Per Inserzioni e Avvisi rivolgersi presso 3PIR1DI0NE ABTALE. -t'i;.
di birra, parecchie sorbettiere dt diverse mi-
sure, taroii in legno e marmo, sedie assortite,
panche etc. e tatto ciò al m!gUor< ofi^reate:
Si diffidano i signori compratori alla visita
di lutti gli oggetti fino a) giorno soindioato.
Andrefe Rade
caffettiere.
Alcune Opere vendibili presso Spi-
ridione ArtcUe libraio-tipografo
in Zara :
Babió F. Toma. Cviet razlik» tuiriss dubovnoKa-•n: 2-Nannak Dr. Emanuele. Statistioa della Monarcbiii
aastro-uDgarioaDer leHcaole oiedie. Ver-
«iooe itallaita di Oimeppe Mazzokni. 1
voi. in 16. Zar» 1876 fior. -.50
Radiò Mloé. Andria. Korabijioa pisma evetoga.
0 Zadrn 1851 fior. 1.-
Ha1ltlibilb«r Fr. Mannaie pratico ani libri fon-
diari, seeondo le vigenti leggi austriache.
Trad. dal ted. con note del dr. Ag. Ma-
Hwéié. 1 voi. in 16 Parte I. Zara 1877 fior. 1.60
Ktzmanió A. Sestdeset ucenjah Primaljstva iz
Primalje. Dila b' jedoim malim Riénikom
likarskoga nativlja i narodnib ricih, uk rrevod na jes&ika italijanskoni i nimackora, sa 37 slikah lunetnutih radi boljeg izja-
1.00
1.—
1.50
1.40
1.40
senja. 1 voi. in 20. U Zadrn 1875 . fior.
Looioa Ab. 6. Manuale di Geografia della I)ai-
ina/ia (in corso di »taD)pa) — Zara
1878 fioi-.
per gli asBuciuti ' fior.
NaJllni. Prontuario al&betioo ragionai» di tutte
le leggi fl norme politico-aoiministrativc
valevoli pel regno di Dalmazia. 1 voi. in
16. Zara 1871 fior.
Naai Angelo. Zara <i i suoi contorui desoritti al
forestiere 1 voi. in 16. Zara 1878 fior.
OffloiJ velike nedilje U Zadru 1H71 . . fior.
Paróió 0. Dragutin. Riecnik Slovinsko-Talijiin-
iki, 19U fior.
— Vocabolario Italiano-Slavo (Illirico) Zara
1868 fior.
Par6l6 P- Carlo A drammatica della lingua
slava, (ili). &'ec(mda eJi/i. corretta ed au-
mentatu coQforni« ai programmi mi-
nisteriali. Cìn corso di stampa) Zara
1878 fior.
Petrlcll Or. A. La deiini/.ione del bollo data da
Vincetr/,0 Gioberti, esaniioata in sè e
nei uuoi fondamenti. 1 voi. in 16. Zara
1875 fior.
Prospetto cronologico della storia della Dal-oiaeia con riguardo alle provinuie slave contermini. Seconda edizione notevol-mente accre«ciuta l voi. in 16. Zaia
1878 fior.
Rleói uajvai^uijn potrebe i Domaci ra/govori, u brvuteki i talijanski jezik. U Zadru 1877 fior. -.40 Simonii A. Suianjutvo sreóno. Zadar 1871 fior. —."M Staréet^ Simo. Homelia. Enjiga 1. [[. U Za-dru fior. 1.50
Stooklummer Leop. Relazione sulle oondizioni
eoonouiobe della Dalmazia. 1 fase, in 16
Zara 1878 fior. -.50
VocaMI di prima ueuessilà e Dialoghi fami-gliari ital. e slavi. Zara 1877 . . . fior. -.40
NB. Tutte le suddette si spediscono verso rivalsa
postale.
B0MB0J5I PETTORALI
di PLANTAGINE,
efficaoÌBsimi oelle affezioni polmonari e
del petto, oelie tossi, tossi convulse
raucedini, e catarri bronchiali.
1.60
2.-
Qoesta inapprezzabile pianta
che la natura produce pel bene
e la salute delPumanità, con-
tiene in sé il segreto fino ad
oggi occulto, di mitigare i
processi infiammatori della
mucosa del sistema tracheale,
e procura con ciò la pronta
guarigione de-
Biccome noi
con questo nostro prodotto garantiamo la pura
aombinazione dello zucchero colia Plantagu,
raccomandiamo di porre attenzione alla nostra
Marca di Fabbrica giudizialmente registrata,
ed alla nostra firma, le quali cose assicurano
la genuinità dfìi nostro prodotto.
Vittorio gi^tiNildt & Sòhne
I. r. Fabbricatore privilegiato., •
Viema, Wiedea AUeegasse N. 48.
la Farmacia di
(50-50)
La scattoia ba il prezzo di soldi 35.
Deposito per Zara presso
Carlo Pietro Bianchi,
!. -
0 LIO NATiJRAl^
DI FEGATO DI MERLUZZO
DI J. SERRàTAlilO i
Preparato a freddo
IN TERRANUOVA D' AMERICA.
È tm fatto deplorabile e notorio come al comune Olio di pesce del commercion
comperato a vii prezzo, si giunga, con particolare processo chimico di raffinazione,, a,
dare 1' aspetto dell' Olio bianco di fegato di Merlufigo, che poi si amministra per uso
medico.
La difficoltà di distinguere questo grasso raffinerò, dall' Olio vero e medicinale
di MerluAXo indusse la Ditta Serravamo, a farlo preparare a fredd» con processo af-
fatto meccanico da un proprio incaricato di piena fiducia sui luogo stesso della pesca
in Terrannova d' America. Esaèndo in tal modo conservati tutti i caratteri naturali a
questa preaiosa sostanza medicinale, V Olio di Merluzzo di SerrmaUo può con sicu-
rezza essere raccomandato e quale potente rimedio e quale mezzo alimentare ad uq
tempo, conveniente in tutte le malattie che deteriorano profondamente la vmtrieione^
come a dire le scrofole, il rachitismo, le varie malattie della pelle, e delle membrane
muscose, la carie delle ossa, i tumori glandulari, la tisi, la deboleena ed (dtre malat-
tie dei bambini, la podagra, il diabete ecc. •— Nella convalescenza poi di gravi ma-,
lattie quali sono le febbri tifoidee e puerp&rcdi, la miliare, ecc. si può dire che la ce-
lerità del ripristinamento della salute stia in ragione diretta con la quantità sommini-
strata di quest' OUo.
"CARATTERI DEL~VERO OLIO DI FEGATO DI MERLUZZO
PER uso MEDICO.
V OLIO DI FEGATO DI MERLUZZO MEDICINALE ha un colore vkrdiccio-aureo saporé
dolce e odore del pesce fresco da cui fu etitratto. È PIÙ' RICCO DI PRINCIPJ MEDICAMENTOSI
DELL'OLIO ROSSO 0 BaUA'O: QUINDI PIL^ ATTIVO. SOTTO MINOK VOLUME. Perfettamente
tieulro non ha la rancidità dcfjli altri olj di questa natura, i quali olirei (Ma minore loro efficacia,
irritano lo stomaco e producono effetti contrari a quelli che il meddco vuol ottenere, epperò DAN-
NOSI in ogni ^maniera.
Depositari: (jittavecchia,^oiìis,\onìf>rì. Lussinpiccoló : yìvì&DÌ ; Macarsca-, Pojani; C&^rafo/a, Zo-|
vetti ; ^poiafo : de Grazio; Scmiona. Corubolo : Zara-, Bercieh ; Tm« Andi'ich ; Ragusa: Drobaz;'
Sebenicò Beros : Verlica AIjinovieb. 36". •
SdhneHtte «nit wfrkiich sobmerziose
H £ I L U IV «
finden geschlechtskranke Herren und
Damen in der seit vielen Jahren be-
stehenden Ordinations-Anstalt dea eme-
ritirlen Seeundar-ArztPs
D r. G R 0 S S,
Wien, Stadt, Bothenthurmstrasse 11 (eilf) vis-
a-vis der Wollzeile, vou 9-5 und an Feiertagen
vou 10 3.
Alle Folgeu der Selbstschwàchung,
Pollutionen, Samenflusz, Ueberreizung
und die Scheinbar unheilbaren Man-
nesschwàchen, die frisch entstandenen
(in 8 Tagen) und veralteten Harnròh-
renfiùsse, Striktur^n und Harnhlasen-
Katarrhe, wéiszer Flusz und Unfrucht-
barkeit bei Damen, Hamorrhoiden und
die s^hilitischen Haut-, Hals-, I^asen-
und Knochenkrankheiten und Gescbwtìre
w^rden radik^ und ohne Borufsstorung
geheilt. gl^ Aach brieflieli.
Vapori Postali della Società
I. e V. FLORIO & €ofii|)
Linea di Venezia.
Parte per Venezia il Venerdì alle ore 4 pom.
Arriva da Venezia il Giovedì alle ore 6 ant.
Linea di Ancona,
v^er'àttce'Ba il Giovedì alle ore 9 ant.
Arrim da kmtin». ìì Venerdì alte , ore 9 ànt.'
Preaei: per Ancona: con un pasto: Lposto
L. 31; II. posto L. 21; III. senza il pasto L, 11.
Per Venezia I. posto L. 31 ; 11. L. 23 ; IH.
L. 11 senza pasto.
N.B. Pel I. e 11. posto nel prezzo è comprèso il
letto. La Società accìSrda il 30 per cento di sconto
pel viffiietfo di andat^ritorno valevole per due mesi.
pef ì)'firsone à" o^ni cómziò^ in 'iàtP
le provmcìe della Monarchia.\ ' ' ' ^
V Olìerte sul? aO0d.. v
HMsért^^iii èt Vogiè*.
^ ^ ^ -A n^, A- ^ fJt-' ^HÉft ^ it
MERLI, NASTRI,
FRANGIE e BOTTONI
come pure
tutte le specie
di articoli di moda per signore]
raccomanda la ditta
Alessandro Brandt
Vienna,
Neubau, Kirchengasse 8.
NB. Da osservarsi specialmente |
una grande partita di merli bianchii
e colorati per abiti al metro da
soldi in su. (5-6)1
Campioni ad inchiesta gratis.
...«MI* «IVMk
BIBITA ALL'ACQUA
esclusiva alia dita R. Vlahov Sebenloo.
QuesU bibita perfezionata dalla dita di Ro-
mano Vlahov venne riconosciuta bmnda sa.
lutare em)nentemente efficace contro il mal
di mare, usandone come bibita va presa nella
dose di uno a due cuechiai da tavola, me-
scolata con acqua o vino, eccita maravigliosa-
mente r appetito. •
Si vende presso tutte le liquorerie ristoratori, botteghe da caffè.
I falsificatori sono puniti di multa e carcere
a norma delle vigenti leggi.
Fiasca da L. 1 circa, costa fior.' 1:50, ai
Signori Consumatori all'iogroeso sì' diffalca
lo sconto.
DEPOSITARI: Zm D. Qodena, G. De-
eorsi, 6r. Lestuzzi, C:'Marocco, P. Budak,
G. Bramnovichy^p'àhUì: Ant. Dalbello, P.
Marocco, Q. Scarizza-, Ragusa: G. ScrùJbo',
Cattare: E. Fwcomcfc; Stagno: G. Fereggia;
Traù : iì. Trojan. (17-24)
Farmacia e Drogheria SERRA VALLO
in TRIESTE.
Pillole Antiemorroidaii
di BRERA.
Liberano bUndùmehte dalle 'ostruzioni, op|UfÌazionf
stitichezza di corpo. iiiàpii^eitzà. elaUa gonlittza
di ventre, dai fiati erùttl addi; dalla palpttatioM I-
sterica ed ipocondriaca del cttore. dipendente dal Un-
tore degli umori, dai dolori di te«ta e facilUano la
mestruale ripurga, acquistando in ogni caso lo sto-
maco maggior forza e migliorakdosi gli umori per
cui ^convengono « tutti senza eccezione.
È poi sicuro specifico contro V emorroidi — Co-
stano 25 soldi la scatola. (i) 1
Deposito in Trieste presso la farmacia J. Serra/oallo
Polvere impalpabile di Riso
bianca e color di rosa, chimictmente preparai.per
abbellire e ringiovanire la pelle. Soldi 10 U pauo.
Deposito presso la farmacia, J. Serravano. (.4) i
CARTA "RIGOLLOT
PER SENAPISMI.
Adottata in tutti gli Spedali ài Patigi. ^w&uto^e
e Spedali militari dalla marina framese e da quella
Beale inglese. , , . . .
Per assicurarsi dalle cQntraffmoni.
^wi tfl COitùB* — ,, « . „
Di questa importante speciaUà. U Gaszelta it ot-
cupà negli anni 1868. p. 6. e 1869 p. 38.
Trieste: Deposito generale M speduiane aa j. Serravailo. ^ ^^^ *
Pezze Ti Brescia.
Deposiio in Trieste presso la farmacia J. Serravailo.
Depositari: Cittavecchia. Gonfalonieri;
colo : Viviani ; Macarsca ; Pojafli ; Curzola : Zovetti ;
Spalato : de Grazio; Scardona : Corubolo : Zara : Ber-
cieh ; Traiti Andrich; Ragusa: Drobaz-, Sebenico
Beros; Verlica Aljinòvicli.
Corso de^li JBifettì e dei €ainlil
all'i. Ti Bojm pubblica in Vienna
1. Debito pubblico.
Rendita in carta . . , .
Rendita in argento . . .
Rendita in oro ... .
Prestito dello Stato del 18(50
2, Azioni.
Azioni della Bau sa nazio
naie . . ... .
„ dello Stabilimento di
eredito . . . . .
Corso dei CàmM dfellà
Borsa medesiiaa.
Londra, per 10 lirè sterline
Argènto, per 100 fiorini .
Napoteoni d'oro . • - •
Zeccbiui im^wiali, , •
100 marcia imperiali va-
iti ta germanica . . V •
Corso medio iav. a
28
giugno
1
luglio
2
luglio
64 35? 64l5| 64 ^
66 86 74 70!
66 45 74 801 113 60113 80
851 844 -
g53
116 35116 15 101 30,101 — » 33 9 31 5 54j 5 50i
57 55' 57: 45
66 55
64 80
114 -
844 '
257 40;
115 70
6 44|
57 20:
Dr. VINCENZO de BENVENUTI imprendilore editore e redattore responsabile. Tipografia ì&tlB]I)IÒKf'iìltìlLB).
tedesca qual lingua d'istruzione opprimendosi
COSI la lingua slovena e l'italiana; ciò che sta
in contraddizione alle leggi fondamentali dello
Stato. Il governo deve porre un termine a
siffatta condizione. Non esige gli sìa abolita
la lingua tedesca nelle scuole di Gradisca e
Gorizia, essa anzi deve esser coltivata come
potente elauiento di civilizzazione e rimanere
materia d'obbligo, ma non si deve tendere
alla distruzione delle nazionalità dell' Impero
opprimendo la loro lìngua. Dichiara infine
che voterà perchè non si passi alla discussione
speciale.
La seduta è indi levata.
degno, lo toglia dedicare allo scopo p«r cui
da me fu eseguito e questo in segno della
mia alta stima per la nobile città di Zara e
per quanto di bello in essa.
