I 9. Zara-Sabato ì Marzo 1802. Anno IH.
LA DALIMTIGA
GIORNALE EGONOfflIGO-LETTERARIO.
Il Giornale si piiblica ogni Sabato. — Il prezzo d' associazione per Zara è di fior. 5 sol. 40 V. A.; pel resto
della Dulmaiia e fuori, di fior. C V. A. — I pagamenti potranno farsi per T annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, coli'indicazione del nome, cognome, e domicilio
deir associato. — Lettere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza affranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. — Un numero separato vale s. 15
SOM]?I.iatlO. — Estratto d'operazioni della Giunta
provinciale dalmata. — Programmi di concorso della
medesima. — Necessità assoluta della libera piantagione
del tabacco. — Veterinaria. — Camera di commercio
e industria in Zara. — Un desiderio. — Varietà. —
Annunzio.
Eslratlo d'operazioni della Giunta provinciale
dalmata.
1. La recente scorsa che S. A. I. l'Arci-
duca Ranieri piaquesi di fare per la Dalmazia
inspirò la Giunta ad esporgli in un riverente in-
dirizzo lo stato finanziario della provincia, e a
pregarlo, qual Presidente del Consiglio dei mini-
stri, di farsi intercessore presso Sua Maestà I.
R. A. e presso il Consiglio dell' impero di un
annua sovvenzione di fiorini 100,000 al fondo
provinciale. Dimostrò la Giunta, esser la passi-
vità della Dalmazia verso il fondo centrale dello
stato una conseguenza inevitabile, sì delia scarsa
produzione per lo stato troppo arretrato di una
gran parte della popolazione campestre inabile a
sopportare maggiori aggravii, sì della sua posi-
zione e configurazione geografica; venirne le
altre provincie compensate dall' importanza poli-
tica di questo membro, e gì' interessi austriaci
dal commercio devialo dai porti dalmati alle vie
centrali e danubiane; essere stala finora quella
passivila proficua sì alla provincia, ma non quan-
to lo poteva se a miglior uso diretta; rendersi
essa indispensabile ancora per un decennio fin-
ché il paese invigorito diventi attivo; nel pro-
posto sussidio doversi convertire i risparmii che
le riforme costituzionali apporteranno nell'ammi-
nistrazione; potersi da esso ottenere grandi ri-
sultati, poiché la gestione spetterebbe agli eletti
del paese, che sono i migliori giudici dei suoi
bisogni; essersi dai Dalmati meritata questa mu-
nificenza per la loro leale condotta, e doversi
per essa consolidare i vincoli di alFetto, e di re-
ciproco interesse.
2. La Giunta s'interponeva presso 1' i. r.
Ministero di stato alTinchè d' accordo con quello
della giustizia vogliano provocare un aumento
di stipendio agli attuari pretorili della Dalmazia
dai 400 e 500 fiorini all' anno ai 600 e 700
come indispensabile all' indipendenza ed al de-
coro di un giudice.
3. Accogliendo la domanda di Costantino
Boxich, gli assegnava una rimunerazione di fior.
30 per istruzione nella lingua illirica da lui con
vantaggio gratuitamente impartita a vari giovani
di Pasmano. - - Neil' annunziargli tale decisione
vi aggiungeva la Giunta parole di encomio e di
ringraziamento per opera così spontanea e tanto
benemerita, quanto si é quella la quale tendendo
alla educazione del popolo della campagna, é
utile al progresso di una lingua, la cui coltura
e difuslone deve essere fra noi con ogni mezzo
promossa.
4. Nella decorsa settimana la Giunta inco-
minciò la discussione sul già elaborato progetto
di legge relativa all' attivazione dei libri fondiari.
Prog^rammi di cowcorso.
L
Tra i vari incarichi espressamente deman-
dali dalla Dieta provinciale della Dalmazia alla
Giunta da cui è oggidì rappresentata, annoverasi
pur quello di promuovere l'insegnamento della
lingua slavo-dalmata.
Prestandosi ad esecuzione la Giunta com-
prese nel budget provinciale la somma di fior.
