( )—
C 0 MM ER C 1 0.
Sebenico. I prezzi che corrono in quesla eitta da quat-tro mesi non subirono variazioni di qualche im-poi lanza. Troviamo, che alcuni generi caddero nei prezzi; cosí p. e. il frumento schietto che nei pri-mi tre mesi dell'anno valeva fior. [\. 3o lo slaio veneto, discese in aprile p. p. a 4- 20 i' frumen-to segalato da 3. 3o; caló a 3. 20, la segala da 3 a 2. 45, I'orzo segalato da 2. 35 a 2. i5; formenlone da 2. 5o a 2. 45, il miglio da 2. 5o a 2. 45, fava da 3. 3o a 3. 20. — 11 solo legume grande ebhe un tenue aumento da 2. 4o a 2- 42-Rimase costante il prezzo dell'orzo sehietto a 2. 20; dell'orzo frumentato 2. 5o; dell'avena a 1. 5o; della spelta schietta 1 ; spelta formentata 1. 25; delta segalata 1. i5; panizzo 1. 3o; sorgo 1; fa-giuoli /f. 3o; legume piccolo 2; lente 3. 3o; ceci 4; piselli 4- 2Ü- L'olio crebbe da fior. 19. 3o a 20 la barila. 11 vino conserva il prezzo di 3. 20; l'a-quavile 8; il biscotto 6. 4o ' 100 funti; riso fior. j 1 id.; e fior di fariña 6. 4o
Spalato. II giorno 1 1 maggio non arrivarono dalla Turchia che quatlro cavalli, scortati da due in-dividui, porlando olio sacchi di frutta secche.
Dal 1a tutto il i5 maggio correvano i scguenti prezzi: Frumenlo da fior. 3. 5o a 4- > staio. Orzo schicllo da fior. 2. 20 a 2, 3o id.; delto for-mentato da fior. 2. 5o a 3. 20 id.; Segala schietta fior. 3 id.; detta formentata da fior. 3. 20 a 3. 3o id.; Avena fior. 2 id.; Frumenlone 2. 5o id.; Miglio fior. 2. 3o id.; Frumento di Puglia da fior. 4- 4o a 4- 5o id.; detto di Bosnia da fior. 4- 20 a 4- áo id.; Orzo di Puglia fior. 2. 4o id.; Fava fior. 3. 3o id.; Favetta d'Egitlo fior. 2. 4o id.; Fagiuoli fior. 10 id.; Aquavite di primq qua-li ta a fior. 9 il bar. ven.; delta di seconda fior. 8 id.; detta la.vorata fior. 16 id.; Vino da fior. 3. 20 a
4. 4o id-J d'uliva b°r. 21 id.; Pasta di
Trieste, di Sebenico, di Macarsca fior. 10 il cent. Formaggio nostra no fresco a car. 6 la libbra gros-sa; Caffé Rio Janeiro fior. 25, il 100 funti; delto 5. Domingo fior. 27 id.; detlo di Avana fior. 34, il 100 funti; Zwcchero d' Olanda pesto fior. 27 id.; delto fariña fior. 23 id.; delto mascavalo fior. 17. 3o id.; detto raffmalo in pañi fior. 35 id.; Pepe schicllo fior. 21. 3o; Mele noslrano fior.
12 id.; Sevo colalo fior. 18. 10 id.; Riso d'O-stiglia fior. 10. 3o id.; detto milanese fior. 9. 10 id.; Risetta fior. 6. io;Butirro noslrano fior. 3o id.; Cándele di sevo a car. 1.4 ¡I funlo; Pel-Ü di bue secche a fior. 35. i5 il 100 funti; dette Salate a fior. 35. i5; detle di agnello chiu-se a fior. 40 id; Crepaline nere fior. 24 id ; det-te bianche fior. 6 id.; dette di Capretlo fior. 23 id.; Carne di bue car. tí il funto; di Castrato car. 4 V2 ¡d.; Fior di fariña di frumenlo fior. 5. 5o il 100 libbre grosse; detta di seconda qua-lita fior. 5. 25 id.; Fariña f.ni 5 id.; Granzole 2. 55 id.; Mercede di un manuale senza villo c. 20.
Ragusa. A tutto 20 maggio correvano i seguenti prezzi:
Frumenlo d' Odessa fior. 5. 27 lo staio ven.: detto Banato 5. 10 id.; delto ¡Vleschiglia 5. i5 id.; Frumenlone 2. 5o; Fava di Puglia 3. 22; Riso d'Ostiglia 10. 2, ogni 100 funti; detto mila-nese 9. 19 id.; dello americano 9. 19 id.; Zuc-chero fariña 22 id.; dello biondo 20. 47 id; Caffé Rio N. 1, 25. 5 id.; Cera di Krzegovina 88. 5 ». id.; della di Bossina 87. 26 id.; Cándele di segó 2i.3o; Segó colato ipid.; Fariña Mundmehl 8. i5 id.; detta a vapore 3N. 3; 7. 20 id.; detta N. 4, id. 6. 45 id.; delta N. 5, 5. 45 id.; Olio d'uliva 17. 3o a 18 alia barila; Aquavite di gradi 19 Va> 10. 4o id; Vino comune 3. 20 id.; Sai delle sa-late la barila di 100 funti fior. 7.
Grab. Movimento avvenuto al rastcllo dal 4 al '4 (b maggio. Jntroduzione. Bovi N. 120; Buffali 1; Siiini 74; Cavalli 2 ; Frumento funti 63tío; Legname 1. 17140; Ferro f. 33o; Catrame f. 2400. Estrazione. Vino f. 4^o ; Aquavite f. 65o; Sale f. 1 100.
Billibrig. Generi introdoüi dalV Ottomano mediante il rasteUo^ dal i.° maggio a tutto i5 d. Bovi 263; Cavalli 145; Frumenlo fti 20 1 2 1: frumenlone f. 602; Segala f. 2268; Orzo f. 1720: Tavole d'abele f. 255o; Ferro f. 5oo; Cammi-netli da pipa f. 242. Generi estratti. Acciaio f.li 3222; Allume f. 327 ; Agrumi f. 2354 ^ f. 6o4 1 ; Filati co-tonc f. 6139; Incenzo f. i63; Manifalture cotone f. 393; Piombo f. 60O; Riso f. 58o5; Špiriti f. 1661 ; Sal ammoniaco f. 168; Sapone £ 763; Terraglie f. 167; Vino f. 34g6; Zucchero f. 3264; Generi diversi f. 3432.
Si publica ogni giovedi. II prezzo annuo por Zara e di fior. 4; per semestre fior. 2; per fuori franco di porto fior. 5, per se-mestre o trimestre in proporzione. Le associozioni si ricevono in Zara dal proprietario, fuori da tutti gl' II. RR. Ufficii postaÜ.
