N. 38 Zara 19 Settembre 1875. Anno VI
LA DALMAZIA CATTOLICA
GIORNALE RELIGIOSO - POLITICO - ECONOMICO ■ LETTERARIO
v«irr ;"!”,^cSrosi" Esce la domenica mattina. .. 'Tto:. ■
fS. Paul Eph. IV. 15 S' Pctr, Jn»s,t«r, me», es.,
- i* *«•••, . (S- theronym. Epis. ad XVI. DamJ _• • • *os ipsos, aaxinante Deo, in dies alacriter operam Vestram
impensuros in tuenda salutari Ecclesiae doctrina, animisque in Religionis amore
et in verae fidei professione roborandis,....
cPio IX nel Breve dei 21 Febbrajo 1872 agli scriltori della Dalmazia Cattolica.)
Condizioni di associazione.
Iaer 5Zara. Per un anno anticipatamente . . fior. 5.
Pi"*" la Monarchia Amtro*IIngarica
Per un anno anticipatamente .... fior. 6.
IP*sr i ester®. Per un anno anticipatamente franchi 12 in oro.
L’associazione e obbligatoria per 1’intera annata. Chi non avrä dato
digdetta alla fine di un annata, si riterra associato anche per la seguente.
Le associazioni e gl’importi di danaro in gruppi, o meglio in as-
segni postali si dirigano all’Amministrazione della Dalmazia Cattolico
in Zara. Le corrispondenze affrancate al Redattore. I comunicati s’inse-
riscono al prezzo di soldi 8 la linea. Inserzioni in quarta pagina a ta
riffa assai moderata.
Un numero separato costa soldi 10.
I manoscritti non si restituiscono.
I congressi cattolici.
Sono invero consolanti le manifestazioni dei movimento
cattolico, che nelle ultime settimane si riscoutrarono ne1 vari
Congressi, che si tennero in Germania ed in Francia. i
giornali cattolici di questi giorni riproducono le delibera-
zioni di queste rispettabili Assemblee raccoltesi a Poitiers,
a Reims, a Friburgo ecc., deliberazioni che devono essere
accolte con simpatico interesse da tutti i benpensanti, ed
applicate, secondo ie speciali circostanze, ai cattolici an
che degli altri paesi, giacche molti interessi e doveri sono
proprl di tutti. Anche 1’ Italia, giusta il voto dei I.o Con
gresso tenuto in Venezia nel giugno dell’ anno seorso, si
prepara a celebrare dal 22 al 26 di questo mese il II o
Congresso Cattolico Italiano, in Firenze, sotto la presi
denza onoraria di quell’ Arcivescovo Mons. Cecconi. Ri-
cevemmo anzi dal Comitato permanente di Bologna, il pro
gramma di questo II.o Congresso, nel quale si vede come
iu un quadro 1’ ampiezza degli studi a cui deve rivolgersi
I’ attenzione dei cattolici, e i punti su cui deve impiegarsi
per loro parte uno zelo speciale.
Vi e un punto comune, di una singolare importanza
pe’ nostri tempi, e toccato da tutti i Congressi cattolici,
vogliam dire i doveri de’ fedeli in faccia al giornalismo 5 ^
punto sul quale moltissimi si fanno una dannosa illusione.
Di questo importante e vitale argomento, il Congresso
di Poitiers, tenutosi negli ultimi giorni dello seorso ago
sto, s’ occupo con speciale premura, e delibero di dare la
piü estesa pubblicitä ad una Nota, presentata al Congresso
dal Consiglio generale delle Conferenze di S. Vincenzo
de1 Paoli, risguardante appunto i doveri dei cattolici verso
il giornalismo.
La Nota comprende quattro punti. II primo riguarda
quei molti buoni cattolici, che non leggono nessun foglio
đattolico, ne Io appoggiano eolle loro associazioni. Cote-
storo, protestandosi convinti di cio che dicono i loro ami
ci, s’ interessano nnicamente di sapere ciocchö dicono i ne
mici 5 e con si bei ragionamento si ottiene, che il numero
degli abbonati ai giornali cattolici sia voramente meschino.
„Mentre in alcnni dipartimenti (dice I’ actore della Nota),
che io potrei nominare, il foglio irreligioso conta 10.000
abbonati, tra i quali molti eho credonsi oocellenti eattolici,
il foglio cattolico ne conta appena 600! Onde questo po
vero foglio vive appena, e ridolto ad un personale insuf-
ficiente, e costretto di far econornia di dispacci, di corri
spondenze, cio che Io riduce in uno stato d’ umiliante in-
ferioritä. Lo si accnsa, si dice ehe e male redatto, che e
senza interesse. Ma Ia colpa di chi e? Dei buoni cristiani
che non Io sostengono, che non gli danno mai un centesi
mo, e che, lodandone platonicamente le buone intenzioni,
vanno a portare il denaro al nemico.“
II secondo punto della Nota dei Congresso di Poitiers,
riguarda, quei Cattolici che non solo non leggono, ne ap
poggiano materialmente i giornali cattolici, ma adoperano
una severitä fuor di misura sui difetti di questi giornali.
La Nota sviluppa egregiamente questo punto, fä risaltare
i sacrifizi a cui, per la maggior parte, devono assoggettarsi
gli scrittori dei giornali cattolici, che dovrebbero almeno
venire ricompensati dagli applausi de’ buoni, i quali ultimi
invece per un leggiero ed equivoco deviamento dei gior
nale, non esitano a lanciargli addosso degli impropen e
Iasciarlo solo. „Sarebbe ora (conclude Ia Nota), che i cat
tolici mutassero sistema 5 questo modo di agire e piü dan-
noso di quello che si pensi“.
II terzo punto riguarda la massa dei cattolici, che con
male immenso, non leggono e non comperano che giornali
0 indifferenti od increduli. La Nota osserva in proposito:
„Se si facesse il calcolo, si troverebbe, che i cattolici, solo
col cessare dagli abbonamenti ai fogli catti vi, alie cattive
riviste, potrebbero avanzare una somma da soccorrere ric-
camente Ia buona stampa, e darie i mezzi di raggiungere
tal grado di altezza, da poter mostrarsi degna della causa
ehe essa difende“.
11 quarto punto prova la diminuzione dello spirito di
fede, che produce la lettura di giornali cattivi anche in
quelli, che per aver imparato ii catechismo trenta anni fa,
senza aver fatto studi profondi ne di storia, ne di filosofia,
ne di teologia, s’ immaginano di poter leggere impunemente
1 sofismi piü speciosi, Ie argomentazioni piü false, Ie ca
lunnie piü abilmente vestite, senza provarne il minimo ef
fetto cattivo. Sopra questo punto Ia Nota dipinge un qua
dro a oscurissime tinte, e rileva come la massa dei cat
tolici, abituati ad udire sempre 1’ obbiezione e la calunnia,
e mai la risposta e Ia difesa, bevendo temerariamente ogni
di una dose di veleno, finiscono col perdere la fede od al
meno coir illanguidirla.
La Nota dei Congresso di Poitiers incnlca inline i
doveri, che incombono ai cattolici verso Ia stampo, doveri
N. 15 Zara 12 Aprile 1874. Anno V'
Veritatem facientes in charitate, crescamus in
illo per omnia, qui est caput Christus.
(S. Paul. Eph. 1V. 15.
Esce la domenica maltina. Ego interim clamito:Si quis Cathedrae Oetri jungitur, meu^'
(S. Ilieronym. Epia, ad XVI.
....................Vos ipsos, auxiliante Deo, in dies alacriter operam Vestram
impensuros in tuenda salutari Ecclesia? doctrina, animisque in Religionis amore
et in vera; fidei professione roborandis,....
(Pio IX nel Breve dei 21 Febbrajo I8T2 agli scrillori delta Dalmazia Cattolica.)
Condizioni di associazione.
I*er S&ara. Per un anno anticipatamente. . flor. 5.
Per !a Monarch!» Au»tru-lngariea
Per un anno anticipatamente .... fior. 6.
Per Pestero. Per un anno anticipatamente franchi 12 in oro.
L’associazione e obbli^atoria per 1’intera annata. Chi non avrä dato
disdetta alla fine di un’annata, si riterra associato anche per la seguente.
Le associazioni e gl’importi di danaro in gruppi. o meglio in as-
segni postali si dirigano alVAmministrazione della Dalmazia Cattolica
in Zara. Le corrispondenze affrancate al Redattore. I comunicati s’inse-
riscono al prezzo di soldi S la linea. Inscrzioni in quarta pagina a ta-
rifia assai moderata. Nessun articolo firmato sarä inserito, ove esso non
sia accompagnato dall’importo di soldi 30 per Ia tassa di finanza. L’u
numero separato costa soldi 10. I manoscritti non si restituiscono.
Ii» catiora dei Vescovi e dei Sacerdoti
io Gicrinania.
Commovento e Io spettacolo clie ci presenta Ja Chie
sa in questi giorni in cui vitlima di accanito persecuzione,
nella sua perenne floridezza riprnduce gli ammirabili tratti
di fortezza cristiana dei martiri e confessori dei primi se-
coli, ed anima le popolazioni cattoliche a toccanti dimostra-
zioni di riverente vivissimo affetto verso le viuime glorio
se dei moderno pago nesimo, tl nuovo impero tedeseo, or-
goglioso di sua fortuna nei campi di baltaglia, prosegue
InsensatameiMe la lotta contro il Cattolicismo; ma se ogni
giorno puo trovare nuove vittime per isfogare il suo furore
protestante, ogni giorno va pure indeboletido il prestigio sui
quale si appoggia, ed affretta il sassolino die puö ahbat-
tere i piedi di argilla dei gran. colosso di bronzo e di ferro.
