i, 55;
segala da fior. 2, a 2, 10; frumentone a fior. 2,
10; fagiuoli a fior. 3, 4o 1° slí"0 veneto franco
di dazio: per difetto di ricerche, e mancanza di
acquirenti. di orzo giunge assai scarsa quantila ai
suddetti mercati. Per trasportare poi queste bia-
de fin ai punti pin vicini al mare, come Sebeni-
co o Scardona, ci vanno di spesa per ogni Iré
staia da fior. 1, 3o, a íior. 1 , 40.
— Alia riva abbiamo presentemente circa 15oo
barile di vino isolano al prezzo di fior. 2, 3o a
fior. 2, 5o. L'aquavite é poca in commercio, e
vale, da 17 a ,20 gradi, da fior. 7, 4o, a 10, 4o*
11 vino e l'aquavite, porlati dalle marine ai ra-
stelli di Grab e Uniste, si vendono agli Otto-
mani, il primo da fior. 5, a 5, 20, e la seconda,
da i5 a 17 gradi, da fior. 8, a 8, 3o.
L'olio vale da fior. 18 a 19 la barila. Giorni
sono se ne spedi un carico per Trieste. Scrivono di
la, che gli affari sono in calma, e senza ricerche
per piu lontano; con tutto ció si puó venderlo
a fior. 22 , 4o Ia barila.
Marina mercantile austríaca a vela ed
a vapore, alia fine delfanno 1845.
Colla fine del 1844 esistevano bastimenti 537,
della capacita complessiva di 143,620 tonnellate.
Naufragarono nel i845: brig. Attivoj nave
Argentina; b. Modesto; b. Arden te; b. María
Luigiaj b. Rimembranzaj b, scun. Risorto Laz-
zarinoj b. Glorioso Lussignano; b. Arciduca
Federico d'Austria; b. Leone; b. Marco Polo;
b. Piccola Carolina - scun. Staffetta Alessanclri-
naj b. Solé; b. Vuk; b. Emigrantj b. Favoritoj
b. Jedinstvo. Totale 18, di tonn. 4°7°-
Furono venduti: Bark Jennjj brig.» Wil-
helmina ed Atalantas i brig. scuner Ciasmi, Ar-
tico e Austria. Totale 6, di tonn. 1048.
Demoliti: Pol. Elenaj nave Palma; brig.j
Tirolese, Tebro, Veloce. Totale 5, tonn. i3go.
Costruiti: a Trieste 5; a Venezia e Chioggia 3;
a Cherso 2 ; a Lussino 2; a Ika 1; a Curzola 1.
a Fiume 10; a Eagusa 1. Tot. 25, tonn. 7689;
Acquislati 5 di tonn. 816.
Bastimenti, che esistevano alia fine dell'an-
uo i845 N.° 538 di tonn. 145617, dei quali
Navi, Bark e Polacche i3o; Brick < e Briganti-
ni 308; Brick-scuner; Scuner-golette ed un Pif-
fero 4o; quindi un aumento di 3 navigli , di
2924 tonrn
I bastimenti a vapore, proprietà dei Lloyd
anstriaco sono 20, cioè Arciduca Lodovico, di
tonn. 310; della forza di 100 cavalli; Arciduca
Giovannij di t. 35o, della f. di 120 cavalli; Conte
Kolowrat di t. 325, d. f. di 100 c.; Elleno> di
t. 36o, d. f. di 120 c. ; Bar. Eiclihnoffdi t. 361,
d. i. di 100 c. Mahmudiè di t. 470 d. f. di 120 c.;
Conte Mittrowsky, di t. 240, d. f. di 60 c.; Dal-
mata3 di t. 215, d. f. di 60 c.; Arciduca Fran-
cesco Carlo j di t. 125 d. f. di 4,0 c. ; Arcidu-
chessci Sofia, di t. 141, d. f. di 5o c. ; Bar. Eil-
bek di t. 2 3o, d. f. d. 70 c.; Arciduca Federi-
coj di t. 400, d. f. di 120 c. ; Imperatore, di t.
55o d. f. di 160 c.; Impératrice di t. 55o, d. f.
di 160 c. ; Maria Doroteci, di t. 191, d. f. di
70 c. ; Ferdinando /, di t. 284 d. f. di 100 c.;
Fürst Clemens Metternich, di t. 447 > f. di
i4o c.; Stambul, di t. 584, d. f. di 160 c.; Conte
Stürmer, di t. 455 d. f. di 120 c. ; Cr es cent,
di t. 32 1, d. f. di 120 c. Totale tonn. 6909, dei
la forza di 2090 cavalli. (G. dei Lloyd Aust. N.°i 5).
