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sta che udiamo nel «Kremenjak», organo
liberale (lem oc rati «so di Sebenico: voce
quindi tanto più autorevole e gradita. Meno
male che non tutti i croati la pensano ad
un modo. Ecco adunque che cosa scrive
il «Kremenjak»:
«Non possiamo approvare l'atteggia-
mento preso dagli studenti jugoslavi di
fronte a) postulato dell'Università ita-
liana. Lo diciamo senza riguardi ed aper-
tamente.
«Che agli italiani si conceda un' Univer-
sita, ma non a Trieste, bensì in qualche
altra città» — questo il motto dei circoli
studenteschi jugoslavi. A sostegno di que-
sta decisione si adduce, che diversamente
ne soffrirebbe il carattere «sloveno» di
Irieste, ove gl'italiani non concedono agli
sloveni neppure una scuola popolare. Se-
condo il nostre/modo di vedere, non reg^e
no 1 una né l'altra rag one.
«Un istituto superiore di educazione
non e indice del carattere nazionale del
paese; eppoi se Trieste è realmente slo-
vena oggi, non sarà certo meno slovena
domani, quando vi sarà istituita un'Uni-
versità Italiana. Uel resto, parlare già ora
di irieste città slovena, significa non co-
noscere le condizioni reali di Trieste ed
essere affetti di megalomania.
lari — ed il fatto è gravissimo — riman-
gono senza un luogo di convegno. Le di-
rezioni delle società si adunino e trattino
di nuovo della necessità della fusione e di
creare un vasto locale per balli, tratteni-
menti e ginnastica.
Pégola! — 11 povero Vucovich è.sfor-
tunato nelle sue proposte. Nella seduta del
7 corrente del consiglio ferroviario, tenu-
tasi a Vienna, venne respinta la sua pro-
posta, che cioè nei villaggi di Popovié e
Gabrili, nel Comune di Ragusavecchia,
vengano instituite due stazioni ferroviarie,
e ciò perchè non si presentano necessarie,
pella semplice ragione, che in quelle non
havvi alcun movimento.
Linea Meteovicli-Stagno-Ragu-
sa. — A regolare tal linea di questi
giorni vennero tenute alcune conferenze
alla direzione delle poste, alle quali par-
teciparono il direttore superiore delle poste
Brilli, il capitano di porto Niseteo, alcuni
delegati delle diverse società di vapori, i
delegati delle Camere di commercio di
Ragusa e Spalato, i delegati delle comuni
interessate ed un rappresentante della luo-
gotenenza nella persona del commissario
Neumayer.
, Vennero stabilite diverse nuove linee, a
«in secondo^ luogo, se gl'italiani non mettere in esecuzione le quali le sovven-
concedono a Trieste scuole sloveno (Trie- ' zioni alle diverse società di navigazione (Trit
ste mantiene da decenni scuole slovene,
dovunque nel suburbio e nell'altipiano né
esista il bisogno, non si presta invece ad
una pretesa slava per la città contro la
legge e le decisioni supreme. N. d. P.)
dobbiamo noi forse concambiare con la
stessa arma, e ciò in questione che non
«dipende dalla nostra volontà?
«Deploriamo che gli studenti jugoslavi
si sieno messi per una falsa strada. La
lotta degli studenti italiani ha entusia-
smato, si può dire, l'intera Europa. E men-
tre questa lotta dovrebbe servire anche a
noi di esempio ed essere anche da noi am-
mirata, ecco la nostra studentesca far causa
comune con la polizia austriaca !
«In questo momento noi attendevamo
dalla nostra gioventù un comportamento
diverso, più virile cioè, e del tutto oppo-
sto a quello del Grovorno austriaco. Se an-
che non avessero avuto alcuna direttiva
in proposito, potevano a sufficienza rego-
larsi sulla base del partito preso dal Go-
verno austriaco e prendere una via oppo-
sta! Avrebbero agito nel modo il più si-
curo c non avevano nulla a temere. Se
la polizia austriaca dice bianco, noi dob-
biamo rispondere nero, se vogliamo indo-
vinare la via giusta».
Un altro ordine del giorno. ~
Gli studenti italiani di Sebenico, raccol-
tisi a seduta la sera del 18 decembre
1908, votarono il seguente ordine del
giorno :
Prese in considerazione le attuali pro-
messe del presidente dei ministri per la |
soluzione del postulgito universitario |
attendono per 1' ultima volta 1' istitu- |
zione di una facoltà giuridica italiana ;
con la sede esci isivamente a Trieste e il ;
temporaneo riconoscimento degli studi |
compiuti nel Regno
osservano che le dette promesse vinco-
lano non soltanto la persona dei presidente
dei ministri, ma direttamente il governo
stesso
dichiarano che, in caso di mancata pa-
rola, sono pronti e risoluti a combattere
ad oltranza per i loro sucri postulati.
La posta e le feste di Natale. —
Ci viene comunicato :
«Gli uffici poetali erariali dalmati ter-
ranno nei giorni 21, 23, 23 e 24 dicembre
a. c. servizio prolungato fino alle 7 pom.
anche per l'accettazione e la distribuzione
delle spedizioni di diligenza.
In questo incontro si raccomanda al pub- . • ii^ io on o «^^^«^».a „ rp-^ 1 • • i. A J'iav^r. ; domenica alle l^.oU pom. e arrivera a ine-nel suo proprio interesse affinchè sieno ^^^^ ^ P ^^^^^^^^ ^^^^^^^
evitati ritardi, perdite | „„ovo, Gravosa, Spalato, Zara, Lussinpic-chi m occasione delle prossime teste na- 1 , ' ^^ , ' ' ' ' ^
talizip- 1 ® Pola. . . 1 In armonia a questa modificazione viene
a) di usare «S^^/^^^ViLn. nfo nos i adattato l'itinerario della linea Zara-Se-sia completo ed esatto, estendendolo pos- j in modo, che la partenza da Zara sibilmente sull' imballaggio «tesso della ^ ^^ ^^^^^ ^ ^^^^^^^ ^^^^
spedmone, o, se ciò non fosse possibile, - 71^5 , j-^^rivo^ Sebenico negli stessi
ai^hcandolo solidamente sulla medesima , P ^^ ritorno di detta
edi includere nella spedizione un secondo g^^^ partendo da Sebenico al
indirizzo ; „^ocìhil^. la ì mercoledì, venerdì e domenica alle 12 di b) di evitare per quanto possibile la j >
dovrebbero venir aumentate.
L'afflare delle bombe. — Orrenda
scoperta! — Si tratta di innocni
petardi I — A Knin destò grande sen-
sazione la notizia che in un vagone ferro-
viario vennero rinvenute alcune bombe.
Orrenda scoperta ! i gendarmi — con zelo
e gesto oifembacchiano — e tutte le au-
torità del luogo si misero in movimento ;
nè mancarono telegrammi, fortuna che
le bombe non ^i rinvennero all'arrivo del
bano della Croazia, del barone Rauch,
chè certo tutti avrebbero ritenuto che fos-
sero destinate a,... festeggiarlo.
Ma dopo tante' ciance e supposizioni si
venne alla conclusione che si trattava di
cartatuccie di dinamite, o dimenticate da
qualcuno, 0 lasciate per tema dei gendar-
mi, che si trovavano a viaggiare nello stes-
so vngone.
Ma non si tratta neanche di dinamite!
Da ulteriori notizie rileviamo che l'af-
fare delle bombe appartiene alla fanta-
sia. Si tratta invece sei petardi (pelle
feste Natalizie) comperati da un fabbri-
ciero di Castel Suciuraz a Spalato e di-
menticati nel vagone, per cui proseguirono
sino a Knin, ove furono rinvenuti e . . . .
qualificati per bombe !.
L'itinerario dei celeri. — Col
giorno 17 corr. venne attivata una terza
linea celere lloydiana Trieste-Oattaro e ri-
torno e contemporaneamente vennero mo-
dificati gli itinerari delie prime due linee
celeri Trieste-Cattaro e ritorno.
Quindi la prima linea celere partirà da
I Trieste ogni martedì alle 8 ant. arriverà
i a Cattaro mercoledì alle 11.15 ant. toc-
I cando Pola, Lussinpicoolo, Zara, Spalato,
j Gravosa, Casteliiuovo; lipartirà da Cat-
I taro mercoledì alle 12.30 pom. arriverà a
I Trieste giovedì alle 4 pom. toccando Ca-
stelnuovo, Gravosa, Curzola, Spalato, Zara,
Lussinpiccolo e Pola.
La seconda linea celer« partirà da Trie-
i ste giovedì alle 8 ant, arriverà a Cattaro
venerdì allo 11 ant. toccando Pola, Lus-
I sinpiccolo, Zara, Spalato, Lesina e Gra-
ì vosa, ripartirà da Cattaro venerdì alle
^ 12.30 pom., arriverà a Trieste sabato alle
I 4 pom. toccando Gravosa, Lesina, Spalato,
[ Zara, Lussinpiccolo e Pola.
i La terza linea celere partirà da Trieste
i sabato alle 8 ant. e arriverà a Cattaro do-
^ menica alle 11.80 ant. toccando Pola, Lus-
1 sinpiccolo, Zara, Spalato, Curzola, Gra-
* vosa e Castelnuovo ; ripartirà da Cattaro
.. .. , ^ • -K„nof,- cp ' notte e arrivando a Zara al lunedi, gio-spedizione di oggetti non imballati, spe ^ ^ ^^^^^^ ^^^^ ^^^ coincidenza
cialmente di selvaggina di volatili e si- j ^„^te e tre le linee celeri lloydiane di
mih, m riflesso al pencolo, che durante il .
traanorto s« r.e nossa staccare l'indirizzo; p^^^gg^ ciascuna delie suddette linee ce-trasport e n poss e
c) trattandosi di spedizioni soggette a ^^ ^^^^ funzionerà un ufficio postale
dazio consumo, di ^ marittimo, al quale incomberà, oltre allo
scambio della posta nei singoli scali, l'ac-
affrontarono a pugni : silenziosi e densi.
E poi si accapigliarono. L'una, bionda,
prese per i capelli l'altra, Iruna.... e vi-
ceversa. La lotta capillare, tenacissima»
durò tragicamente dieci minuti ; e poi ci
vollero ben dieci uomini — i bottegai vi-
cini — a separare le due combattenti.
Epilogo : delle ciocche di capelli sul
selciato lucido di pioggia. E il core del
damo? Chi delle due lo ha vinto?
Colto in trappola. — La scorsa
notte la guardia Giuseppe Abatinovich, di
ispezione a San Michele, avverti un ru-
more sospetto nella botteguccia di liquori
e dolciumi di certo Babié.
Spinta la porta della bottega, che su-
bito cedette all'urto, e penetratovi, la guar-
dia "in sulle prime non vide alcuno; ma
poi, guardato meglio al chiaror dei fiam-
miferi, vide sbucar di dietro il banco un
paio di gambe.
Era un ladro !
E in men che si dica prese per il petto
certo Rado Lakić, d' anni 26, da Zerno,
che, introdottosi furtivamente nel localo,
vi aveva fatto già bottino.
E così, invece di dolcificarsi, venne messo
al buio, agli arresti comunali ; deferito
poi, naturalmente, alla Procura di Stato.
La Lega Nazionale in Dalmazia
Pervennero al gruppo di Zara:
Per onorare la memoria del defunto
signor Pietro Battara : Giuseppe Tersich
(Milano) cor. 2.
Per onorare la memoria del defunto gio-
vinetto Antonio de Stauber: Luisa e An-
tonio Battara (Trieste) cor. 3.
Neil' ultimo numero del «Dalmata» venne
erroneamente pubblicata l'oblazione di cor.
10 Cinemotografo Pathè: va invece retti-
ficato Cinemà Pathè.
• * «
Pervennero al gruppo di Ragusa :
Raccolte a Vienna nel ristorante «Pusch»
Era studenti italiani della Dalmazia cor. 20.
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor Francesco cav. Mazzoleni: Giovanni
Avoscani cor. 5.
Le oblazioni varie.
elargizione. — Per la imminente ri-
correnza delle feste natalizie il signor
Giovanni Mestrovich del fu Matteo ha e-
largito a favore della casa di ricovero
cor. 10. La commissione di pubblica benefi-
cenza ringrazia — a mezzo nostro — il
generoso oblatore.
contenuto secondo la specie e la quptita
allo scopo di una più sollecita commisura-
zione del dazio. .
Si raccomanda inoltre che le spedizioni
vengano impostate in tempo onde evitare
ritardi nell'inoltro enei loro arrivo a de-
stinazione, che l'imballaggio ed il condi-
zionamento sieno oggetto di speciale cura,
che sull'indirizzo accompagnatorie venga
fatta, se del caso, 1' annotazione «spedi-
cettaziono delle spedizioni di portalettere
e telegrammi e lo spaccio di segnavalori
a sensi delle disposizioni emesse a suo
tenijio in occasione dell'attivazione di uf-
fici postali-marittimi per le finora esistenti
due linee celeri.
Al Cinematografo Radium di
Via Tommaseo è ammiratissima la lunga.
zS soggetta a ficile deperimento» sot- J artistica proiezione .sull'.Ultimo giorno di
tolinpftndola con matita colorata, che l'im- Pompei». . ,
ballag^^^^^^^^ chiuso in modo. Veramente si tratta di una rappresenta-
chTrelti esclusa la possibilità di una sot- _ zione plastica della .Jone.^ con tutte le
dazione del contenuto senza la violazione figure più rimarchevoli e gli episodi pai
deìlà cLusura, ed infine, che le spedizioni ^ emozionanti e con una ricchezza di sce-
incrocLte crfuuicella vetigano anche sug- ^ nario e di particolari veramente meravi-
gellate cosi che questa spo- ^ gl-^ ^^^^^ ,i„e,,tografia. che
starsi senza lesione dei suggelli. | Accorre ad ammirare in folla.