Al venerando prigioniero di Ostrovv mons. Ledochowski\
la cui biografia pubblicata dal giornalismo cattolico lo lia
inostrato una delle piu illustri personality della Chiesa; al-
I’ intrepido mons. Eberhard vescovo di Treviri. incarcerato
nella cittä di su i residenza, ora si aggiunge I’ arresto di
tnons. Melchers Arcivescovo di Colonia, la degna capita
le della Cattolica Renania, seguito il Merroledi santo
in mezzo alle dimostrazioni del Clero e dei popolo cui ve-
iiiva rapito. Deo gratias! Finis noster victoria Ecclesue
furono le parole pronunziate dall’Arcivescovo nell’ atto di
cedere alla violenza e di venire tradotto nel carcere; so
lenni parole clie rilevano I’ inanita della persecuzione della
quale si e fatto vitlima il Cattolicismo, persecuzione da cio,
come sempre, purificato delle umane miserie, risorge piu
forte.
I/ arresto di mons. Melchers sarä seguto con ogni
probability dalla cattura di altri Vescovi ; le prigioni tede-
sche riboccauo giä d* una mollitudine di sacerdoti cattolici
^a Treviri ve ne sono 50), contenti di subire ogni (»ena,
materiale piuttosto che tradire la propria coscienza coli' ub~
biuire a leggi sancite dallo Stato, ma rondannate dalla Clsie-
sa. Alla prigionia dei Vescovi e dei Sacerdoti precedono
e per molti ora soddisfano gravissime multe, conseguenza
delle quali e spesso la pubblica vendita dei mobili, e in
queste occasioni hanno luogo dei patetici episodi che ino
strano T inasprimento delle popolazioni contro il governo
persecutore, e il vivo amore ed attaccamento che le lega
Clero perseguitato, »
Insieme alla fortezza apostolica dei Vescovi e dei sa
cerdoti, si moslra f invitta fede e V infiessihile fermezza
I dei laici, i quali aderenti ai Pastori, loro inostrano un' a-
more, uua riconoscenza, uno spirito pronto a tuiti i sacri-
fizi, ehe in mezzo alle tribolazioni e d’ indicibile conforto
al Clero. Le prigioni, oggetto fi n ora d' abboniinio, sono
ora divenute di venerazione e di cure gentili. A Treviri
illustri daine, mentre cercano di soccorrere i famigliari dei
Vescovo ridotli ail" indigenza, si danno preuiura di ornare
con fiori 1’ esterno della cella che chiude il loro Pastore.
AU" arresto di qualche sacerdote, accadono spesso scene
commoventi. I parrochiani vogliono accompagnare per
alcune ore il sacerdote arrestato e molti lo yogliuiio se-* .
guire fino alie porte del carcere. Per via la folia si pone
a recitare pregliiere, a cantaris inni religiosi; scelgono un
bellissimo inno clie il popolo canta al Vangelo: 0 Signo
re vi ringraziarno che ci avete dato la vera fede, ed al
ia fine: Per questa veritä il cristiano dä il suo sangue
e la sua vita. All’ uscire poi di taluno dalle prigioni non
uianca una nuova dimostrazione; una deputazione del suo
paese V attende, lo riconduce come io trionfo e la sua ni
trata nel paese e salutata dal suono delle campane e dal
giubilo della popolazione.
Bisogna leggere le dimostrazioni clie banno precednto
1’ arresto dell’Arcivescovo di Colonia per convincersi quan
to e vivo il sentimento cattolico e per imparare come i co
nati dei governi per opprimere lo chiesa, servono invece a
glorificarla. Nella domenica 22 marzo P Arcivescovo nel-
I’ uscire di chiesa trovo la piazza diuanzi il suo maestoso
duomo e le strade adiacenti tanto gremite di genie che a-
spettava il suo caro paslore, che la enrrozza non potea
proseguire, ed egli dovette andare a piedi semp»e applau
dito con sonori hoch dall’ immensa folia, clie diuanzi il pa-
lazzo canto 1 inno suaccennato. Anivato I’ Arcivescovo al
palazzo cominciarono ad entrarvi pure numerose deputazio-
ni delle diverse cittä della diocesi, venute da tuile le parti
per attestare al carissimo Pastore la loro piena adesione
ed immutabile fermezza, t* per assicurare che niente po-
trebbe separare il suo gregge ne da lui ne dalla santa
»Sede Apostolica. Fino alia sera di quel giorno nna depu
tazione seguiva 1’ altra, altre ne sorvennero nei giorni se-
guenti, e a uitte 1’ insigne Prelato dirigeva parole »ii con
forto e di consolazione, esortando i suoi. fedeii a star fer
ini ed immobili come gli scogli nelle jnesenti burrascho ed
biliti corae segue:
Arcivescovato di Zara fio. 6146:34; di Spalato fio. 3481; di
Ragusa fio. 667. — Vescovato di Sebenico fior. 3600; di Lesina
10,794:53; di Cattaro 1200. — Totale fio. 25,889:27. - Vesco
vato di Arbe fio. 2182; di Nona fior. 2400-, di Scardona fio. 6000;
di Trab fio. 5170; di Macarsca fio. 6000; di Curzola fio. 1615. —-
Totale fio. 23,365.
Furono perciö avviate delle pratiche per una nuova organiz-
zazione ecclesiastica in Dalmazia, le quali toccarono il loro coni-
pimeuto nella Sovrana Risoluzione del 17 Marzo e 6 Agosto 1819.
Conforme alla Sovrana Risoluzione 17 Marzo 1819 avrebbe dovuto
esser divisa la Dalmazia in 5 diocesi (Zara, Spalato, Ragusa, Le
sion, Cattaro) e la diocesi di Sebenico essere soppressa, restaudo
unicamente da stabilire se con Zara o con Spalato essa sarebbe
da iucorporarsi.
Ma la susseguente Sovrana Risolnzione dei 6 Agosto 1819,
dispose affincbe per il momento la diocesi di Sebenico non dovesse
essere soppressa. Colla stessa Sovrana Risoluzione fu Zara stabilita
per sede arcivescovile.
La dotazione dei vescovati da organizzarsi era cosi sta
bilita:
l.o L’Arcivescovo di Zara (incorporati i vesco-
vati di Nona e Scardona)................................................ f. 12000: —
2.0 Vescovo di Spalato (incorporati Trail e Ma
carsca) ............................................................................ n 8000: —
3.0 Vescovo di Ragusa (incorporato Stagno e
Curzola) ....... ................................................................... 5? 8000:-
4.0 Vescovo di Lesina (la primiera dotazione) n 10794:53
5.0 Vescovo di Sebenico............................................................. n 6000:—
6.0 Vescovo di Cattaro.................................................... v 5000: —
Somma f. 49794:53
Queste dotazioni furono pressoche coperte mediante gli esi-
stenti mezzi di dotazione dei vescovati conservati, e di quelli che
erano destinati alia soppressione.
In base a ciö furono intavolate delle trattative colla S. Sede,
e conehiuse mediante la Bolla „Locum Beati Petri11 dei 30 Giu
gno 1828.
Questa Bolla (emanata dietro concerto fra la S. Sede ed
Governo Austriaco) contempla Ie sei menzionate sedi vescovili colle
diocesi esattamente determinate, e colle accennate dotazioui dei
Vescovi.
stato presago dell’ avvenire, di non recar danno nella guerra a ve-
run popolo cristiano; poichö voleva egli la Crociata propriamente
per null’altro clie per la conquista di Terra Santa. Ma i Veneziani
fecero tosto sospettare di se, perche non ne vollero sapere di una
tale condizione. In Venezia era raccolto nn nobila e florido eser
cito e numeroso si cbe non si era mai visto 1’ eguale. Provvisto
d’ogni bisognevole pegli uomini e pei cavalli; le navi magnifiche
ed ottimameute fornite che mai non s’eran vedute le simili. E cosi
la Repubblica avea adempiute le sue promesse; ma i Baroni al-
1’ incontro non potevano soddisfare alio proprie, maucando di da
naro. L’ aslulo Doge, visto essere impossibile ai Crociati di pagare
tutta questa somma pattuita per 1’allestimento, avvisö essere giunto
il tempo di manifestare il suo premeditato disegno. Esposo al Con-
siglio ehe se i Crociati non avessero potuto raantenere ed eseguire
la promessa col pagare qnanto ancora dovevano, giacchö ad una
quo a avevano di giä soddisfatto, la Repubblica avrebbe diritto di
ritenersi qnanto aveva ricevnto; perö gli parebbe cosa non troppo
onorevole ii farlo: da lungo tempo il Ro d’Ungheria avere ritolto
Zara a Veuczia: questa cittä essere la nemica eterna della Repub
blica: i Crociati potrebbero ajntarla a conquistarla, e ciö in com
penso dei 54 mila marchi d' argento, che le dovevano ancora. A
queste iuique proposte, che trovarono favorevole incontro presso il
tolici di rito greco, 77,139 greco-orientali, 310 israeliti ecc. Esi-
stendo ora in Dalmazia due vescovati della chiesa greco-orientale,
la conservazione di sei vescovati cattolici, iu confronto a quelli,
non 6 esorbitante.
Per la dotazione viene contribuito dalla parte del fondo di
religione:
1.0 Per 1’arcivescovato di Zara f. 11,424;
2.0 Pel Vescovo di Sebenico „ 4,777;
3.0 „ „ „ Lesina „ 10,144;
4.0 „ „ „ Ragusa „ 7,762;
5.0 „ „ „ Cattaro „ 5,136.
II Vescovo di Spalato gode una dotazione reale.
