Allo champagne il prosindaco Persicalli
fece un fervido brindisi in onore degli ospiti,
chiudendolo con parole di glorificazione alla
grandezza d’Italia.
Carlo del Lungo, figlio dell’ illustre e ve
nerando scrittore che onora Firenze e l’Italia,
ricordò con nobili parole i suoi contatti a
Venezia, nella sala dei Pregadi, cori la de
putazione dalmata affermante il diritto di
unione della Dalmazia alla madre patria, e
poi con gli studenti dalmati, pellegrini di
amore a Firenze e in Italia, onde proseguire
1’ opera patriottica dei padri. E a nome della
gioventù studiosa di Firenze —e disse la
gioventù il terzo grande fattore della magni
fica vittoria italiana — portò il saluto a
Zara, non pur di diritto ma di fatto rido
nata all’Italia, citando in chiusa i versi del
Carducci:
Salute o genti umane affaticate!
Noi troppo odiammo e sofferimmo, amate ;
il mondo è bello e santo è l’avvenir.
Il prof. Domiacusic, glorificando la città
di Dante, che diede suggello al nostro idio
ma, invitò a rendere altissimo onore ad
Isidoro del Lungo, e pregò suo figlio, che
ne portò a Zara il nobilissimo messaggio,
di farsi interprete a lui del plauso e della
gratitudine più viva e profonda della nostra
cittadinanza.
Il prof. Marcocchia parlò a nome di Spa
lato, rilevando con robustezza appassionata
d’ accento come numerose famiglie fiorentine
vi avessero preso dimora nel passato,' e co
me a Spalato viva la fiamma più pura e
più gagliarda dell’ italianità ; a Spalato, sem
pre dolorante e sempre in attesa della li
berazione.
Il prof. Garoglio, assentendo alla parola
del prof. Marcocchia,, accennò alla necessità
di intensificare l’azione per la redenzione
di Spalato e quella di diffondere maggior
mente, a mezzo di libri, la coltura italiana
in Dalmazia. E, manifestando viva ricono
scenza per le accoglienze avute a Zara dalla
deputazione fiorentina, eruppe in un fervi
dissimo evviva a Zara.
Il consigliere Smirich portò un brindisi
agli ospiti, servendosi di un bicchiere di
2000 anni, un prezioso cimelio, dell’ epoca
greco-romana, scoperto a Nona ; cimelio,
che è documento e simbolo dell’antichissima
civiltà della Dalmazia.
L’ on. Krekich fece un brindisi ai fioren
tini nobilissimi, che recarono in dono a Zara
il sacro vessillo della patria, fra i quali ri
cordò i Serragli, di quell’ antica famiglia
Serragli, un ramo della quale venne trapian
tato da Firenze in Dalmazia, con figli che
furono e sono patrioti esemplari.
Tutti questi brindisi, dei. quali non pos
siamo dare che un brevissimo cenno, ven
nero accolti con entusiastiche acclamazioni,
in uno scambio di cordialità veramente
fraterna.
La serata in onore degli ospiti
Per-cura del- „Fascio nazionale femminile"
iersera s> diede un tè agli egregi ospiti fio
rentini nelle sale a pianterreno dell’ Hotel
Bristol. L’ elegante ambiente verso le 21
rigurgitava di signore e signorine in sfar
zose toilettes di gala e di signori in abiti
neri di rigore.
Erano rappresentate largamente anche
tutte le autorità civili e militari di Zara. Le
nostre signore e signorine facevano gli onori
di casa, e in breve V ambiente si venne ani
mando della più squisita e distinta giovialità.
Poco dopo le 23 cominciarono le danze
animatissime che si protrassero per qualche
ora. Così si chiuse degnamente questa ma
gnifica indimenticabile giornata di Zara in
onore della deputazione di Firenze. Sappia
mo che gli ospiti partirono entusiasti delle
accoglienze festose.
Il diffondere
„LA VOCE DALMATICA**
è dovere patriottico
Nostre corrispondenze
Da Spalato
Società Operaia. Domenica 23 corr. ebbe
luogo, nei locali sociali 1’ adunanza generale
di questo patriottico e glorioso sodalizio,
sotto la presidenza del sig. Leone Calebotta.
Erano presenti oltre 500 soci fra i quali
una settantina di nostri borghigiani ; tutti i
locali erano gremiti, cosicché parecchi dovet
tero rimanere all’ uscio dell’ ingresso e sulle
scale.
Alle ore 10 ant. iJ presidente dichiara
aperta 1’ assemblea e con bellissime parole
commemora i soci defunti e principalmente
ricorda 1’ ex direttore sociale e benemerito
patriotta, Alessandro Jellicich Martinis-
Marchi.
Quindi si passa all’ ordine del giorno.
Viene eletto il verbale dell’ ultima assem
blea che viene ad unanimità approvato.
Poi il cassiere sig. Mario Valle dà lettura
dèi bilancio prò 1918 che ha un civanzo
di cor. 1340. Quindi il segretario sig. Italo
Puisina fa presente all’ assemblea che du
rante la gestione dal 25-8 al 31-12 1918 si
ebbe da oblazioni in sostituzione di torci
la cospicua somma di cor. 3500, e racco
manda ai soci di versare in appresso esclu
sivamente le loro oblazioni alla società, e
non ad altre istituzioni, le quali poi con
nostri denari fanno la propaganda antiitalia-
na. (Applausi).
Al terzo punto dell’ ordine del giorno
venne assegnato il legato Vuscovich Costan
tino (cor. 600) alla figlia del socio Paolo
Matessich, che passò a matrimonio.
Si passa alla nomina della direzione, ed
il dott. Tacconi ottenuta la parola, a nome di
tutta 1’ assemblea, ringrazia la direzione in
carica per la sua patriottica attività spiegata
per l’andamento così florido della società.
E ricorda come nei momenti critici, quando
si stava riorganizzando la società, nessuno
volesse assumere il grave compito di accet-
■ tare le cariche. „Essi, invece— dice — rivol
gendosi verso il tavolo ove stava la presi
denza, 1’ assunsero sfidando eroicamente
ogni e qualsiasi difficoltà, e l’assunsero
non per ambizione, ma vero cuore, perchè
oggi qui lovediamo: vediamo il frutto della
" loro opera, che con sentimento patriottico
condusse la società da’ 250 soci a 1030.
(Vivissimi applausi).
Si deve quindi in special modo ringraziare
il noto patriotta ed instancabile segretario
sig. Italo Puisina per la sua meravigliosa
ed esemplare attività che contribuì al benes
sere ed incremento della società e della
patria.
