ed incaricata la Direzione di presentarlo per l'approvazione.
Appena verrà legalmente costituita la novella Società, la Dire-
zione si riserva di porrà a disposizione della stessa tanto
i giornali sociali, quanto i locali dell'Esposizione permanente
per le sedute e radunanze.
IV. Eventuali proposte.
Vengono nominati a consiglieri della Direzione Matteo
Dunatov e Nicolò Maréetié.
Si prendono delle deliberazioni per l'apertura offiziale
dell'esposizione permanente, e si esaminano in dettaglio i prov-
vedimenti presi per la miglior riuscita della stessa.
Dopo di ciò la seduta è levata alle ore 8 20 pom.
Vusio m. p.
il segretario
D. AlaceTich
ATVÌSO
Con riferimento all'articolo I. della Notificazione Luogo-
tenenziale dei 21 giugno 1894 N.ro 16233-1. (B. L. P. N. 11)
ed in appendice alla lett. d) dell'Avviso Luogotenenziale dei
257 luglio 1894 N. 19909-1. 1'ecc. Luogotenenza rende di pub-
blica ragione che l'importazione di piante e parti di piante d'ogni
specie nel territorio dalmato libero dalla filossera è general-
mente proibita anche dall'isola Skarda (comune di Selve).
I locali dell' Esposizione permanente
Da pochi giorni i locali dell'esposizione permanente ven-
nero messi in pieno ordine.
Oltre le sale per 1' esposizione dei prodotti, e per le
macchine, ci sono dei locali a parte per comodo dei soci.
Tutti .i soci della Società agraria della Dalmazia, i quali pa-
gano il canone di fiorini dwe all'anno hanno diritto di frequentarli
— tanto quelli di Zara quanto quelli della^ provincia. Vi è un lo-
cale di lettura ; poi un' altro pel giuoco ; un terzo per conver-
sazione, e da ultimo un locale per rinfreschi, dove a mitissimo
prezzo si possono assaggiare tutti i prodotti posti in vendita
nelle sale dell' esposizione permanente. Ora che le sere sono
lunghe, si raccomanda ai signori soci di frequentare i locali,
e per tal modo cooperare con consigli e con pareri pel mi-
gliore andamento della Società.
Vendita di piantine di mandorlo
Presso il signor Carlo Tamino a Zara si trovano in ven-
dita parecchie migliaja di pianticelle di mandorlo bene svilup-
pate, di buona qualità e dell'età di 3 anni al prezzo di soldi
15 la pianta compreso l'imballaggio poste a Zara. Eivolgersi
allo stesso o alla Direzione della Società agraria, anticipando
r importo.
Per l'Esposizione permanente
La Direzione della Società agraria della Dalmazia ha spe-
dito in provincia parecchie centinaja d'inviti con annessovi il
regolamento e la specifica dei prodotti ed oggetti da spedirsi
all' Esposizione permanente. Abbiamo già avvertito che tutti
hanno diritto di concorrere, purché la merce sia nazionale e
e genuina. Se qualcuno non avesse ricevuto il detto invito, e
volesse far parte, avverta la Direzione, che si fara carico di
spedirgli le necessarie stampiglie.
Raccomandiamo caldamente a tutti i producenti di non
ritardare colla spedizione, ma di spedirla tosto, essendo già
pronti gli spazi per 300 esponenti per un metro 0 ciascuno.
Abbiamo già bastevolmente dimostrato quanto utile e pra-
tica sarà per la Dalmazia quest' istituzione. Non incolpiamo
dunque gli altri, se per nostra pigrizia o apatia trascureremo
di far parte dell'Esposizione, la quale è in grado di rialziare
ed accreditare i nostri prodotti sulle grandi piazze e sui mer-
cati della Monarchia ed all' estero.
Conferenze pubbliche pei villici
Nei nuovi locali dell'Esposizione permanente domenica
28 ottobre alle ore 9 ant. si diede di nuovo principio alle con-
ferenze pubbliche pei villici. Il presidente Vusio tenne la prima
conferenza sulla coltura dell' ulivo, e per tutto il mese di no-
vembre lo stesso continuerà sullo stesso argomento e sulla fattura
dell'olio
Alla prelezione erano presenti 25 villici soltanto poiché i
rispettivi parrochì vennero tardi avvertiti. Si estrassero due
premi : una zappa, ed un libro : Mladi Poljodjelac, e vennero
distribuiti 20 libri d' agricoltura,
Raccomandiamo caldamente ai signori parrochi di insi-
stere onde i villici approfittino di questa utilissima istituzione,
colla quale si consegue un mezzo efficace per educare la popola-
zione agricola'e condurre^' agricoltura ai metodi razionali. I nuovi
locali sono spaziosi da poter contenere più centinaia di persone.
Domenica 4 corr. si tenne la seconda conferenza ed erano
presenti 32.
Regali per le prelezioni pubbliche pei villici
La nobilissima signora contessa Antonia de Borelli ha ri-
inesso alla nostra Direzione fior. 2 quale regalo per le prele-
zioni. Col detto importo vennero acpuistati un zappone ed una
zappa. Nel mentre ringraziamo pel generoso dono, vogliamo
sperare che altri patrioti ne imiteranno 1' esempio, e per tal
guisa dimostreranno col fatto di ajutare qnesta pratica ed uti-
lissima istituzione la quale incoraggiata coi premi, il numero
dai villici che la frequenterà sarà certamente più numeroso.
Ancora il passato anno abbiamo ramentato che in regalo
si può spedire qualunque oggetto (se anche non affatto nuovo)
purché possa servire pei bisogni di una famiglia d' agricoltori.
FaTOrevole occasione per l'acquisto di ingrassi
Una ditta di Fiume ebbe la fortunata combinazione di
acquistare una partita di Scoria Thomas, La Scoria Thomas,
come è noto ai lettori dall'articolo stampato nel N.o 17 del-
l'Economista è buon concime per prati, cereali, patate, rape
etc, La partita acquistata venne esaminata presso l'Istituto a-
grario di San Michele, e contiene 15.747o đi acido fosforico,
del quale ]3.467o di acido fosforico solubile nel citrato. Il
quintale di Scoria Thomas lo si vende a circa fior. 4. Ora la
detta ditta lo cederebbe a fior. 2 il quintale franco bordo
Fiume. Chi volesse farne acquisto, partecipi alla nostra Dire-
zione, e se la quantità ordinata raggiunge entro tutto decembre
a. c. 100 quintali, i singoli che la ordinarano, riceveranno la
merce coi primi di gennajo 1895.
Soci della ocietà agraria della Dalmazia che pagarono
il canone pel 1894.
Dr. Antonio Milièevié, Vienna — Marin Òipin, Castel-
vecchio — Matteo Dudan, Zara - Antonio Spada, Zara —
Gian Battista de Ponte, Zara - Ermenegildo Rabis, Zara --
Giuseppe Jeseh, Zara — Milich Venceslay, Zara — Vladimiro
Obradovich, Zara — Antonio Oosmacendi, Zara — Giancich
Urbano, Zara — Stazione ch.mico-agraria. Spalato — Domenico
Nardini, Zara — D. Micheli Vitturi, Zara - Antonio ca de
Vukovié, Zara — Ferdinando Ivacich, Zara — Javo Miovié,
Dernis — Francesco Ballico, Comisa — Gabinetto di lettura,
Ragusa — Ivan Marco vina, Novalja — Don Felice Tommasi,
Arbe.
