I 21. Zara-Siibalo 25 Mii;r|rio 1861. Anno II.
LA VOCE DALMATICA
GIORNALE EGONOMIGO-LETTERARIO.
Il Giornale si publica ogni Sabato. — II prezzo d' associazione per Zara è di fior. 5 sol. 40 V. A.; pel resto
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per T annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, coir indicazione del nome, cognome, e domicilio
deir associato. — Lettere, libri, articoli, devino affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza afFranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. —- Un numero separato vale s. 15.
SO li.RIO. — Feste patrie. — Epigrafe. — Sven-
tura e conforto. — Il morlacchisino d" Omero ^(contin.
e fine). — Educazione femminile (contin. e fine). —
Varietà. — Corriere della Redazione. — Annunzio.
Feste patrie.
Zara, 23 maggio.
Quando la nostra cillà, neJIa piena del suo
entusiasmo pella magnanima risoluzione dell' o-
noranda Dieta, che per un fatto unico e nuovo
vide costretta la sua maggioranza a portarsi a' piedi
del Trono onde invocare la sanzione dei propri
deliberati, accompagnava la mattina del 29 a-
prile i degnissimi rappresentanti con ogni guisa
di dimostrazioni d' affetto e di simpatia, ricorre-
va già fin d' allora alla mente d' ognuno il pen-
siero del giorno in cui sarebbero stati reduci a
queste rive, e qualunque stato si fosse l'esito
che, indipendentemente dai nobili sforzi loro,
sortito avesse tale missione, d'esprimer loro si
si proponeva nel modo migliore queir elerna gra-
titudine, che per un sagrifizio sì generoso do-
veva ben giustamente saper ad essi la patria.
Ritornati però a più riprese, si divisò riserbare
le dimostrazioni pegli ultimi, colf intendimento di
dedicarle a tutti. Saputosi quindi che col piro-
scafo ordinario doveano ieri arrivare gli onore-
volissimi Presidente Cav. Petrovich e Vice-pre-
sidente D.r Bajamonti, quelli che vi s'erano posti
a capo s' accinsero tosto all' opera, e fino dalle
prime ore del mattino incominciarono gli addob-
bamenti nei siti per cui dovevano transilare.
Sopra la porta marina dalla parte interna,
che è uno de' bei monumenti a noi lasciati dal-
l'epoca romana e veneta, s'innalzava una grande
bandiera austriaca, e ad ogni colonna che fian-
cheggia quella piazzetta si piantavano altre ban-
diere di pili colori. Air imboccalura della con-
trada si vedeva da un lato la bandiera della
Dalmazia, ed una dall' altro con inquartati gli
scudi dei quattro capoluoghi di Circolo ; altre
bandiere a vari colori sporgevano dalle case per
tutta quella contrada, pella contrada del duomo
e per (juella del castello. Altre grandi bandiere
pendeano sospese in aria nel vano delle con-
trade stesse. Lungo tutto questo tratto le finestre
s' adornarono con tappeti e damaschi, e tutte le
botteghe o con mostre espressamente in eleganti
forme disposte, o con festoni, ritratti, vasi di
fiori ed iscrizioni. Scorto appena da lontano il
vapore, cominciò il movimento del popolo, e
quando i primi tiri dei mastii annunziarono ch'ei
già s'avvicinava alla punfarnica^ non si vedeva
per tutte le contrade e da tutti i lati che uno
sbucar di gente frettolosa d' accorrere alla riva.
Fuori del porto vari caichi pavesati bordeggia-
vano pella rada, ed una quantità d'altre bar-
chette, all' approcciarsi del vapore, si mettevano,
sulla linea per ffir tiri ed acclamare. —Spettacolo
veramente imponente ! Il mare coperto di navi-
celli pieni di gente che alzava in aria cappelli e
beretti gridando Viva; le sponde gremite d' una
immensa folla; le mura soprastanti egualmente;
e qui e là i mille colori degli ombrellini delle
signore, 1' agitarvi dei fazzoletti, gli spari conti-
nui dalle rive opposte e dagli schifi, i suoni della
musica militare, ed altri piccoli toccanti episodi,
formavano un tal assieme, che bisogna veramente
averlo veduto per farsene un giusto concello; nò si
poteva eh' essere troppo acciecati da contrarie
passioni per mostrarvisi indifferenti, od anche forse
parlarne nei modi usali da certi bacalar!, ed in
luoghi tanto a simili discorsi mal opportuni. Certo
è che abbiamo udito forastieri, stali già testimoni
più volte di popolari dimostrazioni, assicurare non
aver mai veduta una così spontanea, così ge-
nerale, così cordiale, così commovente espres-
sione della publica stima.
I Deputati della Dieta qui dimoranti monta-
rono sopra uno scalò per essi disposto, onde
muovere incontro al vapore sino fuori del porlo,
e sopra un altro prese posto il Municipio; i re-
I 22. Zara-Sabalo I dmm 1861. o Anno II.
GIORNALE EGONOmcO-LETTERARIO.
II Giornale si publica ogni Sabato. — Il prezzo d' associazione per Zara è di fior. 5 sol. V. A.; pel resto
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per T annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, coir indicazione del nome, cognome, e domicilio
deir associalo. — Lettere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza affranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. — Un numero separalo vale s. 15.