Senza considerare ehe una diminuzione di questi vescovati
arrecherebbe alle finauze dello Stato nn risparmio appena degno
di vienzione, essendochö la istituzione dei Provicariati sarebbe ine
vitabile, 1’ attuale conservazione dei medesimi viene reclamata dalla
posiziotie topografica del paese, dalla diffieoltä delle comnnicazioni,
da circostanze nazionali e religiose, e da una serie di particolaritä,
le quali non permettono di prendere uuicamente per norma ii nu
mero della popolazione.
-MX--------------------------------
Nuovi raggiri diplomatici.
E ben desolante Io spettacoio, cbe vediamo a Roma
dopo Pinfausto 20 settembre 1870. Non e qui nostro in-
tendimento 1' enumerare tutti i rnali, che vennero da quel
giorno portati alia Cbiesa, volendo soltanto rivolgere 1’ at
tenzione dei lettori a quelle rappresentanze diplomatic!!?,
cbe circondano ancora il trono del S. Padre e delle quali
anche si vorrebbe privarlo. La prima Potenza, che si mise
su questa via, fa la protestante Olanda, Ia quale richiamu
dalla Santa Sede il suo ambasciatore, quantunque questa
ultima continui, come per Io innanzi, farsi rappresentare al-
P Aja dal suo Internunzio. Un1 altro colpo venne menato
sotto qnesto riguardo dall’ astuto canceiliere germanico, ii
quale-non voile ancora rompere definitivaniente ogni legame
diplomatico colla corte pontificia, giaeclie ogni anno, quando
si discute a Berlino il bilancio, Bismarck difende la con
servazione della somma, necessaria al mantenimento delr-
I’ ambasciatore presso la S. Sede. E vero clie questi og-
ffisiorno e assente a motivo del conflilto ecclesiastico deila
Prussia, ma il canceiliere non depose ancora la speranza,
Consiglio, doq si piegavano i Crociati Francesi dapprima, mavinti
finalmente dai grossi regali, e costretti dalla necessitä risolvettero.
dl accettarle. Scelto allora per Duce della spedizione sö stesso, il
Doge Enrico parlö al popolo e ai Crociati radunati nella Basilica
di S. Marco: si fece attaccare in sul petto una grossa croce, ed
entusiastandoli indusse col suo esempio molti Veneziani a «eguirlo.
Indi armate di tutto pouto Ie navi s’accinse alla partenza. Quando
d’ un tratto arriva in Venezia il legato pontificio, il Cardinal Pietro
del titolo di S* Marcello ad aflYettare Ia partenza per Alessandria,
e distorli dalla spedizione contro Zara, con incarico di accompa-
gnare I’ esercito, ed impedire per quanto fosse da lui I’ esecazione
del suo disegno. I Veneziani non accolsero come si addiceva il
Cardinale, cbe anzi il Doge ed il Consiglio gli fecero intendere,
clie se vo’e^a accompagnare la spedizione come predicatore, bene,
ma se in qualitä di Legato Pontificio, si rimanesse. I Crociati A-
lemanni, i quali, per essere giuuti piü tardi, non poterono essere
corrotti coi doDativi nö coll' oro comprati, si opposero energica-
inente alia spedizione di Zara. Dissero apertamente ingiusta la
guerra contro questa cittä cristiana, perchö i I Re Andrea d’Un
gheria in un co’ suoi sudditi aveva ei pure brandita la Croce, e per
tal modo riposava sotto la protezione della Santa Sede. E perchö
videro fermi ed ostioati i Veneziani ed i Francesi nel loro iniquo
— 305 —
Qtfeste dotazioni, le quali, a risarcimento delle decime eccle
siastiche di una volta in fondi stabili, consistevano in assegni dal-
l’erario e dal fondo di religione di una volta, erano nel 1819 sta-
Attualmente. la popolazione della Dalmazia ammonta a 442,796
anime, delle qnali sono 337,800 cattolici di rito latino, 340 cat-
che limitato alia sola Diócesi, che finalmente questi
poveri giovani dimoranti nel Seminario di Ragusa,
quasi tutti della campagna, non potrebbero né a pro-
prie spese, né a quelle del Seminario, frequentare una
scuola molto piü dispendiosa perché fuori di patria.
Forse in tal caso si potrebbero aspettare dall' ecc. i.
r. Governo un venti o trenta stipendi annuali, per-
ché si cavassero da altrettanti giovani quegli otto
o dieci preti che bisognano ogni anno per la Diócesi?
Al lume di queste ragioni altrettanto inelutta-
bili quanto evidenti, il piccolo studio di Ragusa, che
noi non avremo certo coraggio di chiamare né vero
Istituto privato contemplato dalla legge, né meno Scuo-
la cívica o popolare, apparirá a chiunque discorre senza
prevenzioni non una contravvenzione alie leggi, non
una macchina contro F i. r. Ginnasio di Ragusa, ma
una tavola di rifugio, con cui il Vescovo tra 1' adem-
pimento delle leggi divine ed umane cerca di con-
durre i suoi Chierici a salvamento. Pero il vero po-
polo di Ragusa lnngi dal presentare suppliche per-
ché questo piccolo insegnamento venga soppresso dal-
1' Autoritá, come vorrebbe il nostro corrispondente,
fa mille voti e preghiere perché gli sia conservato,
come utilissimo alia scienza e pietk ecclesiastica, anzi
necessario.
NOTIZIE VARIE.
Per iniziativa del Capitanato portuale di Spa-
lato fu fissata una specie di stazione Semafórica in
quella citta, onde studiare le diverse variazioni at-
mosferiche nell' Adriático.
II giorno 27 p. p. tre individui appartenenti al
villaggio di Luka e trovantisi in una barchetta ca-
rica di legna furono colti da pessimo tempo nel ca
nale fra Luka ed Eso. Si capovolse la barea. Uno
fu rinvenuto cadavere entro la medesima, un altro
fu veduto calar giu a venti passi di distanza da ter-
ra, e del terzo non si e ancor nulla saputo. Erano
il padre col figlio, ed un giovane di circa 20 anni.
A Spalato il vajuolo va da diversi giorni sce-
mando e si spera che i rari casi che di quando in
quando in questi ultimi tempi si rinnovano siano gli
ultimi sforzi che esso fa. Finora nella città sono morte
72 persone; in Borgo-grande più di 100; in Borgo-
LuÔac 28, sicchè questo terribile flagello conta fra
di noi più di 200 vittime, cifra che per lo passato
non fu raggiunta mai, nemmeno nel colera del 1855.
II numero poi degli ammalati ascende oltre a 1500.
Ci annunziano da Spalato la morte di Mons.
Pietro Manger, decano di quel Capitulo Cattedrale.
Fu uomo che amo il suo nativo paese come non mol-
ti ai giorni sanno amarlo e non risparmio sacrifizí
per procúrame il lustro. E sua fondazione V Asilo d'
infamia al quale ha prestato cure indefesse, e cosi
raramente, almeno fra noi, imitate. Dio conceda al-
ia sua anima la pace dei Giusti.
Veniamo a rilevare che il Consigliere di Luo-
gotenenza Cav. Stefano Carié venne insignito da S.
S. il Pontefice della dignitá di Cameriere secreto.
Leggiamo nel Corriere delle Marche: „La Di-
rezione della Societa Florio ha stabilito il seguente
prolungamento ed allacciamento della linea Ancona-
Zara, riputando di appagare cosi i voti manifestatili
dalla Camera di Commercio ed associazione dei Com-
mercianti.
A cominciare dal 2 Gennajo la linea Ancona-
Zara sark estesa fino a Trieste da una parte, fino
a Corfú dall' altra. II piróscafo Ancona partira il 2
da Trieste, per venire in Ancona; da dove andrá a
Zara e di lh a Barí, Brindisi, Corfú. Cosi Ancona
avrk una linea diretta con Trieste.
II piróscafo Tirreno, partendo il 31 gennajo da
Corfú, toccherá, Brindisi, Bari, Zara, Ancona, Trieste."
In tal modo Zara avrá una seconda linea diret-
ta e celere con Ancona. Ci piace notare che i due
battelli che vanno a sostituire il Bettino Ricasoli, il
quale pella sua piccolezza sembrava addatto piutos-
to ad una comunicazione fra Zara ed i suoi scogli,
di quello che alie, diffieili traversate dell' Adriático,
devono essere convenienti alio scopo, giacché 1' Anco-
na numera 600, ed il Tirreno 800 tonnellate.
Il S. Collegio dei Cardinali ha perduto nell' an-
no scorso sei de'suoi membri: gli E.mi Luigi Van-
nicelli Casoni, arcivescovo di Ferrara; Luigi Trevi-
sanato, patriarca di Venezia; Filippo de Angelis,
arcivescovo di Fermo; Sisto Riario Sforza, arcive-
scovo di Napoli; Annibale Capalti, prefetto della S.
Congregazione degli Studî ; Andrea Bizzarri, prefetto
della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari.
Ecco l'età di molti Sovrani regnanti fino al
giorno 1 gennaio 1878: Pio IX, anni 85, mesi 7,
giomi 18; Guglielmo I di Germania, a. 80, m. 9.
g. 9; Guglielmo III re d'Olanda, a. 60, m. 10, g.
12; Cristiano IX re di Danimarca a. 59, m. 10, g.
23 ; Alessandro II di Russia a. 59, m. 10, g. 1 ; Vit-
toria regina d'Inghilterra a. 58, m. 7, g. 7 ; Vitto-
rio Emanuele, a. 57, m. 9, g. 17; Carlo I re di Wur-
temberg a. 54, m. 9, g. 25; Pietro II di Brasile a.
