su) il saluto alia Morgfag^ni per la quale risponde il dott.
Filippucci di Jesi. E ancora reciproci scambi di simpatie,
di saluti, di evviva alla partenza degli ospiti cui il dott.
G. Delli, direttore della nostra rivista, dà l'ultimo saluto.
L'incontro allo Stadio tra le due squadre avviene nel
pomerigg^io. Scendono in campo così formate:
S. S. Tullio Morgagni (maglia rossa): Ricciotti, Leoni,
Manemelli, Lunghi-Vindici, Biondi, Cipolloni, Piccioni, Ca-
iotti (capitano), Ferri e Santini.
S. Ginnastica Zara (maglia azzurra con striscia bianca):
Schittarelìich, Denaro, Krznarich, Tersich, Zlodre, Marin,
Szommer, Lubin (capitano), Roich, Drizzi, Medin.
Arbitro: il sig. Stuparieh.
Tecnicamente la partita non fu certo bella ; anzi scon-
clusionata, caotica, senza interesse quindi per il pubblico
che s'era ripromesso qualcosa di meglio a compensarlo...
di tante ore di sole, in piedi...
Bisogna però ricordare che Jesi condusse con brio
parecchi seri attacchi alla porta zaratina difesa con valore
dal Schittarelìich.
Degni di menzione il centro sostegno Vindici, della
Morgagni, e Lubin, il capitano degli zaratini : gli unici della
giornata.
La Società Ginnastica Zara segnò 3 goals contro i 2
della Società Sportiva Tullio Morgagni.
L'incontro con la Vigor di Senisfallia
Preceduta da ottima fama, la squadra dell' U. C. Vigor
di Senigallia, campione umbro-marchigiano di II divisione,
si presentò tra noi col fermo proposito di riportare un' am-
bita vittoria. Dovette accontentarsi invece di strappare un
match nullo.
Alle 18 lo Stadio è gremito.
Zara vince il campo e Vigor dà il calcio d'inizio.
Dalle prime battute si nota la ferrea volontà dei giocatori
rosso-bleu di vincere ad ogni costo. 1 nostri lo sanno e
sono emozionati, ma non per tanto manca loro il coraggio
dei forti che vogliono resistere ad ogni costo. Nel primo
tempo Zara segna una lieve superiorità, e Drizzi I manca
di poco il goal che avrebbe dovuto segnare la nostra vit-
toria. Nel secondo tempo la prevalenza della Ginnastica è
pili evidente e numerosi sono i corners tirati contro la porta
avversaria. Negli ultimi 5 minuti la folla comincia ad inco-
raggiare la propria squadra che scatta come un puro sangue
per terminare la partita assediando la porta avversaria. Pec-
cato che il cronografo dell' arbitro della «Vigor" sia corso
un po' troppo segnando la ch'usa della partita con 5 minuti
d'anticipo !
Due parole sul gioco della nostra squadra. L' estremo
blocco difensivo Schitarellich, Krznarich e Lana, giocò la
sua migliore partita. Schitarellich per quel poco che fu im-
pegnato, parò come un portiere di classe. Lana e Krznarich
non sbagliarono un pallone : decìsi, entrate a tempo, calcio
sicuro e potente, accordo perfetto. E' una barriera che non
si scavalca con tanta facilità. Il trio mediano fu l'ombra di
sè stesso : non difendeva con la consueta energia e non
riusciva a sostenere gli attaccanti. Gli avanti, non soste-
nuti dalla seconda linea, non potevano combinare, tanto
più che alla sinistra, Zsomraer e Lubin 111 erano marcati
a dovere, tanto che Zsommer non riuscì a tirare che qualche
raro traversone. Lubin III giocò di forza e di astuzia, ma
non riuscì a legare il gioco della prima linea e trascinare i
compagni nell'attacco perchè spietatamente francobollato.
Drizzi I, al centro, giocò come un veterano, a cui non
mancò nè il fiato nè la volontà di vincere. Drizzi II, è il
nuovo giocatore, che viene a rinforzare la nostra squadra.
Con un po' di affiatamento camminerà bene. Buon sangue
non mente. Denaro, all' ala destra, se la cavò molto bene.
Per il gioco da fermo Denaro sa tenere il nuovo posto;
quando deve trascinare il pallone o dribblare allora gli
manca il coraggio e il pallone gli viene „soffiato". Milos
giocò discretamente. Vezil fu migliore di Trsich. Lubin III,
Lana e Krznarich furono i migliori uomini in campo.
La Ginnastica a Fiume e a Riva
Ai Campionati Regionali di Atletica della Federazione
Italiana degli Sports Atletici eh' ebbero luogo il 17 maggio
a Fiume, prese parte il noto atleta della Società Ginnastica
Zara, sig. Attilio Devescovi, riuscendo primo nel lancio del
giavellotto e del disco, secondo nel lancio della palla di
ferro e nella corsa dei 100 metri.
Al Congresso poi delle Società Sportive a Riva
del Garda per i Campionati Nazionali luniores d'atletica,
tenuto sotto l'alto patronato di G. d'Annunzio, la Gin-
nastica, fatta segno a speciali manifestazioni di simpatia,
partecipò con deputazione e bandiera sociale e coll'atleta
Devescovi che fu classificato terzo nell'importantissima gara
del Quinquerzio (Pentatlon).
Alla Ginnastica venne assegnata la coppa della città
di Riva con la dedica : „Gli sportivi di Riva redenta ai con-
fratelli dell'italianissima città dalmata".
In occasione del giubileo di S. M. il Re
prese parte al grandioso corteo anche una rappresentanza della
Società Ginnastica, con bandiera, e la Direzione della Federa-
zione spedì al Ministro della Real Casa il seguente telegramma :
Ricorrenza fausto avvenimento prego V. E. voler offrire
Sua Maestà devoti fervidissimi omaggi Ginnasti di tutte
società Dalmazia affiliate Federazione Ginnastica Nazionale.
Ossequi. Presidente Verban.
Al telegramma inviato al Sovrano — eh'è Presidente
onorario della Feder. Ginn. Naz. It. — giungeva la se-
guente risposta :
Alia S. V. e a quanti a lei erano associati nella cor-
tese manifestazione Sua Maestà invia l'espressione del suo
animo grato. Mattioli.
Anche la Direzione della Soc. Ginnastica Zara inviava
al Ministro della Real Casa un telegramma del seguente
tenore :
Società Ginnastica „Zara" prega Eccellenza Vostra
voler porgere amato nostro Re reverenti omaggi espressione
sua imperitura devozione. Presidente Gazzari.
Il telegramma ebbe la risposta reguente :
Sua Maestà vivamente ringrazia codesta Società dei
cortesi graditi voti. Mattioli.
Al Congresso generale straordinario
dei soci della Società (jinnastica, ch'ebbe luogo martedì, 16m.c.,
nella Sala Rismondo del Palazzo Pozza, vennero approvati il
verbale del Congresso antecedente e tutte le modificazioni allo
Statuto sociale proposte dalia Direzione. Si è anzi deciso di
far ristampare Io Statuto, consegnandone copia a ciascun socio.
Venne approvata la lista di soci che formeranno il
Comitato elettorale per la scelta dei membri della Direzione
per il nuovo anno sociale.
Venne ratificato il deciso direzionale sulla intangibilità
dol fondo „Pro Palestra".
La proposta di aprire concorso per un posto, rimunerato,
di segretario amministrativo, il quale abbia doti organizza-
trici, dopo discussione, venne pure approvata.
E venne presa in considerazione la proposta del cav.
Verban, per la finanziazione dello Stadio, dopo lunga ed
interessante discussione.
I nostri morti
m II l.o m. c. moriva improvvisamente, per paralisi cardiaca, il
nostro socio fedele, e caposquadra della Società Diadora, Ivancevich
Giovanni.
Di sentimenti patriottici profondi, fu tenace e coraggioso com-
battente delle belle vecctiie battaglie per l'italianità nostra.
m E' morta il 20 m. e., dopo lunga malattia, Kozul Nevenca,
d'anni 12, assidua squadrista della nostra Ginnastica, una buona,
brava e promettente bambina, la cui fine prematura destò in quanti
la conoscevano vivo dolore.
m Nella primavera della vita, a soli 25 anni, e dopo breve ma-
lattia è morto il 22 m. e. lo studente in medicina Larry Petz, ottimo
nostro canottiere del «Diadora». Il defunto che per il suo intelletto
e la sua nobiltà di cuore, lascia di sè, in quanti lo conobbero, vivo
rimpianto, ebbe solenni funerali.
Povera bella giovinezza sfiorita! Pace!
m E' morto il 25 maggio in Lecco, il più volte campione d'I-
talia in schiff e sci. Nino Castelli, di anni 28.
Alle famiglie desolate porgiamo 1' espressione delle nostre sin-
cere condoglianze.
Gerente responsabile e direttore: dott. prof. Dell! Giuseppe.
Editore: „Società Ginnastica 2ara".
Tipografia: E. de Schonfeld.
sicura di ottima riuscita. Anche a Pavia la nostra Società
'Ginnastica inviò l'adesione di massinoa e l'augurio di ottima
riuscita insieme all'espressione di rammarico per l'impossi-
bilità di intervenirvi.
Il Comitato rispose con una nobilissima lettera in cui
mentre ringrazia per l'adesione e per 1' augurio che sa essere
quello di amici che ben a ragione possono dirsi interpreti di
sentimenti di quella gioventii italiana che ha il magnifico
orgoglio di essere la vigile scolta dei Fratelli Dalmati e che
nelle paUstre tempra le proprie forze ed educa gli animi
fidente nei più alti e luminosi destini della Patria nostra.
