66
Sezione V. Prodotti meccanici.
Strumenti da lavoro (zappe, vanghe, aratri
erpici ecc.) — Arnesi (forbici, coltelli, trin-
ciaforaggi, seghe ecc. ecc. — Attrezzi (zolfo-
ratrici, pompe, seminatori, spandifieno, sgranatoi
di apicoltura, di caseifìzio, di pollicoltura, di
bachicoltura, di pescicoltura, per la vinifica-
zione, di giardinaggio ecc.) — Macchine a-
gricole e forestali — Utensili minuti (pali per
viti, filo di ferro, mastelle, tappi, tinazzi, tubi,
sifoni ecc.) servibili per l'agricoltura, per la
caccia e pesca.
Sezione VI. Prodotti scientifici e tecnici.
Carte topografiche, geologiche, idrografiche
e orografiche di singoli distretti o comuni —
Campionari analitici di terreni — Collezione
di insetti ed animali utili e dannosi — Col-
lezioni scientifiche di pesci, di uccelli, di
piante e di minerali — Disegni, piante e mo-
delli di case rurali, di possessi e tenute mo-
dello, di ville, parchi, giardini e serre — Sta-
tistica — Invenzioni speciali applicabili al-
l' agricoltura ed all' industria agraria — Stru-
menti e collezioni scientifiche per l'insegnamento
agrario.
Sezione VII. Prodotti industriali agricoli.
Pietre e marmi lavorati — Saponi e pro-
fumerie — Tinture e concie — Lavori di
terre cotte, cementi e stucchi — Manufatti
di lana, seta, canape ecc. — Paste, biscotti,
confetture — Prodotti chimici e farmaceutici
(zolfi, solfati, vitriolo di ferro, insetticidi, di-
sinfetanti ecc.) — Concimi minerali — (po-
tassici, fosforici, azotati e a base di calce) —
Prodotti e cascami industriali per mangimi
(penelli, sale, farina di carne, sangue disec-
cato, orzo tallito ecc.)
EEGOLAMENTO GENERALE.
1. L' esposizione dei prodotti abbraccia soltanto
la Dalmazia. Per la Sezione V (prodotti meccanici)
possono concorrere anche estranei. Il posteggio è
gratuito, meno per gli oggetti della Sezione V. e per
le mostre ad 4. i pagamenti da farsi si combineranno
colla Direzione.
2. I campionari di tutte le sezioni non soggetti
a guasti e corruzione si conservano a tempo inde-
terminato, e si riportano ogni anno nei cataloghi.
3. Depositi di singoli oggetti per la vendita
corrente si accettano previo accordo colla Direzione.
4. Per mostre o collezioni presentate da singole
persone corporazioni o scuole che abbracciano più
sezioni assieme, e desiderano un posto riservato, si
deve ottenere il permesso dalla Direzione, ed a
spese proprie di dove provedere al necessario mo-
bilio pel collocamento.
5. I campionari devono essere accompagnati
coir indicazione seguente: oggetto — marca — e-
sponente — luogo — prezzo — quantità — osser-
vazioni.
6. Le firere e le esposizioni per sezioni o parziali
si faranno più volte all'anno, e in tale incontro si
pubblicherà un regolamento speciale per l'assaggio,
per la premiazione e per la vendita degli oggetti
previo accordo o permesso dell' esponente.
Una risposta air anonimo corrispondente
del „Dalmata"
La Società agraria della Dalmazia, istituita
esclusivamente per „il morale ed economico mi-
glioramento della popolazione, e per lo sviluppo
dell' agricoltura" non avendo nessuna tendenza
politica (§ 2. dello Statuto sociale) non può ne deve
far calcolo di qualsiasi manifestazione politica,
quand' anche tutti i partiti della provincia si stu-
diassero dì rimproverarla o denigrarla. Soltanto
allora quando un organo qualunque, si peritasse
d' intaccarla nella sfera della propria azione, noi
che siamo l'organo della Società, abbiamo il dovere
di rispondere.
Risponderemo perciò categoricamente.
La Società agraria della Dalmazia a conseguire
praticamente lo scopo, segue fedelmente le altre
società consorelle della Monarchia, ed in speciale
modo imita e persino a passo a passo segue le
pedate di quelle di Trento, Gorizia, Zagabria,
Osiek e Lubiana, le quali fanno tanto e tanto bene
alle rispettive province. All' esempio di queste la
nostra Società ha quindi organi propri, per meglio
diffondere in provincia il suo programma; ha con
gravi fatiche e gratuitamente aperto un'agenzia di
macchine e di attrezzi agricoli; un' altra per lo
smercio di concimi chimici; ed una terza per lo
spaccio di zolfi e solfati di rame e pompe irrora-
trici; tiene dei locali pel convegno dei soci, per
tenere conferenze e prelezioni tanto pei villici,
quanto pei cittadini; ha aperto un' esposizione
permanente per fare maggior reclamo ai ricchi e
svariati prodotti agricoli ed industriali della pro-
vincia, e da ultimo si adopera con tutti i mezzi e
sempre gratuitamente ad ottenere facilitazioni e
abbuoni ai propri soci nella sfera di propria azione.
L' anonimo negoziante del Dalmata con facile
leggerezza sorpassando tutti questi vantaggiosi
passi fino ad ora dalla Società effettuati, attacca
la stessa precisamente in due punti dove invece la
fortuna la favorì a vantaggio dei propri soci ed
in generale di tutto il ceto agricolo, vogliamo dire:
il solfato di rame e le pompe irroratrici.
In questi due articoli si taccia la Società nien-
temeno che di speculazione. Ebbene; lo invitiamo
a confutarci nei seguenti punti.
1. La Società agraria visto, che l'Eccelsa
Luogotenenza non poteva quest' anno assumersi
1' incarico per 1' acquisto di solfato, si rivolse con
calda preghiera alla Società agraria di Gorizia, la
quale con vivo interesse si occupò di facilitarle
P acquisto a prezzi di fabbrica, ma inutilmente.
2. La Società per arrestare almeno un esage-
rato aumento del prezzo che doveva prevedere,
ebbe delle trattative con negozianti privati di Zara,
poi con stabilimenti di Trieste e di Londra, ma le
condizioni d* acquisto non erano pratiche.
