L' attività sviluppata nella pescagione du-
rante il suddetlo sessennio, le sue rendite, e
la quanlilà del sale consúmalo nella salagione
risulta dal seguente prospello:
Burche Traite
Migüoja
di pesce
vendtito
fresco
Barili di
pesce
salato
Centinaju
di sale
consumato
1839-40 725 305 9404 18,490 1,128,253
1841 908 304 2888 20,784 912,922
1842 757- 333 4124 24,192 1,055,036
1843 821 363 635 21,611 861,707
1844 879 351 1994 11,818 787,444
1845 1,013 389 5972 24,154 1,077,926
Un barile di salume pesa 120 libbre gros-
se venete, riceve da 2000 a 2000 sardelle,
richiede a 5o funli di sale, ell il prezzo
d'una barilla oscilla fra gli 8 e 12 fior., e
giunge talvolta fino a 16. Anphe gli sgombri
variano nel prezzo del barile da 4 a 16 fior. Ogni
barile destínalo a ricevervi il pesce è apprez-
zalo dal bottajo a 4° carant. — Salato che sia
il pesce, riparato e fondato, giá a capo di 3o
o (5 giorni è alto ad essere messo in commer-
cio. Se il pesce è grasso, un guadagno si rica-
va "anche dalP olio, che viene a gala sulla sa-
lamoja. Si calcóla un barile di olio di pesce
sopra ogni iôo barili salati, e tale olio si esita
per lo più a fior. 16 il barile.
Da questo prospetto percio si puo conchiu-
dere che in 6 anni erano in circolazione :
1. per spesa di barche fior. 171,000 circa
2. per traite fior. 59,000,
3. che vi erano occupati nella pescagione del
pesce di massa con traite 3o,000 individui, e
che un buon numero se ne puo aggiungere di
quelli che pescavano colle voighe. E finalmente,
4- che il valore del pesce salato messo in
commercio, calcolando il barile in termine me-
dio a i o fior. ascendeva a 1,200,000 fiorini.
———
Demis•.
La notte del -15 corr., e la metà del giorno sncces-
«ivo, qui eudde in tanta abbondanza la pioggia, che al-
lanando quasi intera la campagna, gonfiô di tal guisa i
turrenti, che straripando furiosamente, recaron gravi
danni ai colti, guastaron strade, alterraron muraglie,
sradicaron alberi, ed ingoj.iron animali.
Il raccolto dei seminati aiiiunnali fii in questo anno
mediocre. Il pródolto délia vite fa buuno in generale.
Quello dei mitHtli pero, fu mesclvinissimo, e ciô a causa
délia sicità esliva, per cui il povero rontadino che so-
stiensi frattanto cou erbaggi, nel prossimo invernó atrà
bisogno di continui soccorsi.
Il prezzo dei cereali è ¡11 aumento. Nei mercati che
si tengon nel mercoledi e sabbato si vende ri frumento
a fior. 3: 68 lo staio ven. — L'orzo a fior. 2:£0. —
L'avena a fior. 1:40. — Il grano turco a fior. 3k 10;
vino comune a fior. 4-: 12 lu bar-, ven.
VA RI ET A\
Il nuovo visir délia Bosnia incoraggia il
rinlracciamento delle miniere in quella provin-
cia ed accorda persino licenza ai privati di col-
tivarle a condizione che gliene si dia il terzo,
Quantutique i Bosnesi conosceano i punti ïa
cui si scopersero e metalli e sal gemma, aven-
done tramandala la memoria da padre a figlio,
essi con tutto ciè non prestano fede a tale in-
vito. La credenza dei Bosnesi che il loro suo-
10 rinchiuda tesori va quasi al favoloso , e s'ap-
poggia in parte a varie circostanze Ira le quali
pure l'esperienze di Bouè il quale ha perlu-
stralo il paese diligeutissimamente in quanto ri-
sguarda la sua geognosia. Già nel 14.0 secolo
vi .si era stabilita una colonia sassone non lun-
gi da Cossovopolje$ i privilegi dei minatori,
ed i relalivi documenli che in parte ancora si
conservano, dimostrano l'importanza che si da-
va al loro assunto a quei tempi. Le numeróse
miniere délia Bosnia vennero abbandonate col-
1' irruzione dei turchi e solo due anni fa venne
in pensiero a quel visir ai praticare nuove ri-
cerche. Ma il montanislico tedesco che alie in-
vilazioni del visir vi era giunto, fu dalla po-
polazione con mal' animo accolto, che credeva-
no di scorgertfi nuovo alimento alPavidità del
padrone. Pur troppo i loro timori si realizza-
rono: furono trascinali ai punti indicali dal
geologo e doveltero prestarvisi senza compensa,
e percio viva era nella loro ricordanza la sto-
ria degli strapazzi a fcui dovevano sottoporsi.
Questo dunque puo essere il motivo che
11 manifestó del visir non trova eco.