E dice che non può esimersi dall' esternare il proprio vivo
rincrescimento che gli venga a mancare 1 alto onore di poter
ospitare in Pavia, Patria dei Cairoli e di Pasquale Massacra,
la gloriosa Squadra Femminile Dalmata nel giorno che ri-
corda la storica data, sacra ad ogni italiano.
Che cosa farà la Direzione della nostra Società dinanzi
a questi insistenti inviti? Noi da sportivi diciamo: bisogna
andare ! Ma non siamo i cassieri sociali !
Al Convegno-Pellegrinaggio di Fiume
Gli sforzi della Direzione della Società Ginnastica Zara
diretti a poter partecipare al Convegno-Pellegrinaggio di
iFiume con un forte numero di ginnasti sono stati vani. Fal-
lite le trattative iniziate con la Società di navigazione per
poter avere, a prezzo equo, un piroscafo speciale con cui
si voleva organizzare una gita sociale a Fiume, e dovendosi
servire del piccolo piroscafo di linea, la Società dovette
accontentarsi di partecipare al Convegno con una sola
squadra di ginnasti rinunciando così alle produzioni libere
già preparate e ad un'accademia che si aveva in animo di
dare in teatro esclusivamente con nostri elementi.
La nostra squadra prese parte nella mattina della do-
menica al corteo che si svolse sotto la pioggia e che si
recò al Municipio dove la Presidenza Federale, in cospetto
delle squadre, offrì al Comune di Fiume un oggetto ricordo.
Nel pomeriggio prese parte al saggio collettivo che si svolse
nel campo del Club Sportivo Gloria.
La Società Ginnastica ebbe a ricordo del Convegno
Pellegrinaggio una medaglia del Comitato e una medaglia
d'oro del Comune di Venezia.
Ad Olocausta meravigliosa — ancora una volta il nostro
saluto fraterno.
CRONACA
Il saggio ginnastico aUo Stadio
Giovedì 18 u. s., alle 18, ebbe luogo allo Stadio
V annunciato saggio ginnastico. Le squadre maschili e fem-
minili, con la partecipazione dell' Eaef, precedute dalla
Banda del Ricreatorio, mossero dalla sede sociale percor-
rendo le principali vie cittadine. Lo Stadio, era affollato in
tutti gli ordini di posti. Sulla tribuna avevano preso posto
le autorità civili e militari, i rappresentanti dei Fasci, degli
Enti e delle Associazioni, humerose signore e signorine.
Dopo la sfilata delle squadre, che dinanzi alla tribuna ren-
devano il saluto, esercizi diversi vennero eseguiti con pre-
cisione ammirevole dai ginnasti cui il pubblico tributò ca-
lorosi applausi. Prima dell' esercizio collettivo vennero of-
ferti, da parte della Direzione della Ginnastica, bellissimi
mazzi di fiori alle distinte signore del Prefetto comm. Basile,
del vice-prefetto comm. Bellini, del colonnello medaglia
d'oro Ugo Pizzarello e del Presidente della Società, dott.
Ramiro Gazzari. Quest'ultimo con belle parole, porne, il
ringraziamento piìi vivo alle autorità civili e militari ed a
tutte quelle persone che in vario modo vollero dimostrare
il loro interessamento a favore di questa importantissima
istituzione, che, oltre all'educazione fisica, si prefigge lo
scopo di infondere negli animi dei giovani nostri il culto
della Patria. Rivolti speciali ringraziamenti all'infaticabile
maestro sociale prof. Felice Veglia — cui il pubblico tributò
fragorosi applausi — il dott. Gazzari espresse il suo vivo
compiacimento nel vedere assieme alle squadre della Gin-
nastica quelle dell'Enef, alle quali la Società si onora di
aver dato ospitalità nella propria palestra e chiuse il discorso
<ion vibranti parole, invitando i ginnasti ad elevare il grido
di: viva l'Italia! grido che venne lanciato da tutte le squadre
come un giuramento e una promessa. Seguì indi la premia-
zione, che si iniziò con la consegna d'una medaglia d'oro
quale ricordo del Concorso Ginnastico Adriatico al prestan-
tissimo prof. Veglia. Il distintivo sociale di benemerenza
venne consegnato alle signorine Bereitini Maria, Bonavia
Giuseppina, lurina Antonielta ed ai sig.ri Glavacich Eugenio,
Lorenzini Egidio e Vezil Bruno. Assegnati i premi riportati
al Concorso ginnastico internazionale di Firenze, alla Popo-
larissima di nuoto e alla Semifinale di Pesaro, vennero di-
stribuite le medaglie d'oro agli allievi capisquadra che spie-
garono un'intensa attività durante tutto l'anno sociale e
precisamente alle signorine Degiovanni Carlottina e lurina
Antonietta ed ai sig.ri Ballani Libero, Lorenzini Fernando,
PaoHn Tommaso, Tony Girolamo e Villicich Luigi. Finita
la premiazione, si svolse l'esercizio collettivo, eseguito da
tutte le squadre e diretto personalmente dal prof. Veglia,
esercizio che riscosse meritatamente prolungati applasi.
Oltre la Banda del Ricreatorio, diretta dal m.o sig.
E. Glavacich, che gentilmente prestò 1* opera sua, intervenne
anche la Banda reggimentale, diretta dal m.o sig. Carenzi.
Prestarono cortesemente servizio d'onore alla tribuna i Vi-
gili Volontari, mentre nello Stadio prestarono egregiamente
servizio d'ordine pubblico i militi della M. V. S. N. Ter-
minato il saggio, le squadre ginnastiche, precedute dalla
Banda reggimentale, fecero ritorno alla sede sociale.
A quanti in questo incontro vollero gentilmente pre-
starsi a rendere la manifestazione ginnico-patriottica riusci-
tissima, la Direzione della Società Ginnastica porge, a mezzo
nostro, i pili vivi ringraziamenti.
L'Unione Sportiva ,,Vigor*' di Senigallia
indirizza alla Presidenza della Ginnastica nostra una gentile
e affettuosa lettera, e tutta vibrante di patriottismo, per
ringraziarla delle accoglienze tributate alla sua squadra cal-
cistica in occasione degli incontri sportivi nella nostra città.
Mentre la Ginnastica ringrazia, anche a mezzo nostro, la
„Vigor" per le dolci e commoventi espressioni fraterne, noi
vogliamo riportare la chiusa patriottica della lettera nobi-
lissima:
Alla città ch'à sofferto e che soffre, alla forte
stirpe dei Dandolo, dei Morosini e dei Manin, alla seconda
Venezia, giunga in quest'ora, il caldo saluto di Senigallia
tutta, che mai comprese come oggi comprende quanto ci è
sorella quest'altra città di opposta sponda. Le parole sono
insufficienti ad esprimere ciò che noi sentiamo. Solo un' onda
d'affetto tumultua in noi e grida un osanna alla nuova Italia
voluta da noi per noi e per Voi.
Alla forte Squadra di calcio il nostro fervido augurio
di nuove vittorie, alla Ginnastica nuovi allori, alla Diadora
tutta la riconoscenza di quanto à fatto e fa, per sua gloria
e per quella dell'Italia nostra".
Congresso Generale Ordinario di Soci
della Società Ginnastica Zara
Martedì 28 luglio, alle ore 19, avrà luogo nella sala
F. Rismondo, del Palazzo Fozza, il Congresso Generale Or-
dinario di Soci, con il seguente
Ordine del giorno:
1. approvazione del verbale del Congresso precedente ;
2. relazione sull' attività sociale ;
3. relazione finanziaria;
4. elezione della Direzione per l'anno 1925-1926;
5. eventualia.
Il Congresso, giusta art. 33 dello Statuto Sociale, in
mancanza di numero legale, sarà valido in seconda convo-
cazione, con qualunque numerò di Soci, mezz'ora dopo la
prima convocazione.
Onorificenza
Il nostro socio dott. Maurizio Mandel è stato insignito
di motu proprio da S. M. il Re della commenda della Co-
rona d'Italia.
Di questa onorificenza eh' è meritato premio alla lunga
e tenace opera patriottica del dott. Mandel, sinceramente ce
ne compiacciamo e all' amico porgiamo le nostre fraterne
congratulazioni.
Gerente responsabile e direttore: dott. prof. Delli Giuseppe. Editore: „Società Ginnastica Zara".
Tipografia: E. de Schonfeld.
CRONACA
Tutte le Autorità locali e le Associazioni cittadine
hanno fatto pervenire alla Società Ginnastica Zara
la loro adesione. Pubblichiamo per intanto queste:
Il Presidente della Commissione Straordinario per
l'Amministrazione Provinciale on. Grand'Uff. dottt. Natale
Krekichy scrive :
La Reale Commissione straordinaria per l'amministrazione
provinciale di Zara, plaudendo alla iniziativa presa per la ricostru-
zione dello Stadio della gloriosa Società di Ginnastica, onore e
vanto della città di Zara, si compiace che questa sommamente e
incomiabile intrapresa varrà ad assicurare un fiorente sviluppo dei
giuochi sportivi che renderà sana e forte la gioventù zaratina,
temprandone le energie ed il carattere e promuoverà anche il bene
morale e materiale di Zara, oasi sacra al confine della Patria.