Gli Annali Universali di Statistica vol. 4-° série 2.da
publicarono il Quadro sinottico , della marina
mercantile austriaca, alla fine dei i843,e pro-
metlono nel volume successivo quello dei 1844-
Governi
Marittimi
Pe-j
scae]
picc.
ca-
bot.
ton-
nel-
laggio
lun-
go c.
e gr.
ca-
bot.
tonnel-
laggio
to- 1
tali-
tà
dei
legni
totalità
del
tonnell.
tota-
lità
dei
mari-
li ari
Governodi
Yenezia 941 11038 318 38643 1259 49681 6015
Governo di
Trieste . . 1242 9225 606 109043 1848 118268 9520
Del litora-
le ungarico 262 508 155 29425 417 29933 1803
Deila Croa-
zia militare 120 753 7 482 727 1235 390
Della Dal-
mazia . . . 1739 9286 247 10148 1986 19434 7403
v Totale
1
4304 30810 1333 187741 5637 218551 25531
JNon è senza interesse il vedere in questo pro-
spetto, a quai alta cifra ascende il numero dei le-
gni minori e maggiori in Dalmazia, e quante brac-
cia vi sono impiegate nella marina mercantile. Os-
servano perô gli annali su cilati, che il numero
totale de' marinai puô essere ridotto d'un quarto
circa, giacchè nelle suddette provincie non s'iscri-
vono militarmente, come in parecchi altri paesi ,
e siccome una parte dei legni è alternativamente
stazionaria, questa non conserva i suoi marinan,
che passano in altri legni, cosicchè figurano a lie
voile come marinai di due legni ad un tempo.
Si publica ogni giovedî. Il prczzo anmio per Zara è di fior. per semestre fior. 2; per fuori franco di porto fior. 5, per se-
mestre 0 trimestre in proporzione. Le associa/ion i si ricevono in Zara dal proprietario. fuori da tutti gl' II. RR- Ufficii postali. proporzione
Cr. Francesclii Ësteasorc e ^rojsriefairio Kara tipogralla dei JF rate SI» Battara.
ghe funti 2925; olio f. ; pelliccerie diverse
f. 4«9; robbia f. 518; arnesi di casa f. 200; a-
grumi 25o; allume di rocca £ 326;. ossa ani-
mali f. 48o; panni lani f. 207; aquavite f. 260;
manifatture di rame f. 90; droghe funti 75; fer-
ro vecchio f. 4o.
Billibrig. Generi introdotti dali' Ottomano dal
di i5 gennaio a tutto 15 febbraio:
Bovi N. 38o; suini i63i; cera funti 1979;
frumento f. 36859; fagiuoli 913; ferro f. 4oo;
noci f. 58o; orzo f. 6o3; prugne f. 1855, poma
f. 33o; spelta 275; tavole d'abete 3134« Estratti
per l'Ottomano; acciaio f. 268; allume f. 94^; a-
grumi f. 2800; baccalari f. 4^3; carta i. 670;
caffé 29203; filati 10,520; manifatture 8466; 0-
lio f. 690; piombo f. 859; panni 229; pallini e
palle 1059; riso f. 11687; r0^3 £ 335; špiri-
ti f. 46o5; sapone 7077; sal ammoniaco f. 5g6;
stagno i. 4^5; endaco f. i54; pepe f. 3io;vino
f. 1706; vetri f. 584; vetriolo f. 90; zucchero f.
6459; generi diversi 9110.
Grab. Dal giorno 2 a tutto il 12 di febbra-
io giunsero al rastello: Bovi 179; pecore 16; ma-
iali 132; frumento f. 33685; formentone f. 54o;
segala 325; orzo f. 220; spelta f. i3o; fagiuoli f.
600; f. legname f. 4^o5; ferro f. 3885; catrame
f. 5835; frutta 460. Furono estratti: vino f. 1000;
aquavite f. 35o; sale 1000; córame crudo f. 28.
VÜÜBIGTA.