Si publica ogni giovedi. II prezzo annuo per Zara è di fiorini 4; per semestre fiorini 2; per fuori franco di porto fiorini 5, per
semestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dai proprictari, fuori da tutti gl' II. RR. Uffieii po*tali.
Si riceve anche qualunque altro giornalc in cambio di questo.
G. FftüscESCHi Estensore. ZARA, DEMARCUI E ROIGIER Proprietari Editori.
razzi di artifizio dovevano segnare 1' attacco.
Alle dieci della notte, al balenar di detti fuo-
chi, si diede esecuzione al concertato piano. I
morlacchi penetrano fino nei padiglioni turchi,
e li pongono a guasto ed a ruba. Veggendosi
questi anco nella ritirata raggiunti, e perse-
guitati, volgono la fronte, s'ingaggia una mi-
schia sanguinosa, ed il Breton co' suoi rimané
vittorioso.
Alia fine dopo ventisei giorni di assedio,
due ore prima dello spuntar del giorno, quan-
do i nostri apparecchiavansi a nuovi cimenti,
il visir Tecbelî co' suoi partiva alia volta di
Demis , e quivi dopo una lenta marcia arriva-
to, passava tantosto in rivista la truppa affat-
ticata, ed invilita.
Al chiaror delT aurora , incerti ancora "gli
assediati, sull' avvenuto, spedirono esploratori,
i quali riferirono certa la ritirata delT inimico.
Non molto di poi ne vola va Tannunzio, ed in
ogniuno gioia sfavillava. Si feoero alla sera de'
falo, se ne rendette grazie alT Altissimo, se
ne festeggiava ovunque T avventuroso caso.
Uguale se poteva dirsi, era T esultanza
delle altre città ancora, e principalmente di
Zara, la quale nelle nostre ambascie, e peri-
gli aveva poste al Cielo le più fervide preci.
Né cancellavasi collo scorrere degli anni cotale
rimembranza, avendo noi ancora, quest' in
eguale congiuntura nel 1813, con gratitudine
corrisposto: lo che prova la costante amicizia
delle due città, fondata sul vero patriotismo ,
che non sente invidia per gare di política po-
sizione.
Quanto la dominante ne godesse, lo di-
mostrarono i pubblici festeggiamenti, i premii
dati ai difensori, le pensioni e le onorificenze
aile vedove ed a' pupilli.
Con tale liberazione la guerra perö non
cessava. Nelle pianure di Zara frequenti erano
gli scontri. II núcleo mantenevasi nelle isole
delT Arcipelago. La peggior cosa per noi era
il miasma pestilenziale, che serpeggiando, pe-
netrava nelle nostre mura nel 1648, di cui i
danni vedemmo in un appendice di Zara de-
gli anni decorsi. Da quelT época fatale la no-
stra città più non riebbesi. Famiglie illustri,
ed industrióse perirono, e sostituironsi agricol-
torí con danno de' cittadini, e delT agricoltura.
Possano ora 1* industria, ed i lumi del se-
colo ridonarle quella prosperità e splendore pri-
miero, atlestati dalla fabbrica del tempio prin-
cipale , e dalla resistenza mOstrata nel descritto
assedio. A. FENZI.
-—
m s mmmwfè®*
Il bene mio, il bene mío, si crudo
Chi m'invola cosi, chi mi nasconde ?
Forse di sasso ignudo
Inospitali monti,
Oppur da lei
Di mare immenso mi separan Tonde?
Luce degli occhi miei,
Perché non posso aprirti
DelT anima le piaghe, e tutto dirti
Quel, che da te lontano,
Da te mio solo bene;
Al venticel che fugge, alT aere vano
Ora dir mi conviene?
Sempre, o cara, finor sempre t' araai
Ma non tel dissi io mai.
Nessuno, tale ancor della mia vita
Hommi nemico che da me t'asconda;
Non dalla mia, partita
Fanno la patria tua,
Invidíosi monti ;
E nemraen ci separa
Spesso imprecata dagli amanti T onda.
Hecessitade amara,
Necessità , ch' assale
Sovente un cor d'immedicabil strale;
Ha tra noi due gettata
Barriera la sventura :
Ond' io, perché di duolo abbeverata
E più non fosse la tua vita oscura j
Sempre, o cara, finor sempre t'amai
Ma non tel dissi mai.
O non curante auretta
Col variopinto fiore,
Che si scherzando vai ;
Leggera farfalletta
Che porta un vago amore
Troppo in un loco a non ristarsi mai ;
Ambo di me voi siete
Più fortúnate assai.
Pregna tu restr d' un soave odore ;
E tu, d' intorno errando ,
Suggi il vítale umore :
razzi di artifizio dovevano segnare 1' attacco.