3000, destinala appunto allo scopo sopraindicato
dell' istruzione della lingua slavo-dalmata., ed ha
riflettuto che a raggiungere lo scopo stesso pre-
seniavasi quale provvedimento prevalentemente
indispensabile quello d'un Vocabolario ilaliano-
slaw-dalmala., e slaco-dalmata-ìtaliano che l'a-
IV. il. Zara-Sabato iS Marzo 1862. Anno 111.
LA VOCE DALMATIGA
GIORNALE EGONOiniCO-LETTERMIO. • II. i
Il Giornale si publica agni Sabato. — Il prezzo d'associazione per Zara è di fior. 5 sol. 40 V. A.; pel resto
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per T annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, colP indicazione del nome, cognome, e domicilio
deir associato. — Lettere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza alTranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. — Un numero separato vale s. 15
SOnVI.lRIO. — Brano d'una lettera di Tommasèo.
— Necessità della scienm nelV agricoltura in Dalmazia.
— Corrispondenza da Spalato. — Alcune parole sul-
r articolo : Necessità d'una riforma nelle parrocchie. —
Notizie varie. — Beneficenza publica. — Teatro.
Brano di lederà del Tonioiasèo.
Publichiamo il seguente brano di lettera del-
l' illustre dalmata Nicolò Tommaseo^ che lontano
ricorda la patria e sinceramente l'ama. Speria-
mo che le preziose sue osservazioni sulle pro-
poste della Giunta provinciale contenute nel no-
stro num. 9, saranno accolte ed apprezzate da
tutti coloro che intendono di consacrare V opera
e V ingegno al bene della patria.
L'ullimo foglio della Voce Dal-
matica pare a me.... e savie mollo se-
gnatamente le proposte ultime della Giunta.
Ma prima ancora che compongansi libri nuo-
vi, io amerei che da quanti abbiamo raccol-
gansi i tratti accomodati alle condizioni del
popolo, e se c' è diversità nel linguaggio,
facciansi le necessarie, ma non piìi delle ne-
cessarie, varianti. E così dai canti serbici
stampali dal Vuk, potrebbesi avere un volu-
metto, fiore di lingua e di poesia, dove non
fosse accennato nè a ratti, nè a vendette di
sangue.
Buono per altro il pensiero di narrare,
ad ammaestramento del popolo, esempi di
bene imitabili: ma per primo li desidererei
tolti dalla storia sua propria e d'altri popoli
slavi; anco per turare la bocca al pedanti
maligni.
Adesso almeno gli spasimati di patria
hanno dinanzi a sè il campo aperlo. Vedre-
mo quel che sapranno slavamente pensare e
scrivere croatifìcamenle. Che se pel disdegno
della Giunta non vogliono a lei presentare le
mirifiche opere della loro scienza, le stam-
pino da sè, le mandino pure in Croazia, pur-
ché facciano finalmente vedere quel che pos-
sono e sanno.
Ai compilatori del Dizionario, qualunque
siano, gioverebbe raccomandare, anzi ingiun-
gere, che, quando non trovano la voce slava
corrispondente all' italiana, non si pensino di
coniarla da sè, come fa sovente lo Stulli; che,
dove manchi il dialelto dalmatico suppliscano
colle altre lingue slave, e prima con le più
prossime, additando però da qual d' esse ab-
biano tratto il vocabolo; che, se stiman essi
poterne proporre un di suo, ci appongano
un segno, per modo che la parie arbitraria
sia nettamente discernibile dalla lingua del-
l' uso, e il Dizionario rimanga documento sto-
rico del dialetto pariato dal popolo dairaalo
a questi dì; che non s'ammontino, per tra-
durre un solo vocabolo italiano, più e piìi
voci slave, siccome tanti dizionari! di tante
lingue fanno spropositando, ma che a cia-
scun significato distinto corrisponda una lo-
cuzione dislinta. Io non credo del resto che
a tulle le voci raccolte nel Dizionario del
Fanfani sia possibile e necessario, e che nep-
pure giovi per ora, trovare versione nella
lingua slava pariala e da pariarsi in Dalma-
zia; e che, salvo gli usi legali e i comuni
al consorzio civile ne' popoli tutti, non con-
venga per ora creare il linguaggio di tulle
le scienze, opera non d' un solo uomo nè
d" intere accademie, ma delle nazioni e dei
N. 13. Zara-Sabato 29 Marzo 1802. Anno Ili
LA VOCE DALMATICA
GIORNALE EGONOmCO-LETTERARIO.