Alla magnifica Società della nostra Ginnastica la Reale
Commissione per l'amministrazione provinciale si pregia pertanto
di esprimere gli auguri più fervidi perchè la sua apprezzatissima
iniziativa, degna del massimo appoggio, raggiunga, con l'entu-
siastico consenso di tutti gli italiani, il nobile e patriottico scopo
a cui lodevolmente tende.
Il Commissario al Comune di Zara, Grand' Uff. Nob,
dott. Bartolomeo Andreoli, scrìve :
Mi sono vivamente compiaciuto nel rilevare la nobilissima
iniziativa di Codesto on. Consiglio, diretta alla ricostruzione dello
stadio della Società Ginnastica.
E sono sicuro che tutti daranno il massimo appoggio alla
intrapresa lodevole e patriottica, atta ad assicurare una istituzione
che, mentre tende al sempre maggior sviluppo dei giuochi sportivi
e al perfezionamento delle brillanti attitudini già dimostrate negli
stessi dalla nostra gagliarda gioventù, ha da riuscire di notevole
giovamento agli interessi materiali e morali della nostra città.
E così le tradizioni magnifiche della nostra Ginnastica, affer-
matesi ammirevolmente nei giorni grigi del servaggio, si avviveranno
di nuova luce radiosa sotto l'egida sacra del tricolore d'Italia.
L'attività sportiva e sociale delia Ginnastica
fu sospesa per tutto il mese di settembre per necessità
dì restauri al Palazzo sociale.
Rimase in attività solamente la Segreterìa per il fun-
zionamento della Direzione e delle relative Sezioni.
Con altro avviso nel mese di ottobre si comunicherà la
data di riapertura dei locali ed il prog^ramma sociale.
Polisportiva per Signorine
Il g-iorno 30 settembre 1925 avrà luogo, organizzata
dalia nostra Società, una polisportiva sociale per le squadre
femminili. Essa comprenderà le gare seguenti :
I Corsa veloce m. 60, II Salto in lungo con rincorsa,
II! Salto in alto con rincorsa, I'^ Palla spinta, V Tiro
€on l'arco.
Per la gara di Tiro con 1' arco le concorrenti dovranno
fare quattro tiri, e i punti, da uno a quattro, saranno con-
teggiati a seconda del cerchio colpito nel bensaglio.
Premi : alla prima medaglia vermeille, alla seconda
medaglia di argento, alla terza medaglia di bronzo. Alla
ginnasta che otterrà la migliore classifica complessiva sarà
assegnata una grandissima medaglia di argento.
Tessera personale di riconoscimento
La Direzione della Società Ginnastica Zara ha fatto
stampare la tessera personale dì riconoscimento dei Soci
per il novo anno sociale. E' stampata il bleu su carton-
cino bianco e si presenta in bella forma e finamente com-
posts. Da una parte il distintivo sociale con la data 1876-1926,
dall'altra il numero progressivo, il nome del Socio, alcuni
artìcoli dello Statuto, la firma del Presidente, e )o spazio
necessario per la firma del Socio.
La Direzione ha disposto per la consegna della tessera
a domicilio a tutti i Signori Soci, verso pagamento di una
lira. Con questa tèssera ogni Socio potrà poi ritirare presso
la segreteria sociale la tessera personale di riconoscimento
per ciascuno dei propri membri diretti di famiglia, verso
pagamento dell' importo di centesimi venti per tessera. Con
Ja presentazione delia tessera soltanto, ogni Socio potrà
frequentare la Sede sociale e intervenire a tutte le feste che
la Società è intenzionata di dare nei vari ambienti della Città.
Si raccomanda caldamente ai Signori Soci di voler pre-
munirsi in tempo utile delle tessere, per non subire indi
incresciose esclusioni.
Statuto della Società Ginnastica Zara
La Direzione della Società Ginnastica Zara, vincendo
difficoltà, ha fatto ristampare lo Statuto sociale ed ha di-
sposto per r immediata consegna dello stesso a tutti i Soci,
con apposito libro, come lo stabilisce l'articolo 8. E mentre
gli attuali Soci sono invitati a versare lire una per ciascuna
copia, i nuovi Soci, che saranno ammessi, dovranno
pagare il prezzo di vendila che è di lire due. Lo Statuto
stampato in forma nitida, ed in elegante formato, dalla
stamperia editrice E. de Schònfeld, porta sulla copertina il
distintivo sociale e l'anno di fondazione, 1876.
Nella prima pagina c'è l'elenco dei nostri caduti in
guerra, già allievi della nostra Società, e sempre presenti
nella memoria di tutti. Ne segue un breve, ma interessante,
cenno storico dell'attività svolta dalla Soc. Ginnastica Zara
sin dall'anno di fondazione 1876, attraverso tutte le sue
fasi le persecuzioni e i scioglimenti. Fu scritto da Vittorio
Verban. Segue lo Statuto sociale, con l'indicatura ai mar-
gini. Vengono poi undici regolamenti delle varie Sezioni, ed
infine i regolamenti di alcune coppe e premi trasmissibili.
Per i morti del „Veniero"
Il giorno 11 m. c., con la partecipazione delle
RR. Navi „Pisa" e „Ferruccio", ebbe luogo la commovente
commemorazione delle vittime gloriose del „Veniero", con
il rituale affondamento di una corona d'alloro.
Vi partecipò, su un motorino messo gentilmente a
disposizione dalla R. Marina, la nostra Società Ginnastica
con la Direzione al completo e una squadra adulti in divisa
con bandiera.
Per i nostri Bersaglieri
La notizia, rapidamente diffusasi, della prossima nuova
destinazione del 25.o Battaglione Bersaglieri qui di presidio
à prodotto nella nostra cittadinanza un senso di... stupore
e di dolore. Il tipico soldato italiano, che noi, nelle lontane
ore torbide, in silenzio, amammo e invocammo; il soldato
italiano per eccellenza che meglio, quasi, d'ogni altro incarna
l'anima nostra esuberante, che nella veemenza della carica
esalta la sitibonda d'amore veemente anima nostra se ne
dovrebbe andare, da qui, dalla terra infelice santificata dal
Bersagliere dalmata nella gloria del San Michele? Non può
essere..,.
Scongiurando la decisione ànno telegrafato al Ministero
della Guerra la nostra Società e i vari Enti cittadini, e non
ultimo è stato il Consiglio Sezionale della F. G. N. L a spe-
dire a S. E. il Ministro un telegramma di preghiera ad ot-
tenere la revoca del provvedimento.
Onorificenze
1 nostri soci dott. Sorich Miro, avv. Arnerich dott.
Antonio — il primo già ed il secondo attualmente vice-
presidente della Ginnastica — dott. Medich Tommaso e
Marsan Giovanni sono stati insigniti da S. M. il Re del-
l'onorificenza di Cavalieri della Corona d'Italia.
Meritato premio alle loro virtù civili, alla loro inde-
fessa attività a prò della causa nazionale, del loro esemplare
patriottismo che — e il dott. Sorich fu un perseguitato po-
litico — mai rubricò le proprie benemerenze nè mai le ca-
talogò per farsele scontare.
Ai neonominati Cavalieri porgiamo le nostre piìi sentite
felicitazioni.
Per chi noxt riceve la rivista
Qualcuno ci scrive di non aver ricevuto dei numeri
della nostra rivista. Li spediamo subito; e prendiamo da
questo lo spunto per pregare quelli dei nostri lettori che
eventualmente non ricevessero regolarmente la rivista, di scri-
verci senza complimenti, cosi noi potremmo rispedire e cer-
care di provvedere acchè l'incoveniente non sì ripeta-
Gerente responsabile e direttore: dott. prof. Belli Giuseppe.
Editore: „Società Ginnastica Zara".
Tipografia: E. de Schònfeld.
C. C. Postale.
Anno III — numero del cinquantenario
ZARA, nel giorno di S. marco 1926
Red. e Amm. in Sede sociale
[HiHHiril] iUHi
AGLI ATLETI DELLA MIA TERRA NATALE
Atalia volle: „^Dalmata progenie,
che non hai patria fuor da me più vera,
3ioma e Venezia sienti in cuor perenni,
d'Austria pur serva.
Soffri e\rammenta. d padri a figli e a figli
dei figli, in questa diluca vigilia
di me risorta, il mio trasmetteranno
santo retaggio.
Q,uale VSfatura su gF impervi spalti
de la bebia alpe incise la tua legge,
legge romana, tal in ogni pietra
sculta son io.
Con l'idioma, volontà di 9ioma,
e con San 'iM.arco, fede senza morte,
s affinin spirti, vigoreggin petti,
per l'alba certa:
per il gran giorno in cui tutta io risia
quella sognata ^Batria onnipresente
di tutt' i figli miei, di tutt' i figli,
sul Mare ostro'',
(guanto diletta, ne 1 età servile,
s ebber l'Atalia i ^Dalmati imploranti
l'avvento, d'oltre il mare senza pace,
del tricolore.
0 non inulta Xissa, ne la sera
de la sconfitta, il Monte Mariano
quale conobbe /' anelar febbrile
del ^Baiamonti.
Qiambico aedo, ne la diuturna
battaglia, fRrturo Colautti avventa
1 aguzza spada del sarcasmo contro
r Austria d'5ibsburgo.
<Sd (Srcolano Salvi intesse ambagi,
a vincer froda, dnfingesi Xuigi
Ziliotto contro lira ed il sospetto
de r oppressore.
0 dolorosi! o spirti inconsolati
de la mia gente, eroi non men veraci
del procorributo eroe, ne la trincea.,
dalmati atleti.
Per UGO PIZZARELLO.