Alle dieci della notte, al balenar di detti fuo-
chi, si diede esecuzione al concertato piano. I
morlacchi penetrano fino nei padiglioni turchi,
e li pongono a guasto ed a ruba. Veggendosi
questi anco nella ritirata raggiunti, e perse-
guitati, volgono la fronte, s'ingaggia una mi-
schia sanguinosa, ed il Breton co' suoi rimané
vittorioso.
Alia fine dopo ventisei giorni di assedio,
due ore prima dello spuntar del giorno, quan-
do i nostri apparecchiavansi a nuovi cimenti,
il visir Tecbelî co' suoi partiva alia volta di
Demis , e quivi dopo una lenta marcia arriva-
to, passava tantosto in rivista la truppa affat-
ticata, ed invilita.
Al chiaror delT aurora , incerti ancora "gli
assediati, sull' avvenuto, spedirono esploratori,
i quali riferirono certa la ritirata delT inimico.
Non molto di poi ne vola va Tannunzio, ed in
ogniuno gioia sfavillava. Si feoero alla sera de'
falo, se ne rendette grazie alT Altissimo, se
ne festeggiava ovunque T avventuroso caso.
Uguale se poteva dirsi, era T esultanza
delle altre città ancora, e principalmente di
Zara, la quale nelle nostre ambascie, e peri-
gli aveva poste al Cielo le più fervide preci.
Né cancellavasi collo scorrere degli anni cotale
rimembranza, avendo noi ancora, quest' in
eguale congiuntura nel 1813, con gratitudine
corrisposto: lo che prova la costante amicizia
delle due città, fondata sul vero patriotismo ,
che non sente invidia per gare di política po-
sizione.
Quanto la dominante ne godesse, lo di-
mostrarono i pubblici festeggiamenti, i premii
dati ai difensori, le pensioni e le onorificenze
aile vedove ed a' pupilli.
Con tale liberazione la guerra perö non
cessava. Nelle pianure di Zara frequenti erano
gli scontri. II núcleo mantenevasi nelle isole
delT Arcipelago. La peggior cosa per noi era
il miasma pestilenziale, che serpeggiando, pe-
netrava nelle nostre mura nel 1648, di cui i
danni vedemmo in un appendice di Zara de-
gli anni decorsi. Da quelT época fatale la no-
stra città più non riebbesi. Famiglie illustri,
ed industrióse perirono, e sostituironsi agricol-
torí con danno de' cittadini, e delT agricoltura.
Possano ora 1* industria, ed i lumi del se-
colo ridonarle quella prosperità e splendore pri-
miero, atlestati dalla fabbrica del tempio prin-
cipale , e dalla resistenza mOstrata nel descritto
assedio. A. FENZI.
-—
m s mmmwfè®*
Il bene mio, il bene mío, si crudo
Chi m'invola cosi, chi mi nasconde ?
Forse di sasso ignudo
Inospitali monti,
Oppur da lei
Di mare immenso mi separan Tonde?
Luce degli occhi miei,
Perché non posso aprirti
DelT anima le piaghe, e tutto dirti
Quel, che da te lontano,
Da te mio solo bene;
Al venticel che fugge, alT aere vano
Ora dir mi conviene?
Sempre, o cara, finor sempre t' araai
Ma non tel dissi io mai.
Nessuno, tale ancor della mia vita
Hommi nemico che da me t'asconda;
Non dalla mia, partita
Fanno la patria tua,
Invidíosi monti ;
E nemraen ci separa
Spesso imprecata dagli amanti T onda.
Hecessitade amara,
Necessità , ch' assale
Sovente un cor d'immedicabil strale;
Ha tra noi due gettata
Barriera la sventura :
Ond' io, perché di duolo abbeverata
E più non fosse la tua vita oscura j
Sempre, o cara, finor sempre t'amai
Ma non tel dissi mai.
O non curante auretta
Col variopinto fiore,
Che si scherzando vai ;
Leggera farfalletta
Che porta un vago amore
Troppo in un loco a non ristarsi mai ;
Ambo di me voi siete
Più fortúnate assai.
Pregna tu restr d' un soave odore ;
E tu, d' intorno errando ,
Suggi il vítale umore :
-( «W6 )•
monje Oggi, ioi . dp^rp . prepdere il rimedio da
oggi a sette giorni. Se air ipcontro, come av-
viene ordinariamente, üón si! conosce il giorno,
Kowath somministra il «medio il nono giorno
dopo ilmorso.