3. Si rivolse finalmente a New-York, e si potè
porre in vendita solfato di prima qualità, ossia
99» 96% a soldi 26 il chil. chiedendo contempo-
raneamente all'Eccelso Ministero, di abbuonare il
dazio di fio. due per quintale, nel qual caso la
Società si obbligava di venderlo a soldi 24 il chil.
ma ciò non si potè effettuare, perchè tale risposta
ancora non pervenne.
GAZZJ^TINO
Consiglio. — La sera del 11 corr. i membri della Di-
rezione della Società agraria della Dalmazia tennero consiglio
per r evasione di parecchi affari amministrativi.
Venne approvato un memorariale da presentarsi all' Eccelso
Ministero sul modo di arrestare i danni provenienti dalla clau-
sola. Il memoriale venne compilato da un comitato di 5 nomi-
nati ad hoc nella IX seduta. Il presidente comunica la grata
notizia che l'Egregio signor G, Perlini è disposto di facilitare
r impianto della scuola pratica di manufatture nazionali pro-
gettata dal sig. B, Vukié ed appoggiata dalla Società. Al con-
siglio erano presenti E. M. Vusio, P. prof. Lorini, F. Ivaeich,
prof. M. Katurié, E. cav. de Trigari, 0. Tamino, M. Pavissich,
prof. Batistié Nicolò, D. Alacevich, M. Luxardo, C. Mazzocco,
M. Mondini, P. Giampieri, P. Christofidis; e molti altri soci.
* * *
1 concimi chinile« pel tabacco. — Per ottenere un
prodotto molto maggiore dell'ordinario, si rende utile di leta-
mare il tabacco con concimi chimici. A tale uopo si osservino
le seguenti regole:
1. Qualche giorno dopo trapiantato il tabacco, si spargano
air intorno di ogni pianta 7-8 grammi di concime chimico. Ciò
si fà dopo una pioggia ; oppure si sciolga il concime nell' acqua
(i 7-8 gr. in V4 di litro) e si adacqui ogni pianta in giusta
misura.
2. Dopo sparso il letame leggermente si zappi all' intorno
la terra, oppure con 3 dita si mescoli il concime sparso colla
terra.
3. Quando il tabacco è alto 15-20 cent, allora lo si rizappa,
ed in tale incontro si faccia una seconda concimazione con
concimi chimici, però non più di 5-6 grammi per pianta. Anche
la seconda concimazione si può fare con concime chimico sciolto
neir acqua.
4. Se il tabacco è poco sviluppato, allora 2-8 settimane
dopo il rizappamento, quando si rincalza il terreno all' intorno
della pianta, si concimi per una terza volta soltanto con 3-4
grammi di concime, anche la terza concimazione si può farla
sciogliendo il concime nell' acqua.
* « *
Conferenze. — Domenica 13 corr. nei locali della Espo-
sizione permanente fu tenuta la seconda prelezione ai contadini
del distretto. Ve ne erano presenti in numero di 112.
I sig.ri Antonio prof. Nimira e Pietro Lorini trattarono
i seguenti argomenti:
I. Oydium; — descrizione e rimedi. — Peronospera vi-
ticola; — sua natura ed effetti,
II. Dimostrazione pratica sul modo di preparare ed usare
la poltìglia bordolese
Furono estratti i seguenti doni:
1) una brenta
2) sei kilogrammi di solfato di rame
3) una berretta (kapa)
4) un Mladi Poljodjelac.
Furono inoltre distribuiti 60 libretti di agricoltura.
Prossima prelezione Domenica 27 corr.
* *
Strumenti d'apicoltura in yendita. — Allo scopo di
favorire in provincia 1' apicoltura razionale, abbiamo combinato
col valente meccanico N. Milich di Zara per la vendita dei
principali strumenti d' apicoltura, dei quali i campioni si trovano
esposti nei locali dell' Esposizione permanente. Per ora si trovano
in vendita i seguenti: tanaglia fio. 1.30; coltello soldi 50; pa-
letta con raschiatoio uniti assieme soldi 70. Attendiamo pure il
campione della nuova arnia americana, e sul modello di questa
il falegname Vidakovié a mezzo della Società ne porrà in ven-
dita coir istesso prezzo che altrove costano. A suo tempo av-
viseremo :
*
« A
Spedizione sospesa. — Ci dispiace di avvisare che la
seconda spedizione della Dalmàtia che si dovea effettuare fra
il 12-15 maggio abbiamo dovuto sospenderla, perchè il sifone
della pompa venne sbagliato dalla fondaria di Graz, e perchè
le irroratrici non potrebbero funzionare come dovrebbero. E
un grave danno anche per noi, ma bisogna addatarsi, piuttosto
che ingannare. Intanto avvisiamo che teniamo a disposizione
V Austria a fior. 16; la Victoria a fior. 17.50, la Vermorél a
fior. 22 e la Syphonia a fior. 30, * * *
La legge sull'arrotondamento dei terreni. — Dal-
l'Eccelsa I. E. Luogotenenza riceviamo la grata notizia che
l'Eccelso Ministero d'agricoltura ha prolungato fino alla fine
dell'anno 1899 l'efficacia della legge 3 marzo 1868 colla
quale 1' arrotondamento dei terreni va esente da bolli e tasse.
Eaccomandiamo caldamente ai nostri possidenti di appro-
fittare di questa legge, e collo scambio dei terreni, arrotondare
i loro possessi, essendo questo la base per una coltura razionale.
* * *
Ancora due parole al Dalmata. — Il Dalmata ha
risposto air ultimo nostro articolo, confermando pienamente
quello che la Società agraria dichiara di essere — istituzione
perchè i soci possano fare buoni affari ed avere degli interessi
per messo della Società. — La buona volontà addimostrata dal
Dalmata coli' additare quale scopo dovrebbe avere la Società,
non possiamo valutarla, perchè i soci soltanto hanno voce in
capitolo, ed essi sono che decidono sull' indirizzo.
Socio però può essere qualunque ; ergo.,..
* *
Vendita solfato di rame. — L'Agenzia della nostra
Società tiene ancora in vendita una partita di solfato di rame,
e lo si vende in ragione di soldi 26 il chilogrammo.
