Sara 25 Mar^o 1§63. Aiiit«
Pi-L'zro d'associd/.uisK' im v:i! :tri prr
fara: |,u'r un iiniio tbisini S; pi-r m-ì iiu-si tioiiiii 4;
pei' trt' iiiFsi lioriiii 2. I'»*! rinKini'iUf delhi Fruvini-iA
0 fuori: per un iiiiiio (i(iri:ii 9; per sci mesi fiorini 4
eolJi 50; per tre mesi fiorini 2 : 2ó. Per l'estero, e
{jel Lombardo Veneto gli stessi prezzi inargento, fran-
he del porto-posta.
Giornale politico-letterario
Esce il Mercoledì ed il Sabato.
I grnppì c le commissioni, franchi delip upest;
postali, si diri sono in Zani a Vincenzo Duplunc eli Ue-
dattore dell» Voce Diiliiiatica. e di alibnonainetiti. ai
negozi! librarii dei sisnori Cratelli Battara e Fi(?tro
Abelich. (ìli avvisi di « linee costano I liorino, e of;-iii
linea di pili soldi tì. ha tassa di llnanza resta a earico
dol committente. Un iiuiiicro separato costa soldi lU.
liiipporto del Comitato della Dieta dal-
mata per r esame del progetto di legge
sulla attivazione dei libri tavolari, redatto
dal deputato Dr. Giacomo Ghigliaiiovieli.
(Continuazione e fate c. il n.r 2Ó).
Abbracciato in massima il progetto governativo,
la coinniissione lo ha fatto oggetto del suo esame
nelle singole disposizioni, avuto riguardo alle pe-
culiari condizioni della Dalmazia, e ponendo spe-
ciale attenzione al progetto della Giunta, die in
questa parte potè vale servire di guida.
Ferma in questo intendimento, la commissione
non ha creduto prezzo dell'opera V arrestarsi suUe
imprecisioni e scorrezioni del linguaggio, derivanti
nella massima parte da difetto di diligenza nella
traduzione; nò ha trovato opportuno di proporre
le numerosissime mende, che su questo proposito
sarebbero richieste; e ciò in primo luogo, perchè
è d'attendersi che la discussione, che verrà a-
perta al Consiglio dell' Impero sul definitivo pro-
getto del Governo, condurrà forse ad importanti
modificazioni, relative alla stilizzazione e casuistica,
e forse anco a taluni dei principii giuridici, che
regolano la parte esecutiva della legge ; ed in se-
condo luogo, percliè è a ritenersi, che, come il pro-
getto di legge, così le traduzioni verranno assog-
gettate ad una revisione regolare.
La commissione si è limitata a proporre delle
modificazioni ai §. §. 33 del progetto, di legge e
9 e 17 del regolamento.
Ad acquetare i nostri timori non basta, che il
primo avverta, che le spese per 1' attivazione dei
nuovi libri fondiari sono d'anticiparsi dallo Stato.
In questa misura noi possiamo riconoscere sol-
tanto la sollecitudine dello Stato a rimuovere que-
gP inciampi, in qualche parte assolutamente in-
vincibili, che dalla deficienza dei mezzi si porreb-
bero all' attivazione, od almeno ad una pronta at-
tivazione dell' istituto dei libri fon liari. Ma la
sollecitudine ci tornerà benefica e gradita alloi--
quando, come la spada di Damocle, avremo i)en-
dente la minaccia del rimborso a suo tempo ? Noi
sappiamo quale significato possa attualmente avere
r espressione rimborso a suo tempo a carico del
dominio. Essa significa nuovo aggravio del fondo
provinciale; aggravio, che non potremmo sostenere.
Noi domandiamo, che sia tolta questa condi-
zione, perchè ci rende il beneficio troppo amaro,
e forse anche impari all'attuale sacrificio; malo
domandiamo altresì, non come elemosina, ma iu
linea di stretta giustizia; in primo luogo, perchè
se le spese dovessero aggravare il fondo pro-
vinciale , in tale caso l'istituzione, cui elleno si
riferiscono, sarebbe da considerarsi come appar-
tenente alla legislazione provinciale, e dovrebbe
stare in noi per intero il regokria; iu secondo
luogo, perchè se a carico dello Stato venne atti-
vata iu tutti gli altri doim'nii, essa con pari con-
dizione dovrebbe veiìire attivata presso di noi come
necessaria completazione del codice civile, promessa
fino dal 181C, senza che. da noi dipendessero le
cagioni del lungo ritardo.
Le altre due modificazioni sono di natura me-
ramente giuridica, e riguardano condizioni speciali
della nostra provincia.
Il quesito, se e come i diritti di colonia nella
Dalmazia, come pure quelli di contadinaggio in
vigore nel circolo di Ragusa, possono venire in-
scritti nei libri fondiari, venne trattato dalla Giunta,
sia nel diligentissimo rapporto, che precedette il
suo progetto , sia nelle illustrazioni al § 8 del
progetto stesso. Esso venne discusso nel seno dell.i
commissione, la quale opina egualmente, che ne-
cessaria si presenta la loro iutavolazioue per ser-
vire allo scopo della evidenza e pubblicità, come
altresì utile all' interesse reciproco del proprietario
da un canto, e del colono o contadino dall'altro,
riuscendo per tale guisa, sebbene iiiuirettamente,
a fornirli entrambi di una prova a conoscere la
estensione de' rispettivi diritti, e così a sopperire
al difetto di conti-atti formali, che iu grande parte
della Dalmazia si riscontra.
Qualunque sia la natura di questi contratti, col
solo fatto della loro iscrizione nou va ad essere
definita, uè dalla commissione, che non n' era chia-
mata, potevasi definire. Ogni pretesa del proprie-
tario rimane salva, stando in esso di provocare,
nella procedura di onerazione, la definizione dei
suoi diritti ed obblighi verso il colono o conta-
dhìo, ed in conseguenza anche di far cancellare
la intavolazione di quest' ultimo, ove questi non
riesca a dimostrare le insinuate ragioni. L'iscri-
zione corrisponde a quella carattestica del rap-
porto colonico , per cui in quasi tutti i luoglii
della Dalmazia esso non può cessare a benepla-
cito del proprietario, e continua a sussistere ad
onta di qualsiasi mutamento di proprietario del
fondo, e ad ogni modo, le ragioni del colono ai
miglioramenti restano sopra di essi assicurate, ciò
che compete anche al contadino. Noi non sappiamo
se e come si potranno in avvenire chiarire e sta-
bihre questi rapporti, ma frattanto è necessario,
che ove un fondo subisca questo rapporto, ognuno
lo sappia, e ne prenda norma.