11 Giornale si publica ogni Sabato. — Il prezzo d'associazione per Zara è di fior. 5 sol. 40 V. A.; pei resto
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per I' annata intera, ed anche per semestre, anti-
eipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, colP indicazione del nome, cognome, e domicilio
deir associalo. — L-ìttere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza affranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Piefro Abelich. — Un numero separato vale s. 15
soniti,IRIO. — Estratto degli atti della Giunta
provinciale. — Riconoscenza ed aitane. — Interpellanza
Giskra e compagni nel Consiglio dell' Impero a favore
della Dalmazia. — Archivio capitolare di Traù (conti-
nuazione). — Lo zolfo applicato alle viti per innesto.
— Bibliografia. — Annunzi.
Estratto dcg^lì atti della Criuiita
proTìneialc.
1. Per la rilardata riscossione delle ad-
dizionali provinciali, la quale in una stagione
si critica per alcuni distretti non si potrebbe
rigorosamente esigere, né polendo altrimenti
provvedere alla dotazione degli ospedali, al-
1 aquartierainento dell'i, r. Gendarmeria, e al
rimborso delle anticipazioni reclamato dalla i.
r. Cassa principale, la Giunta delibera di ri-
tirare dalla Banca nazionale l'equivalente di
fior. 15,000 di assegni ipotecarli, col pro-
posito di riaquistarli appena siensi introitale le
suddette addizionali.
2. Per dar esecuzione alle prescrizioni
della Dieta, la Giunta assegna 10 premii da
fior. 30 ognuno ai maestri delle scuole ele-
mentari che nel corrente anno scolastico si
distingueranno nell'insegnamento della lingua
slava, e altri 10 da fior. 50 a quelli che
daranno il maggior numero di allievi bene
istruiti in italiano e in slavo. IVel prossimo
numero della Voce Dalmatica, mancando in
questo lo spazio, verrà stampala la Circolare
con cui la Giunta dettagliatamente alle Co-
muni notifica tale deliberazione.
3. Volendo altresì cooperare alle recenti
disposizioni dell'eccelso Ministero della giu-
stizia sull'uso della lingua slava nei giudizi!,
e porgere alla gente colla il modo d'impa-
rarla pili prontamente, prega l'eccelsa Luo-
gotenenza di disporre che pel secondo se-
mestre scolastico sieno aperte 5 cattedre dì
lingua slava per gli esterni, cioè 3 presso
i ginnasii di Zara, Spalato e Ragusa, e 2
presso le capo-scuole di Sebenico e Cattaro,
e per tale straordinario insegnamento destina
ad ognuno dei professori una gratificazione
di fior. 100. I risultali di questa prova le
saranno guida a una proposta alla futura
Dieta.
4. Dietro rimostranza della Comune di
Sebenico perchè sieno provocale efficaci mi-
sure a repressione dei danni campestri, la
Giunta, riferendosi ad anteriori proposizioni,
raccomanda all'eccelsa Luogotenenza di em-
meltere intanto energiche disposizioni perchè
le leggi vigenti sieno rigorosamente osser-
vale, e soprattullo condotte a termine le pro-
cedure die, per solilo, non divengono ad al-
cuna conclusione.
5. Prendendo occasione dalla domanda
della Comune di Gelsa per l'istituzione di
una spedilura postale, propone all'i, r. Di-
rezione provinciale delle poste di moltiplicare
i luoghi di vendita delle marche affidandola
ai postini di tabacco e a tutte le Comuni
ove già non esistono, onde risparmiare agli
aquirentì la pena di andarle a comperare ^
grandi distanze.
nel suo cuore un altro più vivo sentimento per
Amalia.
Frattanto si stabilisce la partenza di Aimisso
per la Dalmazia, afiincliè egli ritragga notizie
sulla sua famiglia. Sembrerebbe che Venezia fosse
stata distante d'Almissa come le isole di Sandvig.
Il nostro autore fa viaggiare il povero Ai-
misso; ma questo viaggio è dilettevolissimo, per-
chè, invece di correre in Almissa per aver con-
tezza della sua famiglia, e squarciare il velame
che copriva la sua esistenza, egli si ferma a
Trieste, fa escursioni archeologiche, vede certo
castello di Lveg^ di Novooglio^ passa a Pola, e
a Capo d'Istria, n'esamina le antichilà, ne scri-
ve ad Amalia, e trova gran gusto nel bere del-
l' ottimo vino vecchio della Brazza.