* *
La legge sulla tutela dei beni campestri venne te-
sté pubblicata in ambe le lingue del paese in apposito hbretto.
Eivolgersi direttamente alla tipografia Vitaliani m Zara.
* *
Oblazioni. — Alla Direzione dell' Esposizione permanente
pervennero le seguenti oblazioni:
In morte della signora Palma Simicich dal Eev. Don
Marcello Mondini corone una; in morte del sig. Ferrari-Cupilli
dal Eev. Don Eugenio M. Vusio corone una; in morte del sig.
Giorgio Biedov dal sig. Marco Pavišić corone due, dal sig. Doimo
Alacevieh corone una e dal sig. Michelangelo Luxardo corone due.
L' Agenzia della Società agraria della Dalmazia
tiene in deposito concimi chimici controllati, per tutte le
colture principali della provincia, a prezzi di fabbrica.
Il catalogo delle qualità e dei prezzi si spedisce gratis
verso richiesta.
Avviso. — I locali dell'Esposizione permanente
sono aperti tutto il giorno, ed hanno diritto di frequen-
tarli i soci della Società agraria della Dalmazia tanto
di Zara quanto quelli della provincia. L'esposizione
permanente riceve con interesse da tutta la provincia
campionari di prodotti, e qualunque oggetto del regno
animale, veg-etale e minerale. Viene iscritto nel libro
dei donatori chi contribuisce per l'esposizione almeno
5 fiorini una volta tanto.
Un buono e pra-
tico sistema di
pompe per viti
contro la pero-
nospora è Pi. r.
priv. e patentato
sistema
„VERMOREL«
di Victor Fisch-
bein Vienna
Prezzo: Fiorini 16.50 ai pezzo
Agli acquisitori d' almeno dieci pezzi si accorda un
ribasso proporzionato.
Gii ordinr sono da inviarsi alla Società Agraria della
Dalmazia in Zara.
GAZZJ^TINO
Consiglio. — La sera del 11 corr. i membri della Di-
rezione della Società agraria della Dalmazia tennero consiglio
per r evasione di parecchi affari amministrativi.
Venne approvato un memorariale da presentarsi all' Eccelso
Ministero sul modo di arrestare i danni provenienti dalla clau-
sola. Il memoriale venne compilato da un comitato di 5 nomi-
nati ad hoc nella IX seduta. Il presidente comunica la grata
notizia che l'Egregio signor G, Perlini è disposto di facilitare
r impianto della scuola pratica di manufatture nazionali pro-
gettata dal sig. B, Vukié ed appoggiata dalla Società. Al con-
siglio erano presenti E. M. Vusio, P. prof. Lorini, F. Ivaeich,
prof. M. Katurié, E. cav. de Trigari, 0. Tamino, M. Pavissich,
prof. Batistié Nicolò, D. Alacevich, M. Luxardo, C. Mazzocco,
M. Mondini, P. Giampieri, P. Christofidis; e molti altri soci.
* * *
1 concimi chinile« pel tabacco. — Per ottenere un
prodotto molto maggiore dell'ordinario, si rende utile di leta-
mare il tabacco con concimi chimici. A tale uopo si osservino
le seguenti regole:
1. Qualche giorno dopo trapiantato il tabacco, si spargano
air intorno di ogni pianta 7-8 grammi di concime chimico. Ciò
si fà dopo una pioggia ; oppure si sciolga il concime nell' acqua
(i 7-8 gr. in V4 di litro) e si adacqui ogni pianta in giusta
misura.
2. Dopo sparso il letame leggermente si zappi all' intorno
la terra, oppure con 3 dita si mescoli il concime sparso colla
terra.
3. Quando il tabacco è alto 15-20 cent, allora lo si rizappa,
ed in tale incontro si faccia una seconda concimazione con
concimi chimici, però non più di 5-6 grammi per pianta. Anche
la seconda concimazione si può fare con concime chimico sciolto
neir acqua.
4. Se il tabacco è poco sviluppato, allora 2-8 settimane
dopo il rizappamento, quando si rincalza il terreno all' intorno
della pianta, si concimi per una terza volta soltanto con 3-4
grammi di concime, anche la terza concimazione si può farla
sciogliendo il concime nell' acqua.
* « *
Conferenze. — Domenica 13 corr. nei locali della Espo-
sizione permanente fu tenuta la seconda prelezione ai contadini
del distretto. Ve ne erano presenti in numero di 112.
I sig.ri Antonio prof. Nimira e Pietro Lorini trattarono
i seguenti argomenti:
I. Oydium; — descrizione e rimedi. — Peronospera vi-
ticola; — sua natura ed effetti,
II. Dimostrazione pratica sul modo di preparare ed usare
la poltìglia bordolese
Furono estratti i seguenti doni:
1) una brenta
2) sei kilogrammi di solfato di rame
3) una berretta (kapa)
4) un Mladi Poljodjelac.
Furono inoltre distribuiti 60 libretti di agricoltura.
Prossima prelezione Domenica 27 corr.
* *
Strumenti d'apicoltura in yendita. — Allo scopo di
favorire in provincia 1' apicoltura razionale, abbiamo combinato
col valente meccanico N. Milich di Zara per la vendita dei
principali strumenti d' apicoltura, dei quali i campioni si trovano
esposti nei locali dell' Esposizione permanente. Per ora si trovano
in vendita i seguenti: tanaglia fio. 1.30; coltello soldi 50; pa-
letta con raschiatoio uniti assieme soldi 70. Attendiamo pure il
campione della nuova arnia americana, e sul modello di questa
il falegname Vidakovié a mezzo della Società ne porrà in ven-
dita coir istesso prezzo che altrove costano. A suo tempo av-
viseremo :
*
« A
Spedizione sospesa. — Ci dispiace di avvisare che la
seconda spedizione della Dalmàtia che si dovea effettuare fra
il 12-15 maggio abbiamo dovuto sospenderla, perchè il sifone
della pompa venne sbagliato dalla fondaria di Graz, e perchè
le irroratrici non potrebbero funzionare come dovrebbero. E
un grave danno anche per noi, ma bisogna addatarsi, piuttosto
che ingannare. Intanto avvisiamo che teniamo a disposizione
V Austria a fior. 16; la Victoria a fior. 17.50, la Vermorél a
fior. 22 e la Syphonia a fior. 30, * * *
La legge sull'arrotondamento dei terreni. — Dal-
l'Eccelsa I. E. Luogotenenza riceviamo la grata notizia che
l'Eccelso Ministero d'agricoltura ha prolungato fino alla fine
dell'anno 1899 l'efficacia della legge 3 marzo 1868 colla
quale 1' arrotondamento dei terreni va esente da bolli e tasse.