Ho l'onore di segnarmi di Lei Illustrissimo
Signore.
Zara li 9 Aprile 1879
Devotissimo
Gustavo Raunacher.
(cazzottino della città
e della provincia.
Mercoledì come avevamo annunziato
partì alla volta di Trieste col piroscafo
Minerva il regg. fanti Be dei Belgi qui di
stazione. Sebbene queste truppe non fos-
sero di guarnigione tra noi, ohe da soli
tre mesi, possiam') dire, che incomin-
ciando dalla simpatica figura del co-
lonnello, all'ultimo soldato tutti si erano
affezionati a Zara da dove si stacca-
rono con visibile dispiacere. Grii ultimi
giórni di dimora e l'istante della par-
tenza rivelarono manifestamente questi
sentimenti. — Il gentilissimo signor
colonnello Eugenio nobile de Klim-
burg tanto premuroso per far allieta-
re la popolazione con festivi concenti
dalla brava sua banda, volle una delle
ultime sere con gentile pensiero che
essa oflrisse un concerto d' addio. Al-
l' ultimo istante, quando tutta la truppa
era salita sul piroscafo ed era immi-
nente il distacco, formidabili hurrà scop-
piarono ripetutamente dal petto di quei
bravi soldati, i quali tutti, coli' agitar
dei fazzoletti e beretti insieme alle fa-
miglie dell' ufficialità corrispondevano
ai saluti della popolazione e delle no-
stre signore, intervenute in massa alla
marina.
Un addio di cuore si abbiano da
parte nostra, e 1' augurio di eguale sim-
patìe nella loro nuova dimora.
L' i. r. Capitano della Landwehr dal-
mata sig. Gustavo Baunaclier collo scritto
che sotto riproduciamo inviò al sig. Po-
destà Nicolò cav. Trigari un ritratto a
matita dell'illustre nostro Paravia.
Il sig. Capitano, che per modestia
si qualifica dilettante, con questo bel
lavoro, mostra non solo d'esser mae-
stro nell'arte del disegno, ma di saper
ancora dare ai suoi ritratti quel soffio
di vita a cui manca solo la parola.
Il gentile dono dimostra che questo
nobile forestiero al cuore d'artista ac-
coppia l'animo d'un vero gentiluomo.
Il signor Podestà ha rimesso il ri-
tratto ricevuto, alla direzione della co-
munale Biblioteca Paravia perchè sia
collocato nella stessa ed, affinchè i cit-
tadini ammirando l'effigie dell' illustre
loro patriota rivolgano il pensiero, al-
l'ospite gentile.
Illustrtssimo Signor Podestà!
Invitato da parecchi miei stimabili amici a
visitare la biblioteca Paravia, eh« serve di non
poco lustro a questa nobile città, esaminai con
vivo piacere quanto in essa di bello evvi d'am-
Fermatomi anche su diversi ritratti a uo-
mini illustri, «he decorano le monumentali
pareti di questa, vidi, che fra gli stessi man-
cava quello del gentil donatore, l'illustre prof.
Piei-Alessandro Paravia*) e da ciò mi sorse
l'idea di riprodurre con le mie. meschine forze
l'ingrandimento d'un piccolo ritratto che ven-
nemi offerto dietro mia richiesta quale mo-
dello. ...
Il lavoro, se corrisponde poco al mento
del grand' uomo gli è perchè io lungi dal-
àppelarmi artista, mi provai di fare quel tanto,
che può arrivare la matita d'un semplice di-
lettante.
Offro quindi a Lei Illustrissimo Signore que-
sto mio piccolo saggio, nella speranza che
vorrà accettarlo, colla preghiera che ove lo trovi
Il piccolo ritratto a cui allude Tegregio donatore
trovasi appeso alla parete destra dell'ingress® prm-
cipató ààcohè esiste fa BibHói^e^^^ ^
rs-Oi riesce gratissimo il poter annun-
nunziare che, dopo le feste pasquali,
verrà in Dalmazia il celebre oculista
dottor Ooffler. P]gli si è proposto di
percorrere lo città della nostra pro-
vincia, e noi richiamiamo sulla sua
venuta, l'attenzione di quelli che aves-
sero bisogno dell' opera di questo va-
lentissimo operatore.
Se sapremmo il giorno preciso del
suo arrivo, ne daremo contezza ai no-
stri lettori.
La deputazione che a nome della
rappresentaza provinciale presenterà
nell'occasione delle nozze d'argento delle
LL. MM. le felicitazioni della provin-
cia è composta dal Presidente della
Dieta G, Voinovich, e dagli assessori
della giunta D.r M. Olaich e D,r Gu-
stavo Ivanics.
E' la seconda o terza volta che dob-
biamo raccogliere le gravi lagnanze di
passeggieri provenienti da Fiume con-
tro il brutale contegno di quelle guar-
di® daganali,
Le vessazioni che si commettono a
Fiume a danno dei passeggieri sono
senza esempio tanto in Austria che ne-
gli altri paesi civili,
11 finanziere, di Fiume, non si ac-
contenta di sollevare la vostra bian-
cheria [con quel garbo che si fa o-
vunque, ma vi mette sossopra tutti
i bagagli e non contento di ciò arriva
perfino a mettervi le mani addoso. Ci
ricordiamo due anni or sono di un il-
lustre personaggio che giunto a Fiume
quella sbiraglia gli usò tali malversa-
zioni che la stampa locale protestò del-
l'indegno procedere. i
Non bastano l'interminabile lunghezza ì
dei viaggi di mare, non bastano i gio- |
chettì della Stidbhan coi suoi orari man- j
canti di coincidenza cogli arrivi dei '
piroscafi, non bastano diciamo questi '
gravi inconvenienti, che fanno medi- '
tare al passeggero, prima di approf-
fittare della linea di Fiume, ci volevano
anche le vessazioni della finanza.
Crediamo che le autorità preposte,
e specialmente, la lodevole Camera di
Commercio e lo spettabile Magistrato
di Fiume, dovrebbero procurare che
lo scandalo cessi, per ovviare, che la
loro città sia danneggiata nell'interesse
e nel decoro.
Avvisiamo il pubblico che circola in
numero non indifferente di pezzi falsi
da venti soldi. Quelli che noi abbiamo
veduti portano lo stemma ungherese,
ed è compresso invece che rilevato.
Là sera di sabato 26 corrente nel
Teatro Nuovo vi sarà un ballo, il cui
reddito andrà diviso, fra gl' infelici di
Szegedino e il fondo per gli studenti
poveri del locale ginnasio e scuola
reale.
dipende, dall'^sere troppo bassi i prezzi di
acquisto Stabiliti dal governo per un (ca,vallo
da sella sono fissati al massimo fiorini 312,
per uno da tiro leggieio 430, per uno da tiro
pesante 312) e dalle grandi ricerche fatte da-
gli eserciti all' estero. La rimonta di Siber, a-
vrà r obbligo di prendere cavalli giovani, e di
fornirli adulti a quei reggimenti che avranno
bisogno. Se questo esperimento darà buoni ri-
sultati, allora verranno istituite altre rimonte.
Le autorità della Dalmazia dovrebbero a tempo
procurare di ottenerne una in provincia, ed
io ritengo che sarebbe adatto l'istituirla nel
distretto di Zara — a ciò per ragioni che oggi
non posso dire. ^
So bedeutende Fortschritte in diesem Jahr-
hundert auf dem Gebiete der Heilkunde zu
verzeichnen sind, wohl niemals hat ein Heil-
verfahren einen sensationellern Erfolg und
giinstigere Beurtheilung gefunden, als das,
mit welchern der anerkannt bewàhrte Spezia-
list L. G. Moessinger in Frankfurt a. M. die
Gicht- und Eheuma-Leiden, selbst in veralte-
ten un schwierigen Pàllen mit durchschla-
genden Resultaten behandelt. — Bisher hat
die Wissensehaft nur Liederungs- und Schmer-
zen stillende Mittel gehabt, diesen Feinden
der Menschheit entgegenzutreten und wenn
man beruchsiehtigt, wie ungemein Gich- und
Rheuma uber die Erde verbreitet sind, so
verdient jedentàlls das Heilverfahren des Herrn
L. G. Moessinger in Frankfurt a. M. Aul-
merksamkeit und Beachtung, da es sich, wie
die aus alien Theilen Europa's stammenden,
uach Tausenden zàhlenden sehr giinstigen
Beurtheilungen und Anerkennungen beweisen,
um ein ebenso rationelles wie grundliches
Verfahren handelt, welches auch dem Min-
dervermògenden gestattet, sich ohne grosze
Kosten von seinen Leiden zu befreien. —
Interessenten wird daher gewisz die Notiz
Jangenehm sein, dasz Herr L. G. Moessinger
an den man sich brieflich unter Beschreibung,
seiner Leiden wenden musz, jederzeit seinen
Rath und seine den einzelnen Fall betreffen-
den Vorsehriften ertheilt, da die Heilmethode
eine persònliche Vorstellung nicht erfordert.
Die allgeraeine Anerkennung, die das Heil-
verfahren des Herrn L. G. Moessinger findet,
spricht sich am Befeten in den Attestationen
aus, die, aus den besten Kreisen der Gesell-
schaft gegeben, Herr Moessinger bereitwilligst
Jedermann zur Verfiigung stellt.
Ultime notizie.
Alle li antimeridiane del giorno 8
S. M. il Re, accompagnato dal gene-
rale Medici, primo aiutante di campo
di Sua Maestà ha visitato il generale
Garibaldi a Roma.
Sua Maestà s' è intrattenuta col ge-
nerale in intimo e cordiale colloquio
di circa mezz' ora.
L' onorevole Menotti Garibaldi ha ri-
cevuto il Re alla porta e lo ha accom-
pagnato quando egli ha lasciato la casa
del generale.
II nuovo ministero dell'Egitto è com-
posto di Scherif presidente, pell'interno
ed estero; Zulfikan, giustizia; Ragheb,
finanza; Sabet, istruzione; Zechi, lavori
pubblici; Chain, guerra. Vilson e Bli-
gnieres dichiararono però che non si
ritirerebbero dai loro posti, se non in
seguito ad autorizzazione del governo
inglese e francese.
*
11 governo Serbo dichiarò di voler
sciogliere la questione doganale, insie-
me alla questione ferroviaria, e quella
pella giurisdizione consolare,
Di questi giorni, editrice la tipogra-
fia Vitaliaiii e Jancovich, sono uscite
le dispense Vl.a e Vll.a, in lingua slava
del Diario storico di S. M. in Dalma-
zia. L'edizione seguita essere bella e,
degna di raccomandazione.
Ci scrivono da Vienna:
Il ministero della guerra ha ordinata la co-
stituzione di un deposito di rimonta di cavalli,
a Siber presso Graz. Questa decisione è stata
presa in seguito al ^i^8So che non sempre i
corpi di truppa riescono a comprare diretta-
mente i cavalli onde hanno bisogno, cosa che
RECENTISSIME.
Budapest, 10, Ghyczy fu nominato
consigliere intimo.
Il governo cederà il castello di Sze-
gedino per uso d'abitazione agli inon-
dati.
Vienna 10. La quistione egiziana con-
tinua a tenere preoccupata la diplomazia.
Si sospetta che la Russia abbia clan-
destinamente influito sul Kedivè, per
aumentare gli imbarazzi dell'Inghilterra
ed amicarsi l'Italia, tanto interessata
nelle cose d'Egitto.
Boma lt?r ir gof«rno italiaiio prende
graade interesse agli affari dell'Egitto ;
esso manderà un senatore a sorve-
gliarvi gli avvenimenti.
— Depretis non è disposto a rice-
vere in udienza la debutazione albanese.
Serajevo, 10. Il duca di Wurtem-
berg è partito per un viaggio d'ispe-
zione nella Erzegovina.
Londra 10, I conservativi, preve-
dendo complicazioni europee, moderano
le loro esigenze riguardo al contegno
da tenersi di fronte al Khedivè. La
Francia attende ciò che sarà per fare
l'Inghilterra, per agire di conformità
colla stessa.
La situazione non è allarmante. L'In-
ghilterra e la Francia sono d' accordo
di muovere al Khedivè serii rimproveri,
minacciandolo di farlo deporre dal trono.
Tirnova 10, L'assembiea approvò
l'articolo 78 della Costituzione, procla-
mante] la libertà della stampa. (E' in
Russia).
— 11 principe Donduhofl;-Korsakoff
va migliorando in salute
Londra 11. Il Times vorrebbe che
le potenze si decidessero ad una pronta
ed energica azione in favore della Glrecia.
Telegrammi particolari
del ^^Dalmata.,,
VIENNA 12. Nelle trattative re-
lative airoccupazioiie mista della
Riiiucìia insorgono delle difficoltà.
La Russia propone che l'occupa-
zione sia eseguita soltanto dalle
truppe italiane.
LONDRA 12. Il Times allar-
mato dall'esacerbazione del governo
e dell'opinione pubblica relativa-
mente al contegno assunto dal Ke-
divè, consiglia la moderazione.
ROMA 12 L'arcirescovo di Ca-
lozca in Ungheria Haynald e quello
di Olmiitz Fùrstemberg sono pros-
simi a diventare cardinali.
Ricorrendo le S.te Feste Pasquali,
il prossimo numero escirà in mezzo
foglio.
Bollettino bibliografico.
Il prof. Cesare Rosa, noto per alcuni pre-
gievoli lavori, — ed editrice la libreria di
Giuseppe Aureli di Ancona —• imprese a pub-
blicare I' Archivio storico Marchigiano.
In Italia, dietro 1' esempio di Giampietro
Vieusseux, sorse 1' Archivio storico lombardo,
veneto, romano, siciliano, che illustrando e
pubblicando fatti e documenti, contribuì molto
agli studi storici.
Le Marche difettavano di una consimile
pubblicazione, e torte ne era il bisogno, tanto
più che nelle marche dovrebbe trovarsi suffi-
ciente messe.
Il prof. Rosa tentò 1' impresa, coadjuvato da
egregi, e diè alla luce la prima dispensa, (gen-
naio, febbraio marzo) forte di 200 pagine.
Abbiamo chiuso fra una parentesi gennaio,
febbraio, marzo, perchè la pubblicazione è tri-
mestrale;-e costa lire 18 all'anno.
La prima dispensa contiene interessanti la-
vori dettati con fino criterio, ed una estesa
rassegna bibliografica.
La lingua è buona.
Siccome 1' Archivio potrebbe anche acqui-
stare una speciale importanza per noi, trat-
tando delle relazioni medioevali, fra la nostra
costa e r occidentale dell' Adriatico, relazioni
che datano da epoca remota e tuttodì esistono
ed aumentano, così noi lo raccomandiamo a-
gli uomini studiosi. Anzi, sproniamo i cul-
tori delle storiche discipline a rovvistare nei
nostri archivi, nelle nostre biblioteche, e pub-
blicare neir Archivio,,quanto, per caso, tro-
vassero degno di nota. E consigliabile, piuttosto
che pubblicare scritti di storia affini a que-
sta, quà e là pei giornali, è consigliabile, il
ripetiamo pubblicarli ^i&W Archivio che tratta
esclusivamente di questi.
Nr. 44. ZARA, gabbato 7 Giugno 1879. Anno
Condizioni d' Associazione.
