DV AT^A t>U ST O. 247
Proztakc Svitlih zor: camnotli ganufle
Tad poznah Sva mjfla: Bnetackc darxave
I dubi do lifta; Boravkc dubrave
\fHittih za timun: darxecchi grada put
VeSeglia Svega pun: ftavihbrod krayem pluc
Povavgoh gidra skut : prominih na bogliu
Krenuh gnim na kregliut: dah vttru na vogliu
Pozadih nevogliv : od mora nimah Strah
Kolliko napogliu: da Vitrom viycm prah
V pravih u xdrillo •• gdi Karka van Zvirre
Neprunu u Krile : gne pottok u mirre.
JyJOrnari veSeli: a gia vas radeStan
VidecckSepridSeli : kih nrie blizo Slan
Potovah ii pet dan : na gidia letechi
ca pat; vo ti yćdan: u cinnih nemuecchi
KaddaSe brodecchi ;na otiok od pravih
Ne Sricchiom nthtecchv •• u Bulkan vpravih
Vnmenna nebbi tad i piSan liSt otvorit
A budducch velle rad : mornarom Sve odkrit«
'"FAd gimSe obecchiah: govorit na kragiu
ScgnimiSe ii vecchiali: daSumgnenimagiu
Da Svaka poznagiu: v Svogioy slobodi
1 da targ prodagm : u fvog oy slobodi
Pridofmo gdi brodi: goftinski priStagiu
Kih Se mnox nahodi: vezano pnkragiu
Zatvorren biffe grad: a blizu po nocchi
Priftafmo gdi bih rad : po vicgnoy pomocchi
JyTA.it brod pouezoh : otayno muccecchi
Od klega od vezoh: zlo febbe u cecchi
Tad malizi vecch : privezabkako gree
Kaddiga naSpecchi: mornacom bih vkrce
Vkomu zlon pree : a gore Satka bih
Do flogian da u mrče : xiVot mi zata grih
Skoccih van na Suho: gdiye brod zapricen
SJiŠtcchi na vho: yeŠamli ob ličen.
T Viddih Svi da Spee : lexecchina vzhak
1 slatko da hropee: gofpodar, i giunak
PuiUh brod, ibrodak 1 dugafe iz (Uh
Ive-
LIS — 242 — LIŠ
Lisica, f. 1) volpe; 2) in pl.
lisice, manette, ceppi di fer
ro alle mani.
Lisičić, m. volpe giovine ma-
schia.
Lisičina, f. 1) antn. di Lisica;
2) in pl. lisičine, ah, manet-
te grandi e pesanti; 3) pel
le di volpe.
Lisičiti, čim, vni. simulare, a-
dulare, praticar con astutia ;
— se, lusingare, adulare.
Lisičji, a, e, agg. di volpe.
Lisjak, m. volpe (maschia).
Liska, f. 1) foglia; 2) donna
dedita alia toilette; 3) fo-
laga (uccello); 4) avellano
(V. Lieska e deriv.')
Lisnat, a, o, agg. V. Listast.
Lisnik, m. mucchio di frondi.
Lisov, m. cane con una mac-
chia bianca.
List, m. 1) foglia; 2) foglio
(di carta); 3) letter a, epi-
stola; 4) — tiesta, s foglia
sottile di pasta; 5) polpa
della gamba; 6) sorta di
pesce (di mare); knjiga u
listu , libro štampalo in fo
glio ; listom, avv. tutti quanti.
List, a, o, agg. veloce, celere.
Listak, tka, m. ve%%eg di List.
Listan, tna,* o, agg. V. Listast.
Listar, m. portalettere.
Listast, a, o, agg. frondoso,
fronszuto, fogliato.
Listati, tam, vni. frondeggiare,
ricoprirsi di foglie ; dispie-
gar le fogliu%%e — se, vri.
sfogliarsi (de’ pasticci, o
torte).
Listi, ližem, vni. serpeggiare,
strisciare.
Listić, m. dim. di List.
Listina, f. aum. di List.
Listje, a, n. (coll.) foglie,
frondi.
Listnat, a, o, agg. V. Listast.
Listnica, f. taccuino, porttt-
fogli.
Listnik, m. spato (t. chim).
Listo, )avV. 1) celermente; 2)
Listom, )unitamente, tutti in-
sieme.
Listonoša, m. portalettere (Li
star).
Listopad, m. 1) caduta delle
frondi; 2) ottobre.
Listovina, f. porto posta, tassa
di lettere.
Listovnica, f. 1) V. Listnica; 2)
archivio.
Listve, tavah, f. pl. V. Liestve.
Liš, )1) avv. (compr. da lih),
Liše,)p*M; 2) prep. eccetto, fuo
ri di.
Lišaj, m. volatica.
Lišajiv, a, o, agg. ehe ha vo-
latiche.
Lišajiviti se, vim se, vri. co-
prirsi di volatiehe (la faccia).
Lišavati se, vam se, vri. (česa),
perdere, rimaner privo, es
ser spogliato; mancare.
Lišće, a, n. vesfsegg. di lice,
visetto.
Lišće, a, (listje), n. (coll.)
frondi, foglie.
Dall’ altra parte della medaglia, si vede an libro aperto, b il
martirologio della Polonia, nel quale sono iscritti i nomi delle
vittime.
Sul libro splende una stella, al disotto dne rami di palme
che s’intrecciano, ed attorno 1’iscrizione seguente:
„Palatinato di Podlasia e di Lnblino, Polubice, Drelow,
Pratulino.“
— Mg.r Giuseppe Debs, arciveseovo di Beyrout, ha pubbli
cato un appello ai cattolici in favore dei Maroniti dei Libano. Nel
suo opuscolo egli dice, ehe da qualche tempo in poi regna colä
una grande attivitä fra i protestanti e i framassoni per scattoli-
cizzare quei paesi, e costoro hanno giä messo in opera delle starn-
perie, dei circoli e delle scuole per venire nel loro intento. Es
sendo molto grave il pericolo a cui accenna Mg.r Debs, e pochi
essendo i mezzi di cui esso dispone per far concorrenza coi pro
testanti e coi framassoni in fatto di buona stampa e di scuola,
ricorre ai cattolici d’ Europa perche gli mandino soccorsi.
— Alle feste centenarie celebratesi in Ovada per San Paolo
della Croce, immenso fu il concorso dei fedeli, e sette vescovi fu
rono presenti.
— A Firenze si b costituita una Societä di benemeriti cit
tadini coli’intendimento di porre un riparo all'empia costumanza
della bestemmia e del turpiloquio.
— Nel Congresso cattolico di Poitiers trovossi presente Mg.r
Nardi, che in un suo discorso distinse assai bene la libertä di in-
segnare il bene che tutti hanuo il diritto di avere e la libertä di
insegnare il male, clie a nessuno compete per diritto di natura.
Le sue parole misero in fiamme i giornali radicali e ne nacque
una tempestosa polemica.
— Nell’ assemblea del Pius-Verein, che ebbe luogo teste a
Switto, si b fatta la proposta di fondare in Svizzera un’ universita
la quale ristabilisca in quel paese la scienza cattolica, e rifaccia
lo spirito di unitä ehe vi manca, in opposizione alle universitä di
Basilea, di Zurigo, di Berna, che profondono a piene mani le scienze
materialiste e innestano lo spirito prussiano. Senza universitä spe
ciale, i cattolici nou possono controbilanciare 1’influenza pro
testante.
— Secondo ciö cbe scrivono i giornali olandesi, Mg.r Mar
tin vescovo di Paderborn si trova a Gulpen in Olanda, quäle o-
spite del conte d’ Ausembourg di Neuburg.
— Pio IX e un libero pensatore. — Non sono tutte di da-
naro le beneficenze del nostro Santo Padre Pio IX. II Bien Public
di Gand cita il seguente aneddoto, tolto da una recente biografia
del grande Pontefice. Un libero pensatore avea accompagnato all’ □ -
dienza del Papa una famiglia cattolica, ed in quella che tutti ehie-
devano a Pio IX qualche grazia spirituale, 1’ ateo serbava uno
sprezzante couteguo. U Papa se ne avvide, e voltosi a iui gli do
mando:— E voi, figliuol mio, noD avete da domandarmi nulla?—
Santitä, nulla! — Ma proprio nulla? — Santitä, nulla! — Avete
. ancora vostro padre? — Santitä, sl. — E vostra madre? — San
titä, e morta. — Ebbene, io ho da domandarvi qualche cosa per
lei! — che cosa, Santitä? — Che vi inginocchiate con me, e re-
citiamo insieme un Pater ed un Ave perl’anima di vostra madre.
— E il Papa si inginoccbiö, ed il giovine volteriano con lui. Re-
citarono il Pater e 1’ Ave, ma, terminata la breve preghiera, il li
bero pensatore avea la faccia bagnata di lagrime, ed usciva sin-
ghiozzando dall’ udienza.
—• Sulla persecuzione del Cattolicismo in Allemagna, 1’ U. C.
compendia Ie seguenti notizie:
Di tutte Ie provincie del Regno di Prussia la persecuzione
infierisce maggiormente in quella di Gnesen e Posen. L’Arcive
seovo Cardinale Ledochowski b, come ognuno sa, tenuto in car
cere; i suoi due Vescovi coadiutori monsignor Janicewski e Cy-
bichowskt furono mandati in esilio. Trovansi parimente in esilio
una cinquantina di sacerdoti; altri 87 furono allontanati dalla pro
pria residenza; 32 parrocchie sono prive del loro pastore, ehe Ian-
guisce in carcere. Di 768 sacerdoti ehe ancora rimangono nella
provincia, 400 hanno da pagare multe al Governo per avere ara-
ministrato i Sacramenti; ed intauto molta parte dei loro beni b
posta sotto sequestro.
Vi hanno parrocchie e villaggi in cui non trovasi piü no sa
cerdote; lo zelo delle popolazioni per la nostra santa religione e
maggiormente eccitato al veder 1’ odio dei persecutori, epperö nes
sun infermo e lasciato morire senza i conforti spirituali. Quando
si puö, i malati sono trasportati nei paesi vicini, dove un sacer
dote loro presta la dovuta assistenza: altrimenti sul far della notte
un sacerdote si reca in paese a compiere il sacro ministero, a co
sto di essere riconosciuto dalle spie del Governo e gettato in pri-
gione o condaDnato alia multa, per aver confortato un morente.
Anche contro i laici se la prende il Governo: abbiamo fre
sco 1’esempio. di tale Orliski di Klein-Jabrze in Slesia, cui fu in
timato lo sfratto dal paese. La Germania dice ch’ egli e colpevole
d’aver deposto in favore d'on prete davanti al tribunale.
— L’ ultimo N.ro del Zagrebački Katolički list, dä il primo po
sto ad un articolo in onore di S. E. Mons. Giuseppe G. Strossma-
yer, che, com’ e noto, 1’ 8 corr. celebrö modestamente il suo giu
bileo pontificale. Dato qualche ceuno biografico, il Kat. list, ac
cenna all’ operositä di Mons. Strossmayer nel campo della civiltä
presso la sua nazione, indicando 1’Accademia e 1’Universitä di Za-
gabria, come brillante corona alle sue premure e ai suoi sacrifizi.
Accentua 1’ attivitä dimostrata per il passato, e conclude colle
seguenti parole relative all’interesse dimostrato pella Chiesa. Da
quando anche presso di noi si fece sentire piü grave il peri
colo di pervertimento religioso, la sua voce si fece sentire piü
di frequente, piü amorevole e piü forte, e gli episcopali suoi
atti, non cessan di mostrarsi ognor piü ebiari. E da quäle mo
tivo spinto, il Vescovo Strossmayer edifica nella piccola cittä
di Diakovo quel tempio gigantesco? Non d’altro per certo cbe
dalla sua gran fede. Ad onta dell’ odierno pervertimento, egli
crede fermamente, che il mondo si ricrederä, e riconoscerä essere
il maggior suo bene la fede in Dio e nell’ Unto di Lui, e che
perciö di nuovo si riempiranno i templi di Dio, e pel numero de’
devoti, non sarä spazioso nemincno il tempio di Diakovo.
„Strossmayer ba meritato mollissimo presso il nostro popolo,
ciononostante la maggior sua gloria sarä quando possa dirsi di
lui: — Ei diresse a! Signore il cuore dei popoli, e nel tempo d’i-
niquitä rafforzö la pietä — Eccl. 49. 4. — Noi pel suo giubileo
episcopale non possiamo espriraergli miglior desiderio.,,
II N.ro 17 dell’ 8 corr. del Glasnik Biskupije Djakovačko
Sriemske, giunse in edizione di lusso, tutto ornato di corapouimenti
poetici in onore de! festeggiato Vescovo,, fra i quali il primo ö
a nome del Clero diocesano, il secondo dei Francescani della Bosnia
Fu pubblicato pure pell’ occasione una elegante brochure, di cui e
titolo: „Kitica od devet u raznih sgodah ubranih cvietova, preuz-
višenomu Gospodinu Josipa Jurju Strosmajeru bosansko-djakovač-
komu i sriemskomu biskupu, na dan 8 rujna 1875 prikazana od
o. Martina Neđića vanjskoga namjestnika biskupa bosanskoga. Ti
skom J. Franka u Osieku 1875.“
— S. Em. il Carđinale-arcivescovo Principe di Schwarzenberg
arrivö la sera dei 7 corr. accompagnato dal Conte Schönborn in
Innsbruck, fece visita al luogotenente Conte Taaffe, e quindi in com
pagnia di sette giovani nobili boemi prosegul il viaggio attraverso
Stubai per Oetzthal.