Ma un'orrenda procella ne coglie il navi-
glio nel Quarnero; tocca Cherso. le isole di Orbo
(invece di Ulbo), Siloe (invece di Selve), di
Melada, di Pago, e finalmente approda a Zara.
L'autore descrive il porto di Zara come
assai vasto per contenere vascelli (?); ha l'im-
pudenza di ridere della veneranda reliquia di san
Simeone, e non la crede il corpo del santo; si
lagna che Zara ha una delle più grandi prioa-
z4oni^ cioè la mancanza di aqua, eh' è d' una
rarità eslrema; i nobili e ricchi per V insalubrità
dell' aria passano la bella stagione in campagna.
Aimisso presenta le lettere commendatizie
al Provveditore; questi gli procura divertimenti,
gli fa vedere A'oa«?, Biograd., e Zara-vecchia;
cosi tra Zara e Zara-vecchia vi è una città, che
noi, poveri ciechi ed idioti, non conoscemmo
(inora, poiché ritenemmo sempre essere Zara-
vecchia in italiano e Biograd iu illirico tult' uno.
Di più, quel razza di cane d' Attila sarebbe a
bella posla venuto niente altro che a distruggere
Zara-veccliia. Che tesoro di notizie storiche e
topografiche !
ìHa una lettera venuta da Venezia, fa che
Aimisso, dopo tante cortesie ricevute dal Prov-
veditore e munito di salvo condotto e di ordini
dati a tulle le autorità, parta sopra una felucca.
In quel viaggio ei misura coli' occhio i monti.,
che lunghesso il^canale si alzano tredici a se-
dici metri al disopra del mare., mira gruppi d'i-
sole parie incolte., sterili., sabbiose., alcune di u-
na natura feconda e lussuriante., ombreggiate da
alberi magnifici, irrigate da argentei ruscelli.,
altre giganteggianti., che prolungano le loro e-
normi basi fino alla riva del mare; là., tra mez-
zo., capanne selvagge-^ vede (stando però sem-
pre nella felucca) colonne orgogliose e solitarie
della maestosa antichità; qua larghi laghi., il
mare., la terra., e i cieli popolati d' uccelli di
tutte le specie. E così tra queste meraviglie giu-
gno il nostro Aimisso a Sebenico.
Ma pare che qui il povero Aimisso sia un
po' disturbato; perchè volle sfortuna che in quel
giorno si accompagnasse un morto al campo
santo. E il signor Levasseur fa piangere dirot-
tamente cinque parenti. Che bordello di funerale!
Si grida, si si straccia i capelli, e via via ; ma,
sepolto il cadavere, si muta la scena in baldo-
ria, si va a mangiare e a sbevazzare insieme
col prete, per far gli evviva al decesso. JVla Ai-
misso è già ristucco di Sebenico; parte a Scar-
dona, per vedervi la cascata dei Kerka; chiama
Scardoua una delle più belle città della Liburnia;
ma si sdegna contro quella popolazione, secondo
lui, assai mediocre (très-medioeres)., che ha di-
strutto i più be' monumenti dell' antichità. Alla
cascata del Kerka ei s'inchina alla divinità e
r adora, il viaggio prosegue: Aimisso, dopo pas-
sato le isolette di San-Mario e Rianca e l'isola
di Licana (sono parole testuali dell'autore), ar-
riva nel canale di Bazza (sic') su cui giace Spa-
lato. Ci fa conoscere che gli eretici, sotto il
basso-impero, venivano relegali nell' isola Bua:
isola eh' ei loda assai per essere coltivata con
cura, e specialmente lunghesso le sponde; men-
tre basta vederla, per convincersi dell' opposto.
Ciò che maggiormente lo fa sorprendere, s'è
che, sotto il cielo dolce e temperato di Traù,
un' infinità d'insetti sembra cospirare per distrug-
gere le produzioni della campagna. Infelice terra!
il signor de Levasseur scoperse iu te un verme,
che mangia il grano, e che gli abitanti appellano
magnacoz., ed una specie di tarantola, assai ras-
somigliante a quella delle Calabrie, che gì'illirici
chiamano Pauk. II signor de Levasseur non ha
da occuparsi di altro che di descrivere questo
mostro di Pauk., che gli ha fatto proprio paura.