Per Zara fior. 8 anticipatamente, se-mestre e trimestra in proporzione. Per rCmpero Austro-Ungarico fior. 9; semestre fior. 4:50 trimestre fior. 2:50. Per gli Stati appartenenti all'U-nione postale fior. 12 all' anno semestre e trimestre in proporzione. Per gli Stati non appartenenti air Unione postale fior. 8 e di più r aumento delle spese postali, seme-fitie e tiimestre in proporzione. I pagamenli si fauno in banconote austr. oppure in moneta d' oro del paese.
IL DALMATA
Giornale politico, economico, letterario.
£8ce il mercoledì e il gabbato.
Le associazioni e gli importi di naro, in assegni postali, si dirigan air amministrazione del "Dalmata» in Zara. Ohi non respinge il foglio dopo scaduta 1' associazione s' intend(f ob-bligato per il trimestre sussegi 'J)te.
Le corrispondenze devono diri gersi affrancate esclusivamente al Redattore. Le lettere non affrancate saranno r(-spinte, l comunicati si inseriscono al prezzo di soldi IO la linea. Avvisi ed inseizioni a prezzo moderato da con-venirsi. Un numero separato costa s. 8. 1 manoscrilti non si restituiscono.
Zara, 1 ^iuj^no,
Le prossime elezioni occupano esclu-sivamente la politica interna. Quanto più si avvicinano, tanto più cresce il movimento ; ed aumentano i club ed i candidati. La soia città di Vienna su 12 deputati che essa elogge ne conta ormai 29, ed in qualche collegio per un solo deputata si hanno già fin ora 7 candidati. In Boemia l'accordo fra crechi e tedeschi fa sempre maggiori progressi, e viè tutta la probabilità che che anche i czechi della Boemia ab-bandoneranno la politica di astensione, ed entreranno nel prossimo parlamento.
La Triester Zeitung porta la notizia avere il ministro Taafe ingiunto alle autorità politiche la massima neutralità nelle elezioni, e ciò specialmente nelle Provincie di nazionalità mista, espri-mendo il desiderio che i luogotenenti non accettino candidature, e gl'impie-gati politici,non subalterni^ non si pro-curino candidature. La Dieta Croata è convocata pel 14 giugno. Nella Rumelia orientalo il governo autonomo è definitivamtìiite costituito Aleko pascià dopo avere in forma so-lenne pubblicati i firmani del Sultano sulla sua nomina, ed un suo ploclama ne' quale avvertiva: che dal contegno della popolazione dipenderà V ingresso delle truppe turche nella provincia, egli la eccita quindi all' ordine ed alla tranquilità. Nominò già anche i membri componenti il nuovo diret-torio, i quali sono tutti bulgari ad ecce-zione di Vitalis e Schmidt che furono incaricati uno degli affari militari e l'altro dei finanziari. Il fatto però che Aleko pascià al fez turco sostituì il capello bulgaro e che durante la so-lennità dell'installazione non venne inal-berata la bandiera, ma fù unicamente per formalità inalzata, per essere tosto abbasata, fece una sinistra impressione a Costantinopoli; ed il Divano diresse già un decreto ai nuovo Governatore inculcandogli di tutelare l'osservanza
APPEMICE.
CORTE D'ASSISE DI ZARA.
PROCESSO RRALIEV.
(Continuazione vedi nr. 4.3 sapplemento.)
Presidente. Accusato Kraliev ; avrete ap-preso dal contenuto dell' atto d'accusa, che venite indicato quale uccisore di Catterina Sardelich ; siete di ciò colpevole ? Accusato. Non lo sono. Presidente. A sensi del §. 245 R. p. p. spetta a voi il diritto di oppo'-re all'accnsa un concatenato schiarimento del fatto e di pro-durre le vostre osservazioni dopo le deduzioni di ogni singolo mezzo di prova. Accusato. Non ho altro da opporre, se non di essere innocente del fatto che mi viene ad-debitato. Presidente. Conoscete di chi sia questo ri-tratto ? {Gli viene presentata ma fotògirafia.) Accusato. Deve essere la fotografia di Cat-
piena dello Statuto, ed il rispetto alla sovranità del Sultano. A Costantinopoli si vosifera inoltre di un altro fatto importante, Mahmud Reddim pascià, l'amico ed il parti-giano d'Igniateiì verebbe richiamato; ciò che non potrebbe spiegarsi altri-menti che con un progresso dell ami-cizia tra la Eussia e la Turchia. Se-condo notizie che la Standard riceve da Costantinopoli, il principe Lobanov sarebbe ritornato da Livadia con un formale progetto di alleanza, sulla cui accettazione per parte della Porta non SI dubita.
Minaccia però un nuovo conflitto tra la Bulgaria e la Serbia. Ai 23 maggio il principe Dondukov-Korsakof diresse una Nota al governo serbo, nella quale lo eccita a sgombrare com-pletamente entro giorni 15 il territorio bulgaro che è ancora occupato dalle truppe serbe. In seguito a tale eccita-mento 5000 abitanti dì Trn e Brzenik si presentarono alla commi
^ vjj'^.tuAjiijUo ufi CiUtxiii.., x^iiTTj/^ contro la cessione del iurf/ J. ^nivrnq. Tutti i commissari ricevettejflfe^ie'^^ iazione con eoccziiuiie ilul SÒ!0 rusSO, il quale invece parti tosto per Sofia onde eccitare il principe Dondukov-Korsakofì ad inviare tosto in quei distretti milizie ed impiegati bulgari. IQ Russia alle difficoltà finanziarie, si aggiunge la continuazione degli in-terni disordini. Onde provvedere alle prime, un decreto dell'imperatore auto-rizza il ministro a contrarre un nuovo prestito di 300 milioni di rubli. Lo stato di guerra, ed i rigori di polizia non bastano a ristabilire la tranquillità. Di recente furono giustiziati a Kiew 3 nihilisti e ad una ragazza che era stata condannata a morte fu commutata la pena in 20 anni di lavori forzati. Ma con tutto ciò il governatore di Odessa si vidde nella necessità di estendere lo stato d' assedio ad altri due go-verni, e fu disposto che tutti gli agenti di polizia debbano andare armati di revolver.
terina Sardelich, giacché così sta detto nel-r atto d' accusa. Presidente. Ammettete di conoscere questa donna ? Accusato. Si. Presidente. Dinanzi al giudice istruttore, dichiaraste di non averla conosciuta. Accusato. La conobbi durante il mio sog-giorno a Gorizia, però essa non fu mai mia amante, come si pretende. Non ebbi colla stessa, altra relazione, che quella che si può avere con una meretrice; ed in allora non sa-peva neppure come si chiamasse. Presidente. Durante la vostra fermata a Gorizia, avete avuto relazione amorosa con altra donna? Accusato. Sì; amoreggiava con Nane Ivan-cig ; e ciò era notorio. Presidente. Avete mai tenuta corrispon-denza colla Sardelich, durante il vostro sog-giorno in Bosnia? Accusato. No ; trovandomi a Banjaluka, ebbi una lettera dalla Ivancig? {Gli vengono offerte ad ispezione alcune buste da lettera.) Presidente. Osservate, se vennero scritti di ' vostr^^ mano, gli indirizzi a Catterina Sar-delich? Aecusaio. Questo non ò mio carattere, e
La Camera dei deputati di Parigi ha req.)into con 372 contro 33 voti la proposta Clemenceaii perchè sia con-fermata la elezione di Blanqi. Quella vo-tazione fu più un trionfo di Gambetta che del ministero. Cltmenceau ideava di farsi il capo del partito repubbli-cano, esso però fu sconfessato perfino da molti dei membri dell'estrema sini-stra. Quella votazione ha inoltre un'altra importanza quella cioè di respingere l'ac-casa dei reazionari, che il partito re-pubbli-cano tenda al radicalismo, que-sta partito dimostrò invece che essa ri-spetta la legge, e confermo Ja parola di Thiers : che la repubblica sarà mo-derata, 0 eesserà di esistere.
Le elezioni pei Con^^i^lio dell Impero.
Mentre nelle altre provincie ferve
già Viva la lotta elettorale, e si moiti-i comitati, le radunanze f'^'j^p/gi^^mi; da noi regna la calma '"^Sii l^jaiicora prosentire che ci j .nim-t^' , -ti J 1 ^-ìatìftiWi-H i^il^ vigilia eli un ano t'Ji.nio imtx^rtHiito nella vKh nnn J^fato co-stiiuzio'iiaie, quale è quello, delle elezioni generali pella rappresentanza parlamen-tare. Lodiamo la calma che è l'espres-sione del riflesso, e l'abdicazione delle passioni, ma vogliamo sperare che dessa non sia indizio di apatia e di stan-chezza. Da 19 anni troppo spesso si rinno-vano fra noi queste lotte fatali. Il paese è stanco di esse, anela alla concordia, ed ha il diritto di esigerla. Motivi reali di disaccordo fra gli uo-mini politici della Dalmazia non pos-sono esistere; e quelli, che ad alcuni ambiziosi, erano di pretesto all' agita-zione, sono scomparsi. La parificazione delle lingue e nazionalità, mai contra-stata dal nostro partito, è raggiunta, più di quanto gli stessi sedicenti apo-stoli delia lingua slava, la ideassero ; r istruzione del popolo nella lingua materna, voluta da ogni vero patriotta, è tradotta in atto; l'annessione a Crea-
lo ripeto, non ho mai tenuto corrispondenza colla Sardelich. CU Presidente fa scrivere Vaccusato sotto dettatura^ e lo scritto nonché le buste da lettera fatte vengono circolare fra i giurati.) Presidente. Vi potreste ricordare del giorno in cui siete arrivato a Zara? Accusato. Proveniente da Spalato, arrivai in questa città, col piroscafo del Lloyd, nella sera del giorno 3 decembre del decorso anno, e precisamente verso le ore sette. — Fui o-spittato da Nicoletta Filetich la quale tiene un botteghino in contrada S. Domenico. Presidente. Fino a quando, rimaneste a Zara? Accusato. Mi soffermai fino alla sera del giovedì (5 desembre) nella quale partii per Bagno mia patria. presidente. Durante il vostro soggiorno a Zara, veniste informato che la Sardelich pure trovavasi in questa città? Accusato. Il mio amico Matteo Zorich mi disse che era qui arrivata quella dalmata da noi conosciuta a Gorizia ed avere seco lei parlato, e così pure alla sera, venni avvertito dalla Filetich che due donne domandarono di me. Presidente. A tale annunzio, che cosa avete risposto?
zia, spauracchio pegli autonomi, e [)re-testo agli agitatori, da nessuno è pili ritenuto cosa seria; e' la costituzione è ormai diventata campo comune, che raccoglie tutti i Dalmati. I principi sempre propugnati dagli autonomi, la bandiera che fu sempre tenuta alta dal Dalmaia non oflendono alcun figlio di Dalmazia. Come nes-suno anella al privilegio ed all' ege-monia di una casta, ma tutti vogliono r eguaglianza di tutte; così nessun pa-triotta sincero od onesto «rorrà com-battere nè r autonomia della Dalmazia nè la sua civiltà e coltura. Diciannove anni di lotta ci condussero finalmente al punto da persuaderci che noi ab-biamo degl' interessi veri e reali a tu-telare, che le finzioni e le utopie dan-neggiano e non giovano al nostro pro-gresso. Non vogliamo fare recriminazioni, nè esigere dai fomentatori di quelle lotte, il bilancio degli ottenuti risultati; ed in quella vece, senza abdicare al no-stro [)rogramma, ma anzi restando sem-pre fedeli allo stesso facciamo appello alla concordia ed aiVassennatezza degli oieiton, eccilaiidoli a all'atto solenne, al quale saranno quanto prima chiamati, per dare unanimi i loro voti < a quelli tra i loro concittadini, che ^^ sempre per senno e per amore patrio si distinsero. II partito autonomo, che sempre si arruolò fra il possesso e l'inteligenza del paese sebbene vegga sempre più raggiunto il trionfo dei principi da esso propugnati, non può però nè deve abdicare alla sua posizione. Quantun-que non retto da una rigida organi-zazione, naturale unicamente ai par-titi innovatori, è però sempre stretto alla stessa bandiera ed a quella deve esso raccogliersi. L'interesse reale della Provincia ed il di lei benessere furono sempre il suo scopo, e questo deve guidarlo competto ed unanime all'urna. A questo ^devono cedere le questioni locali e personali. Ogni qualvolta regnò tra esso la concordia e l'armonia ; esso
Accusato. Dissi che non me ne importava, però ciò dicendo, non mi mostrai adirato, come si pretende. Presidente. Avete incontrato la Sardelich, ed incontratala le parlaste? Accusato. Durante la mia fermata a Zara non ebbi punto occasione di vederla? Presidente. Come, e quando risapeste che erasi rinvenuto sulla spiaggia, dappresso il bastione della ciUadella il cadavere della Sar-delich? Accusato. Lo appresi dal sig. Giudice i-struttore allorché si portò a Bagno per inter-rogarmi. Presidente. Trovandovi a Gorizia, foste in-formato che la Sardelich erasi recata a Trie-ste, e sapreste dirci quale causa avevala in-dotta ad abbandonare Gorizia? Accusato. A me non consta, che ella ab-bandonasse Gorizia. — lo non era informato dei fatti suoi, giacche come dissi, ella non fu la mia amante, bensì tale lo era solo la Ivancig. Presidente. Vorrete dirci ora, per quanto vi potete ricordare, come avete passata la gior-nata di giovedì 5 decembre? Accusato. , Svegliatomi il mattino del gio-vedì, velini informato dalla Filetich, mer&^O venuta a cercarmi Maria Vocich, per invi ^^
Ur. 56. ZAEAf Mercoledì 13 LugHo ; • • kk ìLJJj: —j. sxLìLLL-'ir - ^ v - r r l •>. a
Condizioni d' Associazione*
P«r. Zara fior. 8 anticipatamente, se-
mestre e trimestre in proporzione.
Perl'lmpero Austro»Ungniloo fior.
9; semestre tior. 4:50 trimestre
tìor. 2:50.
Per gli Stati appartenenti all'U-
nione postale fior. 12 all' anno
semestri» e trimestre in proporzione.
Ter gli Stati non appartenenti
all'Bilione postale fior, 8 e di più
1' aumento delle spese postali, ..seme-
stre e trimestre in proporzióne.
I pagamenti si fanno in banconote austr.
oppure in moneta d' oro del paese.
Giornale politico, economico, letterario.
E sce il mercoledì e il sabbato.
he associazioni e gli importi di
naro, in assegni postali, si dirig-
ali* amministrazione del «Dalmata« in
Zara.; Chi non respinge U foglio dopo
scaduta T associazione s'intende ob-
bligato, per il trimestre susseguii te.
Le corrispondenze devono dirigersi
affrancate esclusivamente al Redattore.
Le lettere non affrancate saranno re-
spinte. I comunicati si inseriscono al
prezzo di soldi 10 la linea. Avvisi ed
insei zioni a prezzo moderato da conve-
nirsi. Un numero separato costa s. 10.
I manoscritti non §i restituiscono.
Zara 13 luglio.
L'ufficioso FremdenblaU nel suo pri-
mo Vienna parla dello querimonie tur-
che che Ri fanno udire a Costantinopoli.
I turchi e i loro amici prorompono in
amare grida di dolore per l'ingiustizia
usata alla Porta. I lamenti sono al-
trettanto vecchi quanta le minaccie.