Un nuovo piroscafo. — Giorni sono, rappresenta un trionfo dell'arte italiana;
a Lussinpiccolo, venne varato il piroscato jpi,^ esce dai reputato stabilimento Am-
«Liburnia» per conto del Consorzio di na- a-, nromiato. in una e-ara in-
vigazione a vapore «Dalmatia».
Artisti c incittadini. - La nostra
giovane e già celebre comprovinciale si-
gnorina Ester Mazzoleni inaugura stasera
la stagione lirica alla .Scala» nell ardua
parte della protagonista della «Vestale» di
Spontini. Tutti i nostri migliori augan.
I.a tipografia Vitaliani si è tra-
slocata Sell'ex Salone delle Varietà. Co-
me abbiamo detto, le nostre società popo-
brosi di Torino, premiato, gar -
ternazionale di cinematografia, su tutti gli
altri concorrenti.
La bellissima proiezione si vedrà fino
domani a sera.
Dnello tra amazzoni. — Ieri a
sera, con tutta la pioggia, Calle Larga fu
teatro ad una fiera tenzone tra due amaz-
zoni : serve, entrambe, ed entrambe inna-
morate di un solo, anonimo Paride.
Le due rivali, nella semi-oscurità, si
The Hadiiim Cinematografo
(Via Tommaseo)
Programma dal 21 al 23: «La maledi-
zione del fachiro !» proiezione comica di
novità. — «Sul Bosforo !» splendida cine-
matografia dal vero. — «,Lucia di Lani-
mermoor» dramma emozionante diviso in
duecento e settanta quadri di novità as-
soluta per Zara. — «Giuocatori di carte
arrabbiati», buffa.
FHA LIBRI, OPUSCOLI E GIORNALI
Un nuovo volume delle edizioni di
«Poesia» è uscito appunto in questi giorni,
0 ci è grato annunciarlo ai nostri lettori.
E' un libro di versi di Federico De Maria,
il forte poeta siciliano, e s'intitola «La
leggenda della vita». Federico De Maria
è in primissima linea fra i giovani poeti
italiani. Noto già ai pubblici intellettuali
delle nostre principali città por le sue ma-
gnifiche e sempre applaudite declamazioni
di versi e per un numero considerevole di
pubblicazioni in volume e nelle maggiori
riviste letterarie, egli è, nell'arte sua, un
novatore, un ribelle, un nemico d'ogni
formola antiquata, un ricercatore d'ar-
monie nuove.
Federico De Maria vuol essere annove-
ralo fra quei poeti che sentono imperiosa
la necessità d'infondere sangue nuovo e
generoso nelle vene della nostra poesia
decrepita, languente, schiava ancora, salvo
rare eccezioni, di un convenzionalismo se-
colare, che quantunque abbia radici in un
fulgido e glorioso passato, le è certamente
fatale. — La vita odierna, frenetica, per-
vasa di nevrosi, elettrizzata dai portenti
del progresso, che ne accelerarono il ritmo
e ne mutarono, profondamente, molti degli
aspetti più suscettibili di colpire la sensi-
bilità dell'artista, può essere ispiratrice di
canti non meno belli, non meno alati di
quelli rimasti, come splendide gemme, nel
patrimonio della nostra letteratura classica.
Quisto ha sentito il giovane poeta De
Maria, e questo lo ha indotto a trarre
spesso le sue ispirazioni dagli spettacoli
che la vita offre oggi al genio ; questo lo
ha spinto a cercare forme poetiche nuove
per esprimere ciò che ancora non era stato
espresso in versi italiani, cosicché, nel suo
volume edito da «Poesia», egli s'impone
all'attenzione, al rispetto della critica piii
autorevole e p ù severa, per una quantità
xli atteggiamenti e di manifestazioni asso-
lutamente originali, che recano l'impronta
di un ingegno audacissimo.
Essendosi liberato, con gesto sprezzante,
dal ciarpame di tutti i fronzoli presi a
prestito dai poeti morti, fronzoli di cai
ancora si compiace la ridicola civetteria
di tanti nostri verseggiatori. Federico De
Maria doveva necessariamente divenire un
cultore entusiasta del «verso libero», al
quale F. T. Marinetti fa, nella sua ras-
segna, una propaganda tanto-efficace. E,
infatti, nella «Leggenda della vita», noi
troviamo esempi bellissimi, — dei'migliori
fra i pochi finora tentati in lingua ita-
liana — di liriche composte indipenden-
temente da ogni vecchia regc la di pro-
sodia e mirabilmente armoniche nelle loro
linee, nonché ricche di ritmi e di asso-
nanze.
Il De Maria, per altro, sa maneggiare
da maestro anche i metri più ardui, e
quando si costringe a cantare in endeca-
sillabi e ad intrecciar quartine 0 strofe
alla maniera del Leopardi, egli sa farlo
con una forjr.a sicura e con un'arte impec-
cabile. |
La sua originalità è d'altronde nella so- !
stanza più ancora che nella forma, ed è
appunto perciò che essa ha grande valore.
Federico de Maria è, insomma, un vero
e nobilissimo poeta, e noi non esitiamo ad
affermare che la sua «Leggenda della vita»
é uno dei migliori volumi di versi usciti
in Italia in questi ultimi anni.
Altri volumi annunciati nelle edizioni
di «Poesia» sono : «11 verso libero» pode-
rosa opera di critica storica e letteraria,
dovuta alla formidabile genialità demoli-
trice di Gian Pietro Lucini; «Revolverate!»
versi liberi, per la maggior parte satirici,
dello stesso Lucini ; «Le ranocchie turchi-
ne», versi di Enrico Cavacchioli, l'autore
deir«lncubo velato»; «Versi liberi» di Pao-
lo Buzzi, il possente romanziere dell' «E-
silio», e, infine, «L'inchiesta sul verso li-
bero», volume nel quale saranno raccolte
tutte le risposte che pervennero a F. T.
Marinetti, quando egli, nella sua rassegna
internazionale, interrogò i maggiori scrit-
tori viventi, intorno all'importante que-
stione delle riforme metriche.
LE R E C Eja I S S I iW E
L'inaugurazione del Parlamento ottomano.
Giovedì nella sontuosa reggia di Dolma
Bagdschi ebbe luogo la inaugurazione del
Parlamento ottomano che riuscì veramente
solenne. Alla seduta assistettero il corpo
diplomatico al completo, gli alti dignitari
dello Stato, i capi dalle comunità religiose.
1 seggi erano occupati dai deputati e pre-
sentavano un magnifico colpo d'occhio per
la varietà e magnificenza dei costumi. Poco
dopo mezzogiorno entrò il sultano Abdul-
Hamid, avvolto in un gran mantello mili-
tare. Al suo ingresso tutti si alzarono m
piedi. 11 sultano andò ad assidersi sul trono
ed allora il segretario dell'Yldiz diede let-
tura del discorso deL trono, che da tutti
venne ascoltato in piedi ed infine accolto
da vivissimi applausi.
Dopo che il sultano si fu ritirato, i de-
putati giurarono sulla costituzione.
La questione bosniaca alla Camera di Vienna.
Durante la discussione del progetto di
legge relativo all' annessione della Bosnia-
Erzegovina, il deputato Neniec, a nome dei
socialisti, pronunciò un vivacissimo discor-
so di protesta. Egli fece un' acuta e pro-
fonda disamina dei pretesi fatti che die-
dero motivo all' annessione, analizzò i
sentimenti del popolo bosno-erzegovese,
sostenne la necessità pell'Austria'di accet-
tare la conferenza internazionale. Pose
poi in rilievo i danni gravissimi del boi-
cottaggio delle merci austriache, che è una
conseguenza dell'annessione. Invocò per
le provincia annesse 1' autonomia, pro-
clamando il principio democratico che sol-
tanto i popoli hanno il diritto di decidere
della propria sorte. Il deputato socialista
finì il suo vibratissimo discorst» — vera*
requisitoria — coli'invocare la pace.
ì nostri dispacci.
Alla Camera. — Vienna, 18 de-
cembre. — Si crede che la Camera
terrà sedute fino a domani. Occor-
rendo però si terrebbe un altra seduta
mercoledì, che sarebbe l'ultima, prima
delle ferie natalizie. Secondo le dispo-
sizioni finora stabilite la Camera sa-
rebbe riconvocata il 15 gennaio.
(Le ultime voci che correvano nei
corridoi della Camera dicevano che
probabilmente il governo farà differire
li votazione ncll' urgenza dell' eserci-
zio provvisorio poiché voleva guada-
gnar tem{)0 e tentare ancora di acca-
parrarsi la maggioranza dei due terzi.
Buono che i socialisti haono salvata
all'ultimo momento il mioistcro e la
Camera, impegnandosi a votare l'ur-
genza di tutte e tre le letture del
provvisorio. N. d. R )
Per andare d'accordo. — Vieu-
Qa, 19 dicembre. — Si assicura che
la Russia notificò all'Austria-Ungheria
di accettare la proposta per definire la
questione delia Bosuia-Erzcgovina, pri-
ma della conferenza, con delle tratta-
tive fra i governi.
Sulla politica estera. — Pietio-
burgo, 19 dicembre. — Veiierdi pros-
simo Iswolsky terrà T annunciato di-
scorso alia Duma sulla politica estera.
Per il miniSiro Jugoslavo. —
Vienna, 19 dicembre. — I deputati
jugoslavi decisero, dopo una vivace
discussione, un' azione parlamentare in
comune con gli czechi clericali ed i
vecchi ruteni. Cosi preparano il posto
di ministro all'on. Sustersié.
Un malinteso. Parigi, 19 di-
cembre. — Le not zie della seguita di-
chiarazione di guerra del Venezuela
all'Olanda si attribuiscono ad un ma-
linteso. Quindi vengono smentite.
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è un^no corroborante che in seguito a
genette di famiglia.
N, 7
ua fama mondiale^é divenuto una bevanda
Voilet frères Thuir i^Francia)
Notato, fra le maschere, un gruppo di
simpaticissime bersagliere, pure accolte al
loro apparire dalle vibranti note della
marcia sociale. Notato un gruppo di vec-
chione briose: il miracolo di Faust, per
la maschera, alla rovescia.
La festa, sempre molto gaia e animata,
si protrasse sino all' alba di domenica.
E anche l'incasso fu notevole : circa
900 corone, che vanno a benefìcio della
simpatica società, cui auguriamo lunga e
prospera esistenza.
= Ecco una lista di oblazioni perve-
nute al comitato del ballo:
Dott. Luigi Zìliotto cor. 30, dott. Ludo-
vico Milcovich 30, Demetrio jSiedovich 20,
Redazione del «Dalmata» 10, I villici di
Zemonico, Grallovaz e Bibigne cor, 17, So-
cietà «Libera» 10, Società Bersaglieri di
Zara 10, Società studenti italiani della
Dalmazia 10, Cassa di protezione degli
addetti ai negozi al dettaglio 10, Veloce
Club Zaratino 10, Società del Casino 10,
Fazzari G. di Antonio 5, Griovanni Rolli
10, Michelangelo Luxardo 20, Angelo de
Benvenuti 5.
Note personali. — S. E. il luogo-
tenente della Dalmazia Niccolò Nardelli ò
partito ieri per le Bocche di Cattaro.
La festa dell' «Associazione di Bene-
ficenza delle signore serbe» riusci molto
brillante. I locali del «Gabinetto di Let-
tura serbo» non potevano contener la gran
folla. Applauditissimi l'esecuzione di tre
cori diretta dal m.o Talpo, il discorso d'oc-
casione detto dalla signorina Parenta ed
il bel canto della signorina Olga Javor.
Dopo r accademia incominciaron le danze,
che si protrassero animate sino alle 4 di
martedì.
Una rettifica. — Riceviamo e pub-
blichiamo, avendo già ^atto il commento
nell'ultimo numero:
«In base al § 19 della legge sulla stam-
pa la firmante interessa Essa spettabile
Reda;^ione d' inserire nel prossimo numero
del giornale «Il Dalmata» la seguente ret-
tifica. Non è vero (][uanto è contenuto nei
iii notizia locale inserita nel n.o 12 d. d.
10 febbraio a. c. che gli alunni (bl Se-
minario «Zmajevié» abbiano ^dato oblazio-
ne per erigere una sede al "Sokal», come
emerge dall'unita copia legalmente autea-
ticata a rogiti Rolli della lettera d, d. 7
febbraio (sette febbraio) a. c. d'reltale dal
Comitato finanziario per 1' erezione della
«Sokolana» in Z ira. — Dalla direzione
del Seminario «ZmajeviéV Zara 11 febbraio
1909, don Zvonimiro Kirigin rettore.» E
nella dichiarazione è detto che 1' accennata
oblazione venne data da «scolari delle
scuole medie».
Percliè? — Lasciatemi chiedere qual-
che cosa, qui in cronaca. Perchè la più
bella parte di una notte di carnovale si
lascia passar vanamente ? Perchè l'incon-
veniente di cominciare i balli alle 10 o
alle 10 e mezzo ? E perchè, con tante cen-
tinaia di giovani, non ve ne è pur uno il
quale metta una nota di comicità con la
caricatura, o il grottesco ? Quantunque
vecchio, nou sono laudatore dei tempi an-
tichi. Ogni giorno che passa segna an
trionfo della scienza e dell'arte e bisogna
essere bestie per non amare il progresso.
Ma io dico che, inutile, i carnovali non
sono piìi quelli di una volta. E in ciò vi
è della incoerenza.
Già che i balli si fanno,.già che il car-
novale seguita ad imperare, perchè non
ridar loro le vecchie e care caratteristiche
italiane? Perchè non aprire il ballo alle
8 e mezzo ? E perchè non organizzare delle
belle mascherate, con significato di sati-
ra? Perchè non rifare le antiche masche-
re? E che cosa stanno a fare, nelle bot-
teghe, i volti deformi e i nasi mostruosi?
Orsù, dabbravi, giovanotti : almeno per
la «Lega» scuotetevi, e, in mezzo alla
folla multicolore ma uniforme, mettete la
gran risata pazza di una caricatura so-
lenne ; organizzate delle mascherate che
diano un diversivo diffuso di ilarità. La
musoneria? Il riguardo? La mancanza di
spirito? Ubbie! Andate in maschera: e
più grotteschi sarete e più vi divertirete
e farete divertire. ***
Una illecita concorrenza.—Non
è la prima volta che il nostro giornale
rileva la illecita concorrenza fatta dal lo-
cale seminario teologico alle
paste alimentari, che vi sono
città, esercite da industriali,
gano gravi imposte.
E' umoristico, in uno, e penoro il ve-
dere uscire da un Seminario teologico
grandi ceste di paste alimentari, preparate
per l'esportazione: sicché, al sommo della
porta dell' istituto, dovrebbe andar messa
la tabella : Seminario teologico e fabbrica di
paste alimentari.
Ma fuori di scherzo. E' bella la cosa?
E' lecita la concorrenza? E le autorità
industriali che cosa ne dicono? ija sacra
teologia può conciliarsi col torchio sacro
ai maccheroni ?
Vediamo un po'.
Un veccMo, un veterano del partito
croato, ripete senza novità nel «Naše Je-
dinstvo» di Spalato, il concetto che 1' in-
dirizzo politico del partito italiano in Dal-
mazia è sbagliato e può riuscirgli pregiu-
dicevole e che un accordo effettivo degli
Italiani con gli Slavi si impone, a decoro
e vantaggio della patria comune.
Concetto — ripetiamo — già espresso,
già discusso, già accettato con qualche
speranza di bene e . . . . già più volte tra-
montato.
Al periodo delle parole avrebbe dovuto
seguire da gran tempo il periodo de' fat-
ti : ma alle buone parole succedono i fatti
cattivi, o perfidi, ogni qual volta si tratta
di dar tutela, e sul serio, ad un nostro
diritto.
Una transazione, in nessun caso, deve es-
sere una nostra capitolazione. Epperò anche
con le migliori intenzioni — con quelle
intenzioni di cui è lastricato l'inferno —
fabbriche di
nella nostra
i quali pa-
è meglio di non far più delle frasi plato-
niche su questo argomento.
Decessi. — Lunedì con grande par-
tecipazione e bel numero di ghirlande fu-
nebri ebber luogo a Borgo Erizzo le
esequie di Natalina ved. Marussich : por-
tata la bara a spalle da giovani amici
della famiglia, mentre un carro funebre del-
l' impresa Mestrovich recava altre corone.
Natalina Marussich, popolana, fu esém-
pio di serena, onesta, virile operosità :
sicché rimasta vedova coi suoi bambini
guidò da sola, esemplarmente, la sua im-
portante macelleria, educando i figli al
lavoro e rendendoli industriali noti nel
mondo Commerciale, creatori di nuove e be-
ne avviate industrie che onorano la nostra
Zara.
Popolarissima, la Marussich godette le
generali simpatie anche per la bontà, la
franca cordialità e per l'animo caritatevole,
Ai figli e ai congiunti della defunta —
che fu moglie e madre esemplarissima —
porgiamo le nostre p ù vive condoglianze.
= E' anche morto, compianto, un buon
giovane, Simeone de Jurissevich : morto
giovane ancora e del male che non per-
dona. Disavventurato nella carriera marit-
tima, occupava qui con lode un pubblico
ufficio ed andava amato per la bontà e
la cortesia de' modi. Era anche provetto
disegnatore. Al funerale — portato il fe-
retro a spalle dai colleghi canottieri del
«Diadora» — parteciparono numerosi gli
amici.
Società per la protezione degli
orfani. — La direzione della «Società
per la protezione degli orfani e dei fan-
ciulli abbandonati della città di Zara» ci
ha inviato il bilancio del secondo anno di
gestione.
La direzione, sorretta dall'obolo dei suoi
benefattori, ha potuto in questo secondo
anno estendere la sua attività e prendersi
cura di trentatre orfani, soccorrendoli con
aiuti materiali e affidandoli, per uu sano
indirizzo morale, alle cure di ispettori pu-
pillari, che non risparmiarono fatiche, non
schivarono noie per corrispondere ni non
facile compito.
Ma, a raggiungere appieno lo sco[io so-
ciale, la direzione, da due anni di espe-
rienza, ha attinto la convinzione della
necessità della istituzione di un «Asilo
per orfani». A realizzare questo grande
progetto ha lavorato durante tutto l'anno,
e coi sussidi straordinari ha potuto get-
tarne le prime basi, devolvendo a tale sco-
po r importo di corone 4000,
La direzione, a poter affrettare la rea-
li/izazione deir«Asilo per orfani», fa ap-
pello al buon cuore della cittadinanza.
L'opera altamente umanitaria deve andar
sorretta, incoraggiata.
Il bilancio dell'anno di gestione 1908 si
chiude con la cifra in pareggio di cor.
5753:22, mentre il fondo intangibile è di
cor. 229:58.
Presidente della società è l'egregio-dott.
E. Rolli; cassiere il prof. M. Mondini;ed
essi sono coadiuvati da prestanti, beneme-
riti cittadini.
Società del Casino. — I tratteni-
menti famigliari di questo simpatico so-
dalizio si fanno ogni volta niù brillanti.
Anche quello di domenica riuscì splendi-
do, sia perchè assai frequentato da signore
e signorine — in elegantissime toilettes —
sia pel numeroso concorso di giovani.
Ci dicono che nell' elenco dei soci vi
sieno molte lacune : siamo certi che la
nuova direzione, costituita da persone che
ci danno tutte le possibili garanzie di at-
tività e premura, proemeranno di far i-
scrivere come soci molti e molti che ora vi
mancano.
Nomine. — Grli amministratori steu-
rali Silvio Zorovich, Marco Antunovich e
Barnaba Tocigl vennero nominati ammi-
nistratori superiori steurali nell'VIII classe
di rango.
Società Filarmonica. — Ieri a
sera numeroso pubblico, iniziatrice la So-
cietà Filarmonica, assistette ad un con-
certo di «Phonola» (sistema Hupfeld) ese-
cutore del programma il signor Giuliano
Seliger.
il «Phonola» è un apparato in gran
voga neir alta società, col quale (messo
in diretta comunicazione con la tastiera
del pianoforte) si eseguiscono meccanica-
mente i pezzi di musica più peregrini
con una perfezione meravigliosa. Il «Pho-
nola» svolge dei cilindri come i pianoforti
elettrici ; ma, mercè una tastiera ed una
pedaliera, le più delicate sfumature, i toni
più caldi ed appassionati hanno perfetto,
artistico rilievo.
Chi è semplice orecchiante dà alla mu-
sica, cosi, la più perfetta e suggestiva
espressione.
Si esegui musica di Mascagni, Chopin,
Mendelssohn, Schubert, Griinfeld, Sauor,
Weber e Stritzko e dopo il concerto il
signor Seliger dette spiegazioni dettaglia-
te suir interessante apparato.
Un' aggiunta. — Neil' esposizione dei
nomi delle vie e delle piazze (iella città
incorse una dimenticanza: la Callelta della
musica, che unisce presso il Caffè celitrale
la Calle larga colla Calle del tribunale, pi-
glierà il nome dal Giovino, il fondatore
degli stipendi universitari per 1' ordine dei
cittadini, che possedeva la casa Seifert.
Il vecchio nome della mu ica le era deri-
vato dalla banda militare a s. Caterina,
ora Caffè Centrale.
Circolo filarmonico-drammati-
co di Zara.. — Neil' ultimo congresso
generale dei soci, furono chiamati a far
parte della direzione della società per
l'anno 1909 i seguenti signori: prof. Al-
berto Kuzmani(h quale presidente; Ric-
cardo Lazzarini quale vice-presidente ; Jur-
cev Griovanni quale segretario; Gianelli
Andrea quale cassiere; Mariano Ange-
l;icci quale direttore di musica^ e Luigi
Selmi quale direttore di filodramoiatica.
La pesclieria di Zara^) un di famosa
per abbondanza o bellezza di pesce, a me-
rito del cosi detto libero commercio, è d -
venuta un'irrisione, indegna della più me-
schina borgata. 11 pesce, anche il mino
pregiato come sarebbero i calamari, le sep-
pie, le salpe, i gronghi e perfino buona
parte delle modestissime maride, fanno
vela per lidi più degni; e la disinvoltura
di certi rivenditori è giunta al punto,
che in barba ai regolamenti annonari ti
portano via il pesce giacente nelle panche
per spedirlo a Trieste o Fiume, e venderlo
magari a minor prezzo, pur di soddisfare
alle proprie viste speculative. Concordi
però tutti nello scopo di SJ)ogliare il mer-
l ato nostro di un articolo di prima neces-
sità, che era, e sarebbe, il sostentamento
della media e della povera gente.
Chi ha vedoito la nostra pescheria alla
vigilia del Natale, scarsa di pesce minuto
con qualche esemplare di pesce fino a
prezzi sbalordicenti, può dire in coscienza
se noi esageriamo; o lo possono attestare
le locali Agenzie di navigazione, che spe-
discono a diecine e ventine le casse di
pesce cariche di ogni sorta di ben di Dio
sottratto al mercato cittadino. Talvolta, è
vero, si vede qualche piccolo panierino
con pesci fini, ma evidentemente sono messi
per pura mostra, giacché i prezzi enormi
che cinicamente vengono chiesti, dicono
chiaro che i venditori li fanno vedere solo
per sport, dovendosene gli amatori forbire
la bocca. Una volta si limitava il prezzo
delle maride per i meno abbienti a centesimi
32 il kilo; mi poi si intromisero i filan-
tropi dicendo che cosi si obbligavano i
venditori a venderle altrove, e si concesse
la vendita a centesimi 40 e 48 ; ma sic-
come l'appetito* viene mangiando, così l'al-
zata del prezzo prese il volo e si giunse
a chiedere fino ad una corona al chilo! An-
che i chioggiotti una volta moderati nelle
pretese, ora, nei prezzi e nell' alterezza
stann^ a paro con i padroni del mercato,
e se ci mandano le anguille curano di
mandarci gli scarti a presizi altissimi.
La libertà di commercio sta bene ; il
diritto di ricavare un utile dall' impiego
dei propri capitali e dalle proprie fatiche
sta bene; ma il diritto di approffittare di
una licenza d'industria, per privare anzi-
ché fornire la città di un alimento indi-
spensabile alla cittadinanza, non va bene
niente affatto e confina con un intollera-
bile abuso.
Le limitazioni e discipline annonarie ci
sono: ebbene si applichino rigorosamente
senza riguardo. La licenza industriale e
quella di posteggio, se contravvenute, non
sono poi irrevocabili, (?,
La proposta di un deputato
croato. — La «Neue freie Presse» ha
da Zagàbria che il deputato Prodan ha
abbozzato la seguente proposta per la con-
ferenza di tutti i gruppi croati che si do-
vrebbe convocare per iniziativa dei depu-
tati Prodan e Dulibic : «Tutti i partiti
croati si dichiarano a favore della lotta
per l'unione della Croazia, Slavonia, Dal-
mazia, Istria, Bosnia-Erze^^ovina e dei
paesi sloveni in un unico organismo di
Stato autonomo. Si garantisce ai serbi ed
ai mussulmani l'autonomia nazionale ed
ecclesiastica, l'equiparazione delle scrit-
ture cirilliana e latina e il liìbero uso della
bandiera serba».
Tutti i partiti si faranno rappresentare
ad una conferenza in cornane. Il partito
dello Starcevic respinse questa proposta,
tenendo conto del suo punto di vista di
fronte alla questione seiba.
Una direzione generale per le
poste e telegrafi. — Abbiamo da Vien-
na: «Nei mentre giorni or sono si parlava
dell' istituzione di un nuovo ministero
delie comunicazioni, alle cui agende ap-
parteressero anche gli uffici postali e to-
legraiici, sembra accertata invece la riorga-
nizza::ione dell' amministrazione postele-
grafica colla creazione di una «direzione
generale 'per le poste e telegrafi». Con
questa innovazione nulla verrebbe cam-
biato per quanto riguarda la responsabi-
lità costituzionale dei minititero del com-
mercio.
La «DalmB.2sia Agricola». — L'ul-
timo fascicolo di questa interessante pub-
blicazione, che raccomandiamo ai nostri
possidenti, contiene :
Crisi e risveglio sericolo. — Alleva-
mento del pollame e galline ovaiuole. —
«Note pratiche e lavori di stagione» : lo
stato delle viti e la potatura; trattamento
invernale contro l'oidio delia vite; la fo-
gnatura dell'asparagiaia;' l'inaffiamento
delle piante d'appartamento. — «Notizie
dai campi e dalla fattoria»: la crisi vini-
cola; sementi; la c/)ltivazione del tabacco ;
la stazione agraria; come si tutela l'api-
coltura; facilitazioni ferroviarie; la pollina;
la cassa agricola; per ottenere buoni or-
taggi» prati artificiali; olio fino. — A ta-
vola e in dispensa.
Suicidio. — Una tragica notizia.
Oggi, tutto il giorno, il consigliere fore-
stale Emilio Valentini, preposto a dirigere
la regolazione dei torrenti della Dalma-
zia, si mostrò eccitatissimo come mai, pur
soffrendo abitualmente di grave malattia
nervosa.
Lo stato smanioso di esaltazione rag-
giunse il colmo : tanto che minacciò per-
fino di uccidere un suo figlioletto che a-
dorava.
Inutili i più teneri conforti della fa-
miglia.
Si rinchiuse nella sua camera — abitava
al quarto piano della casa Gonano alle
Mura — e dopo pranzo dopo le trts si gettò
giù nel cortile.
La pietra del selciato — pel colpo —
rimase smossa.
Venne portato agonizzante alla «Sta-
zione comunale di soccorso», dove il me-
dico comunale dott. Tacconi ed il medico
distrettuale dott. Stermich tentarono ogni
mezzo suggerito dalla scienza per riani-
marlo. Ma ogni cura fu vana, perchè l'in-
felice dopo mezz' ora mori.
La costernazione della povera signora
del Valentini, e del suocero, l'egregio cons.
Trefny, si può immaginare.
Il Valentini era ottima persona, gene-
ralmente benevisa, e la sia fine miseranda
— dovuta ad un eccesso di nevrastenia
— destò profonda impressione.
li governo marittimo croatizza
Invece di osservare almeno la bilinguità
ha arruolato al porto di «Trst» e non di
Trieste il battello adibito alla sorve-
glianza sulla pesca in Dalmazia. A bordo
si parla unicamente' 1' italiano, ma, per
r eterna beneficiata ai croati, 1' etichetta è
croata. Di bene in meglio 1
Tre eroi del grimaldello arre-
stati. — La notte da domenica a lunedi
la guardia di polizia comunale Filippo
Lucich avvertì un insolito rumore sospetto
nel cortile del palazzo Fanfogna in Calle
del Sai; cortile in comunicazione, me-
diaatej una porta, coi locali; al pian-
terreno del palazzo, occupati dal «Con-
sorzio vinicolo di Boi» per lo spaccio al
minuto del vino.
Mentre la guardia stava per entrare nel
cortile, le vennero proprio dalla porta
della cantina gettati contro dei mattoni ;
e, allora sfoderata la spada, fischiò per
assistenza.
Fu ventura che i grossi proiettili non
la colpissero e non la ferissero.
Accorsero il sotto-ispettore di P. S,
Maghigh, la guardia Vidas e una pattu-
glia di gendarmi ; e si riusci ad arrestar
subito i famigerati Cimera Michelangelo
fu Giovanni d'anni 18 da Zaravocchia, già
sfrattato da Zara, e Honcevich Simeone
d'anni 18, da Zara, il quale si era nasco-
sto nella soffitta della casa. Un terzo in-
dividuo, Stefano Rapanich da Traù, riu-
scito a fuggire, venne arrestato il di suc-
cessivo.
Nella serratura della porta interna del
Consorzio Vinicolo si rinvenne un grosso
grimaldello, mentre un più piccolo venne
trovato indosso al Cimera.
I tre arrestati vennero deferiti all' au-
torità giudiziaria e passati alle
criminali.
carceri
The Eaditim Cinematografo
(Via Tommaseo)
Programma dal 18 al 21 : «Il treno ar-
riva» dal vero. — «Uomo in guanti bian-
chi» grandiosa e splendida cinematografia
drammatica piena di arte e d' interesse
divisa in trenta quadri. — «I menestrelli»
proiezione tutta a smaglianti colori. —
«Lettera anonima» ultimo capolavoro ci-
nematografico Patliò (novità assoluta). —
«Sciopero di bambini» comicissima.
«laiGHAZiAlWEMTI
Per la gentile partecipazione al nostro
lutto per il decesso dell' amato nostro
Girolamo
sento il bisogno d'esprimere a nome di
tutti i parenti, i sensi della nostra più
viva riconoscenza a quei rispettabili so-
dalizi ed egregi concittadini e conoscenti
che vollero pietosamente onorare la me-
moria del defunto, nonché ai bravi coloni
e cari amici di Borgo Erizzo, Diclo, Co-
sino, Pogliana, Oltre e Peterzane che ac-
corsero spontanei alia veglia della salma
del caro estinto e 1' accompagnarono con
preci all' estrema dimora.
Zara, 14 febbraio 1909.
Vincenzo Pasini Marchi.
Senta, senta come fa il sijopnor
Meyer ! — Al principio della cattiva
stagione egli compera per 60 corone di
pastiglie minerali di Sodener — natural-
mente quelle genuine di Fay, perchè pro-
dotti di minor valore il Meyer non ne
compera. I suoi impiegati adoperano le
pastiglie se si raffreddano e cosi riman-
gono sini. Lo scherzo non costa che 50
corone. Ma al Meyer non manca mai per-
sonale ed egli deride gli altri che nella
rigida stagione non sanno aiutarsi, perchè
la metà del personale è ammalato. Le ge-
nuine Sodener di Fay sono un mezzo ec-
cellente contro le infreddature. Si com-
perano per cor. 1.25 in tutti i buoni ne-
gozi, però si respingano le imitazioni.
Rappresentanza generale per l'Austria-
Ungheria: W. Th. Guntzert, Vienna, IV/1,
Grosse Neiigasse N.o 17.
aORBiSPOIDEHZà APERTA
Torniamo a raccomandar caldamente
alle direzioni delle istituzioni pie di man-
darci regolarmente, e di mano in mano,
le liste delle oblazioni, non lasciando ac-
cumulare colonne. Noi le pubblichiamo
volentieri; ma non possiamo dedicar giu-
sto colonne a questo scopo.
Signor C. - Pola. — Patriottici senza
dubbio ; ma per principio non pubblichia-
mo mai versi.
Inscrutabile -
numero. Grazie!
Pago. — Nel prossimo
*) Pubblichiamo il presente articolo economico
di interesse locale, che si adatta benissimo anche
ad altre piazze della provincia.
Antonio e Giovanni Marmsich, anche a
nome degli altri congiunti, ringraziano
gentili persone
ed il decessso
sentitamente tutte quelle
che, durante la malattia
della loro adorata madre
Natalina Marussicli
parteciparono sia con l'assistenza, sia con
l'invio di fiori, sia in altra maniera al
loro immenso dolore.
Riconoscentissimi porgono i loro più
vivi ringraziamenti all' esimio signor d.r
Marcelic per la sua opera valente, cor-
diale e disinteressata oltre ogni dire.
Nella grave sciagura da cui fummo col-
piti colla perdita, avvenuta a Gruda di
Canali, del nostro amato, indimenticabile
Antonio
le spontanee dimostrazioni di affetto e di
simpatia tributate al povero estinto furono
tali e tante che hanno commosso 1' animo
nostro addolorato e ci riuscirono di sommo
conforto.
A tutte quelle cortesi|ipersone e spetta-
bili corporazioni, che si compiacquero di
onorare la memoria del nostro carissimo
defunto, e particolarmente ai signori fun-
zionari dell' i. r. Procura di finanza dal-
mata con a capo 1' illustrissimo signor
procuratore dott. Dragomiro Dominis, al
signor Luigi Stulich, i. r. assistente fore-
stale a Gruda, ed all' ottimo cugino Nino •
Fischer da Ragusa, che volle gentilmente
intervenire ai fu nerali, ci pregiamo di
esprimere i sensi della nostra viva, pe-
renne riconoscenza.
Zara, addì 15 febbraio 1909.
Anna ved. Villicich moglie —
Maria, Giuseppe, Narciso, Dorina,
Francesca e Leopoldo, figli — Eli-
sabetta ved. VilHcich, madre — Lui-
gia in Nardini, sorella — Vinceniso,
Simeone, Ferdinando, fratelli.
La Lega Nazionale in Oa! itazìa
Pervennero al gruppo di Zara :
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor Antonio Vucassovich: Da Dernis :
Antonio de Difnico cor. 5, Riccardo Po-
korny 5, Seguich Pietro 5, Raimondi G.
6, Amalia Grubissich 2, Lastre Giovanni
3, Uroda Pietro 2, Letizza Michele 2,
Vlahov Angiolina 2, Gliubich Marcello 2.
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor avvocato dotti Giacomo Ghigliano-
vich: dott. Stefano Borovich (Knin) co-
rone 5.
Raccolte fra amici al nobilissimo giuo-
co della patata e del bum, cor. 3.
Da una graziosa mascherina al ballo
dei Bersaglieri di Borgo Erizzo ricavato
dalla vendita di «bombons» cor. 11.40.
Pervennero al gruppo di Curzola :
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor A. Depolo : N. N. cor. 8.
Raccolte durante la cena degli Innocen-
tini cor. 12:20.
Per le ciacole tra i due Vize cor. 1:20.
Per essere dispensato da visite di capo
d' anno dal signor G. Gelinich cor. 2.
Per uno scambio di materiale nel fanale
da pesca cor. 1:40.
Dal signor Franco Fabretto cor. 2.
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor avvocato dott. Giacomo Ghigliano-
vich : dott. Stefano Smerchinich cor. 10,
consigliere Domenico Barbieri 10.
Eiit. e redat. resp. Luigi de Negovetich
stabilimento Tipo^rniJìco S. Art«(e
Avviso di concorso.
Ad un posto di sensale patentato pella
piazza di Arbe-
I concorrenti devono produrre le istanze
debitamente documentate a questa Camera
di commercio ed industria fino il giorno
4 marzo 1900. (1—3)
Primaria Compagaia di Assicurazioni
molto iavorevolmeute conosciuta e bene
introdotta in Dalmazia cerca
Ag^ente per jiebenlco
per tutti i rami e cioè Incendi, Vita, Ac-
cidenti, Trasporti, ecc. — Offerte indiriz-
zare sub „Assicurazione" all'amministra-
zione del giornale. (1-2)
AVVISO.
Il dott. Ervia Treu di Spalato or-
dinerà a Ragusa (Albergo del Sole)
«latfli 11 fino i 20 febbraio ed a Zara
(Hotel Bristol) dai 22 fino il 28 feb-
braio.
Che cosa e E' il igliore aliment
per i bambini sani ed
ammal ti e per gli adulti
raccom ndato dalle prime
autorit i, mf diche e < a
n igliaia di medici italiani
ed eeteri. — La farina
KUFEKE facilita la for-
mazione dei muscoli E delle OSSH, r<^gola la d -
gestione, è d' un prezzo mite e poseiede un alto
valore nutritivo. (3)
HERKAVALLO- Essenza Colombiana
il dolora dei ieut >.
HEiiRA VALLO - Acqua eh catrame
poi petto o la troia*
è un vino corroborante che non solo è da raccomandarsi ai convalescenti maa
motivo delle sue proprietà igieniche anche come vino da colazione.
N. 4 Violet fréres Thuir (Francia)
rant Centrale, bancliettarono 1' altra sera | gna era difeso dal dott. Liubic. I Ciottra
i cantanti della Filarmonica : e fa scelto dall' avv. Ghiglianovich.
In esito al verdetto dei giurati, 1' Ala-
vagna venne condannato ad un anno di
carcere duro per uccisione in rissa ex §
143 e gli altri due : cioè il primo a otto
e il secondo a tre mesi di carcere duro
per aiuto prestato a delinquenti.
Tea4.ro Giuseppe Verdi. — Della
Wally diciamo in apposito articolo. Sta-
sera 1' opera suggestiva si ripete per la
quarta volta. Dimani serata d'onore della
simpaticissima e brava prima donna Dora
Domar, coW Elisir d'Amore. Dopo l'opera
canterà il rondò della Traviata. Sabato e
domenica Wally,
Iia gran truffa. — La serii di truffe,
consumate da tre o quattro disperati a pre-
giudi/.io del buon nome commerciale della
nostra città, si complica : e ne verrà fuori,
certamente, un processone. La istruttoria
— mercè l'instancabile zelo degli organi
della polizia comunale — riceve giornal-
mente nuovi indizi, nuove prove. Il nome
degli inaputati lo diremo (e un senso di
pietà si impone a noi per le loro famiglie)
se verranno" portati, come non si dubita,
al banco di accusa. Né possiamo citar det-
tagli, rendendone responsabile piuttosto
uno che 1' altro degli arrestati, poiché, ap-
punto, la cosa è suh judice. Possiamo solo
accennare che, per esempio, uno d'essi
sottrasse di sotto alla porta della bottega
di un negoziante in manifatture una let-
tera contenente una polizza, e che con la
polizza, e giovandosi di terza persona,
avrebbe voluto anche ritirare la merco,
ove l'attentato grossolano non fosse stato
sventato dal custode dell'Agenzia del Lloyd.
Facevano venir delle merci, pei- esempio,
dirette ad una ditta immaginaria a Borgo-
Erizzo: e uno d'essi si recava alla posta
di Borgo-Erizzo a ritirare la lettera con
la polizza relativa, impossessandosi della
merce, venduta a prezzo rotto. L' associa-
zione mise in vendita — come abbiam
detto — i generi più disparati: dalle pa-
tate ai saponi da toilette, dal cemento idrau-
lico all'elastico per stivali. Gli arrestati
Il menu e schietta 1' allegria.
La sezione tecnico-navale al mi-
nistero del commercio. — Il ministro
del commercio l'-ha costituita entro la
cerchia delle attribuzioni del dipartimento
di polizia marittima del ministero del com-
mercio per la trattazione deUe questioni
tecnico-navali, in conformità alla sua opi-
nione espressa durante la discussione sul
bilancio.
L'attività di questa sezione compren-
de essenzialmente tutte le questioni te-
cniche del governo marittimo, tutte le
misure per la sicurezza della navigazione,
il servizio dei fari, dei segnali, dei piloti,
le questioni dell'osservatorio marittimo,
dei cantieri di salvataggio e finalmente
il controllo nautico della navigazione sus-
sidiata. A capo di questa sezione fu no-
minato il cons. dott. Emilio Miiller.
In pace i morti ! — L' organo del
Comune di Sebenico, portavoce della più
folle intran&igenza croata, ci obbliga, no-
stro malgrado, a ritornare sul dolorosis-
simo argomento dell' uccisione del giovine
Zanella, uccisione ch'egli mistifica nei par-
ticolari in modo indegno, con niuna reve-
renza a una povera tomba. Abbiamo detto
e ripetiamo che il Zanella non prese parte
attiva alla zuffa nella Birraria Nuova; che
la perizia necroscopica non riscontrò in
lui la più lieve di quelle lesioni che si
riportano inevitabilmente in una zuffa, e
che il Buranovic, pur noto criminalmente
ai signoii della «Hrvatska Riec», uccise
il Zanella senza alcuna necessità di difesa,
senza, addirittura, nessuna necessità. Fuori
del locale ove aveva avuto luogo la zuffa,
e cessata la zuffa, il Baranovió conficcò
la baionetta nel dorso del cheto Zanella,
e senza manco ravvisarlo, e solo per col-
pire. Questo risultò precisamente dalle
deposizioni di testimoni e questo deve ri-
sultare in processo. Ora S3 questa tragica
morte suggerì parole di compianto anche
nell' «Illustrazione Italiana» e sia pure
con qualche inesattezza, e sia pure con
qualche parola esacerbata, la stampa crouti, fino ad ora sono cinque; ma le indagini
ed in ispecie l'organo comunale di Sebe- continuano e in varia direzione,
nico, non avrebbero dovuto interloquire
con irrisioni, che non ci offendono, e con
vili calunnie, che offendono invece la me-
moria di un infelice giovane ucciso. Ma
dalla stampa clerico-radicale-croata non
si può, in coscienza, attendere nulla di
meglio.
Nomine. — Il segretario postale Ste-
fano Budisaljevic nob. de Priedor venne
nominato consigliere postale a Zara.
= I veterinari distrettuali Samuele
Puretz a Ragusa e Paolo Skomerlj a Zara
vennero nominati veterinari superiori di-
strettuali nella IX classe di rango.
Il tempo elle fa. — Dopo una serie
di giornate piovose ed uggiose, abbiamo
avuta, inevitabilmente, la bora, e, con es-
sa, un rimarchevole abbassamento di tem-
peratura, con acque gelate nella notte ed
effetti di neve sulla lontana montagna.
Inaugurazione ufficiale dell'inverno, delle
bore e dei raffreddori ed esumazione gene-
rale degli indumenti grevi.
Quando il «Isarodni List» ci potrà
dimostrare che le migliaia di persone, che
prendono parte ad una dimostrazione pa-
triottica coir assentimento ed il plauso di
altre migliaia di persone, appartengono
tutte quante al croatismo, noi piegheremo
il capo e daremo ragione alle sue velleità
e alle sue predizioni sul conto di una
Zara croata. Sino a prova in contrario,
noi seguiteremo però a noverare quelle
migliaia di persone, che hanno focolare
ed affetti in ogni casa di Zara, come le
sole rappresentanti genuine di Zara e
come quelle in cui nome noi ci sentiamo
in diritto di parlare. Non abbiamo inteso
di negare la importanza dell' importazione
croata a Zara; tutt'altro. Abbiamo anzi
accennato all' obbligo nostro di convergere
tutte le nostre energie di difesa contro
l'artificio di questa importazione. Ma il
«Narodni List» non riuscirà neanche a di-
mostrarci che il dieci per cento dei soci del
suo «Sokol» e della sua «Čitaonica» sia
rappresentato da cittadini autentici; men-
tre abbiamo detto e dimostrato che Zara
novera molti, e anche troppi sodalizi ita-
liani, con migliaia di soci. Non vogliamo
continuare in questa polemica, oziosa per-
chè tutti sanno e vedono che cosa sia
realmente e che cosa voglia in oggi la
«nostrai. Zara. Soltanto agli accenni al
passato di Zara — fatti dal «Narodni
List» — risponderemo qualche cosa. Che
Cioè, la guerra tra Zara e Venezia non
era ma neanche per ombra guerra nazio-
nale, combattenti nel medioevo tra loro gli
stessi staterelli e le stesse città italiane ;
che sin dal trecento e nelle lettere e nelle
insegne e nelle lapidi funerarie si usò a
Zara dalla cittadinanza il volgare, eh' è
quanto dir l'italiano; che gli idealismi
jugoslavi furono accarezzati nella prima
metà del secolo scorso, in Dalmazia, anche
da eminenti uomini italiani, in una nebbia
poetica di criteri, e che da questi idealismi
guarirono al primo smascherarsi del par-
tito croato in persecutore dell'elemento
e della lingua italiani; che, infine, i con-
tadini dei contorni, e sia pur del Comune,
non sono i cittadini di Zara. In dettaglio,
e con documenti alia mano, potremmo schiac-
ciare addirittura, in questa polemica, il
«Narodni List». Ma — ripetiamo — non
ne vale la pena.
Corte d'Assise. — L'ordinaria sessio-
ne di assise a Zara si chiuse con un dibat-
timento, durato due giorni, contro Giuro
Alavagna fu Giuro da Mirigne in quel di
Bencovaz — in accusa per 1' uccisione di
M^johele Novacovich da Bieline di Chi-
stagne — e contro Mile e Marco Ciottra
par da Bieline, come complici dell' ucci-
' sione.
I pazzi. — Avviene spesso il caso di
p iveri alienati condotti al manicomio di
Sebenico senza aver ottenuto il relativo
pernaesso dalla Giunta provinciale; e da
qui imbarazzo nell'accompagnatore e dif-
ficoltà gravi per alloggiar l'alienato. Sono
invitati i Comuni ed i parroci ad avver-
tire che nè il manicomio di Sebenico, nè
quello di Trieste, ricevono alienati senza
il consenso della Giunta provinciale dal-
mata.
Vecoliio denaro. — Nel lavoro at-
torno una vecchia casa a Gravosa, nelle
vicinanze della chiesa di san Nicolò, ven-
nero rinvenuti in un vasetto circa tre chi-
logrammi di denaro vecchio, di argento
e di rame, tutto però aus riaco.
Dicesi, che come argento avrà un va-
lore di circa 200 corone. L'autorità prese
a sé questo denaro sino a che la cosa
non venga chiarita, fìitiensi che questo
denaro sia stato nascosto circa ottanta
anni or sono.
Il Simonides scortato a Buda-
pest. — Queir ex ufficiale Simonides,
ch'ebbe a truffare il possidente di Ragusa
Elia Miletich di oltre 17.000 corone, e che
venne assolto alle Assise di Ragusa per-
chè evidentemente un po' tocco di cervello,
è stato scortato da due gendarmi sino a
Budapest, ove ha da rispondere di un'al-
tra colpa in sede penale. Un giornale di
Ragusa rileva che il Simonides venne —
ma è il colmo! — acclamato.
Signor Lebmann, veng;a subito
a casa! — Il piccolo Giovannino è for-
temente raffreddato e la signora sta in
grande pena. - Bene, andate, che io verrò
tosto. Ma aspettate — prendete in far-
macia 0 in drogheria due scatolo di pa-
stiglie minerali di Sodener, però soltanto
genuine di Fay, capite? Se è soltanto un
raffreddore, allora domani con le pastiglie
sarà già passato; se è peggio allora le
Sodener non possono che fare bene fino a
che viene il dottore. La scatola costa co-
rone 1.25.
Rappresentanza generale per l'Austria-
Ungheria; W. Th. Guntzert, fornitore di
Corte, Vienna, IV/1, Grosse Neuga«se,
n.o 17.
La „Wally" di Catalani
al Teatro Verdi di Zara.
Attesa con la più viva impazienza sa-
bato ebbe luogo la prima rappresentazione
della «Wally» del compianto compositore
Alfredo Catalani.
Il teatro presentava 1' aspetto delle pre-
miéres. Tutti i nostri più noti amatori d
musica e dilettanti erano a teatro per la
prima audizione dell'opera di^Catalani
I palchetti poi erano sfolgoranti di sedu-
centissime beltà femminili in chiare ed
elegantissime toilettes.
L'opera, lo diciamo subito con piacere
ebbe un successò completo. Il pubblico
mostrò di intendere e di gustare le squisite
bellezze racchiuse nello spartito, bellezze
che hanno bisogno di audizioni serene e
continuate per poterne penetrare lo spi-
rito. Poiché la musica della Wally non è
come dell' opere vecchie che penetratiO
facilmente nel cuore per l'onda passionale
per la spontanea vena melodica; la mu
sica del Catalani è di elaborazione fina
aristocratica e rivela un temperamento mu
sicale superiore e raccolto che non si com
piace di effetti volgari, ma cerca di espri
mere più nobilmente ed elevatamente che
aia possibile il pathos delle sue creature
Per questo la ricerca di una forma più in
tima e più psicologica, di commenti tropp
stud ati sono di pregiudizio all'espansione
La Corte era presieduta dal consigliere della frase musicale e certe volto invano
iierlo; pel P. M. Markovincic. L'Alava- si aspetta una nota di passione più pen«
trante, più libera, più — se cosi possiamo
^esprimerci — italiana.
Ma ci sono brani nell'opera che com-
pensano abbondantemente i difetti e sono
brani di eletta fattura, vere gemme mu-
sicali, di cui non si sa se più ammirare
r eleganza della composizione o la leg-
giadria e delicatezza dello strumentale.
Ci sono poi dei brani intensamente de-
scrittivi come il preludio dell'atto terzo
pieno di tristezza e di melanconia e quello
dell'atto quarto sintetizzante la desola-
zione del paesaggio nivale e del cuore
della svénturata Wally. Sono sospiri e sin-
gulti che lievemente, gradatamente s'in-
tensificano e si tramutano in pianti, rag-
giungendo un grado d" intensità da inte-
nerire e commuovere.
E chi non ha ammirato e plaudito alla
dolcissima e poetica romanza: Ebben, ne
andrò lontana, che si riproduce nel bellis-
simo finale dell'atto terzo? Ed il caratte
ristico làndler del secondo atto e l'indovi-
natissimo cauto del Pedone? E la terrifica
scena di Wally all'ultimo atto col susse-
guente duetto d'amore?
Noi non vogliamo certo fare un esame
particolareggiato dell' opera, lavoro questo
che già venne fatto da critici eminenti, e
perciò ci limitiamo ad appunti sommari,
quali ci vengono dalla mente senza pre-
concetti e pregiudizi. Si può ancora con-
frontando la Wally con altre opere tro-
vare in certi punti delle analogie col Me-
fistofele di Arrigo Boito, ma si può anche
rilevare che parecchi maestri oggi cele-
brati hanno qua e la rubacchiato dalla
sentimentale opera del Catalani. Il quale,
trasfondendo gli smaglianti colori della
sua tavolozza musicale, della sua eroina
ha creato una fanciulla in cui si dibattono
tante ed opposte passioni: la fanciulla
buona e docile che diventa sprezzante e
ribelle; la fanciulla spensierata e senti-
mentale, gaia e malinconica, dominata dalla
passione delle passioni, dall' amore che la
condurrà alla rovina insieme all'oggetto
amato, precipitando nel talamo bianco
della valanga che inabissa.
Ed ora agli esecutori. Artista mirevole,
che ammaliò subito il pubblico, la signora
Srsilde Cervi-Caroli. Non pur con la voce,
estesa e dolcissima, che sa piegarsi a tutte
"e blandizie d'amore ed erompere negli
accenti dell' ira, ma anche con l' azione
scenica, con la linea artistica della per-
sona, ella dà alla eira e strana «Wally»
una figurazione perfetta, stupenda. Nel
suo canto, che si ode estasiati, son lacrime
vere: e per lei emergono in tutta la loro
bellezza il duplice, tenero addio alla
casa paterna e la straziata romanza del
terz'atto. La elettissima artista, che nella
notte insonne e delittuosa soggioga il pub-
blico in una specie di angoscia, è deli-
ziosa di grazia, e di sentimento quando
ede al bacio di Solden. Limpido ed agile
il suo canto ; doloroso a volte il suo ac-
cento; possente il gioco dei grandi occhi
oscuri: una «Wally» ideale, perfetta, col-
mata di applausi entusiastici, durante tutta
a sera, e di ammirazione profonda.
Il tenore signor Mario Massa — assai
gradito al pubblico — sostiene anche qui
con grande valore la sua parte ; efficacis-
simo nel racconto del primo atto, nella
scena del bacio e nei duetti con la Wally
nel secondo e nell'ultim'atto : artista pre-
gevolissimo in ogni frase, in ogni momento
dell' azione lirica, tale da destare continua
ammirazione e da meritarsi anche lui gli
applausi più calorosi. 11 Massa è stato
trionfatore in tutta la memorabil stagione.
La Dora Domar, un elegante maschietto,
fratello gemello al «Pierotto» della «Linda»,
sostiene con vezzi leggiadri e con intuito
d'arte squisito la sua parte, applauilitis-
sima in ispecie nel mesto .jodler dell'Edel-
weiss, da lei eseguito-splendidamente, per
lei non troppo lungo come pretende la
critica.
Eccellente, e dotato proprio del fisique
durale, il bariti>no Edmondo Grandini, che
spiega bellezza di voce e notevole accento
drammatico nei duetti con la signora Cervi-
Caroli e che riscuote seralmente caldis-
simi applausi. Giovine e promettente, è
destinato a lieti successi nell' arte.
La signorina Celestina Bianchi (Afra) il
basso signor Francesco Rusconi (Strom-
minger) e il basso comico signor Vittorio
Trevisan (il pedone di Schnals) comple-
tano con la loro bravura il quadro scenico.
La Bianchi lodevolissima nella sua parte;
il Rusconi dalla voce di sonoro metallo e
bene intonata e il Trevisan di una comi-
cità felice e sempre corretta. Apprezzato
il quartetto del second' atto, che arieggia
quello comico d'ella «Carmen».
Il coro, che ha una parte rimarchevole
neir opera, piace molto e va molto lodato,
a merito del bravo e paziente maestro
concittadino signor R. Talpo.
Ma chi compi un ver.» prodigio è stato
il maestro Guido Zuccoli. Mercè la sua
intelligente perseveranza 1' orchestra potè
superare felicemente tutte le immense
scabrosità dello spartito, dando rilievo alla
più delicata sfumatura. In ispecie i due
suggestivi preludi del terzo e del quar-
t' atto — pagine musicali sublimi e che
lasciano un' impressione indelebile —
hanno per l'orchestra del nostro Verdi
un' interpretazione meravigliosa. Tant' è
vero che il primo è seralmente bissato.
Tant' è vero che il pubblico, tratto al-
l' entusiasmo, acclama ogni sera alla ri-
balta, assieme agli artisti principali, 1' e-
simio maestro, cui dobbiamo un commento
orchestrale della Wally quale teatri anche
di centri ben maggiori del nostro ci po-
trebbero invidiare.
Lo spettacolo merita anche elogio alia
prestantissima direzione del nostro Verdi
e alla impresa, che ha fatto onore ai pro-
pri impegni e che si vede rimeritata da
una grande afflaenza di pubblico. Il teatro
è quasi sempre tutto venduto : e lo spet-
tacolo di eleganza delle signore e delle
signorine — come abbiam detto — non è
meno gradito di quello che si svolge sul
palcoscenico.
1 nostvi dispacci
Alla Camera austriaca. .—
Vienna, 24 novembre. — Sembra che
gli slavi vogliano continuare 1' ostru-
zione alla Camera.
Si discuteranno le loro proposte di
urgenza.
In una conferenza, i capi-gruppi
slavi si opposero, acchè il progetto
per la facoltà italiana sia assegnato
subito alla commissione, i
Alla Camera italiauL — Roma,
24 novembre. — Oggi era attesa alla
Camera uoa vivace battaglia parla-
mentare sul progetto di legge per l'edu-
cazione fìsica.
Fiume staccata dalla diocesi
di Seg^na. — Vienna, 24 novembre.
— E' ufficiale la notizia della separa-
zione della città di Fiume dalla diocesi
di Segna.
Il voto dei fiumani è soddisfatto ed
è tolto ai croati il pretesto di ingerirsi
nelle questioni fiumane.
Le elezioni inglesi. — Londra,
24 novembre. — Sono indette le nuove
elezioni per conoscere la volontà del
paese in merito alla riforma delle ta-
riffe.
L' attenzione del pubblico inglese
è 8i)ec almente rivolta verso Porthsmouth
dove ?lord Charles Beresford si pre-
senta nelle elezioni come candidato
unionista.
Edit. e redat. resp. Luigi da Nsgove tich
Stabilimonto Tipografioo S. fiftala
Riunione Adriatica di Sicurtà
— IN —
TRIESTE
Capitale e riserve della Compagnia appar
bilancio chiuso al ji Dicembre igo8.
Capitale sociale (di cui ver-
sato 3.300.000.—) . . . Cor. 8.000.000:—
Fondi di riserva degli Utili . „ 9.800.000:—
Riserva per oscillazioni nel
prezzo degli effetti pubblici „ 1.498.547:—
Riserva di premi per assicura-
zioni in corso 114.268.492:—
Assicurazioni Vita in vigore
al 31 Dicembre 1908 . . „ 410.343.550:—
Danni pagati in tutti i rami
dalla fondazione della Com-
pagnia fino al 1908 . . . „ 640.371.656:—
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Medico direttore prof. dott. Giovanni Vital
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mezzo di corone all'anno, che venivano
qui consumate.
Decessi. — Sinceramente compianto,
e dopo lunga malattia, è morto un nostro
egregio concittadino, il consigliere supe-
riore edile Bartolomeo Tamino : persona
di ingegno brillante, di soda coltura, di
integro, nobilissimo carattere.
Nella sua lunga attività ufficiosa, e come
direttore della sezione alle migliorie agra-
rie, egli si rese altamente apprezzato e
benemerito della provincia, insignito meri-
tamente perciò di onorificenze sovrane.
Alla sua genialità e alla sua energia
è dov ito il lavoro mirabile del prosciu-
gamento del lago di Vrana j prosciuga-
mento, che redense un enorme tratto di
terra all'agricoltura.
Notevolissimi pure i suoi progetti e le
le sue prestazioni per la regolazione del
Cherca. E numerosi lavori importanti,
in altre località della provincia, vanno
associati al suo nome. Ovunque fu possi-
bile, regolò i corsi .d' acqua, provvedendo-
ne borghi e villaggi, assicurando lavoro
a migliaia di operai.
Patriota dal forte sentire, cittadino at-
taccatissimo alla sua Zara, ottimo figlio
e fratello e congiunto, tutti ricordano con
vivo compianto la sua figura maschia e
simpatica, il suo conversare colto, arguto
e gentile.
Di lui, tra altre opere pregevoli, ci ri-
mane il progetto di costruzione di un
campanile per la nostra Basilica Metro-
politana: un progetto bellissimo, intonato
alla romanità del tempio e pieno di ele-
ganze. Ma la fabbriceria 1> respinse, ac-
cettando invece quello, pur pregevole, del-
l' Jackson.
Ieri, con la partecipazione di ogni or-
dine di cittadini c delle rappresentanze
officiali, ebbero luogo i funerali dell'egre-
gio e compianto cittadino: e riust;irono
imponenti.
Alla famiglia del defunto porgiamo le
nostre più profonde condoglianze.
= E' morto anche, dopo lunga malat-
tia, il fotografo Tommaso Burato, che, pe:
la sua lunga e auimirata attività, s'ebbe,
con molteplici onorificenze, bellissima fa-
ma. Il suo atelier era divenuto il più im-
portante della Dalmazia e le sue nitide
ed artistiche fotografie di monumenti e
di paesaggi erano diffuse e ammirate an
che fuori delia Dalmazia. A Zara, anche
per la affabilità, il Burato era assai ben
voluto; ed egli, in ricambio, manifestò
sempre il suo affetto per Zara,
Seppure la famiglia abbia tomba a Ra-
gusa, espresse la volontà di venire tumu-
lato a Zara, ove aveva vissuto, ove aveva
svolta la sua attività artistica, ove era
generalmente stimato. Alla buona signora
e ai figli del defunto porgiamo vive con-
doglianze.
= Porgiamo pure le'nostre condoglian-
ze alle famiglie Rubcich, per il decesso
di Catterina Rubcich, ottima signorina, af-
fezionatissima alla famiglia e piena di
entusiasmo per la nostra causa.
lia questione universitaria ita-
liana. — (tIì studenti italiani di Vien-
na tennero sere or sono una adunanza per
discutere sull' attuale stadio della que-
stione universitaria e per deliberare sulle
pratiche da farsi per sollecitarne la solu-
zione.
Eu deciso di incaricare i fiduciari de-
gli studenti di mettersi in relazione con
i deputati italiani e di fare i preparativi
necessari per la ripresa dell' agitazione a
favore deli' Università italiana a Trieste.
Per una scuola commerciale.
In occasione del suo viaggio a Vienna per
tentar di scongiurare il trasferimento del
comando militare, il signor podestà s'in-
teressò di varie altro cose d'importanza
cittadina. Era altro perorò, assieme al
signor presidente della Camera di Com-
mercia, la necessità di dare maggiore svi-
luppo alla scuola commerciale testé isti-
tuita. Come provvedimenti indifferibili
richiesero la nomina di un docente abili-
tato per le materie commerciali e 1' esten-
sione dell' istruzione anche alle giovinette.
Dalle parole del ministero dell'istruzione
ritrassero il convincimento che verranno
quanto prima soddisfatti codesti desideri.
Santa Anastasia. — Sabato la Ba-
silica Metropolitana era addobbata in modo
magnifico ed era tutto uno sfolgorìo per la
fes a di Santa Anastasia patrona di Zara.
Pontificò monsignor vescovo Borzatti assi-
stito pontificalmente da S. E, l'arcive-
scovo : e le cerimonie riuscirono collo
sjilendore tradizionale. Venne eseguita di
mattina e al pomeriggio della bellissima
musica da cantanti e da suonatori citta-
dini diretti dal maestro Bavasio. Tenne
l'orazione panegirica - con eletta loca-
zione e parole calde di ammirazione per
Zara — il prodirettore delle scuole reali,
dott. Marco Granić. In ispecie l'esordio,
bellissimo, piacque assai: e speriamo di
vedere l'intero panegirico stampato.
Il concorso dei fedeli al tempio è stato
enorme. La folla invadeva, metà della
piazza. Una festa religiosa dèlie più belle,
che ripete solennità dalla anticà'tradizione.
La questione ferroviaria e la
Dieta. — Una proposta, che promuova
l'adesione della Dieta alle risoluzioni previe
dal comizio provinciale tenutosi a Spalato
il 16 corr. sulla questione ferroviaria, non
ha potato venir presentata alla prima
seduta, come sarebbe stata opportuno, per
l'assenza dei deputati di Spalato Mille,
Borcic, Mihaljevió e Trumbic.
Nè, per la stessa ragione, venne prodotta
la partecipazione delle risolusioni mediante
l'esibito, firmato a Spalato dai membri
del comitato esecutivo subito dopo il co-
mizio.
Il podestà di Spalato ha telegrafato che
una indisposizione gli impediva di recarsi
a Zara prima di giovedì.
Si dice che l'on. Vukovic ha in animo
di produrre nella prossima seduta una
proposta di sua iniziativa nella questione
ferroviaria, cae non concorderebbe piena-
mente con le risoluzioni del comizio.
Sarebbe deplorevole che la rappresen-
tanza provinciale non tenesse un procedere
concorde ed uniforme nella questione di vi-
talissimo interesse economico, cui intanto
nuoce qualsiasi rilardo.
Italiani e croati in Dalmazia.
— Con questo titolo «Il Piccolo» pub-
blica an notevolissimo articolo in rela-
zione air opuscolo pubblicato da Bugge-
ro Šestini. Ce ne ot-cuperemo nel prossi-
mo numero.
A Pasquale Villari. — Il re d'I-
talia conferi a Pasquale Villari la supre-
ma onorificenza del collare della Annun-
ziata : atto nobilissimo di riconoscimento
agli insigni menti dell' illustre storico e
patriota italiano.
A Spalato. — Le persone più rag-
guardevoli del nostro partito offersero do-
menica a sera, a Spalato, una cena al po-
destà di Zara, dott. Luigi Ziliotto, ad En-
rico porradini, all'on. Pini, al signor Spi-
ridione Artale, all'avv. Criovanni Lubin e
al direttore dei nostro giornale. La cena,
di cinquanta coperti, venne imbandita nella
sala maggiore del Gabinetto di Lettura e
servita in modo inappuntabile e con sceltis-
simo menu dal trattore signor Panakoli. Al-
lo champagne fecero notevoli brindisi e l'on.
Salvi e il nostro podestà ed Enrico Curra-
dini, a ringraziare, quest'ultimo, delie parole
rivoltegli e a manifestare la sua più viva
ammirazione per la Dalmazia, da lui visi-
tata per la prima volta. Il lieto convegno
si protrasse fin quasi la mezzanotte.
Processione. — Oggi, giorno dell' E-
pifania dei serbo-orientali, eb^e qui luogo
con pompa la loro processione per la be-
nedizione delle acque. Sotto il baldacchi-
no, in splendidi paramenti, monsignor ve-
scovo dott. N. Milas ; e alla lunga proces-
sioze presero parte due bande : la comu-
nale e la militare.
I<a «Dalmazia Agricola». — L'ul-
timo fascicolo ai questa interessante pub-
blicazione, che raccomandiamo ai nostri
possidenti, contiene :
li quesito del caro vivere. — Uno dei
mezzi per ovviare alla crisi vinicola. —
Le frutta in Inghil erra. — Il Padre Al-
l'ani e la rabdomanzia. — «Notizie agri-
Golo-commerciali» : Un comizio; l'olio di
oliva; il sangue dei macelli pubblici; a
favore del pesce salato; 1' olio di soia.—
«In dispensa e cucina»: Zampe di vitello
alla Saint-Menehould.
Cassa di protezione degli ad-
detti ai negozi al dettaglio. —
Neil' ultima assemblea generale dei soci,
dopo 1' approvazione del bilancio sociale,
venne eletta la nuova direzione che riusci
cosi composta: Paolo Micoievich presi- I
dente; Luigi Adulmar vicepresidente; '
Griovanni Pouchiè segretario ; Riccardo
(rallessich cassiere; Isidoro Chimer, An-
tonio Mattessich, Antonio Stermin, diret-
tori ; (riovanni Malnerich e Griovanni Schitz
revi80i-i.
Società Libera. — Domenica 16 gen-
naio ebbe luogo l'adunanza generale di
questo simpatico sodalizio. Il presidente
signor E. Benevenia apri la seduta rin-
graziando con belle parole gli interve-
nuti, indi il segretario signor Gr. Giuris-
sich tenne una dettagliata relazione vir-
tuale.
11 cassiere signor Francesco Smolle pre-
sentò la relazione finanziaria dalla quale
risultò ,un grande civanzo di cassa. Indi
si passò all'elezione della nuova direzione.
Furono eletti : dott. Gino de Benvenuti
presidente, Simeone Perovich vicepresi-
dente, Venceslao Kreyza segretario, Fran-
cesco Smolle cassiere, Riccardo Lazzarini
e Narciso Voivodich direttori.
Artisti concittadini. — La <Me-
dea» di Cherubini alla Scala di Milano
non ebbe un successo d' entusiasmo; pur
la nostra esimia comprovinciale, la signo-
lina Ester Mazzoleni, dovendo vince-
re 1' ostinata e quasi meditata freddezza
4el pubblico, vi ottenne un successo dei
più lusinghieri.
Cosi scrive d' essa la reputata «Gazzet-
ta dei teatri» di Milano :
«Il primissimo posto fra gli artisti è do-
vuto alla Mazzoleni — la quale torna per
la quarta volta all' ammirazione del pub-
blico milanese — poiché in quest' opera
la figura della protagonista «sapreminet
omnes». Essa è sempre sulla scena, essa
è il perno del dramma, essa è la domina-
trice di ogni situazione. E non ci voleva
meno della intelligenza e della resistenza
di questa giovanissima artista per poter
trionfare di tutte le difficoltà terrificanti
di un personaggio così eccezionale e com-
plesso, e di una parte cosi pesante e sca-
brosa. Fra i tanti successi della Mazzo-
leni, questo a me pare il più glorioso e
completo anche perchè 1' ottenerlo era as-
sai più arduo che per gli altri non fosse.
Essa piange ed implora con le lacrime
nella voce : essa impreca e si vendica con
ruggiti da leonessa. Il suo bel viso, a cui
la natura diede una dolce soavità di sor-
riso, si trasforma siffattamente da acqui-
stare una terribile impronta di ferocia im-
placabile. Le sue labbra si contraggono
a sdegnoso disprezzo, i suoi occhi scin-
tillano col fatale lampeggiamento dell' ira
E mai un istante di stanchezza, mai un
momento di sosta nella lunga lotta dei
più opposti sentimenti, onde 1' anima sua
di amante e di madre è scossa e tortura-
ta. E questa è potenza d' arte veramente
prodigiosa in una artista cosi giovane
d' anni e di carriera.»
Teatro Giuseppe Verdi. — La
compagnia del De Sanctis recitò sino a
lunedi a sera, dando nelle ultime sere
«L'Esule» del Boarget; «Senza catene
del Moschino, «Il nostro amore» delZam-
baldi e la «Buona figliuola» del Lopez.
Non possiamo, come vorremmo, dare una
diffusa relazione di tutti questi lavori
drammatici; ma solo constatiamo per la
cronaca che il De Sanctis nelP «Esule» e
nella «Buona figliuola» fece delle potenti,
originalissime creazioni, lasciando di sè
la più profonda impressione. E V Alda
Borelli, che ebbe lunedi la sua serata
d'onore e s'ebbe fioriti donativi, fu splen-
dida di verità, e di fascino personale, nelle
varie parti sostenute. Ottimamente tutti
gli altri componenti la compagnia, che
lascia di sè impressione assai grata. E
r ultima sera, a chiusura, la farsa moder-
nissima «Il casino di campagna» nella
quale il brillante G. Bertea fece da mario-
netta in modo impareggiabile.
Investimento. — Il giorno 13 cor-
rente il brigantino italiano «Emilio S.»
appartenente al porto di Venezia, coman-
dato dal capitano Emilio Forlani, carico
di carbone, si incagliò nella Valle Nozder
del porto di Tajer. Il capitanato di por-
to, appena avute notizie dell' incaglio, di-
spose pel soccorso.
Il capitano di porto signor barone Rossi
Sabatini, con ima torpediniera della i. e r.
marina di guerra, tentò di disincagliare il
veliero; ma non vi riusci. Il piroscafo
«Belrorie» della ditta D. Tripolich di
Trieste si è impegnato per il salvataggio
del veliero e del suo carico.
Il nuovo anno ci deve portare
qualche cosa di buono e prima di
tutto la salute. Ma chi vuole conservarsi
sano devo guardarsi con cura dai raffred-
dori e chi non vuole raffreddori deve u-
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Il ministero del commercio ha nomina-
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Giuseppe Demicheli cor. 1, Sarina De-
micheli 1, Giuseppe Usmiani (Arbe) 5.
Pervennero al gruppo di Zara :
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor Giuseppe Marussicb : Girolamo Maz-
zoni cor. 4.
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor ing. Bortolo Tamino : Manfredo Per-
sicalli cor. 2, Rodolfo Delich 1, Giovanni
Persicalli cor. 10, Asoanio Persicalli 2,
Vincenzo Delich 1, famiglia Nutrizio 3.
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor Tommaso Burato.: Rodolfo Delich
cor. 1.
Per onorare la memoria della defunta
signora Rubcich : Rodolfo Delich cor. 1,
Biagio Palcich di Giuseppe (Pago) 3.
Raccolte fra amici a una partita di tiro
a seguo cor. 5.
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor Angelo Perissich: Antonio Bacota
cor. 1.
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Pervennero al gruppo di Scardona :
Per onorare la memoiia della defunta
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Alberghetti cor. 3.
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor Giuseppe Marussicb (Borgo Erizzo):
Luigi Molinari cor. 2.
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L'elezioni inglesi. — Londra,
19 gennaio. — Nelle elezioni inglesi
vennero finora eletti centoventi conser-
vatori; novantanove liberali; ventotto
nazionalisti; diciauove del partito dei
lavoro. I conservatori guadagnano qua-
rantadue seggi.
Navigazione austriaca. — Vien-
na, 19 gennaio. — Li <Mittag8zeitung>
reca che il ministero del commercio
desidera riunire le minori società di
nivigazione austriache ia una grande
società.
Il nuovo ministero ungherese-
— Budapest, 19 gennaio. — Il mi-
nistro Khuen-Hedervary assunse gli uf-
tìci. Tutti i giornali, meno il «Pestar
Lloyd», gli si mo&trano ostili.
L'arresto di un famoso ladro.
New Yo?k, 19 gennaio. — Free-
venire ai funerali, coli'inviare ghirlande
e ceri, o con prestazioni personali, reca-
rono onore alla memoria del caro estinto.
Speciali ringraziamenti porgono a S. E.
il sjgnor luogotenente Niccolò Nardelli,
all' illustrissimo signor dott. Vincenzo Ivòe-
vié, presidente della Giunta provinciale,
all' illustrissimo signor podestà dott. Luigi
Ziliotto, agli onorevoli signori funzionari
della i. r. luogotenenza e delle sezioni
luogotenenziali per le migliorie ed edile,
nonché a tutti gli altri ii. rr. dicasteri
ed uffici.
All'illustrissimo signore dott. I.
Boxich protestano la propria riconoscenza,
per aver egli voluto impegnare tutto il
suo buon cuore e la nobile sua intelli-
genza a tener vivo il fiore della speranza
neir affezionato suo paziente, ed a dare
amichevolmente conforti a chi soffriva per
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Zara, 19 gennaio 1910.
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IV.i l'impero Austao-Uni?aiico Cor. 18, semestre Cor. 9,timeBtre Cor. 5.
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tiimestoe in prc porzione. Un numero sepaiato costa Cent. 20. Un
numero àrr. Cent. 32. I numeri del giornale si vendono ^ella Li-
breria Intemaz. di E. 3chònfeld c negli spacci principali di tabacco •
Giornale politico, economloo, letUrarlo
Esce il mepcoledi ed il sabato
Ufficia di redazione: Calle Camera n.o 2
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Le associazioni e gU importi di denaro, in assegni postali» »u dili-
gano air Amministraaione del DALMATA in Zara. Ohi non
foglio dopo scaduta 1' associazione, s' intende obbligato per U trini««tre
'^^^Le'^oorrispondenze devono dirigersi affrancate esduaiYamoiite »U«
redazione. Le lettere non affrancate saranno respinte. I
inseriacono al prezzo di cetit. 25 la Unea, carrattere testì^ AwIm ea
inserzioni a prezzo moderato da oonvenind. — I aaaosoritti iMm si re
stitniseoao.
Economia sino all'osso.
Lo stesso presidente della Dieta pro-
vinciale ha dovuto dolersi, alla Camera,
dell' assottigliamento del preventivo per
la Dalmazia.
Il ministro delle tinaoze è messo a
dura prova. Le sue abilità matematiche
devono cimentarsi spesso contro l'im-
possibile. he spese crescono a dismi-
sura e crescono a dismisura i bisogni.
Non resta altro spediente che quello
dell'economia sino all'osso.
E tutto andrebbe bene, nel migliore
dei mondi possibili, se non ci fosse,
almeno per noi, una premessa. Questa
che la Dalmazia è la più abbandonata
delle Provincie cisleithane nonché su-
blunari e che il governo di Vienna,
dopo lungo sonn(^ sì er^ ì,H'AM08t0 di
riconquistare la Dalmazia.
Ora, è vero, egli ha teutato in qual-
che modo di riconquistarla con miglio-
rie agricole e sovvegni scoListici; ma
è vero altresì che rimane sempre im-
mensamente debitore ai Dalmati. Hi
una cambiale di cento anni da scon-
tare, coi censi e sovra censi.
Dopo cento anni di torpida ammi-
nistrazione saracena, si avvide che
un giorno i Dalmati manifestavano a-
spirazioni centrifughe. E fece il gesto
di elargire. E cominciò ad elargire.
alle cinque parti del mondo che la
Dalmazia, per l'olimpico Giove! doveva
essere tutta fecondata, trasformata e
rigenerata, da Arbe, si capisce, a Bu-
dua !
liettere da Tienna.
Al Coni»iglio industriale.
(Nostro carteggio particolare).
Vienna, 19 dicembre.
Giovedì e venerdì ebbe luogo a Vien-
na la seduta plenaria del Consiglio in-
dustriale sotto la presidenza di S. E.,
il ministro Weisskirchner.
Air ordine del giorno stavano i se-
guenti argomenti:
Propo^*^ per l'elezione di alcuni
membri ciiiiiisaionari o decessi. J
Progetti ui 'iUila regolazionS
dei-diritti u'ftsprr idzitìne per scopi
industriali; per la regolazione sui di-
ritti sulle acque; sull'orario di lavoro
nelle industrie; sul monopolio dei fiam-
miferi ; per la guarentigia dei crediti
sulle costruzioni; sui promuovimenti
delle iaduslrie ; sul regolamento e ta-
riffa tele fonica e sulla congiunzione tele-
fonica inUrarhana della Dalmazia colla
monarchia.
Quest'ultimo punto dell'ordine del
giorno venne già pertrattato nella V
sezione e la proposta del referente si-
Ma tardi. Quando il corpo della patria | gnor Godnig venne caldamente appog-
era tutto atrofizzato. Quando l'insana | giata dai signori Vukovié, Kuffler,
politica del «divide et impera» aveva
fiaccata ogni energia. E non a ricon-
quistare, ma a fare semplicemente 1' ob-
bligo suo, avrebbe dovuto profondere
dei milioni. Iniziare subito, in tutti i
punti della provincia, un vasto pro-
gramma rigeneratore. Riparare. Il go-
Schefftel e dal rappresentante della
marina di guerra signor Volkmar.
Il signor direttore generale delle po-
ste, capo-sezione dott. Wagner-Janns3g,
fece in quell'occasione delle obbiezioni
sulla rendibili^à, sulle difficoltà tecniche
e finanziarie, riconoscendo però V asso-
verno centrale non possedeva milioni? | luta necessità di questa congiunzione.
Non poteva che pubblicare programmi?
Ed allora doveva seguitare nel suo
fachirismo beato. Tanto e tanto nes-
suno avrebbe fatte le barricate I
Ma, una volta promesso, bisognava
mantenere. Bisognava pagare. E, so-
pratutto, non lasciare in seconda linea,
e in una penombra piena di ipotesi e
di equivoci, la questione ferroviaria:
una questione di essenziale, di vitalis-
sima importanza per noi^
Non si contano più gli anni, dacché
venne fatta balenare sul nostro oriz-
zonte una questione ferroviaria. E non
si contano più neppure le promesse
ferroviarie puntualmente rimangiate.
L'Austria seguita ad essere di una
sommissione supina verso l'Ungheria.
E non riesce a vincerne l'ostilità a
quegli allacciamenti che potrebbero
far rifiorire i porti della costa dalmata.
Per i begli occhi degli ungheresi la
nostra marina è senza una comuoica-
zione diretta coli' «hinterland»,
Il referente signor Godnig nella se-
duta plenaria riprese la parola e fece
le seguenti osservazioni.
Non trovando necessario di preleg-
gere la sua relazione, si è limitato di
rispondere poche parole a quanto l'o-
norevole direttore delle poste ebbe a
dire nella tornata della V. sezione. Am-
mettendo che le considerazioni del rap-
presentante del governo siano giustifi-
cate, perchè esse mettono in rilievo la
difficoltà della conduttura per terra
della linea telefonica attraverso il passo
di Mali Halan avuto riguardo alle con-
dizioni climatiche di quella regione,
pure non le ritiene tali da determinare
se in massima da parte nostra una
conduttura telefonica possa venire ef-
fettuata, 0 no, dal momento che esiste
già una congiuDzione telefonica tra la
Dalmazia e la Croazia ed una linea
telefonica interurbana tra l'Ungheria
e la regione della costa, le quali vanno
soggette alle stesse influenze climatiche
la rete telefonica interurbana tra Zara
ed Abbazia e rispettivamente Trieste.
Se ciò fosse una realtà, dovrebbe
congratularsi con sè Btesso.
Quanto concerne la rendibilità, si
permette di osservare che non si può
prestabilire in modo assoluto che que-
sta linea telefonica non possa essere
rendibile, dappoiché è notorio che nes-
suna congiunzione telefonica finora é
rimasta passiva, anzi, come lo dimostra
r esperienza, coli' estensione della rete
telefonica, cresce in proporzioni mag-
giori l'interesse del pubblico per l'uti-
lizzazione del telefono, e con ciò anche
la rendita dell'impianto: cosa questa
riscontrata anche in Dalmazia, ove il
iiumero degli abbonati i&eritti in ori-
gine si raddoppiò durante ì'ist^lr-^iiosé
cen rali tétèfoniciie nelle città, ed
a Spalato si triplicò in raffronto al
numero originario degli abbonati.
Quanto . riguarda il procacciamento
dei fondi necessari, il signor Godnig
si riferisce ai conchiusi presi nella se-
duta, in seguito ai quali il governo
viene eccitato di preventivare un cre-
dito esauriente per la costruzione della
rete telefonica austriaca.
In chiusa ebbe ad osservare ancora
che il direttore generale delle poste ha
riconosciuto, che la congiunzione di-
retta della Dalmazia colla monarchia
é un bisogno indiscutibile e che queste
inee si dovranno costruire senza ri-
uardo ai contributi degli interessati,
ed in proposito ebbe ad aggiungere:
se anche gli stessi contributi non fos-
sero rendibili.
Ed ora, dappoiché l'eccelso governo
ripetute volte ha rmonosciuto gli ur-
genti bisogni della 'Dalmazia per il
suo sviluppo economico, il signor God-
nig pregò di accogliere la proposta
nella V sezione.
La proposta venne accettata a voti
unanimi.
' Ed ecco ora il governo a confessarsi e pure si conservano e fiiozionaoc re-
in bolletta come un comico a spasso, | golarmente.
E' al suo quarto d'ora di Robelais
dopo essersi gonfiato in programmi mi-
rabolanti. Udite, udite, o rustici 1 Avrete
questo, questo e questo. Tutte le gra-
zie e tutti i favori. Ferrovie?! Ma di
ferrovie ne avrete più dello stato i>iù
operoso di America. E grandi bonifi
Le difficoltà che per l'effettuazione
di un tal progetto si oppongono non
basano quindi sullo considerazioni rile-
vate iu prima linea dal direttore delle
poste, ma bensì su quelle es{>08te in
seconda linea, e secondo il signor
Godnig, le sole decisive, che cioè l'am-
che.... sulla carta. E grandi opere por | rainisiraziope telegrafica dello Stato au-
tuarie.... nel futuro. E grande impulso | striaco, sia per motivi di tariffe, o po-
alVindustrie.... che hanno ancora da
sorgere. Doveva pioverci la manna dal
cielo. E, invece, ci piovono queste di-
sillusioni.
Yerampnte, però, nessuna persona se-
ria si era gran fatto illusa. La sape-
rano una montatura. Il governo centrale
litici, 0 per altri motivi, evita per prin-
cipio una linea di congiunzione attra-
verso il territorio ungherese, come lo
dimostrò di recente il fatto che tutte
le comunicazioni telegrafiche e postali
si svilupparono non attraverso l'Un
gheria, ma esclusivamente attraverso non muta né corregge il suo punto di | la Dalmazia
vista verso di noi, di Zara in ispecie, | Se nel caso concreto una coufaccnta
tanti anni turlupinata con la pro-
messa di una ferrovia che non arriva
mai.
Il governo ha bensì preventivata la
spesa non lieve per la istituzione della
soluzione sia possibile o meno, il si
gnor Godnig la lascia indecisa, tanto
più che l'amministrazione ungherese
certamente non ha minor interesse di
noi alla istituzione di una linea orale
polizia di stato in Z ira e la sua entrata I per il promovimento delle comunica
in azione è questione di pochi mesi ; ma ' nnmniArAiflli tra lu ,
non può mostrarci ancora, a Zara, dopo
parecchi anni di lavoro preparatorio
un solo metro di binario.
Non avete denari? Ma allora, eccelso
governo, dovevate risparmiare anche
<^uelU spesi, a proclamare da Vienna
zioni commerciali a Dalmazia
l'iume.
Il signor Godnig lesse con gioia ne
foglio ufficiale di Zara una notizia
dalla quale si rilevava che l'eccelso
governo era in procinto di gettare un
nuovo Kabelf che dovrebbe servire per
PROTOCOLLO
della XXYil seduta (Tel Consiglio comunale
tenutasi il giorno 5 dicembre 1910.
VI. Argomento. Doìnanda per permuta
di fondi.
Podestà. L'on. Consiglio ricorderà che
nella seduta del 30 maggio anno corrente
r Amministrazione aveva portato a discus-
sione una domanda del signor Griorgio
Biankini per permuta di fondi e che la
stessa era stata respinta. Asserisce ora il
signor Biankini di essere stato in quella
occasione frainteso e concreta in modo più
esatto la propria domanda. Egli, cioè, si
dichiara disposto di cedere al Comune il
tratto di fondo a scilocco del suo possesso
ai «Quartieretti», fondo nel rispettivo tipo
segnato in color celeste, mentre il Comune
dovrebbe dargli in permuta i fondi segnati
in verde e rosso, siti a maestrale e libec-
cio ; obbligandosi esso signor Biankini di
occupare con fabbricato soltanto gli spazi
segnati in rosso, mentre quello in verde
verrebbe da lui utilizzato come giardino.
L'Amministrazione partendo dal riflesso
che l'acquisto da parte del Comune del
fondo a scilocco del possesso Biankini
starebbe effettivamente negli interessi della
città, poiché verrebbe evitato lo sgorbio,
che risulterebbe dall' occupazione di quello
spazio con un fabbricato ; visto che la
costruzione di un edifizio, il quale occu-
passe i fondi segnati in rosso non porte-
rebbe alcun svantaggio nè estetico nè
pratico; visto che con la creazione da
parte del signor Biankini di un giardino
sullo spazio a maestrale del suo possesso,
quel tratto di fondo resterebbe libero da
fabbricati ; visto d' altronde che la strada,
la quale corre lungo lo spazio segnato in
verde, abbisogna di un marciapiede, pro-
pone: sia accolta la domanda di permuta
dello spazio segnato in celeste con quelli
segnati in rosso, mentre dello spazio in
verde sia ceduto soltanto la parte non
compresa dal marciapiede della larghezza
di 1 metro, che vi verrà costruito, con
ciò però che la differenza tra la superfi-
cie, che cede il signor Biankini, e quella
maggiore, che acquista, sia compensata
nel ragguaglio di cor. 10 per m^ e con
l'obbligo da parte del signor Biankini
di cingere il fondo destinato a giardino
di un muro corrispondente alle esigenze
estetiche e di un' altezza tale da permet-
tere la libera vista nel giardino.
Smirich. Raccomanda che la linea a mez-
zogiorno del muro di cinta del fondo Bian-
kini sia coordinata in linea retta con la
nuova strada, che, secondo il progetto,
verrà tracciata con direzione maestrale-
scilocco. Trova inoltre di raccomandare
che venendo a formarsi nel punto d' incro-
cio dei lati a mezzogiorno e ponente del
possesso Biankini un angolo troppo acuto,
esso venga debitamente arrotondato per
la maggiore viabilità ed estetica.
Podestà. Prende a nota le raccomanda-
zioni dell' on. consigliere Smirich.
Nessun' altro domandando la parola nella
discussione, messa a voti la proposta del-
l'Amministrazione, è accettata.
VII. Argomento. Conferimento di stipendi.
Letta la relazione, l'Amministrazione
propone :
1. che lo stipendio disponibile della fon-
dazione Ciprianis nell'ammontare di annue
corone 600 pagabili in rate semestrali, sia
conferito allo studente universitario Tullio
de Scharlach, sino al regolare corripi^nsiltó '
degli studi ;
elle i cinque stiperndi punibili dexla
fondazione Griovino, ciaf ^no nell' ammon-
tare di annue cor. 420, pagabili in rate
semestrali, sieno conferiti, sino al regolare
compimente degli studi, agli studenti uni-
versitari : Graovaz Brunelli Griovanni,
Alesani Attilio, Mondini Bruno, Marchi
Vittore e Ciubellich Andrea;
3. che dai redditi della fondazione Fran-
cesco Giuseppe 1, per il 50.o anniversario
di regno, sieno conferiti :
a) uno stipendio di annue cor. 200 pa-
gabili in rate semestrali, a ciascuno degli
studenti universitari: Schemftz Senato, Tu-
dorov Natale e Vuchich Giacomo, sino al
regolare compimento degli studi e all' as-
solto legale Talpo Pietro per 1' anno sco-
lastico 1910-1911;
b) un sussidio di educazione di cor. 100
agli studenti universitari Nimira x4.ntonio
e Mastrovich Bruno, nonché agli studenti
di scuole medie Paikin Matteo e Zink
Enrico ;
4. che dai redditi della fondazione Fran-
cesco Giuseppe I per il 60.o anniversario
di regno, sieno conferiti :
a) uno stipendio di annue cor. 200, pa-
gabili in rate semestrali sino al regolare
compimento degli studi, agli studenti di
scuole superiori: Meyerle Isidoro e Bo-
glich Gioachino ;
b) un sussidio di educazione di cor. 100
agli assolti universitari Storich Ugo e
Anerich Antonio, nonché agli studenti di
scuole medie Baumeister Alessandro o
Zerboni Simeone.
5. che venga autorizzata l'Amministra-
zione a devolvere dal titolo speciale del
areventivo un sussidio di educazione nel-
ammontare di cor. 100 agli assolti legali
Delich Vincenzo e Mòlinari Domenico,
nonché agli studenti universitari Antissin
Tommaso e Novak Miroslavo e allo stu-
dente di scuole medie Kerstich Tommaso.
Messe a voti le singole proposte del-
l' amministrazione sono tutte accolte, senza
discussione. (continua).
31 Corriere ddU provincia
Da Spalato,
liR morte del TescoTo.
Oggi, 19 corrente, alle 6 aotim.
morto improvvisamente, per paralisi
cardiaca, il vescovo di Spalato e Ma-
carsca mona. Filippo Francesco Nakid.
Reggeva da 21 anno la diocesi, ed a-
veva 74 anni. L'aspetto non mostrava
l'età, ma il fisico era nonpertanto lo-
gorato da vari acciacchi, senza riguardo
ai quali il prelato accudiva con zelo
diligente ed indefesso alle varie cure
del suo ministero.
Nativo di Selve, e vissuto lunghi
anni a Zara, ove godette la partico-
lare benevolenza dell'arcivescovo Mau-
pas, mons. Nak'é aveva accettato ri-
luttante il vescovado, e, nel venire a
Spalato, aveva portato seco una parti-
colare, una eccessiva diffidenza del
nostro ambiente cittadino. Tale diffi-
denza — strana ed ingiustificata -
non si smentì mai, nè si ammorbidì
nella convivenza e negli inevitabili con-
tatti, mantenendo un costante distacco
fra la cittadinanza ed il suo pastore.
Così mons. Nakié è morto estraneo a
Spalato, come vi era venuto, chè per-
sino l'orbita delle sue conoscenze e
relazioni private non s'era punto estesa
0 rinsaldata in quattro lustri di domi-
cilio. Questa curiosa particolarità, ef-
fetto della natura, riservata, titubante
del vescovo, tolse al pubblico la co-
noscenza, od almeno la valutazione
delle pregevoli qualità di mons. Nakié;
ed a questi la possibilità di esplicarle
più accentuatamente, col consenso
col sovvegno di tutti.
Perchè mons vescovo Nakié posse-
deva effettivamente qualità, particolar-
mente di cuore, non affatto comuni.
Pieno di fervida fede, sinceramente,
profondamente religioso, il vescovo or
defunto era un sacerdote esemplare,
sempre pronto ad anteporre a tutto gli
interessi della chiesa e del culto. Di-
fettava però della energia necessaria
in una diocesi come questa, e della
necessaria fiducia in sè e nell' opera
propria. Perciò, pure soffrendone pe-
nosamente, non seppe spesso rispon-
dere con efficacia a quelli che erano
i dettami del suo seresfi ii^Het
della Su» dtmsta coscienra.
Attaccato e m. ovente dalle
;>iù opposte paru, mons. Nakié si man
tenne equanime, spoglio di rancori,
ignaro di vendette, per effetto della
grande bontà del suo animo ingenuo ;
jontà che trovava la via del beneficio
tacito, discreto, non appena a lui ve-
niva fatto appello. Di tale bontà egli
diede segno anche nel suo testamento,
col quale elargì vari legati a scopo di
beneficenza.
Per suo volere, la salma sarà recata
per la sepoltura a Selve. Mons. Nakii-,
che aveva subito senza ambirlo il peso
di questa cattedra, che due volte si
sottrasse alla probabUità di salire la
metropolitana, converse il suo ultimo
desiderio alla pace romita e modesta
del luogo natale come a porto desiato
dopo l'ingrato travaglio, che all' indole
sua mite fu duro come T esigilo, da
cui ecco, morte fulminea, l'ha sciolto. Da Boi della Brazza^
Concorso.
E' aperto il concorso presso il nostro
Comune ad un posto di medico. Paga annua
di 4500 corone, alloggio in natura con lo-
cali separati peli'armadio farmaceutico e
peli'ambulatorio e diritto a pensione.
Sino a qui nulla vi è da osservare.
Quello che ci addolora si è che può ve-
nire nominata una persona che non conosce
una parola d'italiano, dacché tra le con-
dizioni vi è quella di conoscere il croato,
ma non quella di conoscere l'italiano, e
tutti sanno che qui in paese tutti adope-
rano comunemente la lingua italiana.
MARINA E COMMERCIO.
Pesca del corallo.
«Il consiglio pel progresso dell'indu-
stria» a Vienna nella sua seduta del 17
corrente, dietro richiesta del deputato
Zitnik, stabili d'imprendere un'azione a
favore della pesca dalmata di coralli e
spugne. Ci consta che già il governo ma-
rittimo di Trieste iniziò pure a tale effetto
un'azione, sulla quale vorremmo venire
informati.
La Cronaca
Per 1' albero della Lega le obla-
zioni seguitano ad affluire da ogni parte.
Grazie a tutti, in nome della Ijega ! Nei
prossimi numeri, e con vero piacei-e, pub-
blicheremo le liste.
Grande festa sportiva. ~ Per lu-
nedi 26 corrente, seconda festa di Natale,
la nostra «Associazione Crinnastica» ha
organizzato la prima gara regionale dal-
mata del giuoco del calcio che si svolgerà
alle 3 del pomeriggio in Campo Marzio
tra le squadre della società sportiva «Forza
e Coraggio» di Ragusa e dell' «Associa-
zione (Ginnastica» di Zara.
Per questa gara, che riescirà, senza dub-
bio, interessantissima, il ( omune di Zara
con gentile e patriottico pensiero, ha do-
nato una splendida coppa (challmge) d'ar-
gento, che i lettori avranno potuto ammi-
rare in una vetrina della libreria Schoen-
feld. Per questa gara la nostra «Associa-
zione Grinnastica» ha destinato una bellis-
sima targa, lavoro artistico veramente
squisito.
Alla sera alle 7 e mezzo al Teatro Giu-
seppe Verdi la fiorente Società di Grinna-
stica e Scherma di Spalato darà una ac-
cademia di ginnastica, nella quale avremo
campo di ammirare le bravissime squadre
della Società sportiva spalatina.
Ed ora ecco il programma completo
della giornata sportiva : Ore 4.30 ant. Ar-
rivo dei ginnasti della provincia. Ritrovo
al Caffè al Porto. — Ore 5 ant. Ricevi-
mento e presentazione al Caffè Centrale.
— Ore 9 ant. Maraschino d' onore al Pon-
tone del Circolo Canottieri «Diadora».
Ore 12. Visita al Comune. Concerto della