Ciò posto, la commissione, accogliendo l'idea ed
i motivi della Giunta, credette di dover dar luogo
all'iscrizione di questi titoli, ma solamente fra gii
aggravi del fondo.
Finalmente, in relazione al § 95 del regola-
mento, nonché al tenore delle intestazioni delle
varie rubriche dei libri, nel seno della commis-
sione venne proposto il quesito della hngua.
1 documenti redatti in lingua slava sono am-
missibili alle intavolazioiii senza bisogno di tra-
duzioni ?
Le intestazioni delle rubriche dei libri, oltre
che nella italiana, saranno anche espresse nel-
l'altra hngua?
Nò dal progetto della Giunta, nè da quello del
Governo, rimane sciolto il secondo quesito.
In quanto al primo, il progetto della Giunta
stabilisce uel § 12, che non si ammettono docu-
menti se non sieno estesi in lingua italiana, o
slavo-dalmata, od altrimenti se non sieno accom-
pagnati da una traduzione autentica, e dalle oc-
correnti copie.
Giusta il progetto del Governo invece, l'obbligo
della traduzione è imposto nel caso, in cui i do-
cumenti non sieno redatti in quella lingua nella
quale possono servire presso V autorità tavolare,
anche nel caso di una causa, per l'emanazione
della decisione.
La vostra commissione conveniva coi principii
di giustizia, ed anche di opportunità, che in que-
sta parte ispirava l'idea della Giunta, e riteneva
questi principii applicabili anche all' altra parte,
che riguarda la intitolazione delle rubriche, oltre
che nella italiana, eziandio nella lingua slava, nel
riiicsso che gli scopi dei libri fondiari non sono
limitati al momento, ma sono permanenti, e quindi
i libri stessi debbono venire fin d'adesso inate-
rialinente conformati ])er guisa da servire senza
mutazioni anche nel tempo, certamente assai vi-
cino, in cui la lingua slava anche nel loro avrà
la sua parte.
La commissione hà però posto mente, che per
r argomento della diffusione e dell' uso della lin-
gua slava nei pubblici uffici, voi avete scelto mi
comitato speciale per rassegnarvi le sue proposte,
alla cui sfera si appartiene quindi il trattare del-
l'oggetto in discorso. — Preopinando, la vostra
commissione temeva toccare V altrui messe, e forse
pregiudicare all' insieme di quei principii, che l'al-
tra commissione poteva avere accolto come guida
del suo lavoro. — Se nonché, la commissione ha
creduto di mettere l'altro comitato in avvertenza
dell' oggetto discusso, soggiungendo, che da parte
sua non trovava ostacoli, acciò ed i documenti o-
riginali in hngua slava a tale uopo fossero ac-
colti senza bisogno di traduzione, e le intesta-
zioni delle rubriche dei libri fossero stampate in
entrambe le lingue. Ora però la commissione stessa
domanda, che l'eccelsa Dieta voglia espressamente
deliberare su tale incarico da deferirsi all'altro
comitato.
Esposti i motivi, che regolarono la commissione
nelle sue vedute, l'eccelsa Dieta vorrà deliberare
a soluzione della proposta governativa:
L È votò della Dieta dalmata, che il progetto
governativo di legge concernente l'attivazione dei
nuovi libri fondiarii ed il relativo regolamento, ven-
gano applicati a questa provincia; però con le se-
guenti modificazioni ed aggiunte richieste' dalle pe-
culiari condizioni della medesima, risguardanti i
§§ 33 della legge, e 9 e 17 dei libri fondiarii:
In luogo del § 33 della legge il seguente:
Le spese per r attivazione di nuovi libri fon-
diarii sono da sostenersi dallo Stato;
Al § 9 del regolamento in continuazione al I.
capoverso :
In questo foglio s'inscriveranno in Dalmazia i
diritti di colonia e nel circolo di Ragusa altresì •
quello di contadinaggio ;
Al § 17 del regolamento in continuazione del
1" capoverso:
in Dalmazia anche il diritto di colonia, e nel
circolo di llagusa altresì ipiello di contadinaggio.
IL II comitato, che ha l'incarico, di trattare
r argomento della diffusione e dell' uso della lin-
gua slava, resta pure incaricato in relazione al §
95 del progetto governativo concernente il rego-
lamento dei libri fondiari, di estendere il suo t;-
same e le sue proposte sul quesito: se i docu-
menti estesi in hngua slavo-dalmata siano ammis-
sibiU alle intavolazioni nei libri pubblici fondiarii
e se le intitolazioni delle rubriche dei medesimi
abbiano ad essere espresse, oltreché nella italia-
na, anche nella slavo-dalmata.
Suir istruzione popolare.
{Contiimazione e fine.)
Dei tre punti che precipuamente sarebbero ne-
cessari per migliorare l'istruzione popolare, non solo
fra noi, ma benanco in buona parte dei domini
dell'Impero, io scelgo a dimostrare di quanto mo-
mento sarebbe quello del togliere il privilegio al-
l' amministrazione in Vienna di pubblicare i te^M
scolastici, perchè a mio vedere questa, se non dau-
Adesioni
Riproduciamo le prime adesioni pervenute dalla
Presidenza federale e dai vari Consigli Sezionali in
seguito aiU nostra lettera circolare d. d. 27 ottobre
N.o 172:
Prima fra tutte ci pervenne quella della Presi-
denza Federale di Genova, dalla quale togliamo queste
parole aug-urali:
,,Esprimendo il nostro compiacimento per la bella
iniziativa, formuliamo fin d' ora gli auguri piii sinceri'
perche il Concorso riesca una magnifica affermazione
d'italianita, di gagliardia e di fede*'. ,
Ci scrive poi in data 7 novembre da Roma, l'in-
signe prof. cav. uff. Cesare Tifi, a nome dell* VIII
Consiglio Sezionale:
„QuestB Presidenza ha ricevuto la gradita lettera
di codesto spett. Consiglio, ultimo in ordine numerico,
ma primo nell' affetto dei nostri cuori.
II Concorso Ginnastico Adriatico, che codesta
Sezione e per svolgere, riuscira certamente una nume-
rosa e degna manifestazione di educazione fisica, di
italianita e di fede.