Ogni qualvolta l' Europa ricordò alla
Turchia che nel proprio interesse era
giuocoforza si risolvesse a fare dei sa-
crifici, questa si appellò- al sentimento
di giustizia ed alla paura dell' Europa,
calcolando sulla reciproca gelosia delle
potenze. Non si può però negare che
in qualche maniera il lamento sia giu-
stificato. Riesce dura ad un impero il
dover cedere due- provincie ad un com-
petitore senza por mano alle armi, e
non devesi dimenticare altresì che vi
è molto di vero nel sostenere essere
ingiusto il rammentare alla Turchia
sola 1' adempimento degli obblighi as-
sunti nel trattato di Berlino, Del'resto
i lamenti e le minaccie non avranno
nessun valore sulle risoluzioni delle
potenze. Dopo che l'Earopa si è deter-
minata ad interporre la sua mediazione
se ne dovranno »trarre altresì le con-
seguenze delle decisioni prese dalla
conferenza. L'organo suddetto conclude:
Se in Costantinopoli si vuol accettare
una politica suicida allora non si ot-
terrà altra cosa che quella di obbligare
le potenze conservatrici a considerare
sotto tutt'altro punto jdi vista di quelio
dell' impero degli osmani i tentativi di
riorganizzazione nella situazione della
penisola balcana.
La Deutsche Zeitung di Vienna trat-
tando nuovamente dell'amnistia e dei
decreti di marzo scrive: Se l'amnistia
fosse respinta dal Senato per la se-
conda volta altererebbe tale decisione
in qualche modo la repubblica? L'o-
diato Gambetta sarebbe sconfitto ? Non
ricadrebbe come odio sul capo dei loro
autori? Gambetta ha già riportato vit-
toria; il suo capo è circondato dall'au-
reola popolare per aver voluto l'amni-
stia ed averla* virilmente sostenuta.
Questo favore popolare non potranno
rapirglielo nè i Dufaure, nè i
Simon, essi si attireranno tutto al più
l'odiò del popolo. ' :
Anche il ministèro Freyòinet sarà
difficilmente costretto a ritirarsi per
questo conflitto, e nel caso che si ri-
trasse Grévy sceglierebbe da ultimo J
Simon ed i Duf&ure per dirigere la
Francia tutt' al più chiamerebbe Gam-
betta, o se questi non lo credesse op-
portuno si rivolgerebbe a Brisson per
la formazione del gabinetto.
Anche la lotta cogli ordini religiosi
sarà difficilmente di danno alia libertà.
Gli ultramontani si sono scagliati con
tutte le loro forze contro la repubblica,
ma il papato non realizzerà mai le sue
minaccie; egli non la romperà giam-
mai colla Francia, con quella sua "più
vecchia figlia della Chiesa,,, che nel
medio evo già difese energicamente il
suo diritto gallico di fronte al Vaticano.
In ogni modo la repubblica è oggi tanto
forte da non temere la lotta coi veri
suoi oppositori. La forza di questa re-
pubblica basa sulla pace, l'ordine e il
benessere materiale, e sulla piazza delia
Bastiglia non vi saranno affamate masse
giubilanti, che hanno rotto al momento
le loro catene ; là solennizzerà la festa
un popolo felice, libero e ricco.
UN' ESQUBSIONE IN PALESTINA.
(Cont. e fiflfi vedi nr. 58).
La terza ohe doveva essere la più bella, è
•quella .di Abramo. Era formata di una gran
camera éntro la montagne e nel centro vi si
era eretto il mausoleo; è quadra e termina
in piramide. Dicesi che tosse la tomba sua e
di sua famiglia. Ora un lato delia stanza più
non esiste e con essa il tetto naturale e lo
spazio tra il mausoleo e le tre pareti che ri-
mangono sono riempiti di tombe odierne sem-
ài intende di ebrei.
Vidi il Monte Oli veto, luogo prediletto a
Gesù. Vi sono due convenìi, chiese e mo-
GLl IMPIEGATI POLITICI.
Se siamo bene informati, e riteniamo
di esserlo, un certo malumore serpeg-
gierebbe tra le fila degli impiegati po-
litici della Dalmazia, pella circostanza
specialmente che da qualche tempo ri-
tenevano si procedesse al cuoprimento
dei posti rimasti vacanti.
Il fatto è certo, che mentre alla Luo-
gotenza dalmata le condizioni del per-
sonale sono tali, che (cosa che presso
altre Luogotenenze crediamo giammai si
sia avverata) esiste un Dipartimento
importante, il quale da oltre un'anno
non ha veduto nè un consigliere nè
un segretario, vi sono vari pošti va-
canti da lunghissimo tempo i qijali
non vennero posti in concorrenza, ed
altri che non vennero peranco con-
feriti, quantunque per alcuni già da
un'anno sia spirato il relativo' con-
Priraa di salire a quello si visita l'orto di
Getsemani, ove egli discuteva e arringava i
discepoli. Appartiene alla chiesa latina e fa
chiuso con muro a spese di una.rMfg/^pa-
gnuòla. E tenuto atamirabilmeàte e ti sono
degli olivi venerabili per vetustà. Vicino all'or-
to vi è la chiesa di Mafia, e la di lei tomba,
o per meglio dire la chiesa, fu fabbricata in
quel luogo perchè si crede che lì fosse sotterrata.
Sempre nella valle di Giosafat, lasciando i
sepolcri, siede l'antica Siloe ; non si vede che
casupole turche (che soli turchi vi abitano),
erette sopra avanzi di stupènde opere. — Il
Cedron che non fa da fiume se non per rac-
cogliere le acque di questa valle le deposita
ora in grandi pozzi al di là di Siloe, che
Servono nell'estate a dare l'acqua a Gerusa-
lemme, la quale ne è scarsissima. Ai tèmpi
di Salomone ciò non accadeva. Egli |vea for-
inato delle granii vasche a due ore 'da Ge-
rusalemme sulla balza degli altipiani dei
grandi monti dèlia Giudea, che raccoglie-
ranno più del necessario di acqua e per ap-
positi canali scavati nei massi la portavano
nelle fontane della città. Esistono tuttora parte
di queste vasche, che portano sempre il suo
-pome : sono opera titanica. Bastono pure gli
avahži dei condotti. Mi dfccjftò. che i taciti
tritassero rdi ristabilire cbBfjfgtti, ma al
kfclftft fnafiètó t ijuatoinii^ -
PéPÌmi«tìÉéttóntìiiè/ ti
cq£so, Ai tem^i che corrono, in cui
rattissime sono le vacanze, pelle circo-
stanze specfflteeate ohe una legge re-
cente ha s*pt*to ingegnosamente pre-
valersi di' tiri ' talismano per rendere
é|p e ffes^i ; mpltl Vete^ni, che sotto
allji cirei^Ungiei^roitestaii^o mille ac-
ciacchi già si sarebbero, fitiratj daj
servizio, è cosa che può'dirsi addirit-
tura crudele il far attendere per tanto
te^f>o senza alcun motivo la meritata
proporzione ad impiegati, i quali da
aaìn ed anni la sospirano. E questo
stata di cose deve mortificare tanto più
gli Interessati, inquantochè è pur troppo
noto,' che quando trattasi di certi pro-
tetti,; di certi predestinati allora non si
attende nemmeno che un posto rimanga
vacante, ina per essi si procurano, si
creano i posti. Coloro che sono assisi
nell'Olimpo governiale dovrebbero pur
riflettere che se tanto poco cuore essi
dimostrano por coloro con cui si at-
trovano a giornaliero contatto, e che
in sostanza devono impiegare la loro
forza per strascinare con essi un mede-
simo carro, la turba degli amministrati
dovrà pur temere che l'interesse e l'af-
fetto per essi sia ancora minore.
Non si occupano i posti per econo-
mia-forse? Buon Dio che malintesa, e-
conomia è mai quella di rendere mal-
contenti e sfiduciati i propri subalterni,
perchè alla fine dell'anno si possa di-
sporre di qualche centinaio di fiorini
di sopravanzo nel fondo relativo. E-
conomie sarebbero da farsi in molte
cose, incominciando da certe commis-
sioni che sembra debbano durare in
eterno, e terminando con certi impie-
gati di lusso che vengono in Dalmazia
per far carriera bordeggiando — ma e-
conomie che si vogliono fare col ter-
giversare nell'accordare le sospirate
promozioni ad impiegati che se le sono
meritate colle proprie fatiche, — que-
ste economie, diciamo il vero, ci sem-
brano pei lo meno strane e pel fatto,
tutto sommate, devono essere anche
poco economiche.
I E giacché siamo a parlare di questo
argomento, crediamo di esprimere al
governo provinciale della Dalmazia,
fedeli interpreti dell'opinione pubblica,
dirò che sul monte Sion, dove erano i palazzi
di David, i turchi mostrano una tomba, che
essi dicono essere quella di Sidi Daud (del
profeta David); ma ciò non può essere perchè
egli deve riposare nelle tombe dei Re alla
uscita della valle di Giosafat. Accanto al luogo
ove i turchi mostrano questa tomba, i cristiani
poi, in una sala del tutto di ordine saraceno,
ti dicono: qui fu il Cenacolo.
Il mercoledì, nel dopo pranzo, partii col-
l'amieo in carrozza, alla volta di Bertlem. Vi
si giunse in un'ora e mezzo la strada è tutta
sulla montagna e cattivissima. Mi ero munito
d'tra biglietto per avere l'alloggio nel con-
vento latini, fummo ben ricevuti: Visitai su-
bito il Presepio, cogliendo il momento che
non vi era ancora nessuuo. Qui pure come
per il Santo Sepolcro le solite visioni di sito.
La chiesa cristiana che dicesi fondata da Sant'fi-
lena, è la prima della, cristianità. Fu incen-
diata, mi sembra, nel 1854, per cui ài per-
derai, ricchi mosaici che la rivestivano e
di <har si sono conservati qualche frammenti.
Il t$tto che era di legno di cedro intagliato
aadò intieramente distrutto, come pure tutte
le cappelle. Non restano che le colonne a di-
una speranza. Tutti gli onesti e ben-
pensanti sperano che nel cuoprire i
posti vacanti, si avrà riguardo alla
capacità ed al merito, in ispecialità
che non si faranno torti a persone
generalmente stimate pella lóro intel-
ligenza ed onestà, ma che agli occhi
di taluno hanno il grave torto di es-
sere rimasti uomini di carattere, e di
non aver fatto getto della loro convin-
zioni nell' onda irruente del Pansla-
vismo. Vi sono anche tra le file degli
impiegati politici della Dalmazia (e lo
diciamo con convinzione e compiacenza)
uomini troppo intelligenti per non in-
tendere a cosa tendono le velate pa-
role di certi Apostoli di un Regno di
là da venire, troppo austriaci per non
opporsi alla propagazione di certe teo-
rie che trovano ricetto nelle colonne
del Narodni List, troppo onesti ed a-
manti della propria patria per associarsi
agli eunuchi di mestiere ed intuonare
il Grucifige alla lingua e coltura italiana
in Dalmazia.
Se in ogni tempo l'Austria ha avuto
bisogno di una eletta schiera di im-
piegati amministrativi, in oggi, e spe-
cialmente da noi in Dalmazia, essa ne
ha più bisogno che mai. Col moto cen-
trifugo che si vuole imprimere da certi
messeri all' azienda dello Stato, tutto
pur troppo fuggirà dal centro e si
slancierà verso la periferia, tutto ten-
derà a staccarsi, a disgregarsi, a de-
comporsi, a sfasciarsi. Ben lo sanno
coloro che avversano sistematicamente
la lingua tedesca, ed il dr. Klaich pel
primo, cosa avvenga di un edificio
quando si vuol riedificarlo senza im-
piegare alcun cemento. Ed agli impie-
gati politici spetta in prima linea di
infrenare questo vertiginoso moto ro-
tatorio, di porsi alle vedette per an-
nunziare per tempo i danni e guasti
possibili, di vegliare giorno e notte per
impedire che si aggiustino alla sordina
dei colpi di scure agli ultimi cerchi,
che tengono ancora assieme il tutto
Ma per questo ci vogliono uomini
di ingegno, di carattere e di coraggio,
non di già di quelli c^e interessano il
pubblico soltanto peli' elasticità delle
loro vertebre, e che gongolano di gioia
mostrarne la bellezza. La chiesa greca che la
possiede ne, separò le navate dalla crociata
dell'aitar maggiore, non volendo ora fare la
spesa di riedificare riccamente la chiesa fon-
data dalla madre di Costantino.
Sotto 1' aitar maggiore vi è il famoso pre-
sepio. Accanto al detto altare vi è poi la
chiesa latina, da un lato della quale si scende
pure nel Presepio: i conventi poi greco o la-
tino sono addossati alle singole chiese, ma i
greci posseggono la miglior parte,
Il Presepio è una specie di cantina oblunga
alla quale si accede da due escale poste ai due
lati dell' altare della chiesa greca: appena si
scende, sia da un lato che dall'altro, si trova
il posto della nascita. Vi si è formato un al-
tare diviso nella sup altezza in due. In quello
di sopra officiano i greci, in quello di sotto i
latini. Di contro vi è il bacino di marmo che
diceei raccogliesse Gesù a dove ebbe l'adora-
zione dei Magi. Come ti ho detto più sopra
il luogo è arricchito d' arazzi dei Gobelin ed
è ricchissimo per ori e argenti.
11 f?Uo di pochi anni faper la rivalità ddle é&e chiese, i turchi fcengoao continua-
ttfcté»Uu* m&Ml* t»\ VkmŠpSZ
Ir. 72. ZAEA, Sabkto 9 Settembre 1882.
Condizioni d'Associazione.
Per Zara fior. 8 anticipatamente, se-
mestre e trimestre in proporzione.
Per l'impero Austro-Ungarico fior. 9;
semestre fior. 4:50 trimestre fior. 2;50.
Per gli Stati appartenenti all' Unione po-
stale fior. 12 all'anno semestre e tri-
mestre e in proporzione. Per gli Stati
non appartenenti all'unione postale fior.
Sedi più r aumento delle spese po-
stali, semestre trimestre in proporzione-
I pagamenti si fanno in banconote austr'
oppure in monete d'oro del paese.
Giornale politico, economico, letterario.
Esce il mercoledi e il sabbato.
Le associ azioni e gii impòrti di da-
naro, in asàegni postali, si dirigano al-
l'amministrazione del "Dalmata,, in Zara
Chi non respinge il foglio dopo scaduta
r associazione s'intendo oiibiigató per il
trimestre susseguente.
Le corrispondenze devono dirigersi af-
francate esclusivamente al Kedatlore. Lo
lettere non affrancate saranntì respinte
I eomnnìeati si inseriscono al prezzo di
soldi IO la linea. Avvisi ed inserzioni a
prezzo moderato da convenirsi.
Un numero separato costa s. 10. —
Un numero arretrato s. 16.
I manoserttì non si restitniscono.
Il conflitto turco-ellenico.
Mentre l'attenzione di tutta l'Europa
è rivolta alla crisi egiziana, sorge
una nuova questione orientale, ad in-
torbidare la fede nella pace. Dove meno
si pensava, nella Tessaglia, ai nuovi
confini fra la Turchia e la Grecia, si
manifesta il nuovo pericolo e questa
volta a tutto torto della Turchia, es-
sendo i Greci dalla parte del pieno
diritto.
I punti che avrebbero dato motivo
alla contesa sarebbero Goniza, Kritiri,
Nezeros e Korali-Dervent.
La nuova linea di confine fra la
Turchia e la Grecia era stata deter-
minata dalla Convenzione 24 maggio
1881, della quale seguì la ratifica al
14 giugno 1881, e contemporaneamente
venne stipulata una Convenzione addi-
zionale, con cui si regolavano le mo-
dalità pella consegna del territorio dalla
Turchia ceduto alla Grecia. Secondo
questa Convenzione tale cousegaa do-
vea ultimarsi col 14 novembre 1881,
ed alla stessa dovea intervenire uua
commissione militare composta dei de-
legati delle 6 potenze che soscrissero
il trattato di Berlino.
Se tale commissione avesse coscien^
ziosamente adempito al suo incarico,
sarebbe stata impossibile una questione
confinaria fra i due Stati mteressati. Tutti
i sunnominati quattro punti giaciono
al sud della linea di confine stabilita
colla Convenzione del 24 maggio 1881,
e specialmente Korali-Dervent, è per
6 chilometri a mezzogiorno di quella
linea, e Gonizza non è nemmeno vi-
cino alla linea di confine, ma giace
ben entro al territorio ceduto alla
Grecia.
Se pertanto la commissione militare
avesse sorvegliata la leale esecuzione
della stipulata Convenzione, ancora col
giorno 14 novembre 1881 i Turchi a-
vrebbero dovuto abbandonare quei ter-
ritori, che i Greci aveano diritto di
occupare.
APPEIDICE.
IL LUPO BIANCO
EOMANZO
BI
PAOLO FÉVAL.
In fatto invece la Turchia continuò
ad occuparli, e tale stato di cose do-
vea creare ancora questioni, e special-
mente la condizione di Korali-Dervent.
In questo i Turchi continuano a pre-
sidiare il piccolo forte di Korali-Tam-
tom, mentre le posizioni al nord dello
stesso, e per le quali susisteva la comuni-
cazione col territorio turco, erano oc-
cupate dai Greci, Era naturale che ciò
dovesse dare motivo a conflitti, che
degenerarono poi in accaniti combatti-
menti fra le due truppe dei due Stati
noi giorni 28, 29 e 30 agosto.
Che tanto la Turchia quanto la Grecia
diano una speciale importanza al pos-
sesso di quei punti, e specialmente a-
gli ultimi tre è cosa naturale. Il defilé
di Korali-Dervent chiude la strada che
da Salonicchio per Platomona conduce
alla foce del Salambria. Nezeros è il
punto di congiunzione di quattro o
cinque strade che valicando 1' Olimpo
conducono al Nord. Da Nezeros in un
giorno di marcia forzata un corpo di
truppe può raggiungere Larissa. Chi
possiede le vette di Kiritiri, domina
Tumova ed i corsi dello Xenà e del
Salambria. La Grecia quindi ha biso-
gno di quei punti per garantire i suoi
confini; alla Turchia sono utili per in-
vadere il territorio greco. Tale pos-
sesso pertanto per la Turchia ha una
importanza a S3opo offensivo, ed esso
non è giustificato in diritto; per la
Grecia invece quel possesso ha un'im-
portanza a scopo difensivo, ed essa ha
diritto di pretenderlo in base alla sti-
pulata Convenzione. Il diritto quindi e
la necessità stanno a favore delia Gre-
cia. La Turchia offre di cedere Der-
vent, Kiritiri e Gonizza verso 1' occu-
pazione di Nezeros; la Grecia sostiene
il suo pieno diritto.
Questo è il motivo del conflitto turco-
ellenico. Esso fu pel momento sopito,
colla Convenzione di ritenere per terreno
neutrale la zona di Korali-Dervent, che
fu la causa del conflitto; con ciò però non
iu tolto. La causa principale della difìe-
renza esiste sempre, la Grecia insisterà, e
con tutta ragione, alla piena esecuzione
della Convenzione del 24 . maggio, e
subentrerà nuovamente la^necessità del-
l'intervento delle potenze sottoscrittrici
al trattato di Berlino, per eliminare
totalmente quella vertenza, che po-
trebbe essere la scintilla, che ridestò
la questione orientale, ciò che in que-
sto momento da nessuno è desiderato.
LA SLAVIZZAZIONE.
(Continuazione, vedi Nr. 71).
Abbiara veduto il risultato del suo tentativo:
gli conveniva fidarsi più nella sorte che nella
propria eloquenza.
Appena sbarazzato di quella conferenza,
pensò a preparare il piano di un progetto, del
quale la prima idea gli era venuta sotto i
carpini quando s' intratteneva con Didier e
Béchameil. Fm d' allora questo progetto pre-
occupollo al vivo. Avidamente ne avea bilan-
ciata la probabilità durante la colezione, e si
era determinato a rischiare quel periglioso
colpo di dado. Mastro Alano s' era alla me-
glio scosso dalla sonnolenza, e Lapierre s'era
accomodato diligentemente iu una buona seg-
giola, Vaunoy avea parlato a lungo e senza
interrompersi. Quando ne fu stanco, interrogò
collo sguardo i due servi. Mastro Alano . ri-
sposegU con un gesto equivoco, e Lapierre
stette in bilico con molta maestria su un sol
piede dei quattro della seggiola.
— Dunque non mi avete capito ? chiese
loro Vaunoy.
— Io per me sì, disse Lapierre, 1' ho ca-
pita.
— Io pure, aggiunse mastro Alano.
— E che ne dite voi?
Il vecchio maggiordomo desiderava arden-
temente di bere una sorsata della sua botti-
glia, ma non lo osava. Ebbe anco la tenta-
zione di rispondere; ma seguendo la sua pru-
dente abitudine attese, pensando che avrebbe
tempo di parlare quando Lapierre avesse dato
il suo parere. Questi invece proseguiva a don-
dolarsi.
— Che ne dite voi ? ripetè Vaunoy ag-
grottando le ciglia.
— Eh, eh ! fece Lapierre con cert' aria di
presunzione,
— Ecco! pronunciò con enfasi maslro]Alano.
— Come ! esclamò Vaunoy incollerito, non
capite che la sua morte diviene un caso ac-
cidentale, di cui non posso essere responsa-
bile ; che i sospetti si allontanerebbero natur
Talmente da me, e eh' ella sarebbe follia o in-
signe perfidia accusarmi di un tanto delitto ?
— È véro, disse Lapierre, eomprendo bene
la cosa.
I disordini seguiti a Trieste aveano
dato motivo al Fester Lloyd di scri-
vere un importante articolo sulle con-
dizioni di quella città, esaminate dal
lato economico, e ohe sotto molti rap-
porti potrebbero estendersi anche alla
Dalmazia. Le condizioni della nostra
stampa, tanto diflerenti da quelle della
Transleitana, non ci permettono di ri-
portarlo in tutto il suo tenore ; dallo
stesso però togliamo il seguente brano :
"Da Praga venne dato al conte Taafe
il saggio consiglio di slavizzare la città
di Trieste. Ci vuole tutta la presunzione
degli czechi per arrischiare una simile
pp^posta. Ovunque, dove due colture
siicontrastano la preferenza, vincerà
,sempre quella che è la più vecchia e
la più potente, ed è perciò che nella lotta
tra la più vecchia coltura italiana e la
più giovane tedesca rimase la vittoria
alla prima. Se in oggi si volesse e-
stirpare la coltura italiana a Trieste, ciò
non si potrebbe fare unicamente, che
colla massima delle pressioni per parte
dello Stato, e per sostituirvi la coltura te-
desca. Ma si potrebbe forse ritenere che
i Triestini possano essere disposti di
cangiare la lingua di Dante e Tasso,
colla lingua del partito Sloveno sco-
perta dai d.r Costa e d.r Bleiv^eis, alla
quale in oggi ancora mancano tanto le
lettere che le parole?,,
Abbiamo riportato questo giudizio
perchè il tentativo della slavizzazione da
noi non è più una proposta, ma un
Mastro Alano fe' con gravità un moto di
approvazione. .
— Ebbene? riprese Erveo di Vaunoy.
— Eh, eh! fece ancora Lapierre. .
Vaunoy, la cui faccia diveniva del color
ddla porpora, digrignò tra' ^emi una be-
štBmmia.
— Sì, soggiunse T ex-saltimbanco senza
tubarsi minimamente, sì certo, egli non po-
trebbe scappare... Se noi fossimo li, non
direi sei denari dells sua vita... Ma ...
— Ma che?
— Noi non siamo lì. ;
— Dunque pensi che 1'esca di cinquecen-
tanila lire non sia abbastanza forte ?
— Oh! essi verrebbero per la decima parte
d tal somma.
—j Ed io per la vigesitna darei 1' anima
a diavolo, disse tra sè Alano : io che sono
gà vecchio, ed un fedele suddito del re.
— Allora che vuoi tu dire ? domandò Vau-
roy a Lapierre.
Mastra Alano tese le orecchie affine di ap-
popriarsi, occorrendo l' opinione del suo col-
Iga. Questi, senza badare gran fatto all' im-
piaienza sempre crescente dì Vaupoy, si don-
d)lò alquanto, e poscia emise con albagia le
sjgnenti parole : -
•— Suppongo eh' ella avrà ben inteso par-
ka degli apologhi di La Fontaine. S' ella
fatto; ed i czechi, nel dare il bene-
volo consiglio al conte Taafe, si gio-
vano appunto dell' esempio della Dal-
mazia.
Coll'unica differenza, che da noi il
tentativo non è ì' affetto di presun-
zione, 0 di una esagerata stima di se
stessi, ma la conseguenza di un basso
calcolo di insaziabili speculatori ; di
gente cui manca ogni merito per e-
mergere, e vanno alla carica di posti e
di pane.
Riusciranno dessi? No — nella lotta
fra due civiltà 1' una vecchia e po-
tente, r altra giovane e debole la vit-
toria dev'essere della prima. — La
stessa pressione per parte dello Stato,
non potrebbe in Dalmazia estirpare
la sua secolare civiltà e coltura. De-
creti ed ordinanze possono slavizzare
le scuole, e portare il caos neir am-
ministrazione e nella giustizia, ma mai
riusciranno ad uccidere lo spirito della
popolazione. Le orgie di Sebenico le
provocazioni di Cittavecchia, o le ba-
jonette di Spalato possono snaturare
alcuni Comuni; ma non il paese.
Quale sia la coltura di tutto il lito-
rale dalmate, ciascuno lo deve vedere.
L'italiana è la lingua, che ciascuno vi
succhia col latte materno, l'italiana è
la lingua delle famiglie, della conver*
sazione, del teatro, del pergamo, de-
gli affari; italiana è la forma di con-
cepire il pensiero, nella quale è edu-
cato. Si scartabellino le varie Cronache,
si rovistino gli archivi del privati, de-
gli uffici e dei notai; si esaminino tutti
i diversi statuti, e dappertutto si tro-
verà dominarvi la lingua italiana. E
ciò non solo, ma lo stesso aspetto del
paese è la più manifesta prova della
sua italiana civiltà. Qualunque fora-
stiero visiti la Dalmazia, in tutte le
città della costa e delle isole, da Budua
ad Arbe, dovrà riscontrare T impronta
di tale civiltà, e ciò non dai soli mo-
numenti sparsi per tutta la provincia,
ma dalla stessa forma esterna ed im-
pianto della città. Le case, le vie, le
s'incollerisce, io divengo muto. Questo La
Fontaine è poeta che dà gran buoni consigli,
invero cosa rara. Mi ricordo una delle sue
favole.
— Affé mia ! r interruppe Vaunoy : darei
volontieri dieci luigi per bastonare questo
raariuolo 1
— Dia, e bastoni, rispose r imperturbabile
Lapierre. In quantò poi alla favola cui ac-
cenno, non può giudicarla senza prima averla
intesa. Se jperò le dispiace propriamente, non
gliela narrerò, '
— Ma per Diana ! detestabile briccone, ove
vuoi ta venirne ?
— La prego prima scusarmi se difetto di
memoria, in mancanza del testo basterà un
succinto. Ecco com' è la cosa. I topi tennero
consiglio, e cercarono un mezzo per porre a
morte un formidabilissimo gatto.
— Ti capisco, si gridò con violenza Vau-
noy levandosi da sedere, e si mise a cammi-
nare a gran passi per lo lungo della stanza.
— Non io, disse tra sè inastro Alano.
— Ti capisco,' sì... ripetè Vaunoy, tu hai
paura!
— La s'inganna. Temerei piuttosto mll'e-
sito del progetto di lei. Ma siccome sono ri-
solutissimo di far ciò cU6 fece 11 topo della
favola, cò^ì nótj h'o pàuFi
— Ti (^p^drfeéti a' tBiieì Oraìili, miserabile ?
DICHIMIAZIONE
In seguito alla morte testé avvenuta
dì T. Stmpalia, fabbricatore di Rosolii
e negoaiante in questa città, quella
Ditta passò in proprietà del sottoscritto.
Un tanto si porta a notizia del pub-
blico pegH opportuni scopi commerciali. N, ANDROViÓ.
All' i. r. 'Fornitore di Corte della maggior parte dei Regnanti dì Europa, Signor Griovanni loff
in Vienna, Graben, Braunerstrasse 8.
Recentissima relazione
del 1.0 agosto 1882 intorno alla me-
ravigiioaar guarigione conseguita colla
Birra igienica di estratto d' orzo tal-
lito preparata da Giovanni Hoff. Essa
ha giovato già a moltissimi, quando
altri rimedi restarono senza effetto, co-
in« pure giovarono gli altri preparati
igienici di orzo tallito conosciuti favo-
revolmente e distinti 58 volte da Im-
peratori e Ke per la loro eccellenza.
On^mie signore !
Deploro vivamente di non aver prima fatto
uso dei di Lei preparati d'orzo tallito così
salutari. Le confesso con ringraziamento, che
fcubito al primo uso della di Lei Birra igie-
nica dì estratto d' orzo tallito ho provato un
notBFole sollievo nei respiro e rioforzamento
di tutto il corpo. La prego quindi di man-
darmi di nuovo 25 bottiglie della di Lei Birra
e 5 pacchetti di bonhons pettorali d'orzo
tallito.
. Di Lei Ohblg.mo
' Giuseppe Piehler
Possidente.
9IM.NITZ (Moravia) l.o agosto 1882.
Noi aggiangiamo, ohe più migliaia di modici i
quali avevano riconosćiuto le virtù medicinali esistenti
n«i preparati d'orzo tallito di Giovanni Hoff lo an-
nunziarono pubblicamente — tutto le dichiarazioni
mediche 8ont> aateuticate e registrata — e i prepa-
rati furono adoperati nei lazzaretti militari nelle
guerre gòrtianiehe del 186i e 1866, nella guerra
francese dei 1871, e finalmente nel 1877 e 1878.
Nove notnine di Fornitore di Corte di Maestà e Gran-
duchi li ricompensarono di nuovo noli' anno 1876 e
recentemente raggiò loro la ripetuta grazia di S.
Maestà r imperatore d' Austria, dell' Imperatore di
Germania e del re di Sassonia. Le prime personalità
politiche sono loro mecenati.