SOmMARBO. — Rivista di giornali nella quislione
dalmato-croata. •— Ancora i quesiti d'interesse vatrio.
— Il tenore Mazzoleni. — Pescagione. — Bachicoltura.
•— Varietà.
Hì^iista di g'ioriiaìi
nella ({uesUoiie dalmato-croata.
I.
In un supplemento al Diavoletto n. 122, del
25 maggio, venne inserito un così detto indiriz-
zo, che s'indica presentato a S. M. dalla mino-
ranza delia Dieta dalmata, e s' inserirono con-
temporaneamente un atto comprendente quattro
proposte governative fatte alla Dieta medesima,
ed una protesta di detta minoranza.
Sta espresso nel supplemento che i tre do-
cumenti menzionali furono tradotti dal n. 59 del-
l' Ost und West^ e che ne venne publicata la
traduzione colf intendimento contribuire a porre
in luce la schietta verità sulla questione dalma-
to-croata^ e di fare cosa grata ai lettori.
E in tale riguardo rimarchevole anzi tutto
come il fatto all' intenzione non corfisponda, es-
sendoché i tre documenti altro non dimostrano
fuorché quei tentativi coi quali la minoranza, an-
ziché porre in luce la questione, disertò il cam-
po di battaglia, e si sottrasse alla pugna.
La proposta al N. II del secondo fra i tre
documenti, che si qualifica proposta governativa,
fu fatta con espresso richiamo al § 17 del re-
golamento provinciale, che autorizzava la Dieta a
discutere ed a deliberare, ed in riguardo a que-
sta futura deliberazione la proposta faceva pure
espressa riserva di Sovrana sanzione.
La proposta preaccennata, come tale fu por-
tata a discussione nell' ordine del giorno, senza
che alcuno la dicesse indiscutibile, né potevasi
immaginare che, ad impedirne la discussione, si
traesse pretesto dall' essersi uno dei deputati, il
D.r Galvani, fatto iscrivere onde esporre la pro-
pria opinione, diretta a respingere la proposta
suddetta. •
È strano modo, in questione qualsiasi, di
porre in luce la schietta verità protestando onde
impedire ed esludere eh' essa venga discussa, e
rifiutandosi di prender parte alla discussione.
Questo è contegno tale che non ammette
razionale giustificazione, mentre ove pure dubbio
fosse insorto, esso doveva risolversi nel seno
della libera discussione, non in quello di una
nuda obbedienza; e nella stessa convinzione del-
l' illegalità della tesi di cui il D.r Galvani accin-
gevasi allo scioglimento, obbligo correva alla
minoranza di combatterla, d'impedire una deli-
berazione a suo modo di sentire illegale, di svi-
luppare i propri assunti, e di non defraudare il
paese di quei motivi che, a lotta decorosamente
sostenuta, sarebbero stati addotti a combattere o
propugnare F annessione.
Ma un altro prudente riguardo v' ebbe, che
dal ciò fare trattenne la minoranza, e questo, a
dir suo, fu: per non esporre a pericolo alcuno
la quiete e V ordine ! — Chi conosce il buon
popolo di Zara, ed ha veduto il conle^no suo.
in altre gravi occasioni; chi sa con quanta mo-
derazione abbia egli sempre risposto alle maligne
provocazioni ed alle attentate soperchierio di
certuni, che senz' appartenere alla città nostra,
godono in essa di un' onorata esistenza in grazia
degli uffici publici che furono portati ad eserci-
tarvi; chi tali cose, ed altre piti, che giova ta-
cere, consideri; dovrà convenire non essere stato
il suddetto che un ben meschino e ridicolo sot-
terfugio. Il publico nostro era anzi desideroso
che anche la minoranza foss' entrata nell'arringo,
per udire maggiormente discussa 1' importante
quistione, e restò maravigliato non poco della
sua delusa aspettativa in seguito al silenzio ch'essa
volontariamente s'impose.
Tacere ed obbedire questo è il senso della
protesta, questo fu il programma di persone che
si vantano antiburocratiche e liberalis&ime; ma
fi. 23. Zara-Sabato 8 Giupo 1861. Anno il.
LA VOCE DALMATICA
GIORNALE EGONOMICO-LETTERARIO.
Il Giornale si publica ogni Sabato. — Il prezzo d' associazione per Zara è di fior. 5 sol. 40 V, A.; pel resto
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per 1" annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, coir indicazione del nome, cognome, e domicilio
deir associato. — L3ttere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza affranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich.-— Un numero separato vale s. 15.
SOMMA RIO. — Dimostraaioni publiche; Indirizzo
del popolo di Zara a S. E. rev. mons. Arcivescovo-^ Fe-
ste di Spalato. — La Dieta dalmata. — La giustizia
in Croazia. — Nuovi pensieri di Antonio Damianovich.
— Bacologia. — Gazzettino di città.
DimosÉrazioiìi puìbliche.
Le esultanti siraordinarie e spontanee dimo-
strazioni d'onore alle persone, di simpatia alla
giusta e santa causa che rappresentano, da noi
brevemente descritte nei passati numeri, e delia
cui generale partecipazione non havvi memoria,
come rilevasi anche dal sottoposto Indirizzo, non
sono le sole che abbiano avuto luogo in questo
torno di tempo; e da parecchie lettere della pro-
vincia, scritte ai propri conoscenti di qui, e dal-
l' articolo giuntoci da Spalato, che pur publichiamo
nel presente numero, apprendiamo che ovunque i
Deputati, reduci da Vienna, trovarono festevole ac-
coglienza e cordiale ricevimento da parte dei pro-
pri concitladini.