— U fascicolo col Nr.o 476 della Civiltä Cattolica del 5 set
tembre contiene le seguenti materie :
Istanze per la causa della canonizzazione di Cristoforo Co
lombo — Della Immortalitä a riguardo dell’ anima umana e di quella
dei bruti — I Malintesi, racconto lombardo — La lotta per la ci
viltä in Prussia giudicata dai liberali prussiani — Rivista della
stampa italiana: La Cbiesa Romana nei suoi rapporti colle altre
Chiese e con tutto il genere umano, memoria di Audio Wostokoff,
parte prima — Bibliografia — Cronaca contemporanea e corrispon-
denze varie.
che limitato alia sola Diócesi, che finalmente questi
poveri giovani dimoranti nel Seminario di Ragusa,
quasi tutti della campagna, non potrebbero né a pro-
prie spese, né a quelle del Seminario, frequentare una
scuola molto piü dispendiosa perché fuori di patria.
Forse in tal caso si potrebbero aspettare dall' ecc. i.
r. Governo un venti o trenta stipendi annuali, per-
ché si cavassero da altrettanti giovani quegli otto
o dieci preti che bisognano ogni anno per la Diócesi?
Al lume di queste ragioni altrettanto inelutta-
bili quanto evidenti, il piccolo studio di Ragusa, che
noi non avremo certo coraggio di chiamare né vero
Istituto privato contemplato dalla legge, né meno Scuo-
la cívica o popolare, apparirá a chiunque discorre senza
prevenzioni non una contravvenzione alie leggi, non
una macchina contro F i. r. Ginnasio di Ragusa, ma
una tavola di rifugio, con cui il Vescovo tra 1' adem-
pimento delle leggi divine ed umane cerca di con-
durre i suoi Chierici a salvamento. Pero il vero po-
polo di Ragusa lnngi dal presentare suppliche per-
ché questo piccolo insegnamento venga soppresso dal-
1' Autoritá, come vorrebbe il nostro corrispondente,
fa mille voti e preghiere perché gli sia conservato,
come utilissimo alia scienza e pietk ecclesiastica, anzi
necessario.
NOTIZIE VARIE.
Per iniziativa del Capitanato portuale di Spa-
lato fu fissata una specie di stazione Semafórica in
quella citta, onde studiare le diverse variazioni at-
mosferiche nell' Adriático.
II giorno 27 p. p. tre individui appartenenti al
villaggio di Luka e trovantisi in una barchetta ca-
rica di legna furono colti da pessimo tempo nel ca
nale fra Luka ed Eso. Si capovolse la barea. Uno
fu rinvenuto cadavere entro la medesima, un altro
fu veduto calar giu a venti passi di distanza da ter-
ra, e del terzo non si e ancor nulla saputo. Erano
il padre col figlio, ed un giovane di circa 20 anni.
A Spalato il vajuolo va da diversi giorni sce-
mando e si spera che i rari casi che di quando in
quando in questi ultimi tempi si rinnovano siano gli
ultimi sforzi che esso fa. Finora nella città sono morte
72 persone; in Borgo-grande più di 100; in Borgo-
LuÔac 28, sicchè questo terribile flagello conta fra
di noi più di 200 vittime, cifra che per lo passato
non fu raggiunta mai, nemmeno nel colera del 1855.
II numero poi degli ammalati ascende oltre a 1500.
Ci annunziano da Spalato la morte di Mons.
Pietro Manger, decano di quel Capitulo Cattedrale.
Fu uomo che amo il suo nativo paese come non mol-
ti ai giorni sanno amarlo e non risparmio sacrifizí
per procúrame il lustro. E sua fondazione V Asilo d'
infamia al quale ha prestato cure indefesse, e cosi
raramente, almeno fra noi, imitate. Dio conceda al-
ia sua anima la pace dei Giusti.
Veniamo a rilevare che il Consigliere di Luo-
gotenenza Cav. Stefano Carié venne insignito da S.
S. il Pontefice della dignitá di Cameriere secreto.
Leggiamo nel Corriere delle Marche: „La Di-
rezione della Societa Florio ha stabilito il seguente
prolungamento ed allacciamento della linea Ancona-
Zara, riputando di appagare cosi i voti manifestatili
dalla Camera di Commercio ed associazione dei Com-
mercianti.
A cominciare dal 2 Gennajo la linea Ancona-
Zara sark estesa fino a Trieste da una parte, fino
a Corfú dall' altra. II piróscafo Ancona partira il 2
da Trieste, per venire in Ancona; da dove andrá a
Zara e di lh a Barí, Brindisi, Corfú. Cosi Ancona
avrk una linea diretta con Trieste.
II piróscafo Tirreno, partendo il 31 gennajo da
Corfú, toccherá, Brindisi, Bari, Zara, Ancona, Trieste."
In tal modo Zara avrá una seconda linea diret-
ta e celere con Ancona. Ci piace notare che i due
battelli che vanno a sostituire il Bettino Ricasoli, il
quale pella sua piccolezza sembrava addatto piutos-
to ad una comunicazione fra Zara ed i suoi scogli,
di quello che alie, diffieili traversate dell' Adriático,
devono essere convenienti alio scopo, giacché 1' Anco-
na numera 600, ed il Tirreno 800 tonnellate.
Il S. Collegio dei Cardinali ha perduto nell' an-
no scorso sei de'suoi membri: gli E.mi Luigi Van-
nicelli Casoni, arcivescovo di Ferrara; Luigi Trevi-
sanato, patriarca di Venezia; Filippo de Angelis,
arcivescovo di Fermo; Sisto Riario Sforza, arcive-
scovo di Napoli; Annibale Capalti, prefetto della S.
Congregazione degli Studî ; Andrea Bizzarri, prefetto
della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari.
Ecco l'età di molti Sovrani regnanti fino al
giorno 1 gennaio 1878: Pio IX, anni 85, mesi 7,
giomi 18; Guglielmo I di Germania, a. 80, m. 9.
g. 9; Guglielmo III re d'Olanda, a. 60, m. 10, g.
12; Cristiano IX re di Danimarca a. 59, m. 10, g.
23 ; Alessandro II di Russia a. 59, m. 10, g. 1 ; Vit-
toria regina d'Inghilterra a. 58, m. 7, g. 7 ; Vitto-
rio Emanuele, a. 57, m. 9, g. 17; Carlo I re di Wur-
temberg a. 54, m. 9, g. 25; Pietro II di Brasile a.
52, g. 29; Alberto re di Sassonia a. 49, m. 8, g. 8;
Oscarre II re di Svezia a. 48, m. 11, g. 10; Fran-
cesco Giuseppe I Imperatore d' Austria a. 47, m. 4,
g. 13; Leopoldo II re dei Belgi a. 42, m. 8, g. 22;
Luigi I re di Portogallo a. 39, m. 2; Abdul Hamid
a. 35, m. 3, g. 9; Luigi II re di Baviera a. 32, m.
4, g. 6 ; Giorgio I re degli Elleni a. 32, g. 7 ; Al-
fonso XII re di Spagna a. 20, m. 1, g. 2.
La Maestà di Vittorio Emanuele per ricompen-
sare i grandi servizî che il barone Nicotera ha reso
alla monarchia, lo decoro col gran Cordone dei Ss.
Maui'izio e Lazzaro. Cosi, secondo 1' „Unità Cattolica"
di Torino il bar. Nicotera ha due glorie, la catena
del galeotto che nel 1857 gli aveva dato il re di Na-
poli, e il gran cordone che vent' anni dopo gli ha
regalato il re d' Italia,
Crkvena glasila.
Katolički Propovjednik; oredjoje ga g. Hinko
Hladaćek, župnik u Županji kod Vinkovaca; izlazi
svaki mjesec u svezku od 4-5 araka; ciena mu 5
fior. na god.
U prvom tečaja, u Fiepoj knjizi od 932 strane,
priobćio je radini i poduzetni g. Hladaček hrvatskom
svećenstvu 156 sastavaka za sve nedjelje i svetce kroz
godiuu. Imade jih iz pera biskupa Strossmajera, aka-
demika Vebera, Zagrebačkog kanonika Milašinovića,
koji ide med najmarljivije suradnike Propovjednika,
iz pera profesora Senjskog Zagara i Djakovačkog
Libalda, kapueinskog provincijala na Rieci Otca Velea
itd. S proizvodi ovakovih ljudi može svatko biti za-
dovoljan. Iz Dalmacije oglasio se do sad jedini g.
Matas s krasnim govorom o sv. Antunu Padovan-
skom. Za drugi tečaj nadamo se, da će porasti broj
vrstnih pomagača, a očekujemo da će i naša Dalma-
cija biti brojnije zastupana. Gospodin Hladeček pri-
pravan je dobre, promišljene radnje primjereno na-
graditi; on se na onako težak posao nije dao iz spe-
kulacije. Neka se dakle prihvate pera oni, koji imadu
vremena i sposobnosti, osobito mladji; nek prevadja-
ju, priuredjuju il sastavljaju; sebi mogu štogod pri-
baviti, izvježbat će se u poglavitom poslu svog zva-
nja, a svim nama biti će čast i dika.
Katolički Zagrebački List začeti će novom go-
dinom svoj 29 tečaj. l?Akz\ jedan pat na tjedan; ciena
mu izvan Zagreba 6 fioj% na „god.
Glasnik biskupije DjakovaČke• Sriemske (tečaj VI)
izlazi koncem svakog mjeseca u Djakovu. Osim služ-
benih spisa Ordinarijata Djakovačkoga donaša u sva
kom broju po koju razpravu liturgičnu, pastoralnu il
kanoničnu. Ciena mu fior. 3:50 na god.
Hrvatski Učitelj, vrstno uredjivani list (II. te-
čaj) pun života i katoličkog duha izlazi u Zagrebu
dva krat na mjesec. Ciena mu 3 fior. na god.
Primismo Poziv na pređplatu, iz kojeg
priobćujemo sliedeće:
Pošto se novim školskim zakonom u pučkoj
školi propisuje i tjelovježba, kano naučni i uzgojni
predmet, a mi opet u našoj književnosti neimamo
spisa, koji bi toj namjeri podpunoma odgovarao, pa
nije ni izgleda, da će hrvatsko učiteljstvo kao i
prijatelji gimnastike takovu knjigu skoro u ruke
dobiti, s toga podpisani odlučiše izdavati gimnastički
list sa slikami pod naslovom „Hrvatski Sokol" ....
— U listu naumismo njegovati više praktični, nego
li teoretični dio .... Vježbe biti će udešene za mla-
dež obojega spola, tako da se uzmognu i naše uči-
teljice poslužiti ovim listom .... A napokon dobro
će doći naš list i školskim nadzornikom i predsjedni-
kom školskih odbora.
List bi izlazio svakoga 15. u mjesecu na čita-
vom arku u velikoj četvrtini (po prilici oblik „Vien-
ca"), a ciena bila bi mu na godinu 3 for., na pol
godine polovinu toga. Učiteljski pripravnici i pripra-
vnice dobivaju list za 2 for. na godinu.
Pošto je pako izdavanje ovakova lista podosta
velikimi žrtvami skopčano .... — s toga pozivljemo
ovime najuljudnije svekoliko hrvatsko učiteljstvo
kao i sve prijatelje tjelovježbe na pređplatu gori
pomenutoga lista.
Prijavi li nam se dovoljan broj predplatnika
(list će se samo takovim slati) barem do 10. siečnja,
da budemo sigurno mogli pokriti tiskarske troškove
(jer nam do kakove vlastite dobiti nije,) to će prvi
broj izaći već 20. siečnja, a ostali sliedit će redo-
vito za njim.
Napokon i ovo: bude li obilnije materijalne
podpore, drage volje povećat ćemo list.
Predplata pošilja se najbolje poštanskom na-
putnlcom (Postanweisung) na upravu „Hrvatskoga
Sokola", Opatovina 102.
Podjedno pozivljem p. n. gg. učitelje, učiteljice
kao i sve prijatelje mladeži na pređplatu knjižice:
„Tjelovježbene sigre za mladež obojega spola"
(Turnspiele) od And. Hajdenaka....
Djelce ovo nalazi se već pod tiskom, te će biti
gotovo do polovine mjeseca siečnja 1878. godine.