La nostra sezione inviera certamente squadre,
pur non potendo fin d' ora precisarne il numero. Noi
crediamo che quattro o cinque squadre, se non piu,
interverranno. Roma, senza dubbio, sara rappresentata".
11 nostro amico Roffare - per il Consiglio Sezio-
nale Veneto - ci scrive in data 8 novembre: „In oc-
casione dell' ultimo Concorso Sezionale tenutosi a
Vicenza, io lanciavo la proposta che i nostri Concorsi
Sezionali fossero sempre intersezionali per le Tre Ve-
nezie, per ragioni morali, tecniche e finanziarie. II
concorso intersezionale di Zara sara dunque il Sezio-
nale obbligatorio per Tre Venezie. I Concorsi che
si dovrebbero svolgere nelle tre Sezioni si fonderanno
neir unico Concorso di Zara. Io non dubito fin d' dra
deir esito, tanto piu che molte Societa di altre regioni
vorranno intervenire. E per queste occorrera ottenere
r autorizzazione al Congresso di Livorno. Non occorre
vi dica subito che per quanto so e po^so, sono a
vostra disposizione". ______
La Sezione Emiliana aderisce con le parole del
suo distinto direttore tecnico Prof. Cav. Petronio Bu-
netti in data 9 novembre: „AH'invito della consorella
„Dalmazia" non si puo rispondere che con una parola:
Presente !
Sono assai lieto di partecipare a Codesta Sezione
che TEmilia gradisce l'invito e la sua partecipazione sara
maggiore, se il Concorso potra essere tenuto in Agosto".
L' illustre Prof. Dott. Cav. Monti Giuseppe per
il Consiglio Sezionale Piemontese e il Presidente del
Consiglio stesso Prof. Luigi Pagliani ci scrivono :
„La deliberazione della Sezione Federale „DaK
mazia" di tenere an Concorso ginnastico Adriatico, e
giunta graditissima a questo Consiglio Piemontese, il
quale si adoprera con ogni buona volonta perche
squadre del Piemonte, dopo assolto il dovere verso
la propria regione, assolvano I' altro di pgni bjuon
ginnasta italiano verso Zara e la Dalmazia. Ringra-
ziamo della bella comunicaz^one e formuliamo fin d'ora
i pili cordiali auguri di piena riuscita, ben disposti,
ripetiamo, a cooperare , per quanto sara nelle nostre
forze".
II Consiglio Sezionale Lombardo ci scrive per
mezzo del Suo Segretario Romaldo Moro, in data 30
novembre: „Non possiamo prendere alcun impeg'no
ora per il vostro Concorso Sezionale che svolgerete
r anno venturo ed al quaie rivolgiamo il nostro entu-
siastico pensiero ed affettuoso saluto augurale. Tutto
quanto potra dipendere da noi pier facilitare Tintervento
di societa della nostra Sezione e che sia consentito
dal Reg^lamepto tecnico, lo faremo senza alcun dubbio.
pur non nascondendo certe difficolta specialmente per
il lungo viaggio e per le spese indubbiamente forti".
II Prof. Cav. Sereno Sereni a nome del Consi-
glio Sezionale della Venezia Giulta ćr scrive in data
30 novembre: „II nostro Consiglio Sezionale/fa plauso
alla vostra decisione ed e a vostra disposizione per
consigli ecc. Si cerchera di effettuare in tutte le ma-
niere una larg-a nostra partecipazione e la piii' ittiva
propaganda per la vostra manifestazione*'.
11 Signor dott. R. Della Pergola, presidente della
Sezione Marche, ci scrive in data 14 dicembre:
„Mentre questo Consiglio Sezionale Marche plaude
all'iniziiltiva di svolgere in Zara il Concorso Ginnastico
Adriatico ammira la magnifica fede d' italianita conti-
nuamente dimostrata dai fratelK dalmati. Questo Con-
siglio Marche, dara tutto 1* appoggio che puo, per la
riuscita deKsopradetto Concorso".
A.
Nel Congresso Federale di Livorno, venne au-
torizzato il nostro Concorso cosi: „II Concorso e in-
tersezionale per le Tre Venezie e la Dalmazia. Possono
partecipare inoltre ^ul^te le Societa delle Sezioni che
confinano coll* Adriatico, purche abbiano partecipato
o s* impegninp di partecipare al Concorso della loro
Sezione. Si ammette la partecip^azione di squadre fem-
minili". " . "
Le Sezioni federali confinanti con 1'Adriatico, e
quindi aventi diritto a partecipare ,al nostro Concorso,
sono: oltre le Sezioni delle Venezie, quelle delle Mar^
che, deir Emilia, di Roma, di Na poli e delle Puglie. ^ ^
llaSmM
Prima e dopb della g-uerra
Nel maržo del 1^12 air-epoca della mia venuta
a Zara quale direttore tecnico dell' Associazione Gin-
nastica, nessuno avrebbe potuto farmi credere che
dopo poco piu di dieci anni avrei avuto T incarico di
compilare un programma per un conccrso ginnastico
adriatico da tenersi qui a Zara stessa 1
Io non potevo allora credere che in una citta^
di poche migliaia di abitanti si potesse trovare tanto
spirito sportivo quanto qui se ne trčva^ non potevo
immaginare di trovare tanta gente volonterosa e tanti
elementi preziosi per poter arrivare a concepire prima,
ed attuare poljsTidea di una riunione cosi importantel
Ma Zara e la citta dei miracoli, ed enumerando
alcune cifre, Io dimostrero.
Prima della guerra europea, quando essere socio
o frequentare la Societa Ginnastica era patente sičura
di irredentismo, qui a Zara, che non contava che, 14
o 15 mila abitanti, la societa aveva Taggiunto il fag--
guardevole numero di settecento soci^; e intendiamo
bene che secondo lo statuto sociale non occorreva,
come del resto non occorre neanch« oggi, che vi
fossero piu soci in una stessa famiglia, perche bastava
il capo per dar diritto di frequentazione a tutti gli
altri membri di famiglia ; vi erano adunque settecento
famiglie associate! E il numero degli allievi, allićve,
ed adulti che frequentavano la palestra durante le
lezioni regolari era di circa cinquecento. Senza con-
tare quelli che frequentavano la sezione danza che si
aggiravano attorno alla stessa cifra.