Desidereremmo su tutte le singole feste avere
qualche dettaglio, non già per persuadere certi
appassionatamente acciecati, chè questi contrastano
anche alla luce del sole; ma sibbene per avere
una prova di più che il buon senso della dal-
mata popolazione, ad onta degli incredibili sforzi
e di lutti i mezzi adoperati per fuorviamelo, si
mantiene sempre saldo nel voler illeso il nome
della Dalmazia, illeso il diritto d'una propria e-
sistenza; e che nell'intimo senso del più profondo
convincimento respinge e protesta contro qua-
lunque idea d'unione, annessione, fusione o con-
fusione con altre provincie, colle quali non ebbe
mai vita comune, meno qualche vincolo effi-
mero più di nome che d'altro, sul rancidume del
quale taluni dei nostri odierni publicisti vorreb-
bero appoggiare le più Irragionevoli, le più in-
giuste e le più infondale preles^.
E tanto più sarebbe ciò necessario, che i
nostri, non vogliamo dire nemici, quantunque sian
essi medesimi che ci danno tutto il diritto di
cosi chiamarli, vanno spargendo falsità d'ogni
sorta contro tutti quelli a cui rifugge 1' ani-
mo di sobbarcarsi alle violenze eh' essi vor-
rebbero imporro ad ogni costo. E quantunque
a ribattere tali falsità ci voglia assai poco, poi-
ché infine dei conti non sono che mere inven-
zioni; tuttavolta sarebbe bene accennare sempre
tutti quei fatti che, anche per sè inconcludenti,
pure provano quale sia veramente lo spirilo della
popolazione, e sono la più bella confutazione alle
bugiarde e basse insulsaggini, che a disonorar la
Dalmazia alcuni corrispondenti mandano da qui
ad altri giornali.
Indirizzo
DEL POPOLO DI ZARA
a Sua Eccellenza Recerendissima
il nostro mons. Arcivescovo
in Vienna.
Eccellenza Reverendissima I
L'eroica e generosa risoluzione dei venti-
nove dalmati Deputati, che a' piedi dell' Augusto
Monarca si portarono onde deporre T unanime
voto della patria, e difendere il loro operato, che
un'ardita minoranza tentava insidiare, e fra i
quali Voi pure, o illustre Campione di Cristo,
sedeste propugnatore della santa giustissima causa,
ha vivamente penetrati e commossi gli animi dei
Zaratini, che vollero nel ritorno in patria dei due
Capi della dalmata Dieta onorare l'intera Depu-
tazione, e dare loro povera ma sincera prova
d'alta riconoscenza, d'ammirazione, e d'immenso
amore alla patria comune, accogliendoli cpiuie a
sì degni figli ben si conveniva.
Osano pertanto umilmente i qui ins^itti, a
nome dell'intera popolazione, oiTerire aap^ ai«
a. 24. Zara-Sabato {S fiiiipo i86l. ilnno II.
VOCE DALMATIGA
GIORNALE EGONOMIGO-LETTERARIO.
Il Giornale si publica ogni Sabato. — Il prezzo d' associazione per Zara è di fior. 5 sol. 40 V. A.; pel resto
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per V annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviali franchi per la posta, coli'indicazione del nome, cognome, e domicili»
deir associato. — L-ìttere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza affranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelkli. — Un numero separato vale s. 15.
SOTfliTIARBO. — La Dieta dalmata, continuazione e
fine del n. 23. — Il D.r Bajamonti al D.r Pullich. —
Bue parole alla reverenda Redazione delV illirico G/a-
snik.^.^. — Bachicoltura — Varietà. — Gazzettino di città.
— Annunzio.
liU Dieta dalmata.
(Contin. e fine del n. 23).
Parte il
Alla maggioranza della Dieta dalmata si
danno delle accuse. Vediamo quali esse sieno.
La si dice venduta alla burocrazia, e illiberale.
Bajamonti, Giovanizio, Duplancich, Galvani, Rad-
milli, i più ardenti oppug'riatori delTannessione, e
tanti altri onestissimi, illiberali e venduti alla bu-
rocrazia!!! Ma per non essere veiiduli alla bu-
rocrazia è d' uopo forse d' oltrag-giarla, quando
lo si può fare impunemente? I testé nominati, e
tutti forse quanti sono della maggioranza, ebbero
mai d'uopo di grazie dalla bufocrazia? La loro
sorte ebbe mai per avventura a dipendere da
im cenno, da un cenno solo della burocrazia!
lo credo assolutamente che ai soli e reali suoi
titoli Io debba, se anche taluno a mezzo della
burocrazia ebbe ad ottenere una posizione più
vantaggiosa, nè si può averne prova migliore
della seguitane elezione a rappresentante del po-
polo. E la franca opposizione all' ordine Sovrano
di mandar Deputati a Zagabria nominati dal go-
verno, e l'insistenza per ottenere quanto dalla
suprema autorità ci veniva niegato, la completa
attivazione dello statuto, e la proposta governa-
tiva dalla maggioranza Sella Dieta respinta, erano
frutto d'un sentimento illiberale? E non si dirà
piuttosto servile il sentimento di coloro le cui
aspirazioni erano affatto contrarie? Noi certo non
crederemo giammai, che la libertà sia riposta nel
violare la legge, quella perfino del nostro sta-
tuto, nel vilipendere qualsivoglia autorità, appunto
perchè rivestita di un potere, nel Tidurre a pri-
vilegio di alcune classi sociali soltanto l'onestà.