Nulla di meno,, se la persona che fu mor-
sa ét inquieta, egli lo somministra giá il terzo
giorno, e ripete la do$e sei giorni dopo. Del
restó egli asserisce , dietro una esperienza di
molt'anni, che,pon.ei deve prendere il rime-
dio prima che si' manifestino i sinlomi che la
rabbia si ayvicini; e che incominciandosi sola-
mente qlfora a prenderlo opera piü sicuramen-
te, e p^r questo egli lo somministra quasi sem-
pre cosí» Per lo piü il rimedio cagiona un mal
essere, e nei fanciulli spessissimo anche il vo-
mito.,
Osseryazione. — Allá ferita che ha la-
sciata il morso dell' anímale rabbioso, Kowath
da poca attenzíone. Anzi reputa cosa opportu-
ná non necessaria di mantenerla in suppura-
zione o bruciarla i). Nella maggior parte del-
le persone che ha guarite, la ferita si é chiu-
sa. Kowath ha avuto questo rimedio per tradr-
zione dai suoi antehati che lo hanno portato
dalla Tartaria. Égli lo ha sempre impiegato con
un successo immancabile, e ne possiede una
quantitá di attestali, fra gli altri uno il quale
dice che egli ha guarite sei persone, nelle quali
la rabbia si era manífestata. Questo rimedio ha
guariti sejmpre anche gli anímalí.
(Dctl giornale delle scienze mediche
di Torinó).
VARIETA'.
Nei contorni di Plymoulh vive una don-
zella a 20 anni, figlia d'uno scalpellino , la
1) Sifi'cdme l'idrofobîa é fin çjui morbo supèriore aile niedi-cbç cqne, nw: non abbiamo votulo ftr ignorarfe a'rioslri lettofi
il qui sopra vanlal,o rimedio ; perallro cj çre^iamo in dovere di
protestafe côntïo quesla indiifrrenza nianifestala rapporto al bi-
sogno deirjisiionfc dtlia ferita: queslo oramai è tin carione inat-
taccabiie nçlla pralica medica. s
quale da 9 anni jn^qpà ¡ non -, prefie mai cibi
Êpdi. IMeir anno 183.7 moriva-aua »Qrelld* e
la madré che/ a causa delle moite oçcûpazioni
era tuttora fuor di casa, la6ció la fatiCiulU. so-
la in una stanza col cadavere délia sorella.
Ciq fece tal irppressiope suit- animo di leí ^ ed
altero si fatuamente i ¡.di leí nervi che eviden-
temente s'andava conspmando,. é si dqvè por-
re, a letto.
Da quel tempo essa non puo ¡ piü aprire
la bocea, e le si instillapo quindi di quando
in quando per una apertpra di denti alcUni
fluidi. Abbenchë da tanto tempo infermiccia si
fosse, pur crebbe di 6 pollici.
— L'astronomo francese Severrier aveva au»-
nunziato, che al primo di gennaro 184.7 fii
conoscerebbe un nuovo pianeta dietro L' Ürá-
nia. Le inegualitâ nel moto delF Urania, cui
non si poteva spiegare che per la presenza
d'un vicino ed a noi ancora incognito piaueta,
10 avevano spinto a quesla congettura.
L'ipotesi secondo il costume in moite guise
derrisa, si è or ora avverata. Il celebre Encke
communico cioè che questo pianeta fu di fatti
osservato a Berlino li e 24 di setiembre,
Esso è un astro d' ottava grandezza, e dista
dal sole probabilmente il doppio delF Urania.
Tutti sono percio desiderosi di sapere comé
sarebbé battezzato questo fanciulletto, la cui
scoperta è pero un glorioso tríonfo délia Teorià.
— Nell'ospitale de' pazzi a Nottingham eb-
ï>e últimamente luogo un concerto ed un bailo.
11 primo consisteva in varie canzoni popolari
piü o meno meste. Nel secondo, in cui ognu-
no sceglieva il suo compagno, furono baílate
con ammirabile precisione ed esattezza le sor
lite quadriglie. Molti degli spettatóri sembra-
vano di fatto trovar grande intéressé al festino;
solo i mclanconici non poterono venir tratti
da' loro mesti ed affauposi pensieri. Quai difïe-
ren^a tra il traLtamento, çhe questi infelici al-
cupi decenni fa dovevano quasi universalmen1-
te aoffrire ! (Lunct^
. i ; i
• 11 : ; •
i'-ini)' LLdl. Si publica p£m. giove,di. Il prezzo annuo per Zara è di fiorini 4; per semestre fiorini 3; per fuoH franca di porto fiorini è, per semestre 0 trimëstre in proporcione. Le associazioni si.rioevono ín Zara dai proprietari, fuori da tutti II. RR. l^flioü pósteli, ' ; r " ' Si ricevQ anche qualtínqtte altro'giornale in cambio'di questo. ,•
—^ — " ; \r,>, 1 . 1. t U. . . y i I t —¿J '> iilï'.a'l !.. >
G. Franceschi ËstensoW. . Demarchi e Rolgier Proprietari Editori.
ai iremendi composli délia chimica minerale.
Cosi avvilivano sconoscenli, quella corleccia fa-
mosa contro le febbri, quelle gomme vincilrici
di oppilazioni viscerali ostinate, quel sueco in-
cantalore di tormentosi dolori, que' veleni che
placano gl' irritamenti o rifauno la vita che
muore.