Spisak taj štampan na vrlo ukusnoj artiji u
obliku „Smilja", sa glasbenimi i ilustriranimi prilozi,
obsizat će 6 do 7 tabaka, te za naše predplatnike
udaramo cienu na 50 novč., dočim će knjižarska
ciena znatno poskočiti.
Predplatnici „Hrvatskoga Sokola,, dobit će
„Djetinje sigre" sa listom.
Novci za knjigu mogu se poslati skupa sa
predplatninom na naš list, a može se predbrojiti na
jedno i drugo posebice. Novci se šalju upravi „ Hr-
vatskoga Sokola", Opatovina br. 10Ž
U Zagrebu, 15. prosinca 1877.
Franjo Hochman,
učitelj tjelovježbe.
Andrija Hajdenak,
učitelj kr. mužke vježbaonice.
"^síPSHg=D=a¿>-
Ringraziamenti.
Colpita da malattia acuta e gravissima, che mi
ridusse in filo di vita, attribuisco la guarigione in-
sperata particolarmente alie sapienti, solerti ed affet-
tuose prestazioni dell' egregio medico D.r Vincenzo
Ergovac. Mi sentó in obbligo di rendergliene i miei
piú vivi ringraziamenti anche in questa forma, che
pubblicamente riproduce il sentimento della mia
profonda stima verso di lui.
Elena Demarchi-Rougier.
Ai numerosi amici e conoscenti, che nella pe:
nosa e lunga malattia mi porsero indimenticabili
segni d'interessamento, non essendo in grado di re-
carmi io stessa ad esprimere, trovo di far conoscere
per la stampa i miei vivissimi ringraziamenti, e li
prego di accoglierli come sincera espressione di un
cuore riconoscente,
Elena Demarchi-Rougier.
Ultime notlzie.
Un telegramma da Vienna del 1 corr.
annunzia che il ministro Andrassy ricevette
da S. M. I' Imperatore il colare d' oro.
Con impazienza si aspetta dagli Unghe-
resi un ordine minisíeriale che verrà emanato
quanto prima a fine di restringere il diritto
delle riunioni massimamente nella capitale.
Questi fatti come è ben naturale producono
nel partíto estremo dei Magiarf «íi'impressf*0í?e~
odiosissima.
Viene a chiarirsi alquanto la parte che
intende rappresentare d' ora innanzi 1' Inghil-
terra nella questione orientale. Influentissimi
personaggi e le trades unions (riunioni d* o-
perai) reclamano la política della stretta neu-
tralité. Lo „Standard" poi decisamente dice
che F Inghilterra non intende uscire d$lla pas-
sivité e che se sfodererà la spada lo farà non
per difendere lo sgoverno turco ma per pro-
teggere i suoi interessi che sono únicamente
ail' istmo di Suez ed alio stretto dei Dardanelli.
La Grecia s' arma continuamente e 1' opi-
nione pubblica ogni dï si mostra più proclive
alia guerra.
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Tipografía di Giovanni Woditzka.
isto ima lieka i za voćke, — o kojih ću u ovom
članku iz dosta prilična izkustva govoriti.
! Najveće bolesti dogadjaju se od neprikladna tla,
(zefflljišta) i staništa; isto im tako škode i jaki mra-
50rt u nevrieme, vjetrovi, vanjske ozliede svake vrsti,
bušenje (vr tanje) i kvarenje od raznih bubica (crvića)
i naravna starost.
I. Smolotok. Ova bolest obično biva kod kosti-
čavog voća t. j. kod takovog voća, kod kojeg se
nalazi jezgra u tvrdoj lupinji obkoljenoj mesom za
jelo; ovamo se broje: Trešnje, bademi (mendule^
Šljive, višnje, šljive trnovače, kajsije, orasi i liešnjaci
itd. i breskve često od ove bolesti pate.
Uzroci su ovoj bolesti sliedeći:
I. ako se voćka u vlažnu zemlju zasadi i %
ako je drvo ili ti granje ozliedjeno (ranitoj, oguljeno itd.
Najbolje sredstvo proti ovoj bolesti jest, da se
izreže smola oštrim čistim nožem sve do zdrava
drveta, pa posije ranu natnaže s drvomazom.*)
Ako je smolotok od pregnojnog zemljišta ili
zbog gnojenja sa životinjskim gnojem proizišo,
tada treba zemlju daleko u okrug izkopati, i s pje
skoiu promjeniti (kao što sam i ja -sam godine 1874.
pokusio na imanju Vukšin Šipku u Hrvatskoj), pa
istog sa zemljom pokriti.
II. Upala. Ovo je sasvim obična bolest, osobito
kod kostičavog voća. — Upala može doći od ne-
vještog podrezivanja drva u nevrieme, od mršave
(loše) zemlje, dalje od mastnog gnoja, zatim od
velike topline ili od proljetnih mrazova i napokon
od vanjske, ozliede, to jest rane, n. p. kad kopač
motikom, lopatom ili kakovim drugim vrtljarskim
orudjera drvo ozliedi.
Ovomu se zlu može doskočiti tim, ako se oz-
lieda (rana) t. j. ona mjesta, koja su upaljena, sa
oštrim čistim: nožem sve do živog drveta izreže, —
pa zaliepi i pokrije drvomazom.
Ako se ovo za vremena učini, moći će se još
i popraviti.
III Žutica. Ova se bolest poznaje, kada list
na drvetu požuti i prije vremena opada; onda velimo,
da takovo drvo od žutice boluje. Uzrok ovoj bolesti
jest preslabo, plitko i loše tlo i usljed toga nesta-
šica hrane — lišće požuti, kora presahne i voćka
gine. Ovoj se bolesti može doskočiti tim: 1.. ako
bolest dolazi od loše zemlje, presadi voćku u boliu
(zemlju); 2. ako voćki oskudieva hrana, pognoji
zemlju oko voćke; 3. ako su žilice pokvarene iliti
ogrižene, odtrpaj voćku; voćku očisti i s drvoma-
zom jiamaži — i ja kriv, ako se ikad ova bolest
pokaže (pojavi) na voćki.
IV. Vodena bolest. Voćka od ove bolesti oslabi,
gnevje joj nabreknu od prekomjernog soka, lišće
požuti i napokon odpada.
Ova se bolest izliečiti može: 1. ako se suvišno
i bolujuće granje sasvim sieče;2. ako se oko stabla
pospe vapno ili bukov pepeo — pa ćeš voćku
sasvim od ove bolesti izliečiti
V. Pucanje Kore, Izpucanu koru nalažimo obično
kod krušaka — ako je jesen vlažna i topla i kad
zima naglo sliedi 8 jakim mrazom posije takove
jeseni; a i onda, kad mjesec veljača mnogo voća
izmami, a mjeseca ožujka jaki mrazovi nastaju — u
tom slučaju kora puca.
Glasoviti voćar Adam Berg, kaže. Da „treba svu
izpucana koru oštrim i čistim nožem sve do naj-
tanje kože, koja se pod drvetom nahodi, odrezati, i
poslie drvumazoni (vidi a) namazati i krpom ob-
motati".
VI. Suha bolesl. Ova se bolest poznaje, kad
voćka sasvim klone, ili nikako ne napreduje; kad
joj lišće, a i sam plod prije vremena opada. Uzroci
što nam voćka od ove bolesti boluje, veoma su razni.
Ta bolest ili dolazi od velike suše, ili od neplodne
zemlje, koja vlagu u se nepušća, ili od mrava, mi-
ševa, gusenica itd.
Ove uzrohe možeš ukloniti tim: 1. ako granje
sasvim odsječeš ili skratiš nadalje iztjerivanje (gran-
čica); 2 ako ostružeš stablo, te isto opereš i očistiš
od mahovine (o kojoj ću malo niže govoriti); 3.
ako zemlju s govedjom krvlju pomješaš i tako-
vom pognojiš bolestnu voćku, (možeš i s kokošjom
— ako samo imaš toliko); o osobito treba me-
tnuti (ovakovu smjesu) oko žila bolujuće voćke; 4 i
napokon treba često puti ovakovu sa mokraćom
(gnojnicom) polievati.
VII. Sliepi izdanci, (mladice) dolaze od kalam-
ljenja (ciepljenja) na kalamljenom, ili drugom kom
mjestu na drvetu.
Takove sliepe izdanke valja sa motikom od-
biti, pazeć da se nepokvari koren voćke.
VIII. Mahovina, (mah) postaje obično, kad se
posadi drvo u vlažno zemljište (tlo), zatim kad je
u sklopu, gdje neima propuha, i napokon od mršave
(loše) zemlje.
Čim se mahovina na voćki pokaže, odrpah
treba marljivo i pažljivo istu očistiti. Najbolje je to
učiniti u mjesecu kolovozu (augustu) posije kiše,
dok je mahovina mokra, s drvenim nožem ostrugati
ili ma kakovim drugim tupim orudjem; nu paziti, da
se kora nepovriedi; u kolovozu je — kao što rekoh
— zato dobro, jer nose leptiri svoja jaja najradje u
mahovini.
Umni voćari preporučuju ovakovu voćku ma-
zati s vapnom i žutom zemljom (vidi a), i to s vrlo
dobrim uspjehom; pa ne samo da se voćka od ma-
hovine kroz to očisti, nego i bolje raste.
„Ovo sredstvo mogu i ja iz dosta prilična iz-
„kustva svim naprednim voćarom što toplije prepo-
ručiti".
Završujuć ovo nekoliko rieči ,,o najglavnijih
bolestih naših voćaka", velfm, da sam iste napisao
s najboljom namjerom, te daj dobri Bože, da se
svakomu naprednomu voćaru dopanu, a on da što
veću korist iz njih crpi. },
Nikola Vezić
nadzornik gospodarstva i šumarstva
obćine Drniške.
- -sstsg&o-—
Corrlspondenze.
5) 1. a) Za drvomaz, kojim se mažu rane, zasjeke i druge
ozliede na drvetu uzima se: 3,L žute zemlje (ilovače).
4 vapna.
6) Evo još jedan predpis, kojeg mi je mnogo put
preporučio bivši moj velecienjeni učitelj voćarstva i vi-
nogradarstva, na višjem gospodarskom učilištu križevač-
konj, Ante Trummer; taj predpis sam već i ja više puti
u svom praktičnom životu s pohvalnim i nahvaljenim
načinom upotrebio. Evo ga :
Uzmi 4 čestice (diela) kravje balege (lajna)
„ 2 „ „ stučena vapna
„ 2 n „ presijanog pepela
» i „ Pjeska;
ili: 45 dek. gram. i 5 gram. proste smole 14 dek. gram.
vinovice, koja se s prvom, uz umjerenu toplinu skuha i
kao tekući drvomaz bez raztopljenja upotrebi.
2. Za manje rane i ozliede na drvetu:
Uzima se 42 dek. gram. bieje ili žute smole
28 „ „ žutog voska
14 „ „ trpentina
14 „ „ ulja ili loja.
Ovo se sve raztopi polako u loncu iliti u tavi
lije se u kakovu posudu, te se ostavi do potrebe.
Dal Contado di Ragusa, 18 gennaio.
Permettetemi che vi scriva due righe in lode
di Maria, che si è mostrata veramente la madre
misericordia e il ritugio de'miseri peccatori nell'oc
casione, delle missioni testé fatte da' rr. pp. Ayala
e Jeramac nella parochia di Valdinoce. Ebbene
tralasciando di parlarvi dell'affluenza straordinaria di
persone d'ogni condizione e d'ogni sesso alie pre
diche cotidiano de'due misfionarî, come anche della
imponente processione, in-nfiai si fe'la chiusura delle
ss. missioni, e alla quale quasi tutta la popolazione
di Valdinoce intervenne; éredo qui conveniente di
render noto al pubblico, che la magnificenza della
pompa esterna delle sacre funzioni fu di molto su-
perata dalla grandiosità de'copiosi frutti spirituali,
che in quella circostanza a Valdinoce si raccolsero.
Imperocchè, eccitata dal Iode vole esempio del sig
Podestà Antonio Lujak, e del suo figlio Vincenzo,
ch' è maestro di scuola, non che de' signori Marino
Skorsur, possidente ed assessore e Giuseppe Zlozilo
e Luigi Vlajki, entrambi possidenti e capitani ma-
rittimi a lungo corso, e di tutti i consiglieri cornu-
nali del luogo, i quali non mancaron di accostarsi
ai sacramenti della penitenza e dell' eucaristía ; la po-
polazione tutta di Valdinoce, meno tre persone, non
fallí alla confessione; e anche varí peccatori, che
per molti anni vissero lungi dai sacramenti, tocchi
dalla grazia divina, si brçttarono a' piedi de' due
missionarî, e con Dio si riconciliarono proprio in
giorno di sabato che è giorno consecrato e Maria,
la quale dolcemente forzata dalle preci che cotidia-
namente le si facean dal po'polo adunato pella con-
versione de' peccatori, erasi finalmente degnata di
toccare quelle anime traviste, e a Dio ricondurle.
Ma sarà ei durevole il frutto delle ss. missioni a
Valdinoce? Lo zelo di quel buon párroco, ch' è
tutt' intento a coltivar bene il terreno dissodato dai
due servi di Dio, e la religiosità del sig. Podestà,
la quale servirá cortamente di eccitamento alia po-
polazione valdinocese a prestare docile ascolto al
proprio pastore, danno fondato motivo a aperarlo.
§!aiije Basne.
Pišu nam iz Kupresa u Bosni, na 10 tek.
Nemojte se čuditi gosp. Uredniče, da vam pi-
šem iz Bosne tužne sada a negda ponosne. Ja sam
davno namjeravao pisati vam, ali nesmjeh nigda,
radi straha da list nedopadne turskih šaka, te meni
i svoj raji, jaoh i naopako! Ipak, bilo što bilo odsle
ću vam Češće pisati, da se i vi upoznate s preko
Dinarskom hrvatskom braćom. A vi budite tako bla-
gonakloni, te mi ustupite mjesta u vašem Katoličkom
listu. *)
Nemogu niti vam smiem opisati uzrujanost, ko-
ja vlada u cieloj Bosni. Nit se znade tko pije, ni
tko plaća. Odkad Rusi osvojiše Plevnu, nema već one
gorde sile osmanlijske. Nigdje u Bosni nečujete pje-
sme ni popjevke. Jurve bi dozlogrdila vamjaukanja
r •*) Drage volje. Budite uvjereni da ćemo željno vaše listo-
ve očekivati. Tko da ne Ijubj tužnu ali vrlu prekodinar-
sku braću! Ured.
turskih balija, pred kojim je drhćao i najotmeniji
kršćanin. Oh! da ste medju nami, da okusite radost
i veselje koje ćutimo odkad fyismo da će Car , au-
strijski, a Kralj hrvatski uzeti Bosnu i Hrcegovinu!
To je naša želja; za tim vapismo, evo prodjoš,^ de-
bela četri vieka, za to Boga molismo. IJvala dragom
Bogu, da će i nami granuti sunce drage slobode f Vi
uemorete pojmiti našu radost. Da vam je * vidjeti
kako je sada veseo onaj što cio život proveo u rob-
stvu, neznanju i mrtvilu. U Bosni neČuje se sada
vike Turaka. Ali i kod nas kršćana zamrla je sta-
ra slava, ne čuje se pjesme ni popjevke. Nakon sto-
ljetnog ' sna nespominju se već kao prije Jbrv&t-
ski junaci, Lubići Paval i Mladen, Ivaniš Hrvat', Be-
rislavić, Hrvoja Hrvatić, naši kralji i vitezovi, naši
sbori i slava-JHMrtvi muk vlada Bosnom, ali u prsi-
ma bosanskih katolika-Hrvata vrije krv junačka, ži-
vu živci predaje, duše si sapču na medjusobnii u-
tjehu i radost. Razgovarao sam se sa Fratri Franci-
scani, koji su jedini u Bosni, i oni ' si tu in ekccssu
laetitiae, poradi dolazka hrvatskog kralja u Bbshu;
razgovarao sam se sa knezovi (glavari) sela naših, pa
sami ne dokučuju, da su vriedni toga aočekati. Svak,
s kraja na kraj Bosne, veseli se, od mrava i 'ptice
do kmeta i kmetice, svak je radostan, i jedva Čeka
sretni dan kad će prvi vojnik austrijski prekoračiti
našu medju. Nežalimo truda i muke, pregaramo sve
što smo do sad pretrpili, kad nam je dao Bog, da
će nas naš otac i dosadnji jedini zaštitnik kralj hr-
vatski pod svoje žezlo uzeti. Oh! koliko li ti se la-
ni ustravismo, kad mislismo svi da će nas uzeti po-
da se Srbija! Zlo bi tada bilo po nas, pa gore neg
došle, ako bi bila srbska vlada prama katolieim u
Bosni, onaka kakva je u svojoj kneževini. 8 velikog
uzhita što mi srce obuze, kad sam jutros pročitao
knjigu, što mi piše pobratim iz Dalmacije, da će
Austrija za sigurno u Bosnu, zaradi toga, velju,- ne-
mogu vam na dulje pisati; to ću dojdući put. Mi
smo jur započeli molit Boga za našeg otca, pokro-
vitelja, a odsle Kralja Franu Jozipa. Vi, sa svom
preko-dinarskom i preko Velebitskom hrvatskom bra-
ćom, budite nam zdravo, te nam se radujte na spa-
su i slobodi. Mi smo Hrvati bosanski kao u Austra-
liji, nejmamo pošta, nejmamo ništa, što je vami Bog
dragi dao, te vam i ovaj moj list šaljem preko Li-
vna i Prologa, Bog znade hoćeli stignuti u Zadar?
Mi smo svi složni, kad će k nami Austrija? već si
dovikujemo proti Turci: Dirumpamus vincula eorum,
et projiciamu8 a nobis jugum ipsorum! X. Y.
I
NOTIZfE VARIE.
Questa Societá Cattoliea di Secolari praticanti
tenne la Domenica decorsa, 20 corrente, nel proprio
Gabinetto la generale adunanza stabilita dal §.11
del proprio Statuto.
La seduta venne aperta alie ore 11 a. m. eolia
recita dell' Actiones nostras.
In presenza di molti membri e di S. Ecc.
1' Ill.mo e Rev.mo Monsignor Arcivescovo, 1' onorevole
Presidente della Societá sig. Commendatoré Nicolö
Cav. Giuriceo dopo invocato il Nome ÖS. di Gesü,
di Cui ricorreva la festa, tenne un lungo discorso,
accennando nell' esordio la sua rielezione, e quella
dell' intera anteriore Rappresentanza nelle carrche
finora occupate, ció che interpretó come atto di fi-
ducia per parte dei soci. Manifestó la di lui ricono-
scenza per la recente onorifica distiüzione di Com-
mendatore conferitagli da Sua Santitä come a Pre-
sidente della Societá stessa. Espose poi nella I.a
parte 1' andamento, e 1' attivitá spiegata dalla So-
cietá durante il decorso anno 1877 tanto , nel
campo morale, e religioso, che in quello di cristiana
caritá; rilevava infine nella parte Il.a 1' attivitá della
stessa pel materiale suo prosper amento. Chiuse il Sig.
Presidente il suo dire con un tríplice Etviva a Sua
Santitá l'immortale Sommo Pontefice Pio IX; a Sua
Maestá 1' augusto nostro Imperatore Fraccsco Giuseppe,
ed a tutta 1' Imp. e Reale Sua Famiglia, noncHé a
Sua Eccellenza il nostro Arcivescovo Monsignor
Pietro Doimo Maupas; evviva, entusiásticamente ri-
petuto da tutti i presentí.
Dopo ció il Sig. Cassiere Simeone Boara lesse
il resoconto della gestione sociale riferibilmenté al-
l'anno 1877. Parló indi Sua Ecc. Möns. Arcivescovo
manifestando la sua compiacenza d' avere per la
quarta volta assistito alia generale radunanža e ri-
le vó poi come Sua Santitá volle riconoscere le utili
préstazioni di. questa Societá Cattoliea, col decorare
il Sig. Presidente, e palesare cosi il suo gradimento
anche all'intera Rappresentanza. Sua Eccellenza en-
comió, e ringrazió il Sig. Presidente e gli onorevoli
membri della Rappresentanza per la loro benefice azio-
ne spiegata in tante occasioni anche durante I' ^nno
1877, osservando, come la Societá Cattoliea viene
per tal modo i o appoggio alia S. Chiesa. Con pia-
cere accentuó i 1 mérito dei soci per aver promosso
ed attuato il Pellegrinaggio Dalmato a Roma nella
fausta ricorrenza dell' Episcopale Giubileo dell' im-
mortale Pio IX. Lodó 1' attivitá dimostrata nel fare
collette a pii scopi, e nel sovvenire la languente
umanitá, esprimendo il suo desiderio, che la Societá
estendesse la caritatevole sua opera coli' istituzione
delle tanto utili conferenze di S. Vincenzo di Paola.
N. 9. Zara, Venerdi 1 Äbbrajo 1875. Anno IX.
KATOLIČKA DALMACIJA
V.'ritiUem l'acientes in charitaie. crescama* in
ili« per omnia, cjui est caput Christus.
fS. Paul. Efh. iV. 15.
Esce il Luneài ed il Venordl. Ego interim clamito: Si quis Cathedrae Petri juogitur, meus est
(S. Hieronym. Epis. XVI. ad Dam.)
roboranriis.
Vos ipsos, auxiliante Ileo, in dies alaoriter «Jperam V'estram impensuros in tuend» «alutari Ecclesiae doctrina, animisque in Religionis amore et in verae fidei professione
(Pin IX nel Breve del $1 FMrajo 1872 agli scrittori della üalmazia Cattolica.)
Condizioni d associazione. — Per Zara per un anno anticipatamente (ior. 6. — Per la Monarchia Austro-Ungarica fior. 7. — Per 1'estero per un anno fran-
chi 15 in oro. — L'assoeiazione è obbligatoria per I' i litera annata. Chi non avia dato disdelta alla fine di wf annata, si riterrà associato anche per la seguente. — Le as-
sociazioni e gi'importi di denaro in grtippi, o meg-lio iu assegni poslali, si dirigano ail Amminislrazione della üalmazia Cattolica in Zara. Le corrispondenze affraneate alia
Kedazione. I comunicati s' inseriscono al prezzo di s. 10 la linea. fnserzioni in quarta pagina a tariffa assai modérala. Un N.ro separato s. 8.1 manoscritti non si restituiscono.
Zara, 1 febbraio.
Collo scopo di provocarci ad un nuovo Confíteor
(sic) il Costitmionale di domenica seorsa fa cenno del-
ï atta important issimo che potrebbe aerrtr di lezione alia
U. ('.. compiutosi a Milano, ovo da molti sacerdoti
tirmavasi una protesta contro i' ottimo Osservatore
C'católico per un articolo scritto interno a Vittorio Eraa-
nuele il giorno seguente alla sua morte.
Noi abbiamo veduto 1'articolo del giornale cat-
tolico, ciocchè difícilmente si puô dire del Costitu-
zionale, e possiamo assicurarlo che per coraggio cri-
stiano, per isplendore di forma, e per maturità di
concetti è stato torse la cosa meglio riescita di quanto
abbiamo avuto l'opportunité di leggere in questo
argomento. Il fisco di Milano T ha líísciato passare
senza osservazioni, e nella capitale morale d' Italia,
non ostahte l'articolo non ehbero luogo le piazzate
di Bologna, Parma, Piacenza, Venezia e Viterbo.
Solo i gioroali ostili alla S. Sede ed alla reli- j
gione eattolica, come la Perseveranza e simili, scimiot- j
tati come di solito dal Costituzioriale, diressero i loro
assalti contro il benemerito Oss. Cattma il S. Padre
,, Pió IX, cfcye sostieïïf. isJ^ieJi soldati i quali combat :
' tono le battaglie della Ohiesa. ha creduto bene (otto
giorni dnpo dacehè era escito l'articolo) di confor
tare colla sua augusta parola i valenti direttori del '
diario milanese. A questi essa sarà il più ámbito gui-
derdone nel loro nobile arringo.
Se da questo Breve il Costitmionale saprà trarre
un' idea più esatta sul modo con cui nel centro del j
cattolicismo si giudicano certi fatti, e se dallo stesso
Breve imparerà a capire quali simpatie destino a
Ruma certe assurde ed impossibili conciliazioni delle |
quali si occupa, l'odierno nostro articolo sull' ex P.
Curei, noi saremo ben lieti dei Confíteor del Costitu-
zionale, che dopo tutto è un buon ragazzo, se vuolsi j
un po' dispettoso, ma che non fa maie a nessuno. i
Ecco senz'altro il Breve Pontificio:
Diletli figli, sálate ed apostólica benedi- ;
zione. Gli officii vostri, diletli figli, che ci
siete devotissimi e inoltre vi consacrate intie-
ramente a proruuovere, diffondere e accendere
amore e ossequio verso questa Cattedra di
Pietro, onde mediante 1 unione con essa, che
è maestra di verità, conseguiré la sainte e la
pace, non pote vano non tornarci accettissimi.
E questo vostro impegno per verità rendono
degno di maggior Iode le incessanti diligenze,
le fatiche, i dispendií, e Je contradizioni su-
scítate dalla verità odiata, e finalmente 1' in-
tento stesso di prevenire le insidie tese quo-
tidianamente al popolo, per distaccarlo da
noi, non solo dai nemici della Chiesa, ma
altresï con maggior pericolo da altri, i quali,
col pretesto della prudenza e della carità,
fantasticano assurde ed impossibili concilia-
zioni ; e credendo di aver essi dal cielo, per
dirigere opportunamente e con efficacia gli
interessi della Chiesa maggior lume che non
il supremo suo Capo, impongono i loro pro-
getti a tutti, come Y unica via a conseguire
il ristabilimento dell'ordine. Tutte cose che
con franchezza indicó uno di voi nel discorso
al recente Congresso cattolico di Bergamo
parlando della necessità di star uniti più fran
cántente e più ossequiosamente alie norme ed
agli insegnamenti di questa santa Sede, e di
guardarsi dai sofismi dei liberali e dei conciliato
ri*)e di impegnarsipiuoperosamente a spezzare
le forze dei nemici, e a ben considerare le
condizioni raiserabili della Religione e della
patria. Che perb questo seme da voi sparso
noti manchi produrre i suoi frutti, lo manifesta
1' obolo che ci avete presentato, il quale, di
piccoli simboli, ci attesta che moltissimi sono
a dividere con voi i sentimenti e 1' affetto fi-
liale verso di noi. Di che sommamente com-
piacendoci, avemmo graditissime le manifesta-
zioni della filiale pietži e della divozione vostra,
nou dubitando, che Dio ve ne render^ mercede
pari al vostro zelo. Pertanto ve la invochiamo
amplissima, e intanto auspice di essa con
sommo amore impartiamo l'apostolica benedi-
zione a ciascuno di voi e a tutti qnelli che
I favoriscono 1' opera vostra* pegno della nostra
I paterna benevolenza. |
Dato a Roma, da S. ¡[Metro, il 17 Gennaio
An ho 1878: AiiiH> XXXiKJl nostro Pontificato.
PIO IX PAPA.
Mir i Bosna.
„Pomaljaju se uvjeti mira". Ova viest
strielomke leti sada preko sve pet krajeva
svieta. Ona svakoga zanima, možda još veće
nego je zanimao došle i sam strašni rat; nas
pak na osob. Uvjeti mira svojim posljedicam
nama do srca dopiru; u njima nam se bu-
dućnost kroji. Nama na oči, zavičaju nam na
pragu iskra pala koja zavadila dva carstva,
uzdrmala Europom, potresla svietom. Kako
dakle da se mi na uvjete mira znaliSno, neuz- j
trpno ne osvrćemo?
Istina je: do ovoga časa nije još, što
znamo, nijedna vlada uvjeta očitovala. Nu u
vjeti su po STOJ prilici jurve stvoreni i vlade
svekolike do danas o njima obavieŠtene. Kako
bi inače o u vjeti m u isto doba skoro na isti
način pisao dojedan nplivniji europejski list?
¡Sve ako i ne bude onako rieč po rieč kako
novine javljavu ali mučno da jezgra ne bude tu.
Sto
govori „Tagblatt" to je jurve u pro-
šastom našem broju javljeno. S njim se malo
ne u svemu slažu „Morning Post", „Times",
„Daily News" i „Politische Correspondenz".
Svi navještuju jednoglasno da će Bugarska
steć autonomiju, Srbija i Rumunjska podpunu
nezavisnost i šire granice, da će Crna gora
uz ,,uti possidetispodvostručit svoje sadašnje
zemljište.
A što čeka Bosnu? Po „ Tagblatt-u"
Bosna će i Ercegovina imat svoga posebnoga
poglavara, svoj posebni parlamenat a uz to
naravno i autonomiju u upravi; „Morning Post"
piše: da Bosnu i Ercegovinu čeku pokrajinska
autonomija a „Politische Correspondenz" daje
Bosni i Ereegovini autonomiju i glavare krš-
ćane. „Times" i „Daily News" obećavaju Bosni
i Ereegovini reforme i glavare kršćane. Ovdje
II corsivo 6 neir originale
nema slova o Austro-Ugarskoj, jovdje se ne
govori ni o nje pokroviteljstvu. Sto dakle Au-
stro-Ugarska ne misli uzeti Bosne koliko ni
daleke Anatolije?
Bojati se je. Madjari nastoje što mogu i
ne mogu da Bosna ostane u Turčina. To pak
žele po svoj prilici i Rusija, Njemačka, Ita-
lija, Srbija, Crnagora; a kad žele nastojati će
da im se želje izpune. Sto da Austrija uradi
u takim okolovštinam ? Zar da se zarati rad
Bosne? Da rad nje Madjare pobuni a sebi
žile podsieče ?
Nu nije samo to što Austriju smeta? Au-
strija može imat pokroviteljstvo nad Bosnom,
nadzirat vršenje reforma; ali Čast carstva, u-
gled monarkije ne dopuštaju da ona uz Tur-
čina u Bosni vlada.
Po tomu ne bi čudo bilo kad bi se i
ovaj krat Bosna Austriji izmakla. Unutrnji
neprijatelji, vanjske spletke i do toga dovesti
mogu, ali tim bi se samo odgodilo bosansko
pitanje; najpj monarkiji i nadalje ravno ostaje \
do Rašije.fU interesu je Austrije daposjedne
| Bosnu a u interesu Bosne da se uz jačeg i
bogatijeg prisloni. Nasilje, prietnje mogu pre-
| priečiti privremeno ostvaranje prava, izbrisati
| ga ne mogu nikad.
Kad li tad li Bosna je naša, došla trčuć
| ili šećuć. „Posebni poglavar, glavari kršćani"
I „reforme", jamče nam da Bosna neće veće bit
! sasvim turska, ni malo srbska a da može bit
; podpuno hrvatska. Bude li jedan poglavar taj
I je iz Austrije, bude li ih više, ti su pod Au-
strijom; preinake nam pak same opominju
Andrassyevu notu na koju i Madjari rado pri-
staju a kad oni svak. Uz toliko je naša za-
daća da bdijemo i radimo. Spojenjem Bosne
dieliti će s nama sreću i nesreću milijun pre-
kodinarske braće. Bosna ponosna kadra je da
nas svih obogati. Plodna je zemljom kao Mi-
sir, gorom je zarastla kao Slavonija, ruda je
puna kao Amerika. Ali s Bosnom će k nama
samo 200.000 katolika, po milijuna poturica,
a šest stotin tisuća rišćana!
Politički pregled.
Ministarstvo Tiszino još se drži a naše
se još ustrojilo nije. Zvanični listovi sile se
iz petnih žila da priprave javno mnienje na
mienu sličnu zadnoj ugarskoj krizi kad je
naime ministarstvo odstupilo i opet pristupilo,
te daj da se predočuju opasnosti skopčane
s ostavkom Auerspergova ministarstva i bla-
godati kojim bi zasjala Austria kad bi se
staro ministarstvo pomladilo. Nu došle se
nije još došlo na čistac. Zna se samo da se
je naš Car razgovarao a po svoj prilici i do-
govarao s predsjednikom zastupničkog vieća.
D.rom Rechbauerom, pa D.rom Herbstom i
barunom Kellerspergom. Uz toliko se „Frem-
denblatt" veseli što sabor nije još ništa od-
razlaganje o dolazku Hrvata u ovaj kraj i da ovdje
Srbom kao doseljenim gostom samo onda mjesta ima,
ako se hoće držati kano vjerni državljani hrvatski.
— Gosp. Najpar predloži, da se budućem knjiže-
vnomu odboru kano prva briga preporuči pobrinuti
se za sredstva, kako bi se utemeljio jedan omanji
politični list za obrtnike i ratare.
Na kraju izabra se odbor za provedenje zaklju-
čaka ove kat. hrvatske skupštine i to: D.r Dragutin
Alth, Archidiakon D. Antun Jakševac, Hinko Hla-
đaček urednik Propovjednika, Ivan Mihaljević župnik,
gradjani Ferdo Ketig i Michael Mihić. — Da smo
izrazili svoje najdublje štovanje sv. OtcuPapi i za-
moljeni blagoslov od ista dobili putem bozojavnim, sa-
činilo je najveću radost onoga dana.
Iza toga bio je družtveni objed; pri njem seje
nazdravljalo svim onim, koji su nam na srcu: Sv.
Otcu Papi, Nj. Veličanstvu Caru, Biskupu Stros-
smayeru, Banu Mažuraniću, Ministru Bedekoviću,
opraviteljem ove skupštine, domovini tro jednoj itd.
Ovo je u kratko, što se sbilo onaj dan. Bude
li još štogod, neću uzmanjkati vam to javiti. Ipak ne-
mogu premučati ponašanje naše grčko-iztočne braće,
koja su sva moguća sredstva upotrebila, da se urinu
u tu skupštinu, nebi li ju tako osujetila. Jedan tja
nije se stidio tražiti po oblasti, da se katolici prisi-
le na pripuštanje pravoslavnih (!). Kolika drzovitost
ljubezne braće! S Bogom.
NOTIZIE VARIE.
Col piroscafo di domenica, accompagnato da
ottima fama giunse fra noi il sig. Bruno de Curinal-
di, laureato teste all' università di Vienna, in seguito
a rigorosi assolti con brillantissimo successo, in medici
na, chirurgia ecc. ecc. Veniamo assicurati che egli
intende esercitare la sua professione nella nostra cit-
tà, la quale, siamo sicuri, accoglierà con simpatia il
giovine patriota, fornito di egregie doti d'ingegno e
di cuore.
Venne sequestrato il Costituzionale di domenica
scorsa, per un articolo, quanto si dice, sulla crisi mi-
nisteriale della Cisleithania.
Martedi passato assistemmo con sentita coin-
mozione ad un atto che onora assai la gioventu del
nostro ginnasio. Da oltre un mese giace gravemente
malato il sig. Luigi Negovetić, a cui i nostri stu-
denti, per motivi che qui è inutile esporre, profes-
sano singolare amicizia. Dopo avergli in mille modi
manifestato il proprio affetto, specialmente nelle con-
dizioni di salute in cui si trova, unitisi in numero di
66, quasi tutti delle classi superiori, fecero aprire
1' area di S. Simeone, ed assisterono ad una inessa
solenne, affinchè il Signore pell' intercessione del no-
stro S. Protettore volesse ridonare al loro amico la
primiera salute. II divoto contegno che durante la
s. funzione serbarono ci ha veramente edificato, e
fummo confortati al pensiero che in mezzo a tanta
corruzione dei nostri tempi si custodiscano nei cuore
della nostra gioventu quei sentimenti di fede, che
furono sempre il di lei migliore ornamento. Noi u-
niamo alle loro preci le nostre, nella speranza che
Dio Signore conservera la vita al sig. Negovetić, il
quale sebbene privo di quelle grandezze, a cui, ne'
giorni nostri si tributano tanti incensi, pure pella
bontà del suo cuore, ha saputo cattivarsi l'affetto
non solo della gioventu studiosa, ma di tutti i citta-
dini di Zara. N.
listova, Engleska 2.500, Francuska 2000, Austrija
1500, 1200 Italija. U Aziji ima 500 listova, 100 u
Africi, 100 u Australiji.Dehn govori da 5500 dnevnika
pisano njemački, od tih 3700 u samoj Njemačkoj.
Antonio Becquerel. — Le scienze íisiche hanno
tatto in Francia una perdita gravissima colla morte
d'Antonio Cesare Becquerel, avvenuta il 18 gennaio.
Egli appartenne dapprima all' esercito, e come uffieiale
del genio fece le campague di Spagna e di Francia
nel 1814. Ritiratosi dopo quell'anno dal servizio
militare, Becquerel si consacro intieramente aile
scienze naturali. L' elettricità formó per lui oggetto
di studi importanti e di ricerche diligentissime. Scrisse
varie opere intorno a questo argomento, per non dire
delle numeróse Memorie in Riviste e negli Atti ac-
cademici. Becquerel apparteneva all'istituto di Fran-
cia dal 1829 e gli venne accordata nel 1874 una
medaglia d'onore per la sua anzianità in quel Corpo
scientifico.
Cattivi indizii. — Nei giorni passati nel distret-
to di Zara furono commessi due furti sacrileghi ; le
chiese di Ražance e di Nevidjane furono derubate
da ignoti malfattori. A Nevidjane asportarono fra le
altre cose due calici, una pisside, un ostensorio ed
alcuni oggetti preziosi ex-voto. Ê un caso curioso che
non riesca mai ail' autorità di scoprire gli autori di
simili furti, i quali troppo di frequente si ripetono.
Eppure non si tratta cli cose consumabili, ma di og-
getti che devono passare per mano di molti. Di mez-
zo ci devono essere dei matricolati manutengoli.
Obrdržala se pod konac prošle godine skup-
ština zagrebačkoga pučkoga učiteljstva. Razpravljala
su se tri pitanja: 1. Koje grane gospodarstvene zazlu-
žuju osobitu pažnju u ovih krajevih i kako bi pučka
škola iste u narodu najuzpješnije i najkoristnije mogla
unapredjivati? 2. Prigovara se pučkoj školi, da ve-
ćom pomnjom njeguje obuku nego uzgoj. Jeli taj
prigovor temeljit i ako jest, kako bi se imalo tomu
doskočit? 3. Kakova mora biti obuka, da učenika
privede k samoradinosti ?