r indipendenza, il coraggio ed ogni altra civile
virtù, nel passeggiare l'orse anco lunghesso le
vie delle nostre città in berretto da viaggio,
piuttosto che col solito cappello. Se non che, volete
conoscerlo nella sua vera estensione il valore di
cosiffatta Rcmsa é'iW ber ali, venduti alla burocra-
zia? A Vienna invece la maggioranza della Dieta
dalmata si trovò di dipingerla, come avversa al
governo, e precisamente come garibaldiana. Ma
perchè non essere almeno conseguenti, o buoni
nostri avversari? A Vienna si rise, quando si
seppe che in Dalmazia accusavasi la maggioranza
della nostra Dieta d' essere venduta alla buro-
crazia. Rideremmo anche noi dell' una accusa e
dell'altra, ma i nostri accusatori chi sono???
Si sostiene che la nostra maggioranza non
rappresenti veramente quella del paese, che nelle
elezioni vi furono dei raggiri e delle mene. Que-
sta poi, scusatemi, oppositori garbati, la è una
piccola impudenza. A noi mene e raggiri ? A
noi che troppo forse fidenti nella giustizia della
nostra causa, potremmo meritarci il rimprovero
di soverchia inazione a petto della vostra atti-
vità perseverante ed instancabile? A noi che se
ne stavamo anche troppo tranquilli mentre, come
publicamente si discorre, sacerdoti d' ambi i riti
giravano da villaggio in villaggio propagatori
dell'unione, mentre corrispondenze epistolari sta-
bilivansi nello stesso senso tra qualche vescovo
della Croazia e taluno della Dalmazia, ma per
buona sorte non dalmata, mentre da Zagabria
piovevano allo stesso scopo in Dalmazia a cen-
tinaio e migliaia i fiorini, mentre le baionette
croate quasi dovunque pur troppo ci circondava-
no? Ma e chi si avea e meritavasi maggior fi-
ducia dalle rispettive popolazioni dei Bajamonti,
Giovanizio, Dudan, Filippi, Borelli, Duplancich^
Bioni, Petrovich, e di tutti quegli altri egregi?
E quali erano gli altri candidati che dalle nostre
mene e dai nostri raggiri sarebbero stati esclusi?
Viva Dio, che invano vi adoprareste a trovar-
mene uno solo. E le vostre elezioni? Non mi
I Zara-Sabali) 22 fiiiijno 1861. inno li.
GIORNALE ECONOmCO-LETTERARIO.
II Giornale si piiblica ogni Subato. — Il pre/.zo d' associazione per Zara è di lìor. 5 sol. 40 V. A.*, pei resto
della Dalmazia e fuori, di lìor. G V. A. — I pagamenti potranno farsi per 1" annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviali franclii per la posta, coli" iiidicaxione del nome, cog-nome, e domicilio
dell' associato. — L;ttere, libri, articoli, devono afi'rancarsi. •— i reclami si mandano con lettera aperta, senza alFranca-
KÌone. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. — Un numero separato vale s. 15
SOMMARIO. — Le nostre speranze. — Vamnistia.
— A Zara, Sebenico e Spalato, il D.r Bajaniouti. —
Corrispondenze : Almissa; Spalato; Sign; Zara. — Ne-
crologia. — Poesia. — Varietà. — Gazzettino di città.
— Annunzi bibliografici.
liC nostre speranze.
Zara, 20 giugno.
La nolizia telegrafica pubJicala nel nostro
ultimo numero suirisliluzione della Giunta riempì
n^li animi della più grata soddisfazione; essa era
sulla bocca di lutti, che colla mag-gior compia-
cenza la ripetevano.
Ecco dunque tolta con ciò la provvisorietà
del nostro statuto; esso entrerà quanto prima, vo-
gliamo crederlo, in pieno vigore, e la Dalmazia,
questo Regno piccolo e povero, ina grande e ric-
co delle più gloriose memorie, avrà assicurala,
anche peli' avvenire la sua amministrazione au-
tonoma, la sua propria esistenza, la sua speciale
personalità. Cesseranno così, speriamo, quelle
gare funeste, che da parecchi mesi dividono gli
animi tra i figli di una medesima terra, gare i-
stigate e fomentate da estranei, da alcuni dei
nostri ciecamente illusi, da pochi maliziosamente
astuti, assecondale. Vogliamo sperare che d'ora
in avanti quelli che dicono d'amare la patria, se
r aman davvero, non impiegheranno miseramente
il tempo e l'ingegno loro, come fecero nei mesi
decorsi, empiendo pagine di opuscoli e colonne
di giornali, meno qualche rara eccezione, di falsità
0 di calunnie, per lo men di poesie; additeranno in
quella vece alla publica opinione tutti que' bisogni
del paese da tanto tempo reclamati, rivolgeranno
essi stessi e faranno rivolgere 1' attenzione degli
studiosi sugli interessi del Regno, e sui mezzi
più acconci per gettare le basi d'ogni possibile
futura morale e materiale prosperità. La Giunta
^eve mandare ad elfello i deliberali delia Dieta,
e deve d'altra parte preparare tutti quei progetti
di legge che dalla Dieta stessa verran poi di-
scussi.