(«. France^clii Kstensore v l"roprie*ario, Zara, tip. dei Fratelli Baítara.
-c 184 3-
C0MMERC10.
Sebenico.
Il raccolto delle biade ormai mature nel no-
stro distretto in parecchie località riuscirà sotlo
al mediocre. Si attribuisce cio aile pioggie non
cadute in tempo, ed alla poco profondità delle
nostre terre. Tale prodotto pero è tra noi 1'Ínfi-
mo, convenendo procacciarlo altrove con mezzi
industriali. Il prezzo perô dei grani è bassissimo,
e vi esistono ancora de'depositi di un siinile ge-
nere, clie dal montano frequentemente cala a prov-
vederne la piazza.
La vite fino ad ora prospera felicemente, ed
anco l'ulivo dà in generale delle buone speranze.
Superava il mediocre il prodotto de' frutti, ma
non hanno- in quest'anno per tutto il solito sapo-
re, ritenendo dell'acerbezza.
Le prime traite delle sardelle e scombri fu-
rono copiose, non cosi le seconde. Quelle delle
spugne appena incominciarono. Sembra che questo
ramo d'industria si estenderà ora a più villaggi.
Dal i.° di gennaio a tutto il mese di aprile
entrarono nel porlo di Sebenico 2 36 navigli di
grande e piccolo cabolaggio, e partirono 232.
Il carbón fossile estratto da Sebenico, ascen-
deva in gennaro a 6g36 centinaia; in febbraio a
9004 î in marzo g3i5 ed in aprile a 700.
Ragusa i.° giugno.
Dal di 5 maggio p. p. a tutto ieri dalla con-
trrmine Turehia calarono al rastello e lazzaretto
delle Plocce 1 1 carovane, le quali sommavano in
complesso 724 eavalli, accompagnati da 396 per-
sone. Le suddetle carovane portarono seco: canne
di iudicca funli 22000, pelli di lepre, di tasso,
martora ec. f. 54oo, cera gialla f. 4^29, frutta
secche f. 3323 , lavori di ferro f. i38o, lana pe-
corina f. 1800, tavole da falegname f. 73, seta
da ricamo f. 5o , e coltelli turchi f. 39; ed espor-
tarono li seguenti generi: sale erariale f. 53973,
cafle f. 263o5, zucchero f. 364', di cotone
f. 15700, acciaio f. 5356, tela canapina f. 5314,
lino e canapé f. 1136, olio d'uliva f. 5170, aqua-
vite f. 366, riso f. 1988, stagno in verghe f. /¡ç)3y
filo di ferro f. 191, lavori di rame f. 883, palle
di piomba f. 5o, panni diversi f. i6f> pelli cru-
de f. 565, stagno f. 206, zolfo f. 563, sapone f.
1628, colori diversi f. V42 , carta da scrivere f.
220, arnesi di casa f. 35o, allume di rocca f.
2148, robbia f. 744, e tavole d'abete f. 174.
Cunóla.
L'aspetto della campagna da motivo a buo-
ne speranze. La vite proinette ubertoso raccolto,
ma fatalmente é infestata in alcuni punti dall' in-
setto ladrone. Con tutlo ció si spera bene.
L'ulivo é carico di íiori. Se una parte sola-
mente del frutto rimanesse, basterebbe per avere
abbondante racco lto.
L'isola seminó pochi grani; se le biade fos-
sero state favorite in maggio da qualche pioggia,
la messe sarebbe stala ubertosa.
La popolazione dell' isola ascende a 9546 a-
bitanti, di cui nel comune di Curzola >n
quello di Blatta 5198. Tra questi s'occupano: nel-
la costryzione degli scafi, ed in altre faccende
dei cantieri individui 120, tagliapielre 106, pe-
scatori 200.
II vino vale presentemente fior. 2. car. 10 il
bar. veneto: il frumento a tenore della qualitá
fior. 4. 4o a 5' lo slaio veneto, ed il frumen-
to ne fior. 3.
Sullo squero continua l'atlivita. Vi si trova-
no presentemente in costruzione un brigantino,
una goletta , una brazzera, e 5^ tra barche, pas-
sere e caicchi. Si ristaurano due pieleghi.
Nel i.° semestre dell'a. c. Curzola ebbe 666
approdi, e 672 partenze di piccolo e grande ca-
bottaggio.
Ai 28 di maggio caló l'áncora nel canale di
Sabbioncello il brig. austr. Oriones cap. Ant. Co-
vacevih, da Cantón e Nuova-York, con carico di
diversi generi. Ai 3o dello stesso sciolse per Trieste.
Grab.
Moviniento avvenuto peí rastello dal 18 ai 28
di maggio.
Introduzione. Bovi 63 , pecore 8, suini 44»
cavalli 7. Frumento funli 6240, legname f. 17630,
ferro f. i65, catrame f. 4^035, prugne f, 919»
spelta f. 120.
i Estrazione. Vino f. 55o, aquavite f. 900,
sale f. 900.
Si publica ogni giovedi. 11 prezzo annuo per Zara c di fior. 4; per semestre fior. 2; per fuori franco di porto fior. 5, per se-
mestre o trimestre in proporcione. JJC associazioni si ricevono in Zara dal proprietario, fuori da tutti gPII. RR. Ufficii postali.
<«. Frauceschi Estensorc c I*roprietariu. Zara, iip. tlei Fratelli U at tur a.
bondanle pioggia, i possessori del genere ritengo-
110, che aumentera di prezzo. Gli altri fiduciano
iiclla pioggia e nel ribasso. -- Dal contado non
giunge che del frumentone e del miglio ; ma in
poca quantita; teniendo, che e il raccolto dei gra-
ni bianchi , a causa della siccita, corrisponda a
poco piü della meta di quanto prometteva per lo
passato la campagna; e che continuando Y asciut-
to, non riescano nemmen i grani minuti, che fu-
rono scarsainente seminali, ed ancor questi non
mostrano bene.
A Trieste fu venduta una partila d' orzo di
/ara a fior. i. 5o. II frumento vi si sostiene; il
Irumentone pero rimane senza aíFari anche a f. 2. 5.
L'ulivo da nol promette buon raccolto in
quei luoghi specialmente, dove 1' anno scorso la
rendita n' era mesehina.
La vite in qualcbe luogo marittimo abbonda
di grappoli — scarseggia invcce nell' interno del
territorio. — I foraggi sono puré abbondanti.
Qui la barila d'olio vale'fior. i8, a Trie-
ste, ogni 107 funti fior. 20. 3o — La fariña n.°
3, fior. 7; n.° 4, fior. 6; n.° 5, fior. 5. 20;
mundmehl fior. 8 — auszug fior. 9. /¡o — biscotto
fior. 6. 10 —riso da 9. 10 a 9. 20 — aquavite
da fior. 8 a 9. 3o -- vino isolano bianco f. 4- 20,
oolorito fior. 3. 20, domestico da fior. 2. 4o a
4. 3o la bar. Presentemente vi saranno alia riva
circa 2000 bar. di vino isolano.