11 principe Bismarck dice, che 1' estratto d' orzo
tallito di Moflp è gustoso « corroborante ; il mare-
Bciallo di campo generale conto Vrangel lo dichiarò
distinto ; il marosoiallo di campo generale conte de
Moltke lo definì bevanda igienica nutritiva gustosa e
corroborante e la beve quotidianamente a colazione.
Anche cantanti ed oratori la adoperano contro la
tosse e la raucedine; tra questi nominiamo le capa-
cità mo^idiali Lucca, Niemann, Vaahtel, Nielsson.
T^r077i igienica genuina di estratto
X 1 XJLLÌ. d' orzo tallito di Giovanni Hoff 13 bot-
tiglie fior. 6.06, 28 bott. fior. 12.68, 58 bottiglie fior.
26.48. Da 13 bottiglie impoi consegna a casa franco
di spese, f^er la spedizione fuori di Vienna; 13 bott.
f. 7.26; 28 bott. fior. 14.60, 58 bott. f. 29.101|2Kilo
di ciocolatta d' orzo tallito I. t 2.40, II f. 1.60, 111
f- 1. (Quantità maggiore con sconto). Bonlom d'orzo
tallito 60 soldi il pacchetto (anche 1)2 ed li4). Spe-
dizioni inferiori ai 2 fior, non si fanno.
DEPOSITI PRINCIPALI: Nicolò Androvié farma-
cista, Zara, via S. Marcolla 258. Catt.iro : Fratelli
Mandel; Fiume: Nic. Pavačić; Ragusa: Fratelli Dro-
ba/, farm. ; Sebenico : Pietro Beroj fann. ; Spalato :
Giov. Toclgl farmacista. (3-7)
LA MIGLIORE
CARTA da SIGARETTI
LE HOUBLON
Si inette In guardia dalie imitazioni!!!
Questa carta di sigaretti è g»*-"
nuina se ogni suo foglio contiene
la marca LE HOUBLON e se ogni
cartone è provvisto della sott'indi-
cata marca di fabbrica e firma.
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58 45
76 85
77 35
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niti della sua marca di fabbrica.
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drovich, Bercich, Bianchi, nel Bazar Gilardi;
Arbe: form. A. de Grazio Cursola: farm.
ZoTetti; Knin: farm. Boglie,- Lesina: farm.
Gaurigan; farm. Marcocchia; Bag^sa:
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Spalate: farm. Volpi, Zioliani; mere. L. Alji-
novich; Traù: Andrich, Ndtrizio; Seardona:
farm. S. Corubalo ; Castelnuovo : farm. N. R.
Giaoovich; Ciitanuova : farm. P. Gonfalonieri;
ImoscU: farm. G. Pini; Lissa: farm. B. Si-
miniatti; Persagno: farm. A. A. Gionovich;
e in tutte le altre farmacie, drogherie e profu-
merie d'Austria, Dalmazia e Istria. (21-24)
^OOOOOG
gravissime perdite
che la grande fabbrica di mobili in ferro
di Codderivge Brothere e compagni (ti
Londra sofferse nel recente importante fal-
limento della banca di Glasgov, le causa-
rono tale dissesto, che decise di chiudere
la fabbrica e vendere per stralcio i già in
tanta massa pronti ed eccellenti mobili in
ferro premiati a tutte le esposizioni con le
medaglie d' oro, ad un quarto del prezzo
di fabbrica. Offro per ciò quelli bellissimi
presso di me commissionati dalla detta
casa.
sdnS approssimativamente ai dissegno
4000 pezzi di letti di
ferro per adulti
(un vero lavoro elegante, ed unico orna-
mento di ogni abitazione e di ogni camera)
al prezzo favolosamente basso, e mai an-
cora avuto di soli f. 8 per pernio (prima
f. 32:50). Corrispondo anche a singole com-
missioni per lettera, fino a ohe esiste il de-
posito, in esemplari eccellenti ed esenti da
difetti verso anticipata rimessa dell' importo. F. Bugànyi
Deposito di macchine in Vienna
Laiidstrasse Krieglergasse.
Specialmente peli' estate ed autunno i letti
di ferro sono di gran lunga preferibili a
quelli dì legno sotto ogni riguardo offrendo
essi una sicura garanzia contro gì'inserti
ed immondezze, essendo di una durata in-
contrastabile e potendo ridursi a P^l^jg
Dr. VINCENZO de BENVENUTJ imprenditore editore e redattore responsabile Tipografia SPIKIDIONE ARTALE.
ST. 80. (Supplemento) zam, ÌO
Condizioni d' Assòciazione.
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mestre s trimcitro in proporziono.
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stale fior. 12 all'anno semestre e tri-
mestre e in proporzione. Per gli Stati
non appartenenti ali unione postale fior-
fi « di più l'aumento delle spose pè-
atali, semestre trimestre in proporzione-
I pagamenti si fanno in banconote austr-
oppuri in monete d'oro del paese.
Giornale politico, economico, letterario.
i V- Esce il mercoledi e il gabbato.
Le aM«fll«6Ìoai e gli importi di pa-
nare, in assegni postali, si dirigane al-
l' amministrazione dei "Dalmata« in iara
«hi nen respinge il fogllQ dopo seaduta
l'assoeiaaiOQ« sUnUnde obbl^ati» par il
trimMtre sossegueate. ,
Le «orrispoodenze devono dirigersi af-
trancate esolusiTamente al Redattore. Le
lettere non affrancate saranno respinto.
I eomnnloatì si inserisoene »I preaae di
soldi IO la linea. At?Uì ed iawrzioai »
prezeo moderato da conTonirsi.
Un numero separato eosta s. It.
Vn numero arretrato s. 16.
I maaoaoritti non si restitniseono.
Ricorrendo ieri i' altro la Fešta
dl S. Simeone, quest'Oggi ii gior-
nale esce dimezzato.
Il nuovo ixxinistero serbo.
Tutte le notizie sul nuovo Gabinetto serbo
si accordano nel rappresentarlo quale Mini-
siero della lotta e dell' opposizione contro le
pretese dei radicali e del liberali. Nicolò Kri-
stich si circondò di nomini, i quali o sono in
intime amichevoli ralazioni col Be, e quindi
sono allo stesso lealmente devoti; o che fino
ad ora si tennero lontani dalla lotti dei par-
titi e saranno disposti còme ministri ed ese-
gaire fedelmente gii ordini, come lo erano
quali impiegati. Nicola B^isjicl^.-avrebbe^ co-
minciato la sua carriera quale sotl^ffici^e
dèi reggimento confinario di B^tariràracììno.
Assolto l'obbligo militare passò in SerFia, en-
trò in servizio dello Stato e coprì parecchi
posti, fra cui quello di capitano .civico di
Belgrado. Dopo la dimissione di Oaraschanin,
sotto il principe Michele assunse la direzione
del ministero, ed ucciso il principe entrò nelle
fila dei più attaccati aderenti del principe Mi-
lan, lottò in queir epoca con tutta energia
contro l'agitazione del metropolita Michele, ii
quale voleva spianare la via al principato ad
un granprineipe russo. Stabilita la reggenza si
ritirò dalla vita pubblica, tutti però, anche gli
stessi suoi avversari, riconoscono pure che la
sua azione fu sempre corretta e leale.
Il corrispondente da Belgrado della Politi-
sche Correspondem scrive di lui:
Il nome di Nicola Kristich significa non
solo un principio, ma un programma coŠ pre-
cisione definito, ija Serbia lo conosce da luogo
tempo. Neil' anno 60 egli era Ministro del-
l'interno e per breve tempo fu a capo di un
gabinetto, nel quale figuravano i conosciuti e
stimati nomi di Cukich, Blaznavaz e Leschia-
nin. Fin da quell'epoca il sig. Kristich è co-
nosciuto come nomo d' azione, di un' azione
franca e risoluta. Egli non è un teoretico ed
è loQUno da ogni dottrinarismo ; ha due soli
principi : ferm^a ed onestà. Il sao program-
ma può riassumersi nelle seguenti poche pa-
role: Disciplina e leale adempimento dei do-
Teri del corpo degl' impiegati ; incrollabile
diftìsa della legge; rispetto a tutti i diritti;
incondizionata dtivozione al Be ed alla Dina-
stia; massima cura pegl'interessi generali. Fu
perciò egli anche sempre rigoroso Terso quelli
che nel servizio dello Stato si rendevano col-
pevoli di traseuranza o parzialità. Un impie-
gato che Tolésse esser agitatore radicale p li-
berale, sotto il regime di Kristich termine-
rebbe in breve la sua agitazione; ed egual-
mente non tollererebbe, che un cittadino di
qualunque partito esso si sia, turbi i' ordine
legale. Agii elementi turbolenti fra i radicali
non sarà più certamente concessa quella li-
bertà d' azione, della quale essi abusavano a
danno di tutte le istituzioni. Quello ohe so-
pra tutto distingue il capo del gabinetto è la
prestezza nella decisione, alla quale segue to-
sto r esecuzione. Ove egli scopra una viola-
zione della legge, la legale prescrizionfj presso
di lui non si fa attendere a lungo. Quello
che deve succedere, succede prima che lo si
aspetti. Egli è un carattere di grande seve-
rità, che parte in lui da un sentimento del
diritto fortemente sviluppato. Non essendo e-
gli mai stato propriamente un uomo di par-
tito, così nemmeno si lascia guidare da inte-
ressi di partito, che sono a lui sconosciuti,
ma unicamente dal bene generale. Un tale
carattere non può calcolare su simpatie, ohe
pel fatto egli non gode in abbondante mi-
sura; però egli sa imporre la generale stima
Énche verso i suoi più appassionali avversari.
|ja. missione, che gli fu affidata è altrettanto
importante quanto semplice, e dovrà conso-
lidare le fondamenta della società alquanto
scosse. Fello scioglimento di tale compito
sembra che egli offra tutte le desiderabili ga-
ranzie. Egli ha coraggio, costanza ed ener-
gia abbastanza onde assumere la lotta contro
gii elementi distruttivi. In ogni caso un Mi-
nistero Nicola Kristich dovrebbe senz' altro
significare 1' opposto di quello, chfì voleva il
partito radicale.
Milan Bogicevich fino ad ora ambasciatore
alla Corte di Vienna, nominato a ministro
degli esteri, passa per un amico dell' Austria,
e la sua chiamata nel gabinetto sembra che
voglia significare che la politica estera della
Serbia continuerà nell' attuale indirizzo.
Il sig. Spasich, nuovo ministro delle fi-
nanze, era pure per qualche tempo impiegato
air ambasciata serba a Vienna, ed in seguito
fungeva da capo-sezione nel min. degli esteri.
Il nuovo ministro della guerra, colonnello
Petrovich, era ministro delle pubbliche co-
struzioni nel ministero Pirotschanaz.
Gli altri ministri sono poco conosciuti, non
appartengono ad alcun partito, e possono qua-
lificarsi unicamente quali fedeli aderenti della
dinastia Obrenovich; ciò che specialmen te deve
dirsi del nuovo ministro pelle pubbliche co-
struzioni, colonnello Protich, il quale fino ad
ora era il secondo aiutante d' ala del Be.
Giorgio Fontelich, che ha il portafogli della
giustìzia, nonché del culto ed istruzione, era
fino ad ora consigliere presso la suprema
Corte di cassazione, ed ò calcolato come un
eminente giurista.
n JtmM Uft" oaliumktd.
Abbiamo ricapitolato la storia delle
smeatite, perchè anche le stesse dime-
APPENDICE.
strano un certo nesso fra gli avvenimenti
della Dalmazia e Croazia, fra il contegno
di questo partito croato con quello dei
diritto dì Zagabria, anzi una dipen-
denza del primo, il quale sembra quasi
muoversi ad una parola d'ordine.
Come siano state valutate le smen-
tite dei signori Readich, Kovacevich e
Folnegovich; l'abbiamo veduto; uè hanno
maggior valore per certo le rettifiche
e gli sfoghi del Narodni List. Anziché
lanciare a nostro carico la ridicola in-
sinuazione, che ii nostro primo articolo
sia stato scritto per inspirazione supe-
riore, dovea dimostrare, ohe abbiamo
avuto torto a scriverlo. In quòll' arti-
0010 noi ci siamo astenuti da ogni
spiegazione, ci siamo limitati, ad una
ricapitolazione di fatti ; e se da questi
risultava il nesso fra 1'azione dei due
partiti delia Dalmazia e della Croazia,
era forse nostra la colpa ? Ha potuto
11 Narodni List smentire forse uno solo
dei fatti in esso accennati? e se essi
sono veri, non è forse anche vera la
logica conseguenza ohe dagli stessi ne
derivava.
11 Narodni List chiama invece ma-
ligne invenzioni le notizie, che non da
noi, ma dai giornali esteri, furono pub-
blicate sul viaggio iu Dalmazia di Smi-
ciklas e compagni, e dice maligna in-
venzione il convegno a Spalato dei
detti capi-partito croati coi nostri ono-
revoli deputati ed assessori della G-iunta.
11 troppo zelo però insinua. appunto
il sospetto, che il Narodni List eolie
sue imprudenti rettifiche, negative e giu-
stificazioni vorrebbe allontanare.
La ricerca di documenti, e gli studi
storici sarebbero stati lo scopo del viag-
gio dei signori croati in Dalmazia.
Domandiamo però, si può credere che
per cercare documenti e per fare studi
storici, si faccia il viaggio a Macarsca,
si arrivi a tarda ora di sera e si ri-
parta nella mattina successiva? si può
credere ohe per fare degli studi storici
si vada a Sfirce fermandosi poche ore?
A Sfirce dove pochi giorni prima avea
avuto luogo una specie di meeting r„0-
mladina Hrvatska!^
Se i signori croati fossero venuti in
LOVRE ZAV0JA]«Č4]«I.^
I
FAVA POLJIČAI^II«
na sajmu o Gospojini
(Continuazione, e fine, vedi N. 79).
Xovre. Tamburovié zametnu lakrdiju kadje
svaka opremio podje s'njimam na polje gla-
sovanja, sastavise strankom protivnom pak
sva četiri glasovaše protiva stranki Popovski,
to bijaše preveè Popa ra^srdilo, koji je novce
dao, pak sa onom knjigom naredio je da
sudbeno ištu povratak; neki dan ja sam se
dogodio u Vrgorcu kad hjim je razprava
bila, kad sa je Sudac obavjestio od stvari
kako stoji, izdao je odluku da Tamburovié
neioa hjim novce pofratiti, »eè dft trtósaiei
imitai ma piatiM 5a z» paroiéke
UoSkove.
Pava Sađ vi4ja dasi imao uzrok smijati se,
Dalmazia quali semplici toms^«, e se lo
scopo dei loro viaggio fosse stato del
tutto innocente e lontano da ogni mo-
tivo politico, perchè a quel fatto attri-
buire uno scopo manifestamente falso,
ed elemosinare una giustificazione ohe
da nessuno può essere creduta? perchè
non rappresentarlo quale un viaggio
di diporto e di una visita agli amici ?
perchè con tanta insistenza negare il con-
vegno a Spalato coi signori Klaich e
Vrancovioh? È probabile e può cre-
dersi, che essendo di passaggio per
quella città i nostri membri delia Giunta,
e trovandosi ivi Smioiklas e compagni,
non abbiano essi cercato di trovarsi
con loro, e vedersi? Perdhè negare
quindi tale fatto, ohe ove non avesse
avuto anche un motivo secondario, sa-
rebbe stato invece magnificato dal Na-
rodni List, e pubblicato come un' av-
venimento patrio? Quale spiegazione si
dovea dare alle imprudenti negative ed
alle giustificazioni del Naródni List il
quale, forse sperava, ohe tali fatti sareb-
bero rimasti per tutti un segreto, e
ohe nessuno avrebbe osato portarli alla
pubblicità.