In quaie altra citta della penisola della pbpdla-r
zione approssimativa a qi:ella di Zara si puo arrivare
a queste cifre? Tutti gli allievi della sezione ginnastica
erano e sono anche oggi divisi in dieci šquadre tlelle
quali la prima e la seconda riunite comprendono i
bambini di ambo i sessi dai sei ai dieci anni, la terza
le allieve dai dieci ai quindici, la quarta le allievf dai
quindici ai diciotto, la quinta le signorine sopra i di-
ciotto anni (perche frequentano ančhe oltr6 tale eta).
che seppero non solo dar esempio e forza a tutti i
bro compagoi minori, sparsi lungo le spiaggfe del-
ramarissimo Adriatico, ma portare i nostri colori vit-
toriosi nei ginnici ludi d'Italia.
E finalmente anche Zara, la sorella minore, la
minuscola e santa, che non puo, ne vuole, mettersi al
pari dl Trento e di Trieste, viene a chiudere, con il
SUD piccolissimo Concorso intersezionale, il ciclo spor-
tivo di rievocazione deila lotta nazionale, che la stre-
marono ne' suoi sacrifici continui.
Appartenente ed a capo di quella infelice terra
di Dalmazia, che piu di tutte seppe il duro bastone tede-
sco, congiunto alla invadente marea slava, Zara seppe op-
porsi con sacrifici meravig-liosi, assieme alle consorelle
venete di Dalmazia, neU'epica strenua difesa da prima
trincea, a tutto vantaggrio delle Mag-g^iori.
Zara, strappata alla sua terra di Dalmazia, senza
pace e senza speranza d' adattamento, si raccoglie
nella fede mai mancata, mai lesa ne sopraffatta, e che
si compendia nel nome sempre adorato d' Italia.
E Zara, ultima e modesta citta redenta, offrira ai
fratelH che verranno dall'altra sponda, un Concorso
Ginnastico, che non sara il suo, ne 1' Intersezionale, ma
che per fatale necessita politica, sara sempre un Con-
corso nazionale di pellegrinaggio.
E Zara sara triste, perche fara vedere ai Ginnasti
l'enorme strazio compiuto di questa Terra Italiana:
sara alleg-ra, a denti stretti, del sacrificio compiuto e
forse non ben compreso; ma sara sopratutto fidente
nella rigogliosa forza giovanile dei Ginnasti d' Italia,
che tra breve volger di tempo, sapra completare 1'e-
popea nazionale ben iniziata, e momentaneamente in-
terrotta, a Vittorio Veneto, sull' orme cosi ben marcate
nella storia dal Leon di San Marco.
Ed a Trento, come a Trieste, come a Zara, il
Concorso Ginnastico sta sotto il patronato augusto e
fatidico di Časa Savoia; sta sotto queir emblema Cro-
ciato da noi - avaiiti guerra - ovunque auspicato ed
ora simbolo della nostra redenzione.
E cosi sia.
Dio ti salvi, o cara insegna
Nostro amore e nostra gioia!
Bianca Croce di Savoia
Dio ti salvi e salvi il Re!
Verban.
SAi i pfoona i taoiso
Da molte parti, e ne siamo lieti, ci viene chiesto
il Programma del nostro Concorso. II programma gia
compilato e in attesa della approvazione regolamentare
e fra pochi giorni sara pubblicato e diffuso alle Societa
interes;sate.
Possiamo pero nel frattempo, e senza entrare nei
particolari, che non si possono comunicare ad alcuno
fino ad approvazione avvenuta, far conoscere uno
schema delle gare che saranno svolte ner programma
in questione.
Oltre alla Gara Nazionale di squadra obbligatoria
che comprendera i soliti eserciži, verra svoita anche
la gara artistica di squadra (facoltativa) che compren-
dera una progressione obbligatoria alle parellele e una
libera agli anelli.
E' cosa ovvia tihe \a Zara si svolga anche la Gara
Reale perche la cittadinanza possa assistere allo svol-
gimento di questa gara che e stata tante volte vinta
dalla squadra della Societa Ginnastica „Zara". E a
questo proposito ci toma grato di esprimere il nostro
compiacimento per la decisione presa dalla Direzione
della Soc. Ginnastica „Zara" di non far partecipare
la propria squadra alla Gara Reale qui nella propiria
citta, per ^ la ragione che dovendpsi la gara svolgere
nel proprio campo e sui propfi ostacoli, sarebbe troppo
facilitato il compito ai propri ginnasti; e anche per
dar modo alle squadre ospiti di affermarsi in questa
competizione.
Per espresso desiderio del Consiglio Sezionale
Veneto, la squadra Veneta meglio ćlassificata nella Gara
Reale vincera il premio trasmissibile rappresentato dalli
coppa Brandolini.
Per le gare individuali possiamo annunziare che si
effettueranno:
Gare artistiche, juniori e seniori;
Gara atletica Dinamica, juniori e seniori;
Gara atletica Statica, juniori e seniori.
Si disputeranno anche i campionati adriatici individuali
e di staffette, e i viocitori avranno il titolo ^i cam*
pioni intersezionali adriatici.
Per la partecipazione delle squadre femminili non
si dara luogo a gare di squadre, ma sara come un
pellegrinaggio daIma)ico con assegnazione di premi e
diplomi a tutte le squadre intervenute con 1' esecuzione
deir esercizio elementare delle squadre maschili, e di
un esercizio libero coi piccoli attrezzi. Si svolgeranno
anche gare individuali kmminili.
Questo per sommi capi e il progr&mma che si
svolgera nel nostro Concorso, e ohe completato nelle
misure, nei tempi, negli esercizi obbligatori e nei premi
verra pubblicato quanto prima.
Abbiamo cercato di includere molte gare indivi-
duali e di non imporre obbligatori difficili per facilitare
Tiscrizione di molti ginnasti e ci lusinghiamo che la
nostra aspettativa hon verra frustrata. Intanto noi at-
tendiamo al nostro lavoro di organizzazione che spe-
riamo non debba lasciare a desiderare, le squadre che
vorranno partecipare attendano ali'allenamento collet-
tivo ed individuale, e in giugno vedremo la somma di
questi lavori durati a Zara e nelle citta consorelle cul-
minare nella buona riuscita di questo Concorso Adria-
tico che deve essere 1'affermazione della giovinezza
italica in questo infelice lembo di patria.
II Direttore del 'Concorso
Feiice prof. Vegiia
Ritroviamo noi stessi!