Aimisso però, sgomentato poc' anzi dalla
vista del Pauk, si rianima ad un nuovissimo spet-
tacolo; e vede tutti gli abitanH grandi e piccoli.,
nobili e borghesi., portarsi nella chiesa di Bua.,
oce due giovani si fanno pobratimi e due ra-
gazze possesirice. E qui descrive questa ceri-
monia, e sì grosse ne inventa da farvi riderò
di cuore. Notate però che tali cerimonie di fra-
tellanza si usano nei paesi montani fra i Mor-
lacchi, e non nelle città marittime; nè mi ricordo
che nelle chiese di Traù si praticassero cosifatte
cerimonie.
Arrivato a Spalato, sentite le meraviglie
eh' ei racconta: Che sono queste ruine gigantesche
di Spalato in paragone di quel monte Mariglia-
no (sic) le cui cime sembrano sfidar le tempeste?
Che diviene Spalato stessa a piedi di questa e-
norme montagna (di Marigliano), sulla sommità
della quale la diffidenza ed il furore dell' uomo
hanno fabbricato le muraglie delle guerre., e de-
posto r apparecchio della folgore delle pugue ?
Queste notizie ci riconfermano nell' opinione
che il sig. Levasseur non sia slato fra noi, ma
N. il Zara-Sabato 12 Aprile 1862. Anno HI.
LA VOCE DALMATICA
GIORNALE ECONOniGO-LEnERARIO.
Il Giornale si publica ogni Sabato. — Il prezzo d'associazione per Zaro è di fior. 5 sol. 40 V. A.; pel reslo
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per P annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviali franchi per la posta, coli'indicazione del nome, cognome, e domicilio
dell' associato. — Lettere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza affranca-
sione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. — Un numero separato vale s. 15
SOiflMARIO. •— Il nuovo Arcivescovo di Zara. —
Protesta della Giunta provinciale. — Estratto dagli atti
della medesima. — Indir i^ho del Municipio di Zara al
deputato Giskra. — A proposito di lingue. — I fore-
stieri e i nazionali. — Istruzione per solforare le viti.
— Società filarmonica di Zara. — Avviso della Ca-
mera di commercio.
Il nuovo Arcivescovo di Zara.
Nel giorno 9 corrente il suono festoso
dei sacri bronzi diffondeva per la città no-
stra la notizia, urficialmente confermata, della
nomina succeduta con Sovrana Risoluzione
28 febbraro scorso dell' ili. e rev. monsig.
Pietro-Doimo Maupas Vescovo di Sebenico
in Arcivescovo di Zara. L' esimie sue qua-
lità di mente e di cuore, appieno già note
a questi abitanti, fecer da tutti accogliere
con soddisfazione il promoviraenlo dell' otiimo
prelato, che quantunque di nome straniero,
ebbe però la culla e ricevette la educazione
e percorse tutta la sua carriera in Dalmazia,
la quale ha quindi un giusto motivo di com-
piacersene tanto maggiormente, quanto che
vede anche in quesl' incontro fatta ragione
al merito d'un proprio figlio, e risparmialo
a sè lo sconforto di forestiera intrusione.
L' arcliidiocesi nostra poi se ne compiace in
modo particolare, e prega dal cielo al degno
Eletto la forza necessaria per adempiere san-
tamente r alla sua vocazione, poiché se un
vescovo è detto 1' Angelo della sua Chiesa,
dimenlicar non si deve ch'esso è anche un
uomo, come tutti gli altri, circumdalus in-
fìrmitate; un uomo, che non può tutto da
solo, ma dell' attiva coadiuvazione abbisogna
d' allri suoi simili. E questi conviene che tali
siano, da sapere e volere sinceramente pre-
stare I' opera ed il consiglio al santo scopo
del coniun bene, prendendo a cuore i biso-
gni, che, anche in fatto di spirituale governo,
sono abbastanza gravi fra noi, specialmente
nella campagna, e gl'interessi conciliando del
chiericato con lo spirito delle moderne isti-
tuzioni sociali. Chi queste avversa (dice un
egregio scrittore) dichiarasi avversario della
civiltà,- e siccome civiltà vera non vi ha se
disgiunta dalla Religione, implicitamente nuo-
ce alla Religione. Quindi ne avviene che se
r ostinazione pertinace è scusabile nei bra-
mini indiani e nell' antico sacerdozio egizio
per r immobilità fatale di quelle nazioni, non
lo può essere pel sacerdozio cristiano, poi-
ché la divina missione dell' Evangelo fu di
coordinare le convivenze umane ad armonia.