Difensori de' pregi delle piante vediamo il
ragionamento ed il fallo: Ma non son pregi i
miracoli del Litospermo, del!' Astro montano,
del Vincetossico, del!'Aristolochia , che spac-
ciare quelle false virtù vuolsi oggimai o ignoran-
za o impostura. — Abbisogni di fármaco possen-
te e hai, a tacer d'altri, 1' Oppio e la China , la
Digitale, la Scammonea, la Noce vómica, 1' Aloe,
la Cicuta e la Belladonna: ecco che d'eroici
non men del minerale il regno vegetabile porta
ricchezza. Perô badiamo al Giacomini che con-
siglia si melta cauta mano ne' rimedii vio-
lenti onde non si trascorra air abuso, che
moltiplica i pericoli tra gli ammalati e le di-
scordie tra medici. — Viene il vegetabile dal
regno orgánico e percio s' affà meglio alla na-
tura animale: Quindi il farmaco vegetabile pe-
netra piíi agevolmente e più addenlro nei vorli-
ci délia vita e nelT azione delle forze che la
reggono e la ristorano, e pronto riordina tan-
te molle moderatrici delT umano complícalo
composto i).
Era ufficio délia Botanica ridare aile pian-
te I' onore scemato. Essa infalti venue a noi
con cumolo di peregriní tesori, e, sorvolati i
terrnsni del diletto, si rese benefattrice : Rine-
gó le bugiarde propriété delP erbe, dalle arabe
scuole prescrilte, dalla prestigiosa alchimía di-
stíllate e smaltite a danno degl' inielletti, e de'
corpi ; d' altre acertó e scopri l'efficaccia.
Ne la dottrina del Controslimolo, fregio
del secolo XVIII, nè Y Omiopalia, studio che
invecchiava bambino, nè gli altri sistemi me-
dici, inonorarono il regno vegetabile; anzi 1' Ita-
liana Riforma parló dell' azione dell' erbe con
ampi ragionamenli.
i) Ved. Visiani. — Délia utililà ed smcnilà delle pianle.
D' alcune piante dalmatiche Y uso ignolo
additarono il professore Roberto de Visiani e
il dottore Vincenzo Giadrov. A1P ingegno del
primo la Flora patria moho deve e molto dovrá ;
agli scritti dell' allro puó altingere il medico
ammaestramenti opportuni i).
E dallo studio dell' erbe nuove verrá cer-
lamente alia scienza incremento. Perché ricer-
cando le virlú sperimenlale o credute dal vol-
go non puó che non escaño notizie nuove e
principi sani di popolar medicina.
Affreltino i medici dalrnati a metler pi¿
nel campo fecundo che cosi cresceranno vanti
alia patria, alT umanitá giovamenlo, al proprio
nome decoro.
D.r MAZZOLENI.
VARIETA'.
Nell' arsenale di Venezia ritrovasi una cas-
setta contenente sei piccoli cannoni che scari-
cano il loro mortifero contenuto nel momento
istesso in cui si apre il coperchio.
— Francesco Carrara ultimo signore di Pa-
dova, tanto celebre per Y inumana sua crudeltá
e fierezza, mandava questa cassetla alia sua
amante la contessa Sacrati. L' infelice signora,
che non nulriva verun sospelto dell' infausto
conlenuto di questo dono, spinse frettolosa la
susta con cui chiudesi la cassa e precipitó mor-
ía a térra. Nel medesimo arsenale mostrasi an-
cora una piccola balestra ed alcuni quadrelli
d' acciaio con cui divertivasi il crudel tiranno
uccidendo o ferendo alcuni uomini cui odia-
va, senza che essi polessero sapere donde ve-
niva il colpo. Egli fu pero, stante la sua cru-
deltá ed i suoi delilti, strangolato per comando
del Senato di Venezia.
— Non molto tempo fa fu seppellito a Basilea
un soldalo velerano a 93 anni, il cui fu-
llereo corleo veniva accompagnato da niente piú
e niente meno di 1 r8 membri di sua direlta
discendenza. (Luna), G. H.
1) Ved. I miei arlicoli. - - La Botaniea in Dalmazia — Degli
scrilli di Y. tiiadrov.
8i publica ogni giovedi. II prezzo annuo per Zara è di fiorini 4j per semestre fiorini 2} per fuori franco di porto fiorini 5, per
semestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dai proprietari, fuori da tutti gl'II. RR. Uffioii postali.
Si riceve anche qualunque altro giomale in cambio di questo.
G. FRANCESCHI Esteosore. ZARA, DEMARCHI E ROUGIER Proprietari Editori.
-í 492 )-
PROGRAMMA.
Ogni provincia, anzi ogni colta città quasi, suole offri-
re a' suoi cari nel rinnovarsi dell' anno od in altra princi-
pale festività una QUSUBBlfâL » in cui raccogliendo le più
gradevoli produzioni intellettuali della patria, procura loro
utile tratteniinento.