Sacrifizio alla scienza. Il célébré astronomo
La-Caille aveva contratta Tabitudine di riservare
un occhio esclusivamente per l'importante uffizio
delle osservazioni astronomiche, adoperando l'allrp
nel leggere e nello scrivere. Una taie abitudine lo
tondusse ad interessanti risultamenti. Cosi p. e.
egli poteva osservare con tutta la facilita l'altezza
delle stelle sull'orizzonte del mare, osservazione,
che va congiunta con moite inesattezze a causa
délia difficoltà di ben discernere l'orizzonte du-
rante la notte.
(Corrispondenza).
Il poter soddisfare a tutte lesigenze de'let-
ton, renderebbe un'opéra od un giornale si este-
so nella circolazione , da poter in qualche modo
far paghi dei loro voti gli autori e gli editori.
Ma questo supera le forze umane in tanta varieta
di gusti e di tendenze. Qui si applaude ad uno
scritto o ad un cenno, altrove lo si biasima. Ció
che passa inosservato da noi, altrove oífre motivo
a ragionevole critica, o a considerazione piü o
men seria.
II numero 5 p. e. del nostro giornale pre-
sentó argomento ad uno de' nostri corrispondenti
di Spalato di fare brevi commenti a qualche no-
stro cenno. Le poche parole p. e. suile stalle e
sugli ovili fecero a piu di uno arricciare il naso;
fu trovato inconseguente, ed un articolo da ovile.
Ma quot capita¿ tot sensus. Per esempio :
Un povero diavolo di cola, che non possiede né
greggie,né terreni, osservó (sea ragione oda torto,
resta a decidersi) che se é tanto disdicevole il ve-
dere il bestiame per 1' incuria dei giacili insu-
cidato, ben piu schifoso riesce lo scorgere i custo-
di bipedi piú sucidi dei quadrupedi; fa voti quin-
di, che tali guide puliscano primieramente sé stes-
se, quindi un po' di cura estendano ai quadrupedi;
o meglio: facciano 1' una cosa e l'altra contempo-
ráneamente.
Lo stesso corrispondente ci trasmise una Cri-
tica senza zucchero j del seguente tenore:
«Nel prospetto dimostrante il consumo dello
zucchero nei varii paesi delf Europa, giusta il
termine medio deH'introduzione e deila popolazio-
ne, é ommessa la Dalmazia e la Turchia.»
«Forse, perché in Dalmazia si ritiene il cli-
ma dolce, non ha essa bisogno di zucchero ? l).
E perché i Turchi bevono il caffé senza zucchero,
dovra credersi, che non ne facciano uso ? ").»
La domanda sa un po'di malizia. Ma a piano, signor
mío, uno alia volta. Se imparta di sapere, quanto zucchero
venga a testa in Dalmazia in un anno, eccone i dati, desunti dalle
tabelle statistiche ufíiciali publícate l'a. scorso a Vienna. Nel 1844,
a tenore dei registri doganali, furono introdotti in Dalma-
zia 406,000 funti di zucchero , tra raffinato ed in fariña. Presa
dunque la popolazione della provincia a 400,000 abitanti, si ve-
de bene, che il quoziente non risulta di certa dolcezza, perché
viene a testa poco piu d'un funto come in Ungheria, salvo Ter-
ror di calcolo.
Cosi ci é risparmiato l'obbligo di dirlo ad altro incontro.
Attenderemo in proposito risposta da Jusuf beg, se pur
ci capita! e cosi soddisferemo al quesito.
Si publica ogni giovedi. II prezzo annuo per Zara e di fior. 4; per semestre fior. 2; per fuori franco di porto fior. 5, per se-
mestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dal proprietario, fuori da tutti gl'II. RR. Ufficii postali.
^«"auceschi Ëstensore e Proprietario. Kara tipografia dei Fratelii BI at tara.
-C 72 -)-
della famiglia vegetale questo succinto brano fi-
siologico della natura anímale, conosco di essere
usci to dalla mia provincia ed essere entrato nella
giurisdizione dei fisiologi, ai quali soltanto si ad-
dice di trattare un argomento di tanta malagevo-
lezza. Ma essendo intendimento mio di parlare di
fatti riconosciuti veri, non é mío proponimento di
porgere la spiegazione loro fisiológica. Lo scopo
mio único e costante egli é di comunicare alia
gioventü studiosa que'pensamenti, i quali serviro-
no a me di scorta nello studio della natura. Me-
riteró percio perdono, se ho trasgredite le leggi
delle scientifiche discipline, e non saro giudicato
con severita, io spero, se le mié vedute non riu-
scissero pienamente soddisfacenti. Lusingato di
ció , proseguo con coraggio il mío ragionamento.