Dietro proposta dell’ avvocato dott. Tac
coni venne ad unanimità e per acclamazione
eletta la nuova direzione così composta:
Selem avv. dott. Stefano presidente, Poduie
Salvatore, macellaio, vice presidente, Pavazza
Simeone impiegato, segretario, de Chmie-
lewsky Giorgio, contabile, cassiere, Savo
Riccardo industriante, Fradellich Andrea con
tadino, Seveglievich Ernesto negoziante, Go-
spodnetich dott. Giovanni direttore di banca
e Terzich Carlo, macellaio, direttori.
All’eventualia il dott. Tacconi illustra e
dà relazione dell’ intensa azione spiegata
dall’ avv. dott. Salvi in Italia per la nostra
causa comune, nonché per i nostri sacri
diritti ; ed inoltre elogia i meriti deh dott.
Salvi anche quale presidente della società
per ben 10 anni, e perciò propone all’as
semblea di nominarlo in segno di ricono
scenza presidente onorario. Qui il dott.
Tacconi venne interrotto e tutti, con in
terminabili acclamazioni all’ Italia, a Spa
lato italiana e al dott. Salvi, accolsero la
proposta.
Venne dall’ assemblea deliberato d’inviare
al dott. Salvi un telegramma con la firma
d’ ogni singolo socio.
Non chiedendo alcun altro la parola, il
presidente alle ore 11 e mezzo dichiara
chiusa 1’ assemblea.
Da Sebenico
Preziosi autografi del Tommaseo salvati
dai nostri marinai. Nella casa di Paolo
Mazzolerò, 1’ eminente dalmata patriotta ita
liano, ora profugo a Roma, il quale dedicò
tutta la sua vita alla lotta per l’italianità
della sua Patria, si è sviluppato un’ incendio
che ha distrutto il terzo piano e danneg
giato il quarto. L’incendio avrebbe potuto
causa il forte vento prendere proporzioni
ben maggiori senza il pronto efficace inter
vento dei valorosi marinai e soldati del no
stro esercito. I marinai Delfino Francesco
e Cestani Gustavo, unitamente al sotto-capo
furiere Pepe Carlo, salvarono dalle fiamme
la vecchia signora Elena Koštan e la signo
rina Amalia Ticulin. Anche il motorista d’a
viazione Cufini Silvio fu uno dei primi ad
accorrere e contribuì a mettere in salvo le
suppellettili di casa della signora Ida In
chiostri.
Coll’ aiuto delle potenti pompe della R.
Marina si impedì che il fuoco si propagasse
al secondo e al primo piano, abitato dalla
famiglia Mazzolerò. Così venne salvata la
preziosa biblioteca contenente quasi tutte le
opere di Niccolò Tommaseo, nonché scritti
inediti ed autografi del grande dalmata che
il sig. Paolo Mazzoleni, quasi novantenne,
amico ed ammiratore del Tommaseo, rac
colse con amore fervente di apostolo.
Venne pure salvato l’appartamento di sua
figlia, l’artista lirica Ester Mazzoleni.
Lo slancio fraterno e l’abnegazione con
la quale i nostri bravi marinai e soldati si
accinsero all’ opera di salvataggio vennero
molto apprezzate dalla cittadinanza di Se
benico.
Decesso. L’ingeniere Zouleger nel pieno
rigoglio della vita, vittima di un acci
dente di miniera, mancava ieri ai vìvi, la
sciando desiderio di sè per le doti dell'in
genio e per la rara competenza professionale,
che appena trentenne lo aveva portato a
dirigere le miniere di Monte Promina.
Deponiamo un fiore sulla bara di lui,
morto come un soldato al suo - posto di
dovere.
Ringraziamento. La Direzione del „Fascio Gio-
vanile** ringrazia gentilmente per i doni inviati per
la lotteria con i quali cooperarono al felice esito
della festa: il sig. Niccolò Bossi, il sig. Giuseppe
Chirigin, il sig. Ugo Fosco, la sig.ra de Grisogono
ved. Giuseppina, la sig.ra Fanny Cace, la sig.ra
Antoniettà ved. Radetich, il sig. dott. Luigi Pini, il
sig. Niccolò Delich, la sig.ra Marinella de Mat-
tiazzi, il sig. Simeone Jurin, i sig.ri fratelli Simeone
e Dorino Descovich, il sig. Antonio Bontempo e il
sig. Ettore Zorzenoni.
I doni sono da prelevarsi alla società „Casino“
fino ai 28 corr. *
Pro Memoria. Siccome la Lega Nazionale si chiama
oggi „Fondo Nazionale** fa d’uopo devolvere obla
zioni a beneficio di questa istituzione in tutte le
occasioni liete e tristi.
Visto che fin’ ora questa consuetudine non viene
ripresa, si raccomanda caldamente a tutti i patriotti
dr ricordarsi in ogni contingenza delle associazioni
patriottiche che hanno bisogno d’ aiuto.
Necrologio. Ai 18 corr. è morta improvvisamente
la signora Emilia ved. de Sisgoreo nata Comici.
Donna di rare virtù e di eletto sentire, moglie im
pareggiabile, madre affettuosa, lasciò nella cittadi
nanza il compianto generale. Ai funerali prese parte
uno stuolo di amici e conoscenti. Questa manife
stazione di cordoglio possa essere di conforto alla
desolata famiglia, colpita da sì grave sciagura, alia
quale porgiamo le nostre condoglianze.
Da Arbe
Festa dì ballo. Per iniziativa del Fascio
nazionale italiano si tenne il 21 febbraio,
nei locali del Grand Hotel, artisticamente
addobbati per gentile cooperazione delle
graziose signorine di Arbe, una festa di ballo
magnificamente riuscita. Le danze, allietate
da una valente orchesta venuta da Zara
sotto la direzione deL bravo maestro Zink,
si protrassero animatissime fino al mattino.
Il genetliaco di S. E. viceammigllo Cagni.
11 24 febbraio, in ricorrenza del genetliaco
di S. E. il viceammiraglio Umberto Cagni,
il Circolo Italiano di Arbe allestì una festa
di ballo nei locali sociali, alla quale inter
vennero i marinai del presidio e gli ufficiali.
Durante la festa il regio residente tenente
di vascello Gino Sabattini pronunciò un ef
ficacissimo discorso ai marinai e cittadini di
Arbe ricordando la famosa spedizione al
Polo nord, ove il Duca degli Abruzzi pre
scelse il capitano di fregata Umberto Cagni
a compagno ; rievocò di poi l’epico sbarco
a Tripoli nell’ottobre del 1911, che destò
1’,ammirazione del mondo ed infine accennò
all’ opera politica e militare svolta dopo l’ar
mistizio. L’oratore riscosse fragorosi ap
plausi e la festa continuò animatissima fra
danze e canti patriottici.
La Cronata
Giornalisti americani a Zara. Oggi nel
pomeriggio verso le 16 è arrivata a Zara
col caccia „Francesco Nullo" una missione
di giornalisti americani.