L' Agenzìa della Società agraria della Dalmazia
tiene in deposito concimi chimici controllati, per tutte le
colture principali della provincia, a prezzi di fabbrica.
Il catalogo delle qualità e dei prezzi si spedisce gratis
verso richiesta.
Avviso. — I nuovi locali deir Esposizione permanente
sono aperti tutto il giorno, ed hanno diritto di frequen-
tarli i soci della Società agraria della Dalmazia tanto
di Zara quanto quelli della provincia. L'esposizione
permanente riceve con interesse da tutta la provincia
campionari di prodotti, e qualunque oggetto del regno
animale, vegetale e minerale. Viene iscritto nel libro
dei donatori chi contribuisce per l'esposizione almeno
5 fiorini una volta tanto.
Editore e Redattore responsabile D. Alacevich
Premiata Tipografia Vitaliani & figli, Zara.
ranza non si può dire perduta, poiché ancora non
venne prununciata l'ultima parola, e perchè la
specchiata onoratezza dell' Eccelso Ministero, ed
il vivo interesse di Sua Eccellenza il ministro d' a-
gricoltura che ama la Dalmazia e conosce 1' utilità
della nostra Società, d' accordo colla Luogotenenza
sapranno giustamente e onoratamente troncare ul-
teriori dissensi, e ordinare le cose iu^modo che,
e^ il consiglio prov. d' agricoltura e la nostra So-
cietà vadino d'accordo nell'interesse dello stato e
di questa disgraziata Dalmazia, che sente tanto
bisogno di migliorare le condizioni economiche e
di sviluppare l'agricoltura, (continua)
GAZZETTINO
Sussidio per i' Esposizione Permanente.
La Camera di Commercio ed Industria in Zara ha elargito
per gli scopi deli' Esposizione Permanente un sussidio di corone
cento.
Facciamo voti perchè l'incoraggiamento dato dagli ono-
revoli membri componenti la Camera, trovi eco in Provincia, e
per tal guisa si ajuti lo sviluppo di quest'impresa che potrà
apportare grandi benefizi alla nostra produzione nazionale.
Regali per le prelezioni pubbliche pei Tillici.
Al primo regalo fatto dalla nobilissima signora Contessa
Antonia de Borelli da impiegarsi quale premio per le prelezioni
pubbliche pei villici, pervennero ancora i seguenti: dal rev.
parroco di Possedarja 20 copie del manuale d' agricoltura: Mladi
Foljodjélac — dall'abate E. M. Vusio 30 copie dello stesso e
150 libretti d'agricoltura; dalla Società Ftià/ea Knjiga 100 libretti.
Generoso donatore.
Il signor Michelangelo Luxardo donò all'Esposizione per-
manente corone ottanta. La Eedazione è incaricata dalla Di-
rezione della Società di ringraziare pubblicamente al generoso
donatore.
Comunicazioni della Camera di Commercio ed Industria
di Zara.
N. 880 Aste puhlliche. A principiare dal mese di Decembre
1894 gì' ii. rr. Magazzini generali di Trieste istituiranno Aste
pubbliche regolari di pèlli, pellami greggi, cuoio e materie da
concia secondo gli usi di Londra, e queste aste si terranno
mensilmente al primo Mercoledì di ogni mese alle ore 9 ant.
ed all' occorrenza saranno proseguite nei giorni susseguenti.
N. 874. Esposizioni. Nel 1895 avrà luogo in Amsterdam
un' esposizione internazionale, la quale abbraccerà tutte le materie
attinenti ad impianti di Mtéls ed a viaggi in generale, che
verrà aperta il l.o maggio e durerà sino alla fine di Ottobre 1895.
Dessa comprenderà ì seguenti gruppi:
1. Arte edilizia (hòtels e locande); %. mezzi di comuni-
cazione per mare e per terra; 3. industria in generale'(addob-
bamento di ambienti d' abitazione, vestimenti da viaggio) ; 4-
industria di sostanze alimentari ; 5. pescheria marina e fluviatile ;
6. igiene; 7. macchine; 8. sistemi d'illuminazione ; 9. industria
d'arte; 10. apparecchi di riscaldamento; 11, sezione geografica
(descrizioni di viaggi, carte geografiche, manuali ed istrumenti);
12. impianti ed arredi completi (cucine, camere d'imbandimento,
cascine, occ.) 13. apparecchi di sicurtà; 14. orticultura; 15.
assicurazione; 16. materie svariate (tabacchi, profumerie, e
cosi via).
Preside del comitato generale dell' esposizione è il Signor
Podestà di Amsterdam, D.r S. A. Vening-Meinesch.
N. 819. Dal Maggio fino Agosto 1895, avrà luogo in
Kònigsberg nella Prussia nn' Esposizione industriale del Nord-
Est Mia Germania.
Tale mostra abbraccerà oltre la I. sezione, ristretta alle
Provincie della Prussia orientale ed occidentale nonché della
Posnania, eziandio le seguenti sezioni internazionali:
Sez. II. Industria ed esercizi industriali (1. fabbricazione
mediante macchine in esercizio ; 2. macchine ausiliari e motrici
per l'industria minata; 3. opifici-modelli in esercizio);
Sez. III. Macchine per 1' economia rurale ;
Sez. I?. Igiene industriale e provvedimenti contro infortuni:
Sez. V. Istruzione e discipline industriali, nonché lettera-
tura industriale;
Sez. VI. Arti in generale, nonché arti iadustriali;
Sez. VII. Marina e pescheria;
Sez. Vili. Esposizione commerciale.
Il termine di chiusura per le opportune insinuazioni venne
procrastinato dal l.o Ottobre al l.o Decembre 1894, e gli stam-
pati ed informazioni si possono ritirare dal comitato dell' Espo-
sizione in Kónigsberg in Prussia.
N. 783. Addi l.o maggio 1895 verrà inaugurata in Bor-
deaux dalla „Socieló philomatique de Bordeaux, 2 cours du XXX
Juillet'' la XIIl esposizione generale semestrale, la quale ab-
braccerà eziandio una sezione internazionale per vini, liquori,
bibite spiritose e fermentate.
Il termine d'insinuazione va a spirare il l.o decembre
1894, e quello per l'invio degli oggetti da esporsi addi l.o
Marzo 1895.
Surrogato di Caffè dalmate.
Abbiamo ricevuto di questi giorni per l'Esposizione per-
manente un vaso che contiene del Surrogato di Caffè, valevole
ad arricchire la collezione ancor non troppo confortante dei
prodotti^ dell' industria dalmata, il qual surrogato, a qnanto si
ritiene, varrà in seguito a far una giusta e ragionevole concor-
renza ai prodotti di tal genere venuti da fuori, i quali invadono
il nostro mercato, prodotti formati per la maggior parte di so-
stanze, se pur non nocevoli alla salute, però poco affatto nutritive.