Le lañe sucide si vanno pagando al minuto
a car. 17 1' oka. — Da fuori non s'hanno raggua-
gli sul probabile andamento di questo genere —
Gli speculatori si lusingano, chele lañe a partite
valeranno ancora di piu, arguendo da quel che
ebbe luogo 1' anno scorso, che dopo d' essere sta-
to qui venduto tutto il genere anche a patti non
troppo favorevoli, si sentí ad un tratto un sensi-
bilissimo aumento di prezzi.
Giovera forse sapere, che il costo di 100
oke di lana sucida, compreso il calo e la spesa
della lavatura, si calcóla eguale a quello di 100
funti di lana lavata.
Non ha guari, le lañe ribassarono a Trieste
da fior. 34 a 28. Questo sensibile ribasso deve
ascriversi ai molti arrivi delle lañe dalla Grecia,
dalla Bessarabia c da altri punti del Mar-nero,
ed alie scarse commissioni dalle piazze di solito
consumo.
-*KJna notificazione governativa porta, che, per
facilitare alleN carovane turche 1' introduzione delle
merci non susceltibili pei raslello di Risano, e per
introdurre un sistema uniforme alie discipline in
corso presso gli altri raslelli di confine, comin-
ciando dal i5 giugno a. c. sarà permesso 1'ac-
cesso delle carovane il lunedi d'ogni settimana,
in luogo che 3 volte per mese. — Restaño ferme
per ora le giornate stabilité per i' ammissione al
lazzaretto di Megline delle carovane con merci
susceltibili.
— Un manifestó della tesorería generale di Ro-
ma porta a conoscenza del publico l'apertura della
fiera di Sinigaglia che si farà ai 20 di luglio, e
durera soli 20 giorni, cioè fino alia mezzanotte
del!' 8 agosto.
Consumo della carne nel mese di mággio.
Buoi 26i,vitelli 18, pecore 733, maiali a.
Lissa.
La pesca delle sardelle durante il passato
scuro ebbe risultati meschini ; chè rare sono quel-
le tratte, che presero 3om. capi. Ad alcune voighe
soltanto riusci di pigliar sino a 20 mila; il più
delle altre non giunsero colla presa a pagare nem-
meno i dispendii.
Il prezzo del pesce si conserva piuttosto alto
a motivo della scarsezza del genere.
Anche la pesca degli sgombri riusci scarsa.
Dall'anno scorso perô rimangono ancora a
Comisa circa 2000 barili; e quantunque si offra-
no al bassissimo prezzo di 4 fior i ni, non trovano
con tutto ció coinpratori.
La vigna è stata leggermente toccata dalla
grandine. Le carubbe, atteso il danno sofferto l'an-
no passato dai freddi, promettono, contro la co-
mune aspettazione , uberloso raccolto.
Essendo per compiersi col finiré
del corr. mese di giugno. il secondo
trimestre 1846 delVassociazione al gior-
nale LA D ALM AZI A , V editor e ríe
reca avviso a' benevoli suoi Associati,
pregandoII di rinnovarla per tempo
presso i rispettivi cc. rr. ufficii postali,
onde poi non ne conseguano interru-
zioni e rifar di nella spedizione setti-
manale delle singóle dispense.
Si publica ogni giovedi. II prezzo annuo per Zara è di fior. 4; per semestre fior. 2; per fuori franco di porto fior. 5, per se-
mestre o trimestre in proporzione. Le associazioni si ricevono in Zara dal propietario, fuori da tutti gl' II. RR. Ufficii postali.
Cf. Francesclii Kstensorc e Proprietario. Zara, tip. del KrateIIi Battara.
—t 208 )
BIBLIOGRAFIA
ELEMENTI DELLA GRAMATICA ILLIRICA,
secondo la nuova ortografía, di Viekoslavo
Babukić, con una prefozione filológica, di
Rodolfo Frölich, traduzione di 6. A. K.
Zara. Fratelli Battara tipografi editori 1846. Prwso kar. 30.
lo giudico non vi essere favella tra le euro-
pee, che piiV di'lla slava-illirica abbisogni di una
grammatica, la qnale la coslringa a delle leggi
sicure ed intariabili , da cui non possa e non
debba a caprictio , senza laccia di barbaro , stac-
carsene chiunqne scrittore, come 1'hanno falto lino
adesso moltissimi. ill quesla grammatica la quale
fosse ricavala mereè la- pin accurata analisi dal
linguaggio del popolo e degli scrittori, non la vi
era fin'ora , ancorchè avessimo vari lavori intorno
a rio iielle grammatiche del Dolabella, del Giu-
rinié, dell'Appendini, del Yoltiggi, dello Stefano-
vić, del Bei lió. Erano lutte o manchevoli di al-
cuna parte, od inesalte perché confórmate alie
rególe ed alie leggi delle grammatiche latine, ila-
liane, tedesche, o troppo lunghe ed inviluppate
fra una faragine di minute e non acconcie osser-
vazioni. A soperire a codesto bisogno quindi, usci
in luce non é guari un manuale ristretto di re-
góle detlate dal do!lo sig. Viekoslavo Eabukié,
in cui, valendosi egli delle fatiche precedenli d'al-
tri scrittori, ed aggiungendovi il lungo suo stu-
dio e le proprie disamine, generalizzó i precetli e
le rególe di questa lingua per siffatto modo da
offrirne ai desiderosi di apprendere, una sicura
norma con cui metlersi alio sludio di quesla bel-
lissima delle favelle europee. II celebre dolt. Paolo
Giuseppe Safarik nel Ce ski Museum, fase. l.° 1837,
pag. 125-127, lodo a cielo questo lavoro dei Ba-
bukić, ed il giudizio di tanto letterato è soperio-
re ad ogni al Ira critica. Di fresco, a maggior com-
modità dei dalmati, con della maestría fu vollato
in italiano dal bravo sig. G. A. K., e la tradu-
zione fu impressa con elegante edizione dai fratelli
Battara qui in Zara. Alla grammatica fu premessa
una filológica prefazione di Rodolfo Frölich . in
cui parla con uiolto di erudizione della noslra ma-
dre lingua.
Siccome auguriamo moho bene di questo
grammaticale lavoro, cosí non possiamo esimerci
di mellerlo invista ai dalmati amanti della pro-
pria nativa favella , sicuri che quind' innanzi, come
per lo passalo, non avranno a dolersi del difelto
di una grammatica che brevemente día delle rególe
infalübili e cerle, ed agevoli loro lo studio amo-
roso di una lingua che chiamano necessaria , e che
nientemeno trascurano con versioíniosa ne^iienza. DO O
G. FRANCESCHI.
_____ C0M MyRCjó; ~
Billibrig. Generi introdotú dall' Ottomano median-
te il rastello dal di 15 maggio a tiitto 31 detto.