Ne fanno parte i rappresentanti dei se
guenti giornali : Chicago Daily News, Bal
timore News, New-Jork Evening Post, Les-
lie's Weekly, Boston Advertiser, Magazine
of California, Erano ad attendere l’arrivo
degli ospiti i rappresentanti delle autorità
civili e militari, il prosindaco Persicalli, una
rappresentanza del Fascio nazionale e del
Fascio femminile e una gran folla di gente,
che fece agli arrivati una calorosa acco
glienza. A dare maggior solennità all’ acco
glienza c’ era anche la Banda municipale
che, quando gli ospiti sbarcarono, intonò
l’inno americano che la folla ascoltò a capo
scoperto, tra applausi entusiastici.
Le signorine e i signori componenti la
missione, appena che furono scesi a terra,
si recarono — sempre vivamente acclamati
dalla folla — alla sede del comando della
Difesa marittima, dove fecero visita al signor
contramm. Galleani.
Poi si recarono con le automobili messe
a loro disposizione all’ Hotel Bristol, pren
dendovi stanza. La folla faceva ala al loro
passaggio sempre acclamando, sventolando
bandiere americane e tricolori e cantando
inni patriottici. Poco dopo i giornalisti si
sono recati a visitare i musei e i monumenti
della città.
Questa sera alle 20 il comando militare
offre loro un pranzo nella sede dell’ ex So
cietà del Bersaglio e dopo il pranzo pren
deranno parte assieme agli ospiti forestieri
al trattenimento della Società del Casino.
Lega navale italiana (Sezione di Zara).
Tutti gli inscritti alla Lega navale sono pre
gati di intervenire domenica prossima 9 corr.,
nella sala della Società del Casino, gentil
mente concessa, per passare alla costitu
zione ufficiale della Società.
Verrà eletta la direzione e il Consiglio
direttivo. Il Comitato.
La nostra biblioteca comunale Paravia,
a mezzo del bibliotecario-capo, sig. F. Carta,
della Nazionale di Brera, ha avuto in dono
una cinquantina di volumi di amena lettura,
ciascuno dei quali porta il motto : Az valo
rosi soldati della nostra Santa guerra invia
il Comitato milanese. Veramente i volumi
avrebbero dovuto essere ottanta, ma uno
dei tre pacchi non giunse ancora a desti
nazione.
Il nostro istituto ha ringraziato con lettera
1' egregio bibliotecario di Milano, ed ha vo
luto che il ringraziamento fosse anche pub
blico, in quanto che, il dono era accompa
gnato dalla frase patriottica : A Zara dilet
tissima, Milano bene augurando.
Doni alle nostre biblioteche. Il R. Mini
stero degli affari esteri, a mezzo del sig.
Luigi Siciliani, capo della Sezione-Libro, ha
rimesso alla biblioteca Paravia e a quella
del nostro Liceo venti volumetti di un Corpus
scriptorum Latinorum, Parpvianum, che Si
va pubblicando a Torino dalla ditta Paravia
per la «gioventù studiosa.
La R. Accademia delle scienze - Classe
scienze morali, storiche e filologiche, di cui
è presidente S. E. Boselli, ha approvato a
pieni voti tale pubblicazione, ed ha incuo
rato la ditta anzidetta a proseguirla, perchè
così gli italiani saranno liberati dal contri
buto, che di libri siffatti loro veniva dagl’ im
peri centrali. L’ha consigliata ancora di
provvedere alla lessicografia classica, rifa
cendo anzitutto i vocabolari già esistenti del
Bazzarini e del Vallauri. I volumetti sono
adattatissimi anche ai nostri ginnasi-licei,
perchè, legati elegantemente in cartoncino,
offrono il testo in veste tipografica nitidis
sima, e sono arricchiti di una dotta prefa
zione e di un apparato critico, estesi dai
più riputati e noti filologi.
Merita che qui sia riprodotto l’affettuoso
viglietto, con . cui il sig. Siciliani ha voluto
accompagnare il dono del Ministero:
Roma, 9 febbraio 1919.
D'ordine di S. E. il Ministro, come pegno
d'amore verso la città redenta, ho Ponore
di inviare a codesta Spettabile Biblioteca i
primi venti volumi d'un Corpus Scriptorum
Latinorum, edito in Italia durante la.guerra:
Quae voS a stirpe parentum
prima tulit teìlus, eadem vos ubere laeto
accipit reduces !
Il Capo della Sezione Libro
LUIGI SICILIANI.
Gli esametri latini, all’ uopo citati, si leg
gono ne\\' Eneide di Virgilio (IH 94-96), e
sono parte del vaticinio di Febo ad Enea;
solo che il futuro accipiet dell’originale fu
mutato per noi nel presente accipit. Il aro>
quasi presagisse la realtà^degli eventi, aveva
tradotto: > ' 'Onde l origine
Traeste in prima, ivi ancor lieto e fertile
di vostra antica madre il grembo aspettavi.
La direzione della biblioteca Paravia e di
quella del nostro liceo ringraziano per il
dono e per 1 augurio.
Sala libera per operai alla Scuola d Arti
e Mestieri. Lunedì 10 corr. alle ore 20 viene
aperta la Sala libera. Vi si può iscrivere
qualunque operaio pagando la tassa d istru
zione di Cor. 5, dalla cjuale i poveri po
tranno essere esentati. Le iscrizioni si assu
mono domenica 9 corr. dalle 12-1272.
L’insegnamento durerà quest’ anno da 3
a 4 mesi e verrà impartito ogni sera dalle
19 Va alle 20 7ž rispettivamente 21.
Oltre all’ insegnamento professionale (di
segno, aritmetica, corrispondenza e tenitura)
verranno tenute delle lezioni di fisica e chi
mica ed altre lezioni d’argomento vario e
di attualità
La sala libera si riapre così, dopo quattro
anni, con un contenuto più vario e speriamo
più adatto alla classe operaia locale. L o-
peraio nostro che sa quanta grande impor
tanza abbia l’istruzione nel mondo moderno,
speriamo che vorrà, con un numeroso con
corso alle lezioni, dimostrare che sente real
mente questa importanza e questo bisogno.