Il Surrogato esposto, produzione del paese, non è altro,
tranne una studiata unione in una a felicissima e ben riuscite
combinazione di sostanze alimentari di grande e potente efficacia
che colla torrefazione (abbrustolimento) acquistano un grado
eminentemente nutritivo e facilitano 1' assimilarsi all' organismo
umano. Tale efficacia venne provata dall' inventore su di se me-
desimo per oltre vent' acni.
I bambini sono quelli ai quali devesi somministrare tale
Surrogato ed al quale si devono a tempo avvezzare, escluden-
dovi un po' per volta l'uso del Caffè; e così oltre ad un sa-
nissimo nutrimento degli stessi, si perviene a preservarii dal-
l' anemia, nervosità, inquietudine di cui sono generalmente la
vittima.
L'inventore che per ora si cela sotto 1' anonimo, non
mancherà di dare al suo ritrovato la massima diffusione, dopo
esperite tutte le relative pratiche necessarie.
Veniamo assicurati, e con piacere registriamo, che il detto
Surrogato verrà posto in vendita tanto sciolto (in polvere) affine
si possa constatare ognor la sua ottima qualità, non meno che
in pacchetti e buste al prezzo di 2. 8. 4 e 5 soldi o 4. 6. 8
e 10 Centesimi di Corona e ciò a maggior comodo degli
acquirenti.
Seguirà quanto prima un' istruzione sul modo di usare ii
Surrogato, cui l'inventore diede il nome di „Olynta".
L' Agenzìa della Società agraria della Dalmazia
tiene in deposito concimi chimici controllati, per tutte le
colture principali della provincia, a prezzi di fabbrica.
Il catalogo delle qualità e dei prezzi sì spedisce gratis
verso richiesta.
Avviso. — I nuovi locali dell' Esposizione permanente
sono aperti tutto il giorno, ed hanno diritto di fre'quea-
tarli i soci della Società agraria della Dalmazia tanto
di Zara quanto quelli della provincia. L'esposizione
permanente riceve con interesse da tutta la provincia
campionari di prodotti, e qualunque oggetto del regno
animale, vegetale e minerale. Yiene iscritto nel libro
dei donatori chi contribnisce per r esposizione almeno
5 fiorini una volta tanto. ^
Editore e Redattore responsabile D. Alacevich
Premiata Tipografia Yitaliani & figli' Zara.
gli oggetti che gli abbisognano al prezzo dì costo come presso
gli stabilimenti.
Rìmimerazione.
Lo spettabile consiglio municipale di Zara nella sedata
dfl 11. corr. ha votato ad unanimità utia rimunerazione idi
fior. 80 da accordarsi per 1' anno 1895. alla nostrà fcJocietà
per r Esposizione permanente.
Congratulazioni.
Al nostro socio mons. D.r Matteo Zanoni abate Mitrato
di Traù, le nostre più cordiali congratulazioni per la sua no-
mina a Vescovo di Sebenico.
Nomina.
Gol massimo piacere notiamo la nomina del Dr. Dojmo
nob. de Eendié-Mioèevié a membro del consiglio provinciale
d'agricoltura.
L'esposizione parmanente.
Parecchi giornali della provincia e di fuori si occuparono
delia nostra Esposizione permanente rilevandone i vantaggi che
potrà apportare alla provincia, purché i producenti vorranno
avvantaggiarsene. Mentre ringraziamo i giornali per le lusin-
ghiere felicitazioni, facciamo voti, onde l'Esposizione, di questi
giorni modestamente iniziata, le autorità, i corpi morali ed i
producenti la volessero appoggiare con tutto l'impegno, ed in
tal modo farà onore alla provincia, e potrà apportare rilevanti
vantaggi per lo smercio dei prodotti.
La đirislone dei beni comunali.
U Póljodjélshi FicsimA; nel N.o 23 del 1. corr. porta
un'interessantissimo articolo sulla divisione dei beni coiliunali.
Su questo vitale argomento del quale noi spesso ce ne occu-
piamo, ed è una delle basi priDcipali del programa della nostra
Società, noi siamo perfettamente d'accordo coli'autore. Sono
400 milioni di capitale che la Dalmazia può utilizzare, ment'oggi,
causa r indolenza e l'apatia che padroneggiano, non ci portano
quasi nessun utile. Riservandoci di riportare per intero l'ar-
ticolo, appena ce lo permetterà lo spazio (perchè è interes-
sante che tutti lo leggano) concluderemo nell'autore che „il
nostro primo dovere in linea economica senza trascurare gli
altri, è di mettere a profitto le risorse che abbiamo, e una di
queste sono i beni comunali".
Prelezioni pei villici in novembre.
Nel mese di novembre, il presidente E. M. Vusio tenne
ai villici 4. prelezioni domenicali — due sulla cultura dell'u-
livo e due sulla fattura dell' olio. La frequentazione fu piuttosto
scarsa. Intervennero in tutto 130 persone. Si estrassero 8 premi
e si distribuirono 75 libretti d'agricoltura. Nel mese di no-
vembre le prelezioni versano sul letame animale, vegetale e
chimico.
Utilissimo ingrasso a disposizione gratuita.
Il signor E. Godnig proprietario dello stabilimento di
macinazione a Zara tiene disponibile circa 50 quintali di ce-
nere d'ossa d'olivi, gentilmente ponendola a disposizione della
nostra Società. La cenere verrà distribuita gratuitamente a tutti
quelli che ne facessero domanda. Essendo un concime ottimo
specialmente per le viti (1 ehil per ceppo) pel tabacco e per
le patate, i signori che desiderassero, approfittino dell' occa-
sione. Intanto da parte nostra tante grazie all' egregio Godnfg.
Schede di associazione.
Questi giorni la Direzione della Società agraria della
Dalmazia spedirà le schede d'associazione alle filiali ed ai fi-
duciari della Società in quelle località dove le filiali ancora
non furono legalmente forniate. BacCoinandiàmo perciò agi' in-
teressati di prestarsi per raccoglieire il maggior numero pos-
sibile di soci. Neil'unione stà la forza; e poiché la tassa d'i-
scrizione è molto mite, dobbiamo sperare che il numero degli
iscritti quest' anno sarà superiore al passato. Quanto maggiore
sarà il ndmero dei soci, tanto mag^òri saranno le facilitazioAi
che la Società potrà offHre agli stessi. La nostra sócietà non
ha ne patrimonio ne risorse proprie ; k sua prosperità si basa
sul patriotismo ; si è dunqu« dà queste che noi cerchiamo ap-
poggio e forza.
là esposizione permanente in Trento.
Dal protocollo di seduta 20 ottobre a. c. della Camera
di Commercio ed industria in Rovereto, riportiamo la seguente
mozione (pag. 60-61) presentata dal membro C. Emmert.
„Nella qualità di membro di codesta spettabile Camera mi
permetto di attirare T attenzione su un'istituzione iniziata nella
città di Trento per cura di quella Banca cooperativa pochi
mesi or sono, in favore del ceto industrialè tridentino, istitu-
zione che in breve tempo diede brillanti risultati.