52, g. 29; Alberto re di Sassonia a. 49, m. 8, g. 8;
Oscarre II re di Svezia a. 48, m. 11, g. 10; Fran-
cesco Giuseppe I Imperatore d' Austria a. 47, m. 4,
g. 13; Leopoldo II re dei Belgi a. 42, m. 8, g. 22;
Luigi I re di Portogallo a. 39, m. 2; Abdul Hamid
a. 35, m. 3, g. 9; Luigi II re di Baviera a. 32, m.
4, g. 6 ; Giorgio I re degli Elleni a. 32, g. 7 ; Al-
fonso XII re di Spagna a. 20, m. 1, g. 2.
La Maestà di Vittorio Emanuele per ricompen-
sare i grandi servizî che il barone Nicotera ha reso
alla monarchia, lo decoro col gran Cordone dei Ss.
Maui'izio e Lazzaro. Cosi, secondo 1' „Unità Cattolica"
di Torino il bar. Nicotera ha due glorie, la catena
del galeotto che nel 1857 gli aveva dato il re di Na-
poli, e il gran cordone che vent' anni dopo gli ha
regalato il re d' Italia,
Crkvena glasila.
Katolički Propovjednik; oredjoje ga g. Hinko
Hladaćek, župnik u Županji kod Vinkovaca; izlazi
svaki mjesec u svezku od 4-5 araka; ciena mu 5
fior. na god.
U prvom tečaja, u Fiepoj knjizi od 932 strane,
priobćio je radini i poduzetni g. Hladaček hrvatskom
svećenstvu 156 sastavaka za sve nedjelje i svetce kroz
godiuu. Imade jih iz pera biskupa Strossmajera, aka-
demika Vebera, Zagrebačkog kanonika Milašinovića,
koji ide med najmarljivije suradnike Propovjednika,
iz pera profesora Senjskog Zagara i Djakovačkog
Libalda, kapueinskog provincijala na Rieci Otca Velea
itd. S proizvodi ovakovih ljudi može svatko biti za-
dovoljan. Iz Dalmacije oglasio se do sad jedini g.
Matas s krasnim govorom o sv. Antunu Padovan-
skom. Za drugi tečaj nadamo se, da će porasti broj
vrstnih pomagača, a očekujemo da će i naša Dalma-
cija biti brojnije zastupana. Gospodin Hladeček pri-
pravan je dobre, promišljene radnje primjereno na-
graditi; on se na onako težak posao nije dao iz spe-
kulacije. Neka se dakle prihvate pera oni, koji imadu
vremena i sposobnosti, osobito mladji; nek prevadja-
ju, priuredjuju il sastavljaju; sebi mogu štogod pri-
baviti, izvježbat će se u poglavitom poslu svog zva-
nja, a svim nama biti će čast i dika.
Katolički Zagrebački List začeti će novom go-
dinom svoj 29 tečaj. l?Akz\ jedan pat na tjedan; ciena
mu izvan Zagreba 6 fioj% na „god.
Glasnik biskupije DjakovaČke• Sriemske (tečaj VI)
izlazi koncem svakog mjeseca u Djakovu. Osim služ-
benih spisa Ordinarijata Djakovačkoga donaša u sva
kom broju po koju razpravu liturgičnu, pastoralnu il
kanoničnu. Ciena mu fior. 3:50 na god.
Hrvatski Učitelj, vrstno uredjivani list (II. te-
čaj) pun života i katoličkog duha izlazi u Zagrebu
dva krat na mjesec. Ciena mu 3 fior. na god.
Primismo Poziv na pređplatu, iz kojeg
priobćujemo sliedeće:
Pošto se novim školskim zakonom u pučkoj
školi propisuje i tjelovježba, kano naučni i uzgojni
predmet, a mi opet u našoj književnosti neimamo
spisa, koji bi toj namjeri podpunoma odgovarao, pa
nije ni izgleda, da će hrvatsko učiteljstvo kao i
prijatelji gimnastike takovu knjigu skoro u ruke
dobiti, s toga podpisani odlučiše izdavati gimnastički
list sa slikami pod naslovom „Hrvatski Sokol" ....
— U listu naumismo njegovati više praktični, nego
li teoretični dio .... Vježbe biti će udešene za mla-
dež obojega spola, tako da se uzmognu i naše uči-
teljice poslužiti ovim listom .... A napokon dobro
će doći naš list i školskim nadzornikom i predsjedni-
kom školskih odbora.
List bi izlazio svakoga 15. u mjesecu na čita-
vom arku u velikoj četvrtini (po prilici oblik „Vien-
ca"), a ciena bila bi mu na godinu 3 for., na pol
godine polovinu toga. Učiteljski pripravnici i pripra-
vnice dobivaju list za 2 for. na godinu.
Pošto je pako izdavanje ovakova lista podosta
velikimi žrtvami skopčano .... — s toga pozivljemo
ovime najuljudnije svekoliko hrvatsko učiteljstvo
kao i sve prijatelje tjelovježbe na pređplatu gori
pomenutoga lista.
Prijavi li nam se dovoljan broj predplatnika
(list će se samo takovim slati) barem do 10. siečnja,
da budemo sigurno mogli pokriti tiskarske troškove
(jer nam do kakove vlastite dobiti nije,) to će prvi
broj izaći već 20. siečnja, a ostali sliedit će redo-
vito za njim.
Napokon i ovo: bude li obilnije materijalne
podpore, drage volje povećat ćemo list.
Predplata pošilja se najbolje poštanskom na-
putnlcom (Postanweisung) na upravu „Hrvatskoga
Sokola", Opatovina 102.
Podjedno pozivljem p. n. gg. učitelje, učiteljice
kao i sve prijatelje mladeži na pređplatu knjižice:
„Tjelovježbene sigre za mladež obojega spola"
(Turnspiele) od And. Hajdenaka....
Djelce ovo nalazi se već pod tiskom, te će biti
gotovo do polovine mjeseca siečnja 1878. godine.
Spisak taj štampan na vrlo ukusnoj artiji u
obliku „Smilja", sa glasbenimi i ilustriranimi prilozi,
obsizat će 6 do 7 tabaka, te za naše predplatnike
udaramo cienu na 50 novč., dočim će knjižarska
ciena znatno poskočiti.
Predplatnici „Hrvatskoga Sokola,, dobit će
„Djetinje sigre" sa listom.
Novci za knjigu mogu se poslati skupa sa
predplatninom na naš list, a može se predbrojiti na
jedno i drugo posebice. Novci se šalju upravi „ Hr-
vatskoga Sokola", Opatovina br. 10Ž
U Zagrebu, 15. prosinca 1877.
Franjo Hochman,
učitelj tjelovježbe.
Andrija Hajdenak,
učitelj kr. mužke vježbaonice.
"^síPSHg=D=a¿>-
Ringraziamenti.
Colpita da malattia acuta e gravissima, che mi
ridusse in filo di vita, attribuisco la guarigione in-
sperata particolarmente alie sapienti, solerti ed affet-
tuose prestazioni dell' egregio medico D.r Vincenzo
Ergovac. Mi sentó in obbligo di rendergliene i miei
piú vivi ringraziamenti anche in questa forma, che
pubblicamente riproduce il sentimento della mia
profonda stima verso di lui.
Elena Demarchi-Rougier.
Ai numerosi amici e conoscenti, che nella pe:
nosa e lunga malattia mi porsero indimenticabili
segni d'interessamento, non essendo in grado di re-
carmi io stessa ad esprimere, trovo di far conoscere
per la stampa i miei vivissimi ringraziamenti, e li
prego di accoglierli come sincera espressione di un
cuore riconoscente,
Elena Demarchi-Rougier.
Ultime notlzie.
Un telegramma da Vienna del 1 corr.
annunzia che il ministro Andrassy ricevette
da S. M. I' Imperatore il colare d' oro.
Con impazienza si aspetta dagli Unghe-
resi un ordine minisíeriale che verrà emanato
quanto prima a fine di restringere il diritto
delle riunioni massimamente nella capitale.
Questi fatti come è ben naturale producono
nel partíto estremo dei Magiarf «íi'impressf*0í?e~
odiosissima.
Viene a chiarirsi alquanto la parte che
intende rappresentare d' ora innanzi 1' Inghil-
terra nella questione orientale. Influentissimi
personaggi e le trades unions (riunioni d* o-
perai) reclamano la política della stretta neu-
tralité. Lo „Standard" poi decisamente dice
che F Inghilterra non intende uscire d$lla pas-
sivité e che se sfodererà la spada lo farà non
per difendere lo sgoverno turco ma per pro-
teggere i suoi interessi che sono únicamente
ail' istmo di Suez ed alio stretto dei Dardanelli.
La Grecia s' arma continuamente e 1' opi-
nione pubblica ogni dï si mostra più proclive
alia guerra.
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Tipografía di Giovanni Woditzka.
N. 7. . i . . Zara, Yenerdi 25 Gennajo 1878. Ániió IX.
KATOLIČKA DALMACIJA
Veritatem facienles in charitate, erescamus in
ill« per omnia, qui est caput Chrietus.
fS\ Paul. Eph. IV. ÍÓ.
Esce il Lunedi ed il Venerdl. Kgo interim elamito ; Si quis Cathedrae Petri jnngitiu, meu» ««t
(S. flierottym. Epi*. XVI, ail fíatn.j
roborandis.
Vos ipsos, auxiliante Deo, in dies alacriter operam Vestram impensuros in tuenda ¡-alutari Eeclesise doctrina, animisque in Heligioiiis amore et in verte fldet professfftit
(Pió IX nel Breve, del SI Febbrajo 1872 aijli seriltori della Dalmazia Cattoliea.)