(sará cont.) P. INISETEO.
Commercto.
Zara 3 marzo.
Sino dai 17 p. p. non vi ebbero luogo ope-
razioni commerciali di qualche entila né in cereali,
né in olii.
Si hanno notizie prívate dal regno di Na-
poli, che presentano in buon aspetto il commer-
cio de' cereali, segnatamente degli orzi, di cui si
fecero molti acquisli, per commissioni dall'Inghil-
terra, per dove salparono gia varii bastimenti con
grani.
Dopo i numerosi cari chi di granaglie partiti
dallo Stato Pontificio per F Inghilterra, non se
ne permette piú Festrazione.
Da Trieste non si ba notizia di aífari gran di
per commissioni estere, ed i prezzi non variano
moho da un mese fa. II frumento faleva da fio-
rini 4, 5o a 5, 5o; il frumentone da fior, 3 a
3, 20; Favena schietta fior. 2 lo staio veneto,
con 2 per cenlo di sconto per cassa. 1 possessori
nutrono speranza d imminenti commissioni, non
avendo potuto soddisfare alie doman de dell'estero
ne lo Stato Pontificio, né il Regno di JNapoli, i
migliori granai d Italia , ned é faci le, che moho
si tragga dal Marnero. Sara necessario percio,
che si rivolgano le domande alie piazze di specu-
lazione. Dalla Polonia non se ne puó estrarre in
seguito ad un ordine del governo di Yarsavia del 5 c.
Sebenico ha depositi di frumento e di fru-
mentone; il primo si puó avere da fior. 3, 4o a
fior. 4> Faltro da fior. 2, 4o a fior. 2, 45. E
mentre questo é di buona qualita, si trovó Falíro
poco netto e misto con quantitá non indiferente
di lolio.
Alia riva si smercia molto vino delF isole da
fior. 2, 4° a 2, 45 il barile. Del vino di Comi-
sa e di Lissa ve ne sono circa 200 barili a fior.
3, 3o, perché é il migliore tra i vini isolani. In
vista appunto, che libertoso era il raccolto di vi-
no sulle isole, e che ne potra avere per grft par-
te dell'anno, i vini domestici buoni caddero di'
prezzo, e valgono anch' essi fior. 3 , 3o la barila.
Come d'ordinario ogni anno, i prezzi de vini cre-
sceranno nella calda stagione, e qualche influenza
potranno avere varii carichi di vino forte della
Brazza spediti per Venezia, donde s'hanno avvisi,
che ha benissimo incontrato. Questo potrebbe essere
una nuova via a procurare vantaggifai vini nostrali.
E giunto alia riva un carico di 60 ¡barile
d aquavite di Arbe, da 19 a 19 gradi e mezzo,
ma pretendendosi 11 fior. la barila, prezzo, che
non sí potra qui realizzare, dovra probabilmente
cercarsene l'esito altrove.
Un ribasso sensibilissímo provarono le pelli
di fuina, le quali dagli speculatorí in provincia,
giusta vedute mal fonda te, venivano pagate fino
a 4 fior. e 3o car. Fuña. Dalle notizie pero che
si ebbero snll'esito delFultima fiera di Lipsia, esse
non si pagavano piú che 3, 10 Fuña, con tutte
le spese. Trovandosi di queste pelli nel solo cir-
colo di Zara piú miglíaia di pezzi, e tutte ri-
strette in poche maní, é necessario, che si cerchi
di evitare le perdite, che naturalmente devono se-
guire coi prezzi ribassati delle pelliccerie sui mer-
ca ti esteri.
Spalato. Dal i.° a tutto il i5 di febbraio il
prezzo dei grani indigeni era:
Frumento da fior. 4 : 1 o a 4 • 4o staio
— orzo schíetto fior. 2 : 4o ~ detto frumentato
fior. 3 - segala schietta fior. 3 — detta frumen-
tata da 3 : JO a 3 : 20 — spelta schietta 2 : 3o
avena 2 : 10 — frumentone da fior. 2 : 45 a 2: 5o
— miglio fior. 2: 4o.
11 frumento di Bosnia valeva fior. 4 • 20, e
quello di Puglia fior. 5: 10.