. L'esposizione permanente in Trento, della quale in-
tendo parlare, venne aperta nel Marzo del corrente anno. In
essa possono esporre i propri prodotti gli industriali della città
di Trento, non esludendosi però i prodotti di altre industrie
del circolo camerale, che non vengano esercitate in quella citta.
Da rilievi assunti da fonte competente mi consta che in
questa Mostra permanente fuvvi il seguente movimento di ven-
dita :
nel mese di Aprile per fior. 500.—
„ „ „ Maggio „ „ 1001.58
„ „ „ Giugno „ „ 1084.27
^ „ Luglio „ „ 1357.27
„ „ „ Agosto „ „ 1386.39
„ Settembre n t»
Totale fior. 8192 80
oltre le commissioni date a domicilio degli
Espositori, per un importo di oltre . . „ 3500.—
Somma complessiva nei primi 6 mesi. . fior 11692.80
II progressivo aumento mensile delle cifre di vendita ad-
dimostra senz'altri argomenti che l'istituzione prende radici etc."
Ohe ne dicano di questa Esposizione i producenti dalmati?
Notificazione della Luogotenenza.
L' eccelso i. r. Ministero del commercio con riv. dispaccio
8 novembre a. c., N. 58.556 ebbe a comunicare quanto segue:
Coir assunzione in amministrazif ie dello Stato dei Magazzini
generali nel nuovo porto di Trieste (legge del 9 maggio a.
c. B. L. I. N. 84), il Ministro del commercio fu posto in
condizione di poter, d' accordo coli' i. r. Ministero delle finanze
prendere dei provvedimenti che permettano ai produttori di
vino nazionale specialmente a quelli dell' Istria, della Dal-
mazia e del Goriziano di far uso di questi Magazzini, sotto
condizioni per quanto possibile favorevoli, coll'accordareluna bassa
tassa di magazzinaggio, e due settimane di esenzione dalla stessa,
nonché col fissare un' uniforme competenza di maneggio;
Quantunque con ciò sia posto a disposizione dei vini
nazionali, nei depositi del raggio doganale del Punto franco
di Trieste, un mercato che garantisce la loro nazionalità e,
trovasi sotto la tutela dell' i. r. Amministrazione dei Magazzini
generali, tuttavolta i Ministeri interessati non si arrestarono
a questi provvedimenti, ma hanno approffittato del compimento
dei lavori di ampliamento nel Nuovo Porto di Trieste, in
grazia dei quali fu dato al maneggio un nuovo bacino ed un
molo coi relativi seazi di manipolazione, per creare su di quel-
Tairea che per ora rimane entro il raggio doganale, un posto
di maneggio in ispecialità pel vino. A tale scopo verrà costru-
ito àncora in quest' anno al molo IV del Nuovo Porto di
Trieste, un hangar avente 1' area di 200 metri quadrati, che
servirà unicamente al maneggio dei vini nazionali, e per servirsi
dello , stessa si fisseranno condizioni, che in ogni riguardo
corrisponderano ai desideri dei circoli vinicoli interessati.
In questo hangar potranno in seguito venir depositati tanto
i vini destinati per 1' esportazione all' Estero, quanto quelli
che voglionsi smerciare nell' Interno, e sarà libero ai proprietari
delle singòle partite di vino d'insinuare la loro merce aJIe
aste pubbliche da tenersi esclusivamente pei vini nazionali,
oppure di venderla da per sè stessi; sarà anche permesso ai
Oonsorzii vinicoli di portare comulativamente sul mercato i
prodotti dei propri membri sotto la ditta del Consòrzio, e di
comprovare la genuinità del vino mediante certificati di analisi,
del cui tenore verrà fatta speciale menzione nelle ptibbliche
aste da parte dell' i. r. Amministrazione dei Magazzini gèneràli.
Vini artificiali a guasti soiio di massina esclusi dalle aste
Tràttandosi che delle partite di vino immagazzinate, le
quali attrovansi sotto custodia dell' i. r. Amministrazione dei
Magazzini generali, dispongono esclusivamente i proprietari delle
stessè, e chè nell'hangar s'uddètto verranno ricettati soltanto
vini nazionali, ne consegue che la nuova istituzione ofire ai
produttori di vino piena garanzia, esser esclusa ogni manipola-
zione non corretta coi vini immagazzinati.
» X » E % X O 3ir E
della Se cietà agraria della Dalmazia
Presidente: E. M. VUSIO
I. vice-presidente: — IL vice-presideiifte: Colano Conte de Fanfogaa
1. Bianchini prof. Pietro
2. Božić Elia
3. Buzolié Domenico
4. Cattich Manfredo
5. Christofìdis Pericle
6. Codina Natale
7. Dunatov Matteo
8 Ivacich Ferdinando
9. Marèetié Nicolò
CONSIGLIERI:
10. Miovié Jako
11. Dr. Pališić prof. Vincenzo
12. Ridman Francesco
13. Ramadanovié Elia
14. Tamino Carlo
15. da Trigari cav. Remigio
16. Zànchi don Giovanni
17. Zarich Antonio
18.
ISPETTORI DELLE FILIALI
1. Gamulin Tomaso ~ 2. Kamenarovié Paolo — 3. Koséina Stefano — 4. Jaramaz Giovanni
5. Petrovié Giuseppe — 6, Vučemilović Giacomo — 7. Vusio Girolamo.
GIUDICI
Alaéèvié cons. Giuseppe — Kerpetié canonico Nicoiò — Elaié Dr. Pietro.
SOCI ONORARI
Sua Ecc. Dr. Ferdinando noh. Blumfeld caposezione del Ministero d' agricoltura a Vienna.
Francesco Gomm. Brioschi direttore delia scuola superiore d'agricoltura a Milano.
Spiridione Tprof. Brusina direttore del museo nazionale a Zagabria.
Sua Ecc. Francesco Conte Goronini Cronherg presidente delia Società agraria di Gorizia.
Ervino nob. Gseh presidente della Società agraria di Osiek.
Sua Ecc. Giorgio Conte Jelaéió presidente della Società agraria di Zagabria.
Edmondo Mach direttore deli' istituto agrario di San Michele.
Dr. Massimiliano cav. de Mersi presidente del consiglio provinciale d' agricoltura a Trento
Gustavo prof. Pexider direttore dell' istituto agrario-forestale di Krizevac.
SOCI PROTETTORI
Dr. Luigi Gesare cav. de Pavissich — Gorizia.
Ervino nob. Gseh — Osiek.
Allorché il sig-. Meline depose al parla-
mento francesce un diseg-no di leg-gre intor-
no il credito agrario, 1' Union de syndicats
agricoles du Sud-Est diede l'incarico al
Durand, membro del consig-lio di legi-
slazione, di stendere una memoria sopra
tale importante materia. Ed egli vi si
mise di gran lena, studiando ed esami
nando con mirabile diligenza e profonda
sag-acia tutti i sistemi messi finora ia
opera a profitto del credito agrario, oon
solo in Francia, ma in tutti i paesi del-
l'estero.