Eaccomandiamo caldamente ai nostri possidenti di appro-
fittare di questa legge, e collo scambio dei terreni, arrotondare
i loro possessi, essendo questo la base per una coltura razionale.
* * *
Ancora due parole al Dalmata. — Il Dalmata ha
risposto air ultimo nostro articolo, confermando pienamente
quello che la Società agraria dichiara di essere — istituzione
perchè i soci possano fare buoni affari ed avere degli interessi
per messo della Società. — La buona volontà addimostrata dal
Dalmata coli' additare quale scopo dovrebbe avere la Società,
non possiamo valutarla, perchè i soci soltanto hanno voce in
capitolo, ed essi sono che decidono sull' indirizzo.
Socio però può essere qualunque ; ergo.,..
* *
Vendita solfato di rame. — L'Agenzia della nostra
Società tiene ancora in vendita una partita di solfato di rame,
e lo si vende in ragione di soldi 26 il chilogrammo.
* *
La legge sulla tutela dei beni campestri venne te-
sté pubblicata in ambe le lingue del paese in apposito hbretto.
Eivolgersi direttamente alla tipografia Vitaliani m Zara.
* *
Oblazioni. — Alla Direzione dell' Esposizione permanente
pervennero le seguenti oblazioni:
In morte della signora Palma Simicich dal Eev. Don
Marcello Mondini corone una; in morte del sig. Ferrari-Cupilli
dal Eev. Don Eugenio M. Vusio corone una; in morte del sig.
Giorgio Biedov dal sig. Marco Pavišić corone due, dal sig. Doimo
Alacevieh corone una e dal sig. Michelangelo Luxardo corone due.
L' Agenzia della Società agraria della Dalmazia
tiene in deposito concimi chimici controllati, per tutte le
colture principali della provincia, a prezzi di fabbrica.
Il catalogo delle qualità e dei prezzi si spedisce gratis
verso richiesta.
Avviso. — I locali dell'Esposizione permanente
sono aperti tutto il giorno, ed hanno diritto di frequen-
tarli i soci della Società agraria della Dalmazia tanto
di Zara quanto quelli della provincia. L'esposizione
permanente riceve con interesse da tutta la provincia
campionari di prodotti, e qualunque oggetto del regno
animale, veg-etale e minerale. Viene iscritto nel libro
dei donatori chi contribuisce per l'esposizione almeno
5 fiorini una volta tanto.
Un buono e pra-
tico sistema di
pompe per viti
contro la pero-
nospora è Pi. r.
priv. e patentato
sistema
„VERMOREL«
di Victor Fisch-
bein Vienna
Prezzo: Fiorini 16.50 ai pezzo
Agli acquisitori d' almeno dieci pezzi si accorda un
ribasso proporzionato.
Gii ordinr sono da inviarsi alla Società Agraria della
Dalmazia in Zara.
Nr. 18
persone di Sebenico, Spalato, Rag^usa, Cattaro etc. e-
rano a giorno di quanto si stava facendo, ed aiuta-
vano col consiglio perchè l'impresa riesca degna
opera di chi avea dato P ispirazione.
Ma non era ancor nata legalmente la Società, e
già s'incontrava il priniio intoppo, precisamente là
dove si dovea credere che la Società verrebbe accolta
a braccia aperte. Quali argomenti (poco onorifici!) si
portava in campo perchè la Società non abbia vita,
oggi non Io diremo „qui potest capere copiai''', diremo
soltanto che il giuoco andò per le lunge e forse oggi
non esisterebbe ancora la Società, se da Vienna non
fossero venute parole di conforto e di coraggio.
Fu il nostro presidente Vusio che nel maggio
1893 si portò a Vienna, e venne accolto con squisata
bontà da S. Eccellenza il ministro d'agricoltura e da
altri distinti consiglieri presso queir Eccelso Ministero;
e fu Sua Eccellenza il Conte G. di Falkenheyn che
incoraggiò l'impresa patriottica, per la qual cosa la
nostra Società gli è, e gli sarà sempre r conoscente,
poiché Io si può considerare come il primo socio fon-
datore della stessa.
Infatti un mese dopo la nostra Società era legal-
mente riconosciuta; e un mese più tardi — il 9 luglio
1893 — la sua esistenza era un fatto compiuto.
Premesso questo istoriato, l' A, dice delle frottole
e noolto male difende certi suoi colleghi e impressari
che volevano rigenerare la Dalmazia coi soli pini lau-
tamente pagati, quando asserisce che il presidente
Vusio ha fondato per suo conto la Società, che è
circondato da persone ricche, che suntuosamente vi-
vendo, non conoscono i bisogni del popolo, e che non
comprende lo scopo di questa Socielà, mentre noi
non comprendiamo quello che l' A. volle va dire.
A schiarimento di queste ed altre simili frottole,
gli diremo invece che appena la nostra Società venne
legalizzata, da Mie le parti insulari, litorali e montane
delia provincia pervennero lettere di congratulazione
e di adesione; che g'à nel primo mese se ne conta-
rono a centinaia i soci; che già nel primo mese si
potè fondare dm giornali econo mici-agricoli-morali, e
la Società avere il lusso di due organi propri, che
vivono, prosperano, hanno 40 e più collaboratori, sono
letti in tutti gli angoli della provincia, e fanno tanto
e tanto bene, — anzi hanno iniziati la vera èra del
risorgimento; che la Società incontrò il favore e l'ap-
poggio di tutti i 3 partiti politici della provincia, be-
ne visa e perfino protetta dai rispettivi loro organi po-
litici — il Narodni List, il Dalmata, il Srpski Glas,
e la Katolička Dalmacija', che fra i 1700 soci 'che
conta, si trovano persone di tutti i partiti e di tutti
i ceti, mirabilmente misto il ceto agricola e povero,
col ceto possidente e ricco; che dapertutto si fonda*
rono e si stanno fondando delle filiali (meno a Ragusa,
dove l'impetuosa ira del prepotente, ci scrisse un
amico, impiega ogni mezzo per impedirlo); che da
ultimo in un solo anno di vita la Socielà ha fatto già
molta strada, come lo vedremo altra volta.
Questi sono tutto fatti; e se la serena letizia ed
il pacifico lavoro della Società, venne già nel primo
anno di vita da alcuni turbato, questo, come lo di-
mostremo p.ù tardi, conferma ancor meglio l'impor-
tanza della Socielà, e la prepara attraverso difficoltà
nuovi campi di conquista, e bea meritati alori.
A questi fatti, chiudiamo questo articolo col ri-
portare testualmente il primo punto anarchico dell' A.
sfidando la barba d' Aronne a spiegarci magari il solo
senso.
Ako se uzme da rečeno društvo nema nikakve političke
šare, još manje ono može označivati presjednika, koji živi pri-
tbjanijem političkijem životom, koji naliči na onaj našega naroda,
biva, životom prostijem, sa màlenijem dohocima, sa velikom
štednjom, sa mnogijem dužnostima a skučenijem pravima. Ali
takav život nije ovog našeg presjednika. On se jagmi, da sebi
prisvoji posve druge osobine, pa nastoji da stvori sebi ekonomni
položai, koji je sasvijem protivan onome našega naroda. U tome
mu para nema. S toga mu se i čudimo kako on u svome or-
ganu često 0 sebi govori, da je borac za životne, narodno-eko-
nomne interese, i da su njegova ekonomna načela jednaka na-
čelima našega naroda.
Na ovo mora da pristane i sam gosp. Vusio, jer nebi
inače mogao oporeći, ako ima dva prsta obraza. Tada što da
rečemo 0 tom, njegovom društvu, kojemu je duša sastavljena iz
jedinaka sa masnijem plaćama, sa malijem poznavanjem narodno-
ekonomnijeh potreba, sa mnogo prava a malo dužnosti, sa la-
ganiiem radom i raskošnijem grackijem životom?! Još bi se
moglo pojmiti, kad bi takovi elementi, kojijema je na čelu pop
Vusio, tormulisali sredstežnu tačku kakvog staleškog pokreta,
kakve modem« gospoštine, ili kakve moderne kojiževničke kor-
poracije, te je posve nepojmivo, što se oni zagrću naroduijem
ekonomnijem životom, kad se u stvari njihovog društva takova
materija, na kojoj se narodni ekonomni preporod može toliko
isto pojaviti, kao što se može pojaviti grofovske gospostvo na
Mosećani. (Continua).
Diamoci alla vita di Campagna
Da uno studio testé pubblicato dal maestro d'agri-
coltura, signor S, M. Pjerotić, che porta per titolo
ma piaga della Dalmazia — riportiamo il seguente
brano, sul quale anche noi siamo pienamente d'ac-
cordo, confermando che una delle piaghe della Dal-
mazia si è appunto la mania del possidente di vivere
in città.
„Un buon signore di Spalato ultimamente mi di-
ceva, di passaggio per Sebenico, la campagna essere
un luogo di esilio; invece il compitissimo e gentilis-
simo cav. Fontana da Sebenico la ritiene a ragione, ua
luogo di paradiso. Il primo (Spalatino) senza volerlo,
significava l'andazzo comune: e il secondo signore
(Sebenzano) significava quello che è ritenuto davvero
da tutti gì'intelligenti e ricchi possidenti nei paesi
progrediti e civih d'Europa. Da noi in Dalmazia tutti
i signori vogliono vivere in città; 1' erede di poche
centinaja di fiorini di rendità all' anno, ammassate per
lo più a furia di operazioni d' usura, sì f^ Spalatino,
Zaratino, Sebenzano, Raguseo, Cattarino ecc. : in città
ia vicenda dei piaceri, le belle maniere, il teatro, il
caffè, la čitaonica, il gabinetto di lettura, la musica,
le manovre dei sokolaši, dei pompieri, dei braccianti,
le regate dei cannottieri ecc.; onde questa cittamania
è una delle cause dello stato attuale dell'agricoltura
in Dalmazia nostra.
Ho veduto nei paesi germanici, in Ungheria,
nella Stiria, nella Boemia, nella Slavonia ecc. tutto il
contrario. Al Tedesco p. e. ripugna rinchiudersi nella
città; abbisogna egli, come gli antenati suoi figliuoli
della foresta, dell'aria libera dei campi. La nazione
tedesca e l'inglese pure, può dirsi in campagna, ove
tutti vogliono essere nati, e chi non vi è nato, de-
sidera almeno morirvi. Questi suda a far denaro per
comperarsi pochi ettari di terra ove passare tranquillo
lungi dall'aria affamicata e pesante dei grandi centri
di popolazione. L'origine campagnarda è marchio
d'aristocrazia.
I grandi, i ricchi, i baroni, i conti i lord questi
ultimi (in Inghilterra) hanno stabile domicilio nelle
loro terre ; i membri del Parlamento Inglese p. e.
non tengono in Londra se non poche stanze per la
durata delle sessioni parlamentari.
carbonico ài questo e forn^c0 c(^ì p aljro potente
agei)te ^elja putri^ìone Vipgétalp.
La quanlit^ di ^opraloisfato da atQ^pìnistrarsi alle
terre, varia secon^ pjatjira di e^^ terre e delle
colture. Generalmente si osserva, che liei terreni fran-
chi, e in buone condizioni di fertillità prova bene la
dose d^ 400 a 500 chilogrammi per ef^ro. Dei ^o-
prafosfati minerali e fossili ce ne vuole una dose un
poco magg^ipre.
Per tutte le colture arative e pei prati conviene
sennpre aver riguardo alla quantità di prodotto dato
dal suolo l'anno antecedente, per rifornir (questo delle
perdite fatte. Ma dessi considerare che per avere il
migliore prodotto p. e. di barbabietole e di patate
devesi preferire l'alta' dose di ch.logr. 500; per le
piante cereali in genere bastano 300 a 400; e cosi
pei prati. Per le vigne e gli alberi fruttiferi coltivati
esclusivamente, la dose è ()i 400 a 500 chilogrammi
per ettarp.
JLa ffe&ca ai mfiwe
Scrive Antonio cav. de Vukovié
II
Ho digià rammentato che da noi, per rialzare le
sorti della pesca, si spendono annualmente, da parte
dello Stato, alcune migliaia di fiorini. Gli importi as-
segnati dai fattori legislativi a tale scopo devonsi
quindi considerare, in riguardo all' importanza dell' ar-
gomento, siccome insufficienti e con essi è difficile
raggiungere alcunché. Se, in generale, si desidera
ottenere qualche successo, l'azione della pubblica
amministrazione dovrjebbe esser più generosa, poiché,
per rialzare e soccorrere la nostra pesca, non sono
sufficieati le scuole di pesca, ma ci vogliono eziandio
sussidi pecuniari ed altre misure energiche.
L'importo netto della pesca sulla costa dalmata
ed istriana — per quanto vi si siano impegnate 3000
barche da pesca, con un equipaggio di 11.000 per-
sone — raggiunse, in questi ultimi anni, con stento
la somma di iVj milione di fiorini all' anno, cifra in-
significante se si rifletta quanto il nostro mare sia
ricco di pescagione. Nella somma suddetta non 6
compresa la pesca del corallo nè la pesca delle o-
striche nè il consumo locale. Quell' importo potrebbe
esser di molto superato, ed esso, ad ogni modo, di-
nota quanta ricchezza sia riposta nell'esercizio della
pesca, e con quanta efficacia potrebbesi giovare alle
condizioni economiche del Litorale, patrocinando quel-
V importante industria.
Fra le misure atte a rialzare le sorti della pesca
nomino in primo luogo la fornitura di sale ~ per
salare il pesce — ai pescatori e agli industriali che
s'occupano della salatura di pesce, — dai depositi
erariali a prezzo di favore. C,ò potrebbe farsi, da
parte dello Stato, senza sacrifizi pecuniari speciali, se-
gnatamente se alle nostre saline si desse un maggior
sviluppo, e con ciò si creerebbe pure alla popolazione
dalmata e, in generale, alla popolazione litoranea una
nuova fonte di guadagno. Ritornerò sull' argomento.
Qui mi permetto di rilevare soltanto che, anche in
altri paesi, p. e. in Francia, il sale necessario per la
confezione del pesce va esente d'imposta.
Fra le altre misure indicate a slanciare l'indu-
stria peschereccia, noto le seguenti;
=s=r«T=
1. L'istituzione di fondi di prestito per i pescatori.
Con sipili fondi si ottennio già brillanti risul-
tati in isyezia, Noi'vegia, Germania e Francia e con
ciò pure s'indennizzarono i pescatori dei mancanti
guadagni causati dalla decadenza della navigazione
veliera.
In Norvegia, in seguito ad una risoluzione dello
storthing nazionale, quel fondo ammonta a 400.000
corone, mentre poi altre 200.000 corone sono devo-
lute a promuovere la pesca di mare. Anche la Sve-
zia ha un simile fondo di prestito nel!' importo di
100.000 corone. In Germania poi si usano accordare
dallo Stato prestiti esenti di censo per la costruzione
di navi peschereccie.
2. Il conferimento di premi, e precisamente;
a) per armamenti di navi da pesca,
b) per la pesca superiore ad una stabilita quan-
tità normale.
Simili premi esistono già da anni, nel Belgio e
in Francia. La sola Francia impartisce milioni di
premi per la pesca in alto mare.
3. L'istituzione di casse di soccorso per pesca-
tori inabili al lavoro, le quali casse dovrebbero, al-
meno, esser sussidiate dai fondi dello Stato.
Anche consimili istituzioni vigono già, da anni,
in Francia, nel Belgio, in Danimarca.
4. L'istituzione di casse di assicurazione per
navi da pesca e per reti, come già esistono in Ger-
mania.
5. L'esenzione dei pescatori dalla tassa-industria,
come s'usa nella maggior parte dei paesi suddetti. —
La costa istriana è digià esente da quella tassa; an-
che i pescatori italiani ne sono esenti ; così che i pe-
scatori dalmati sono, presentemente, i soli che pagano
ancora la tassa-industria....
6. L'esenzione, perlomeno parziale, della impo-
sta-rendita per quegh industriali che s'occupano del-
l' industria razionale di salare e conservare il pesce,
esenzione già praticata in altri paesi.
7. L'istruzione primaria nel Litorale dovrebbe
aver di mira, quanto più possibile la pesca, e ciò in
modo speciale corredando le scuole con collezioni di
pesci allo scopo di impartire un'istruzione intuitiva.
8. L' attuazione d'ispettorati dì pesca, rispettiva-
mente di organi chiamati ad invigilare e mantenere
la dovuta disciplina nella pesca.
9. L'istituzione di corporazioni e società di pe-
sca, chiamate a promuovere -e sorvegliare gli interessi
della pesca. In rapporto a quest'istituzione sarebbe
raccomandabile la pubblicazione di un giornale di
pesca.
10. I danari incassati dalle multe, derivate da
infrazioni alle prescrizioni sulla pesca, dovrebbonsi
devolvere a formare, rispettivamente a sussidiare i
fondi sub 1. 2 3. 4.
Di pari passo coli' attuazione delle nominate mi-
sure, si dovrebbero pure colmare, nella nostra legi-
slazione, le lacune esistenti riguardo all' industria pe-
schereccia, e tutto il ramo pesca dovrebbe esser
regolato a seconda dei bisogni e delle condizioni at-
tuali. Oltre a ciò la statistica della pesca dovrebbe
esser fatta con un metodo più precìso e più completo
dell' attuale.
Di tutte le nominate istituzioni — atte a favorire
ia pesca — per il benessere deila nostra popolazione
litoranea, che da epoca immemorabile ricerca nella
pesca i suoi migliori proventi — da noi non esiste quasi
nessuna!.... Colla legge provinciale del 9 novembre
alcune proposte, degae d' esser prese in seria conside-
razione.
L' industria della pesca potrebbe prendere da noi
OH importante sviluppo anclie in rig-uardo alla coltura
delle ostriche e degli astici. Per quando riguardo la
coltura delle ostriche questo è in Dalmazia comple-
amente trascurala. Ne fa eccezione 1' impianto modello
d'uua coltura d' ostriche dell' armatore e capitano Bjelo-
vučić, presso Janjina sulla penisola di Pe jesac (Sab-
bioncello), il quale, non lesinando sulle spese e con
metodo eminentemente razionale, creò in Dalmazia
questa industria che meriterebbe d' esser imitata da
altri, e darà senza dubbio, al suo proprietario lauti
guadagni. Anche la coltura degli astici dovrebbe pro-
sperare nelle nostre acque. D' essa s' occupa da alcun
tempo iI_Ballico di Komiža sul!' isola Lissa.
Tanto la coltura delle ostriche, quanto quella
degli astici potrebbero raggiungere in Dalmazia —
specialmente se questa provincia fosse unita alla rete
ferroviaria europea e ne fosse in tal guisa facilitata
r espormzione dei suoi prodotti - un' importanza con-
siderevole in linea economica, permesso però che questa
ramo d' industria venisse esercitato razionalmente, e
fosse efficacemente sussidiato dallo Stato, la qual cosa
è indispensabile, vista la porertà predominate nel
paese e la mancanza in esso di capitali.
Sarebbe tempo che una forte inizitiva da parte
dei fattori autorevoli accorresse, finalmente, in aiuto
alla pesca e alla popolazione peschereccia in Austria i
Per mancanza di spazio non abbiamo potuto in-
serire 1' articolo IV „a schiarimento del nostro pro-
gramma»
I fermenti coltivati dei vino
Tutti sappiamo che il fermento del vino, o lievito
del vino, è un fungo microscopico che esiste allo
stato naturale sugli acini dell'uva al momento della
maturazione, e che ha la proprietà quando l'uva è
spremuta od anche semplicemente rotta ed ammassata,
di reagire col concorso d'altre sostanze sulla parte
zuccherina del mosto e di trasformarla in alcool, in
acido carbonico, in acido succinico ecc. : in conclusione
il fermento del vino è quel mirabile elemento che
esercita la principale azione sulla trasformazione del
mosto in vino e dal quale dipende essenzialmente la
buona o cattiva riuscita del prezioso prodotto.
Questo fungo è chiamato Saccaromice o fungo
dello zucchero. La fermentazione vinosa è provocata
da molte sorte di fermenti, ma uno solo secondo il
Pasteur, avrebbe la proprietà di condurla a buon fine
e questo è lo i^accaromice ellipsoide, chiamato Lievito
ellistico, il quale non apparisce nell'uva che al momento
che questa é giunta a maturazione; può accadere che
una maturazione imperfetta per vendemmia anticipata
0 per contraria stagione comprometta il buon esito
della fermentazione. Di qui la convenienza e talvolta
forse anche la necessità di riparare con l'addizione del
lievito di vino.
In questi ultimi tempi in Francia, una schiera
di eminenti chimici microbioligisti hanno profonda-
mente studiata l'importante questione della influenza
dei fermenti sul miglioramento dei vini, e mercè di-
ligentissimi esperimenti, giunsero a svelare alla eno-
logia un nuovo meraviglioso progresso della scienza,
quello della preparazione dei fermenti puri coltivati,
Conforme alle esperienze comunicate all'Acca-
demia delle Scienze di Parigi, fu riconosciuta l'in-
fluenza dei fermenti sul profumo dei vini, e questo
profumo rappresenterebbe quello del vino dal quale
proviene, per cui con questa scoperta, sarebbe offerto
all'enotecnica un mezzo utilissimo per avvantaggiare
la produzione.
Ogni enologo potrà dunque a suo piacimento
ottenere coi rispettivi fermenti del Bordeaux, del
Chablis, del Champagne, del Johannisberg ecc.
Riportiamo quanto scrive in proposito 1' egregio
Patria nel Corriere Vinicolo del 25 Agosto;
„I vantaggi che si avrebbero dall'aggiunta nel
mosto comune, dei fermenti puri coltivati, tratti dai
vini fini di merito riconosciuto, sarrebbero i seguenti:
si impediscono le fermentazioni di cattiva natura, tanto
temute dai vinìcultori e tanto nocive alla conservazione
del vino; si aumenta il grado alcoolico nel vino di
1 a 2 gradi; si ottiene un liquido che si chiarifica
rapidamente; infine sì comunica al vino, ordinario, un
profumo che si avvicina più o meno al vino da cui
il fermento venne tratto, migliorandone in tal modo
la qualità. Naturalmente i fermenti puri coltivati del
vino, non si possono ottenere che nei laboratori chi-
mici con sistemi rigorosi e da microbiologisti quali
Louis Marx e Georges Jacquemin, chiunque quindi
può fare acquisto di questi fermenti per provarli sopra
i mosti delle sue cantine."
Come s'impieghino i fermenti, come agiscano
sul vino e dove si acquistino, abbiamo scritto il pas-
sato anno nella lusinga che anche da noi si facessero
delle prove; ma temiamo.... n. m.
GAZZETTINO
ATTÌSO
Quei signori soci che non pagarono il canone fino alla
fine del corr. anno, riceveranno un vaglia postale, pregandoli
gentilmente di spedircela tosto.
N.ro 1238
Protocollo della seduta XI della Direzione della Società
agraria della Dalmazia.
Zara 19 ottobre 1894
Constatato il numero legale dei membri componenti la
Direzione, il Presidente apre la seduta alle pom.
I. L'edifizio per l'Esposizione permanente.
Si constata che gli attuali nuovi locali sono almeno pei
primi momenti sufficienti, essendovi il richiesto pazio per 250-300
esponenti. Si stabilisce però che quando gli attuali locali non
fossero più sufficienti, sarà necessario di progettare un nuovo
apposito edifizio, ed anzitutto rivolgersi all' amministrazione co-
munale per avere T area necessaria.
IL Per estendere la frutticoltura, specie le mandorle e le
marasche.
Si approva la proposta del cons. M. Cattich di racco-
mandare con preferenza la coltura dalle mandorle, e queste
però, giusta l'osservazione fatta dai cons. P. Christofidis e E. Bozié,
di buona qualità, essendovi una rilevante difi'erenza commerciale
fra qnalità e qualità. Fra le deliberazione prese in proposito.,
viene raccomandato alla Direzione di incamminare delle pra-
tiche per tenere un vivajo proprio di mandorle, allo scopo di
poterle di preferenza venderle ai soci a prezzi ridotti.
III. Statuto per la protezione degli animali.
Colla solerte cooperazione di due specialisti che pure
si travano presenti alla seduta, viene discusso e dapprovato
lo statuto „Società dalmata per la protezione degli animali^
croato, la quale anche ci accordò delle stria in Zara, ed i signori Michelangelo
facilitazioni speciali; ed i benemeriti Luxardo, Romano Vlahov e Marco Pa-
fratelli Etsmondo i quali accordano a visić.
tutti i soci il prezzo di passagio mili- Chiudiamo la relazione colla co-
tare. scienza che la nostra Società pos^a as-
La Direzione è in dovere di mo- serire di aver essa pure portato delle
strarsi riconoscente anche alla spelta- pietre per innalzare quell'edifìzio che
bile pri V. I. R. Direzione delia Sudbaho si chiama il risorgimento morale ede-
che in più occasioni ridusse a parecchi conomico della popolazione dalmata e
soci i prezzi di passaggio, per visitare lo sviluppo dell' agricoltura,
esposizioni 0 imprendere viaggi per studi Sebbene grande è il materiale che
agricoli. ancora vi manca, noi incoraggiati da
, Finalmente dobbiamo esternare la questi primi successi, continueremo fi-
nostra gratitudine alla spettabile Amm. duciosi nella via intrapresa, anticipata-
Comunale di Zara la quale per 6 mesi mente sicuri che non mancheranno a
ci diede gratuitamente dei locali prò- sorreggerci e incoraggiarci e 1' Eccelso
visori per i bisogni della società — e te- IM i nistero d' agricoltura e le autorità
stè ci accordò una generosa rimunera- superiori della provincia, e generosi e
^.ione fìssa per l'anno 1895. caldi patriotti; mentre da parte nostra
Un altra notizia grata e interes- sapremo al bisogno risolutamente com-
sante sono i benefattori della nostra So- battere quegl'elementi ostili che pur
cietà che materialmente l'appoggiarono troppo inceppano ogni patriotica im-
con sussidi in denaro. E princio sempre, presa, e infestano la Dalmazia per con-
come in tutte le imprese patriotiche e durla alla catastrofe,
utili per la popolazione, si presenta la In questo piacevole conforto, in
generosa mano del nostro cavalleresco questa patriotica impresa, armati col
Imperatore e Re, coli' elargirci un ge- motto viriliter age et confortetur cor
rosissimo sussidio. Un generoso sussi- tuum noi sempre devotamente grati a
dio ce lo diede l'Eccelso I. E. Mini- Colui che diede origine alla nostra
stero d'agricoltura; le loro A A. IL e Società, e dapoi magnanimamente ge-
RR. gli arciduchi Lodovico Vittore e neroso le diede più vita e slancio colla
Leopoldo Salvatore e l'Eccelsa Dieta sacra parola, colPappoggio morale e con
dalmata. Finalmente si mostrarono ge- abbondante sussidio, di tutto cuore in- >
nerosi verso la nostra Società la spet- nalziame un triplice evviva all'Augusto
tabile Camera di commercio ed indù- e Sacro Monarca
FRAXUGlBiBCO ttXUSEPFB X.
Zara 2 gennajo 1895.
Il presidente
VUSIO m. p.
Segretario D. Alacevich
ciamo di additare questo esempio, perchè
quando ci fosse da noi intraprendenza, non
pochi dei nostri prodotti acquisterebbero ben
presto fama sui grandi mercati, come siamo
certi li acquisteranno i fratelli Mardessich
colle già note eccellenti sardelle di Lissa.
Consìglio.
La sera del 16 gennaio a. e. la Dire-
zione tenne consiglio, nel quale si delibera-
rono i seguenti argomenti.
I. Si decise coi modesti mezzi che di-
spone la Società di festeggiare il giubileo di
S. M. l'Imperatore e Ee. Venne perciò no-
minato un comitato che stabilirà entro il corr.
anno sul da farsi. — il comitato è composto:
dal conte Colano de Fanfogna, da Natale òu-
dina e da Doimo Alacevich.
IL Viene nominato a I vicepresidente il
conte Colano de Fanfogna, ed a IL vicepre-
sidente il D.r Filippo Wolf.
IIL Sulle assicurazioni degl' impianti
contro la tempesta, dopo lunga discussione e
dopo i pareri sentiti dal conte de Fanfogna,
dal Zarié, Božić e Katic, venne deciso di di-
stogliere quelli che ne facessero domanda,
essendo il tasso d'assicurazione molto forte.
Si decise di trattare sopra questo argomento
in seduta speciale, se cioè si potrebbe in Dal-
mazia istituire una Società generale d'assicu-
razione.
IV. Si decise di aprire la sottoscrizione
pel solfato di rame e per i zoM.
V. Si stabili di stipulare un contratto
per la vendita di irroratrici.
VI. Dietro proposta del cons. Kattieh
si stabili di avviare delle pratiche colle Espo-
sizioni permanenti della Monarchia, ed even-
tualmente colle esposizioni temporanee, per
esporre i principali prodotti della Dalmazia
che pervengono alla nostra esposizione, onde
facilitare e sviluppare lo smercio degli stessi.
VII. Si prendono delle deliberazioni sulla
nomina da farsi di alcuni soci onorari dalla
provincia.
Vin. Si stabilisce di rivolgersi all'ec-
celsa Dieta dalmata per un sussidio a favore
dell' Esposizione permanente.
La nuora legge sulla diyisioiie dei beni
comunali.
Sua Maestà I. e E. A. ha confermato colla
lt*gge 9 gen. 1895 la modificazione dei §§ 1
e 4 della legge prov. 27 maggio 1876 sulla
divisione dei beni comunali. