tentativo è una prova di più che l'arte vera è cosmo-
polita e destinata ad affratellare i popoli, a qualunque
nazionalità essi appartengano.
L. J3ENE VENIA,
COSE NOSTRE.
L'Illustrazione italiana nel suo ultimo n.° prende
a disamina la pubblicazione letteraria: Profili — già
da noi annunziata — del nostro amico e collaboratore
G. D. Sabalich. Tra quei sette bozzettini, com'essa li
chiama, loda 11 diavolo del Reggimento e le Nozze nel
mare; vi trova vivezza ne' rimanenti, ma una lingua
in generale troppo ricercata.
Anche il Mente e Cuore di Trieste (N.° 14) par-
lando degli stessi ha delle parole lusinghiere pel nostro
collaboratore. Vi riconosce il non piccolo pregio di chi
sa scrivere senza pretesa nonché delle cosette carine
carine come il bozzetto II mondo e fatto a scale e l'altro
Quando Ada era malata, che dice un vero gioiello d'af-
fetti intimi.
Un nostro abbonato, il signor Giovanni Santini
da Torrette, ci offerse gentilmente la seguente lettera
indirizzatagli dall'illustre autore dei Bozzetti della vita
militare, lettera che noi pubblichiamo col massimo
piacere :
Pregiatissimo Sig. Santini,
Ho ricevuto da parecchi giorni le novelle del Sig-. Sabalich
e una sua gentilissima lettera, alla quale risposi subito. Ho
ricevuto pure la PALESTRA ed il DALMATA, ch'Ella mi annunzia,
e gliene sono iratissimo : non posso accettare, in coscienza,
tutti gli encomi di cui mi onora il primo di quei giornali;
ma mi è carissima la benevolenza che li ha dettati. Fra poco
si pubblicherà una raccolta di mie poesie : La prego sin d'ora
d'accettare un esemplare come ricordo d1 amicizia. Mi creda
ora e sempre
Suo aff.o e devotiss.
De Amicis,
Torina 17 agosto 1880.
È uscito coi tipi di S. Artale in Zara il Dalma-
lino, lunario cattolico, greco ed israelitico per V anno
1881. Tra le curiosità storiche troviamo due documenti
inediti, interessanti per la storia della lotta religiosa tra
latini e greci, combattutasi il secolo scorso in questa
provincia. Il primo è una lettera di data 24 ap. 1741
dell'arcivescovo di Zara alla Sacra Congregazione di
Roma; il secondo una determinazione del provveditore
generale Marino Antonio Cavalli in data 27 marzo 1742,
Nel programma dell'i, r. Scuola reale superiore
in Spalato per l'anno scolastico 1879-80 e in quello per
lo stesso anno dell'i, r. Ginnasio e Reale in Cattaro si
leggono due pregevoli lavori. Nel primo, il prof. G.
Kolombatović scrive alcune sue originali Osservazioni
sugli uccelli della Dalmazianel secondo, il maestro
S. Rutar nelle: Starine bokokotorske (Antichità »ielle
Bocche di Cattaro) raccoglie in un tutto ciò che tanto
geograficamente quanto . storicamente è conosciuto in-
torno a quel lembo di terra dalmata sino all'occupa-
zione romana.
La società accademica „Dalmazia", in Graz, ha
costituito la sua nuova Direzione con a presidente il
sig. G. Raccamarich, studente tecnico da Pago; a vice-
presidente il sig. 0. Pasco, stud. tee. da Spalato ; a
cassiere il sig. G. Rossi-Sabatini, stud. tee. da Zara,
ed a segretari i signori D. Maupas, stud. tee. da Se-
benico e T. Marchich, stud. leg. da Zara.
NOTIZIE e SPIGOLATURE.
La sera del 2 novembre al Teatro Nuovo ci fu
dato poter gustare per la prima volta il Boccaccio, uno
degli ultimi capolavori del nostro compatriota, maestro
Cav. F. de Suppè; esso sino ad ora assicurò l'esito
della stagione.
* *
Nel teatro Regio di Monaco di Baviera si dà ora
un corso di rappresentazioni classiche drammatiche, che
per la prima volta vengono rappresentate nella loro in-
tegrità, le une dopo le altre, con un lusso e con artisti
di cartello che solo un teatro reale può offrire. A queste
rappresentazioni prendono parte, non solo gli artisti di quel
regio teatro, ma ben anche i migliori dei teatri regi di
Vienna, Stoccarda, Dresda, Berlino, Annover e Carlsrue, e
dei teatri comunali di Lipsia e Amburgo. Le produzioni
sono: Il campo di Wallenstein, Piccolomini, La morte di
Wallenstein, Amore e Raggiro e Guglielmo Teli di Schil-
ler; Nathan il saggio, Emilia Gallotti e Ninna di Bciru-
helm di Lessing; Amleto, Giulio Cesare, Machbet ed Un
racconto cV inverno di Shakespeare ; La tazza rotta di Kle-
ist; Clavigo, Torquato Tasso ed II Conte ci'Egmont, di
Goethe.