Pratica d’officiante postale per l’anno
1919. La direziona delle Poste e dei Tele
grafi in Zara è intenzionata di ammettere
candidati d’ambo i sessi alla pratica diffi
dante postale per la durata di tre mesi a
partire dal l.o aprile 1919. Le istanze, re
golarmente bollate, devono venir presentate
al più tardi fino al 20 maržo a. c. ed esser
corredate dai seguenti documenti: 1. fede
di nascita ; 2. legittimazione d’incoiato ;
3. certificato medico sull’ idoneità fisica, e-
steso e confermato da un medico dello stato ;
4. certificato d’assoluzione con buon esito
di 4 classi d’una scuola media o di una
scuola commerciale d’almeno due classi, o
due corsi d’un istituto magistrale, o quello
di licenza di una scuola civica compieta-
mente assolta. Nell’ istanza il petente dovrà
indicare il proprio regolare domicilio e presso
quale ufficio postelegrafico intende fare la
pratica prescritta. Già al principio di questa
i petenti devono aver raggiunto il 17.o anno
d’età e non aver oltrepassato il 35.o. Istanze
presentate dopo il termine sopraindicato co
me quelle che non fossero munite dei pre
scritti documenti non verranno prese in con
siderazione. La pratica sarà divisa in due
parti, vale a dire nella pratica propriamente
detta presso un ufficio postelegrafico era-
riala di I o li classe, che durerà due mesi,
e in un corso teorico accelerato di un mese,
che sarà tenuto presso questa direzione in
lingua italiana.
Tariffe telegrafiche. Giusta disposizioni
date dal Comando Supremo del R. Esercito
per lo scambio di corrispondenze e di te
legrammi col Regno da parte degli uffici
postali preesistenti nei territori occupati, si
debbono, fino a nuovo avviso, applicare le
tariffe interne postali e telegrafiche vigenti
sotto il cessato regime, e non già le tariffe
internazionali.
Telegrammi per la Serbia. Giusta comu
nicazione pervenuta dal Comando Supremo,
l’Amministrazione serba ha avvertito che
non sono ammessi telegrammi privati per
l’antico Regno di Serbia.
Gli uffici pertanto che, secondo la pre
cedente comunicazione, sono autorizzati dal
l.o marzo allo scambio di telegrammi pri
vati nel territorio occupato, rifiuteranno
l’accettazione di qualsiasi telegramma che
fosse diretto a quello Stato.
Associatevi alla
„LEGA NAVALE".
R. Stazione Aerologica di Zara
Bollettino metereologice.
del 8 marzo 1919 (ore 8)
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762.5 7.7 88 10 liscio m. 1.3E 13.5 6.0 9.2
Società degli Studenti italiani della Dalmazia
AVVISO.
La scrivente Società, nella seduta dire
zionale dd. 27/11 a. c., ha deciso di mettere
in concorso 15 sussidi di Cor. 500 (cinque
cento) l’uno per quegli studenti poveri e
bisognosi, membri di questa società, che
intendono ancora nel corso di quest’ anno
scolastico iscriversi o freguentare le Uni
versità. Scuole superiori tecniche e com
merciali.
Le domande in iscritto debitamente cor
redate di un regolare certificato di povertà
e dei documenti comprovanti gli studi fatti
e la diligenza del petente, sono da prodursi
al più tardi entro il 10 (dieci) marzo a. c.
all’Amministrazione del Fondo Sussidi per
il tramite della Direzione della Società, a
mani del collega Giovanni Tolja junior.
Zara, addi 28 febbraio 1919.
La Direzione della Società degli studenti
italiani della Dalmazia.
Giovanni Tolja junior Ugo Galessich
Direttore responsabile: Gaetano Feoli.
Editrice la Tipografia : E. de Schonfeld & Co.
inste •
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IfiRfl - Calie Larga, angolo S. Antonio - UU
Anno 2. - N. 28
Zara, 5 aprile 1919
Abbonamenti per ora non si ricevono
U“ n““ero^centesimi '30 4i coromi
DALMATICA
Telegramu .u della giornata
(Servizio particolare della „Stefani")
tanta Wi jMosiavi
I delegati ricevuti dal Consiglio dei Quattro
PARIGI, 3. I delegati Jugoslavi sono stati
oggi ricevuti dal presidente Wilson da Gle-
menceau e da Llòyd George. Dato il carat
tere di questa - conversazione V on. Orlando
aveva amichevolmente spiegato ai suoi col
leghi le ragioni per le quali egli non credeva
di prendervi parte.
A prima vista Iassenza dell' on. Òrlando
da questa. „conversazione" dei delegati ju-
goslavi coi membri del Consiglio delle grandi
potenze può parere, nella gravità del mo
mento e delle decisioni che maturano, una
stonatura. Ma sarebbe un far torto al senno
politico dell on. Orlando, e alla coscienza delle
gravi responsabilità che gli spettano, il sup
porre che egli, senza valide ragioni, abbia
disertato il suo posto di controllo e di bat
taglia nel gioco delle competizioni diploma
tiche, ehe si fa tanto più acuto quanto più
si avvicinano le decisioni irrevocabili della
Conferenza dì Parigi.
Ora r astensione del presidente dei mini
stri, data la premessa che dal colloquio non
debbano venir pregiudicati gl interessi d' I-
talia, non può interpretarsi che come un atto
dì cortesia verso i colleghi del Consiglio,
usato da chi, per le precedenti laboriose trai-
tative, ha ormai la certezza che contro i
diritti riconosciuti dal consesso dei giudici,
non possono prevalere gli ultimi intrighi
dell’ altra parte in causa. E giova anche
ricordare che non può trattarsi di discus
sione, ma solo di colloquio informativo ri
flettente singoli punii del memoriale italiano
che rappresenta il minimo delle rivendica
zioni che r Italia è decisa a non permettere
cke siano discusse o, tanto meno, sminuite.
A parer nostro, il contegno dell on. Or
lando è anzi un nuovo segno che le que
stioni nostre sono già entrate nella fase
risolutiva o in gran parte risolte. Del resto
anche le ultime informazioni dei giornali
danno come certo che lunedì venturo sì af
fronterà definitivamente il problema adriatico.
Sconti! anM fra Jugoslavi e Mi
TRIESTE, 3. li „Grazer Tagblatt" an
nuncia che i sudditi tedeschi dimoranti nella
Jugoslavia per uscire dai paese debbono
ottenere un permesso speciale dal ministro
di Belgrado per il tramite delle autorità
jugoslave. Tali ostacoli hanno per scopo di
separare i tedeschi dimoranti nella Jugosla
via dai tedeschi residenti nell’Austria te
desca.
Lo stesso giornale annuncia che fra sol
dati jugoslavi e serbi in Slavonia sono av
venuti degli scontri sanguinosi con numerosi
morti e feriti. La popolazione croata pro
testa contro l’occupazione militare serba e
chiede l’immediata convocandone del consi
glio regionale* croato’. A Zagabria i disordini
perdurano anatra ; vi furono numerose di
mostrazioni di protesta contro il comando
serbo *on parecchi feriti. Ex reggimenti
austriaci rifiatarono di prestare giuramento
di fedeltà a Re Pietro. Anche da altre lo
calità croate • slovene giungono notizie di
disordini.