Condizioni d'associazione. — Per Zara per un anno anticipatamente fior. 6. — Per la Monarchia Austro-Ungarica fior. 7. — Per Testero per un anno fran-
chi 15 in oro. — L'associazione è obbligatoria per V intera annata. Chi non avrà dato disdetta alla fine di un1 annata, si riterrà associato anche per la seguente. — Le as-
sociazioni e grimporti di denaro in gruppi, o meglio in assegni postali, si dirigano all' Amministrazione della Dalmazia Cattoliea in Zara. Le corrispondenze affrancate alia
Hedazione. I comunicati s1 inseriscono al prezzo di s. 10 la linea. Inserzioni in quarlj* pagina a"_tariífa assai inoderata. Un N.ro separato s. 8.1 manoscritti non si rfestituíscóno.
— —fr
i zato što nema tko da im osvojene zemlje
otme i Sultanu povratk
Uz toliko veoma Je znamenito što Rusi,
sudeć po zadnjim viestima, došav u Jedrenu
ne obustavile dalje ratovanje. Vidi se da ovaj
grad nije bio zadnji u njihovim namjeram, inače
oni, ostaviv posadu, ueli krenuli bili namah na-
pram Carigradu, da i Jnjemu bedeme ogleda-
ju. Jedrena opominje Air od g. 1829 kad je
Grčkoj priznata bila nezavisnost. Tim se tu-
mači čemu do Jedrene i dalje. Rusi ipak i nje
saveznici biti će uvjereni da ohola turska pred-
stojnica ima mnogo prbsaea te da o njoj za
sada bolje da ne bude ni sbora ni tvora. Ca-
rigrad nema po Rusiji| ni državnoga ni na-
rodnoga dali samo trgovačkoga zakonitoga
smisla; a gdje trgovački odnošaji stupaju na
polje Viktoriji na? && »¿Veće dnie* Čemu da-
kle novih neprijatelja? Bez Carigrada lašnje
će uzpjeti dogovori, laglje će se sklonuti Ot-
manska Porta na popustljivost. S turskim Ca-
rigradom moći će junačka Crna gora Nikši-
ćem i Zetom popuniti pouzani pas, Srbija viti
barjak na Nišu i posjesti djedovinu, Grčka
vladat u Tesaliji, Bugarska uživat neodvisnost
ili barem samoupravu. S ruskim Carigradom
predstolnica bi turska možda prije prešla u
Jedrenu nego u Brusu. Na Marici se može
utanačiti povoljan mir, a i u Carigradu se la-
ko zamiešati europejska krv.
Doba u koje ulazimo najužasnije je; došle
se osvajalo a nije se dielilo. Za prvfo malo
tko mari, za drugo mari svak. I drugi znakovi
novu mienu navieštuju. S Apokorone na Kandiji
ustačka iskra zapalila jurve ravnu Tesaliju.
Što će Kraljevina? Što će Evropa?
Veritas odium parit.
Una nuova prova di questa massima ce la dà
il Costituùonale nel suo numero della scorsa domeni-
ca. Stizziío perché osammo nel nostro num. 4 ricac-
ciargli in gola una maligna calunnia, smascherare
una vile insinuazione, rilevare un' insipiente temerità;
sdegnato perché si sentí colpire nel vivo dalla forza
della verità egli, che per il suo liberalismo si crede-
va invulnerabile al par di Achille, si lascia prendere
furiosamente dall' odio contro di noi. E P odio é una
passione che accieca terribilmente 1' intelletto, per cui
questo non ragiona, ma farnetica e delira. Ed ecco
perché nel suo articolo il Costituzionale moralizza e
calunnia, piange e s' adira, insolentisce e fa mostra
di essere commosso, accusa e giustifica, inneggia e
deprime secondo gli accessi da cui è preso. E un
fenomeno psicologico questo che noi non sappiamo
conciliare col raccoglimento che dovrebbe ispirare
un sentito dolore, colla calma che dovrebbe accom-
pagnare la partecipazione sincera ad un lutto. Potrà
anche questo essere una conquista del progresso, che
noi non intendiamo; ma appunto perciô, ed abbia la
bontà di compatirci giudicando noi le cose con vec-
chie idee, ci sembra il suo pianto sulla morte di
Vittorio Emanuele quasi una manovra di partito,
mentre ne vediamo interrotti i singhiozzi da in
sinuazioni tendenti ad esporre all' esecrazione altrui
persone, a cui l'annunzio della catástrofe avrà sug-
gerito, siamo certi, una prece per 1' anima del tra-
Zađar, 25 sječnja.
Jedan za drugim do 18 tek. omakoše
dvanaest mjeseca od kada je Porta odbacila
predloge Carigradske konferencije. Taman na
18 sječnja prošle godine Mithad paši nalo-
ženo bilo nek Čita turskim velikašim na okupu
što Europa zahtieva i opiše im crno stanje
turske carevine. Skupština, uzdajue se možda
u staru narodnu sreću, prezre složnu volju
Čitave Europe i opominjuć svoju nezavisnost
u riešenju domaćih posala, razidje se vičuć
„smrt al sramotu nikad". Ovaj odgovor ne-
milo se dojmio diplomata te netom u ime vi-
soke kapije Safket paša nakon dva dana javno
i svečano očitova što Turska misli, poklisari,
podpisav zapisnik, odoše.
Nastalo novo doba. Crna olujina izvijajue
se preko prostranih ravnina čak od Bieloga
do Crnoga mora nagomilavala se oko Pruta
prieteć grmljavinom topova, tučom tvrdih ta-
neta. osamljenoj ali ipak gordoj ratobornosti
sunčeva i mjesečeva brajana. Ponove se ipak
mirni pokušaji, kojim se nastojalo sklonuti
Sultana, uzalud; pukne rat, zatutnje topovi,
začme kreševo medju dva carstva, dva sto-
ljetna ljuta protiv-nika.
Poznato je kako je sreća naginjala iz
početka najprije Rusiji i kako joj se pak iz-
nevjerila Osman pašinom vještinom i krabrošćn
njegove vojske. Nu kad pade Plevna Rusi,
kršeć preostavše odpore, nastave slavodobitno
marš put Careva grada i eno ih jurve u
Drinopolju.
Hoće li Turci sada poprimiti ozbiljno
dogovaranje o miru ili primirju ili će se još
za koje doba obazirati na krvavu prošlost i
nastaviti strašni rat? Od Dunava do Balka-
na, od Balkana do Stambula krv zemlju poji,
hoće li Osmanlije popustiti ili će pogledav na
krvavo zemljište svrnut oko i na krvavi ba-
rjak svoj ?
Po svoj prilici ili u Carigradu il pod
Carigradom kane i ruska i turska vlada uta-
načiti mir. Još je jednom Drinopolje završilo
tursko-ruski rat, sa da može Carigrad.
Težko je pak i nagadjati koji će bit u-
vjeti. Nu o cjelokupnosti ovaj put nema bit
govora, viču jednoglasice svi ruski listovi, I
Bismark dodaje ruku. „Nordd. Allg. Zeitung"
a s njom mnoga druga njemačka glasila bistro
i Čisto to izpoviedaju. „Rusija neće pristati na
mir ako se ne ukinu sa svim harači, obstoje-
ćim se državicam ne poda Sto zemljišta i ne
ustroji se koja država nova. Ovo će Rusija
postići sve da bi imala nastupit na tudje in-
terese a i na najsvetije interese engleske."
Po tomu po sve je vjerovatno da će Rusi
predložiti turskim, odaslanicim „uti possidetis"
za se u Aziji i u Europi za Srbiju i Crnu
goru, za Rumunjsku pak barem nezavisnost.
Po današnjim načelima, oni na to imaju pravo
passato recitata senza ostentazione, a c^ltuiniare noi,
che primi in Dalmazia invocammo pubblicamente
dal ÍSignore 1' eterna pace all' anima del defunto. II
tripudio sulla tomba é un' immoralitk agii ocehi del
cattolico, e dicemmo giá a chir egli lascf^ queati
trionfi. < j¡'\
Bisogna avere 1' abitudine di sozze js scurriti in-
sinuazioni, di offese troppo oscene per aggravare noi,
malignare a carico nostro per avefe nomíttata la
contessa di Mirafiori, legittima moglfe' di W E., co-
me quella che a nostro avviso piü di^uore ávrebbe
pianto questa perdita, per lei irrepar^bile. Riman-
diamo il Cos ituzionale al nostro numero -del 30 ue-
cembre p. p. dove puré é nominata la cfotessa, e
veda se noi mancammo al dovuto rispetto verso la
vedova di V. E., e se nel nostro giornale vi aiaí om-
bra d' insinuazione quando rileva la (ñrcostanzar che
il defunto, da buon consorte, ai era recato.a visitar-
la ammalata in Pavia.
Del resto i fogli piü devoti all'Italia unita e
al suo primo re, raccontaño che at cápesele del mo-
rí mondó eran presentí dar ana párttí ifc principe Um-
berio e dall'altra il conté Mirafiori. Ha il Cortitusio-
nale, cosi tenero della pubblica morale, nemico acér-
rimo di ogni scurrilita (v. n.ri 41 e 42 del Cantitu-
zionale anno I), trovato in quest' ultimo nome, nome
del resto di uno che é figlio di V. E., come il re Umberto,
qualche insinuazione maligna, qualche offesa troppo
oscena? E perché vorrebbe egli trovare tutto questo
in quello della madre? Noi non siamo chiamati ad
insegnare al Costituzionale come si abbiano ad inten-
dere parola gik per sé ovvie e rese ancor piú chia-
re dal contesto. Se egli pero le vuole intender come
piú gli piace, lo faccia puré: „unusquisque abundat
in sensu suo".