Ora, se la scienza civile pervenne, sussidiata
dal Vero evangelico, a statuire le leggi di
codesta armonia; quelli che vi resistono sono
0 ciechi 0 stolti o malvagi.
A SUA ihaestà mp. R. a.
della Giunta provinciale dalmata.
La Giunia provinciale protestò a Sua Mae-
stà I. R. A. contro qualunque conseguenza^ sia
di diritto che di fatto^ derivar si volesse dal ti-
tolo del nuovo Dicastero aulico croato-slavoiie,
in quanto il medesimo si riferisce al regno di
Dalmazia; ma siccome in alcuni fogli tale pro-
testa venne inserita con qualche inesattezza^ così
giova di conoscerne il testo originale^ la cuipu-
blicasione, già in precedenza disposta^ ritardar
IV. 16. Zara-Sabato 19 Aprile 1802. Anno III.
LA VOCE DALMATIGA
GIORNALE ECONOiniCO-LETTERARIO.
Il Giornale si publica ogni Sabato. —• Il prezzo d'associazione per Zara è di fior. 5 sol. 40 V. A.; pel reslo
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per T annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, colP indicazione del nome, cognome, e domicilio
dell' associato. — Lettere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza alTranca-
EÌone. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. — Un numero separato vale s. 15
SOIVaìl/%RBO. — Estratto dagli alti della Giunta.
— Seduta del Consiglio municipale di Zara. — Studii
storici : Dalmazia sotto Odoacre e Teodorico-, libertà del
culto cattolico; Stefano vescovo salonitano. — Corri-
spondente: da Sign; da Obbrovazio. — Osservazioni ed
esperimenti per difendere /' uva e la vite dalla critto-
gama fatte nel 1861.— Bibliografa. — Teatro di Zara.
Elstivitto dagli atti «Iella Giiiinta
pi'oviBicialc.
1 La Giunta prese a graia notizia Ja
relazione avuta dal Comune di Comisa, giu-
sta la quale fin dall'anno 1859 ebbe a pra-
ticarsi a quella parte la solforazione delle
viti, e con sì buoni risultati che nell' anno
1860 quella utile pratica si estese d'assai,
nel 1861 ancora di più, e nell' anno cor-
rente si fecero già venire all' uopo più ca-
richi di zolfo; e così del pari altra analoga
e mollo confortante relazione del Comune
di Lissa.
2. Con dispaccio 16 marzo p. p. Sua
E. il sig. Ministro di Stalo fece conoscere,
mediante l'i. r. Presidenza luogotenenziale,
che rimesso da S, A. I. e R. il Serenissimo
sig. Arciduca Ranieri ad esso ed al sig. Mi-
nistro delle finanze, per la relativa evasione,
r insinuato 24 febbraio p. p. di questa Giunta,
diretto ad ottenere, che per dieci anni fosse
concessa al nostro fondo provinciale una sov-
venzione annua di fior. 100,000 dai rispar-
mi che si sarebbero fatti colle nuove rifor-
me anche in Dalmazia, il Governo non era
in grado di assecondare la falla domanda,
avuto riguardo alle strette condizioni finan-
ziarie dello Stalo, e nella previsione che la
Rappresentanza dell' Irapero non sarebbe per
aderirvi.
3. L' eccelso i. r. Ministero di Sialo
con dispaccio 3 corr. dichiarò, di concerlo
coir i. r. Ministero di giustizia, che, stanti
le attuali condizioni finanziarie dello Stalo, e
in pendenza della riorganizzazione del ser-
vizio politico e giudiziario, non si poteva far
luogo alla proposizione di questa Giunta pro-
vinciale 26 febbraio anno corrente, peli'au-
mento di salario degli attuari pretorili, i quali
trovavansi in eguale situazione degli attuari
degli altri dominii della Corona, ed essen-
dosi già disposto che gli impiegali dotati di
minore salario e realmente bisognosi vengano
assistili con più copiosi lemporarii sussidii
in denaro.
Coiisii^lio piiblieo municipale
del giorno 34 marzo
solto la presidenza del si|![. Podestà nob. D.r Cosimo
Degna di Possidaria.