Bovi i54;Cavalli 193 ; Frumento funti 15725;
Frumentone f. 5oo; Segala f.ioo; Orzo f. Boo;
Tavole d'abete f. B5oo.
Estratti. Acciaio funli ig49;Agrumi f. 1200;
Caffé f. 12579; Filati di cotone f. 15854 ; Manifat-
turedi cotone f. 2758; Ottone f. 799; Riso f 18652;
Špiriti f. 1921; Stagno f. 1125; Yino f. 1156;
Zucchero f. 2704; Zolfo f. 284; Generi diversi
í. 6832.
VARIETA
Tanla si é la passione pel giuoco al lotto in
qualche contrada, che un buon marito fu coslrel-
to da sua moglie di porsi di bel mezzo giorno a
lello, per sognare numeri. ('/Y/g. 29.)
- Non si cessa di studiare a' modi come i fran-
cesi potessero a vere in mano il nuovo Giugurta}
Abd-el-Kader. Un bell'umore inlanto trovó la se-
guenle ricetta, e sembra non sia lonlana dal co-
gliere. Vollate, disse in arabo gli articoli di po-
lémica di certi giornali, diffondeteli nel campo
deir emiro, e siate sicuri, che egli ed i servi fidi,
cominciatane la lettura, saranno sorpresi da son-
no COSÍ profondo, che sara poi un nulla di pren-
derlo (la ricetta pero ha come le medaglie il suo
rovescio). (Th. Zh.)
Éssendo per compiersi col finiré
del corr. mese di giugno, il secondo
trimestre 1846 delVassociazione al gior-
nale LA DALMAZIA, V editore ne
reca avviso a' benevoli suoi Associati,
pregandoli di rinnovarla per tempo
presso i rispetlivi ce. rr. ufficii postali,
onde poi non ne conseguano interru-
zioni e ritardi nella spediz-ione set ti-
manóle delle singóle dispense.
Si publica ogni giovedi. II picazo annuo per Zara è di iior. per semestre lior. 2: per fuori franco di porto flor. 5, per
mestre o trimestre in proporcione. Le associazioni si ricevono in Zara dal proprieta rio. ftiori da tutti ti'II. RR. Ufficii pos proportion
íti. Francesclti Ëstcnsore e Proprietario.
se-
postali.
üEara, tip. rti'i Fratclli Battara.
-c 215 )—
tori sono scarsissimi, l'obolo all'inconlro non tan-
to. Più oboli, più forze congiunte, darebbero ri-
sultati di non tenue rilievo. Una città sorella, non
moho da noi discosía , ci puó dare saggio prati-
co in quel che esponghiamo.
Che a Zara perseverando in misure tendenti
a publica ulilità, si possa raggiungere lo scopo,
lo provano tre stabilimenti, chiamati a vita da po-
chi aiuii. Chi avrebbe delto qualche tempo addie-
tro , che noi avremo un monte di pietà , una cassa
di risparmio, ed un asilo di carita por l'infanzia?
F.ppure queste istituzioni, che in sulle prime si
credevano dovessero intisichire, sussislono, pro-
sperarlo. Una íes ta da bailo, una tombola, un'a-
cademia , una rapprescntazione teatrale, mescendo
l'utile al dolce, porgon mezzi, per cui, in giunta
alia privata carita, ed altri amminicoli, l'istituto
infantile particolarmente, prospera, come avremo
occasione di mostrarlo.
Or bene; una cosa non regge senz'altra. Fi-
lantropi rivolsero il pensiero ai prossimi bisogni
del la cilla; tolsero gl'indigenti di momento alie
ugne dell'usuraio; aprirono via aH'uomo parco e
frugale di meltcre al sicuro il centesimo del suo
risparmio, strapparono all'abbandono, ai pericoli,
air ignoranza tanti pargoletti, che speriamo , non
ci prcsenteranno da qui a qualche anno quel ra-
gazzume scioperato, ignorante, vizioso, bestem-
miatore, insolente, di faccia rot ta ad ogni scon-
cezza. - Abbiamo qui un discreto numero di
giovani studenti, ai quali occorrono libri, nè tutti
possiedono mezzi di acquistarseli, od averli in
prestito; havvi buon numero di quelli, che volon-
tieri passerebbono un paio d'ore alia giornata col-
la lettura istruttiva: ma non possono soddisfare
a questo loro desiderio , e si devorio cercare altri
passatempi men proficui. E non sono i giovani so-
lamente, che sentono il bisogno d'una librería pu-
blica, e di collezioni di oggetti scientifici in ogni
ramo. Auguriamo dunque, che all'uno o all'altro
dei zelantissimi promotori del bene di questa cilla ¡
riesca di gettar base ad una publica biblioteca. II
bisogno è stringer.te. Ed i mezzi a farlo? L'ab-
biam accennati di sopra.
Il nuovo foglio di Vienna, la Gegenwart N. 8o
di quest'anno, in un suo articolello parlava del le
biblioteche esislenti a Zara. Ma nel 1846 per tro-
varle lutte ci vorrebbe ben altro che la lanterna
di Diogene. Esso novera le seguenti sei; i.° la
biblioteca dell'antica società economica , custodiia
al convitto; 2.0 la biblioteca dol vescovo Stratico, !
ricca di 1600 volumi. (Non se ne trova più Irac-
cia. Qualche tempo prima , che il canonico Boni- J
celli passasse al riposo de' giusti, i libri da lui '
custoditi furono divisi fra gli eredi, e non eredi
dello Stratico. Piu d'un volume poi di opere im-
perfette é stato analizzato da'pizzicaguoli, dove per
ordinario lerminavano ne' tempi passati i sudori
letterarii di piu d'un ¡Ilustre scrittore nazionale ed
estero); 3.° la raccolta di libri, lasciati al convitto
dal dofunlo Devecchi; 4-° la biblioteca del ginna-
sio (di 1200 volumi circa); 5.° una librería cir-
colante di poca fortuna; e 6.° la biblioteca del
seminario arcivescovile (alie quali si puó aggiun-
gere quella del convento di san Francesco, che
conta all' incirca un migliaio di volumi).
Tulle queste raccohe pero, sono di ragione,
per dir cosí, privata; e Tuso loro limitato a po-
chi individui, che v'hanno diritto; in modo dun-
que che il publico non ne puó trarre u ti lita di
sor le.