Se noi, risalendo col pensiero a quel passato che
sembra esser stato risospinto cosi indietro nel tempo
e nello spazio dal precipitante ritmo degli avvenimenti
sussegmtisi dali' inizio della guerra mpndiale fino
alla meravigliosa vittoria' delle nostre armi, che, an-
nientando un impero strapotente, liberarpno parte
almeno delle sponde che romanamente difendemmo a
palmo a palmo „ungnibus et rostris", e fino a questi
ultimi giorni, i quali segnano T ultima dolorosa muti- >
lazione della nostra martpriata ćitta; se noi, risalendo
a quel passato, ci facciamo a considerare la meravigliosa
attivita dispiegata con sempre rinnovato ardore dalie
nostre societa sportive, intendo dai canottieri del „Dia-
dora" e dalla „Societa Ginnastica'*, non possiamo non
sentirci orgogliosi dei magnifici trionfi dovunque ri-
portati, trionfi tali da farci ritenere gia deplorevoli in-
successi le conquiste dei secondi posti.
Come e perche sapemmo vincere sempre e do-
vunque? Quale fu il segreto delle nostre vittorie?
Non di certo la complessione atletica dei nostri
campioni, i quali, sebbene solidamente piantati, non si
puo dire abbiano avuto a loro disposizione risorse
fisiche veramente eccezionali; e neanche, anzi tanto
meno, quella ricchežza di mezzi materiaU nel senso piu
largo della parola, i quali, sebbene stimoli che ven-
gono dal di fuori, valgono effettivamente alcune volte
a dare impulso prima, a far crescere e prosperare poi
un'attivita straordinaria neir uno o nelPaltro ramo
dcllo sport : il segreto di ogni nostra vittoria in que-
sto campo, come in tutti gli altri, e stato 1' idea alta
e generosa della Patria, dell'Italia. '
\ Ed i nostri giovani, con serieta d' intenti deri-
vante tu tta dali' alto concetto della patria che era^
stato inculcato loro dai padri, con lunga paziente ri-
gorosa disciplina andavano preparandosi alle prove
Conto correnfe con ia posta.
fr. C^. JV. lE^. G. I.
Concorso Ginnastico Adriatlco
1-3 OitaLgno 10^3
Intersezionale maschile e femminile
sotto l'alto patronate di S A. R. il Principe Ereditario UMBERTO Dl SAVOIA
BOLLETTINO UFFICIALE
11 conte Piero Foscari
e morto sabato 7 aprile.^
A1 gentiluomo Veneto perfetto, al patriotta
insigne^ al Combattentć onorato, al figlio de-
voto di nostra Terra, alF apostolo d' Italianita i
ginnasti di Dalmazia s' inchinano angosciati per
Ia terribile perdita, che sopportano, faeendosi
del suo illustre Nome ara e vaticinio di miglior
vita per la grandezza della Patria.
Gloria!
L'ulfima sua lettera dd. 18 maržo 23, pervenutaci :
»Gratissimo dell'onorifica offerta, accetto con entu-
siasmo di far parte del Comitato d' onore del prossimo
Goncorso Ginnaštićo Adriatićo, desideroso di venire in quei
giorni, come per devoto pellegrinaggio, a codesto altare di
italianita sublimata dai secoli e dalle vicende antiche e nuove.
Con riconoscente saluto Piero Foscari,
Adesloni per il comitato di Onore
Le adešioni numerose e sincere che ci sono pervenute
via via sono ragione di legittimo orgoglio per il nostro
comitato; infatti tutte le persone piu note di Zara, della
Dalmazia, deUMtalia tutta hanno voluto accettare di far
parte del nostro corftitato d' onore inviandoci i I saluto e
r augurio anirnatore. Ricordiamo successivamente :
// senatore Vittorio Zippel «accetta con animo rico-
noscente... col memore pensiero alle indimenticabili magni-
fiche giornate di Zara nel Congresso della «Dante Alighieri».
L* avvocato Guglielmo Bonarelli ci 'mv'm dalla vicina
Ancona i piu fervidi voti «grato agli amici di Zara per la
miemoria che conservano di lui».
II sen. Paoto Boselli ti telegrafra: Rićevo ora la
sua lettera. Ringraziando, mi e grato far parte del Comitato
pro Concorso, cui Ella e preside. Tutto cio che riguarda
Zara mi commove e mi inspira per la virtu dei ricordi e
per la fede che sempre piu arde».
Amedeo Moroni telegrafa: Accetto volentieri fare
parte Comit&to d' onore pro Concorso Ginnastico Adriatićo.
Cordiali saiuti.
II prof. Angelo BertoUni: «Ricevo il cortese invito
di codesto spett. Comitato di aderire a far parte del Co-
mitato d' onore per il Concorso Ginnastico Adriatićo che
si terra nella nostra Zara dal 1 — 3 Giugno p. v. E non
occorre che io Le dica con quanto piacere aderisco pron-
tamente ali'invito, considerandomi molto onorato di veder^
mielo rivolto®.
II Comandante Roncagli scrive: Aderisco assai
di buon građo alla nobile manifestazione patriottico-sportiva
di cosi schietto carattere adriatićo, che avra luogo'in co-""
desta italianissima citta, e mi dichiaro ben lieto di entrare
a far parte del Comitato d'Onore. <
II prof. Emilio Bodrero scrive: «invio la mia piu
calda ed affettuosa adesione, sicuro che essa, confermera
una volta di piu le tradizioni nobilissime di Zara e della
Dalmazia tutta italiana, da ^rbe a Cattaro. Accetto di far
parte del Comitato d'onore»,
Da Michelangelo Zimolo alto Comnaissario Politico
del Fascismo, Rappresentante della Dalmazia nel Consiglio
del Partito Nazionale Fascista riceviamo: Ringrazio viva-
mente codesta on. Presidenza che si e compiaciuta inclu-
dermi tra i membri del Comitato d' onore del Concorso
Ginnastico Adriatićo Intersezionale sotto l'altro patronato di
S. A. Reale il Principe Ereditario. Accettando auguro al
Concorso Ginnastico 1' esito migliore. Certo da esso ancora
una volta risultera il valore in tutti i giuochi sportivi della
gioventu zaratina, espressione purissima di tutta la gioveuru
generosa della Dalmazia muti|ata e tradita, ma che il Go-
verno nazionale di Benito Mussolini non oblia. ,
V On. Paolucci ringrazia vivamente di far parte.