Li flssndkazienL «tsBansirte delia Francia
PARIGI, 3. Il „Temps" dice che il consi- -
glio dei quattro ha nominato una commis
sione di tre membri incaricati di ^redigere
un primo progetto di attribuzione alla Fran
cia dello sfruttamento economico del bacino
della Sarre e per la neutralizzazione dei
paesi renani. Secondo il „Femps" tale com
missione è composta di Tardieu per la Fran
cia, Heat Lan Merlejt per l’Inghilterra e
Hasklus per gli Stati Uniti e si riunirà nel
pomeriggio d* oggi.
La Sjsgni adErlzce alla Lesa Mie nazioni
PARIGI, 3. il governo spagnolo in una
nota indirizzata alla conferenza della pace
aderisce al patto della Società delle Nazio
ni in tutto ciò che esso racchiude di essen
ziale. La nota dichiara inoltre che il governo
spagnolo darà il suo contributo ad un’ope-
■ ra di così alta portata e solleciterà dalle >
Cortes V autorizzazione necessaria per unire
Conformemente al patto il suo concorso a
quello dei governi rappresentati alla confe
renza della pace mediante la sua partecipa
zione alla società delle nazioni. ,
H Re del Belgio a colloquio con
. Fon. Orlando
PARIGI, 3. Oggi alle tre del pomeriggio
? Re del Belgio, che si trova da 3 giorni
a Versailles, si è recato ; all’ Hotel Edourd,
sede della delegazione italiana, per visitarvi
1 °n. Orlando col quale si è trattenuto in
colloquio per quasi un’ ora. Re Alberto,
Il ministro della marina americana
a Roma
ROMA, 3. Accompagfiato dall’ ambascia
tole degli Stati Uniti d’America Nelson
Page, si è recato stamane a Palazzo Braschi
per rendere la visita al vice presidente del
Consiglio, on. Colosimo, il ministro < della
marina degli Stati-Uniti Daniels, con il suo
stato maggiore. L on. Colosimo ha ringra
ziato il ministro Daniels del suo atto gen
tile, esprìmendogli la sodisfazjone di poter
salutare in Roma 1’illustre %skpo delia mari
na americana, al quale egli era ben lieto di
manifestare i fervidi sentimenti del popolo
italiano per la generosa, mirabile opera pre
stata dalla marina degli Stati Uniti a van
taggio della causa dell’Intesa.
IN GERMANIA
Le deelsicmi dell’ Intesa .cosmsnicate
ad Erzberger
PARIGI, 3. Si ha da Spa che il mare
sciallo Foch giunto alle 8’20 ha fatto sapere
subito ad Erzberger che alle 9*30 avrebbe
avuto un primo colloquio con lui. il colloquio
ha cominciato all’ ora indicata, alla presenza
del generale Woaygaud e d’un interprete
francese ed è durato 40 minuti. Il maresciallo
Foch ha espostò le decisioni dell’ Intesa.
Erzberger quindi è ritornato al suo treno
con passo affrettato e visibilmente in preda
a una viva emozione. Dopo il colloquio di
un’ ora col generale Hammerstein e con i suoi
consiglieri tecnici Erzberger si è recato al-
1’ albergo dove alloggiano i membri tedeschi
della commissione d’armistizio. Il maresciallo
Foch, acclamato dalla popolazione, si è re
cato quindi a far visita al generale Nudant.
Sciopero dei metallurgici di Berlino
ZURIGO, 3. Secondo la „Frankfurter-
zeitung" i tecnici e il personale commerciale
del)’ industrie metallurgiche df Berlino si sono
messi in isciopero. Mercoledì erano 40 mila
gli scioperanti. Secondo il „Berliner Tage-
bìatt" la situazione è aggravata^ nel bacino
della Ruhr. Truppe con artiglierie sono partite
dall’Hannover per quella regione. I ferro
vieri hanno rifiutato di partecipare allo scio
pero.
Disordini e conflitti
ZURIGO, 3. Si ha da Francoforte che gravi
disordini sono avvenuti in quella città, ove
si sono verificati conflitti nelle vie. Sono
stati operati circa 400 arresti. I capi dei
partiti socialisti e comunisti e dei consigli
degli operai e dei soldati hanno invitato i
dimostranti all’ordine a alla calma. Durante
i conflitti vi è stato qualche morto.
Si ha da Stoccarda che ieri vi sono stati
conflitti nei quali si hanno da deplorare al
cune vittime. I dimostranti furono dispersi,
Nel Wiirtemberg in seguito allo sciopero è
stato proclamato un controsciopero da parte
della borghesia.
La Snaaia pagherà una grassa indennifà
LONDRA, 3. ^Alla Camera dei Comuni
Bonard Law, proseguendo il suo discorso
dice: Credo11 che il miliardo di sterline che
ia gran Brettagna deve all’ estero costitui
ranno probabilmente un grave intralcio al
nostro commercio e un più serio ostacolo
alla nostra prosperità, che non la totalità
dei debiti da noi contratti.
Bonard Xaw passa quindi in rivista parti-
cólare il memoriale presentato da Claud
Lowther, che valuta le rivendicazioni totali
contro la Germania alla cifra di 25 miliardi
di sterline e formula il piano per ottenere
il pagamento di una tale somma. Tutte le
proposte modificazioni, osserva il ministro,
sono state accuratamente esaminate dalla
commissione di Parigi'. L’ oratore rileva che
i finanzieri studiano da settimane ogni im
maginabile modo, col quale la Germania
potrebbe pagare questa, che secondo 1’ opi
nione di tutto il mondo sarà una giusta
indennità. Concludendo Bonard Law dice
che pur ammettendo che la Germania non
potrà pagare la totalità del costo della
guerra, egli spera che potrà pagare una
buona somma.
IN RUSSIA
Ld, completa disfatta degli eserciti
bolscevichi nel Caucaso
LONDRA, 3. (Ufficiale). Le truppe del
generale Shkuros si sono impadronite di
Wladikaukaz. Ciò cómpleta la disfatta de
finitiva dell’ esercito bolscevico forte di
100.000 uomini, dei quali parte morirono
in combattimento, altri furono fatti prigio
nieri e i rimanenti si dispersero automati
camente. Sono stati fatti indi 50.000 prigionieri
e si catturarono 13 treni blindati, 200 can
noni, 250 mitragliatrici, 100 locomotive e
una quantità di oggetti di equipaggiamento.
Tutta la regione settentrionale del Cau
caso, dal Mar Nero al Mar Caspio è com-
Per le inserzioni rivolgersi all’Amministrazione
— —. — Pagamento anticipato — — —
Odessa assediata dai bolscevichi
LONDRA, 3. Una informazione dell’ A-
genzia Reuter dice che la guarnigione di
Odessa è stata fortemente rafforzata e che
il comandante francese ha fiducia di poter
federe la città con i soli mezzi che sono a
sua Esposizione. 1 bolscevichi sono giunti
dinanzi alle difese esterne di Odessa, le
quali però sono validamente presidiate.