Raccolse poscia il frutto delle sue
ricerche in un grosso volume, pubblicato
nel 1891 dal iVlarescq di Parigi col titolo
Le Crédit en France et à V Etmngcr.
Il Durand rimase tanto persuaso delle
bontà delle Casse rurali dei Raiffeisen,
che non solo non dubitò di chiamare,
come abbiamo già notato, la migliore
anzi la più perfetta soluzione del credito
agrario, ma stabili d'introdurlo e pro-
pagarle stabilimente nella sua patria.
Sulle prime si uni ad un piccioi
gruppo di ottimi catfolici, che, raccolti
in società sotto il nonne di Centre fèdè-
ratif du credit populaire, s'erano pro-
posto d' introdurre in Francia le banche
popolari dello Schultze^Delitzsch, ma
però modificate secondo il sistema del
signor Luzzatti. Trattandosi di credito
popolare, urbano o rurale, il Durand si
prometteva di poter cosi più facilmente
propugnare la causa del Raiffeisen, si
non altro facendola accettare come una
sezione speciale del Centre fèdèratif. Ed
in vero era già riuscito in varii Congres-
si a trar dalla sua non pochi e ad inte-
ressarne la pubblica opinione, quando
avvenne caso, che mette conto riferire
alquanto distesamente.
Il Centre fèdèratif soleva ogni anno
celebrare un Congresso, a fins di far
meglio conoscere il principio del credito
popolare. Sembra che sètte màss^nicbe
vedessero di mal occhio codesta propa-
ganda in senso cattolico. Nondimeno
noni' osteggiaronoapertamente; ma quan-
do parve loro opportuno, fondarono
per contro proprio la bociètè nazionale
pour la Propagation du crédit populare^
e nell'aprile 1893 in occasione del
Congresso di Tolosa, convocato dal
Centre fèdèratif, vi spedirono due dele-
gati, il Rouzès e il Reaoit-Lévy, con
incarico di oiferire cortesemente a quel
Consiglio r alleanza della società, a fine
di unirsi tutti insieme con buon accordo
all' azione comune in bene del popolo. II
Benoìt-Lévy non seppe tuttavia nascon-
dere le sue due qualità di giudeo e
di massone; giacché richiese quale
condizione indispensabile all' accordo,
che l'opera non avesse nessun carattere
religioso, ma fosse puramente filantropica
e nèutra, e perchè nessuno dubitasse
delle intenzioni sue e della società in
cui nome parlava, la vigilia del Congres-
so, nelle sale del tempio massonico di
Tolosa, tenne un' aduanza solenne, chia-
maado a raccolta tutti i trepuntini della
città.
Ecco come ne da^a pubblico annun-
zio il giornale La Dèpéche de Toulouse
nel numero 2 aprile 1893: „ I fram-
massoni di Tolosa sono invitati ad as-
sistere air adunanza, che si terrà nella
sala delle feste del Tempio mass. : il
martedì 4 aprile alle ore 8 pom. —
Ordine del giorno : Conferenza sul Credito
popolare in Francia, dei signori Lourtiers
senatore, Renoit-Lévy avvocato, Ireneo
Blanc, Adriano Durand pubblicisti. Qual-
sivoglia persona, purché accompagnata
da un frammassone, potrà assistere al-
l'adunanza. •
E nel numero 5 aprile del mede-
simo foglio, cioè il g-iorno stesso del-
l' apertura del Oong^resso, legge vasi il
O FA8CI0
Contro gli spostati.
Uno dei tanti mali sociali dei nostri
giorni è la smania nei contadini di lasciare la
coltivazione dei campi, e passare ad abitare
prima in un centro più popolato, nel quale
apprendere qualche mestiere, per poi affollarsi
nelle grandi città. S. E. il Card. Bourret, ve-
scovo di Rodez intitolava una sua recente pa-
storale appunto: Della piaga sociale, che ri-
sulta dall' abbandono della vita rurale e dalla
diserzione delle campagne.
Ecco com' egli parla dell' importante que-
stione :
„Tutti i moralisti sinceri, tutti i seri
economisti s' accordano nel dire che 1' abban-
dono della vita dei campi e la diserzione delle
campagne sono il più grande flagello della
società moderna, il vero pericolo, che minaccia
ad una volta la produzione della ricchezza
pubblica, la vita sociale, la vita famigliare, la
sicurezza nazionale, e conseguentemente il be-
nessere di ciascuno e le vere condizioni della
grandezza e delia moralità di un popolo.
»Noi condividiamo perfettamente il loro
modo di giudicare e di vedere, e tentiamo a
nostra volta di provare, come sia pericoloso
l' abbandonare la vita della campagna e i la-
vori dell' agricoltura, che sono stati fin qui le
occupazioni predilette dei nostri padri,' per
precipitarsi nelle città e nei grandi centri
d'industria.'^
Macchie fresche d'acidi minerali.
Gli a^idi fanno diventar rossicci i colori
neri, i fulvi, i violetti; distruggono i gialli
leggieri e cambiano il verde in azzurro; nelle
stoffe di lana rendono pallidi i gialli forti,
fanno rossiccio il ponso, ed ingialliscono 1' az-
zurro tratto dal campeggio e dal solfato di
rame.
In questi casi si restituisce il colore pri-
mitivo alla stoffa, se la macchia non è troppo
vecchia, imbevendola di ammoniaca liquida,
od esponendola al suo vapore. Se poi, svanita
la macchia, resta all' interuo di essa ciò che
vuoisi chiamare cerchio di alterazione, bagnisi
leggermente e più volte con un pannolino im-
bevuto d' etere. (In mancanza d' ammoniaca
può servire 1' orina che, come tutti sanno, con-
tiene r ammoniaca).
I sali di piombo che avessero lasciato
macchie sopra una stoffa bianca, svaniscono
facilmente coli' acqua ossigenata che si prepara
dai farmacisti.
Influenza dei pini sopra la temperatura.
È da stupire realmente nel vedere quanto
poco siano utilizzate, negli orti e nei poderi,
le essenze resinose quali protettrici contro i
venti del nord e nord-est. Gli alberi verdi
hanno un valore incotestabile per proteggere
le giovani piante, poiché i giardini da essi ri-
parati sono sempre di 15 giorni in avvantaggio
sopra quelli che sono esposti ai venti freddi
ed alle brine invernali. Non vi è giardino che
non possa esser reso più produttivo con questo
mezzo; i pini rompono la forza del vento di
tramontana in primavera, quando le giovani
piante incominciano a svilupparsi. Ognuno sa
quanto a miglior patto si vendano i legumi
precoci e quanto di più rendano in confronto
di quelli che giungono in stagione normale.
I pini e gli abeti elevano la temperatura
dei luoghi che circondano. Ognuno può farne
r esperienza misurando con un termometro la
temperatura sul davanti, e poi sulla parte a
settentrione dei pini.