Armarsi a guerra, muscoli di ferro,
temprate menti, i giovani, in patire,
col Sì del canto proclamando /' alta
lor discendenza.
Sì, da la fonte del parlar materno
sgorgato, in faccia al concussor, del patto
nostro giurato con V Atalia madre
fosti sigillo.
Xe membra al remo ause et al pancrazio
sisnellìr: diede vigor novo il ritmo
del tuo comando, no, de la tua voce
eterna, dtalia.
il Sì fu carne della nostra carne,
sorriso verbo d'ogni nostro amore,
d ogni battaglia fu grido, vessillo
d ogni vittoria.
Q.uattro Novembre, giorno di portenti,
di gloria giorno mai tal presagito.
X'orror, disperso, del servaggio piega
fronti e ginocchi.
Silenziosa lungo la marina,
la prece, quindi, in singultio di mille
e mille cuori squilla, e in urlo e in canto:
„il Sì trionfa''.
Preghiera breve, ahi non esaudita
tutta, pur ora pulluli ogni giorno
da i petti, muta, incora /' orizzonte
scrutano g// occhi:
Scrutan se appaia in luce di prodigio
la dolce Madre su dal suol marino,
scrutan di là de V isole petrose
r occiduo cielo,
d'ascio di spirti edotti ne la scuola
di pazienza veglia e si riarma
senz arma tranne quella del mai vinto
materno amore.
^Ber l'Adorata disperatamente,
per l'imminente aurora del ritorno,
^Dalmati atleti s'armano invocando
dal mar San Marco.
{Riproduzione riservata). ANTONIO CIPPICO.
mÉ
Io sono certo di interpretare il sentimento cordiale dell'in-
tera città, che adora questa sua Associazione, gridando un
evviva ai nostri illustri ospiti, all'on. Salvi, ai nostri rap-
presentanti dalmati e a tutti i congressisti".
Le affettuose parole del comna. Sani sono accolte da
grandi applausi. Cessati i quali, l'on. gr. uff. Natale Krekich
a nome della Commissione Reale per l'Amministrazione
della Provincia, tiene un nobilissimo discorso.
La parola delFon. Krekich
L'on. Krekich esordisce con l'esprimere la sua pro-
fonda compiacenza perchè egli assiste in nome dell'Ammi-
nistrazione provinciale alla solenne inaugurazione dei XXXVI
Congresso della Federazione Ginnastica Italiana onorata
dalla presenza del degnissimo rappresentante del Governo
Nazionale, l'illustre Prefetto dott. Pietro Carpani, al quale
egli si pregia di porgere il devoto e riverente suo omaggio.
Interprete dell' unanime sentimento di questa terra,
r on. Krekich compie il dovere gradito di rivolgere un entu-
siastico saluto agli onorevoli Conte Antonio Cippico, senatore
e Conte Alessandro Dudan, deputato - strenui tutori delle
nostre aspirazioni, dei nostri diritti e dei nostri interessi -
all'illustre comm. Sironi, presidente della Federazione, all'on.
deputarlo Salvi ed a tutti gli egregi partecipanti al Con-
gresso che, guidati da altissime idealità, si sono compiaciuti
di prescegliere questo estremo lembo della dalmata terra a
sede deir annuale loro riunione col duplice nobilissimo scopo
di riaffermare i vincoli da cui sono legati ai fratelli della
terza sponda e di conferire con la loro autorevole presenza
maggiore solennità e lietezza alla grande manifestazione
d'amore che Zara con fiero orgoglio tributa alla Ginnastica
Zaratina nel cinquantesimo anniversario della sua istituzione.
(Fragorosi applausi).
Coir essere stata prescelta Zara all' ambito onore di
accogliere tra le sue mura il XXXVI Congresso della Fe-
derazione, questa, afferma l'oratore, ha inteso con generoso
pensiero, di conferire alla diletta città nostra un premio
meritato per l'amore infinito e per iì lungo soffrire di cui
essa nell'aspro cammino della sua vita nazionale ha offerto
mirabili esempi in tutti i tempi ed in tutti gli eventi.
A questo punto l'on. Krekich mette in rilievo con
efficace parola le sofferenze infinite sopportate dalla città
nostra durante la lunga vigilia fino al memorabile pomeriggio
del 4 novembre, in cui le fu concesso di salutare con irre-
frenabile esultanza la redenzione di questo angusto lembo
di Dalmazia, premio condegno al suo amore infinito ed al
suo lungo soffrire. (Vivi applausi).
„Ma un nube di dolore e di tristezza - continua e
conclude cosi l'on. Krekich - avvolge ed offusca i nostri
cuori, che, se esultano per la conseguita redenzione di
questa oasi sacra, si struggono in lagrime per le deluse
speranze, per il bellissimo sogno incompiuto che noi ed i
nostri padri vagheg-giavamo cotanto.
Grande e grave, o signori, è stato il sacrificio - nelle
ore, purtroppo brevi, del vostro soggiorno tra noi vi sarà
dato di accertarvene - che nell'assetto adriatico è stato
imposto a questa Zara che langue disgiunta dai fratelli più
cari al suo cuore, soffocata nella sua vita spirituale e ma-
teriale.
Ritornati alle vostre sedi, nel ricordare le giornate
vissute nella città mutilata e nell' illustrarne l'innaturale suo
assetto, piaccia a voi di proclamare per tutte le terre d' I-
talia che Zara, fosse ancora più angusto il confine che la
serra e la soffoca, fosse ancora più duro il disagio che la
opprime e la abbatte, fosse ancora più amaro il dolor che
la preme, accetta e sopporta serena e fidente la triste sorte
che il destino le impone, perchè di tutti i dolori e di tutte
le amarezze è più forte, è più dolce la gioia di essere stata
ricongiunta alla Patria e per la Patria di m'vere ardendo.
(Fragorosissimi applausi).
Nel chiudere il mio breve dire esprimo il voto fervi-
dissimo che qui, tra i marmi di Roma e di Venezia, l'opera
vostra si svolga propizia agli scopi nobilissimi ai^ quali la
cospicua Federazione Ginnastica Italiana s'informa e s'mspira."
(Grandi applausi).
II saluto e l'augurio del Governo Nazionale
Salutato da un fragoroso applauso, il nostro Prefetto
gr. uff. Carpani dice:
„Per esplicito incarico di S. E. il Capo del Governo e
di S. E. Teruzzi, che non ha potuto venire tra noi come era
suo vivis-simo desiderio, sono lieto di porgervi il saluto
d'augurio del Governo Nazionale che, nel suo programma
di rigenerazione della stirpe, ben ha compreso l'importanza
dello sviluppo dell'educazione fisica che rappresenta acquisto
di forza, ordine e discipline.
E sono tanto più lieto di rivolgervi il saluto perchè
lo faccio qui da Zara e nel giorno di S. Marco.
Da Zara, dove la gloriosa Società Ginnastica, di cui
si celebra oggi il cinquantenario, ha saputo sempre, ed in
ogni occasione, e nei momenti più duri, tenere alto il ves-
sillo della fede italiana. (Applausi fragorosi).
Da Zara protesa nel mare che ricorda a noi giorni
lieti e tristi, ma che non conobbe mai viltà di nostra stirpe,
poiché, quand'anche mancarono virtù di condottieri o for-
tuna di eventi, sempre però rifulse il valore del popolo
nostro. (Grandi applausi).
Da Zara che nei malinconici crepuscoli s'invermiglia
ed infiamma per il sole che, come la sua fede, nelle ore
tristi non tramonta già, ma si volge più ardente alla grande
madre lontana.
E nel giorno di S. Marco : glorioso Patrono della
Repubblica serenissima che, degna figlia di Roma, questa
volle e seppe imitare non soltanto nelle opere civili - ricor-
date le forti muraglie erette sul mare a difesa della laguna
- Ausa romano - con ardire romano - ma più ancora nel-
l'affermazione della propria potenza nel mondo.
Di S. Marco che ha un simbolo ben alto e che pare
ben si addica alla nostra fede fascista: il leone dal volto
benigno con il libro aperto conscrittavi la dolce parola
PACE > pax tibi - pace a te - ma che il libro tiene saldo
e fermo con ugna possente a solenne ammonimento che la
pace che si offre è la pace dei forti generosi, non quella
dei vili o degli imbelli".
Una grande ovazione chiude le belle parole del Pre-
fetto, mentre la Banda suona la Marcia Reale.
Indi, accolto da una grande manifestazione di simpatia,
s'accinge a parlare l'avv. Giulio Sironi, presidente della
F. G. N. I.
Il discorso del Presidente Federale
Giulio Sironi
„Stamane, ripensando al nostro viagg-io fortunoso dt
ieri, ho quasi benedetto il piccolo sacrificio che ci fu im-
posto, acciocché ci rendessimo più degni della gioia riser-
vataci dalla giornata d'oggi. Grati per le vostre accoglienze,
è con un senso di rinnovata commozione e di intima rico-
noscenza che noi ci troviamo oggi fra di voi con un pal-
pito che noi propagheremo in tutta la gioventù italiana.
(Applausi fragorosi). Amici di Zara, la Società Ginnastica
ha per noi uno speciale significato ; essa non era soltanto,
come nelle nostre città, un asilo dove si raccoglievano gli
spiriti forti desiderosi di servire più fervidamente la Patria,
ma era un luogo dove il desiderio della liberazione diven-
tava spasimo, passione. (Applausi fragorosi). E' per questo
che io ho sentito con commozione echeggiare le note del
Boiti, dopo gli inni patriottici. Voi eravate ben degni di
essere il centro di questa suprema aspirazione di idealità.