Quello che noi volevamo dimostrare
coi nostri articoli si era l'intima rela-
zione che regna fra il partito croato
della Dalmazia, ed il partito d' azione
di Starcevich nella Croazia. Può forse
il Narodni List negare tale relazione ?
Il programma di Starcevich e compa-
gni si è r unità e l'indipendenza della
Croazia — cielokupnost i nezavisnost.
Non era questo forse anche il pro-
gramma sviluppato da Paulinovich in
Dieta? Nella conferenza deir„Omladina
Hrvatska" a Sfirce a cosa s'inneggiò se
non appunto alla cielokupnost e neza-
visnost hrvatske I telegrammi
di felicitazione ohe da tutte le parti
della Dalmazia dagli aderenti del par-
tito Croato si diressero a quella con-
ferenza, tutti senza eccezione, espri-
mevano i più ardenti voti pella realizza-
zione di quel desiderio nazionale, ed
inalzavano allo Staroevich i loro Mvio.
Quei telegrammi furono pubblicati dal
Narodni List, avvertendo ohe ommet-
ieva la pubblioaziono di alcuni, perchè
zar nemogu se novci sudbeno naplatiti koji
se za izborne glasove daju.
Lovre. Eto razumi, još je prilični dogodjaja
bilo, zato Pop upravitelj občmski novaca
hotio je sadb<>no damu se povrate, što nei-
zadjemu za rukom, zašto izgled Tamburovié
ča sve završi.
Fava. Kadsmo od svačemu govorili deder date
još nešto upitam.
Lovre. Govori.
Pava. Od prvi godina običajno sam platjao
u Občinu za travarinu svake godine 2 ili
3 fiorina; u današnji dan na sajmu prodao
bi jednu kozu s'kojom bi smirio svu tra-
varinu i još bi mi ostao koji banovac za
napiti se, a "danas u ta svrhu prodaosam
četri koze pak još nemožemi zaleči, a bra-
vimi svaka godine ako ne smanjkaju doisto
nenapriduja.
Lovre. To jest Občina povišila namet na svaki
zub; u vrime prvi Načelnika plačalose je
na kozu novčiča 5 a sada se plača 12, vi-
diš koliko to odnosi.
^ haram trihaje oamet aa stoku,
kad hjim oniki norae od pririza na k^-
patik spiiva.
Lowrt. Polepuosti popovskoj nebi đotekla sva
Dalmacija kamoli če naš ufoožni Kotar; još
se glasa da sastavljaju s' Hrvatim nekakvu
haznu za njihovo rasplodište.
Pam Jesuli mogli Vitjajei zabraniti povišenje
tro vari ne.
Lovre. čujasi jurve od mene kakva je vrago-
lija ustrojena u sjednici, zapisnik odredbe
viča upisan bude uvjek koji dan prvo nego
se vjuče sastavi, pak ga Tajnik izpiše kad
je njemu drago, a Vitnici nespračeni vratese
kuči, gdi si bio, nigdi, štasi radio, ništa.
Pava. Nazad dvi godine glavari sa Rondom
pobraša mnogi nov-ac od naroda neznase
zašlo ni kako, neki su plačati do 60 fio-
rina i od mene uzeše 120 groša, čijajeono
zadorica bila? Kudli su oni novci otišli?
Lovre. To je odredba Prfpova, a novci su po-
šli kud i ostali od prireza i travarine, pak
ujdeli vuk kenjca?
Pava, Ajde okanise brezposlice, ta nije ni
Pop tako moguč da može mečati očito na-
met na vilajet, veČ valja reč da q to i
Vlada ulazi, kao kada smo sagrišili što i
Krivošijani.
Xdvre. Ti si tvrde glave, očeš svašto inati «
malo vjerovati. Pava. Ti mislii stosi često u grada i Sto
s gospodom kadgod občiš, dasi popio uji.
hovu pamet, zato uzdržiš dasmo mi brdiani
do konca ludi, neznašli da kadgod iz stru-
njave torbe izvalise pogača; medjuto osta-
vimo lakrdiju, već isporavimi u koji naslov
one se novce pobraše.
Lovre. Onosu bili ostanci travarine za 12 tro
dma što nisu naplaćeni pod l^adelnistvom
Fran.ča I Pervana. jer su jih oni pučanstva
propustili, nebuduči Občini bila potreba sad
pak današnjem Opraviteljstvu sve ie m.lo
pokupi od naroda sve do košulje, ovoii
činjeno protiva zakonu, buduči da niie do
pustjeno naplititi na brzu ruku nijadan ob-
čmski danjak potla tri godine.
Pava Po čijemu vitru lanjske godine glavari
pokupiše od svake kuče u svim selim DO 4
banovca; jeli ono bila glavarska posebica. ali
hjim je Vlada naložila. '
W ^i uvjek 0 Vladi kao gluv Turčin o
medjedu, razumime jednom dasu ovo sve
občmki posh, kojaja onda novi danjak na
vas Kotar najetnula i od svake kačž^nuJ
je uzeti po 40 novčiča, brojise usve S
kače ^40 t^D jpadv fiMina MMada.
Jeh dopastjeno Obfiini ùovi đanij mecAti. danjak na
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Concorrenza impossibile.
Il sottoscritto ha trovato il modo di costrorre |i
letti di terrò con un sistema il meno dispeudioso ed
11 più solido immiiginabile. Coli' aiato delle maeohìne
del sao Stabilimeato può costrurre non meno di 500
letti al giorno.
Questi letti si uniscono ali'elastico con una facilità
prodigiosa, senza né viti, nè tampagno, nè alcun iu-
gombro, son/a bisogno di vedere segni; si scompongono
con pari fauilità in un minuto secondo e sono di una
solidità a tutta prova.
L'flUstioo consiste in un cauone solidissiijio avente
N. 90 molle a spira tonde di ferro prima qualità,
coperte di rame, pec essere inossidabili, o legate supe-
riormente, imbottito in capecchio e coperto di tela
forte ed elegante d» sorpassare ogni aspettazione,
ed è lungo metri 1,95 e largo metri 0,85 e costano solo
Lire 15.
Volendoli franchi d'imballaggio e di trasporto e
d' ogni altra spesa in tutte le stazioni ferroviarie del-
l'Alta Italia, aggiungere L. 8. 55.
Per la Sicilia e Sardegna e per ogni altra destina-
zione, affrancate a Bologna, Genova e Venezia a richie-
sta dei signori committenti.
L'imballaggio ò fatto con tela Juta, fortissima, e
dell'imballaggio di un letto solo vi è l'occorrente
per fare M. 7 (sette) bellissimi e grandissimi asciuga-
mani per cucina.
Il pagamento pei signori fuori di Milano dovrà
essere effettuato anticipatamente almeno per una metà
il rimanente verso il rimborso ferroviario.
Pei signori di Milano, onde provare l'incontestabile
•olidltà e per facilitare l'operaio onesto e laborioso,
•i aocordano pagamenti a rate settimanali.
Il numero è inesauribile, ed attesa la facilità di
costruzione, il settoscritto è in grado di eseguire qua-
lunque commissione.
51-52) LODOVICO DE-MICHELI
Milano, Oorao Loreto Hnm. Cua propri«.
R DITMAR
VIENNA
I. r. autorizzata fabbrica di lampade
Lampade e Bracciali a
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Lampade pensili
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senjta odore di vernice, sempre bianchi e
metti, per fabbriche, cucine ecc.
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con consumo di soli 62 grammi di pe-
trolio prr ora e con forza illuminante
magyi^i c che quella della luce elettrica.
Tutte le lampade esegaite colla maggiore perfezione HSOOZXO
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da fior. 100 - amo 1880
Vincite principale f. 50.000 ecc. - Promesse f. 1.50
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da fior. 100 — ar\r\o 1870
Vincite principali f. 120.000, 12.000, ecc. — Promesse f. 3.50
Alle commissioni da faoil aggiungerò 15 soidi peli'invio raccomandato
presso Fratelli MANDEL & Nipote Zara
e presso Fratelli MANDEL Cattavo.
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' od è certamente alcuno che ignori l'efficacia prodigiosa dell'Olio di ricino a sanare un gran
numero di malattie, ma pochi sono quelli che sappiano distinguere la buona dalla cattiva qualità
di questo prézioso farmaco. Chi ne abbisogna, raccomanda al venditore che glielo dia fresco, ed
il più delle volte trangugia un Olio vecchio forse di più che un anno, spremuto alle Indie od in
America, a tutt'altro uso che di medicina, ed inquinato di elementi, i quali fanno bensì parte
del seme di cui si trae l'olio, ma che devono essere allontanati acciocché quest' ultimo non riesca
un veleno anaithè un farmaco. Pochi ignorano che quattro o cinque semi di ricino cagionano
un' effetto emeto-purgativo, quale non si otterrebbe dall'Olio estratto da un numero cento volte
maggiore di semi. Ciò dimostra che nella fabbricazione dell'Olio di ricino ad uso medico richiedonsi,
cure e processi speciali, per ottenerlo scevro di quelli elementi acro-resInosi riconosciuti dal Suberain
ed a cui vanno imputati tutti i malanni cho non di rado esso produse. Studiandoper molti anni
la coltura del Ricino e la preparazione dell'Olio di quello, io sono riuscito ad ottenere mediante
un mio particolare processo un G|io di prima spremitura scevro di ogni principio acre — proprio
a questa euforbiace», — e che io denomino puro o vergine per distinguerlo dall'altro destinato
ad usi industriali. Quantunque col processo mio siano allontanate tutte le coudizioni che favo-
riscono l'irrancidimento, tuttavia essendo l'Giio di ricino per sua natura avidissimo di ossigene cui
assorbe dall'atmosfera, così per evitare tale deteiioramento, io lo fo riporre in piccoli recipienti da
una oncia l'uno, bene chiusi e ben pieno per sottrarlo all'azione ossidante dell'aria. Questa dose basta
per un adulto, ed in quantità proporzionatamente minore per un bambino.
Giova ricordare, ai non pratici, che l'olio di ricino acciocché purghi presto e non pesi sullo
stomaci, vuol essere amministrato senza mescolanza d'addi, schietto o sbattuto in una infusione
di fiori di tiglio 0 tè chinese o nel caffè o nel brodo leggiero, delle quali sostanze giova bevergli
dietro qualche tazza. j SEEBAVALLO.
Guardarsi dalle imitazioni
Serravano. ^KB
Esigere sempre Clio vergine di Ricino
DEPOSITARI: Zara: Bianchi i. r. fornitore di Corte e Bercich; Sebenico: de Mistura, Beros, Dalle
Feste; Spalato: de Grazio e Tocigl ; Traù,: Andrich ; Macarsca: Pojani ; Ourzola: Zovetti; Ra-
gusa: Drobaz e Sciarié ; Scardona: Corubolo; Lussinpiccolo : Viviani; Cattaro: Popovich e Ste-
fanovich; Lissa: Siminiati.
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tale — Zara, si possono acquistare
le seguenti recentissime opere:
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nudi pratico sui Libri londiarii se-
condo le vigenti leggi Austriache,
con formularii ed esempii, tradotto
ed inrelazione all'interesse giaridico
annotato dair avv. dr. Agostino Mas-
sovcich, deputato alla Dieta Dalmata
— 2 voi. in 8.0 f. 3:20.
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di 3 il foglio di 8 pagine.
Si eseguisce carta da musica di qualsiasi
numero di righe su eccellente carta a prezzi
moderati.
I DALMAZIA
Una delle più rinomate e co-
nosciute fabbriche d'Istria cerca,
pel maggiore smercio di suoi
prodotti assai andanti, dei solidi
ecf intraprendenti signori, a con-
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Le offerte eventuali, accom-
pagnate da referenze, si dirigano
Sub N. 1000 I. F. Rovigno.
(4-5;
III
SPECIALITÀ^
l^arantìte i^enuìne e prova-
tissiiiie per le loro eccellenti
qualità.
SAPONE D'ERBE del dott. Borchaidt
provatissimo contro ogni difetto cutaneo, e
serve per abbellire la pelle, a s. 42.
PASTA ODONTALGICA del dott. Suin
de Boutemard, per corroborare le gengive
e purificare i denti, a s. 70 e 35.
OLIO DI CHINA-CHINA del dott. Kart-
tung; estratto dalla più fina china-china,
per conservare ed abbellire 1 capelli a
soldi 8.5.
SPIRITO AROM DI CORONA del dott.
Béringuier. quintessenza d' acqua di Colo-
nia, a fior. 1.25 e soldi 75.
POMATA VEGET. IN PEZZI del dott.
Lindes, aumieuta il lucido e flessibilità della
capellatura, a soldi 50.
SAPONE BALS. DI OLIVE per lavare
la piti delicata pelle di donne e di fanciulli
a soldi 35.
TINTURA VEGET. per la capellatura,
del dr. Béringuier, per tingere i capelli e
la barba in ogni colore, perfettamente ido-
nea ed innocua, a fior. 5.
POMATA D'ERBE del dott. Hartung,
ravviva e rinvigorisce i capelli, a soldi 85.
OLIO DI RADICI D'ERBE del dott. Bé-
ringuier, impedisce la formazione delle for-
fore e delle risipole, a fior. 1.
Tutte le sopradette specialità si vendono
genuine in Zara presso JV. Androvich farm.
— Spalato: Natale Aljinovich. — Pola:
A. Bodinis farm. — Fiume; Nicolò Pava-
dc, drogh.
Guardarsi dalle contraffazioni della Pa-
tta odontalgica del dr. Suin de Boute-
mard e del Sapone W erbe del dr. Bor-
chardt-, parecchi falsificatori e rivenditori
delle medesime furono già condannati dai
Tribunali a multe considerevoli.
RAYMOND & COMP. di Berlino.
(8-8) Fàbbrica privilegiata.
Tir
PALLONI SFERICI per illu
minazione elegantemente
fregiati a fiori. — Dia-,
metro centimetri 19.
Prezzo alla dozzina f. 3:40.
NB. Si spediscono verso rivalsa postale
0 del Lloyd.
Corso deji:li £ifetti e dei Cambi
air i. r. Borsa pubblica in Vienna
1. Debito pubblico.
Rendita in carta ....
i'.endita in argento . . .
Rendita in oro ....
„ 5 0|0 Marzo . .
3. Azioni.
Azioni della Ban uà nazio
naie
„ dello Stabilimento di
credito
Corso dei Gambi della
Borsa medesima.
Londra, per 10 lire sterline
x\rgento, per 100 fiorini .
Napoleoni d'oio . . . .
Zeochini imperiali. . .
100 marchi imperiali va-
luta germanica . . . .
Corso medio in v. a.
10 11
DECEMBRE
79 20
79 70
98 60
93 85
79 15;
79 75
98 60
93 85
836 - 836 -
282 75 282 -
120 80 120 80
9 59
5 71
9 59
5 71
59 25 59 25
Dr. VINCENZO de BENVENUTI impienditoae editore e redattore responsabile Tipografia SPIEIDIONE ARTALE
I. 86. ZARA, gabbato 16 Novembre 1884. Anno M
Condizìotti d Assoeiaiioae.