Non è raro di trovare una differenza di
temperatura pari a quella che passa dal maggio
al marzo. I venti che ci arrivano dal Nord
dopo aver sfiorato le nevose sommità delle
montagne sono trattenuti nella loro corsa da
quei milioni di foglie pine, sottili e serrati che
coprono i coniferi formando un vero riparo.
Si sa quanto dannosa sia 1' aria fredda alle
nostre piante; è nostro dovere perciò di pro-
teggere; per quanto è possibile, i nostri giar-
dini contro la sua influenza.
Conservazione delle nova.
Per conservare le uova, e sopratutto per
farle viaggiare senza che perdano la loro fre-
schezza, ,si immergono in una soluzione di
gomma arabica, e quindi si coprono di carbone
polverizzato.
Le uova cosi preparate durano lunghis-
simo tempo, perchè il carbone essendo cattivo
conduttore del calorico, mantiene intorno alle
uova una temperatura costante, e impedisce
che subiscano troppo forti alternative di caldo
e di freddo quando si trasportano da un paese
ad un altro.
spendeva per la pubblica amministra-
zione. Oggi lo Stato introita 2,473,000
fior, e ne spende 4,600,000. Nel primo
caso Io Stato avea ua reddito di 4 fior,
netti per testa; ed oggi invece che
esborsa in più 2,127,000 lo Stato paga
4 fior, a testa per sostenere la popo-
lazione della Dalmazia.
Tutta la nostra ricchezza oggi si
riduce al totale di 25 milioni di pro-
dotti, (contro circa 40 milioni di soli
5 anni addietro, causa specialmente la
decadenza di prezzo nel vino); risulta
quindi fra i 400,000 agricoltori 12 soldi
di rendita netta al giorno per ciascuno.
La produzione totale (come vedremo)
è inferiore di una volta, mentre le spese
ed i bisogni della vita si sono di molto
accresciuti. Oggi abbiamo per testa
meno di coltivato; mentre
40-50 anni addietro risultava piè di
mezzo ettaro. Questo solo fatta basta
per dimostrare che la nostra ricchezza
è in decadenza ; poiché con un' esten-
sione minore di terreni coltivati, ne-
cessariamente anche la produzione to-
tale è minore, quindi anche la ricchezza
nazionale.
3. Decadenza dei prodotti. Dalle
statistiche di 30-40 anni addietro ri-
sulta che il prodotto del frumento era
in ragione di 27» staja, ossìa 153 litri
a testa, e della segala e del frumen-
tone un staja = 60 litri, quindi 213
litri a testa. Oggi invece la produzione
totale ascende a 240 litri, che vorrebbe
dire 27 litri in più, ma effettivamente
è molto di meno, per i titoli detti
primi.
Infatti da una statistica sul rìcolto
del grano in Dalmasia nel 1845 si ri-
leva che il quantitativo sopra accennato
copre il bisogno per quasi 10 mesi\ si
noti però che il raccolto del 1845
venne annoverato „in Dalmazia cogli
anni di media fertilità''. Oggi non ab-
biamo pane per 5 mesi dell'anno. S'im-
portano annualmente 850,000 fior, di
granaglie e legumi ; 400,000 fior, di
riso e 850,000 fior, di farina. Fortu-
natamente il prodotto della patata si è
da 20 anni notevolmente aumentato.
Nell'anno 1843 il giornale del
Lloyd austriaco del 30 agosto portava
un prospetto della quantità di grano
che le varie province producono sopra
un jugero. La Dalmazia figura per 7
porzioni; il Tirolo per 5Vi; la Galizia
6; i confini militari 6V, ; la Boemia e
la Moravia 6%. Oggi siamo invece al
5VJ
4. Decadenza del bestiame. Nell'anno
1844 la Dalmazia avea V 82% di su-
perfizie incolta. Oggi ne abbiamo an-
cora 787o e questo vuoi dire, con ri-
guardo all'anmentata popolazione, che
oggi la superfizie incolta è in propor-
zione maggiore di 50 anni addietro.
Fino ad un certo punto si potrebbe
spiegare questo regresso, quando si
fosse almeno aumentato il bestiame Ma
qui invece più che mai abbiamo peg-
giorato. Addietro 40 anni i nostri pa-
scoli mantenevano 1^330,000 animali mi-
nuti ; oggi invece abbiamo 824,000
pecore e 117,000 capre. Allora vi e-
rano 140,000 animali grossi, oggi 89,728.
Oggi tutto il nostro bestiame rappre-
senta un capitale di 12-14 milioni,
mentre allora i soli animali minuti e
grossi rappresentavano un capitale di
20,650,000 fior. E dire che un gior-
nale agrario dell' anno 1846 (la Dal-
mazia) scriveva, che col possibile mi-
glioramento delia razza (per la quale
allora i possidenti molto se ne occu-
pavano ed ebbero successi) e con un
miglior trattamento (nutrimento) degli
animali per aver concime, la Dalmam
possiede in se stessa il germe per pt&f
e la ricchezza nazionale, per poter un
g-iorno dire che la Dalmazia, se è anche
la sola provincia che vive unicamente
coir ag^ricoltura, in questa però può
trovare le fonti di sussistenza e di be-
nestanza.
{Gontima) V.
La coltura dell'ulivo
L'olivo
Uno dei principali prodotti della
nostra provincia è V ulivo. Se si vuole
ricavare da esso una rendita reale, bi-
sogna bene conoscere il metodo di col-
tura, essendo una pianta che richiede
molte cure.
L^ulivo ama piuttosto un clima caldo
e perciò lungo le coste del nostro lito-
rale e le isole può benissimo venir
coltivato.
Moltissime ne sono le varietà, ma
la migliore sarà quella che meglio si
adatterà alla natura del terreno, e che
meglio verrà curata. In generale si può
dire che l'ulivo sarà di buona qualità
quando vi sarà per tre parti di polpa
ed una di ossa; oppure quando in dieci
parti d' ulive, si riceverà una di olio.
L' ulivo si adatta a qualunque ter-
reno, ma di preferenza nel calcare-siliceo-
argilloso, il quale però dovrà essere
profondamente lavorato e bene letamato.
L'ulivo si può moltiplicarlo con
diversi metodi, ma principalmente per
mezzo del seme; poi per pollone o bar-
batella, per germoglio o per trapianto.
Di questi, i due primi sono i migliori;
cioè per seme, dal quale se anche più
tardi si ha il frutto, tuttavia la pianta
riesce più vigorosa ed ha una lunga
vita; per pollone, perchè prima si ot-
tiene il frutto.
Ohi vuole moltiplicare T ulivo col
primo metodo, deve scegliere una buona
semente, la quale perchè possa germo-
gliare già il primo anno, deve bagnarsi
con spirito, o ancor meglio si deve
estrarre il midollo dal nocciuolo, e lo
si deve involgere nell'argilla frammiste
con sterco dì vacca, e poi nuovamenta
rinchiuso nel nocciuolo, lo si impianta
nel mese di febbraio in filoni distanti
25 cent, ed ogni seme lontano 3 cent,
e profondo 5 cent. Nel mese di marzo
del secondo anno lo si trapianta nel
vivajo, dove lo si tiene 4—6 e più
anni. Prima di piantarlo nel luogo de-
stinato, si deve operare V innesto a zuf-
folo (anello) o a corona.