(Applausi).
La voce dei fratelli irredenti
Quando la voce dei fratelli irredenti pareva fioca nella
nostra Italia e non aveva gran credito, voi, con le vostre
squadre, di cui non misuravamo l'abilità nè contavamo il
numero, voi venivate a domandare nei nostri concorsi la
speranza, la sicurezza, di successo delle vostre aspirazioni.
(Applausi fragorosi). E appena suonò l'ora della liberazione,
noi siamo accorsi a voi, a Trento, a Trieste, a Zara; noi
vi abbiamo mandato il nostro vessillo federale, simbolo del-
l'anima nostra, della nostra italianità.
Ora noi lo riportiamo per il 50.o anniversario di fon-
dazione della Società Ginnastica. Se il congresso non è il
concorso e non può suscitare colla vista di tanta gioventù
meravigliosa tutta la poesia dei nostri cuori, esso deve ma-
turare discussioni e deliberazioni che devono indicare quali
sono le nostre vedute a coloro che dirigono le sorti della
Federazione. Noi siamo sicuri che il Governo Nazionale ri-
solverà la questione della educazione fisica in modo vera-
fatta segno all'entusiasmo della cittadinanza, direi anzi al-
l' affetto di tutti. Si attraversa per le principali vie, tutta
la città per finire allo Stadio. E qu-, è indimenticabile la
bellezza e la grandiosità della scena offerta dal colpo d' oc-
chio del vasto campo, delle affollatissime gradinate, e del
palco reale. La solennità del momento assunse il massimo
grado all' arrivo di S. M. il Re, entusiasmo generale che si
rinnovò caldissimo alla sua partenza, avvenuta in mezzo
air accorrere di quella miriade di ginnasti che accorrendo
con le loro bandiere, volevano gridare il proprio saluto
ancora una volta all' amato Sovrano.
La sfilata delle squadre dinanzi S. M. si svolse ordi-
nata in magnifico modo tra 1' entusiasmo della folla.
Al passare della nostra squadra, si sente ovunque
echeggiare T Evviva alla Dalmazia Italiana. Venuta la nostra
squadra d'innanzi al palco Reale, una deputazione di gin-
nasti composta dall' alfiere Pietro Marussich, dal ginnasta
Concina e dal rappresentante la Società cav. Vittorio Verban
sale lesta i gradini e si presenta dinnanzi a Sua Maestà che
r accoglie con evidente compiacimento, stringendo la mano
al cav. Verban, il quale poi offre a S. A. R. la principessa
Giovanna un magnifico mazzo di fiori bianchi, con nastri
dai colori sociali, a nome dei compagni di Dalmazia. La
rappresentanza scende poi dal palco reale, fra 1' entusiastico
saluto della folla e delle bellissime Sarde, che nei magni-
fici costumi facevano corona a S. A. R.
Finito Io sfilamento si ebbe il meraviglioso spettacolo
della corsa degli alfieri verso il palco reale per l'omaggio
delle bandiere a S. M. il Re. Indi una squadra d' avanguar-
disti di Cagliari, ed una di ginnaste di Torino eseguirono
degli esercizi di squadra, in ultimo si eseguì il collettivo
da tutte le squadre presenti.
Con ciò ebbe fine il XIII Concorso Ginnastico nell' am-
plÌRsimo e ben costruito Stadio di Cagliari.
Omaggi
La nostra squadra al completo in divisa, con bandiera
porse il dovuto omaggio di fiori ai caduti Sardi. Indi si
portò alla sede della Eeonora dArborea, per offrire l'omag-
gio della nostra Società alla consorella, consistente nel sim-
bolico Leone di San Marco in bronzo, su un pezzo di roccia
del Dinara, con relativa dizione; omaggio dovuto alla
consorella, che vincendo ogni difficoltà, guidata dall' illustre
Presidente avv. Nonnoi, superò la piìi dura prova, organiz-
zando magnificamente il XIII Concorso Nazionale. Non po-
teva mancare un segno tangibile per quanto modesto, del-
l' amore, dell' ammirazione e della riconoscenza dei dalmati
ai fratelli dell' eroica Sardegna. La squadra si portò anche
alla sede del P. N. F. offrendo il messaggio del nostro
Fascio di combattimento, redatto dal Segretario provinciale
comm. dott. Maurizio Mandel.
La sera di domenica, nel grande teatro, ebbe luogo
la premiazione delle squadre, presenti tutte le Autorità, le
personalità, il Comitato Esecutivo, parecchie centinaia di
bandiere ed un' immensa folla di cittadini di cui parecchi
in costume sardo.
S. E. il Generale Sanna magnificò 1' educazione fisica
attraverso l'opera della F. G. N. I., citando ad esempio
l'attività di Zara con toccanti parole. L'avvocato Nonnoi
con il suo speciale modo di parlare - che entusiasmò
la nostra città il Piazza all'epoca del Congresso, offerse
la coppa di S. M. il Re alla Società Ginnastica Zara, come
quella che più stava al cuore di ogni Sardo. La consegna
seguì tra l'acclamazione dei presenti ed al suono della
Marcia Reale.
Parlò ancora di Zara e della nostra Terra, con pas-
sione, con fede, destando più volte la commovente parteci-
pazione entusiastica dell' in^mensa folla.
Quando fini il suo dire, comparve la nostra abbrunata
bandiera. Chiamato l'alfiere Marussich sul palcoscenico ebbe
il saluto lunghissimo delle bandiere e dai presenti al suono
dell' Inno del Piave. L' alfiere Marussich fu commosso del fra-
terno saluto sino alle lacrime. Momenti indimenticabili che
compensano di gran lunga ogni nostra amarezza e danno
sopratutto fede, molta fede. Parlarono ancora il Presidente
Comm. Sironi e 1' On. Salvi ricordando e accenando essi
pure alla nostra Zara.
La targa dono della Soc. Ginnastica Zara, frammento
di lastra marmorea con sopra un Leone di San Marco in
moleca e dizione, fu assegnata all'Ente Nazionale per l'E-
ducazione Fisica.
La sera di domenica, l'animazione per le vie, per le
piazze e per le rive della città era addirittura sbalorditiva.
Musiche e squadre di ginnasti che andavano e venivano con
folle allegria. Canti e scherzi d' ogni specie tra ginnasti,
divertivano chiunque non fosse stato rotto dalle fatiche
che procurano un grande Concorso in città lontana.
L' addio a Cagliari
Lunedì si prese la via del ritorno dopo aver salutato
amici nuovi e vecch', così come si poteva. La nostra
squadra offrì un omaggio di fiori alla signora del Presidente
della consorella Eleonora d'Arborea.
Alla banchina di Terranova, all' agenzia del Servizio
di Navigazione la massima confusione per il controllo dei
biglietti, ma sopratutto per la ressa ali imbarco purtroppo
non disciplinato. A bordo del piroscafo „Città di Bengasi"
cattivissimo servizio di vitto, non solo, ma poca ospitalità
da parte degli ufficiali di bordo verso i ginnasti d'ambi i sessi.
Demmo 1' addio alla Sardegna, ai fratelli di animo ga-
gliardo, di fede ardente, demmo loro il saluto con la massima
commozione. Telegrafammo esprimendo la nostra ricono-
scenza all' avv. Nonnoi Presidente, per tutto il Comitato
Esecutivo.
A Roma
A Roma, la nostra squadra si apprestò al più grande
rito : a rendere 1' omaggio in rappresentanza di tatta la gio-
ventù dalmata al ben amato nostro Duce.
Per r interessamento del nostro consocio Comm. dott.
Antonio Bucevich, la nostra squadra potè ottenere dal Capo
del Governo Nazionale un' appuntamento pel giorno di lu-
nedì 2 giugno alle ore 18.30, I ginnasti in divisa con 1' al-
fiere ed il rappresentante la Società cav. Verban, alle di-
ciotto precise si trovavano nell' antisala del Palazzo Ghigi,
e furono introdotti subito dopo, nel grande studio di S. E.
Benito Mussolini, dove messi in riga, resero il saluto. 11
Duce s' appressò subito alia squadra. Il dott. Bucevich pre-
sentò il presidente onorario della Società Ginnastica Zara
cav. Verban illustrando le benemerenze d' ante guerra
della Società. Il cav. Verban a sua volta presentò la
squadra. Il Duce accolse molto affabilmente, i nostri gio-
vani, e rivolse loro parole d'encomio per 1' esito ed il valore
sportivo addimostrato sin'ora nelle varie competizioni sportive.
Gradì con interesse, il dono offertogli, consistente nella
Porta Terraferma, opera del prof. Bersa, fusa in bronzo e
posta su cornice dì rovere, con dedica. Il dott. Bu-
cevich informò il Duce sullo stato odierno d'interramento
della Porta del Sammicheli.
11 cav. Verban offerse quindi, un magnifico mazzo di
rose bianche, legate dai nastri azzurro e bianco, con di-
stintivo sociale e stellina del cinquantesimo anniversario.
Stellina che portò la conservazione sulla vita della nostra
Società neir ante guerra. Il cav. Verban rivolse quindi pre-
ghiera al Duce di concedere il Suo patronato al Concorso
Ginnastico Adrintico del prossimo anno : patronato che venne
accordato con un netto „si". La espressa speranza di poter
vedere il Duce a Zara in tale occasione, ebbe in risposta
un categorico „no", che fu temperato dalla notizia della
Sua visita a Zara per la prossima primavera, dopo la
visita che farà alle varie città della Venezia Giulia.