S. E. Sićiliani Luigi: «Accetto, di gran cuore rin-
graziando, r onore di far parte del Comitato per il Concorso
Ginnastico Adriatićo, cui auguro il piu completo successo».
II Conte Carlo Brandolini d' Adda... «Col fervida
augurio per la migliore riuscita del Concorso stesso invio i
migliori e fraterni saiuti». .
L' avv. Cesare Plccoli ci scrive: «Ricevo il Vostro
invito ed aderisco ben volentieri e con grato animo».
Numero 5
m = 311®®
Conto corrente con ia posta.
MCMXXm
o. I. rr. o. IV. I.
Concorso Ginnastico Adriatico
Intersezionale maschile e femminile
sotto i' alto patronate di S A. R. il Principe Ereditario UMBERTO Dl SAVOIA
BOLLETTINO UFFICIALE
m
I partecipanti
Possiamo andar \feramente orgogliosi dello splendido
coronamento della nostra fede e dei nostri sforzi. Cosi pel
numero delle societa inscritte, come pel fatto che esse rap-
presentano quasi tutte le regioni d' Italia, che mandano a
noi il Hore piu belio delle loro vigorose giovinezze come
in devoto pellegrinaggio, il Concorso adriatico si prepara
ad essere una manifestazione altissima non soltanto in linea
sportiva ma anche in linea nazionale. L' elenco delle squadre
che diamo qui sotto e tanto piu significativo, in quanto contem-
poraneamente al nostro hanno luogo, in altre citta d' Italia,
concorsi ginnastici importantissimi.
1. S. G. A. Angiulli, Bari - 2. S. G. Sportiva Giu-
decca, Venezia - 3. S. G. Pro Patria, Bari - 4. S.
Sportiva Fortitudo, Cosenza - 5. SP G. Zara, Zara - 6.
Unione Sportiva Polese, Pola - 7. Unione Ginnastica
Goriziana, Gorizia - 8. S. G. Fortitudo, Bologna - 9.
Ginnasio Liceo G. D'Annunzio, Zara - 10, Associazione
ex AlUevi, Trieste - 11. Scuola ed Istituto Tecnico, Zara
- 12. S. G. Vittorio Emanuele III., Valdagno - 13. S.
Ginnico Sportiva Olivese, Venezia - 14. Unione Sportiva'
Jadera, Zara - 15. S. G. Forza e Parola - Sordomuti
Bologna - 16. Club Sportivo Coneglianese, Conegliano - 17.
S. G. Partenopea, Napoli - 18. Unione Sportiva Anco-
netana; Ancona - 19. S. G. Folgore, Ancona - 20. Istit.
Evang. Profes. Serenissima, Venezia - 21. Unione Sportiva
«Forti e Iiberi», Forli - 22. R. Istituto Magistrale, Zara
- 23. Societa Redenta, Pirano - 24. S. G. Costantino
Reyer, Venezia - 25. S. G. Parentina Forza e Valore - 26.
Corivitto Niccolo Tommaseo, Zara - 27. Club Sportivo
Francesco Baracca, Lugo - 28. Soc. Comense Gin. Atlet.
e Scherma, Como - 29. Soc. Ginn; Roma, Roma - 30. R.
Scuola Tecnica Femminile Regina Elena, Torino - 31.
Societa Ginnastica Triestina, Trieste - 32. R. Istituto
di Magist. Educazione Fisica, Torino^ - 33. Soc. Gin-
nastica Virtus, .Macerata - 34. Associazione Sportiva
Udinese, Udine - 35. Soc. Ginnastica S. Giulia, To-
rino - 36. Ricreatorio Lega Nazionale «Riccardo Pitteri»,
Trieste - 37. Falestra Ginnastica, Ferrara - 38. Comando
Divisione militare. Bari - 39. Comando 24.a Divisione Fant.,
Ancona - 40. S. G. Umberto I, Venezia - 41. Gruppo
Sportivo vigili del fuoco, Trieste -^ 42. Gruppo Sportivo
vigili del fuoco, Venezia - 43, 3,o regg. bers. di Zara,
Zara - 44. I57.0 Fanteria, Zara.
La lubiiia ie! M\\m del Umi
Visto il numero delle squadre partecipanti alla gara
Reale saranno premiate anche la quarta e la quinta squadra con:
IV. Premio speciale alk Societa, ai componenti me-
daglia bronzo media;
V. Premio speciale alla Societa, ai componenti me-
daglia bronzo picco a.
Nello schieramento per 1' esecuzione degli esercizi ele-
mentari tutti i ginnasti, compresi quelli delle file esterne, deb-
bono sollevare le due braccia infuori nel prendere il dop-
pio intervallo.
Neir ordinativo per esecuzione dei getti della gara
Nazionale e lasciato libero ai capisquadra di far riordinare
la squadra dalla parte opposta o nella stessa parte della
partenza. ^
i, * *
Da molte parti ci pervengono iscrizioni definitive senza
il numero delle tessere federali, e altre societa ci scrivono
dicendoci di prorogare il termine della iscrizione definitiva
)er la ragione che non sono ancora in possesso del-
' indirizzo della nuova Presidenza Federale. Diciamo a tutti
di non preoccuparsi delle tessere e di inviare subito le
iscrizioni riservandosi di mandare in uh secondo tempo i
numeri delle tessere stesse o di portarli con se venendo a
Zara. Aggiungiamo che ora siamo in građo di fornire l'in-
dirizzo della P. F. che e il seguente:
Via Filodrammatici N.o 3 Milano (Q. P. 2.)
Inoltre per quelli che non facessero in tempo a ricevere
le tessere della P. F. per la ristrettezza del tempo vi sara
qui a Zara un rappresentante della Presidenza stessa per
i rilascio delle tessere; bastera percio essere muniti di
fotografie. ^
* *
Molte Societa non hanno ricevuto il modulo per
inviare T iscrizione definitiva, Abbiamo subito rispedito a
quelle che ce ne hanno avvisato; invitiamo le altre ad avvisarci
subito nel caso che non ne fossero provviste o meglio a
inviarci 1'iscrizione su moduli rigati in sede propria.
^ ^ ^
Adesioni per il Comitato d'Onore
Anche il nome di S. E. il Presidente dei ministri
Mussolini figura nel comitato d'onore del «Concorso A-
<Jriatico»: il glorioso Duce del fascisrho ha risposto ali'invito
rivpltogli da noi con un telegramma di ringraziamento.