Potrebbero mai riunirsi in un corpo solo al-
men alcune di lali raccolle ? Ogni ricerca de'rno-
di sarebbe per ora , a parer noslro, precoce;
pero non possiamo tralasciare di riportar le
parole con cui si chiude l'articoletto della Ge-
genwart: « Facciamo voti che abbia luogo sif-
» falta istituzione, per aver un centro opporlu-
» no alio scambio ed alia comunicazione e propa-
« gazione di conoscenze utili in una provincia iso-
» lata, mancante di Irattenimenti intelletluali. Se
» Zara possiede tanle biblioteche (!) non é gia,
» che sia di giovamenlo il tesoro del sapere rin-
» chiuso negli armadii , sibbene il libero accesso
" alie sorgenti di cultura publica. Un gabinelto
» di leltura sarebbe istituzione tnolto acconcía; vo-
» glia il cielo, che vi si giunga !
C0MMERC10.
Dietro la Sovrana risoluzione per la riammis-
sione delle carovane turche al raslello di Risano
con gencrí insuscettibili, por cui ¡ Risanotli con-
serveranno eterna riconoscenza, fu scelto un luo-
go adatlato alia marina, e si fecero gli opportuni
ristauri ad un vasto edificio capace di ricetlare
un buon numero di persone, come il suo lato
corlile, un gran numero di cavalli. Si fece erige-
re un bel casello, inlerrare in forma di rombo
un tratto di riva che forma un comodo piazzale
avanti all'edifizio; si costruirono strade con molto
dispendio, insomma per parte dell'erario non si
badó a spese, aílfine di promuovere 1'incremento
del commercio a maggior vantaggio dei sudditi
austriaci; ed in fine venne dall'auloritá superiore
-c 224 ^
« he risconlriamo negli animali nel caso in discor-
dó, non lo si puó negare al mio modo di giudi-
rare ai vegetahili. Ho delto, e mi lusingo non sen-
vA qualche ragione persuádeme, che il processo
della nulrizione negli animali e nei vegetabili sia
neü'essenza chimica lo siesso; e che per conse-
guente le funzioni le quali essenzialmente fluisco-
no daU'ono, fluiscono necessariamente daU'allro.
Nel caso adunque di equabile alimento in quanti-
ù e qualità, somministralo al vegetabile, succé-
dera in questo pure quello stato di vitale apatía,
che tiene in armonico andamento le funzioni del-
la vegetazione; e nel caso di cambiamento di ali-
mento nascerà in esso come negli animali lo sta-
to di cccilabililà d'invigorimenlo vitale, il quale
deve necessariamenle influiré negli effetti vegetali
del sistema a legno, o per conseguenza all'epoca de-
iernimala negli effetti del sistema a Jrutto. lo par-
io dei vegetabili erbacei. Ma se è vera la teoria
per questi , sarà egualmenle vera per tulla la fa-
miglia végétale. Parmi, se non prendo errore, che
con questa teoria si possa dare una soddisíacente
e non ipotetica spiegazione dell'effetto che vediamo
produne le letamazioni , gli adaquamenti atmosfé-
rica ed arlifiziali, le vangate profonde ed affossate
c qualunque heu intesa operazione che fa l'agri-
coltore, onde procurare al vegetabile che coltiva
un conveniente alimento. Ció che in ristretla ana-
lisi all'occhio del filosofo naturalista altro non è,
se non se logliere il vegetabile dallo stalo di apa-
tía e promoveré in esso uno stato d'invigorimen-
to vitale. (sarà cont.) p. niseteo
C 0 M M E R C 1 0.
Navigazione. Porti di Zara e di Spalato.
Nei numeri 12 e i3 a. c. parlando del com-
niercio della Dalmazia, abbiamo delto, che Zara fra
le piazze dahnatiche, introduce più che Spalato ec.
Sembró a taluno dei noslri lettori poco esal-
ta quella asser/.ione, e ci giunsero ben anco le sue
censure. Traltandosi pero di cose di falto, e par-
licolarmente di numeri, desunli da sorgenti più
sicure che si polè, essi devono offrire la prova
più cerla a confermare la nostra asserzione pre-
cedente.
Le investigazíoni economiche, le relazioni delle
due cilla col loro territorio, le maggiori risorse
dell'una in confronto dell'allra, costituirebbero un
tema piuttosto vasto da discorrervi con qualche
fondamento.
I limiti ristretti del foglio non ci permettono
per ora che di offrire il prospelto del movimento
marittimo dei due porti ai Zara e di Spalato nel
primo semestre, cioe dal i.° novembre i845 a
tutto aprile 1846.
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Zara dunque ebbe d'introduzione 38976 fior. di
piü che Spalato, e consumó quindi di piu che que-
st'ultima cilta, presentandosi ilsuo commercio pas-
sivo, come si puó rilevare dalle cifre di sopra. Spa-
lalo, all'incontro, presenta una rilevanle altivita,
superando la sua esportazione quella deH'importa-
zione di 108895 fiorini.
Grab. Movimento al rastello dal
a tutto il 15 giugno.
1/
Introduzione. Bovi i9;Buffali 2; Suim 3i;
Cavalli 4 ; Frumento tf 1 3725; Frumentone 535;
Segala g 185 ; Fagiuoli g 36o; Legname f£ 21880;
Ferro $ 3620; Catrame $ biy^o.
Estraz. Vino Aquavile $ 1200; Sale
g i3oo; Córame crudo g 20.
Si publica ofiii giovedi. II prezzo annuo per Zara c di fior. 4; per semestre fior. 2; per fnori franco di porto flor. 5, per »e-
incsu e o trinu'istrc in proporcione. Le associazioni si riccvono in Zara dal proprictario. fuori da tutti gl' II. RR. Ufficii postali.
U. ^rancejclii Eateuvorc c Proprietario< Kara, tip. üci JPratclil EBattara.
publica fconomia, piü ora conosciuti da noi, Men-
ootti e Sismondi. Cosí il primo « la primaria
ricchezza di una nazione non é riposta nella co-
pia dell'argento e dell'oro, come dai piu si crede,
ina in una gran massa di prodotti proprii, che
sempre rinascono e sempre si riproducono, e che
possono essere consumati e disposti senza nuocere
alia loro riproduzione ed abbondanza » (pag. 5).
11 secondo " prima vogliono le attenzioni del-
l'economista e del legislalore quelle ricchezze, che
provengono dalla térra. Deriva da questa e il vi-
ver nostro, ed i materiali ad ogni umana indu-
stria (Tom. I., pag. 181).
Ci compiaciamo, che il sig. Nicolich puré
siane penetrato, dicendo ei che l'agricoltura
puó offrire a lungo andaré dei beni non passag-
giori, e meuo esposti a vicende, conciliando in
eotiseguenza speranze di maggior agiatezza. Risa-
leudo infatti col pensiero ai prischi tempi, quan-
do i popoli, lasciata la vila errante e nómade, al
viver insieme consenlirono, heñíoslo dieronsi alia
collivazione de' campi , onde Irar da essi tutto ció
ch'era occorrente alie loro bisogna. Siccome poi
precede in natura la sussistenza ai comodi ed al
lusso, cos\ 1'industria , che la procura, sara an-
teriore necessariamente a qualunque allra, e la
coltura ed il miglioramento dei terreni le prime
cose da ricercarsi. II solo prodolto della campa-
gna , superiore alia sussistenza, é quello che for-
ma la cosidetla ricchezza reale Erroneo era
perció quel principio gittalo, sembraci a caso nel-
la Gazzetta di Zara, al 28 di quest'anno,
che fa il commercio essere l'única fonte di ric-
(hezza e di prosperitá onde sperar puó una na-
z'one il sao risorgimento.
Si questa térra appunto pe'costanli suoi be-
nefizii fu nella infanzia de' tempi adórala col no-
mo d' Iside in Egilto , di Cibele in Frigia ed in
f reta, e simboh ggiavasi l'abbondanza per essa
derivante nella figura , coi geroglifici, e nelle mo-
note rcc., offrendosele sagrifizii , e celebrandosi
festivo cerimonie.
Se dunque i beni territorial! sono i piu ap-
prez?abili, certi e necessarii; se anco le ricchezze
mobili, al diré di Smith, di rápido consumo sono
vLsibilmente produzioni del suolo, che le fa ri-
pullulare ogni armo in ragione del consumo; se
per quelle foggiale dall'arte, non ve no ha alcuna
( he alia materia prima dei tre rrgni dolía natura
') Smith, sulle rtcchet&e.
non appartenga o direttamente o índirettamente,
non sara dunque necessario rivolgere la propria
solerzia in precedenza al coltivamento di queste!
ma si dirá come Virgilio:
Nec vero terree ferre omnes omnia possunt,
né sempre anco possono affrancarsi tutti gli osla-
coli frapposti sovvente ai favori di lei. É vero la
situazione, l'estensione del paese ci deve determi-
nare, secondo anco Filangieri, al genere d'indu-
stria d'adottarsi: quindi o l'agraria , o la mani-
fattrice, quando il commercio di proprieta, quan-
do di economia. Trattandosi di questa nostra fe-
lice regione pero, non potremmo ottenere la
maggior parte , e forse tutti que' prodotti, che per-
vengonci dalla Turchia, e da varié altre parti an-
cora, o almeno queili che giá possediamo, vederli
migliorati ? La serenita del nostro cielo, l'abboc-
camento spesso cogli illuminati stranieri, l'educa-
zione nostra resa piu accorta dalle circostanze, le
cure speciali di chi l'amministrazione publica di-
rige, non contvibuiscono agevoli mezzi? non dancr
salutari impulsi? perché dunque costituirci per-
petuamente commissionarii tra i produltori ed i
consurnatori, quando possiamo essere tra primi ?
perché assonnare sui veri nostri interessi, perché
abbagliarci con isperanze sempre vacillanti ?
Siamo ancor noi del parere dello economista
Say, che le utilila ricavate da tali interposizioni
possono riuscire di stimolo alia industria interna
mal grado alia ristrettezza dei mezzi. Ma si con-
verra eziandio , che le medesime impiegar si deb-
hono per farla nascere o perfezionare, onde si
ottenga la riproduzione di quelle cose, che pro-
cacciano una permanente nazionale prosperitá.
Ma non inganniamo sé stessi; fecesi cosí
per lo passato? in questi ultimi trent'anni, che
si mantenne la medesima natura di commercio
coi confinarii, operossi cosí per cogliere qnesto
fine? Certa industria in alcuni non mancó, ma
ridondava la stessa ad utilita individúale, non ge-
nerale. Ed infatti da questo vantato spirito d' in-
dustria e di speculazione manifestatosi in grado
eminente fra gli oltomani ed i nostri , quali n-
sultamenli miriamo? innalzaronsi utili edificii, fon-
daronsi nuovi stabilimonti, i lavori campestri mi-
glioraronsi , si videro )e arti, le produzioni accre-
scitite, aperti nuovi sentieri alia concorrenza. alio
smercio?se fassi consistere tale spirito di altivita
nol transito degli animali per 1'Italia; ben altro
era por lo passato (nelfoglio venturo ilfine). A.FENZI.
Si publica OGNI giovedi. II prezzo anrino per Zara é di fior 4; per semestre Cor. 2; per ftiori franco di porto fior. 5, per PC-nifsrre o trimestre in proporcione. Le assooiationi si riccvor.o in Zara dal proprietario. fuori da tutti gl' II. RR. Uffieii postali-
í«. rrancetchi Eitenfore e Proprietario. Sara, íip. dei FratelH Battara.
{¿¿ni.
—C 240 )—
G0HMERC10
Zara 20 luglio.
Sono al termine per cosi (lire gli arrivi del-
le lane dalla terraferina, e la quantita esistente
i u piazza si calcóla a Som. oke circa , pagate ai
contadini da 17 a 17 % car. l'oka. Tre settimane
sono fu venduta una partiteiia di circa 2m. oke ad
alcuni isolani a car. 19; tre partite che somma-
110 assieme circa i6m. oke, sono state impegnate
da alcuni speculatori esteri per la fiera di Sini-
gaglia al prezzo di car. «8 eolio scarto mercan-
1 i le. Gli altri possessori di lane non vollero adat-
tarsi a questo prezzo nella lusinga di qualche van-
taggio piu tardi, ed hanno deciso invece di spe-
dirle a Sinigaglia per conto proprio. Si dubita
che possano realizzare ¡1 capitale in riflesso ap-
punto dello scarto. Varié sono le conghielture in-
torno la sorte, che avra il genere alia fiera. Le
uotizie da Trieste non segnano che 26 fior. il cent,
la roba bella, štandovi a carico del venditore la
provigione, lo sconto, le senserie, in conseguenza
delle quali s'avrebbero appena fior. 2 5 '/« Pcr
cent, di ricavato netto. Vi giunsero molti carichi
dal Levante, dalla Bessarabia, e da altri punti
del Marnero : le commissioni dalle piazze di con-
sumo sono limitate, che da per lutto s'annuncia
qualche deposito dall'anno scorso. Le notizie in
corso quindi inducono a supporre, che i prezzi
del genere andrebbero a ribassare.
_ Da ogni parte dclla provincia s'odono lamen-
ti,e temesi scarso raccolto di olio. Poco migliori
sono le notizie che si hanno dalla Puglia. A Trie-
ste il prezzo degli olii é quasi stazionario da molle
settimane, segnandosi Polio di Dalmazia e di Ra-
gusa a fior. 19 a 20 l'orna. 11 deposito ai 14 di
luglio ascendeva a circa 4^m. orne d'olii di varié
piovenienze. Quei possessori di Zara, che ritennero
il genere nci depositi, nutrono lusinga di far be-
ne i loro interessi.