Corre voce che il nostro Governo abbia ema-
nato l'ordine che la flotta venga posta in assetto di
guerra.
Novine po svietu. Niemac Dehn tvrdi da na svietu
ima skupa 23.000 listova i 50.000 novinara a dva
milijuna i po predbrojnika. Amerika izdaje 9000
Rieč od 41 slova. U pokrajini Galles u Engleskoj
govori se nariečje pripadajuće jezicim ćeltiskim. Ono
ima veoma dugačkih rieči. „Daily News" javlja da
„Cambrian News" donio ime jednoga sela u Angleskoj
kod meniskog mosta. To je ime skraćeno, a ipak
ima 41 slovo; evo kako ga pišu:
Llanfairpwllgwyngyllgogerlysillioyogogoch.
Un alto onorevole del governo del Peru. — I giornali
del Perù pubblicano un decreto emanante dal mi-
nistero della giustizia e che fa onore al governo di
questo paese. Eccone il testo:
Lima, 9 novembre 1877.
Avuto riguardo alio stato di penuria e di po-
vertà in cui si trova la Santa Sede, e desiderando
il governo di dare una nuova prova de' suoi senti-
menti cattolici e della riverenza che gl' inspira la
missione apostolica straordinaria affidata a Monsig.
Mocenni, è ordinate che 1' affitto della casa che oc-
cupano in questa capitale il delegato ed il suo se-
guito, sia pagato a spese del Tesoro pubblico, con
applicazionc aile spese del culto.
Movimenlo della marina auslro-ungarica.
Alessandria: arr. 19 g. brig. Drago G. c.
Galović da Torre Annunziata. Aucoiia: arr. 28
g. b. Vice-Ainmiraglio Tegetthoff, c. Ragusin da Fi-
ladelfia. Bt'inS>ri<lg:i>: appoggiô 28 g. b. Anto-
nietta S., c. Segota. Cagiiarl : part. 25 g. brik Ol-
ga, c. Klaćević per Falmouth. Cartagena: arr.
24 g. logh. Istria, c. Sbutega da Palma. Costau-
tiiiopoli: arr. 23 g. scun. Etra, c. Kosulić da Ge-
nova. Deal: di pass. 27 g. b. Figlio, c. Raičić da
N. York per Granton; —ancorato 27 g. b. France-
sca T., c. Tonetti da Baltimora per Hull. Dieppe:
part. 27 g. b. Teofrasto, c. Tićjac per Cardiff. Dun
kerque (rada): arr. 25 g. b. Jona, c. Ivančić da
Orleans. Falmouth: arr. 26 g. b. Grad Senj, c.
Gudač da N. York; 27 g. b. Abraham, c. Banac da
Sunderland (per N. York) ; Carlotta Fanny, c. Ru-
men da N. York per Dublino; 28 g. b. Nerea, c.
Luyk da N. Orleans; — part. 29 g. b. Dio Fili,
c. Premuda per Hull. Filadelfia : sped. 12 g. b.
Olga T., c. Toraašić per Anversa. Fïeetwood :
arr. 26 g. b. Lussignano, c. Gladulié da Alessandria.
Fort de France (Martinica): arr. 8 g. b. Due
Figlie, c. Slokovié da Cardiff. Fortress Mon-
roee: arr. 18 g. b. Pater, c. Meneghetto da Lon-
dra; — part. 15 g. b. Mimi P., c. Pesely per Trie-
ste; 16 g. b. Euro, c. Hreljic; Zvonimir, c. Matko-
vic per Cork. î&ingroodh arr. 28 g. b. Rebecca,
c. Orhanović da Filadelfia; Dorina, c. Katerinić da
N. York (proseguirono per Gloucester). li i sa g sto n:
arr. 7 g. b. Ennio, c. Segarié da Dunkerque. Gra
vesend: part. 28 g. nave Marietta W., c. Stipa-
novié per Shields; — arr. 29 g. b. Giano, c. Soppa
da N. Orleans. Qriitisby: di pass. 29 g, b. Fran-
cesca T., c. Tonetti da Baltimora per Hull, Havre:
arr. 25 g. b. Elena, c. Marčetić da Trieste. Huli:
part. 28 g. b. Antonio S., c. Kosulić per Shields.
Lewes: part. 11 g. b. Treći Dubrovački, c. Tur-
činović; Amor, c. Premuda per Queenstown. £<oa»-
dra : sped. 29 g. b. Imp. F. G. I,, c. Premuda per
N. York. I/yu» (rada): arr. 29 g. b. Jared, c. Pa-
sinović da N. York. Newcastle: sped. 28 g. b.
Genio, c. Randić per Cette. Hi i '/,za : arr. 25 g. brik
Pietro, c. Stiglić da Newcastle. U. Orleans: sped.
11 g. b. Ergo, c. Nikolić per Valencia; 17 g. b.
Proserpina, c. Ivančić per Havre; 18 g. b. Giusto
c. Colombis, per Genova; 26 g. b. Lincoln, c. Ge-
rolimić per Havre. Hi. Ifork : arr. 8 g. b. Tilde,
c. Tominić; 17 g. b. Carmela, c. Vicerina da Glou-
cester; 29 g. b. Mirto N., c. Bonomo da Trieste; 16
g. nave Impératrice Elisabetta, c. Hreljic, da Bre-
ma; 17 g. b. Reno, c. Stipanovié da Anversa; Cro-
no, c. Sterk da Newcastle; 18 g. b. C. G. Szâpâry,
c. Kosulić da Southampton; — sped. 15 g. b. En-
rica, c. Flamin per Queenstown; 18 g. b. Dario, c.
Ragusin per Cork; — part. 17 g, b. Achille F., c.
Cirković; Ararat, c. Mohović per Queenstown; --
sotto carica: 19 g. brig. Fanny P., c. Sandri per
Cork. Pass a I* Outre: arr. 18 g. b. Bolivar, e.
Gerolimić da Genova; — part. 24 g. b. Leone, c.
Premuda per Gibilterra; 18 g. b. Proserpina, c. I-
vančić per Havre. I'liilippeville: arr. 31 g. b.
Agar, c. Busanić da N. Orleans. Plymouth: arr.
27 g. b. IV Dubrovački, c. Stanos da N. York;
Queeiistowis: arr. 28 g. brik Josef, c. Ivančić
da Baltimora; — part. 29 g. b. Tolomeo, c. Kosu-
lić per Liverpool; Ciro, c. Faresić per N. York.
Rio &raude do Sul: arr. 17 g. brik Maria Za-
ri, c. Adrarioda Catte. Sliaiililiu (Isola di Wight):
di pass. 27 g. b. Madre Maria, c. Suhor da New-
castle per Trieste. Tarifa: di pass. 22 g. b. Ivo
B., c. Dobrilla da Trieste per Roehefort; 1 febb.
brig. Emidio, c. Randić da Porto Vendre. Troon:
part. 29 g. b. Celestina, c. Paikurić (da Glasgow)
per Trieste. Waterford: arr. 27 g. b. Hrvat, c.
Zar da N. York.
Obolo di 8. Pietro.
A mezw del Rev.mo Ordinariato Arciv. di Zara.
All' impávido nocchiero che nel tempestoso rua-
re del moderno incrédulo liberalismo, sicuro ed in-
fallibile guida la nave <Ji Pietro al porto dell' eter-
na salute, all' angélico Pontefice dell' Immacolata, a
Pió IX gloria del secolo IX, nell' occasione del Suo
Episcopale Giubileo in segno di vivissimo attacca-
mento al maestro di veritk con filíale ossequio im-
plorando 1' apostolica benedizione i villici di Borgo
Erizzo offrono 1' obolo di fior. 7 in argento — Don
Biagio Blasul loro Párroco f. 2 — Kata ved. Blasul
f. 1 in arg. — Mare Stipcevic sol. 30 — Don Paolo
de Zanchi Párroco di Brevilacqua e fedeli f. 5 —
Cappellania di Verké f. 1:20 — Cooperatore di Za-
ton di Nona í. 2:8 — Don Antonio Solitro Ammi-
nistratore di Torrette f. 1 — Parocchia di Torrette
sol. 60.
IJHiiiie nolizic.
La Politische Correspondent, ha da Bucarest 5 :
Ignatieff offre ai Rumeni la Dobrugia fino a Custengè,
in compenso della parte di Bessarabia che avrebbero
da retrocedere, con e jclusione perö di Chilia e delle
bocche del Danubio, che la Russia lascia incorporata
alio Stato rumeno.
II generale Ignatieff parte per Adrianopoli : ivi
s'incontrerà con Savfet pascià, e sulle basi generali
già fissate elaboreranno 1' istrumento della pace
russo-turca, il quale poi dovrebbe venire ratificato
dal Congresso di Vienna.
I governatori turchi in Tessalia e nell' Epiro
hanno ricevuto 1' ordine di organizzare le leve in
massa.
In Francia il conflitto dei minstero col mare-
sciallo Mac-Mahon, nella questione del bilancio, si
farebbe serio. Mac-Mahon esigerebbe la votazione
di tutto il bilancio prima delle discussioni al Senato.
Ebbero luogo scene vivaci, in cui sarebbe caduta
anche la parola: dimissione. Grevy e tutlo il ministero
furono invitati presso il Presidente della Repubblica.
Dicesi che Hobart, con 5 corazzate ed 8000
uomini, si diriga verso Volo.
La „Standard" ha da Vienna che la Russia
concentra 120 mila uomini in Rumenià per difen-
dersi eventualmente contro 1" Austria.
Secondo il „Daily Telegraph" vi sarebbero
trattative secrete tra la Russia e la Turchia per
l'acquisto della flotta turca come indennità di guerra.
Ai 5 corr. i Russi entrarono in Erzerun, in
Rušćuk e Silistria, i Rumeni entrarono in Vidino.
Nostri telegrammi.
Vie El il a, 7 febbrajo, 2 pom. Il S. Pa-
dre versa ¡n pericolo di vita. (Uff. eccl.)
Roina, 9 febbrajo, 11 a. m. (Uff. eccl.).
PIO IX mori ai 7, ore 5:40 p. m.
¡LoIB il f'«l, 8 febbrajo. Layard annunzia
trovarsi i Rusai sotto le mura di Costantino-
poli.
Griusta lo „Standard" venue convocato
il parlamento ad una seduta straordinaria.
A te ne, 8 febbrajo. Le truppe s' avan-
zano. Generale è la costernazione per il pe-
ricolo che i Tnrchi prendano a bombardare
le coste. Il Gabinelto avrebbe ricevuto notizie
rassicuranti da Londra che dimostrerebbe pro-
pensione a difendere gli interessi dei Greci.
Dovemmo diferire ad oggi la chiusnra
del giornale, in atteaa di appnrare la no-
tizia dei cattolico lutto.
D. Giovanni Prodan, imprenditore editore e redattore responeabile. Tipografía di Giovanni Woditzka.
consolare pontificio che con superiore permesso tro-
vasi da circa cinque anni qui domiciliate, e che gen
tilmente veniva invitato ad assistere alia dolorosa
cerimonia. Possano le preghiere di questa buona po-
polazione, che dal cuore emanano, essere esaudite
dal Grande Iddio, dall' Immacolata Vergine, col fal-
si che annoverato sia tra i Beati in Cielo 1' Immor-
tale Pio, il quale non cessera di pregare pel bene
di tante anime a lui devote, pel costante manteni-
mento della fede cattoliea, e pel desiderato trionfo
della Chiesa.
N0TI2IE VARIE.
Rileviamo con piacere che dalla Fondazione di
Soccorso per scolari poveri dell' i. r. Ginnasio e Reale
inf. di Zara, vennero sussidiati, coll' importo comples-
sivo di fior. 50, pel primo semestre dell' anno cor-
rente, tre fra i più bisognosi studenti del Ginnasio,
e tre fra quelli della Scuola Reale, i quali più si di-
stinguono nello studio e nella disciplina.
Questa pia istituzione, iniziata appena 1' anno
scorso, andrà, speriamo, vieppiu incrementando mer-
cè il patriottismo e la generosità di coloro i quali
dalla Provvidenza sono posti in grado di beneficare
i proprî concittadini, e sarà féconda di eccellenti ri-
sultati. Con una tenue offerta mensile, chi sa quanti
begl' ingegni, che forse diverrebbero un di il decoro
della patria, potrebbero venir educati ed incoraggiati,
i quali perö senza un sussidio avrebbero dovuto ab-
bandonare lo studio e marcire in una deplorevole i-
gnoranza.
Parecchi padri di famiglia, da più giorni, ci
van muovendo serí lamenti circa le condizioni poco
igieniche dei locali del nostro i. r. ginnasio, in cui
1' umidità di alcune stanze è tale che 1' acqua vedesi
gocciolare lungo le pareti. Speriamo che la compe-
tente autorità scolastica si affretterà di porre riparo
a tale incoveniente, che potrebbe divenir fatale per
alcuni giovanetti, obbligati giornalmente di rimanere
ben cinque ore entro locali a tutt' altro adatti fuor-
chè ad uso di scuola.