Si moltiplica per pollone, scegliendo
i migliori rami che crescono ai piedi
delle piante e procurando che all'estre-
mità vi sia un pezzo di tronco della
madre-pianta o una radichetta. Il pollone
10 si colloca nel vivajo a 80 cent, di
distanza, e lo si tiene 6—7 anni.
Molti usano di tenere l'ulivo fino
a 10—12 anni nel vivajo ; ed in tal
caso, bisogna dopo il quarto anno di-
radare le piante, in modo che fra l'una
e r altra ci sia 1 metro e 60 cent, di
distanza.
Cure nel vivajo.
Preparato il vivajo e collocati gli
alberi alla distanza sopra descritta, si
dovrà curare di rizappare di spesso il
terreno, onde tenere lontane le malerbe
e curare diligentemente le giovani piante,
qualora venissero assalite da insetti o
animali nocivi. Dopo il secondo anno,
si dovrà tagliare il tronco principale
per due terzi della sua altezza; dopo
11 quarto anno alla metà; e dopo il sesto,
a quella altezza la quale si desidera.
Conto Corrente con la Posta,
O. u. della yySocietd Ginnastica Zara'' e del „Circolo Canottieri Diadora''
Anno I ZAR A, Agosto 1924 Redaz, Palazzo Fozza N. 1
Ai Forti della Diadora, rotti ad ogni cimento perche la Patria cresca e s'augusti e nel nome
d' ItaliaHi nuovi allori i Pardi Incoronati s'incoronino — gloria, gloria, gloria !
Noi, ma non per noi...
E proprio necessario — potrebbe chiedersi qualcuno
— che da noi veda la Ime un giornale sportivo, rnentre in
questa povera Zara mutilata la vita sportiva e relativa assai
anzi ogni giorno si va facendo piii gr ama I, ^
Con tutto cio, anzi forse per cio, queiU čhjš instancab^i
reggono le sorti della nostra vecchia- htituzione che d tmdi*-i
ziohi di gloria incancellahile, driho trovalo piu chs opporiuna,
necessaria, la pubblicazione di qu€sto Bollettino che deve^ Ifl °
sua esistenza alt annegazione eJei Soci sempr0 fedeli ed alla ^ •
generositd in ispecie di unp^^ -
II Bollettino nostro, per^vedere laluce, a,'dšv\xto vincere
infinitCf non Uevi difficMtd. ' P^^ essere piccolo e poverojdi
notizie sportive, ma sara grande sempre per I* amore che lo .
infiamma a perseguire il nobiie scopo nazionale e a rag-
giungerlo attraverso la viHii dei rnuseoli protesi.
Per noi — che sempre atJemmo fede nella certa vittoria
ne mai levammo canti deploratori nemmeno allora quando
eravamo accaneggiati — la Ginfiastica fu sempre sinonima
di volontd, di disciplina, di sacri/icio e con dedizione spoh-
tanea, completa, per lei continuammo a^^pendeire le n<)stre
energie e a lei ci votammo pet raggiungere U '^gno deU^
nostra anelante giovinezza.
Ad augusta per angusta !
Ora questo nostro Bollettino dev essere il diffusore della
nostra fede, il testimonio del nostro amore, /' indice del nostro
sacrificio. Un offerta. Un voto.
U offriamo agli amici tutti come lembo d anima dei
nostri giovani Ginnasti, molti dei quali piangono i loro gioielli
disseminati giii giii lungo la costa della Dalmazia non nostra...
U offriamo come voto di fede nella bellezza, nella gran-
dezza, neW immortalita di questa nostra dolce Italia benedetta
cui sacriamo noi stessi tremanti di passione, pronti per lei
al sacrificio asssoluto. LA REDAZIONE.
II primo nostro pensiero fraterno d'affetto vada a
tutti i Ginnasti d'ltaiia, rnentre, sotto lieti auspici, iniziamo
le pubbiicazioni di questo Bollettino che rende testimonian-
za della nostra fede antica e sempre viva e dei nostro
immaeolato amore senza misura.
Le tappe nelle vittorie del
C. C. Diadora
Tutti noi — dalmati — riponevamo piena fiducia e piena
fede nella vittoria dei nostri giovani caoipioni del C. C. Dia-
dora alle Olimpiadi di Parigi.
Si presagiva una vittoria piena e completa.
Cerano, e vero, i giornali che descrivevano gli armi
, inglesi, canadesi, australiani, americani, come superarmi, con
allenatori professionisti celebri — con armi d' allenamento
imbattuti ed imbattibili — con record d'ogni specie — con
teolti mesi di acclimatazione sia in Ispagna che altrove, ed in
ispecie nelle acque del ... campo di regate ad Argenteile.
Eppure noi tutti mantenemmo immutata fiducia nei
' nostri baldi olimpionici, difensori dei colori d'ltaiia. Solamente
la difettosissima organizzazione del Comitato — con una rela-
tiva mancanza di mezzi e pochezza di propositi — ha potuto
frustrare in parte la nostra vittoria.
11 nostro armo, In ogni caso, e arrivato ottimo terzo,
e relativamente, fresco di forze; e cio dopo un incidente di
remo e di carrello tale che avrebbe scomposto e fatto ritirare
il pitr formidabile armo del mondo, dopo una perdita dt
oltre dieci palate; ccsi da rimaner ben ultimo.
I nostri canottieri non si scomposero per il funesto
incidente e continuarono la loro corsa in modo da raggiungere
e sorpassare gli inglesi, ed essere pronti a far altrettanto
con gli americani, qualora avessero avuto da remare ancora
qualche centinaio di metri di percorso.
II risultato quindi di questa olimpiade, e quello di
esser ridotto ad un episodio dell' ultima tappa, per la futura
vittoria della Diadora.
E' fatale, ma e cosi.
La cronaca della nostra vita sportiva cita interi episodi
consimili, abbondantemente. Cominciamo col ricordarne
alcuni:
Per raggiungere e riuscire a Trieste, dovemmo subire uno
scacco nella nostra prima partecipazione alle regate di Pola,
sebbene Tarmo fosse fortissimo; e cio per uno stupido incidente.
Per vincere la coppa delle matricole in armo a quattro ed a
due, a Trieste dovemmo subire prima un arresto di corsa, poi
la collisione col R6wing Triestino e quella con la Capodistria.
il presti^io del nostro Sodalizio; ad affermare nel campo
sportivo, in quelIo dell' educazione fisica e nell' efficace azione
di propa§:anda nazionale, T importanza e 1'utilita di questa
avita nostra patriottica Istituzione. E qui va rilevato in par-
ticolar modo che il Concorso Gin. Adriatico fu, e ben vere, la
ragione precipua e maggiormente determinante dell'impieg'O
di moito denaro, che fece salire il disavanzo ad importi
sproporzionati alla potenzialita finanziaria del nostro Soda-
lizio, ma e anche vero che per quel Concorso, come
causa prossima della creazione dello Stadio g-innastico, la
Societa attualmente dispone di un patrimonio, che realizzato,
verrebbe, dopo coperte tutte le passivita, a costituire un
forte attivo nel bilancio. E cio, senza dire dei vantag'gi, non
solo morali, educativi, di efficacissima propaganda nazionale,
che vanno congiunti con quella grande manifestazione spor-
tiva, ma ben anco dei propri e veri vantaggi economici che
quella apporto alla nostra piazza nel campo degli operai,
delle maestranze, degli albergatori, dei trattori e dei com-
mercianti in genere.