_ La vite é generalmente in bellissimo aspetto,
ma anche per essa si desidera la pioggia per as-
sicurare il buon raccolto. Giorni sono, e dopo
un'ostinata siccitá di oltre 2 mesi, fummo rallc-
grati da qualche ora di pioggia; ne cadde in ab-
bondanza anche l'altro giorno. 1 frumentoni era-
110 in pericolo, il miglio ed il panizzo si riguar-
dano come perduti; il raccolto dei seminati autun-
nali, come a diré dellorzo e del frumento non é
stato in qualche punto si scarso, nella generalità
pero se ne calcóla la meta, altrove finalmente un
solo terzo di quello che il contadino si promette-
va. Da» grani bianchi, seminati posteriori, non si
ricavo quasi nulla.
— Qui alie pile nei mercati di lunedi e venerdi
giungono incirca 200 slaia di cereali. L'orzo vale
íior. 2. 4o, il frumento a fior. 4- « o, e la segala
a fior. 3 lo staio. Vi arriva pure dell'avena, che
si vende a 1 e /(o lo staio. Gli altri giorni della
settimana non sono deserte le pile, pero le gra-
naglie si trovano in minori partite, e trovano
pronto smercio.
II vino non iscarseggia nè alla riva nè in cít-
tà : i prezzi si mantengono quasi eguali a quei
sagnati precedentemente (Vedi il N.° 24).
Ai 12 del corr. nei contorni di Nona, la
grandine danneggiô molti vignati.
Consumo della carne in Zara nel mese di giugno:
Buoi 259 — Pecore, câpre e castrali 833 --
vitelli 15 - maiali 1.
confronto. Nel isemes. 1846furono macellati:
Buoi 2021 -- lanuti e pecorini 3316 -- vi-
telli 62 — maiali 144^-
Nel i.° semestre i845:
Buoi 1995 — lanuti e pecorini 32.3g — vi-
telli 88 - maiali io5o.
Grab. Movimento commerciale al rastello dal
giorno 18 al 29 di giugno.
Introduz. Bovi 2; frumento f. 4^25; fru-
mentorief. 1955; fagiuoli f. g85 ; legname f. 18617;
ferro f. i3oo; catrame 72375.
Estraz. Vino f. 1000; aquavite f. 100;. sale
f. 800; córame crudo f. 20.
Lissa.
Anche nel secondo scuro principale è riusci-
ta malamente la pescagione delle sardelle, e po-
che sono quelle traite, che ne ricavarono tanto
da pagare le spese.
Èillibrigh. Getieri introdotti dall' Ottomano
mediante il rastello dal giorno 15 a tutto 3o d.
Bovi 32, caprini e lanuti 160, cavalli 5o3,
frumento f. 8370 , lavóle f. 255o, ferro f. 44^
Estraz. Accir.io f. i35o, allume f. 960, a-
grumi f. 1800, carta f. 3o5, caffè f. 194^, f»'31'
di cotone f. 20824; manifatt. di cotone f. 2778; olio
f. 27a; piombo f. i5i; spiriti f. 23oo; stagno i.
645 ; sal ammoniaco f. 160; sapone f. 989; vino
f. 648(5; zucchero f. 6g411 generi diversi f. 2993.
fsi publica ogni giovedi. II proz/o annuo per Zara é di fior. 4; per semestre íior. 2; per fuori franco di porto fior. 5, per ÍC-
iiicstre o trimestre in proporcione. Le ássociazioni si ricevono in Zara dal proprietario, fuori da tutti gl' II. RR. Ufficii postali.
<"• Francenchi Estensoire e Frojirieíariu. Sara, íijs. dei Fraíelli filailara.
—C S48 >- ^ ^
nquavita a 8; biscotto a 6. 4o; riso a fior. íi.
i cento tf.
Nei mesi di aprileJ maggio e giugno
entrarono nel porto di Sebenico:
Baslimenli carichi 128; vuoti 56; ne sorti-
rono carichi 158; vuoli s3.
- La quantila di carbón fossile esportata nello
stesso periodo di lempo, ascende a cení." 21667.
^ La pesca delle sardelle, ali'infuori del primo
scoro, negli allri riusci sterilissima. Alcuni pesca-
tori non hanno putulo neppure ritrarre le spese
anticipalamenle inconlrale. -- Quella dei coralli
ebbe la medesima sorle, sembrando anco al dello
di alcuni, che la specie siasi minórala.
Spalato 20 luglio.
Lo slalo della campagna Iré mesi addietro
si moslrava floridissimo: ma altesa ta cosíanle sic-
cilá che ancora falalmente manliensi, i prodolti
di essa, secondo le varié localila cangiaronsi, e
sonó ove quas¡ nulli , massime pei grani minuli;
ove mediocri ed ove meschini. Se cadesse la piog-
gia, che lanío si desidera , risorgerebbero dallo
slato di squallore ¡11 cui sono la vile e l'ulivo; e
si olterrebbe di quesli un mediocre raccolto.
— — II reddilo dei bozzoli da sela offerlo dal cir-
condario comunale , fu di $ 1477 — la foglia dei
srelsi fu pagata da a/4 sino ad 1 caranlano la
libbra grossa ven. — Le piante aumentarono que-
sl'anno di circa 200. v—
• — Ai 21 di giugno non s'ebbero arrivi dalla
Turchia. La carovana del i.° luglio fu di 12 ca-
valli, compresi 5 da sella, scorlali da 10 indivi-
dui ; ed importó colli 4 peH> d'agnello. — Quella
degli 11, era forte di 239 cavalll, scorlali da 91
individui; ed importó : colli 43o lana sucida; colli
34 pelli di montone ; e colli 2 code di crine.
Pal 16 giugno a tutto il 15 luglio si noto nei
prezzi correnti della piazza una modificazione
parle di ribasso„ parte di aumento.
U frumento che alia fine di giugno valeva
fior. 4 a 5 , ribasso a 4 e 4* 4° 'ü staio; orzo
schielto crebbe a 2. 4o; detto frumenlalo a 3.5;
l'avrna valeva 2; il frumento d'Odessa caló a
4- 4o ; frumentone di Puglia rimase a 2. 5o; cosí
puré i fagiuoli a 4- 20, il vino varia da fior. 3. 4o
il barile ven.; l'aquavile schielta e lavorata man-
tengono lo slesso prezzo di íior. 8, 9, 16; Polio
d'uliva aumentó a 20. 3o; pasta comune di Trie-
ste vale 10 fior. i 100 quelle di Sebenico e
di JMacarsca da 10 fior. ribassarono a íior. 9 e
4o; l'ordinaria di Spalato 7. 3o, formaggio no-
slrano 11. 45; caffé Rio 25; san Domingo 27;
A vana 34; zucchero d'Olanda pesio 27; id. fa-
riña 23; id. mascabato i5. 4o; raífinato in pa-
ñi 35; pepe schietto 21. 3o; mele 11. 4o > or-
zo peíalo ord. 7. 20; id. tedesco 10. 4o; lardo
17. 3o; sevo colalo 18; strulto a5. 3o; sapone
di Trieste 1 1. 45; id. Canea 20. 35; riso d'Ostiglia
9 i5; id. milanese 7 20; risetta 6. 10; olio di
lino 20 ; butirro noslrano 3o ; id. Iriestino 38; fieno
a car. 1 1/,¿ Toca; pelli di bue secche a fior. 3o
il 100 id. salate id.; pelli di castralo, toso-
ni da U 6 circa, a car. 8 il funlo; id. bec-
co da tí 6 circa a car. 12; id. aguello chiu-
se a fior. 33 ogni 100 pelli; id. capretto 20 id.
fior di fariña di frumento a 5.5o, ogni 100 lib-
bre gr.; id. fariña intera 5 id.; granzole 2. 3o;
cándele di sevo a car. 16 il funto; cera lavorala
a car. 40 la libbra soltile; carne di bue a car. 5
il funto; id. castralo 3 Va; mercede di un ma-
nuale senza vito a car. 20.