Mercoledi scorso, diretto per 1' Albania, è pas-
sato per Zara il colonnello del genio inglese, sir John
Stephens.
Il Costituzionale di ieri ci annunzia che per mo-
tivi indipendenti dalla sua volontà è indotto a sospende-
re le sue pubblicazioni. La provincia ci perde cer-
tamente assai poco.
Veniamo assicurati che 1'amministrazione co-
munale si occupi con inolto zelo dell' introduzione
dell' illuminazione a gaz nella nostra città. Noi spe-
riamo di veder quanto prima compiuto uno dei mag-
giori desiderí degli abitanti della nostra capitale, la
quale in questi ultimi anni, mercè le cure di coloro
che diriggono l'azienda comunale, lia sotto l'aspetto
materiale fatto progressi degni di ogni lode.
Zagrebački Kat. List od 21 veljače piše :
Baš kad smo dogotovili list začuli smo, da je
jutros oko 5 sati blaženo u Gospodinu preminuo pres.
g. biskup Ivan Kralj. Stariji od sv. Otca 1 dan, nije
ga preživio ni puna 2 tjedna. S njim izgubismo uzor
svećenika, vatrena rodoljuba, darežljiva podupiratelja
svakoga dobra. Bio mu dobri Bog blagi sudac.
Col 1 Maržo p. v. entrano in attivita, tre volte
alla settimana, corse celeri fra Sinj e Metković.
Ci scrivono da Spalato:
Per offrire al Sacratissimo Cuore di Gesu qual-
che atto di riparazione per tanti peccati che, special-
mente in questi giorni di carnevale si commettono,
dietro iniziativa di alcune pie persone, viene esposto
nelle cinque domeniche e negli ultimi due giorni pre-
cedent! la Quaresima, in cinque distinte Chiese di
questa cittá, dalle ore 3 alle 6 pom., il SS.mo Sa-
cramento all' adorazione dei fedeli, che numerosi vi
accorrono ad implorare dal Buon Gesu per sé e pei
traviati loro fratelli grazia 9 misericordia.
Questi giorni veniva arrestato dai gendarmi il
secondo dei malandrini che recentemente, sorpresi
dal bravo sergente comnnale in atto di forzare il
santuario di Poissan, si era dato alla fuga, non sen-
za pero ricevere un proiettile alla coscia. (Am.)
L' Avvenire ci assicura che a Spalato si danno
frequenti leste di bailo, le quali pel brio, e pella fre-
quenza degli intervenuti non lasciano nulla a desi-
derare. Da informazioni prívate che riceviamo da
quella città il vajuolo che negli scorsi mesi lia mie-
tuto tante vittime non è ancora pienamente cessato.
Se coi germi d'infezione che pur troppo alli-
gnano ancora, siano prudenti i balli, iasciamo ad o-
gni uomo di buon senso e di buon cuore, il giudizio.
Pur troppo quando si tratta di balli è molto difficile
che la nostra voce sia ascoltata, ma se colla buona
stagione, che oramai s' avanza, quei germi dovessero
diffondersi ed essere causa di nuove sventure, le au-
toritk di Spalato, le quali hanno il geloso incarico
di sopravegliare alla pubblica igiene, laranno assai
bene di attribuire a sé stesse le conseguenze del lo-
ro contegno.
Secondo il Fremdenblatt la più vantaggiosa of-
ferta pell' assunzione dei lavori della regolazione del-
la Narenta sarebbe stata fatta dal consorzio Knauer-
Gross-Trigari.
L' editore sig. S. Artale ha diramato un invito
d' associazione alla „Relazione sullo condizioni eco-
nomiche della Dalmazia di Leopoldo Stockhammer",
eseguita per incarico del Ministero del commercio e
tradotta per cura della locale Camera di commercio.
L' opuscolo importerk 64 pagine circa, e costerà s. 50.
Il librajo sig. L. Mazzanti, che tiene il suo ne-
gozio in Calle Larga è incaricato della vendita dei
numeri della Dalmazia Cattoliea per coloro, i quali non
essendone associati, desiderassero di procurársela. Un
numero separate costa soldi 8.
^'S^SS^^
Movimento della marina austro-ungarica.
€a§liapf; part. 7 f. brik Union, c. Suttora
per Cette. Cardiff: arr. 9 f. b. Grad Senj, c.
Gudac da N. York; 11 f. b. Draga D., c. Bakarcic
da Londra; — part. 7 f. b. Toni C., c. Katarinic
per St. Vincent Cotte: arr. 8 f. b. Kraljevka, c.
Svrljuga da Trieste fiîubliiio : arr. 5 f. b. Carlotta
Fanny da N. York. Dmikcrq^c: part. 6 f. b.
Balthassar, c. Tarabocchia per N. Orleans. Fal-
mouth: part. 10 f. b. Zia Caterina, c. Thian per
Hull. Goiiova : arr. 10 f. brik Katina R., c. Sfor-
zina da Salonicco. fwrimsB>y (rada) :, part. 8 f. b.
Sansone, c. Capponi per Baltimora. Hull: arr. 10
f. brig. Urin, c. Stipanovic da Marsiglia. Ipiwicli:
part. 9 f. b. Maria D., c. Negovetic per Cardiff. Li-
verpool: part. 7 f. b. Mimi, c. Tominic per N.
York, ülalaga: arr. 12 i. brik Grant, c. Katari-
nic da N. Orleans. ]?3ar§iglia: arr. 9 f. brig. Vi-
la, c. Tominic da N. York; — part. 12 f. b. S. Co-
stantino ed Elena, c. Miailovic per Smirne; 10 f.
brik Romlo S., c. Soppa per Berutti. Aiapoli : arr.
5 f. b. Lauro, c. Mikletic da Fiume. Howport:
arr. 8 f. b. Aron, c. Kosulic cla Charente. HJ. Or-
leans: arr. 26 g. b. Cerere, c. Katarinic da Lus-
sinpiccolo ; Oasi, c. Tonello da Rio Janeiro. M. York:
arr. 27 g. b. Honor, c, Mareglia da Palermo; 28 g.
b. Fratelli F., c. Tomasic da Pera; — part. 27 g.
b. J. J. Strossmayer, c. Mifka per Cork. Pass a
I' Outre: part. 28 g, b. Lincoln, c. Gerolimic per
Havre. Ctiseeostowia : arr. 10 f. b. Ararat, c. Mat-
kovic da N. York. Salonicco: arr. 17 g. brik
Maria Romana, c. Sarinic da Swansea ; 26 Elena D.,
c. Dabcevic da Sira; brig. Alessandro B., c. Susa-
nic da Porto Said; — part. 16 g. b. Taganrog, c.
Radonicic per Marsiglia.
Nostri telegrammi.
fieniia. 25 febbraio. I Governi di Vienna
e Pietroburgo rientrarono nelle relazioni ami-
chevoli di prima. I consigli di moderazione porli
al Gabinetto russo vennero presi in seria con-
siderazione dal Governo delio Czar ed un taie
contegno preparo 1' accordo in lutti i punti re-
lativi alla pace di Adrianopoli, conchiusa ma
non peranco sottoscritta, in quanto essa riguarda
sposlamenti territorial! sulla penisola Balcanica.
fjostafilfiliopoli, 25 febbraio. L'ar-
mistizio cessa col giorno due Marzo. Si ritiene
generalmente che il trattalo d'Adrianopoli sarà
firmato prima che venga stabilito il tempo pre-
ciso pel congresso.
Fíetrofolirgo, 25 febbraio. Ignatieff
assicura essersi completamente appianate le dif-
ficoltà nella stilizzazione delle condizioni di pace.
Lo Czar se ne mostra soddisfattissimo.
Belgrado, 25. Ristic insiste presso la
Russia per ottenerne 1' appoggio nel congresso.
La Serbia vuole lo status quo. Si dispera di
riuscire mentre i Russi occupano con 6000
uoinini la città di Nis, cui vogliono incorporata
al futuro principato búlgaro. Alessandria, 25 corr, Il Kedive
reclama il ritorno immediato delle sue truppe
dal teatro della guerra nell' Egitto. Si ritiene
cío come un successo diplomático di Gorcakov
conlro F Inghillerra.
La Famiglia Cristiana
Periódico mensuale
con 12,000 Lire in 1000 premi agli as-
sociati.
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devozione alla S. Sede e al Somino Pontelice Pió IX. Si
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vengono aggregati all'Arciconfraternita di S. Pietro in Ro-
ma, e si fa a loro nome V offerta di 60 cent, pel Denaro
di S. Pietro prelevandola dal prezzo d'associazione. Il gior-
nale ha in ogni suo numero : Articoli di fondo, brani
di discorsi del tí. Padre, la storia del Pontificato di
Pió IX, notizie del S. Padre, poesie, articoli religio-
si e morali, racconti e aneddoti, giuocki di passatem-
po ecc. e un Romanzo in appendice. — Agli Associa-
ti sono stati destinati 1000 regali del valore di circa 12
mila lire da estrarsi a sorte. — Chi procura 15 Asso-
ciati riceve una copia del giornale in dono e 10 numeri
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unitamente ai suoi 15 Associati, è assicurato uno dei
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le, storia naturale, proverb i, sentenze ecc. Giuocki di
di conversazione, sciarade, indovinelli, sorprese, scacchi,
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Cruz: Volumi 3, L. 1, 50.
Tipografia di Giovanni Woditzka.
skam Vlade i pretresanjem ostalih Odbornika;
nu prva jest.
I na 5 i na 7 tek. govorio je u delega-
cijarn grof Andrassy. Na 5 tekgovoreć o od-
nošaju Bosne napram ostaloj carevini, reče da
će nje dotična prava bit ustanovljena, kad bude
vrieine, u Parlnmentim. Na 7 lek. govorio je o
kompetnosti vrhu uprave u Bosni. Ministar oči-
tova, treba da se u tom dvije vlade sporazu-
miju, i one su odredile predložit Zastnpstvim:
privremeno riešenje još nericšenih pitanja. Vrhu
Novog pazara, Andrassy reče, Austrija će tamo u
podpunom sporazumu s Carigradom, a kad ? Ne
treba nam srnut, odvrati Andrassy; imamo pravo
uć u Novipazar, a to ćemo kad nas volja bude,
jer ne pada sviet. To se zna, nadostavi grof,
da u Novipazar ne idemo da zagospodarimo;
gospodarica ostaje, koja je i došle bila, Turska.
I Iloffmann je govorio, i mnogo, kazujnć
kakvo je stanje u Bosni. On je takodjer, pri-
godom, javio odbornicim da nije istina da se je
razislo povjerenstvo za Bosnu.
Viest, koju nam je javila žica u predjašnjem
broju, da se naime Francuska i Turska dogo-
varaju o predaji otoka Rodi, đoniela ju je prva
„Polit. Corr.". Ovaj list kaže da je Carigradska
Vlada poslala jur i naredbu, da joj se vojska
spravlja na put. Drugim je putom „Pol. Corr.",
to potvrdila, dodajuć da Turska prenaša vila-
jetsku Vladu iz Bahri-Sefida na otok Skio i
da je uz to naredila neka se na nj s voj-
skom i ratno orudje prenese. Ako se viest obi-
stini, bio bi to bez sumnje važan dogodjaj, kao
prvi francuski korak, u sredozemnom moru, a
po englesku.
U Francuskoj, još se ne zna uredovno da
je Waddington odstupio, nu rek bi svakako da
on neće još vele ostat, jer Waddington nye
rek bi čovjek bez ikakva karaktera i poštenja.
On ne bi htio da svak čini ko što hoće, voli
odstupit, nego bit na upravi a ne upravljat.
Waddington neće, ni on, ni ostali ministri, da
se zove na sud Broglie-Fourtou. Za to malo
mare francuski Odbornici i oni su ipak, su '41
proti 7 glasova, odlučili pitat: na sud s Vladom,
s tom mrzkom Vladom od 16 svibnja, na sud!
Očito se vidi, da u Francuskoj Zastupstvo želi
goru vladu od sadašnje, da naime ondje sve
ide sa zla na gore. Kad će se osviestit!
Misirski Kedive govore da je on prouzro-
kovao ili barem dragovoljno vidio onomašnji
nered proti ministarstvu, jer da gleda na svaki
način oslobodit se tudjeg upliva, kojeg mu
Engleska pa sad i Francuska sve to više na
vrat nameću.
Nije se čudit Kediveu, jer zbilja kad mu
se drugi upliću i u imenovanje ministnra, to
je on, de facto, gore nego vasal. Nu ipak ne-
volja ga goni da popušta, jer su misirske ii-
nance došle do bankrote. Hoće li se što Misir
u financam pomoć kad ostvari, kako misli,
ustanovljenje narodne Banke, o kojoj se sada,
kažu, dogovaraju anglo-misirska Banka i en-
glesku Vlada?