Dall'ingegno distinto e dal patrio alfelto di
quegli egregi che la compongono,noi abbiamole
pili fondale lusinghe e la più ampia caparra che
essi corrisponderanno degnamente all' alla fiducia
in loro riposta. Ed i nomi di Petrovich, Filippi,
Radman, Serragli e Vusio, ne sono la prova la
più eloquente.
La scienza della legislazione, la pratica del
foro, r amministrazione della giustizia, le cono-
scenze locali dei varii punti del Regno, la con-
tinua in!,^erenza nella trailazione degli affari dei
comuni e nelle aziende agricole commerciali e
industriali, tulio si riunisce in questi eletti della
nazione, che avranno il grande mandalo di rap-
presentare slaliimenle il paese ed avviarlo a
migliori destini.
Se per altro nelle ragioni anzidette ognuno
trova motivo d' aspettarsi ogni bene, non con-
viene però ciecamente credere che la Dieta e
la Giunta abbiano ad operare miracoli, e che le
cose nostre, in gran parte non bene dirette, e
perfino in alcuni casi contrariate e neglette, ab-
biano a raddrizzarsi e prosperare rigogliosamente
da un momento all'altro. A far prendere un mi-
gliore avviamento ad un meccanismo difettoso ci
vuole tempo, studio e pazienza, e qui conviene
ripetere ed affidarsi al grande assioma che il
bene non viene d' un salto ma per gradi.
L' essere commesso il buon governo d' un
paese ai propri conciltadini. è già da per sè un
tal bene, che grati per tanto dono, dobbiamo
tutti concorrere a renderlo più agevole e più
proficuo, nella sicurezza che il sorriso della pro-
sperità tanto più presto sarà per allegrare la
patria nostra, quanto più forti saranno i vincoli
della reciproca fiducia e del vicendevole aiuto
fra la nazione ed i suoi rappresentanti.
I 26. Zara-Sabato 29 Ciiigno 1861. Anno II.
ĐALMATIGA
GIORNALE EGONOMICO-LETTERARIO.
II Giornale si publica ogni Sabato. — Il prezzo d' associazione per Zara è di fior. 5 sol. 40 V, A.; pel resto
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pag-ainenti potranno farsi per V annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, coir indicazione del nome, cognome, e domicilio
deir associato. — Littere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con letlera aperta, senza affranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. —• Un numero separato vale s. 15
SOiWLlTIAfSIO. — La mozione Gahani. — Dimostra-
zioni publiche, — Bibliografia. — Risposta ad un ar-
ticolo. — Corrispondenza. — Il tenore Mazzoleni. —
/ nomi e le trufferie che subiscono. — Avviso impor-
tante. —
Ea mozione C^alvanl.
In attesa di mder continuata la stampa
degli atti della nostra IJieta^ ci è gratissimo
di poterne piiblicare uno dei piii importanti; l'a-
ringa cioè pronunziata dal Deputato di Sebenico
D.r Antonio Galcatii^ che diede base alle deli-
berazioni della maggioranza nella questione dal-
maio-croata (v. noslro mini. 16}.
Siccome però, ad onta di tali deliberazioni^
e di tutti gli altri passi nlteriormerde fatti dal
Regno nostro per la conservazione della piena
sua autonomia^ i documenti publici di Zagabria,
riportati in questi giorni dalle gazzette^ parlano
a nome anche della Dalmazia^ quale parte
reale dell' ideale Triregno^ nelle per trattazioni
relatine ai rapporti del medesimo coli' Ungheria;
così vogliamo sperare che chiunque ha fiore di
senno comprenderà facilmente non entrarci la
Dalmazia ne punto ne poco nelle perlraltazìoni
suddette^ e non poter mai per essa valere i ri-
sultati^ qualunque fossero^ di accordi^ a cui non
prese Vieruna parie^ nè fu da 'ceruno legalmente
rappresentata. —
Sin dal primo mio ineUer piede in questa
Dieta, 0 signori, io mi era prefisso di far tesoro
di tulio ciò che la saviezza ed il patriollismo
degli onorevoli miei colleglli avesserloro dettato,
non altra parte riservandomi che quella d'influirò
con un voto leale e coscienzioso sui destini della
patria. Ma dappoiché le discussioni prometlono
d' impegnarsi calorosamente, e dall' incrociarsi
delle opinioni pugnanti tra loro può venire un
pericolo, remoto o prossimo ma pur sempre un
pericolo, alle costituzionali fianchigie, di che ap-
pena cominciammo a godere, stimerei una colpa
lo starmi in silenzio. Esporrò adunque la mia
maniera di vedere in proposilo, e la esporrò
onde si sappia a quali motivi io appoggi il mio
voto. Sarò franco, checché me ne avvenga. Vissi
libero fin ora, e morrò tale; ne ci sarà alcuno,
io spero, che nelle mie parole travegga amore
od avversione ai Croati, parzialilà per Fattuale
governo, tendenze segrete ad altre nazionalità.