Billibrigh. Generi introdotti dall' Ottomano, me-
diante il rastello, dal giorno 1luglio a tutto
15 luglio.
Bovi 127; pecore 365 ; cavalli 345; agnelli
141 i frumento f. 5182; lavóle d'abete f. 1950;
fer ro f. 45o; manifatture di ferro f. 282; mani-
íatture di legno f. 200. - Generi estratti. Allume
í. i56; agrumi f. 43o; filati cotone f. 12821;
generi diversi f. 1981; manifatture cotone f. i574;
spiriti f. 2899; sapone f. 4°9i velriolo f. 157;
vino f. 2900.
r c^sanL^iLoeía 11 1: te'&z te«* D^at wmtm* ¡
Krrata-Currig-e.
Nel N.° preced. all'articolo: Strade Terrate, pag. 236,
col. 2. lin. 42 leg£asi: costa il trasporto per miglio d una ton-
nellata di 1000 fcilogr. centesimi 53.
Si publica ogni gíovedi. II prezzo annuo per Zara e di fior. 4; per semestre fior. 2; per fuori franco di porto fior. 5, per »e
BLestre o trimestre in propor/ionc. Le associazioni si ricevono in Zara dal proprietario. fuori da tutti gl* II. RR. Ufficii postali-
4). Francenolii firteusore e Proprietario. Zara, tip. dei Fratelli Hartar».
Anno II« 1 8 4 6. I. 31.
FOGLIO LETTERARIO ECONOMICO
Inteso agli interessi della Provincia.
COMTE METRO DI CiOKSS.
Volgel'anno quarantesimosecondo da che, sendo
in sulie mosse di partiré da Zara S. E. il sig.
conte Pietro di Goess, allora Consigliere áulico e
Ciarnbellano di S. ¡VJ. I. R. A. Francesco II, di
gloriosa memoria , Suo Commissario e Preside del-
1 i. r. Governo della Dalmazia, il corpo nobile
della cîttà stessa , per mezzo de'suoi consiglieri e
•capi sigg. conti Giulio Parma di Lavezzola , Fran-
cesco Sanfermo e Giambattista Stratico, ad un
ufficio adempiva di gratiludine rispeltosa , presen-
tando l'E. S. d una medaglia grande d'oro, coniata
in suo onore, avente per diritto: un seno del lito-
rale dalmato, con in vista diversi navigli, e sulla
riva un uomo alia nazionale, che porta scolpito
sul petto F. II., e tiene alzato lo sguardo ad un'
aquila, che verso di lui poggia, spargendo da un
cornucopia i doni dell'abbondanza , coll'epigrafe :
DALMATIA FELIX RECEPTO CJESARE: e ncl rovescio,
in corona mezza d'alloro e mezza di quercia : PRE-
SIDE AULICO PETRO COMITE DE GOËSS VERE EVER-
GKTE HUIC NOBILES JADERTINL ETERNA DEV0T10N1S
M. D. ANNO MDCCCIV ').
Tale offerta inoltre veniva accompagnata da
alcune pagine d'indirizzo, allora colle stampe pub-
hlicato, nol quale si noveravano gli speciosi bene-
ficii ch'ebbe la Dalmazia, e Zara segnatamenle,
dalle filantropiche premure del Conte, aggregalo
percio coi fratelli ali'ordine patrizio della cîttà me-
desima. E questo indirizzo appunto, cortesemente
romnnicatoci da uno de'noslri amici, ora qui ri-
portiamo, credendo di non poter meglio esprimere
i sentimenti dei Dalmati verso di quel Benemerito.
Pochissimi esomplari ne furono coniati in oro. Quci <li
Wwnze sana rari anzi che ao,
ECCELLENTISSIMO EGREGIO SIGNORE Í
«Gli n 1 ti vostri destini vi chiamano altrove, e
per Sovrana venerabile disposizione Voi siete per
allontanarvi dalla Dalmazia, onde assumere nella
fortúnala Vostra patria l'esercizio di quelle subli-
mi ispezioni, che aííidate vi furono dalla grandez-
za dell'AuGusTissiMo CESARE.
«Voi ci abbandonate, ma con la dolce soddis-
fazione di non aver opéralo, che il bene; Voi
partite, ma accompagnato dalle vive lagrime, che
la riconoscenza strappa agli occhi di lutli i buoni.
«Eterna sará fra noi, ECCELLENTISSIMO SIGNORE,
la vostra rimembranza; eterna sara la fama de' vo*
stri meriti, e del vos tro Governo, e tanti sono gli
al tari, che le profuse beneficenze vi eressero, quanti
sono i cuori dei leali, e fedeli Dalmati.
«Noi non offenderemo certamente quella deli*
cata vostra modestia , che fa vieppiü risplendere
la candida virtu dcII'animo, con l'enumerazione di
quelle doti personali, che vi distinguono, e che
vi caltivarono l'amore di tutti, vogliam diré di
quell'affabilita di maniere, di quella maturita di
consiglio, e di quella costante intensitá a solleva*
re 1'indigentes e l'afflilto nei bisogni, e nelle de-
solazioni. Non vi parleremo dei sommiVoslri talenti,
e del Vostro spirito di penelrazione, qualitá cosi
essenziali ad un Magistrato, e che Voi spiegasle con
tanto lustro nella ventilazione de'piü astrusi affari»
«Noi non tributererno in questo momento col
fasto dell'eloquenza oinaggi di laude ai natali, ed
al potere, né ricorreremo alie gesta degli anlenali
\oslri per attingere a quella vastissima fonte elo-
gi a Voi; ma nel momento appunto in cui vi al-
lontanate da noi, col linguaggio nudo della veri-
ta; organi fedeli de' nostri ciltadini, noi dob«
biamo soltanto assicurarvi, che perpetui, e peren»
ni ci restaño i monumenti eretti dal benefico Vo-
stro genio per mantener sempre viva anche nella
memoria de'posteri la nostra riconoscenza per Voi,