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mestra « trimestre fn propotziotie
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semestre fior. 4:50 trimestre fior. 2:50.'
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stale fior. 12 all'anno semestre e tri-
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avviso rivolgiamo ai debitori per
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LE DELEGAZIONI
Nella sedata del 7 corr, nel comitato della
delegazione ungherese, era all'ordine del giorno
il preventivo del Ministero degli esteri. Il
ministro degli esteri conte Kalnoky, alle mos-
segli interpellanze sui rapporti verso gli altri
Stati, e specialmente i confinari, sulle ferrovie
orientali e sul trattato di commercio colla Gre-
cia, diedtì risposte analoghe alle dichiarazioni
fatte nel comitato della delegazione austriaca,
accentuando, che l'alleanza colla Germania era
la base della politica estera dell' Austria-Un-
gheria; e rilevò l'accordo dei Monarchi della
Russia, Germania ed Austria, constatato a
Skienievice. — Quanto alla Serbia disse, che
i rapporti colla stessa erano i più amichevoli,
e constatò che tale stato va tempre più insi-
nuandosi anche fra la popolazione. Relativa-
aU» Bumenia, rileva la preiui^ra del j^
e del Governo ad influire per uno sviluppo di
amichevoli relazioni, esternando che l'agitazione
che là esiste contro 1' Austria, jsarà ridotta a
sempre più stretti limiti. Deplora però il con-
tegno di alcuni sudditi austriaci che al di là
dei Carpati, influiscono sull' agitazione della
stampa, portando poco onore alla patria, ed
imbarazzo al governo rumeno.
Quantunque tali dichiarazioni fossero una
ripetizione di quanto era già stato detto nel
comitato della delegazione austriaca; pure quella
seduta ebbe dei momenti d'importanza per
alcune domande, che vennero fatte dai dele-
gati ungheresi, su questioni non trattato nel-
r altra delegazione.
Così il delegato Csernatony interpellò, se
sia vero che il passo dell' indirizzo della Ca-
mera dei deputati dei Parlamento ungherese,
relativa ai rapporti colia Germania e colia
Eussia, abbia dato motivo a rimostranze di-
plomatiche. Il Ministro dichiarò, che nessuna
potenza fece osservazioni in tale riguardo, ciò
che era naturale trattandosi di una questione
puramente interna. — È da notarsi che il
APPENDICE.
Il signor Aot. de' Bersa, nostro compatriota,
domiciliato da qualche anno a Trieste, ove
dirige r Osservatore Triestino, ha rotto la
monotonia del suo ufficio, dandosi al romanzo
scientifico, il titolo del quale è stato da noi
posto a capo di questo articolo. Diciamo su-
bito che nel suo lavoro segue la via, battuta
dal Verne; anzi non fa che completare il noto
libro del brioso scrittore trancese, il viaggio
alla luna. Ma se per il Verne si trattava di
visitare il nostro satellite, per il sig. Bersa si
vuole ripopolare la luna mediante un perfetto
sistema di colonizzazione.
Però il romanzo del Verne non è stato il
solo motivo letterario, che ha prodotto la
Giustina Cartoni. Nell'Appendice dell'Osser-
vatore Triestino dell'anno 1883 N. 78 com-
parve una recf nsione dell'opuscolo Sulla pos-
sibilità di navigare gli spasi celesti, studio
basato qopra la scoperta delV oscillante, un
mezso psicó per volare nel vacuo, di FtL
conte Kalnoky già nella prima risposta, ripor-
tandosi alle dichiarazioni date da Tisza nei
Parlaraento ungherese, accentuò il pieno ac-
cordo fra lui e Tisza.
Desiderio Szilagyi desiderava sapere, se l'al-
leauza colla Germania era di carattere sola-
mentf! difensivo contro alcuni avversari, op-
pure stipulata per tutti i casi. Il Ministro
osservando, che siccome la risposta a tale do-
manda non stava negli interessi della Monar-
chia, e dov-'ndo tenersi presenti alcuni ri-
guardi, pregò di essere dispensato dalla stessa.
Lo stesso delegato osserva, che da un pub-
blicista della Germania fu detto che la Ger-
mania avea desiderato che il trattato stipulato
fra le duo Monarchie fosse presentato ai par-
lamenti rispettivi, ed inarticolato; ciò che fa-
rebbe ritenere, che alla Germania non inte-
ressava il segreto.
Il conte Giulio Andrassy osservando che
egli era ministro degli esteri quando fu sti-
pulato il trattato fra la Germania e l'Austria,
dichiarò: che durante le trattative il principe
Bismarck con uno scambio d'idee fece parola
dell' inarticolazione per parte dei parlamenti
del trattato, che egli (Audrassyj ritenue però
la cosa non opportuna; e cosi la questione
per accordo comune venne lasciata cadere;
una formale proposta, od una formale domanda
da gabinetto a gabinetto in tale riguardo non
fu latta.
R'ìlativamente al Montenegro, sopra domanda
del delegato Giurkovich, il Ministro dichiara
che il contegno del governo in rapporto alla
sorveglianza sui fuggiaschi, lasciava prima al-
quanto a desiiarare^ Biportauflosi perù sili,
recente disposizione pel loro internamento in
Antivari o Dulcigno, constata da tale disposi-
zione la ^buona volontà, e 1' attuale corretto
contegno del governo montenegrino.
Interpellato dallo stesso delegalo Giurkovich
sulle condizioni dell'Albania, il conte Kalnoky
risponde: Che le condizioni amministrative e
giudiziarie in quel paese sono cattive ed anzi
vanno peggiorando, avendosi avuto negli ul-
timi tempi opposizioni contro 1' autorità, che
dovettero essere represse colla forza delle armi.
Che però sono condizioni interne, e che non
minacciaa^; nulla di serio, nè si tratta di conflitti
fra cristiàM e maomettani, ma anzi per lo più
fra maomettani e maomettooi.
Relativamente alla questione del Lloyd il
Ministro osserva, che parecchie delie accuse,
che si fanno alla società sono infondate, che
essa coscienziosamente adempie gì' impegni
assunti verso il governo, e che il rimprovero
che si potrebbe forse fare si è, che 1' ammi-
nistrazione, la quale del resto meritamente
gode fama di gran solidità, è alle volte ai-
quinto tarda nel corrispondere alle esigenze
Grisogono. L' applicazione pratica dell' oscil-
lante, ideato da! sig. Grisogono, ha suggerito
al sig. Bersa il suo romanzo scientifico, con-
dotto dietro il modello di quello del Verne.
E all'egregio ^lutore, a mettere in atto il
suo disegno, non e manda^ ne la fantasia,
nè r erudizione
Giudicatene. ^
L'azione si,svolge a Trieste nell'anno di
grazia 432L È inutile il dire, come 1' uma-
nità, dopo tante migliaia d' anni, abbia rag-
giunto un alto grado di progrf'sso nei campi
dell'economia, della politica e della scienza.
Il vapore in terra e in mare, e gli areostati
neir aria hanno [universalizzata la civiltà fino
negli estremi lembi della nostra terra. Dei
tunnel suboceanici uniscono i continenti più
lontani, ed i poli stessi hanno aperto i loro
secreti alla scienza conquistatrice. Il terribile
flagello della guerra è stato scongiurato a
mezzo di un tribunale internazionale; ed i
milioni e milioni di popoli vivono felicissima-
mente, perche in fine i chimici hanno trovato
il modo di mutare persino i sassi in tanto
pane.
La vecchia Trieste è un mito; la nuova
sorge invece superba attorno al vallone di
Muggia, centuplicata pei numero di abitanti,
sontuosità d'edifici e ricchezza di commerci.
Appunto nei 4321, questa Trieste nuova sta
del commercio. Assicura però che agli espressi
desideri e lagni il governo darà tutta la sua
attenzione.
* * *
Nella seduta dell' 8 il comitato finanziario
della delegazione ungherese terminò la di-
scussione sul preventivo della marina, senza
che ci fossero incidenti di rilievo. Nella se-
duta del 9 eorr. Jipprovò poi il consuntivo
dell' anno 1882.
Nel comitato finanziario della delegazione
austriaca, nelle sedute del 7 ed 8 corr. era
all' ordine del giorno la discussione speciale
del preventivo del Ministero della guerra. Mo-
tivo ad una discussione diedero: la proposta
riorganizzazione dell'artiglieria ed il migliora-
mento del trattamento del corpo sanitario,
cdìa progettata riattivazione dell'istituto Giu-
seppino. Il deputato Hausner domandò un'au-
mento di scuole di cadetti pella Galizia, ciò
che fu rifiutalo dal Ministro, coH'osservazione,
che tale aumento non era richiesto dai bisogni
dell' armata.
Passandosi alia discussione del preventivo
della marina di guerra, il vice-ammiraglio ba-
rone da 8teruek fa una lunga esposizione
sulla futura organizzazione della marina da
guerra. Stabilisce che in Austria lo scopo
della stessa dev'essere di natura difensiva, co-
me ofi"ensiva. Con dati statistici dimostra che
l'aituale stato della marina austriaca non basta
a (ale scopo, e che si rende necessario un
aumento dei mezzi dell'odierno progresso te-
cnico nella marina, cioè di mine stabili, e di
torpediniere, fìappreseuta It» uaoooeità Hi <j«ot
tro flottiglie di torpediniere.
Hausner combatte la proposta. Osserva che
tanto il discorso del ti ono al Parlamento un-
ght>rese, che le dichiarazioni del Ministro
promettono una lunga pace, e trova quindi
sorpri!udente che con tale pacifica prospettiva
si pensi ai mezzi di difesa delle coste, e ciò
con una tale fretta quasi fossimo alla vigilia
di un attacco contro Pola. Dall' esperienza
delle guerre degli anni 1848, 1859 e 1866
2ion trova giustificata la proposta, e con dati
statistici vuole dimostrare che le flottiglie che
si propongono non stanno in proporzione con
quelle di qualsiasi altro Stato. P'rOpone quindi
una riduzione di f. 490.000 della somma pre-
ventivata peli' acquisto di torpediniere.
Nella relativa discussione la proposta Hau-
sner è combattuta dai delegati Hùbner, Ho-
henwarth, Dumba e Rieger, Il vice-ammiraglio
barone Sternek sostiene la sua proj^osta, e
combatte le osservazioni del delegato Hausner,
dimostrando l'erroneità di alcuni dei dati sta-
tistici da lui citati. L' ulteriore discussione
viene poi rimessa alla prossima seduta.
erigendo un superbo monumento ad una sua
illustre concittadina, a Giustina Cartoni.
Chi è questa Cartoni ?
Un servente della biblioteca civica di Trie-
ste, mentre si stava appunto in quel!' anno
trasportaajđ(> | milioni di folumi in un edi-
fizio più'aiBpte,"Scopre a caso un cilindro di
latta, entro a gui si racchiude nientemeno,
che la storia della Giastina, che il signor
Bersa riproduce nel suo romanzo.
Correva l'anno 3851 : e- la nostra terra,
strabocchevolmente popolata, non poteva più
bastare alle esigenze dei suoi abitanti, che
ogni giorno aumentavano sempre di più. E
poiché non c' era da sperare che una pesti-
lenza, 0 una guerra, o una nuova teorìa alla
Malthus venisse a diradare gli uomini ; pen-
safrono gli scienziati di tutto 1' orbe di for-
mare una Commissione internazionale per la
colonizzazione della luna.
Ma come andare fino alla luna?, e so pure
ci si poteva arrivare, come poi ritornare sulla
terra?
Già erano stati tenuti due congressi, ed e-
rasi per chiudere il terzo, convocato a Roma,
senza che nessun matematico o fisico avesse
trovato il tanto desiderato motore, che agisse
nel vacuo: quando capita sulle rive del Te-
vere Giustina Cartoni, figlia ad Ovidio Car-
toni, bibliotecario civico di Trieste, col disegno
Il comitato finanziario della delegazione au-
striaca nel giorno 10 approvò nella special«
discussione il preventivo tanto ordinario che
straordinario della marina da guerra, senza
che vi fosseio state discussioni d'importanza,
e con qualche lieve modificazione delle pro-
poste governative.
* *
Il comitato della delegazione ungherese nella
seduta dell' 11 trattò la proposta del credito
per la Bosnia ed Erzegovina, ed il ministro
Kallay diede una dettagliata esposizione delle
condizioni di quelle provincie, la quale nella
sua parte esenzialc concorda con quanto dal
ministro era stato detto nel comitato della dele-
gazione austriaca, dopo di che la proposta del
governo fu accettata.
Viltà sublimate.
Nella polemica insorta tra noi ed il
Narod per la nomina del membro pel
consiglio ferroviario, abbiamo dimo-
strato, che la difesa del Narod o era
inspirata a mala fede, o era conse-
guenza di crassa ignoranza. Non potendo
esso rispondere ai nostri argomenti,
abbandona la questione di merito, per
darsi, con quell'abbiettezza che Io distin-
gue, a questioni d' indole puramente
poi!*Ooni<\lo. IJ'Si» »ol ì »oirv>ì PtVUnCt f9.T)tì
X, e quello che e interessava di con-
statare si era di vedere, se e quanto
fosse stato corretto e consentaneo allo
spirito delle leggi ed ai principi co-
stituzionali, ai quali dovrebbe infor-
marsi tutta Tamministrazione, — il pro-
cedere di S. E. il Ministro. Pel Narod
si trattava invece di una questiono Bu-
lat, e da una questione di principio,
esso volle fare una questione individuale.
Ciò però non dave meravigliare, e sa-
rebbe anzi cosa assurda, pretendere che
il Narod sappia cosa sia una questione
di principio, esso che non ha, nè co-
nosce un principio. Non devono per-
ciò stupire i suoi villani attacchi, con-
diti da insulsaggini e da mistificati a-
dombrameuti, verso singole personalità.
Non vi ha individualità rispettabile in
Dalmazia, che non sia stata mìstrat-
della mirabile macchina, che metterà in co-
municazione la terra colla luna !
Giustina, alla bellezza delle forme, alla viva-
cità dello spirito, seppe aggiungere fino dalla
sua fanciullezza una coltura soda e sicura
specialmente nelle scienze esatte. Adunque
essa, rovistando gli scaffali della biblioteca,
amministrata dal padre suo, ebbft la fortuna
di trovare quel numero dell' Osservatore Trie-
stino, d^ noi citato più sopra, in cui un Gri-
sogono, aalmata, avea annunziato al mondo
la scoperta di un motore, per viaggiare gli
spazi interplanetari.
Alla lettura di quell' articolo il congresso
esclama festoso il suo eureha, e Giustina
riceve gli omaggi di tutto il mondo scienti-
fico, radunato a Roma. Insomma il viaggio
alla luna, e la colonizzazione di questo no-
stro satellite sono assicurati. L' ingegnere
Barbicane costruirà 1' oscillante, che traspor-
terà i primi viaggiatori ; e da Trieste si farà
il primo viaggio.
Ma anche i romanzi scientifici, se non
hanno una passione d' amore, fanno dormire
i meno spregiudicali. Giustina ama Barbicane,
e Barbicane ama Giustina; ma il loro amore
è contrariato da un altro pretendente, che a
tutta forza vuole guadagnare il cuore della
bella Giustina. E questo il professore Tekhudej.
Il quale, quando ha saputo che Barbicane