Una cosa sola mi sta in cuore, ed è il bene di
questa povera ma gloriosa mia patria, a prò di
cui sarei lieto di spendere questo misero avan-
zo di vita.
^\}ovi affalto air aringo parlamentare, noi
dovremmo mano a mano in esso addestarci, e
dalle pili facili salire alle piìi alte questioni po-
liliche; eppure noslro malgrado siamo costretti
ad esordire con una delle più spinose ma insie-
me delle più brillanti e simpatiche all' incivili-
mento dei popoli, al moderno sentire d' Europa;
di queir Europa che tiene ora su noi rivolto Io
sguardo, e che ci giudicherà tra non molto. Ci
sai^bbe forse facile riscuoterne gli applausi cor-
rendo all'appello, e ad occhi chiusi seguendola
nuova bandiera che d' una idea generosa, con-
viene pur confessare, si fa antesignana; ma non
é il plauso del momento che deve abbagliarci.
La sicurezza del presente, la pace e la prospe-
rila del futuro essere dee nosira meta. Più che
di noi, si tratta dei figli nostri, delle generazioni
avvenire. Abbiamo bisogno di riflessione profon-
da, e non d' entusiasmo.
La proposta governativa sull' invio di de-
putati a Zagabria non può essere risolta se pri-
ma non lo sia il quesito dell' annessione del re-
gno di Dalmazia a Croazia. Quell' invio è il
mezzo, r annessione é lo scopo. Chi vuole il
primo mostra di voler il secondo, e col mettere
in atto r uno viensi ad attuare implicitamente an-
che l'altro. Ora, se così è, come nessuno s'av-
viserà di negarlo, ragione logica domanda che
dell'annessione anzi tutto si traiti, imperocché o-^
ve questa venisse od aggiornata o rispinta, ces-^
serebbe di conseguenza il bisogno d'oocoparsi
27. Zara-Sabato 6 Luglio 18G1. Anno li.
VOCE DALMATICA
GIORNALE EGONOmCO-LETTERARIO.
Il Giornale si public» ogni Sabato. — Il prezzo d' associazione per Zara è di fior. 5 .sol. 40 V. A.; pel resto
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per T annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, coir indicazione del nome, cognome, e domicilio
dell' associalo. — Lettere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza affranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. — Un numero separato vale s. 15
Cominciando con qiicslo numero il
secondo semestre di questa publicazione pe-
riodica, si pregano i signori Associali che
sono in ritardo dì pagamento a ricordarsene,
col soddisfare direttamenle quelli di qui, e
coir inviare mediante la posta quelli di fuori,
l'imporlo relaliyo alla Redazione, od alla li-
breria Abelich in Zara.
Essendo inoltre stata esaurita tutta la
edizione d' alcuni degli ultimi numeri, spe-
cialmente del 18, 24, 25, e non convenen-
do alla Redazione di rinnovarla per appagare
le ricerche giuntele da piìi parti, se qual-
cuno dei signori Associali, il quale non te-
nesse raccolta di tulli i numeri, volesse pri-
varsi degli anzidelli, la Redazione medesima
sarebbe disposta di ricambiare tale cessione
nel modo il più conveniente.
SO HI MA RIO. — Aringa Bajamonli a sostegno della
mozione Galvani. — Sicurezza campestre e ospitalità.
— Corrispondenze: da Ragusa; da altrove. — Poesia.
— Bachicoltura. — Oculistica. — Astronomia. — Va-
rietà. — Annunzi bibliografici.
Arìng^a tenuta
nella Dieta dalmatica
(lai Deputato di Spalato D.r Antonio Bajamonli
a. sostegno
della mozione Galvani
(v. nostri n. 16. 26).
Appoggio la proposta Galvani, e sfiorerò
r argomento sotto il triplice aspetto del diritto
storico, dell' utile e della nazionalità, lasciando
di toccarlo affatto dal lato della forma, per non
ridestare tristissime reminiscenze ed acerbi do-
lori. Diritto storico ripeto io pure non esiste. Ad
ogni modo però, esso potrebbe essere tema ad
una splendida disquisizione accademica, non però
base a deliberazione politica. — Ma è o non è
un fallo che Ladislao cedesse a s. Marco Dal-
mazia?— è 0 non è un fallo che i Veneti con-
quistassero sui Turchi, in seguito alle guerre ter-
minate colla pace di Carlovitz e Passarovitz, quei
territori non compresi dalla cessione di Ladislao?
— è 0 non è un fallo che, cessata la veneta
republica, Dalmazia si desse spontaneamente nel
97 a casa d'Austria? — è o non è un fatto
die coi trattati di Vienna del 15 Dalmazia ve-
nisse nel diritto internazionale riconosciuta come
parie dell'impero d'Austria? — è o non è un
fallo che tale cessione venisse fatta ad Au-
stria come parte dei possessi veneti ed in com-
penso di altri paesi, non già in grazia dei di-
ritti riservali all' Imperatore qual re di Croazia e
di Ungheria? •— è o non è un fatto che Zara,
Spalalo, Traù ed altri luoghi del litorale non ap-
partenessero mai ai Croali ? Se così è, come è
di fallo, donde un tale diritto?
Ma fossevi, sarebbe argomento tarlato, come
disse r onorevole deputato Galvani. Il diritto sto-
rico, che è quanto dire di conquista, in questo
caso offende gravemente i diritti essenziali d'un
popolo; è sempre illecito perocché, come accen-
nava l'onorevole preopinante, è il diritto del più
forte, e ciò eh'è illecito, non può avere forza
imperativa dall' una parie, ed obbligatoria dall'al-
tra; ma fosse pur stata legittima la signoria croata,
mancando a rettitudine e la abusando come fe-
cero i Croati, la avrebbero resa irrita e nulla.
Che se tale opinione sembrasse strana, si badi
ad alcanchè di simile che senza reticenze tra-
pela dalla famosa nota di lord John Russell sulle
cose d'Italia, e dicasi se il biasimo per tale stra-
nezza potesse a me spellare. — Europa infine
sta per noi: qual conto essa fece de' diritti sto-
rici? — nessuno o lieve. — Che se nella rior-
ganizzazione de' popoli si volesse badare ad essi,
Q converrebbe a dirittura rimpastare Europa intera.
28. Zara-Sabato Luglio 1861. Anno II.
LA VOCE DALMATICA
GIORNALE EGONOMICO-LETTERARIO.
Il Giornale si publica ogni Sabato. — Il prezzo d' associazione per Zara è di fior. 5 sol. 40 V. A.; pel resto
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per V annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, coir indicazione del nome, cognome, e domicilio
dell' associato. — Lettere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza affranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. — Un numero separato vale s. 15.
SOIWMARIO. — Storia e disgrazie della Dalmazia
nel medio evo. — Il progetto rf' una società serica della
Narenta. — Corrispondenza da Catfaro. — Poesia. —
La Cometa. — Il preteso Luigi XVII in Zara. — Corriere.
Storia e disgrazie delia Dalmazia nel medio evo*).
(r. num. 27).
Fino al V. secolo dell'era nostra la Dal-
mazia visse felice, diretta talvolta da un parti-
colare pretore, e più spesso da quello d'Italia,
a cui la natura voleva che fosse legata e con-
giunta. Ma dalla declinazione dell'impero greco
una serie lugubre di stragi, d'orrori, e di guerre
ci ridusse al presente stato d'avvilimento. Occu-
pata la Dalmazia nel V. secolo dagli Eruli, fu
poco dopo soggiogata sotto pretesto di amiche-
vole difesa da Teodorico re de'Goti. Se allora
i Cesari d'oriente han voluto ricuperarla ad o-
gni possa, al principio però del VII secolo, mal-
grado le diligenze di Maurizio, gli Avari uniti
agli Slavi 0 Slavini vennero a depredare nulla
meno che quaranta delle migliori sue città. In
appresso sotto Eraclio ritornarono nuovamente
cotesti crudeli popoli, ed occupando tutto il vasto
continente, distrussero ed atterrarono colla più
orribile ferocia le illustri città di Scardona, Sa-
lona, Narona, ed Epidauro (Ragusaveccliia), di-
sperdendo lutti gli abitanti, e facendo stragi le
più spaventevoli. In seguito a tanti orrori, altre
due volte fu inondata dalle barbare invasioni dei
Croati, gli uni rovesciando i costumi, la religione,
ed il linguaggio introdotto dai primi,, e poco
dopo anche i Serbli vennero a portarvi la de-
solazione, e ad occuparla.
La maggior parte degli abitanti vinti dalla
disperazione furono costretti di associarsi alle
orde feroci di Alarico, a quelle di Attila, e del
Tratta dall' opera : Riflessioni économico-politiche sopra
la Dalmazia di Gianluca Garagnin, voi. I. (Zara, 1806,
tip. Battara).
Kan degli Arabi, ed apportarono or coli' uno, or
coir altro, lo spavento e la strage dalle mura di
Roma ai bastioni di Costantinopoli. Il continente
dalmatico quasi distrutto ed incenerito fu d' al-
lora in poi diviso in Servia ed in Croazia, pren-
deado coleste due regioni la denominazione dai
popoli, che vi si erano stabiliti. I Serbli vive-
vano sotto il dominio dei loro principi, e distin-
guevano la parte marittima col nome di ducato
di s. Sabba, la mediterranea con quello di Bo-
snia e di Rascia. J Croati divisi in undici si-
gnorie, erano diretti dall'aristocrazia feudale dei
loro Zupani. Tali governi alterati dalle continuate
vicende di que' tempi, squarciarono ed avvilirono
il nostro continente, che fu talora oppresso dalla
feroce aristocrazia feudale, e tal altra dall' anar-
chia dei grandi, dalla divisione dei conti, bani,
e duchi, e dal dispotismo dei principi e dei re.
Le sole città marittime di Veglia, Ossero,
Arbe, Zara, Traù ed alcuni altri luoghi potero-
no sottrarsi a tante stragi, e restare devote agli
imperatori greci. Malgrado però al deplorabile
concorso di quelle disgraziate circostanze, gli a-
bitanti della distrutta Epidauro hanno avuta la
fermezza di edificare Ragusa, ed alcuni pochi
dispersi e raminghi salonitani di ricovrarsi nel
palagio di Diocleziano, formandovi di Spalato la
città. L' una e 1' altra unitesi tosto agi' interessi
delle altre città, si conservarono fedeli ai Cesari
d'oriente, e tutte insieme furono distinte colla
denominazione di città imperiali. Seguendo esse
le antiche leggi romane, mantennero l'interna
loro libertà, animate e dirette dal più semplice
governo democratico. Quantunque limitate allora
al ristrettissimo territorio di soli scogli ed isole,
ed agi' incerti profitti della pesca e del com-
mercio, sostennero per molto tempo con onore
la sicurezza dei loro mari, navigando in unione
ai Greci ed agli antichi Veneziani; popoli che
avendo uniforme la religione, il governo, i co-
stumi e la lingua, eransi collegati a comune di-
fesa contro i Saraceni.
I 30. Zara-Sabalo 27 luglio 1861. Anno II.
VOCE DALMATICA
GIORNALE EGONOMIGO-LETTERARIO.
Il Giornale si publica ogni Sabato. — 11 prezzo d' associazione per Zara è di lìor. 5 .sol. 40 V. A.; pel resto
della Dalmazia e fuori, di fior. 6 V. A. — I pagamenti potranno farsi per V annata intera, ed anche per semestre, anti-
cipatamente, e dovranno da fuori di Zara essere inviati franchi per la posta, colP indicazione del nome, cognome, e domicilio
deir associato. — Lettere, libri, articoli, devono affrancarsi. — I reclami si mandano con lettera aperta, senza affranca-
zione. — In Zara le associazioni si ricevono anche al negozio librario del sig. Pietro Abelich. — Un numero separato vale s. 15.
S0I?Ii7IAR10. — La Giunta della Dieta dalmatica. —
Quesito idroscopico. — Omer Bascià in Ragusa. — Cor-
rispondema da Spalato. — Una visita al cimitero di
Zara. •
La Giunia della Dieta dalmatica.
Ora che di questa ebbe già luogo F atti-
vamento, non sarà inopportuno ai lettori nostri
di conoscere quanto faceva la nostra Dieta pella
sistemazione sua; Io che potran rilevare dal rap-
porto che lesse alla "medesima nella sessione 22
aprile il relatore del comitato a ciò istituito, D.r
Natale Filippi. Varrà inoltre quest' atto a rettifi-
cazione di certi articoli, e di certi lor calcoli,
publicati in qualche altro giornale da taluno di
quegli avversi a tutto ciò che operavasi dalla
Dieta, i quali, riguardo anche alla Giunta, non
potendo altro, le si facevano contro con iscru-
poli economici, quasi che al decoro publico ed
all'utilità della patria preferibile fosse il rispar-
mio d'un qualche centinaio di fiorini. Vogliamo ora
sperare che tale utilità venga realmente conse-
guita, e che a tanto si estenda l'influenza della
Giunta nostra, da potersene risentir gli aspettati
benefici effetti, per fruire dei quali, sarà sempre
leggiero e benedetto qualunque sagrificio di fatica
0 di spesa.
Signori !
Onorati dalla vostra fiducia dell'incarico di
rassegnarvi un progetto peli' indennizzo da con-
tribuirsi ai deputati, agli assessori della Giunta,
ed al presidente, sulle nomine e sistemazione del
personale della Giunta e delle spese di ammini-
strazione, in relazione ai §§ 15, 25, 31 del
regolamento provinciale pel regno della Dalma-
zia, preso in esame 1' argomento ed attinte quelle
notizie che venivano consentite dalla brevità del
tempo, adempiamo al dover nostro, portando ai
saggi vostri riflessi e sottoponendo alla vostra
approvazione le seguenti proposte, che nell' in-
certezza delle attuali circostanze vengono limi-
tate, in quanto alla Dieta, all' attuale sessione, ed
in quanto alla Giunta, ad un semestre posteriore
ai giorno in cui sarà per entrare in attività, en-
tro il quale periodo di tempo potrà aver luogo
una nuova convocazione che prenda stabili mi-
sure.
I.
Fatto riflesso alle generali circostanze eco-
nomiche degli abitanti di questa provincia, alla
convenienza di non limitare il diritto degli e-
lettori nella scelta dei deputati al ristretto nu-
mero delle persone agiate, abbiamo ritenuto do-
versi corrispondere ai deputati, oltre alle spese
di viaggio, un indennizzo a titolo di diete, e que-
sto in ragione di fiorini cinque al giorno per i
deputati, e di fiorini dieci pel presidente, dal 6
aprile, nel quale venne celebrata la solenne mes-
sa di apertura, a tutto il 24 in cui presumibil-
mente può ritenersi avranno fine i lavori della
corrente sessione. Tale competenza importerebbe:
per 41 deputati fior. 3,895
pel presidente 190
Totale tior. 4,085
Per evitare calcoli e scritturazioni e per in-
cominciare tosto con un sistema, che renda an-
che in questa parte semplice l'amministrazione,
e quindi porli il minor possibile bisogno d'im-
piegati e di scritturazioni, si propone di divider
le spese di viaggio in quattro cattegorio secondo
i quattro Circoli, ciò che sta anche in rapporto
alle distanze, vale a dire per quelli
di Zara andata e ritorno . . . fior. 30
di Spalato „ „ . , . « 45
di Ragusa „ „ . . . „60
di Cattare jj . . . ,, 80
sarebbero quindi da contribuirsi:
pei 7 deputati del circolo di Zara
pegli 11 „ » » Spalato
pei 5 „ » Ragusa
pei 4 „ ?? Cattaro
fior. 210
. 495
„ 300
fior. 1325