La scuola agraria di Sebenico.
Nel Boilettino agrario N.ro 18 del passato an-
no lio letto il piano per una scuola agraria di com-
pletarnento alia cívica da istituirsi a Sebenico, cora-
pilato per ordine del cons. scol. prov. da tre agro-
norai della provincia (abate Danilo, Pavesch e Nimira)
e da poco terapo plenamente approvato dal ministero
d' agricoltura. Siccome questa nuova istituzione é la
piú lusinghiera pella provincia, e si puo diré la piü
sicura per í'icavare un giorno abbondanti frutti,
perció ¡la redazione del Boilettino nel presentare il
detto piano, invitava tutti gli agrofili della provincia
a daré il loro parere, e cosi dal cozzo delle idee
procurare nuovi raateriali per poter trasformare o
completare il proposto piano. O i pareri pervennero
e il redattore abate Danilo non credette bene il
pubblicarli, o nessuno se ne curo, ed allora per non
dir qualche cosa, non dico nulla.
Sebbene da noi in provincia si abbia molte volte il
privilegio di sprecare inultiinente quanto mai si vuole
e penna e ñato, tuttavia faro in proposito delle os-
servazioni.
La scuola cívica, come si dichiara nel proposto
piano, „deve offrire ai ragazzi, che non andranno a
frequentare una scuola media, il completamento di
quella coltura generala a cui avviano le scuole popo-
lari." S'io ora esamino il piano delle scuole popo-
lari, rilevo che tale »lamento consiste nel saper
leggere e scrivere, alquso conteggiare ed in qualche
nazione elementare di pgrafia. Richiedere dai ra-
gazzi figli di agricoltorjma coltura generale, senza
poi rivolgerla ad uno opo essenziale, è general-
mente creduto un gra\ errore, e specialmente gli
scrittori di agricoltura1 più celebri sono unanimi
nel biasimare tale sisteji, perché effettivamente da
una parte non si ricav^iè utile reale nè corrispon-
dente agli studî fatti, e'altra parte o è, o ail'oc-
casion e lo puô essere icisamente dannoso ed alia
società ed ai ragazzi stei. Le scuole popolari, come
da noi sono organizzatenon hanno uno scopo ma-
ter iale precipuo, come sjebbe appunto 1' agricoltura.
II piano pero prefije bene lo scopo della scuola
cívica, quando dice che insegnamento delle di verse
materie deve condure alia ehiara intelligenza ed
alP esercizio razionale día professione agrícola,, —-
lo dice bene perché da raí corso di studî dovendosi
ricavare una pratica utità, le civiche, come a Se-
benico, COSÍ in tutta la fovincia, dovendo venir fre-
quentate da una buonamaggioranza di agricoltori,
P agricoltura appunto dtf' essere la meta.
Fin qui io sono daccordo col piano, ma non
COSÍ peí resto ; impereidche dopo esposte altre ve-
dute di minor rilievo i i delegati agronomi conclu-
sero di istituire un appeito corso di agricoltura.
A mío modo di vetere questa proposta finale
stà in contradizione coá scopi che vengono fissati
nel piano, di clover cioè ondurre le diverse materie,
che si studiano nei 3 orsi di civiche, „alia chi'ara
intelligenza ed alP eseiyzio razionale della profes-
sione agrícola". Tale prposta conclusionale mi pare
sia un' imitazione degli sjadi che si fanno nei ginnasí
(studî generali) cogli striî tecnici (studî speciali) —
imitazione che, per mole ragioni, è assolutamente
errónea. E di fatti, se 3 corsi di civiche devono
avere per i scopo la pijjfessione agrícola, perché i
ragazzi si dovranno far iassare ad una nuova scuola
ed un apposito corso? Se le civiche hanno a preci-
puo scopo P agricoltura, risulta naturale la conclu-
sione cheil ragazzo, colí aver terminata quella, deve
contemporáneamente avjr apprese quelle cognizioni
che sono nececessarie er la professione cui deve
esercitare in appresso.
Devo osservare che gli agricoltori hanno in ge-
nerale una naturale apitia pegli studî e se molte
volte con una certa quil diífidenza si adattano di
mandare il figlio alie sctole popolari, ancor più cre-
scerà in essi la difficolt. per farlo studiare 3 anni
le civiche; tanto più ch& a 10-12 anni egli comin-
Wi» ctd d.J atara la íauíígl!» l«ro« Jol oampn
Poniamo ehe si adatti anche peí 3 anni di civiche,
ed eccolo di nuovo a passare in un terzo stadio, al
corso apposito di agraria.
Ma io non voglio considerare queste combinazioni,
nè le vedute speciali che si formerarino i nostri a-
gricoltori, quando ci penseranno di dover mandare
i loro figli 4 anni alie scuole popolari, poi 3 anni
alie civiche, poi 1 anno al corso d' agraria; queste
per me sono tutto osservazioni minime, e quindi ri-
torno alia contradizione che nella conclusione risulta.
lo la trovo precipuamente per due motivi. II
primo perché le diverse materie che si insegnano
nei 3 corsi di civiche non istanno in nesso col corso
apposito di agraria, ed il secondo, percho P agraria,
rilegata in un corso apposito, non pué presentare
nè diletto nè grande utile, tanto più quando non è
uni ta con altre materie relative e sussidiarie.
Nelle civiche secondo il piano si stiudia lo sto-
ria naturale, la física e chimiea, la geometría e la
geografía, e tutte queste materie dovono stare in re-
lazione all' agraria. Ma io credo sia troppo il preten-
dere da giovani agricoltori che essi debbano agglo-
merare molte nozioni di tante scienze, e poi per so-
prapiù essere costretti nel corso apposito che laranno,
a richiamare a mente corte nozioni che hanno stu-
diato già 2, 3, 4 anni addietro. Ecco un paio d'e-
sempí. Nel primo anno di civiche si studiano i gas
principali, e nel quarto i ragazzi dovranno saperli
bene a mente per spiegare la conservazione dei le-
tami, o la fermentazione del vino o la nutrizioue del-
le piante; nel primo o secondo anno si stuiiia nella
zoología la struttura, i caratteri e le specie degli a-
nirnali, e nel quarto i diversi metodi di allevamento
e la loro utilizzazione.
Da questi ed altri esempi che sí potrebbero ci-
tare, si rileva chiaro che fra le diverse materie e la
principale non vi esiste un nesso, e che la distanza
fra i diversi fili che devono congiungere le materie
alP agricoltura è abbastanza grande, quindi dannosa.
Sarebbe il medesimo caso quando in prima e secon-
da di ginnasio si studiasse la etimología e la sin-
tassi latina, e poi appena nel quarto o quinto corso
si incominciassero gli esercizi latini; oppure se noi
primi 6 o 7 corsi si studiassero tutte le materie gin-
nasiali meno i 1 latino e il greco, e poi nel settimo
e ottavo per chi si volease dedicare alia filología, si
studiassero 12 ore il greco, 12 il latino e G tutte le
altre materie !
Ho detto che in secondo luogo un corso appo-
sito non puo presentare né diletto nè grande utile,
ed ecco il perché. Con 18 ore alia settimana per la
sola agraria, come venne stabilito nel piano, si a-
vrebbero 3 ore al giorno di scuola, ed aggiunte le
6 ore per la geognosia, la técnica rurale e la tenuta
dei libri, rami tutti e tre strettamente uniti e quasi
fusi nella agraria, si avrebbero 4 ore di scuola ogni
giorno sopra un solo ^rg^aaento. Tante ore io criad»
annoíerebbero, quand* aeche il ragazzo impegnasse
tutta la sua attenzione ; e si presenta poi nelle mede-
sime proporzioni il difetto opposto, che si riscontra
nei ginnasí inferiori, mentre già nel primo corso si
dà principio quasi a tutte le materie che si studiano
nell' ottavo. E poi, 1' udire ogñi giorno 3 ore per più
settimane, le prelezioni sul letame, indi sulle mac-
chine; sulle sementi ecc., non è lo stesso che volere
che i ragazzi non possano tenere a mente neppure
la metà? E. M. Vusio.
(Continua.)
Katoličko pučanstvo u Bosni i Hercegovini.
(Nastavak.)
U današnjoj pravoj Posavini od Tuzle i Zovika
k Savi, prije 134 bila je samo jedna župa, i to u
Bieloj, danas u Dubravah, a sada iz te jedne ima
ih već 8 novih, a od 1768 duša, danas je 17,282.
Dakle gdje je prije bila samo jedna župa, sada je
tude samostan u Tolisi, sa posebnim svojim okružjem.
Od svih starih župa jedino su do sada tri
neplodne ostale t. j. iz kojih ni jedna nova župa
nije postala, a te su Sarajevo, Sutjeska i Bišće ol
Bihać, premda se je pučanstvo i tude prilično po-
množalo. Do 1877. bila je takova još jedna, naime
Dobretići, ali je lani i iz nje nova župica postala
imenom Korićani, koja ne broji više od 50 kuća,
ali zbog veliko udaljenosti istoga sela 4 sata od
župskoga stana, nije moguće puku dolaziti k misi,
zato se je morala odieliti, i misnikom providiti. Ta-
kovih župa ima u Bosni closta, koje dakako nemogu
župnika uzdržavati, već mu dotični samostan potre-
bitu pomoć pruža; nu ipak dotičnik se svakom
mukom pati u takvoj župi od 30, 50, 60 kuća!
Još mi je ovde nješto spomenuti o Fojničkoj
župi. Ta je župa brojila g. 1743. samo tri sela:
Bistricu sa 7, Selakoviće sa 2, i Tješilo sa 11 kuća
osim varoša Fojnice, a ukupno joj pučanstvo izno-
silo 568 duša, od kojih je na spomenuta tri sela
spadalo 113, a na varoš 455 duša, kako se to bilježi
u vikarijatskom zapisniku od spomenute godine.
Sada po šematismu od 1877. ima u tih selih 101
kuća i 430 duša; u varošu pako 200 kuća sa 813
duša. Osim toga od iste su se župe porodile 4 nove
župe: Brestovsko, Gromiljak, Busovača i Rastovo, a
broje ukupno s Fojnicom kuća 1093, sel& 60, duša
5,043. A slični, dapače i povoljniji priraštak riahodi
se i u drugih mnogih župah, što bi bilo odveć ob-
širno pojedine navoditi, samo ću spomenuti župu
Potočane, u Posavini na sjevernom podnožju Vučjaka
planine, koja se je kroz ovo 134 godine za 19 puta
pomnožila, druge pako po 10, 12, 15 itd. puta.
Sada ču nješto u kratko još progovoriti o Her-
cegovini, po istom protokolu, za razliku medju g.
1743. i 1877. Godine 1743. spominje se 7 župa,
koje po današnjoj razdjelbi na Hercegovinu spadaju,
te je njihovo pučanstvo bilo:
Tek.
broj Mjesto Porodice Duše
1 Mostar 138 1,215
2 Mostarsko blato 178 1,558
3 Veljači 90 618
4 Broćno 248 1,877
5 Driuovci 125 1,056
G Posuš je 173 1,610
7 Duvno 332 3,507
Skupa 1,284 11,441
Dakle 1743. god. bilo je u Hercegovini 7 župa
sa 1,284 porodice i 11,441 d. Neimajnći pri rukuh
hercegovačkoga šematisma od 1877, niti koga dru-
goga, samo iz skorašnjih izvješeaja njekih časopisa
znam, da je sada u Hercegovini 26 župa sa 58,699
duša. To je bilo po šematismu za g. 1877,; porodica
pako po istom izvoru ima 7,836. Dakle se je pu
čanstvo uzmnožilo tude kroz 134 od 11,441 na 58,699
duša, a viška ima 47,258 duša.
Napokon ćemo malko pregledati katoličko pu-
čanstvo u Bosni za zadnjih 13 godina t. j. od g.
1864—1877. u razdobju dvaju zadnjih šematizama;
a to ćemo učiniti razdiolivši cielo pučanstvo na 8
okružja, prama 8 franjevačkih samostana, buduć
svaki samostan ima posebno svoje okružje, koje ga
uzdržaje, a ovaj opet dotično okružje providja po-
trebitimi dušobrižnici u duhovnoj pastvi. Kako je
već poznato samo su tri stara samostana: Fojnica,
Sutjeska i Kreševo ostala od turskoga krvoločtva i
bjesnila, koji samostani sačinjaju tri posebne kusto-
dije, a ukupno jednu bosansku državu (provinciju).
U Fojničkoj kustodiji su još nova tri samostana:
Livno, Gueja Gora i Petrićevac, kod Banjeluke; u
sustješkoj dva: Plehan i Tolisa; u kreševskoj neima
nikakva novoga samostana, buduć je malešna postala
tim, što je većinom iz njezina područja postala 1847.
nova hercegovačka kustodija.
U razdobju dakle zadnjih 13 godina pučanstvo
po spomenutih 8 okružjah ovako se nalazi: