Anno 11. Zara 3 /tg^oslo 1851 M. 5'
L'AfiRONOMO RICCOGLITORE
di Economia rurale, intento a promuovere in via istruttiva popolare il progresso dell'agricoltura ed altri oggetti economici di patrio interesse.
Questo foglio viene redatto e publicalo sotto gli ausiiici della Società ag;«onouica centrale di Zara.
àomjfiARio.
Breve riflessioni sopra la pazzia delle peco-
ff,^ — Agricoltura. {Fine). Coltivazione del Grano
turco 0 Mais, accoppiala a quella di altro prodotto,
— Giardinaio. Eliotropio peruviano. — Economia rurale. Enologia. {Continuazione) Fermentazione. —
Agrologia. Il lavoro è il lievito dell' industria.
BREVE RIFLESSIONE
SOPRA LA
PAZZIA DELLE PECORE.
Quel fecondo ingegno, pad. Co-stantino Bozic, ex-provinciale dei mi-nori Osservanti, non punto illanguidito né dalla tarda età, nè dalle stentate veglie sui maeslri sommi di filosofia e dì teologìa, onde facea si bella mostra nelle moltiplici sue apostoliche fatiche, ci ha trasmessa la presente sensata me-moria su d'una malattia delle pecore ,
che spesso abbiamo veduto con dolore affliger anche le nostre, quella del storno. Forse taluno dirà esser egli u-scito fuori del suo campo; non noi, e perchè nò sarebbe puerilità il dirlo: on-d'è appunto che nel renderla di ragione pubblica mancheremmo ad uno strettissi-mo dovere se al venerand' uomo non e-sternassimo ì sensi della nostra più af-fettuosa gratitudine, desiderosi che l'e-sempio suo abbia molti immitatori. È inutile il dire e ripetere V immenso utile che ne verrebbe alla Provincia intera 5 e parliamo anche deir utile morale. Il popolo toscano sì calcola, e non senza giusti motivi, uno de' più civili e più buoni d'animo delPItalia tutta: però i suoi curati sono de' più esperti agrono-mi italiani. 1 nomi dei Lastri e deiMa-lenottiy oltre a tant'altri sìeno testìmom' al nostro dire.
Possa la nostra patria aver un si-mile vanto !
md^
If » ^ara /tg-os;tfo IS.5I w. m
L'AGROPIHO RKCOaiTORE
il Economia riiFale, iiìteiito a promuovcpe in vìa istrulllva popolare il progresso
deir agricoltura ed altri oggetti economici dì patrio interesse»
Questo foglio viene reciatto e publicafo sotto gli aus|iicì della Società a»;ronoi.nca ceiilralc di Zara.
àSIMMAllte.
EconorBÌa rurale. — Dei ffcbi. -
già. — Della materia colorante il vino,
girne.
- Enolo-
— Mas-
DEI F I C H I.
" Dìmsw aròorìòus palrm. ,, scri-
veva pur saggramente il grande Geor-
gìco Mantovano. Ond"^ è che nella colti-
vazione delle piante dovranno esser sem-
pre anteposte quelle, che meglio alligna-
no sotto un dato cielo a preferenza dette
altre.
La coltivazione dei fichi meglu) re-
golata e più estesa dell'attuale, non man-
cherebbe pure di ridondare a rilevante
prò della classe rustica in spezie, nella
nostra Provincia, e noi la raccomandia'
ma caldamente a tutti.
Tanto il clima quanto la natura
(Ielle nostre terre sono adattatissimi per
questa pianta5 e prova ne sia che, ad
onta deir abbandono in cui si lasciano le
ficaie presso la maggior parte de' nostri
contadini, esse fruttano per modo che
qui a Zara nostra possiamo spesso a-
ver fino ad 8Ò fichi per un carantano.—
E si sprecano in modo veramente in-
degno.
Peccato che presso i contadini non
si possa generalizzare, per loro incu-
ria , il metodo di asciugare bene il frutto
di questa pianta. Nelle tristi giornate
del verno, quando la terra percossa dal
gelo nega ogni maniera di frutta, esso
potrebbe somministrar loro un salubre e
gradito companatico.
Noi non ci affideremo alla credula
speranza per modo da lusingarci, possa
questo prodotto, oltre alf aver provve-
duto di un' eccellente materia il consa^
mo interno della provincia, eìévarsì^ ài
grado da somministrar un' articolo di e-
spoi'tazioiie air estero, quantunque la ci-
.lllBIOlI.
AGRONOMO mCCOGLITORE
di Economia rurale, intento a promuovere in via istruttiva popolare il progresso
dell'agricoltura ed altri.oggetti economici dì patrio interesse.
Questo foglio viene redatto e pubiicato sotto gli auspici ilella Società agr^noMica centrale di Zara
Enologia. — Svinatura, (conliniiazione) •—
Chimica - Dell'illuminazione a gaz: Maniera eco-
nomica di procurarla — Della Salute - Dell'In-
fanzia.
Enologia.
Si^malura.
Continuazione Vedi numero precedente.
Avvertir» per ultimo il produttor
vinicolo nella svinatura di porre sempre
separati il vinò cliaro dal torBido, se
anche ritratti dallo stesso recipiente.
Quindi tosto che scorgerà uscir dalla
chiave il liquido imgombro dì corpicini, nuotanti in esso a niò di atomi e tra-
sformanti la sua limpidezza, mutazione
facilissima ad esser osservata coir esa-
minar di tratto in tratto il vino, quando
per giusto computo se ne possa conclu-
dere astratta dal recipiente una buona
metà, guardandolo in un bicchiere terse
di contro ad un lume od al chiarore del
sole 5 lo collocherà in apposito vaso a
parte, e darà la pienézza alla sua bótte
con altro vino bello e chiaro.
I vini torbidi collocati in recipienti
appesiti si lascian in pace per un qual-
che giorrfój'Onde Tingombro della feccia
possa depositare al fondo; operazione
spontanea, perchè la naturale loro gra-
vità fa precipitar al basso tutte le ma-
terie specificamente più gravi del vino.
Mediante saggi si rileva facilmente quan-
do ciò sia succeduto; allora si praiicà
un nuovo travaso per segregare la par-
te chiara dalla meno chiara. La prima
mette coli'altro vino buono; la se-
conda, versafà 'n.elle'vinacce , potrà ser-
vir ad aumentare la loro parte suscetr
tiva ad"* utilizzazione.
Quest^ avvertenze di tutto iilievò
pella buona riuscita de^ vini, ordinaria-
mente si lasciano desiderare nei nostri
contadini, i quali spinti da unafalsa spe-
culazione e guidati dalla cupidiggia di
*«tllO II,
Zara 20 Otiobrv iS3t M ir
L'ÌGROIOMO filCCOfiLiTORE
^iEconoir f'ìa rurale, iiitcnfo a promuovere in via isfrultiva popolare il progresso
fJeir agricoltura ed altri oggetti econoiiiid di patrio ioteresse.
l'rg^^TQ j- ' 'C'ie redatto e publicato Sotto gli aii-spici delia Società agronomica centrale di Zara
''^««as^^^^^^^^^^^ociazione ; Per Zara, un anno F. A; per fuori F. a.lG; sei mesi metà dell'importo.
fr ^^^'^«ntinuazione ). ec. —
(^t moltiplicare i pesci nei fiumi. -
Economia.
Cinologia.
"^mfie {Vedi numero precedente)
' ^'«ì^v P^'ncipali alteimiVne alle quali
|1ere «oggetti si possono distin-
loti categorie, giusta gli ef-
massa del liquido. Ap-
^•^^Jsto . ^ P'ima^ r acetosità ed il
% ca essere del vino in mi
N e affatto jiell*odore ^ nel sa-
y cosi% .'"^erna combinazione de' pritt-
h 'pi mentre alla seconda ii
^^^ificaz- quelle bensì svariate
più 0 meno sentite nel li-
quido vinoso, ma pero senza che sia av-
venuta in esso una nuova combinazione
di principi colla piena alterazione dello
stato suo naturale primitivo.
^ I segni caratteristici del vino pas-
sato allo stato di acéto sono: un odore
acre e penetrante in luogo del suo gra-
dito éd aromatico, ed un sapore forte,
caustico e poco gradito al palato se no»
misto a sostanze eterogenee, che ne as-
sorbano la massima parte.
II principale agente che faccia su- «
bire questa mutazione al vino è T aria
atmosferica posta .a contatto collo spi-
rito di vino prodotto dalla fermentazione
vinosa. Chiaro quindi* risulta che , onde
preservare da tale alterazione il vino,
primissima attenzione porrà il suolcultore
nel render quanto più gli sarà dato scarsa
razione delParia sul vino, e cercando
che in tutte le lavorazioni, cui gli dovisssé
prestai'e, vi abbia una difesa dagf! attac-
chi di quella, . ^
li processo chimico del vino in que-
sto passaggio dallo stato normale a
Anno II. Zara 9 Movembre a§51 M no
L'URONOMO RtCCOaiT
di Economia rurale, intento a promuovere in via istruttiva popolare il progresso
^ dell'agricoltura ed altri oggetti economici dì patrio interesse.
Questo foglio viene redatto e publicato sotto gli auspici delia Società agronouiica centrale di Zara
Prezzo d'Associiizione ; [^er Zara, un anno F. 4; per fuori F. 5:16; sei mesi metà dell'importo.
'Enologia (Continuazione ). Delazione delle ricer-
che fin qui praiicale intorna alla dominante
malattia della vite. — Della Salute. Dell'in-
fanzia — Meteorologia,
Enologìa.
{ontinuazione Vedi numero 17)
Ma non è così del guasto , la se-
conda deir alterazioni complete a cui il
vino passato nella botte può andar sog-
getto. Questo morbo può attaccare il
liquido vinoso indipendentemente affatto
da ogni e qualunque azione dell'aria so-
pra di lui. Vi vanno soggetti in prin-
cipal modo i vini nella cui confezione
non si usarono le debite precauzioni in
quanto alla mondezza de' relativi uten-
sili, ed alla separazione dei grani gua-
sti e marciti dai sani nell'atto della pi-
giatura deir uve : come pure quelli ri-
tratti da uve- in cui scarseggiava sen-
sibilmente il principio zuccherino.
E relativamente ai primi essi na-
scondono in sè fin da principio un ger-
me di corruzione, che si va spargendo
ed immedesimando nelle successive o-
perazirmi chimiche interne alla massa li-
quida con questa, fino a che tutta non
r abbia corrotta.
Com' è chiaro da sè, non v' ha
riparo a questo diffetto sviluppatosi u-
na volta: si potrà però benissimo ov-
viarlo usando i riguardi, ai quali fin
da principio accennammo parlando del
raccolto delle uve e della preparazione
degli istrumenti pella vendemmia : e que-
sto è il solo rimedio, cui questa malattia
in tale maniera di vini, si assoggetti con
indubbio buon esito.
Per i secondi poi, in cui la parte
zuccherosa fosse in quantità troppo pic-
cola, perchè sia fisso e mantenuto il vo-
luto equilibrio tra le parti componenti il
vino, è questo un fenomeno affatto ia*-
o ìg. 23 Moi^-eiitljffe 1851 W,. SI
110 uam
EcSnomìa rurale, intento a nroinnovere in vìa istruttiva popolare il progressi
. (leir agricoltura ed altri oggetti economici di patrio interesse, ùi
mff.
Questo foglio viene redatto e publicirlo sotta gli aus|)icì delia Società agroiiotaica centrale di Zara
brezzo ti'Associazione ; Per Znra, un anno F. 4 ; per fuori F. sqI mesi metà deiFimporto.
•fi'-• ; Economia domestica — Inlorno al tmdo di
emservare i fruiti. — Economia rurale. — Delle
fungaie artifiziali e dello sviluppo in genere dei
funghi ,-— Igiene — Della Salute. — Filologia.