11 cav. Verban pregò indi S. E. Mussolini di voler
concedere l'alto onore di una Sua fotografia alla Società.
11 Duce ordinò di far venire immediatamente un foto-
grafo per l'esecuzione di un gruppo con la nostra squadra.
E così oggi possediamo una fotografia che costituisce
uno dei più ambiti premi della nostra Società.
Indi il Duce congedò la squadra con auguri di nuovi
allori incitando a proseguire l'opera così bene iniziata e
sostenuta sin' ora e aggiungendo affettuose parole per la
città di Zara, che gli sta a cuore. Disse : „do la mano al
vostro presidente per tutti voi... addio ragazzi".
Uscimmo con la più forte impressione sull' Uomo
Grande, sul prediletto figlio d'Italia, sul felice ricostruttore
della Nazione.
11 cav. Verban venne trattenuto nello studio dove il
Duce chiese informazioni su Zara, e ricordò l'epoca di Mi-
lano, quando il Verban gli si presentava quale inviato
straordinario del Fascio Nazionale locale, convertito in Co-
La relazione
La relazione tecnica e virtuale della Olimpiade sarà
compilata dal cav. uff. prof. Cesare Tifi. Appena essa sarà
pronta sarà inviata alle autorità ed agli enti interessati.
quadrata nelle file dell'Avanguardia Giovanile Fascista, il
saluto affettuoso, messag^g^ero di nuovi g-loriosi destini, di
opima perpetua prosperità.
11 Sindaco di Vicenza
Fto. /l. Franceschini.
Ringraziamento
Il Comitato dell' Olimpiade, a mezzo nostro, ringrazia
infinitamente le Sigg. Verban Irma, lurcev Caterina, Arnerich
Celestina, Tamino Amarilli, Nadali Msria, tutte del Fascio
femminile di Zara, per i diversi preziosi servigi resi al Co-
mitato per l'Olimpiade.
Messag-gi
In occasione delia La Olimpiade Avanguardista ven-
nero inviati a Zìra i seguenti messaggi :
Governatorato di Roma.
Dal Campidoglio, li 19 agoste 1920.
Al Regio Commissario di Zara.
La balda rappresentanza degli Avanguardisti che par-
tecipa con gagliardia e con fede alle grandi olimpiadi
nazionali, reca a Zara, vigile scolta avanzata della romanità,
con cuore ardente, il saluto memore e affettuoso della Gran
Madre.
Voi, illustre rappresentante delia C ttà cara, accogliete
l'espressione della mia più alta considerazione.
Il Governatore
Fto. Filippo Cremonesi.
Municipio di Ancona.
Al Sindaco di Zara.
Ai baldi Avanguardisti che recano alla italianissima
Zara la loro forte giovinezza e la loro vergine fede, Ancona
affida il suo saluto per la sorella adriatica.
Dalla residenza del Comune, li 19 agosto 1926.
Il Sindaco.
Il Segretario della Federazione Fascista Laziale-Sabina
18 - Vili - 1926.
Avanguardisti di Velletn,
Recate sull'„Altra Sponda", in Zara italianissima, l'a-
nelito appassionato delle camice nere laziali e sabine che
custodiscono il sogno del nuovo volo delle aquile di Roma
sulle vette Dinariche.
Alala.
Il Segretario Federale dei Fasci Laziali-Sabini
Fto. Maraini.
Municipio di Cagliari.
A Zara, che dalla sponda del mare amarissimo guarda
con tenerezza di figlia alla ridonatale Madre; a Zara, che
nei suoi monumenti serba l'impronta della grandezza di
Roma e deliijardimento di Venezia, Cagliari, eletta, com' Essa,
a saldo baluiardo della Nazione sugli opposti confini, invia
à mezzo ddlla balda schiera di giovani Avanguardie il sa-
luto della terra di Sardegna.
A quésto saluto è fiero di unire il suo personale il
Sottoscritto, che fu tra le schiere che prrme portarono l'af-
fermazione della riconsacrata italianità alla ricongiunta ge-
nerosa Città dalmata ed italiana e che di essa serba in
cuore il più caro ricordo.
Dal Palazzo Civico di Cagliari.
Il Commissario Prefettizio.
Municipio di Vicenza.
Da Vicenza, il 19 agosto 1926.
Alla sorella città di Zara adriatica, romana ed italiana,
che accoglie tra le sue antiche mura, guardate dall'alato
leone marciano, la nuova gioventù dell' Italia fascita, allorché
heir ésercjzio oHmpiohico del corpo tempra l'animo alle
battaglie future per la nazione ; Vicenza — che con essa
conobbe il viriòplo antico d'amore alla serenissima Repub-
blica -— fhviài affidato alla sua gioventù disciplinatamente in-
Un articolo di Nino Fattovich
Sul Popolo d'Italia del 25 agosto, in un bell'articolo
intitolato Zara antiromantica, il nostro esimio concittadino
prof. Nino Fattovich scrive tra l'altro :
„Bisogna veramente ammettere che il mare non divide
ma congiunge se, isolata e sperduta, Zara sa vivere, come
vive, in armpnico ritmo con la vita della Patria.
Zara ha il culto dello sport, e cresce una gioventù
di salda tempra.
Nessuno ignora i trionfi dei campioni della Diadora^
la gloriosa società di canottieri che, ancor sotto il dominio
absburgico, conquistò il campionato nazionale. Nè fu mal
lo sport qui disgiunto da quella costante fiamma d'italianità,
che sempre ha colorato di patriottismo ogni sportiva ma-
nifestazione degli zaratini. Ond' è che la Società Ginnastica
di Zara (un modello di perfezione per la signorile vastità
dei locali, per l'attrezzatura moderna e per il numero dav-
vero sorprendente di soci) non vanterà al visitatore il suo
superbo passato sportivo con tanta passione con quanta si
affannerà ad attestargli la nobile e coraggiosa italianità
delle sue tradizion». E Vittorio Verban, l'instancabile ani-
matore dei giovani sportivi zaratini, si prodigherà sempre
spontaneamente per farti passare in rassegna i preziosi ci-
melii patriottici della „sua" Società ; i quali ti proveranno
all' evidenza come dai giorni dell'oppressione austriaca, al-
l' impresa dannunziana, fino a tutt* oggi la Società Ginnastica
Zaratina, ora schiettamente fascista, sempre sia stata all' a-
yanguardia della lotta nazionale.
Bella quest' armoniosa sintesi di cuore e di muscoli,
ove la nuova generazione zaratina tempra il sentimento e il
braccio per la speranza di domani.
CRONACA
La polisportiva
Domenica 15 agosto, favorite*da un tempo splendido,,
ebbero luogo, allo Stadio, le finali della Polisportiva della
Società Ginnastica Zara. Per merito della perfetta organiz-
zazione, le gare si susseguirono ordinatissime, e lo scelto e
numeroso pubblico segui con il massimo interesse lo svol-
gimento della manifestazione sportiva.
Fra le personalità intervenute sulla tribuna — aperta
al pubblico per la prima volta — notammo il Prefetto, gr.
uff. dott. Pietro Carpani, con la sua eletta consorte e col
capo di Gabinetto, cav. avv. Conte; il segretario politico
della Federazione-Fascio, comm. dott. Maurizio Mandel, con
la sua gentile signora; il cav. prof. Giuseppe Relli, membro
di sezione dell'Enef; il comandante del Presidio, colonnello
cav. De Renzi, con un gruppo di ufficiali; il seniore della
Milizia V. S. N., cav. uff. Antonio Giorgio, ed altri ancora.
Faceva gli onori di casa il vicepresidente della società, cav.
avv. Antonio Arnerich, in sostituzione del presidente comm.
prof. Carvin, assente da Zara.
Ecco i risultati delle gare :
Corsa piana m. 100, Lo Benevenia Italo, II Vuletin
Giovanni, III Cagliari. — Corsa piana m.o 400, I.o Vuletin
Giovanni, II Mosca, III Allacevich Ausonio. — Corsa piana
m. 1500, I.O Busan Giovanni, II Ceccoli Roberto, III Lori. —
Corsa con ostacoli, I.o Mussap Natale, II Benevenia Italo,
III Martinelli. — Salto triplo con rincorsa, I.o Vidaich Giu-
seppe, II Mussap Natale, III Toth Iginio. — Salto in lungo
con rincorsa. Lo Mussap Natale, II Toth Iginio, III Decovich
Renato. — Salto in alto con rincorsa, Lo Benevenia Italo,
II Mussap Natale, III Decovich Renato. — Lancio del gia-
vellotto, Lo Bertolini, del 157, II Vuletin Giovanni, III Mussap
Emilio. — Lanciò dolla palla di ferro. Lo Bertolini, II Braz-
zanovich Domenico, III Mussap Natale. — Lancio del disco^
DALMAZIA SPORTIVA
sceltissimo, fra cui si notavano le rappresentanze delle auto-
rità civili e militari, della Federazione Fascio, e numerose
signore e signorine.
Il cav. Verban a nome della Direzione dichiarò aperta
la sezione e invitò il presidente di essa Sig. capitano Gobbi
ad inaugurare la pedana. Il Capitano tagliò il nastro con
un colpo di sciabola. I due mazzi dì fiori che vi erano legati
vennero offerti uno alla gentile figliuola del Colonnello del
157.0 Regg. Fant. de Renzi cav. Eugenio, e l'altro alla
distinta signora del presidente della Società.
Alla inaugurazione tenne dietro una dimostrazione di
lezione di fioretto e di sciabola che il maestro d'armi sig.