Finora simile lodevole costume non si tenne in Dalma-
zia, ed a noi venne pensiero di tentarlo, stampando una
e la generosa condiscendenza di
parecchi pregevolissimi scrittori nazionali, alcuni ele' quali so-
no: Fenzi Antonio, Foscolo de Giorgio, Nisiteo Pietro, Pa-
ravia cav. P. Aless., Solitro, Tommaseo D.r JNicolô ecc. che
ci onorarono di più loro inediti scritti, ne pongono al caso
di farlo con felice riuscita.
Variate saranno le letture raccolte, e tratteranno massi-
mamente della letteratura slava e delle cose nazionali. Perció
a' Dalmati intitoliamo questo primo saggio, sperando ch'essi
si prenoteranno numerosi per Y acquisto di tale patrio lavoro,
e F animeranno del loro favore ; onde anche per lo avvenire
cresca ognora più bello e più decoroso al suolo natío, e
a' begl' ingegni che Y adornano.
II formato della 3ÏHEIBBSML che sarà in ottavo verra de-
corato di alcune vignette in litografía, ed il suo prezzo sarà
d' un fiorino.
Le associazioni si ricevono :
In Zara presso i sottoscritti editori.
« Sebenico « il sig. Fausto Inchiostro.
« Spalato « « o G. Demarchi.
« Ragusa « « « Martecchini.
« Cattaro « « a P. Gnegussich.
I tipografi Demarchi -Rougier.
-C 500 )-
e vero amico della sua patria dovrebbe pen-sare a mezzi, e tra questi suggerire i più op-portuni a sollevare dalla difficile situazione chi col s*o íion si puó ajutare. Vane sono le pa-role , se non s' incarnano coi fatti, e se 1' e-sempio non mostra la via da percorrere. La-sciamo ai léttori il meditarvi sopra ; qui ci con-tenteremo di esporre semplicemente i fatti, i quali, varranno a dimostrare il bisogno di quan-lo contiene il nostro assunto. INei grani, il termine medio dei raccolti nel i 843, 44 e ^ era incirca di staja 24,900 sottratta la decima, che importa staja 2,490
rimangono per la popolazione produ-cente staja 22,410 Ma nel 1846 il prodotto com-plessivo era di staja 18,100 sottrattane la decima in staja . . . 1810
rimane la quantité di staja .... 16,290 che messi a confronto col termine dei 5 anni sopradetti ojffrono una difíerenza in meno in ter-mine medio di staja 6120. Anche nel prodotto del vino si nota la medesima degradazione di quantité. Nei 3 anni, come sopra, il termine me-dio dei raccolti era di barile venete . 66 ,000 Sottratta la decima di barile . . 6,600
restaño pel vignajuolo barile . . . 59,400 Nel 184.6 pero il prodotto com-plessivo era di bar. ven 47>5oo sottratta la decima di bar. ven. . . 465o
rimangono ai proprietarii bar. ven. . /\2,y5o Le quali barile messe a confronto col termine medio dei 3 anni suddet-ti, presentano nel 1846 un deficit nel jnedio di bar. ven 16,65o Calcolate le granaglie a fior. 4 lo stajo ven. ed il vino a fior. 2 : 3o la bar. ven., i quali prezzi sono di molto in-feriori ai correnti, e non sempre nep-pure i minimi negli anni ubertosi, dan-no nel prodotto del grano una perdi-
ta di fior. 24,4^° in quello del vino «
perdita totale fior. 66,io5
Ma neir incarimento delle vettovaglie, e nella dura necessità di dover provvedere con molto danaro le deficienti, questa somma ascen-derebbe fácilmente agli 80 mila fior., o forse supererebbe questa somma grande per un di-stretto preferentemente agricola, e che deve mettere in non tenue imbagazzo la popolazio-ne , se dal seno della medesima, come fu det-to di sopra, non sorga chi studii ed indichi la via, onde con industrie, che finora man-cano, ed alie quali la natura ed il suolo ab-bondantemente si prestano, e col conseguente commercio, non si sopperisca al mancante. Belle parole soggiungerá qualche lettore ! Si, lo confessiamo, resteranno sempre parole, se gli studii finora divergenti non si concen-trino ad uno scopo di utilité comune, se le pic-cole forze divise in tanti elementi, non si ra-duniuo, se non si siegua Y esempio di altre contrade in cui, pónderate le utilité d' un progetto, ed afferratolo, per via delle associa-zioni si cerca di portarlo ad effetto , e che , bandito Y egoismo, il raggiro, e tante altre ar-ti maligne nocevoli ad ogni associazione, non manca d'essere coronato dai più felici ri-sultati.
VA RIET A'.