Chiamati all' ordine dal Costituzionale, ecco co-
me noi prontamente vi ci mettiamo.
Politički pregled,
Kao da je naša unutrnja politika skop-
čana s vanjskim ratnim dogodjajima, što su
Rusi više se primicali Carigradu to veće je
bilo sporazumka izmedju miuistarstva našega
i ugarskoga. Dogovaranja o savezu izmedju
dvije polovine carstva kaže .„Fremdenblattu
završila su podpunim uzpjehom. Ministri su
se podpuno složili vrhu svih saveznih pitanja:
o pobiranja carine, o dugu od 80 milijuna, o
carinskom cieniku, o ugovoru s austro-ugarskim
Lloydom i o ostalim manje važnim stvarima.
Sve je dakle u redu obzirom na ministarstva;
nu to nije dosta; ministri bo predlažu ali ne
razlažu. Ako je ministrira pošlo za rukom do-
priet napokon do sporazumljenja, o Čem još
dvojimo, budući nevjerovatno da se do oče-
kivane sloge tako brzo došlo, nijesmo zato
još sigurni da će i Parlamentim. Laglje je doć
do sloge medju malo ih nego gdje ih je mnogo.
To priznaje i „Fremdenblatt'' te govori da
ipak nije radnja još gotova pače stanovište
malo ne koje i došle bilo (sic). Uzdati se je u raz-
boritost zastupnika koji će imati barem toliko
rodoljublja da izbave iz kritičnog stanja za-
stupane narode i povrate im red i stalnost
bez kojih nije napredka. Uz toliko je u pro-
šasti utorak imala začeti razprava o carin-
skom cieniku. Glas je da će bit svaki dan u
N. 8. Zara, Lunedí 28 Gfennajo 1878. Anno IX.
Cattolicá
KATOLIČKA DALMACIJA
Vtjriiateai facicntes in eharit&A, erescamu* in
iJlo per omnia, qui est caput Ohristus.
fS. Paul. Eph. IV. 15.
Esce il Lunedi ed il Venerdl. Ego interim clamito : Si quis Cathedrae Petri jungitur, nicub est.
(8. Hieronym. Epis. XVI. nd fínm.J
Vos ipsos. auxiliante Deo, in dio» alacriter «peram Vesrram ímpensuvos i» tuenda «alutari Ecclesire doctrina, «nimisque in Religionís amore et in ver« fldei prcfessione
1-oborandis, (¡>¡„ ¡\ He( tírece del 21 FeMrajo ÍS72 agli seriitori della Dalmazia Oattolica.)
Condizioni d'associazione. — Per Zara per un auno anticipatamente flor. 6. — Per la Monarchia Austro-Ungarica fior. 7. — Per Testero per un anno fran-
chi 15 in oro. — 1/associazione è obblig-atoria per i' intera annata. Chi non avrà dato (iisdetta alla íine di un' annata, si riterrà associato anche per la seguente. Le as-
sociazioni e gl'importi di denaro in gruppi, o meglio in assegni postali, si dirigano iúY Amministraüone della Dalmazia Cattolica in Zara. Le corrispondenze affraneate alia
Kedazione. i comunicati s' inseríscono al prezzo di s. 10 la linea, luserzioni iri quarla pagina a laritfa assai modérala. Un N.ro separato s. 8. 1 manoscritti non si restituiscono
La dimissione del nostro ministero.
Dopo tre anni di trattative 1' accordo eco-
nomico-finanziario delle due parti della nostra
monarchia è tuttora un voto e nulla più.
Quando poehi giorni addietro i ministeri
nelle loro continue conferenze ebbero appia-
nate le difficolta che impedí vano la cointelli-
genza dei due governi, si riteneva prossiraa
la soluzione di tutte le questioni relative al
compromesso. Ma si speró in vano. Chè le fra-
zioni parlamentan si mostrarono concordi nel
combatiere il progetto del governo, massima-
mente in quanto si riferisce alia tariffa dazia-
ria, e specialmente poi la parte relativa ai
dazî finanziarî. La lotta ingiganti va sempre
più ed í ministeri, per iscongiurare il perícolo
e superare con felice esito la crisi, che da si
lungo tempo ne affaticava le menti e ne as-
sorbiva quasi tutta 1' attività, riputarono di fare
dell' accettazione intiera delle proposte gover-
native una question« di Gabinetto. Percio i
rispettivi presidenti espressero la loro ferma
decisione di sostenere il presentato progetto.
Senonchè i caporioni dei clubs probabilmeute
bramosi di afferrare un portafoglio preferirono
la dimissione del ministero ; e la dimissione fu
anche ratificata dall" Imperatore.
Siamo dunque da capo. Vedemmo volgere
al 8Uo fine 1'anno 1877 coronato d'insuccessi
ed'una selva di provvisori ; e l'anno che corre
non ci si mostra sin ora niente più amico. Le
popolazioni sono condannate ad assistere ancora
alla comparsa di avvenímenti nuovi si ma che
non si succedono per riporre su basi più solide
il traffico che pur arena, bensï sembrano de-
stinad a scuotere il prestigio della monarchia
nelle attuali condizioni che per sè tanto gravi
riflettono poi luce assai sinistra se si pensi
alla crisi acuta che subisce la questione orientale.
Se non che conviene consolarsi pensando
che attraversiamo V êra delle dimissioni. Grià
in Italia e nella Francia i ministeri sono per
età bamboli, e mentre è redivivo il ministero
Komunduros ed in rimpasto quello di Berlino,
anche i freddi calcolatori inglesi trovano per
somma la dimissione. Perianto se i nostri vo-
gliono rendere completo il quadro di battere
anche in ritirata, pazienza, purchè ci rispar-
miassero successori a la Crispi o Wadington.
Il giornalismo già va indagando i nomi
degli onorevoli che avrebbero da raccogliere
1' eredità di chi fa bagaglio e se ne va. S'o- j
dono declinare per ora il Herbst, il Dumba f
ed il Suess. II sospetto che il capitano della
sinistra parlamentare possa formar parte del j
futuro Gabinetto si vuolc da taluni per fon- j
dato, mentre sarebbe stato appunto il D.r ¡
Herbst, che s' abboccô più fíate di questi giorni ;
col ministro degli esteri e fu anche in udienza ;
dalP Imperatore. Non sappiamo quanta fede
meritino queste voci, è certo peró che la posi- i
zione pu5 venir di leggieri modificata in peg- ¡
! gio. Ma vogliamo augurarci del bene almeno j ratne priprave. Ne može se doć vrha englez-
nel senso della soluzione delle pendenti que- kim namjeran), kao ne ni uvjetim mira što Ru-
| stioni economiche e finanziarie. Sarebbe pur | sija Turskoj predlaže. Nu za .malo i jedne i
j tempo che dopo tante corse si raggiungesse j druge tajne. f
| finalmente quel beato paese che h i) terreno I Grčka misli što prije zaigrati krvno
| com u ne delle trattative. Ci6 si otterrebbe forse j kolo. Sada kada joj ustaše krče put rieč je da
ja p rez zo di minori fatiche se si volesse andar ! ce kraljeva vojska do malo i ona preko gra-
persuasi che anche i tiori ed i frut.ti del dua- i nice. Da se politika u Ateni promienila naj-
lismo ponno essere graditi alia vista ed a que- j bolji je dokaz novo ministarstvo u kojem je
sta soltanto. j i ratoborni Komunduros. On je jurve razvio
^oslv?**- j gvoj program pred zastupnicim očitujuć da
treba spasiti braću oružjem u ruci; Kad se
kraljevina zarati tada će se svim pravom moć
reći da je istok planuo vas
Politički pregled,
Potonje viesti potvrdjuju da su se ministar-
stva sporazumjela bila u mnogo Čemu; nu to
Mije nimalo koristilo ^ rješenje postojećih na- j
godbenih pitanja. Zastupstvo nije htielo pristati
na vladine predloge. Ministri, koji su to pred-
vidjali. da svladaju sabore, rekoše da će od-
stupiti od svoga mjesta ako zakonoše ne odo-
bre pogodbu, nu uzalud ; cisleitanski zastupnici
ne popustiše te ministri vjerni zadanoj rieči i
parlamentarnim običajitn dadoše ostavku. To
Dal teatro della guerra.
Dopo 1' ultima sconfitta toccata a Suleiman
pasciá nei monti di Despotodag, 1' esercito turco
venne talmente scompaginato, che fu reso inabile di
opporre ai Russi una seria resistenza. Percid non
abbiamo notizie di nuovi scontri, perché i Turchi
da ogni parte si ritirano, e per ora si concentrano
a (Jhataldsche solé 7 miglia distante dalla capitale. C..IL ,1: /'•„„^ i: • i • se je službeno javilo saboru na 24 tek. a na Sulle ^ura di Costantinopoli si lavora giorno e notte, . m*» flittn aaro irrnhlû i Pnocn an l» nv^v. 26 predsjednik ministarstva obaviesti zastup-
nike da je Car primio ostavku i naredio pa-
rna tutto sarà inutile, perché i Russi se hanno deciso
d'entrarvi, e se le altre potenze non intimano loro
una recisa proibizione, vi entreranno di certo, per
lomu ministarstvu nek nastavi svoj rad do no- ! segnare sul Bosforo il trattato di pace. Dalle ultime
voga kabineta. I ugarsko ministarstvo na oma- ! notizie della Hums da Costantinopoli, la Turchia
ku. Predsjednik Tisza očitovao kao i drugovi avrebbe gia aderito ai preliminari di pace, i quali
u Beču da će odstupiti ako sabor ne prihvati i ?novfn ^'T' ^ fi 8UOi
... ,, 1 j, T. ^ , ! m Anurianopoli ai 2b corr. ISiulla pero si sa di po-
sve vladine nagodbene predloge. Kako pak | sitivo suna pace. e le condizioni sono ancora del
misle zastupnici vidi se kao na dlanu u pred- j tutto ignote. Queste, almeno indirettamente, dovreb
logu Alberta Appony-a gdje on ovako zavr- | bero anche riguardare I'Inghilterra, la quale nasco
šuje: Sabor je spra van riešiti prijateljskim na-
činom sadašnja ekonomička pitanja, ali uz
uvjet da se osiguraju carinski ekonomički in-
teresi Ugarskoj. Budući pak da predstavljeni
predloži toga ne pružaju, sabor ne može sklo-
piti savez, nu spravan je ustanoviti privremeno
(opet privremeno) takove zakonske osnove koje
će, ne uklonivši sadašnji sustav, pripravit zem-
ljište novoj nagodbi, što će bolje užčuvati do-
brobit monarkiji i zemlji. Neka, sve bi to tužni
narodi pregorjeli kad bi bilo nade da će mla-
dim ministarstvom započeti bolje doba; ali taje
nada slaba.
Uz toliko u nas ako ikad rek bi da se
sada ni ne misli na istočne stvari. Visoki kru-
govi muče mukom, istina je da ih nitko ni-
šta i ne pita, nu bojati se je da se u naše u-
notrnje posle ne bude upleo koji Bismark da
neredom i uaslogom usiluje carstvo na skrajnu
neutralnost dok se bez Austrije ne pogode dva
vojšteća cara. Nu ovaj krat ako ne bdiju mi-
nistri žive pravo i bdiju narodi, te spletke se
mogu primit našega zemljišta, ali uzdamo se
da uzpjeti neće.
Engleska kao da se primiče novoj istoč-
noj politici. Dva ministra, naime ministar za
kolonije i ministar Derby, da su jurve odstu
stamente ha avuta molta parte in questa lotta,
benchè mentre da una parte ha indispettito il gabi-
netto di Pietroburgo, ÍT altra non ha giovato alia
Porta, almeno quanto questa sperava. Si dice anzi,
che il gabinetto del Sultano abbia risposto recisa-
mente all' ambasciatore inglese Layard, quando questi
chiedeva il permesso che la flotta inglese entrasse
nei Dardanelli ed occupasse Gallipoli, di non aver
ora bisogno dell' ajuto inglese. Se questa discrepanza
fra la Porta e 1' Inghilterra realmente esiste, la
Russia si servirá di ogni circostanza per accrescerla,
e non sarebbe troppo ardita la supposizione che in
avvenire la Turchia possa venir protetta più che
dall' Inghilterra dalla liussia. In questo riguardo,
giorni addietro, circolava una notizia, secondo la
quale una delle condizioni principali della pace, sa-
rebbe il protettorato russo sulla Turchia.
Secondo 1' Agence russe il gabinetto dello Car
avrebbe dichiar'ato, che non occuperebbe Gallipoli,
eccetto nel caso, che i Turchi da questo punto mi-
nacciassero di attaccare al fianco 1' esercito ruaso di-
retto verso Costantinopoli.
I Russi s' impossessarono dopo un accanito
coinbattimento il 22 corr. di 20,000 carri carichi di
proviande per 1' esercito turco.
1 Rumeni continuano da Kalafat e bombardare
Viddino, tenendola bloccata da tutte le parti. I Serbi
non prendono in ció alcuna parte, pare quindi che i
Rumeni soli agognino al possesso di questa impor-
tante piazza.
I Montenegrini continuano le loro operazioni
contro Scutari ; ai 24 m. c. s' impadronirono del
forte suir isola Grmogur, ove trovarono 4 cannoni e pila. Uz to druge viesti donose da britanska j moite vettovaglie.
vlada hoće da zaimlje koji milijun šterlina za j Komunduros, presidente del nuovo gabinetto
N. 9. Zara, Venerdi 1 Äbbrajo 1875. Anno IX.
KATOLIČKA DALMACIJA
V.'ritiUem l'acientes in charitaie. crescama* in
ili« per omnia, cjui est caput Christus.
fS. Paul. Efh. iV. 15.
Esce il Luneài ed il Venordl. Ego interim clamito: Si quis Cathedrae Petri juogitur, meus est
(S. Hieronym. Epis. XVI. ad Dam.)
roboranriis.
Vos ipsos, auxiliante Ileo, in dies alaoriter «Jperam V'estram impensuros in tuend» «alutari Ecclesiae doctrina, animisque in Religionis amore et in verae fidei professione
(Pin IX nel Breve del $1 FMrajo 1872 agli scrittori della üalmazia Cattolica.)
Condizioni d associazione. — Per Zara per un anno anticipatamente (ior. 6. — Per la Monarchia Austro-Ungarica fior. 7. — Per 1'estero per un anno fran-
chi 15 in oro. — L'assoeiazione è obbligatoria per I' i litera annata. Chi non avia dato disdelta alla fine di wf annata, si riterrà associato anche per la seguente. — Le as-
sociazioni e gi'importi di denaro in grtippi, o meg-lio iu assegni poslali, si dirigano ail Amminislrazione della üalmazia Cattolica in Zara. Le corrispondenze affraneate alia
Kedazione. I comunicati s' inseriscono al prezzo di s. 10 la linea. fnserzioni in quarta pagina a tariffa assai modérala. Un N.ro separato s. 8.1 manoscritti non si restituiscono.
Zara, 1 febbraio.
Collo scopo di provocarci ad un nuovo Confíteor
(sic) il Costitmionale di domenica seorsa fa cenno del-
ï atta important issimo che potrebbe aerrtr di lezione alia
U. ('.. compiutosi a Milano, ovo da molti sacerdoti
tirmavasi una protesta contro i' ottimo Osservatore
C'católico per un articolo scritto interno a Vittorio Eraa-
nuele il giorno seguente alla sua morte.
Noi abbiamo veduto 1'articolo del giornale cat-
tolico, ciocchè difícilmente si puô dire del Costitu-
zionale, e possiamo assicurarlo che per coraggio cri-
stiano, per isplendore di forma, e per maturità di
concetti è stato torse la cosa meglio riescita di quanto
abbiamo avuto l'opportunité di leggere in questo
argomento. Il fisco di Milano T ha líísciato passare
senza osservazioni, e nella capitale morale d' Italia,
non ostahte l'articolo non ehbero luogo le piazzate
di Bologna, Parma, Piacenza, Venezia e Viterbo.
Solo i gioroali ostili alla S. Sede ed alla reli- j
gione eattolica, come la Perseveranza e simili, scimiot- j
tati come di solito dal Costituzioriale, diressero i loro
assalti contro il benemerito Oss. Cattma il S. Padre
,, Pió IX, cfcye sostieïïf. isJ^ieJi soldati i quali combat :
' tono le battaglie della Ohiesa. ha creduto bene (otto
giorni dnpo dacehè era escito l'articolo) di confor
tare colla sua augusta parola i valenti direttori del '
diario milanese. A questi essa sarà il più ámbito gui-
derdone nel loro nobile arringo.
Se da questo Breve il Costitmionale saprà trarre
un' idea più esatta sul modo con cui nel centro del j
cattolicismo si giudicano certi fatti, e se dallo stesso
Breve imparerà a capire quali simpatie destino a
Ruma certe assurde ed impossibili conciliazioni delle |
quali si occupa, l'odierno nostro articolo sull' ex P.
Curei, noi saremo ben lieti dei Confíteor del Costitu-
zionale, che dopo tutto è un buon ragazzo, se vuolsi j
un po' dispettoso, ma che non fa maie a nessuno. i
Ecco senz'altro il Breve Pontificio:
Diletli figli, sálate ed apostólica benedi- ;
zione. Gli officii vostri, diletli figli, che ci
siete devotissimi e inoltre vi consacrate intie-
ramente a proruuovere, diffondere e accendere
amore e ossequio verso questa Cattedra di
Pietro, onde mediante 1 unione con essa, che
è maestra di verità, conseguiré la sainte e la
pace, non pote vano non tornarci accettissimi.
E questo vostro impegno per verità rendono
degno di maggior Iode le incessanti diligenze,
le fatiche, i dispendií, e Je contradizioni su-
scítate dalla verità odiata, e finalmente 1' in-
tento stesso di prevenire le insidie tese quo-
tidianamente al popolo, per distaccarlo da
noi, non solo dai nemici della Chiesa, ma
altresï con maggior pericolo da altri, i quali,
col pretesto della prudenza e della carità,
fantasticano assurde ed impossibili concilia-
zioni ; e credendo di aver essi dal cielo, per
dirigere opportunamente e con efficacia gli
interessi della Chiesa maggior lume che non
il supremo suo Capo, impongono i loro pro-
getti a tutti, come Y unica via a conseguire
il ristabilimento dell'ordine. Tutte cose che
con franchezza indicó uno di voi nel discorso
al recente Congresso cattolico di Bergamo
parlando della necessità di star uniti più fran
cántente e più ossequiosamente alie norme ed
agli insegnamenti di questa santa Sede, e di
guardarsi dai sofismi dei liberali e dei conciliato
ri*)e di impegnarsipiuoperosamente a spezzare
le forze dei nemici, e a ben considerare le
condizioni raiserabili della Religione e della
patria. Che perb questo seme da voi sparso
noti manchi produrre i suoi frutti, lo manifesta
1' obolo che ci avete presentato, il quale, di
piccoli simboli, ci attesta che moltissimi sono
a dividere con voi i sentimenti e 1' affetto fi-
liale verso di noi. Di che sommamente com-
piacendoci, avemmo graditissime le manifesta-
zioni della filiale pietži e della divozione vostra,
nou dubitando, che Dio ve ne render^ mercede
pari al vostro zelo. Pertanto ve la invochiamo
amplissima, e intanto auspice di essa con
sommo amore impartiamo l'apostolica benedi-
zione a ciascuno di voi e a tutti qnelli che
I favoriscono 1' opera vostra* pegno della nostra
I paterna benevolenza. |
Dato a Roma, da S. ¡[Metro, il 17 Gennaio
An ho 1878: AiiiH> XXXiKJl nostro Pontificato.