Criscuolo svolse con il sig. capitano Gobbi, il quale si prestò
a fungere da allievo. Si ebbe poi un assalto di sciabola
fra i capitani signori Pierucci e Miucci, uno di fioretto fra
le signorine sorelle Berettini, uno di spada fra il capitano
sig. Pierucci ed il tenente sig. Devescovi, uno di sciabola
fra i signori Vezil e Liubissich, e da ultimo uno di sciabola
fra il capitano sig. Gobbi ed il maestro d'armi. Gli assalti,
che sono riusciti brillantissimi sono stati diretti dai signori
Criscuolo, Gobbi, Verban.
Durante l'ultimo assalto, il cav. Verban, a nome della
Società, offrì al maestro d' armi un bellissimo mazzo di fiori
con un nastro dai colori sociali, esprimendo l'augurio che
anche una lama dalmata possa partecipare ai futuri tornei
di scherma.
Diede fine alla serata un trattenimento di danza accom-
pagnato da un'ottima oichestrina. La simpatica festa lasciò
in tutti gli intervenuti un bellissimo ricordo e il desiderio
di veder quanto prima, in una pubblica accademia, i frutti
dell' insegnamento che con entusiasmo il maestro d'armi
ha subito iniziato.
Un gradito dono di Firenze
Il Comune di Firenze ha inviato alla nostra Società
un magnifico gonfalone con i colori della città, perchè possa
essere esposto in sede sociale, assieme con i gonfaloni degli
altri comuni che hanno fatto un dono analogo.
Il dono di Firenze è giunto oltremodo gradito per i
ricordi che esso risveglia in coloro che componevano le
squadre ginnastiche le quali parteciparono al Concorso Ginna-
stico Federale Internazionale di Firenze : ricordi di feste,
di accoglienze gentili, di facilitazioni senza fine da parte dei
privati, di associazioni, di autorità. Esso simboleggia
la fede sublime dei grandi figli della nobilissima città, primo
fra tutti il glorioso mutilato Carlo Delcroix, nostro Socio
Onorario ed amico sicuro.
Sappiamo che anche il Comune di Venezia invierà
alla Società un suo gonfalone, in segno di simpatia e di
fratellanza.
Sezione Scherma
E' incominciata l'attività della Sezione Scherma con
lezioni impartite dal maestro d'armi sig. Criscuolo tenente
Alberto secondo l'orario seguente:
Adulti', lunedi, martedì e venerdì dalle ore 20.30 in poi.
Giovinetti-, giovedì dalle ore 18 alle 19.
Le iscrizioni si ricevono in segreteria sociale nelle ore
d' ufficio.
Frequentano già le sale d' armi numerose persone ma-
ture e molti giovani, ma abbiamo notato la scarsità dei
giovanetti, mentre siamo convinti che l'esercizio della scherma
è un^ utilissimo esercizio fisico che non dovrebbe esser tra-
scurato da nessuno, tanto più quando esso è, come nel caso
presente, a facile portata di tutti.
Sezione Ginnastica
L'attività della Sezione Ginnastica è cominciata, come
di consueto, al principio di ottobre con l'orario e secondo
il programma pubblicato.
Se della frequentazione da parte di alcune squadre si
può esser soddisfatti, la stessa cosa non si può dire per
tutte, poiché in qualcuna si nota una deplorevole quantità
di assenze. Richiamiamo su questo inconveniente l'attenzione
dei parenti e dei giovani stessi, perchè le frequentazione sia
assidua, cosi da poter ritrarre dalle esercitazioni quei frutti
che solo si ottengono con l'assiduità, e da render meno
difficile il compito di chi deve preparare le diverse squadre
per le accademie e per il saggio.
Prossimamente avrà luogo la prima accademia di gin-
nastica dell'anno sociale e in palestra si lavora alacramente
per la sua preparazione. Vogliamo perciò sperare che tutti
gli squadristi saranno sempre presenti alle prove.
Sezione Danza
La Sezione Danza ha iniziato la stagione con i tradi-
zionali trattenimenti sociali che hanno luogo ogni domenica
dalle 20 alle 22 e che richiamano una grande quantità di
soci, i quali trovano in essi un simpatico divertimento.
Ai primi di novembre è cominciata la scuola di danza
per bambini, giovinetti ed adulti. A questo proposito dob-
biamo osservare che, mentre queste due sezioni sono fre-
quentate in modo confortante, quella dei bambini è invece
pochissimo numerosa. I piìi piccoli, appunto per la loro
giovinezza, vengono più difficilmente istruiti, ed hanno bi-
sogno di maggiori cure, e perciò proprio essi dovrebbero
cominciare a prender lezione all'inizio del corso; quelli che
vorranno iniziarlo troppo tardi, non avranno più tempo per
esser pronti a prender parte al tradizionale ballo di bambini
in costume. Procurino le mamme di condurre i propri bam-
bini alle lezioni in tempo utile e di far in modo che le fre-
quentino con assiduità.
Necrologio
Alla veneranda età di novantotto anni si è spenta in
questi giorni la mamma del nostro infaticabile direttore di
Sezione sig. Nicolò Degiovanni. Vada ad esso l'espressione
delle pili sincere condoglianze della Direzione e di tutta la
famiglia Ginnastica.
Il Circolo Canottieri „Diadora'' - Zara
ci comunica il bollettino delle obbligazioni estratte il giorno
5 dicembre 1926 : Serie A, numeri : 79 — 260 — SI-
STO — 208 — 474 — 280 - 106 — 1S6 — 17S — 461
158 — 49 — 341 154 — 7 — 155 — S45 — 405 — 48.
Oblazioni per la Società Ginnastica Zara
Dott. lamino Pietro, da Trieste, L. 28; Petz dott.
Eugenio, Pola, L. 25; Pattiera Alessandro, Ancona, L. 10;
Comm. Bellavigna Fulgenzio, Ancona, L. 10.
Per la nostra rivista
Prof. Mattias Giuseppe, da Trieste, L. 10; Dott. Mattias
Antonio, da Roma, L. 10; Fiorentina Verban, Vallarsa, L.
10; Bilos Bruno da Spalato, L. 20.
Gerente responsabile e direttore: Arrigo Zink.
Editore: „Società Ginnastica Zara".
Tipografia: E. de Schonfeld.
ORIOLI
CASA FONDATA NHIL 1768.
LA PIÙ' ANTICA FABBRICA DI LIQUORI IN ITALIA
Conto Corrente con la Posta
Anno IV — numero 13.
2ARA, Gennaio 1927
Red. e Amm. in Sede sociale.
d iiia Iiiiii iiii la i prii fatiu di laipionalo nidio
La Societaflinnastica T^ara vinte le difficolta che, per iorza di cose e per volonta di uomini, contrastavano
la partecipazione al campionato di calcio da parte della sua sguadra, si assunse il gravissimo compito colla
speranza che 1'appoggio delle autorita, della Federazione, dei cittadini, dei soci possa aiutarla a superare
felicemente la non semplice finanziazione dei campionato, il guale, oltre che il diretto scopo sportivo, ha
anche lo scopo di una efficacissima propaganda dalmatica sull' altra sponda.
Campionato di Il.a Divisione Lega dei Sud
trizzato ed affasc'nato dal canto delle nostre patriottiche
canzoni. I rosburgfhesi volevano sempre seatire le aperte
note dei nostra „Si" o la potente fiaramata d'entusiasrao
di „Air armi, ali'armi ondeggiano . . / . .
Sentivano la nostra passjone, partecipavano al nostro dolore,
ammiravano la grandezza dei cuore dalmato espresso nei
suoi inni. Partimmo da Rosburgo pieno il cuore della gen-
tilezza goduta, e con la coscienza d' aver riaccesa di luce
brillantissima la fiaccola non mai spenta della causa dalmata.
I calcisti a Rosburgo
Se i' esito sportivo e stato ppposto alle nostre previ-
sioni, se la vittoria tanto desiderata non ha voluto arriderci,
abbiamo ottenuto un successo ben maggiore, ben piu im-
portante, che giustamente insuperbisce noi zaratini e consola
noi sportivi. Abbiamo portato l'ardente anima di dalmati in
luoghi e fra persone che ci conoscevano soltanto di riflesso
e che anelavano la nostra presenza, e che oggi si gloriano
d' aver ospitato, seppure per poche ore soltanto, i fratelli
della Dalmazia tradita. Le accoglienze tributate con sincero
slancio fraterno dai rosburghesi agli zaratini, dimostraflo
chiaramente quanto grande sia T. amore per noi e quanto
profonda la tristezza che la nostra infelice situazione ovun-
que suscita.
Soltanto durante i 90 minuti di gioco noi siamo stati
trattati da calcisti che vengono per vincere e che devono
esser vinti; subito dopo la partita s'e visto il gentil popolo
rosburghese dimenticare la nostra aualita di sportivi ed am-
bire la compagni'a degli zaratini.