Ultimamente un' abitante di Sain Omer condusse il suo cane sulla sponda del fiume , e dopo avergli legato una pietra al eolio, lo gettö nel fiume e si ritiro. Strada facendo, s'ac-corge d'aver perduto il fazzoletto : torna indie-tro, e vede il carie che gli corre incontro col suo fazzoletto nella bocca. — In Germania va diminuendo il numero de' teologi e de' giuristi ed i migliori ingegni al-r incontro si danno agli studj tecnici. Le stra-de ferrate e le varie parti dell' industria, che ne vanno congiunte , fauno scemare sempre di piùil noverodi uditori accademici.
Si publica ogni giovedl. II prezzo annno per Zara, é di fiorini 4; per semestre fiorini 2 5 per fuori franco <li porto florini 5, per semestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si rieevono in Zara dai proprietari, fuori da tutti gl'II. MI. Ufficii postali. Si riceve anche qualunque altro giornale in cambio di questo.
6. FRANCESCHI Estensore. ZARA, DEMARCHI E ROIGIER Proprietari Editori.
posto, r aggravio è senza fondamento. Nel mi-
glioramento delle razze sta una delle condízio-
n¡ che diminuiscono a favore délia società i ri-
schi del bestiame; e nulla è più oculato del-
Tinteresse, poichè desso trova vie e mezzi,
che non sa trovare il buon volere. Vi saranno,
p. e., malattie dipendenti da cattiva costruzio-
ne nelle stalle, o da certi usi e pregiudizii nel
trattamento del bestiame. Ora, a chi interessa
* più il toglierli che alla società ? E la società
stessa quando si vedesse bene inviata, onde di-
minuiré i danni, non troverebbe del suo con-
to eccitare Y industria del miglioramento delle
stalle e del bestiame la mercè dei premj ? Ma
quello che più conforta in queste assicurazioni
si è il beneficio grande ch' esse arrecano al-
T agricoltura ; poichè sonvi proprietari di fondi
necessitati di affidare gli animali ai coloni sen-
za alcuna garanzia, e questi, in caso di di-
sgrazia, non hanno mezzi di pagarli; sícché o
&' indebitano con poca o nessuna speranza di
pagare, per ¡1 che ne nasce quelP abbandono
ai lavori campestri e il progressivo immiseri-
mento, o ne nasce un grave scapito al pro-
pietario stesso, che gli vien tolta la via di mi-
gliorare i suoi poderi per mancanza di sicurez-
za degli animali affidati.
]Ñoi quindi consideriamo 1' assicurazione li-
bera che la società Adriatica propone come un
mezzo tendente a conservare il bestiame vac-
cino e i capitali impiegativi, a sollevare i co-
loni dal debito cagionato dalla mortalitá del
bestiame, e come occasione a migliorare il be-
stiame in generale. E tutti poi troveranno il
loro tornaconto in questa assicurazione, e mol-
to più tra questi coloro, e sono tanti, che
co' loro risparmi sono pervenuti a possedere le
due, le tre, e le quattro stalle di bestiame ,
i quali veggono rassicurata la strada a fortuna
maggiore, e non più vero 1' adagio che chi ha
il suo capitale in sangue all' alba ride, ed al-
ia sera piange.
G. B. Z.
VARIETA'.
Sono alcuni anni che alia scuola di Weist-
minster destinata ail* educazione délia gioventù
nobile d' Inghilterra , consumavansi ancora al-
cuni carri di verghe, provisione ch* era riputa-
ta indispensabile peí mantenimento del buon
ordine. Uno fra gli istitutori di quella scuola ,
morto da poco tempo si vantava nella sua
vecchiaja d* aver castígalo la maggior parte dei
membri della camera dei Pari.
— Morí tempo fa in Avignone il sig. A—
membro dell' assemblea costituente. Una sola
volta monto egli la tribuna e cominció il suo
discorso con queste parole : Miei signori : l' uo-
mo non è ciltro che un animale... sconcer-
tato dair aspetto maestoso dell' assemblea non
poté andaré più innanzi. Uno de' membri si
alzo e disse : lo propongo che questo discor-
so si stampi e vi si ponga in fronte il ri-
tratto dell' or atore...
— Ultimamente una signora soffriva terri-
bilmente di convulsioni alio stomaco. Mentre
una mattina ell' era uscita di casa, si presen-
to al marito una ragazza , la quale disse , do-
ver fare i complimenti della signora X.... la
quale le spediva il tanto desiderato elixir per
lo stomaco. La bottigüa, soggiunse, costava 3
fior. moneta di conv. II buon uomo meravigliossi
molto d' un prezzo cosi esorbitante , pure pago.
La moglie ritorna a casa ; il marito le corre
incontro colla grata notizia: ella rimane atto-
nita e sostiene di non aver ordinato nulla: si
apre finalmente la bottiglia che contenea del-
F inchiostro.