Nel settore - settentrionale
LONDBA, 3. Una informazione dell* A-
genzia 'Reuter dice che 400 militari appar
tenenti all’ esercitò di Coltchach lasciarono
recentemente la Siberia forniti di calzature
a racchetta e si recarono nella Russia set
tentrionale, ove raggiunsero gli alleati presso
Triotsk sul fiume Totschura.
Nell’Estonia "
ROMA,- 3. Il Comunicato esternano del
31 di marzo dice : Le truppe proseguendo
nell’ avanzata occuparono la grande e pic
cola Nitschaova, Nienkarinfsy, Kannitsa gran
de e piccola e Borovits. Si catturarono 53
prigionieri e alcune mitragliatrici. In dire
zione di Marienburg si impadronirono della
Stazione di Troba e del villaggio di Mal-
teak. Le nostre truppe seguitano ad avan
zare. A sud del villaggio di Kajnask la
lotta continua accanitamente. *
I ribelli ia Egitto5’
LONDRA, 3. L’ Agenzia Reuter ha da
Cairo : Il 25 marzo il generale Aìemby è
arrivato al Cairo e ha assunto" le funzioni
di commissario speciale. Si annunzia che le
linee ferroviarie fra Cairo e Alessandria e
le città situate presso il canale sono state
liberate dai ribelli. Alcune bande al 21
marzo hanno attaccato il quartiere dei re
sidenti al porto; nella provincia settentrio
nale due treni sono stati attaccati pure dalle
bande, ma i viaggiatori hanno fatto fuoco
contro gli assalitori uccidendone e ferendo
ne un centinaio. Niente di nuovo nella pro
vincia meridionale. Al Cairo regna la calma.
li saluto di Trento al reggimento
Gavalleggeri liberatore
TRENTO, 3. Il 21.o Cavalleggeri Ales
sandria, leggimentoliEera tore, entrato a
Trento .il 3 novembre, ha lasciato oggi de
finitivamente il Trentino per raggiungere la
sua sede di Lucca. Il reggimento si schierò
in Piazza Dante, dove alla presenza delle au
torità civili e militari e di una grande folla
fece atto di omaggio al Poeta. Attraversò
poi la città imbandierata, fra l’entusiasmo
indescrivibile della folla che dai balconi
gettava fiori sui partenti.
10.000 lire del Re per il padre del
martire trentino Chiesa
TRENTO, 3. S. M. il Re fece pervenire
per mezzo del governatore generale Pecori
Giraldi al padre del martire Damiano Ghie- ,
sa di Rovereto, reduce da poco cblV inter
namento e vittima di rappresaglie djagoverno
austriaco, la somma di dieci mila"lire, ac
compagnate da una lettera dell’ on. Fra-
deletto.
Smuova linea automobilistica nel Trentino
TRENTO, 3, Si è oggi inaugurato il ser
vizio automobilistico Riva-Tione-Pinzolo ri
solvendo così definitivamente il problema
dell’ allacciamento delle comunicazioni postali
e dei trasporti nella zona delle Giudicarie.
L’iniziativa è dovuta a due ex volontari
trentini. Alla partenza al collaudo delle vet
ture assistevano il direttore generale delie
Poste, il colonnello Marchetti e i rappresen
tanti della stampa. Prossimaménte avrà luogo
la gita inaugurale con 1’ intervento delle
autorità.
Le provvidenze per la Venezia liberata
ROMA, 3. Sua Eccellenza il generale
Badoglio ha telegrafato al ministro Frade-
letto, annunziandogli che a tutto il 29 marzo
erano state costruite e messe a posto dal-
l’esercito tremila cinquecento baracche. Il
ministro delle terre liberate ha risposto in
viando i più vivi e sentiti riugraziamenti per
la meravigliosa opera dell* esercito a favore
delle popolazioni rifilaste senza tetto nelle
zone distrutte.
Le audacie dell* aviazione
PARIGI, 3. Stamane alle 5.45 il tenente
Roget e il suo meccanico sono partiti in
aeroplano diretti a Roma.
Vedrines partirà domattina alle 7. per
tentare il viaggio aereo Parigi-Roma senza
scorta.
Lo Mio Fiorentino pio Fiume e Balraazia
,,Lo Studio Fiorentino" ha pubblicato il
seguente manifesto per Fiume e Dalmazia:
„I sottoscritti, professori e studenti del-
l’Istituto di Studi Superiori di Firenze, una
nimi acclamando al presidente Wilson, vin
dice di libertà e di civiltà, in nome della
millenaria italianità della costa adriatica orien
tale lo invocano assertore dell’ unione di
Fiume e della Dalmazia all’ Italia, come
vuole V intima comunanza di lingua, d’ arte
di tradizioni, e la eroica resistenza che da
secoli quelle popolazioni oppongono ad ar
tificiose e tiranniche infiltrazioni e sopraf
fazioni.
„Professori : Rajna — Chiarugi — Bac- *
carini — Banchi — Banti — Barbagli —
Beccari — Benedetto —- Biagi — Bianchi
— Bilb'a -— Brunetti — Burci — Calò —
Cappezzuoli — Cesane — Comba — Co-
moìli — Comparetti — Coronedi lt— Crino
>— Cusmano — Del Vecchio — De Sarlo
— De Stefani — Ferroni — Giannitrapani
— Lamanna — Loperfido — Manasse —
Marinelli — Mazzoni — Nielli — Mochi -—
Pareti — Parodi — Parravano — Pasquali
— Pavolini — Pellegrini — Pellizzari Celso
— Pellizzari Guido — Perder — Picchi —
Pistelli — Puccioni Puini ■— Rampaldi
— Ramorino — Rondoni — Rostagno —
Roster — Scerbo — Schiaparelli — Schu-
pfer — Senna — Spadolini — Tanzi —
Toesca — Vitelli — Volpi".
Redazione ed Amministrazione provvi
soriamente nella Tipografia Schonfeld.
Considerato che la Vittoria tutta italiana
di Vittorio Veneto, senza dire dei grandi
sacrifici di sangue e di denaro durante circa
quattro anni di guerra, ben dà diritto al-
V Italia di richièdere per sè Spalato assieme
a tutte le terre che sono italiane ;
Reclamano dalla Delegazione Italiana alla
Conferenza della Pace, e dall’ on, Orlando
specialmente, che Spalato sia definitivamente
ed una buona volta ridata alla Madre Patria,
affermando che- in caso contrario la Pace
sarà caduca e vigorosamente si continuerà
nell’ agitazione irredentistica. In tale dolo
rosa ipotesi, oggi prospettata dalla stampa,
proponiamo che senz’ altro la Trento-Trieste
si trasformi in „Dalmazia" Società Irreden
tistica".