PIO IX PAPA.
Mir i Bosna.
„Pomaljaju se uvjeti mira". Ova viest
strielomke leti sada preko sve pet krajeva
svieta. Ona svakoga zanima, možda još veće
nego je zanimao došle i sam strašni rat; nas
pak na osob. Uvjeti mira svojim posljedicam
nama do srca dopiru; u njima nam se bu-
dućnost kroji. Nama na oči, zavičaju nam na
pragu iskra pala koja zavadila dva carstva,
uzdrmala Europom, potresla svietom. Kako
dakle da se mi na uvjete mira znaliSno, neuz- j
trpno ne osvrćemo?
Istina je: do ovoga časa nije još, što
znamo, nijedna vlada uvjeta očitovala. Nu u
vjeti su po STOJ prilici jurve stvoreni i vlade
svekolike do danas o njima obavieŠtene. Kako
bi inače o u vjeti m u isto doba skoro na isti
način pisao dojedan nplivniji europejski list?
¡Sve ako i ne bude onako rieč po rieč kako
novine javljavu ali mučno da jezgra ne bude tu.
Sto
govori „Tagblatt" to je jurve u pro-
šastom našem broju javljeno. S njim se malo
ne u svemu slažu „Morning Post", „Times",
„Daily News" i „Politische Correspondenz".
Svi navještuju jednoglasno da će Bugarska
steć autonomiju, Srbija i Rumunjska podpunu
nezavisnost i šire granice, da će Crna gora
uz ,,uti possidetispodvostručit svoje sadašnje
zemljište.
A što čeka Bosnu? Po „ Tagblatt-u"
Bosna će i Ercegovina imat svoga posebnoga
poglavara, svoj posebni parlamenat a uz to
naravno i autonomiju u upravi; „Morning Post"
piše: da Bosnu i Ercegovinu čeku pokrajinska
autonomija a „Politische Correspondenz" daje
Bosni i Ereegovini autonomiju i glavare krš-
ćane. „Times" i „Daily News" obećavaju Bosni
i Ereegovini reforme i glavare kršćane. Ovdje
II corsivo 6 neir originale
nema slova o Austro-Ugarskoj, jovdje se ne
govori ni o nje pokroviteljstvu. Sto dakle Au-
stro-Ugarska ne misli uzeti Bosne koliko ni
daleke Anatolije?
Bojati se je. Madjari nastoje što mogu i
ne mogu da Bosna ostane u Turčina. To pak
žele po svoj prilici i Rusija, Njemačka, Ita-
lija, Srbija, Crnagora; a kad žele nastojati će
da im se želje izpune. Sto da Austrija uradi
u takim okolovštinam ? Zar da se zarati rad
Bosne? Da rad nje Madjare pobuni a sebi
žile podsieče ?
Nu nije samo to što Austriju smeta? Au-
strija može imat pokroviteljstvo nad Bosnom,
nadzirat vršenje reforma; ali Čast carstva, u-
gled monarkije ne dopuštaju da ona uz Tur-
čina u Bosni vlada.
Po tomu ne bi čudo bilo kad bi se i
ovaj krat Bosna Austriji izmakla. Unutrnji
neprijatelji, vanjske spletke i do toga dovesti
mogu, ali tim bi se samo odgodilo bosansko
pitanje; najpj monarkiji i nadalje ravno ostaje \
do Rašije.fU interesu je Austrije daposjedne
| Bosnu a u interesu Bosne da se uz jačeg i
bogatijeg prisloni. Nasilje, prietnje mogu pre-
| priečiti privremeno ostvaranje prava, izbrisati
| ga ne mogu nikad.
Kad li tad li Bosna je naša, došla trčuć
| ili šećuć. „Posebni poglavar, glavari kršćani"
I „reforme", jamče nam da Bosna neće veće bit
! sasvim turska, ni malo srbska a da može bit
; podpuno hrvatska. Bude li jedan poglavar taj
I je iz Austrije, bude li ih više, ti su pod Au-
strijom; preinake nam pak same opominju
Andrassyevu notu na koju i Madjari rado pri-
staju a kad oni svak. Uz toliko je naša za-
daća da bdijemo i radimo. Spojenjem Bosne
dieliti će s nama sreću i nesreću milijun pre-
kodinarske braće. Bosna ponosna kadra je da
nas svih obogati. Plodna je zemljom kao Mi-
sir, gorom je zarastla kao Slavonija, ruda je
puna kao Amerika. Ali s Bosnom će k nama
samo 200.000 katolika, po milijuna poturica,
a šest stotin tisuća rišćana!
Politički pregled.
Ministarstvo Tiszino još se drži a naše
se još ustrojilo nije. Zvanični listovi sile se
iz petnih žila da priprave javno mnienje na
mienu sličnu zadnoj ugarskoj krizi kad je
naime ministarstvo odstupilo i opet pristupilo,
te daj da se predočuju opasnosti skopčane
s ostavkom Auerspergova ministarstva i bla-
godati kojim bi zasjala Austria kad bi se
staro ministarstvo pomladilo. Nu došle se
nije još došlo na čistac. Zna se samo da se
je naš Car razgovarao a po svoj prilici i do-
govarao s predsjednikom zastupničkog vieća.
D.rom Rechbauerom, pa D.rom Herbstom i
barunom Kellerspergom. Uz toliko se „Frem-
denblatt" veseli što sabor nije još ništa od-
N. 10. Zara, Venerdi 8 Febbrajo 1878. Anuo IX.
attoicí*
KATOLIČKA DALMACIJA
VurUatem facientes iw charitate, crescamus in
¡lio per omnia, qui est caput Christus.
fS. Paul. Eph. IV. 15.
Esce il Lunedi ed il Venerdi.
«r^Êi^^p
Ego interim elamito:
Si quis Cathedrae Petri jiuigitur, meus est.
(S. Hieronym. Epis. XVI. ad Dam.)
Vos ipsos. auxiliante Deo, in dics alaoritcr operam Vestram impensuros in tuenda salutari Ecclesiae doctrina, animisque in Religionis atnore et in verse fidci professione
i-oborandis, (p¡0 IX nel Breve del Sí Febbrajo 1872 agli scriltori delta Dalmazia Cattolica.)
Condizioni d'associazione. — Per Zara per un anno anticipatamente fior. 6. — Per la Monarchia Austro-Ungarica fior. 7. — Per Testero per un anno fran-
chi 15 in oro. — L'associazione è obbligatoria per F intera annata. Chi non avrà datd disdetta alla line di un'annata, si riterrà associato anche per la seguentp. — Le as-
sociazioni e gTimporti di denaro in gruppi, o meglio in assegni postali, si dirigano alT Amminütrazione della Dalmazia Cattolica in Zara. Le corrispondenze affrancate alia
Redazione. I comunicad s" inseriscono al prezzo di s. 10 la linea. Inserzioni in quarta pagina a tariffa assai moderata. Un N.ro separato s. 8. I manoscritti non si restituiscono.
,. .i.
Bonura certamen certavi, cursum consummavi
(Sv. Pav.)
Zaspao je u Gospođu NAŠ OTAC PIO IX.
Bog nam (JA je bio dao, Bog nam (JA Je uzeo-
Dok bude svieta, živjet ee |ffj blažem uspomena*
Preko trideset i jednu godinu Tldfijivi glafat* ravnao je Crkvom Isu-
sovom. Nije spavao, koji je čuvao Izraila.
Vanredno dugo vrieme upotrebi da pokaže koliko VieE°aU slESJS'il zna
trpjeti rad imena Isusova. Nepađe u varke, znade razpoznati himbe, sili se ne-
pokloni. Istini je služio, pravicu je gojio;, sjatjBlSI IllĆ u tmini, liepolio-
lebi¥i Stlip u smetnji. Biesni valovi nisu nepomičnu liticu neg prali. Sretni
(JA dani neuzoholiše, crni dani neslomiše. Umre prije neg Rieč zapovjedi: pre-
stanite vjetri, umiri se more. Umre namjestnik Nazarenov, nasljednik Petrov, i
ON exaltatus na Vatikanskom brežuljku.
Posilus in sigmim NJEGOVO Je ™e dielilo sviet na dvoje: u poslušnu djecu
i ncublažljive neprijatelje. Non est discipulus supra magisirum.
Po Isusovu nalogu: conftrma fra tres. Crkvu je štitio u nauku, braću je krepio
u vjeri.
Slirbail Otac na koga nije mislio? Skrbio se za Ameriku kao za Eu-
ropu, brinuo se za Engleze i za Dalmatince, opominjao je vladare i vladane
omnia omnibus faclus. Nitko nije točnije vršio zapoviedi: Docete omnes gentes.
Bio je Serviis servoruvn »ei*
Dok je ON s nami bio, čuvao nas je, Nebeski Otče! u tvoje ime; daj
vienac slave, rajski pokoj!