Ordine del giorno.
I. Assegno di uno straordinario importo a
favore del fondo di carestia sugli eventuali ri-
sparmi della gestione corrente.
II. Nomina del descrittore delle tasse di de-
pascimeiilo per T anno 1863.
ili. Nomina di tre revisori dei consunlivo
1861.
IV. Domanda di sussidio dello scrittore Cristo.
I.
Riconosciulo legale il numero degli inter-
venuti, il sig. Podestà dichiara aperta la seduta,
ed annunzia al Consiglio che i tre consiglieri no-
minali neir ultima tornata, cioè 1 signori nobile
N. 17. Zara-Sabato 20 Aprile 1862. Anno IH.
LA VOCE DALMATICA
GIORNALE ECONOmCO-LETTERARIO.
Il Giornale si publica ogni Sabato. — Il prezzo d'associiizioiie per Zara è di fior. 5 sol. 40 V. A.; pei resto
dulia Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per T annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, colP indicazione del nome, cognome, e domicilio
dell'associato. — Lettere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza alTranca-
tione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro AbelicL — Un numero separato vale s. 15
S01?m.tRI0. — Estratto dagli alti della Giunta pro-
vinciale. — V accademia legale di Zara. — Necrologia
del Parlamento croato. — L'ailanto. Rivista dram-
matica. — Varietà. — Annunzio.
Estratto dai^li atti «Iella
Criiiiita provinciale.
In riscontro alla domanda della Giunta
peli'introduzione de' corsi di lingua slavo-
dalmata nei ginnasi di Zara, Spalato e Ragusa,
nonché in Sebenico e Cattaro, significa T i.
r. Luogotenenza d'essersi rivolta ai concistori
di Sebenico e Cattaro, ed alle direzioni gin-
nasiali di Zara, Spalalo e Ragusa, perchè
sollecitamente propongano un docente quali-
ficato all'istruzione stessa, come pure il tem-
po e metodo, onde meglio raggiunger lo
scopo prefissosi, e giusta lo proposizioni,
promette di darne avviso alla Giunta.
li' Accademia leg:ale di Zara.
Fra gli amorevoli, che non chiamati a
prendersi cura dei falli nostri, prendere pur
se ne vogliono più del dovere, taluno vi fu
che fece argomento d' un articolo nella Gaz-
zetta di Zagabria n. 53 il progetto d'isti-
tuzione di un' Accademia legale in Zara. E
fatto l'avesse con la fedeltà di chi passar
vuole per un relatore onesto, anziché per un
delatore maligno; ma basta leggere quelle
poche righe ond' avvedersi quanto veridiche
sieno le cose ivi spacciate, e quale, per con-
seguenza, dei sopraddetti due titoli più s'ai-
tagli all' autore di tale articolo.
Dov' egli, di fallo, pescò la notizia che
I' Accademia nostra dovrebb' essere sostenu-
ta a spese dello Stalo., e qualora lo Slato
non le volesse assumere.^ a spese del fondo
provinciale? Se letto avesse la Informazione
che su quesl' argomento fu publicata nei no-
stri num. 10, 11, 12, 15 e 16 del 1860,
conosciuto avrebbe che i fondi per 1' Acca-
demia destinati sono tulli fondi meramente
urbani, che alire volle servirono ad un'i-
stituzione simile, della quale, per conseguen-
za, non sarebbe ora soltanto nata l'idea, ma
sarebbe un ripristinamenlo d'opera già esi-
stita, ed un ripigliamenlo di perlrattazioni già
corse da mollo innanzi alle attuali vertenze,
con cui non ebbe tale progetto veruna atti-
nenza. Così pure se ricordato si fosse del-
l' articolo che intorno all' Accademia slessa
chiudevasi nel nostro n. 8 del medesimo anno
1860, vedute avrebbe già preventivamente
confutate quelle obbiezioni ch'egli ora trovò
d' accampare, e sulle quali noi per ciò cre-
deremmo tempo giltalo di nuovamente arre-
starti.