Appena arrivati alla stazione, una folla imponente ci
accolše con un delirio d'applausi, d'evviva a Zara ed alla
Dalmafcia, mentre la banda intuonava la Marcia Reale. Tutti
erano commossi e gli occhi ci cercavano con avidita scor-
gendo certamente in noi i rappresentanti di una terra
gloriosa e martire. Fummo ricevuti dali' indimenticabile
comm. Carlotti, commissario prefettizio di Rosburgo che
ebbe per noi parole lusinghiere improntate al piu alto pa-
triottismo. Ci condussero nella sede dell' U. S. dove ci fu
offerto un cordiale rinfresco, mentre di fuori la folla sempre
acclamava. Facendo un giro pel paese non si poteva non
rimaner commossi. La bella Via Nazionale era coperta di
manifesti inneggianti a Zara ed ai fratelli dalmati. Ovunque
accoglienze affettuose e parole gentili. La nostra entrata in
campo e salutata da un' ovazione e durante tutta la partita
il nostro gioco magnifico, tecnico e deciso e accompagnato
da sinceri applausi dei piii cavalleresco pubblico. AbbiamO
perduta la partita, e vero, e diro altrove il perche. Ci
consola il fatto che la štampa ci ha reso le piu alte lodi,
stimandoci una squadra decisa e tecnica, e che i rosburghesi
stessi confessarono di dover la vittoria non ai loro sforzi
belli e generosi, ma all'incapacita e parzialita deU'arbitro.
Ma di quešto parlera la relazione tecnica della partita.
Alk sera abbiamo avuto un gradito invito al modesto
cinematografo di Rosburgo, dove il pubblico rimase elet-
Đott. Luigi Lubin
U. S. Rosburghese batte Ginnastica Zara 3-2
Preselite una folla numerosissima, la partita ha inizio
alle 2.45. L' arbitro, sig. Carrozza, giunto in campo con suo
comodo, sbriga celermente le operazioni preliminari, poi
chiama a raccolta le due squadre che si dispongono nella
seguente formazione:
Rosburghese: Pasquali, Valenti e Rossi, Celommi, Gom-
berini e Diomede, Santini, Ardigo, Poltrinieri, Gardini e
Caraceni.
S. G. Zara: Schitarelli, Denaro, e Bittner, Rizzov,
Susco e Vezil, Drizzi II, Vuletin, Drizzi I, Lubin (cap.) e
Dettoni.
Gli zaratini, nei primi minuti insistono nel campo av-
versario, e conducono due bellisme discese che terminano
con un tiro alto di Dettoni e con una centrala di Lubin. I
rosburghesi pero si riprendono e portano il gioco nell'area
zaratina, impegnando seriamente i terzini e Schitarelli che si
libera da par suo. Dopo 10 minuti si delinea chiaramente la
fisonomia della partita. Gli zaratini, impossibilitati a svol-
gere un gioco in un campo sabbioso e molle, fanno retro-
ceder Drizzi II che giochera quale half. Gli avanti devono
abbandonare 1' idea di svolgere un gioco d'assieme, ma si
limitano a sgroppate individuali, durante le quali Lubin, il
miglior uomo in campo, segna il primo goal della giornata.
I rosburghesi non disarmano a questo smacco, ma piii pra- •
tici dei campo e incoraggiati dal loro pubblico e dali'arbi-
tro, prendono la prevalenza e danno modo cosi di far spic-
care tutta la potenza della difesa zaratina. Denaro e Bittner,
le due eroiche riserve, compiono meraviglie. Schitarelli si-
gnoreggia in porta. La seconda linea rompe inesorabilmente
le combinazioni avversarie. Lubin e gli altri avanti, vincendo
r impraticabilita dei campo, bombardano spesso la porta
Conto Corrente con la Posta
Anno VII — Humero 1-2. 2ARA, Gennaio-febbraio 1928. Anno vi Red. e Amm. in Sede sociale.
Ripresa
La gravissima crisi, determinatasi in seno alla Societa.
Ginnastica Zara soprattiitto in seguito al trasferimento del
presidente onorario cav. Vittorio Verban, centro ed anima della
nostra organizzazione, con la sua attivita infaticabile, le sue
ardimeniose iniziative, la sua fede e il suo entusiasmo tenaci
e purissimi, fece sentire i suoi dannosi effetti anche sulla nostra
rivista, che dovette sospendere le pubblicazioni pet alcuni
mesi.
Ora che, in grazia degli sforzi della solerte Direzione
e dei suoi piii fidi ed attivi collaboraioti, superato il primo
spiegabile momento di smarrimento che porto a gualche sosta
e a gualche indugio, la nostra associazioner riprende spedita
il suo cammino ad attingere guelle mete verso cui si sente
sospinta e dalle sue gloriose tradizioni e dal nuovo compito
affidatole dallo Stato che, non piii agnostico, come sotto i
passati governi, di fronte ali' importantissimo problema della
formazione di corpi gagliardi e di ben temprate volontd nei
giovani, ha inteso tutta V urgenza di regolare ed armonizzare
ćon recenti disposizioni 1' altivitd sportiva della Nazione; ora
anche guesta nostra rivista riprende, dopo alcuni mesi di
forzato silenzio, le sue pubblicazioni.
Le riprende anche perche sospinta dalle esortazioni e
dagli incitamenti che nel periodo della sua interrotta attivita
le son venuti da varie cittd della Penisola, certo piii che
per l'imporianza intrinseca delle cose forse non vili da essa
pubblicate, per amore a guesta martoriata terra di Dalmazia,
di cui la nostra rivista e la voće che diffonde il ricordo del-
r antico dolore e della nuova speranza tra le societa spor-
tive consorelle, le guali sempre, anche nei momenti piii
critici della Patria, seppero resistere alle lusinghe bianche e
rosse, e serbarono fede alle loro tradizioni patriottiche e irre-
dentistiche.
Riprendendo la sua attivita, la redazione confida che
nuovi collaboratori si aggiungeranno agli aniichi, mentre guesti
le si serberanno fedeli. Tale voto essa formula specialmente
per il prof. Felice VegUa, che, chiamato a Roma come inse-
gnante dell' Istituto superiore fascista di educazione fisica,
ha dovuto abbandonare la nostra cittd e la nostra Istituzione
alla guale diede per lunghi anni la sua opera intelligente.
Egli, che guesta nostra rivista ha visto nascere, che di essa
ha seguito tutte le vicende, e ne e stato il piii assiduo col-
laboratore, non vorrd certamente dimenticarla.
Non tracciamo programmi, non facciamo promesse di
cose nuove.
Se non ci venga meno il consenso di guanti finora ci
nanno onorato della Loro benevolenza, continueiemo Vopera
nostra con la passione e la fede di ieri, che sono guelle di
oggi, procurando di renderci sempre piii degni della fiducia
in noi riposta e della missione a noi affidata.
LA REDAZIONE.
Fano ospitale
(Impressioni di una nostra ginnasta).
Finalmente ia tanto attesa gfita della nostra squadra
femminile si e effettuata in modo insperato e sorprendente.
Slamo al gran giorno: alle ore 22 riunione alla banchina e
partenza da Zara, in compagnia dei prof.ri Felice Veg^lia e
Giuseppe Baione.
Al nostro arrivo ad Ancona ci attendono il podesta
di Fano, signor Blasi, la sigfnora Zangrando con delle „pic-
cole Italiane", il prof. SorcinelH con le signorine figlie, la
segretaria del Fascio signora prof. Mazzolini, il medico chi-
rurgo Hellmuth Hagemann, il signor Gerolamo Sollazzi ed
i due piccoli Zaratini convittori del colleggio Nolli, Svircich
e Gruber : montiamo sulle sette auto degli ospiti, e giun-
giamo in un baleno alla bella citta di Fano.
Una piccola sosta all'Abergo Moro Nolfi, per fare
una sommaria „toilette". Alle ore 9 nei pressi dell'Albergo
si forma il corteo composto dalle associazioni cittadine,
dagli Istituti e dal fior fiore dell'aristocrazia Fanese.
La citta era tutta pavesata a fešta ed il corteo avan-
zava tra due ali di popolo acclamante.
Dopo aver percorso parecchie vre, delle quali mi sfugge
il nome, arrivammo al Municipio, il cortile del quale rigur-
gitava dl gente festante.
Nella sala di ricevimento la prof.ssa Mazzolin^ ci dette
il benveauto con un discorso molto significativo, in nome
del podesta; indi ci fu offerto il vermouth d' onore e le
piccole Italiane ci offrirono dei fiori.
Alle 12.30 all'albergo Moro Nolfi 11 Municipio ci of-
ferse un pranzo al quale presero parte le autorita civili e
militari, la duchessa di Montevecchio, la nobil donna Blasi,
la contessa Castracane, la signora Betta Rossi, la signora
prof. Mazzolini e la signora Zangrando.
Nel pomeriggio avemmo un invito dalia gentile fami-
glia Sorcinelli, presso cui sostammo pochissimo dovendo
affrettarci per il balio dato in nostro onore al „Circolo
Cittadino". Le danze si susseguirono animate e noi dan-
zammo instancabilmente fino alla fine.
Come epilogo della giornata, la sera andammo a ve-
dere una bella film al Politeama, dove il nostro ingresso fu
accolto al suono della marcia reale.
Cosi terminava il primo giorno delle nostre piacevoli
fatiche.
Lunedi. Una visita brevissima ali'Istituto Tecnico pre-
senti i professori ed una analoga ali'Istituto Commerciale.
Una piccola sosta al Museo, senza poterci soffermare ad
ammirare i magnifici tesori d'arte di quella citta; quindi
alla richissima biblioteca „Fridericiana", e in fine alla scuola
d'Arte, dove, al nostro ingresso, un piccolo Dalmata ci
porse un bellissimo mazzo di garofani rossi.
Ed ora due parole per esprimere la nostra ammira-
zione ai bravi giovinetti allievi della scuola d' Arte, che
hanno fatto per noi degli artistici segnalibri di pelie. Una
visita di sfuggita al Coliegio Nolfi dove nuovi fiori ci ven-
nero offerti dagli Zaratini Svircich e Gruber; mentre la