— Le 25 lettere dell' alfabeto possono esse-
re combínate in ordine diverso i5, 511, 210,
043, 58o, 985, 984, 000, 000 volte. Per far-
si un* idea dell* immensità di questo numero si
ponga, che mille milioni di scrittori, dei quali
ciascuno scriva tutti i giorni 4o facciate con
4o alfabeti per facciata, avrebbero bisogno di
25,ooo milioni d* anni per mettere sulla carta
tutte le combinazioni possibili delle 25 lettere.
•i-gi s ^gi
Si publica, ogni giovedi. II prezzo annuo per Zara è di florini 4; per semestre fiorini 2j per fuori franco di porto fiorini 5, per
semestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dai proprietari, fuori da tutti gl'II. RR. Ufficii postali.
Si riceve anche qualunque altro giornale in cambio di questo.
6. FÄANCESCBI Estensore. ZARA, DEMA&CHI E ROUGIER Proprietari Editori.
LA PORTA DI TERRA FERIA
2 sr EÄaü,
» Venezia pervenuta dopo varie vicende a vedersi padrona di Zara ; in Zara riguardava un punto necessario per assicurarsi 1' impero del golfo e la città che esser doveva scala pell' acquisto del resto della Dalmazia.
Ad opporre quindi resistenza a chi mai voluto avesse o conquistarla o ricuperarla , die-de ogni opera nel muñirla di più salde difese, onde nel i4°9 tagliö Y istmo che al continen-te congiungevala , e la rese isola a maggior si-curezza, scavandovi lutt' intorno un fosso pro-fondo.
Fu sommo il dispendio, ingente il lavoro, ma incessanli le sollecitudini, lo si compiè in una sola stagione che vi aveva alle spalle uu nemico d' aßrontare , altre città nel pensiero , se non a vincere a persuadere. II lempo pero e la fortuna dileguarono le minacce, e non ando guari, che un ¡Ilusorio bisogno condusse le altre parti della Dalmazia a mellersi sotto alla protezione dei veneti.
INel dalmata valoroso e fedele, vedendo al-lora la repubblica saldo un sostegno della sua signoria, per metler argine anche alla boria ol-tomana , che le contrastava quasi la libera na-vigazione del suo mare, i paesi di questa sua nuova provincia forlifícava a presidio piu che dell'altrui, della propria sicurezza ed esistenza. In cosi fatlo intendimento insieme ad al-tre piazze della Dalmazia ristraurar si propose anche le fortificazioni di Zara, e ail' uopo e-leggeva un Sammicheli celebre architelto civile e militare, le cui superstiti opere ne leslimo-niano il mérito, mentre la morte guarani isce alla verità il giusto diritto.
Ma troppi erano i lavoii che al Sammi-cheli si allogavano, e ail' esecuzione dei suoi disegni non polendo desso in Dalmazia badar-si, l'affidava a Gian-Girolamo suo uipote.
Solto la vigilanza di questi adunque venne eretla la porta , che sla nella presente tavola si-mile ad altra in Verona del medesimo architelto.
E qui anche pare che la repubblica abbia voluto dare un saggio della sua speculativa ma-gnificenza, e velare coll'esterno tasto la po-
vertà interna , e lo studiato avvilimento di que-sti popoli da lei governati. Ma veniamo alla Porta di Terra Ferma ; da cui pariendo lungo il ponte che si distende sulla prima fossa che circonda la città, si giun-ge diritto ail' opera a corno fabbricata nel 161-, nella quale vedesi appunto nel disegno traccia-ta una Scarpa al suo ingresso.
Questa porta che si mostra punto princi-cipale dell'offert a veduta, è un' opera dei buo-ni tempi del risorgimento delle arti, e puô fer-mare a buona ragione lo sguardo dell' artista. D'ordine dorico in generale tutto il suo pro-spelto e a bugne diligentemente combínate fi-no alla trabeazione, presenta qualtro pilastri che sostengono altrettante colonne, con capi-lelli d'ordine dorico, a cui è sovraposta una cornice diro altica con un sovraornato con in-tagli di tutlo buon genere, ed alcuni ornamen-ti nelle metope del fregio. Sull' arco dell'uscio maggiore si presenta lo stemma di T^ara (San Grisogono) e più in su quello della repubblica veneta (un leone di bellissimo lavoro). Ai lati s'aprono due posterle: sovra queste e sotto due altri stemmi, del Conte e del Prefetto d' al-lora, scorgi due lapidi con a manca le parole:
CUM . URBEM
DALMATIC . PRINCI
PEM . OLIM . P . II . COLO
JNIAM . S . V . MUNITAM
AC . AB . OMNI . HOSTIUM
IMPETU . TUTAM . RED
DERE . VELLET.
A deslra leggerai le altre:
MANTO . DIEDUS . COMIS
MICHAEL . SALOMOINUS
PRIEFECTUS . PORT AM
HANG . SUMMA . CURA
CONSTRUI . CURAVEHE
MDXXXXIII.
Ordinalo ed eseguilo il disegno con tulla aggiuslatezza, che quasi a bello studio da a vedere, come con felicissimo successo possano