Per Spalato Italiana
Domani, ad iniziativa del Comitato per-
manente? d’ agitazione prò Fiume e Dalma
zia, avrà luogo a Roma un grande corteo
per reclamare 1’annessione all’Italia dell’in
téra Dalmazia: Il corteo partirà alle ore 16
precise da Piazza dell’ Esedra e si recherà
davanti all’ Altare della Patria. Parleranno :
l’assessore comm. Francesco di Benedetto
in rappresentanza del Municipio, 1’ avv. Ro
dolfo Serrao per il Comitato prò Fiume e
Dalmazia, l’aW. (irrigo Mazzoleni per i
Dalmati ed il capitano mutilato Eugenio
Coselchi per le associazioni patriottiche di
Firenze.
Sono già pervenute le adesioni alla ma
nifestazione di numerosissime associazioni
politiche' e professionali 'di Roma, che par
teciperanno al corteo colle rispettive ban
diere. Durante il percorso gruppi di stu
denti dalmati distribuiranno gratuitamente
Lo „Studio fiorentino" che fu sempre non
soltanto una delle istituzioni più floride di
coltura superiore in Italia, ma anche uno
dei più vivi focolari di irredentismo, perchè
accolse già nel passato parecchi dei giovani
studenti delle province italiane soggette al- _ al pubblico migliaia di opuscoli illustranti
f Austria, continua pure in questo momento V italianità delle città dalmate, da Arbe
---« i r i r . ..., , , . , - . .
— conte è notò, si trova a Parigi per sostenere pletamente sgomberata* dai bolscevichi. Le
gli interessi del Belgio presso i capi dei nuove divisioni che si formano passano alla
Sfoverni delle grandi potenze. nostra parte.
decisivo la sua nobile azione a favore dei
nostri diritti. Ai chiarissimi professori* che
sono ornamento e vanto di quell istituto e
della scienza italiana, esprimiamo i più caldi
e sinceri ringraziamenti per questo nuovo,
lodevolissimo saggio di fraterna solidarietà.
Napoli stnđiosa per Spalalo italiana
Cittadini, Professori e Studenti della R,
Università e delle Scuole medie di Napoli,
riuniti nel solenne comizio indetto dal Grup
po Giovanile Nazionalista nell’ Ateneo, hanno
votato per acclamazione un ordine del giorno
>così concepito : ' ■ #
„Considerato che, oltre ehe per ragioni
di storia, di geografia, di lingua, Spalato
che lungamente ha sofferto sotto , il „giogo
straniero, per diritto di giustizia deve essere
redenta ed annessa alla Madre Patria ;
„Gli studenti dalmati delle scuole supe
riori di Roma attendono dall’ Eccellenza
Vostra, con sicura fede, l’adempimento
delle aspirazioni, manifestate energicamente
dal popolo di tutta Italia e specialmente di
quelle province che dolorarono sino ieri
con loro di vedere cioè riunite alla Madre
Patria tutte le città sorelle della Dalmazia,,
primissima tra queste Spalato ove l’antica
tirannia atUia nuove e più aspre forme di
persecuzione".
Carrara Nicolangelo, Pepiera Ernesto, Do-
minis Paolo di Michele, Dominis Paolo dì
Giorgio, Gospodnetich Giorgio, Foretich
Collenda Natale, Martinis Matteo, Martinis
Ruggero, Pieno Giovanni, Savo Giovanni,
Piero Grisogono, da Spalato.
Giovanni Lubin, ' Luigi Lubin, Novach
Gioachino, Sore Marco, da Traù.
Enrico Serragli, da Ragusa.
Usmiani Vincenzo, Lemessich Giuseppe,
da Arbe.
Gazzarri Giuseppe, Vidulich Giuseppe,
Vidulich Marino, Bercich Giovanni, Storich
Gino, Guaraldì Alessandro, Beros Ferruccio,
Grafenstein Roberto, Pappafava Miro, Mir-
covich Carlo, Ledvinca Nicolò, Rolli An
tonio, Zurich Arrigo, Giovanni Dudovich
Miro, Barone Giuseppe, Bueicl^.. Nino, De
santi Ugo, da Zara.
Cace Manlio, Inchiostri Oreste, Inchiostri
Roberto, Fosco Ferruccio, Mistura Camillo,
Giadro» Franco, Montanari Erminio, Rug-
% geri Guido, da Sebenico.
Nostre corrispondenze
Da* Sebenico
Biblioteca popolare. Si porta a cono
scenza che tra giorni verrà riaperta la bi
blioteca popolare italiana nella nuova sede
in Calle larga, casa Cerglienco al primo
piano. Si raccomanda caldamente di usu
fruire con profitto di questa sacrosanta isti-
- tuzione, che con la modesta sua opera con
tribuì alla diffusione della-coltura italiana
in questa città.
Oratore sacro. Siccome monsignor Ra-
gnini, per improvvisa malattia, dovette ab
bandonare questa città, venne a sostituirlo
nella predicazione italiana il cappellano mi
litare reverendo Don Federico Sargolino, -
professore di teologia e di morale, da Ca
merino.
Persona erudita, svolge dei magnifici
discorsi, smaglianti nella forma, con profon
dità e lucidità di concetto e . con eloquenza
affascinante.
I fedeli accorrono numerosi ad ascoltare
le prediche italiane del facondo oratore, il
quale si merita il plauso generale.
Vittime di un accidente. Giorni or sono
due marinai della Stazióne d’idrovolanti,
che si trova a Maddalena, non appena l’ap
parecchio cominciò a librarsi nell’ aria, non
si sa per quale causa, precipitarono assieme
all’ idroplano. Accorsero tosto in loro aiuto
delle imbarcazioni, ma fu troppo tardi, per
chè i due marinai morirono affogati.
Deponiamo un fiore sulla bara dei due
infelici marinai, vittime del dovere.
Tabaccai antftaliàni. Mancando tabacco
della regia austriaca, gli spacci vennero ri
forniti di tabacco italiano, che qualche ri
venditore, per incorreggibile avversione al
„ governo occupante, si rifiutò di accettare e
vendere. Quali provvedimenti ritiene di do-
, ver prendere dopo questo rifiuto 1’ Inten
denza di finanza?
I giornali jugoslavi. Il noto libellaccio
di Spalato „Novo Doba" nel N.ro 74 parla
del comizio a Sebenico prò Spalato italiana.
L’imbecille corrispondente di Sebenico
scrive che al comizio non presero parte che
200 persone, fra le quali molti da Spalato
e da Zara. Giova notare ehe da Zara non
vi furono che due persone e da Spalalo 15,
e che il teatro realmente rigurgitava di.gerite,
una parte della quale si dovette rimandare.
A proposito dei presunti 55.000 Jugoslavi
del distretto di Sebenico, diremo con l’ono
revole Salvi/ che i popoli non si contano
come le pecore, e che il numero non costi
tuisce il diritto: la ragione rigetta questa
aritmetica, la storia la cancella.
Riguardo poi . al numero degl’ Italiani a
Sebenico non sappiamo a chi credere : il
„Novo. Doba" ci calcola 460, mentre l’altro
libellaccio cleriealeggiante, il „Jadran", 317.
I signori redattori dei due giornali si met
tano un’ altra volta d’accordo prima di spac
ciare simili corbellerie.
Compagnia drammatica. Fra giorni verrà
inaugurata la stagione primaverile al teatro
„Mazzoleni" con la compagnia drammatica
Italo Veneziani.
II direttore della società carbonifera
„Monte-Promina". Qui ognuno si fa mera
viglia, come un certo maestruncolo, di no
me Defiìippis, possa fungere ora, che non
esiste più il famigerato „Narodno Vijeće",
da direttore della „Monte Promina", posto
prima coperto dal defunto cav, Umberto <•
Fontana.
Quest’ individuo, benché sia_ un_ fanatico.
Cattaro, è specialmente delB martoriata
Spalato. . ’T.
= All’on. Orlando, a Parigi, furono in
viati i seguenti dué telegrammi, direttigli
dagli studenti redenti e irredenti:
„Associazione studenti universitari redenti
che riunisce alla Sapienza come li rioniva
in altri tempi dolorosi nelle Università stra
niere in un fascio i fratelli delle cinque
provinole da Trento a Cattaro attende ed
invoca dall’ Eccellenza Vostra la fine del
martirio degli italiapi^ delle città dalmate
ancora irredente, la riunione di Spalato e
di tutta la Dalmazia alla Madre Patria Italia.
Presidente Mario de Pilati di Trento ;
vice-presidente, Vittorio Guastalla di Trie
ste ^ segretario, Mario Angeli di Pola ; cas
siere, Sandro Rizzatti di Gqrizia ; consulen- Agitatore croato, viene ancóra mantenuto io
te, Giovanni Lubin di Traù". carica dal nostro governo.
vasto sistema ferroviario le provincie limi-
trofe ai centri industriali-commerciali delle
Provincie balcaniche.
Dal punto di vista economico l'autore di-
vide il suo lavoro in tre capitoli speciali trat-
tando della congiunzione ferroviaria a) colla
Rumenia; h) colla Serbia in unione colla
Bulgai'ia, Rumelia orientale, Tracia, Mace-
donia e Tessaglia; c) colla Bosnia ed Erze-
govina in relazione da un lato coli' Albania
e colla Macedonia, dall'altro colla Dalmazia.
Questo terzo capitolo è quello che ci in-
teressa più davvicino, come quello che viene
a toccare direttamente uno dei più vitali in-
teressi di questa nostra terra, l'imbroglia-
tissima questione delle ferrovie dalmate. L'o-
puscolo, contenente 43 pag., di queste la
metà ne dedica a difendere i nostri interessi,
dei quali il signor Singer ci si mostra uno
dei più strenui propugnatori in quella guisa
come già avea saputo trovar parole d'amore
a nostro riguardo UQlVUnsere Orient-Interessen,
L'autore si dichiara contro la congiunzio-
ne ferroviaria Serajevo-Mitrovitza-Salonicchi
propugnando l'unione della Bosnia edelì'Er
zegovina col mare Adriatico. Con dati stati-
stici alla mano ci dimostra quanto illusoria
si sia l'importanza mondiale del porto di
Salonicchi e come il movimento marittimo
commerciale dell'Adriatico sia di gran lunga
superiore. Escludendo dal confronto i due
porti principali Trieste e Fiume e non con-
siderando che i tre punti principali della
costa dalmata Zara, Spalato Gravosa, risulta
che malgrado siano privi d'ogni nesso fer-
roviario, perchè inconcludente quello di Si-
verich-Spalato, senza una vasta rete di strade
regolari, quantunque non prendano parte come
Salonicchi al commercio di ben 4 mari, e
non abbiano a loro disposizione un mare
d'isole quale si è l'Arcipelago, ciò non ostante
ei trova che il movimento tanto per numero
di navi quanto per la loro portata è supe-
riore nelle prime di 2980 con 815 628 ton-
nellate in più. La quale importanza com-
merciale della costa dalmata aumenta mag-
giormente se si aggiungono le altre 28-198
navi con 3'137-854 tonnellate che spettano
ai rimanenti 58 porti dalmati. Per il che
Zara, Spalato e Gravosa prenderebbero parte
al generale movimento navale dell'Adriatico
col 27'7 "/g appunto in circa quanto il porto
di Costantinopoli; non essendo superati dai
7 porti: Dardanelli, Sulina^ Smirne, Galli-
poli, Chios, Renkioj e Salonicchi che di solo
3-83 e dai rimanenti 134 porti del 14-54%.
Di quale importanza non diverebbero que-
sti punti qualora una buona volta fossero
tolti dal loro isolamento come appunto era
stato proposte dalla Legge 30 maggio 1873
e non si fossero limitati, spinti da necessità
dal vedere comperate le miniere di Siverich
dalla Società montanistica del monte Promina^
alla costruzione del tronco ferroviario Sive-
rich-Spalato con ramificazione a Sebenico,
mentre con 8-10 milioni in più s'avrebbe
potuto congiungere Zara con Knin e con
Siverich.
Delle 4 congiunzioni ferroviarie Knin-Novi-
Banjaluka-Serajevo il sig. Singer rigetta per-
chè troppo settentrionali e quella di Knin-
Novi e r altra di Ostrovicza-Bihač-Kljuć-
Banjaluka, come pure delle meridionali la
linea Knin-Glamos-Kupres-Dolnji-Vakuf-Tra-
vnik ritenendo più corrispondente allo scopo
l'altra già raccomandata dalla Camera di
Commercio ed Industria di Zara per cui si
congiungerebbe Zara con Jaice, perchè con
questa Zara e Spalato verrebbero ad unirsi
da una parte con Novi-Banjaluka e dall'altra
con Travnik-Serajevo non solo ma ben anco
colle linee ferroviarie del Danubio e del Ti-
bisco nel caso che si collegasse la linea
Novi-Banjaluka-Serajevo colla linea Brood-
Serajevo.
Per il sud della Bosnia ed a vantaggio
del porto di Gravosa l'autore raccomanda la
route che partendo da Serajevo seguirebbe
il Narenta per Mostar passando davanti Met-
ković e Klek fino a Gravosa, Il sig. Singer
ritiene non esser possibile fare di Klek il
punto termine di questa linea perchè richie-
derebbe troppe spese, mentre Gravosa è già
a quest'ora porto importante.