Harino inviato inoltre la . loro entusiastica adesione,
oltre al deputato Jtalo Capanni, tr« illustri figli della nostra
Dalmazia, tre fervidi apostoli della nostra fede negli imman-
cabili destini di questa terra latina : i senatori prof. Antonio
Cippico e dott. Antonio T^ićqoni, e il deputato Alessandro
Dudan.
POESIE.
Cuor, amor e dolor. Stornello. (G. M.) 7. —
A mia madre. Sonetto. (Un giovinetto) 16. —
Al poeta Giovanni Rizzi quando pubblicava il suo
„Grido". SoneMo. (Vincenzo Miagostovicli) 24. —
Perchè? (L. B.) 26, 27. — Il fior della memoria.
(N. C.) 30, 31. — Stornello. (Carlo de Rutschig)
38. — Presentimento. (A. D.) 41, 42. — Sotto
una finestra. Sonetto. (Carlo de Kutschig) 46. —
Ti rivedrò piii mai? (N. C.) 55, 56. - Matri-
monio. (G. Feoli) 60. — Una memoria. (L. B.)
62, 63. — S'io fossi un re. ^ò'toi^neZZo. (Mirtillo)
67. — Sete d'amore. Ballata. (Marco Lanza)
72, 73, 74. — Una giovinetta sul sepolcro di
sua madre. (Mirtillo) 78. — T'amo. Sonetto. (G.
Feoli) 83. — Stornello. (Carlo de Kutschig) 87.
— Sognai. (Mirtillo) 93. — Sera. Sonetto. (L. E.)
99. — L'ora del disinganno. Sciolti. (Marco
Lanza) 100, 101, 102. — Sconforto. Sonetto.
(L. iJ.j 107. - Alla Musa. Sonetto. (L.B.)116.
— Tramonto. (A. D.) 119. — Triste addio. (F. M.)
122. — Ad una. (G. Feoli) 125, 126. - Sui
monti. Sonetto. (Marco Lanza) 132. — La nonna
dorme. (Mirtillo) 135. — La notte di S. Giovanni.
(L. B.) 137, 138. - Il tempo. Sonetto. (Vin-
cenzo Miagostovich) 147. — Aleardo Aleardi.
Canto. (Mirtillo) 154, 155, 156, 157. - Alla
luna. Versione. (C. Nalis) 165. — Alla sorella
lontana. Sonetto. (P.) 172. — Sarai mia. Can-
zone fo'polare slava. (C. Nalis) 180. — Sulla
vetta: Ad una croce. (Marco Lanza) 181, 182. —
La partenza per la guerra. Versione. (C. Nalis)
185. — Nox. Sonetto. (G. Feoli) 196. - Ad
un augello. (Marco Lanza) 200, 201. — Passione.
Sonetto. (Marco Lanza) 205. — Idea. Sonetto.
(Marco Lanza) 215. — Il pescatore. Versione.
(C. N.) 221. - Brume. Sonetti. (L. S.) 228. -
Affetto. Sonetto. (Marco Lanza) 234. — Paura.
Versi. (G. Feoli) 246. — Nox. (L. Benevenia)
254, 255, 256. — Suor Agnese. (G. Feoli) 259.
— Solitudine. Sonetto. (Mirtillo) 264. — Dolorosa.
— Ad illustre latinista piemontese che tradusse la
„Dolorosa". Sonetto. (Marco Lanza) 269. — Il
mio Cappello. Sonetto. (P.) 278. — Rivelazione.
Sonetto. (Marco Lanza) 280. — Notte cattiva.
(P.) 284. - Povera cara. (P.) 291. - Visioni.
Sonetto. (Marco Lanza) 297. — Il Fonografo. (P.)
300, 301. — Memoria. (R.) 307. — A i miei
bambini. (L. Benevenia) 311. — Per una viola
trovata nel vocabolario. (P.) 314. — Baci. Fantasie.
(G. Feoli) 324. - Sorriso. Sonetto. (P.) 330. —
Inverno. (R.) 343, 344. - Desiderata. Sonetto.
(G. Feoli) 361. - Dopo un ballo. Sonetto. (P.)
364. — La contessa Jutta. Versione. (A. D.)
373. — Use. Versione. (A. D.) 380. •
BIBLIOGRAFIA.
Diario di quanto è successo dai 2 ai 17
1797 nella caduta della Veneta Repubblica. Pubb.
p. cura di A. Nani. - Zara e i suoi contorni ecc.
di A. Nani. (Bibliomane) 47, 48. — Prospetto
cronologico della storia della Dalmazia ecc. (Bi-
bliomane) 63, 64, 77, 78, 79, 80, 126, 127.
— Un libro del Secchi. (Carlo de Kntschig) 94,
95, 96. — Canti popolari slavi voltati in versi
italiani da G. D.r Chiudina. (A. D.) 110, 111,
112. — Manuale di Geografia della Dalmazia ecc.
(Bibliomane) 190, 191, 192. — Compendio sto-
rico dell' isola di Curzola. - Mittheilungen der k. k.
Central Commission. Oesterr. Botanische Zeitschrift.
- La cronaca di Mica Madio. (Bibliofilo) 206, 207,
208. — Grammatica slava di C. A. Parcić. 237. —
Giornali nuovi. L'eco dei giovani. - Il solitario
Sicano. 272.
VIAGGI.
Al Polo. (L. Benevenia) 38, 39, 40, 41, 56, 57,
58, 59, 60, 70, 71, 72, 87, 88, 89, 90, 91, 103,
104, 105, 106, 107, 119, 120, 121, 122, 138,
139, 157, 158, 175, 176, 182, 183, 184, 260,
261, 262, 263, 284, 285, 286, 287, 288, 297,
298, 299, 300, 314, 315, 316, 317, 318, 319,
333, 334, 335, 336.
CONVEUSASIONL
Prime ciancie. (La Direzione) 1, 2, 3. 4. —
Cose a fascio. (Montarnò) 17, 18, 19, 20. —
Cose a fascio. (Scarabocchio) 33, 34, 35, 36. —
Cose a fascio. (Scarabocchio) 49, 50, 51, 52. —
Cose a fascio. (Scarabocchio) 114, 115, 116. —
Quattro ciarle. (Montarnò) 129, 130, 131. -
Quattro ciarle. (Montarnò) 242, 243, 244.
NECROLOGIE.
A Roberto de Visiani. Epigrafe. (S. F.-C.) 65.
A don Filippo Coltelli. 289, 290.
VARIETÀ.