Ma non così passarcela possiamo di tutto
il reslo, ed ammirare specialmenle dobbiamo
nell' articolista 1' acutezza dell' ollalto suo, che
a prima giunta indovinare gli fece lo scopo
vero a cui tende, secondo esso, il progetto
nostro. "L'istituzione di quest'Accademia —
egli dice — non ha alcun altro scopo, che
"d'impedire alla gioventù dalmata di fre-
"quentare 1' Accademia legale di Zagabria, e
"le Università di Vienna e Gralz„. Bravis-
simo! ha colto davvero nel segno, e poco
ci vuole a chiaramente provarglielo. Sappia
1\. (8. Zara-Sabato 3 Maggio i862. Anno III.
LA VOCE DALMATICA
GIORNALE ECONOfflICO-LETTERAfilO.
Il Giornale si publica ogni Sabato. — Il prezzo d'associazione per Zara è di fior. 5 sol. 40 V. A.; pel resto
đolla Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per T annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, colP indicazione del nome, cognome, e domicilio
dell' associato. — Lettere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza affranca-
sione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. — Un numero separato vale s. i-n.
SO.THra.tniO. — Estratto dagli atti della Giunta
provinciale. — Sull'uso della lingua slava nel ramo
giudiziario, Consulta della Giunta all' ». r. Ministero di
giustizia. — Petizione del Municipio di Zara al Con-
siglio dell'Impero su l'aumento delle imposte vigenti, e
la introduzione di nuove. — Leggete tutti. — Un mor-
to Ciro. — Lettera all' avvocato Costi di Venezia. —
Predicazione. — Varietà. — Cronaca urbana.
Estratto dag^li Atti della
Giunta Provinciale.
1. Invitata dall'ecc. Luogotenenza a
sorreggere con capitali il recente consorzio
degl' interessali nel canale di Ponori nella
campagna di Lissane, la Giunta dichiarasipronta
a prestarsi, non già con mezzi materiali che
le mancano, ma con eccitamenti e consigli,
affinchè questa associazione vada in piena
attività. Invoca la prosecuzione de' necessari!
lavori, e insiste che venga estesa la pianta
della località, per la di cui mancanza da più
anni venne incagliata ogni deliberazione.
2. Avendo rimarcato nel n. 15 del
Nazionale una erronea notizia in data di Vien-
na 11 Aprile, circa il consulto che vorreb-
besi essere stato diretto alla Giunta da alcu-
ni Deputati, e dalla Giunta alle Camere di
commercio, sull' aumento della flotta austriaca,
venne invitato il Nazionale stesso a pubbli-
care una smentita.
3. In seguito a varie pertratiazioni sul-
1' erezione di uno studio legale in Zara, si
pregò nuovamente 1' ecc. Luogotenenza d'in-
formare sullo stato delle cose.
4. Riconosciuto 1' aggravio che agli al-
levatori dei trovatelli proviene da inutili gilè
al capoluogo, quando le Direzioni degli 0-
spizii non sieno provvedute di fondi, vengono
iniziali analoghi provvedimenti, in relazione
anche alle facilitazioni recentemente concesse
dallo Stato, che sussidia questo ramo.
5. Alla Comune di ZIarin la Giunta co-
munica la negativa dell' ecc. Governo centrale
marittimo sulla domanda di varii lavori in
quel porlo; negativa fondata sulla esiguità
della dotazione di fior. 60,000 pei porti della
Dalmazia, sulla neccessità di applicarne la
maggior parte a manutenzioni e lavori in
corso, e all' iniziamento del ponte di Traù,
fino dall' anno scorso stabilito nell' importo
di fior. 10,000 sul corrente esercizio. La
consiglia a non disanimarsi, e a far valere
nuovi argomenti, promettendole tutta la pos-
sibile assistenza.
6. Al sig. ab. Matteo Ivcevich profes-
sore di questo ginnasio viene partecipato un
ampio e ben meritato elogio del Comune di
Postire pei suoi meriti letlerarii. E rilevan-
dosi da quello, eh' esso stia compilando una
Antologia popolare illirica, viene animato a
pubblicarla sollecitamente, onde si accresca
il numero dei libri educativi dalla Giunta va-
gheggiati.
7. Avverati i calcoli sul costo medio
di ogni ammalato negli ospedali pel triennio
1858-59-60, viene rimostrata all' eccelsa
Luogotenenza la necessità, che le rifusioni
dello Stalo per sifilitici, partorienti, maniaci,
e detenuti, seguano in ragione non più di
soldi 63 giornalieri per testa, ma di 75.