.
A-.
Intorno al modo di coiservare i frutti.
g La preparazione' la più ,,semplice
dei frutti consiste ne! disporli in modo
4a poterli conservare freschi ed interi.
Degli uni si debbe ritardare la matura-
zione, di altri iìnpedire che non matu-
rino troppo. La maturazione dei frutti è
opera dell'azione dell'aria, del calore
e della luce, sempre meglio dunque si
conserveranno quanto meglio verranno
sottratti dair impressione dì questi tre
agenti. **
Ma questa regola patisce anch' essa
le sue eccezioni. 1 frutti che si raccolì-
go.no prima che sieno maturi non si vo*-
gliono privare interamente di aria, di
calore e di luce, perchè , o rimarreb-
bero acerbi e dur'r, come quando ven-
gono staccati dalla pianta, o s'infraci-
direbbero. Lo stesso si dica dei frutci
che si raccolgono maturi, come le uve,
le quali richieggono principalmente di
essere sottratte all' impressione di que-
sti agenti, sebbene di rado si ottenga
compiutamente questo intento j ma que-
ste si custodiscono minor tempo, invece
chei frutti maturati, dopo distaccati dalla
jvianta, possono darare lungo tempo sen-
za corrompersi.
^Parleremo ora soltanto delle cure
che si richieggono per la conservazione
dei fratti raccolti non bene maturati, e
questi som) principalmente le mele e le
pere.
La miglior dispensa pei frutti deve
avere una temperatura invariata; noFi
corrente d'aria, se non allorquando sarà
necessario di dargliela, e soprattutto
4»<io II. Zara 39 IToveiitljre 1S5I IV
11.. ii-ii ...i*
riaONOMO KICCOGilTORE
lIBlDDltiil&iilMD
di Economia rurale, intento a promuovere in via Istruttiva popolare il progresso
dell'agricoltura ed altri oggetti economici di patrio interesse.
Questo foglio viene redatto e publicato sotto gli auspici della Società ugroiioi.iica centrale di Zara
Prezzo d'Associazione; Per Zara, un anno F. 4; per fuori F. 5:10; sei mesi metà dell'importo.
Economia pubblica. Sull'educazione del po-
'polo minuto nella 'città. — Agricoltura. Del
Sovescio. — Igiene. Della Salute. — Enologia.
(Continuazione) — Varietà.
Economìa pubblica.
I SulV educazione del popolo minnto
nella Città»
Desiderio,
Li'èducazione, che pur a somiglianza
deila celeste rugiada scender dovrebbe
benèfica, fecondatrice egualmente delle
più umili valli come delle cime le più
eminenti del mondo sociale, a parlarne
®on qualche proprietà, costituisce an-
cora uno di quei fatti civili che contras-
segnati vanno dell'odioso nome di pri-
vilegio di caste: quelli, cui sorrise dei
suoi doni amica là fortuna j quelli, cui
una provvida sorte assegnò in retaggi»
resercizio d"*un'industria lucrosa, ec-
cedente ne' suoi prodotti il necessario alla
vita , si può dire ne formassero fino ad
ora tutto Tobbietto, che in essi alfatto
s'estingueva. Ma nella società v'ha un'
altra classe ancora, e questa fatalmente
non delle meno scarse di numero, classe
che per la tendenza alla crematistica del
secolo nostro va giornalmente esiendosi
in prodigiosa copia, quella cioè dei poveri
giornalieri e quella degli esposti, o co-
me altri le direbbero dei proletari, delle
quali se venisse chiesto qua!" è l'e-
ducazione attuale , quali i provvedimenti
cui la vigilanza del pubblico beiiesseVe
va attuando a migliorarla in appresso^
non certo sappiamo che si potrebbe ri*
spondere. - Il cuore non può non lasciarsi-
sopraffare dal più crucciante rammarico
in veder pelle strade il tanto numero di
ragazzi scalzi e quasi privi affatto di
ogni vestimento, abbandonati e negletti
da tutti ; come se non appartenessero alla