*
Annunziamo fra le novità drammatiche in Italia:
Scrollina del Torelli, la quale, a quanto se ne dice,
sarebbe la sua Mercede rifatta; e in aspettativa: Il Ca-
prone del Barbieri, Capitan Fracassa del Castelnuovo
e I Napolitani del 99 del Cossa. In Francia: Le Finan-
ciers du jour del Sardou e Le Hommes de la Finance
dell'Augier.
*
Togliamo dal Suggeritore, giornale romano delle
arti sceniche, alcuni dati intorno al Teatro Costanti di
Roma, architettato dal signor Sfondrini.
E un grandioso monumento che abbraccia una
superficie quadrata di 4257 m., la cui platea, più grande
di quelle del San Carlo di Napoli e della Scala di
Milano, lunga 24 m. e larga 20, è capace di ben 1200
persone. Ha tre ordini di palchi, 108 in tutto, i quali
credibile che compierono i Zoofiti : radiolari,
foraminiferi, polipi ed altri pigmei di queste
tribù. Riporto da un trattato di geologia
del Figuier: „Ma come mai la calce sciolta
allo stato di bicarbonato in seno alle acque
termali, provenienti dall' interno della terra,
ha finito per comporre dei terreni? Ecco
quanto ci resta ancora a spiegare."
^Continua).
j^IETRO pELLA yOLTA.
in Zara.
nteressati ripubblichiamo le notizie storico-
romantiche intorno alla nostra Torre, che si
trovano in uno di quei libricini che viva-
mente si desiderano e avidamente si con-
sultano dal 1.® gennaio al 31 dicembre di
ogni anno! In altri tempi si rendevano que-
sti interessantissimi per le patrie memorie
che contenevano, raccolte e illustrate dal
defunto G. F. C.; ed è precisamente dal
lunario che s'intitola YAstronomo della Torre
di Buovo d'Antona che riportiamo le desi-
derate notizie corredandole di qualche no-
terella.
S.
1. Zara antica.
Una torre nella maniera di guerreggiare
d'una volta valeva assai alla difesa, e intorno
ad essa duravano fatica molte milizie per
alcuni giorni innanzi che giungessero ad
espugnarla. Quindi intorno alle mura delle
stesse città si erigevano molte torri, e fra
due torri si collocavano anticamente le loro
porte. Così continuò ne' mezzi tempi, quando
anche sovente si aprivano nel piede di una
.torre altissima. Dappoi si apersero entro
grosse torri, ma non così alte. Ne' sotter-
ranei delle torri raccoglievansi le acque, e
si chiudevano i prigionieri. L' altezza talora
divideasi in vari piani. Di varia forma erano
le torri, ma delle pentagone, cioè volgenti
l'angolo alla campagna, e che sono il mo-
dello de' bastioni moderni, esempì antichi si
hanno, e più nei bassi tempi. Appena com-
parvero i baluardi, fu mestieri demolir le
torri, che sporgendo dalla cortina, impaccia-
vano la difesa. — Questi cenni, tratti da
una moderna storia,^) serviranno d'util pre-
ambolo a quanto noi saremo in appresso per
dire. Nè gioverà meno il sapere, che prima
d'essere colle fosse isolata, era Zara peni-
sola, congiunta alla terraferma da un istmo,
nel sito cho oggi è occupato dal Forte e dalla
prima fossa. Neil' estremità della penisola più
vicina all'istmo, la quale veniva ad essere
appunto dov' è ora il campo dei cinque pozzi,
era, senza dubbio, la porta primaria della
città, -) e quindi è ragionevole di pensare
che bene munita dovesse essere una tal po-
sizione, siccome la più abbisognevole di di-
fesa. Prova ne sono le fondamenta di grosse
muraglie ed i rottami di pietre lavorate che
più volte si scopersero in que' dintorni;^)
ma ciò che più lo conferma è qualche antico
scritto, in cui si trova nominata la porta della
città verso la campagna posta frammezzo a
torri, oppure si fa menzione di torri presso
la porta grande della città. Fra le altre
opere dunque, che secondo gli antichi sistemi
tutelavan quel sito, era egli di torri puranco
validamente guardato.
i) C. Cantù.
La quale sarà stata forse di tre aperture, come
nelle antiche porte s'accostumava, una più grande nel
mezzo pei carri e due laterali più piccole pei pedoni.
Nel sito ove ora sono i forni militari esistevano
sino alla fine del secolo scorso gli avanzi di mura
merlate parallele alla torre, ed altre muraglie grosse
e merlate nella medesima direzione furono demolite
nel 1T89 perchè danneggiavano il palazzine poco pri-
ma eretto che oggidì serve ad uso del Genio militare.