Per debito di piii dilucidativa esposizione, va qui ri-
cordato anche che 1' assimilazione della nostra Provincia,
alle leggi tributarie dello Stato, fu ed e ragione di nuove
imposizioni a carico della Societa; che 1* esodo di molti cit-
tadini dalla nostra citta apporto la diminuzione, in quest'anno,
di ben 81 iscritti neU'albo sociale, senza che tampoco ve-
nissero rimpiazzati da peninsulari; e che per 1'aumento dei
lavori, anche con riguardo ali' ENEF (Ente nazionale per 1' edu-
cazione fisica), la Societa ha alle proprie dipendenze sei sala-
riati, iscritti nella „Cassa ammalati" in sofferenza del bilancio.
Queste sono le ragioni piii salienti che rendono diffi-
cile la situazione economica del Sodalizio.
Ma bisognera rimedlarci coH' intensificare 1' attivita, col
procurare di fare nuovi soci ed in genere col ricorrere a tutti
quei mezzi che possono rinsanguare la nostra Istituzione la
quale e orgoglio ieg-ittimo di tutti i veri italiani di questa
martoriata Terra. - Radman.
Direzione per 1' anno 1923-19 24
Presidente: dott. Ramiro Gazzari; Vicepresidente: dott.
Casimiro Sorich; Segretario: Simeone Vallery; Cassiere:
Abele Radman; Economo: Bruno de Denaro; Direttori: dott.
Giuseppe Dunatov, Antonio Guazzo, Antonio Maggiorato,
Pietro Marussich ; Revisori: Paolo Delich, Ernesto Galasso,
Ernesto Gallessich.
Direttori di sezione:
Ginnastica: Giuseppe prof. Barone, Arturo Battara,
Nicolo Degiovanni, Antonio Toth, Stefano VaIIery, Giovanni
Zerauschek; Atletica: Arturo Battara, Antonio Budimir,
Nicolo Borin, Corrado Calebich, Altilio Devescovi, Giuseppe
Ziliotto, Riccardo Žohar; Danza: Giuseppe prof. Barone,
Libero Beneveaia, Pietro Koezevich, dott. Araato Kreciak,
Zeno Simonelli; Calcio: Corrado Calebich, Natale prof.
FiSippi, Giovanni Lubin, Guglieimo Paolin, Simeone Lana,
Gino RoiH, Emilio Stiasny, Giovanni Vuletin, Riccardo Zchar;
Piigilistica: Corrado Calebich, Giuseppe Calebich, Paolo
Marussich ; A/ao/o; Antonio Cassani, Isidoro Chimer, Paolo
Delich, Natale Duancich, Antonio Tripalo; Drammatica:
Nicolo Benzoni, Oreste Benzoni, Luigi Fontaneila, Ernesto
Gallessich, Rodolfo prof. Inchiostri, Amato dott. Kreciak,
dott. Maurizio cav. Mandel, Giovanni Woditzka; Lettura:
Umberto Nani, Ferdi nando Villicich.
Personale d'istruzione:
Direttore Tecnico-. Felice prof. Veglia; Capi squadra:
Stanislao Ferrari, Arturo Battara; Direttore di cancelleria:
Ferdinande Villicich.
Personale di servizio:
5/ć/e//o; Giuseppe Andersch; Riscuotitrice: Nina Fisser;
Custodi: Ines Bianchi^ Mattea Vidaich.
Alcuni articoli đel nostro Statuto sociale
Articolo 9. I soci si dividono in onorari, sostenitori, ordinari ed allievi
I soci sostenitori: pagano un canone mensile di almeno
sei lire ed hanno tutti i diritti contemplati nel presente
statuto.
I soci ordinari: pagano un canone mensile di quattro
lire, non hanno diritto di prender parte attiva all'adunanza
generale e quindi non hanno veto deliberativo nella stessa,
ne alcun vantaggio che deriva o derivasse dal patrimonio
sociale.
Articolo 17. II Presidente rappresenta la Societa di fronte alle autorita
ed ai terzi.
Articolo 33. I congressi generali sono validi qualora sia presente un
quinto dei soci inscritti con diritto a voto cioe sostenitori.
Non raggiungendosi questo numero alla prima convoca-
zione, il congresso si terra mezz'ora dopo e sara valido
con qualunque numero d'intervenuti."
Ringraziamento
Un senso, piii che di cortesia, di sentito dovere deter-
mina la Direzione uscente della Ginnastica di esternare i
piu vivi ringraziamenti a tutte quelle Autorita centrali e
locali, ai Sodalizi cittadini, alle gentili Signore ed ai Signori
tutti, che, nelle circostanze di svariata natura, diedero alla
Ginnastica, in una qualsiasi forma, il loro appoggio mate-
riale o morale, ond' ebbero a trarne profitto il suo prestigio,
la sua forza, i suoi interessi.
Questa manifestazione doverosa di gratitudine non va
disgiunta dal voto e dalla fede che, anche in avvenire, non
verra a mancare, alla nostra amata Istituzione, quel concorso
di generosi appoggi e di assentimenti, cui si collegano i suoi
destini. LA DIREZIONE.
Ai nostri Soci decessi
durante l'anno social's: Battara Pietro, Benevenia Arturo,
Faleiola Giuseppe, Tacconi dott. Giuseppe, Pacomio Menas,
Nowotny Lorenzo, Doride Santucci, Perissich Marcello, vada
il nostro reverente saluto.
Pro Palestra
La circolare del Ministero dell' Istruzione, Sua Eccellenza
Lupi, per la raccolta tra la scolaresca d' Italia dell' obolo di
trenta centesimi, diede i seguenti risultati:
Provveditorato di Palermo Lire 4.049.80
yt Firenze „ 31.983.65
» » Venezia „ 21.016,85
w Bologna „ 21.574.15
» » Milano „ 34.753.85
» yt Napoli „ 16.053.—
n Torino „ 8.735.65
it f} Ancona (Zara) „ 10.700.75
n » Bari „ 4.391.-
}) » Potenza „ 1.143.05
» rt Cosenza 510.70
» ft Roma „ 3.186.65
» f> Genova w
>f Perugia 814.35
n }} Cagliari 598.25
» it Trento „ 2.199.55
tt Aquila „ 1.545.40
V yt Campobasso 881.15
» tt Trieste 929.35
M » Diverse localita „ 4.472.-
Totale Lire 169.539.15
Appello alle Signore ed ai Soci
Anche quest' anno la nostra Societa Ginnastica Zara
rivolgera 1' appello a tutti i suoi Soci per la lotteria sociale
che, se ebbe sin ora un successo, fu solamente in merito