11 vino si pagava da fior. 3 a 20 la bar.
Faquavite di prima qualita fior. 9 — seconda dett.
fior. 8, detta lavorata fior. i5, detta di Francia
fior. 24. L'olio era a fior. 21 e 3o.
Caffé Rio fior. 26: 20 -- detto S. Domingo
fior. 28 - zucchero d Olanda pesto fior. 26: 20;
id. fariña fior. 2 5 il cent.
Sevo colato fior. 18. 10 — pelli di bue sec-
che leggiere fior. 35 - dette salate grevi fior. 34
— agnellíne ogni 100 pezzi fior. 33.
Si publica ogni giovedr. II prezzo annuo per ¿Sara é di fior. 4; per semestre fior. 2; per fuori franco di; porto fior. 5, per se-
mestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dal propietario, fuori da tutti gl'II. RH. Ufficii postali.
Cf. Fraaceichi Eirtcnaore e Proprietario. ¡¡Kara tipografi a dei ITratelli Battara^
-c 80 )-
vigom^della vita vegetativa e di arrestarla e di
aumentarla, onde avvicinare od allontânare l'epo-
ca dellá [riproduzione. Avvicini amo ¿quest' época a
quegli alberi, i ¡quali vincolati sono per nostro
volere dentro uno spazio tnurato, appositamente
ristretto o dentro un vaso, della tenuta di un pie-
de cubico solíanlo, e di capacita ancor minore,
come sono gli aranci ed i limoni, che ornano i
nostri broli ; e come sono quegli alberetti, diró cosí,
in miniatura di pere, pomi, ciliegie, sucini, pes-
che, ed altri, i quali in piccoli eleganti vasi, fra
i mobili dei ricchi appartamenti, sono coi loro
fiori e colte foro frutla l'adornamento il più splen-
dido, il più'elegante o gentile del lusso della no-
stra étà. Ioneviddi in un podere, a mezz'ora di-
stante ¡^.Graík, alcune centinaia di proprietà del
si gu barune N,, di cu i il nome mi è sfuggito, il
quale per «parare ad alcune triste vicende econo-
¿Mche da lui sofferte, si era dedicato alla colti-
vazione della sua tenuta, che generosamente lo
compensava ; e fra gli articoli delle sue agrono-
miohe speculazioni, la vendita degli alberetti in-
vasi era per avventura la migliore. Io conservo
una fite datami col nome di uva di Malaga, la
quale vegeta va e frutla va entro un vaso della ca-
pacita minore di un piede cubico. A questi vege-
tabili angustiati in piccolo spazio, e da poca terra
alimentáti, la vita vegetativa non puo dare lo svi-
lüoppo riehiesto dal composto orgánico relativo al-
r indole del vegetabile. Ed è percio che in più breve
periodo giungono essi all'epoca della riproduzione,
minorata essendo l'epoca dell' infanzia loro. Ognun
conosce, che con questo metodo di coltura, si
accorda il periodo della vita vegetativa, e si fa
anticipare quello della riproduttiva, e la pianta
ha una minore durata, il falto è cerio; e per
spiegarlo, ci offre la scienza a rifleltere, che an-
gustíala la pianta in ristretti confini, per l'accre-
scimento e prolungamento delle radici, necessario
per faumento e dilatamento dei rami; e non po-
lendo esse dilatarsi e progredire nelle direzioni a
IQJO naturali, pei bisogni della vegetale economía
Íropria all'indole del composlo orgánico indivi-uate;fesi arrestano nei loro progressi, le funzioni
loi|o si allontanano, si rallenta pure la circolazio-
ne vitale; la tessitura della corteccia, del libro od
alburno e del legno, diviene più compatta, come
negli animali l'ossea e la muscolare, per effetto
di un corso pin lento degli umori vegetali nu-
triente Giunto il vegetabile a questo stato, è giun-
to alio--štalo riehiesto per lo sviluppo degli or-
gani e delle funzioni riproduttive: egli è giunto
alla pubertà in tempo più corto, e tanto più cor-
la sarà la durata della sua vita : regola costante e
generale per tutti gl'individui della famiglia ani-
male e vegetale. (sarà conL). P. NISETËO1).
Coinmercio.
Spaîato 6 marzo.
La carovana del 21 febbraio eomponevasi di
3o cavalli da soma, e 3 da sella, scortati da 11
individui," ed introdusse:
Colli 10 di frumento, id. 12 di ossa d'ani-
mali ; id. 3 di avena; id. . 1 7 di frutta secche. .
— Qnella del i.° di marzo era di 127 cavalli,
guidati da 54 uomini, ed importo :
Colli 8 granaglie; id. 8 fagiuoli ; id. 44 frut"
ta; id. 24 cera gialla ; id. 2 camminetti da pipa,
e 168 di ossa animali.
La medesima carovana esportó :
Sapone funti 549; manifatture di cotone funti
3929; filati di cotone f. 5217; zucchero pesto
f. 3551 ; agrumi f. 1266; caffè f. stacci
di crine f. 169; endaco f. i5o; pirofori f. 233 ;
filo di ferro gregio f. 287 ; manifatture di rame
ed ottoçe f. 3i; manifatt. di lana 109 ; frutta
secche 322, ed altre merci in minori partite fun-
ti 86. _ # >> #
— Si ha da Trieste, che gli olii sono in ri-
basso a causa dei molti arrivi, e che l'orna vale
da fior. 20 a 20 e
Di questo dottissimo scrittoie, la cui profonđa erudizione
noi ammiri'amo rispettosi, abbiamo ofFerti fin'ora a' nostri asso-
ciati buon numero di areheologici e storici lavori, che onoravano
veramente i nostri fogli. Ora otteniamo dalla sua córtese condi-
scendenza parecchi articoli anche di economía agraria, dettati
con quello spírito acuto di osservazione e di analisi, che puo at-
tendersi únicamente dalla applicazionc diuturna ed indefessa di
un uomo. che tutto sé stesso consecró alio studio e all' amore
delle scienze naturali.
Presentando duaque i nostri cortesí lettori questi articoli r
non ommettiamo di rendere i più sentiti ringrazíamenti, al chia-
rissimo loro autore.
AFVIS O.
Essendo per compiersi col finiré del corr. mese
di marzoj il primo trimestre 1846 dell' associa-
zioTie al giornale LA DALMAZIA, cosí Veditore
reca avviso a benevoli suoi Associatif pregandoli
di rinnovarla per tempo presso i respett'wi c. r.
ujficii postalij onde poi non ne conseguano in-
terruzioni e ritardi nella spedizione settimanale
delle singóle dispense.
Si publica ogni gioveđi.*ll prezao annuo per Zara e di fior. 4; per semestre fior. 2; per fuori franco di porto fior. 5> per se-
mestre o trimestre in propopzione. Le associazioni si ricevono in Zara dal proprietario, fuori da tutti gl' II. RR. Ufficii postali.
€j¡. Fraiicesclii Estensore e Proprietario* Kara tipografía dei F'ratelli Battara.
C 88 3—
vece in essi l'energia física e tutte le funzioni da
h\ dipendenti, la facolta intellettuale e tutte le .
Ipjrazioni a lei dovute, le troviamo degradate ,
Éterate ed aleune estinte. Vediarao evidentemente
cambíala la natura speeifica' dell' individuo. Que-
sto fenomeno miserevole piu che negli altri, si
manifesta in modo compássionevole neU'uomo.
(si dará il fine). P. NISETEO.
C o m m e rcio.
Zara \f\ marzo.
-Per esser:e, limitato lo smercio delle granaglie
da un mese fa, ed introducendosene all' incontro
ogni giórno dai terrazzani alie piles v'é la conse-
guenza^ che s'aumento il deposito di cui parlavasi
nel N.° 5. I prezzi si regolano non giá dietro il
bisogno, sibbene giusta le viste di speculazione.
II ffcuinénto é a fior. 4» 5o in circa; il frumen-
tijne 2. 4°J l'orzo 2. 32.
II deposito nei granai di Trieste ascendeva al
i.° di marzo a 268,31 o staia di frum. 189,000
di frumentone; 3oo staia segale; 2,400 avena;
10,000 orzo, e 4ooo st. fagiuoli. Le vendite, che
¿libero luogo nell'ultima settimana di febbr. ascen-
deva a 6,100 staia di frumento, 5oo di orzo, e
800 di avena. II frum. del Danubio a fior. 5. 15;
del Marnero fior. 5, a 5. 25 ; degli Abbruzzi fior.
5; orzo del Levante 2. 4° j ed avena a 2. 5.
p- L'olio si sostiene a Zara a fior. 19. Conli-
nüano gli arrivi del vino dalle isole; e quantun-
que la vendita media al giorno si calcoli a 2 5o
barili, se ne potrebbero trovare alia riva circa
1200 bar¿ II prezzo si mantiene a fior. 2.
%'•• S'carseggia il ierro turco. Quesla specie di
feriH* si aiinovera tra le migliori in commercio,
ma la sua forma disaddatla per i successivi lavo-
ri, fa si, che scarsa ne sia la rícerca aU'estero,
e nel prezzo poco avvantaggi il vendilore.
- Un anno fa ai rastelli confinarii di Grab e
di Uniste ne giungeva in abbondanza , e valeva 9
carantani l'oka; ora pero che il dazio di usci ta
dalla Turchia, é salito dal 5 per 100 al i3 per
100, ne consiegue, che a quei mercad scarseggia,
e gli ottomani non lo danno a meno di 11 car.
all'oka (42 olíe, 100 funti di Vienna).
Nel mese di febbr. furono macellale in Zara
le seguenti quanlità di bestiame : Bovi 280; ca-
strad 82; pecore ira; agnelli ai5; capretti 171;
suini 112.
Spalato 10 marzo.
I prezzi delle granaglie qui non soggiacquero
nella seconda meta di febbr. a grandi cambiamenti;
alcuni si sostenñero (V. N.° 9). 11 frumento indigeno
valeva fior. 3. 4o 5 4- I0« — 4* 3o. — 4• 4°
— 4- 5o lo stajo; l'orzo schietto 2. 20 a 2. 4o;
l'orzo frumentato 2, 4o a 3. i5; segala schietta
2. 5o; detta frumentata 3. 20; spelta schietta 1. 4o;
frumentata 2; frumentone 2. 45; miglio 2. 3o.— II
frumento di Bosnia si manteneva a fior. 4- 20, e
quello di Puglia discese a 5 fior.
II vino, l'aquavite, e 1'olio conservano 1'i-
stesso prezzo. Vino da fior. 3. 20 a 4» 20; a-
quavite di prima qualità fior. 9, seconda quai. 8;
lavorata i5; detta di Francia 24, e olio fior. 21. 3o.
Caffè Rio 26. 20; detto S. Domingo 28;
zucchero d' Olanda pesto 26. 4°; delto farina 25.
mele nostrano a fior. 10; segó colato 18. 10; il
cent.; butirro nostrano 18 car. il funto; carne di
bue a car. 5 , di maiale a car. 5 il funto; pelli
di bue secche, leggiere fior. 35 il cent.; delte sa-
late grevi fior. 34; agnelline ogni 100 pezzi fior.
33; di becco da funti 5 a 6 car. i3 il funto.;
di castráto da 10 in su car. 15. — fior di fa-
sina fior. 5. 5o, 100 libre grosse; detla seconda
qualità 5. 25; farina intera fior. 5.
Grab Nella seconda metà di febbr. s' intro-
dussero dalla Turchia: Bovi i5o; maiali 107;
cavallo 1; frumento funti 30^50; frumentone id. 355;
segala id. 70; fagiuoli id. 1810; legname id. 47o5 ;
ferro id. 3225; catrame id. 4200. — Si estrassero:
Vino id. 700; aquavite id. 800; sale id. 700.
A FVIS O.
Essendo per compiersi col finiré del corr. mese
di marzoj il primo trimestre 1846 dell' associa-
zione al giornale LA DALMAZIA, eosi Ïedito re
reca avviso a benevoli suoi Associatif pregando li
di rinnovarla per tempo presso i respettwi c. r.
ujjicii postalij onde poi non ne conseguano in-
terruzioni e ritardi nella spedizione settimanale
delle singóle dispense.
ERRATA-CORRIGE.
Net N. 8, pag. 61 col. 1.a lin. penúltima, e col 2.a lin. 2.a
kggasi ; miglia quadrate.
Nel N. 10 pag. 77. col. 2.a lin. 37, leggasij Melma, fé-
condatrice.
Si publicak.og'ni giovedi. II prezzo annuo per Zara è di fior. 4; per semestre fior. 2; per fuori franco di porto fior. 5, per se-
mestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dal proprietario, fuori da tutti gl'II. RR. Ufficii postali.
Cf. F'rancesclii Estensore e Proprieiarîo. Kara tipografía dei Pratelli Bailara.