La prima gazzetta. - Candela elettrica. - Nuovo
telegrafo. 16. — Relazione su Marte e suoi due
satelliti. (Dall' tìber Land und Meer) 31, 32.
— La composizione del corpo umano. 352. —
Notizie. 368.
LA PALESTRA
PROPRIETARIO, EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE
GAETANO BILAGHER
Anno I." — N.» 2. PUBBLICAZIONE BIMENSILE Zara, 15 Aprile 1878.
La Direzione ringrazia tutti
quei giornali i quali gentil-
mente annunziarono la com-
parsa della PALESTRA.
Cicero prò domo. — La Palestra prima di uscire.
— Dopo uscita. — L' Opinione pubblica e il suo
tribunale. — Mancanza di attualità. — Le attua-
lità di Zara. Libri nuovi. Teatri. — Il sig. Yriarte
e la sua Dalmazia. — Amalia Checchi-Bozzo,
la Polemica di Lorenzo Stecchetti. — 11 verismo.
— La Postuma. — Un apologo di mia nonna.
Vieni qui, lettore, siedi, e facciamo quat-
tro chiacchiere, ma alla buona sai, come due
amici che sono soliti incontrarsi ogni quin-
dicina, seppure tu non volti strada (o meglio
pagina) quando mi vedi spuntare.
Eccoci al secondo numero della Palestra.
La povera figliuola prima di farsi vedere la
prima volta è stata un tantino allo specchio,
ha cercato di farsi più bella che fosse pos-
sibile, si è girata e rigirata — tanto per vedere
se non sembrasse po' poi la befana ; ora le
pareva di poter passare, ora trepidava tutta,
e non avrebbe voluto essersi impegnata ad
uscire, e dava un" altra occhiatina allo spec-
chio, mezzo per tirare in lungo, e mezzo per
vedere 86 le mancasse qualche cosa: tuttavia
non desidoravči per nulla la cipria e il belletto
di molte altre sue compagne; capiva che quelle
cose l' avrebbero fatta parere più bella, ma
le importava poco parere; l'essenziale era
r essere.
Finalmente si è fatta animo, e si è avviata
col cuore che le batteva forte. Il pubblico
r aspettava : ha corrugato un tantino la fronte,
poi le ha sorriso, ed ella che prima si era
intimidita — come una forosetta che venuta
in città dalla sua villa naKva incontra un
drappello di giovanotti che si fermano per
farle ala, e la misurano cogli occhi dal capo
alle piante — ha poscia preso corraggio, e
si è fatta avanti con passo più fermo.
Il pubblico le ha trovato dei difetti ; ma
qual cosa a questo mondo non ha difetti?
il giusto pecca settantasette volte al giorno,
dice la Sacra Scrittura; un uomo come gli
altri ne peccherà almanco il triplo di più;
e mi concederete che una donna ha il diritto
di peccare più d' un uomo, se non altro nelle
piccole bugie, nelle piccole maldicenze, nelle
piccole mormorazioni, nelle piccole civetterie,
nelle piccole (ma senza eh' io vada a-
vanti, fa conto che abbia empiuto di questa
enumerazione tutte le 16 pagine, e mettici
sotto il Continna); se non ne avesse il diritto,
IL
ti rividi de' Viali al rezzo,
Negli occasi tepenti
Del caldo luglio, delibar T olezzo
Delle ajuole fiorenti;
Laggiù, nel fondo d' un romito calle,
Dal marmoreo sedile
Ti rimirai seguir delle farfalle
Il folleggiar febbrile.
10 aspirava l'odor della gaggia,
L' odor del gelsomino,
Che dalla bianca vesticciuola uscia.
Dal labbro di rubino.
Com' era bella ! al ciel le luci, inchina.
Come persona stanca,
Mollemente teneva la testina
Sovra la mano bianca.
In queir atto pareva mv angioletta
Scesa di paradiso :
La bionda treccia discendea negletta
A incorniciarle il viso ;
Del mar V azzurro ne' grand' occhi avea,
Del ciel r azzurro in core
E tra le rose della guancia ardea
Luce gentil d' amore.
A te, fanciulla, che dicea la calma
Degli ombrosi meandri?
Che ti parlava 1' usignuolo all' alma
Dai fioriti oleandri?
A te, che disse il blando tremolio
Su per r azzurra vòlta ?
E delle lucciolette il luccichio
Tra la verdura folta?
11 creato, d' amor voce favella
Soavemente al core,
E tu mesta così? tu tanto bella,
Degli anni tuoi nel fiore?
IIL
W asso r aprii, passò luglio fiammante ;
Alla finestra non t' ho più veduta ;
Dair aria assiderante
11 tuo cespo a salvar non sei venuta.
Batte sui vetri il raggio della luna,
Fredde su in cielo ammiccano le stelle
E sulla strada bruna
Dei fanali sbadigliali le fiammelle.
Dell' attiguo giardin oltre i cancelli
Sento bieche canzon da funerali :
Stridono i vipistrelli.
Svolazzano le foglie pei viali.
S' arrampican, giganti, centomàni
L' ombre dei rami, su pei muricciuoli
Si disegnano strani
Delle case vicine i fumaiuoli.
Ed io son solo ! Cupamente rotte,
L' ore lontaii lontan portasi il vento ;
Son solo ... È mezzanotte !
Regna il silenzio ; e pur chiamar mi sento ;
E pur, non so perchè, tremo, ho paura;
Negli occhi ho il pianto, in cor strane visioni;
Per la cieca natura
Aleggiano dei morti 1" orazioni.
Io quella notte ho vigilato intera :
Guatava il cespo e quella nota porta
E tu fredda, di cera
Posavi sul guancial, povera morta !
1J. WS.
BIBLIOGRAFIA.
Prospetto cronologico della storia della Dalmazia con
riguardo alle provincie slave contermini — Seconda
edizione, notevolmente accresciuta — Zara, Spiridione
Artale, 1878 — un voi. in 16» di pag. i30.
Ci si permetta di esaminare attentamente
questo lavoro, che ha lo scopo di tracciare
la storia della Dalmazia. Questa è divisa
dall' autore (che ha conservato anche ora
l'incognito e che d'altronde si sa apparte-
nere ad un alto grado della gerarchia eccle-
siastica) in dieci epoche.
La prima, che è chiamata illirica^ va dal
secolo XVI air anno 180 a. C. Questa prima
parte è riuscita malissimo ed è inferiore ad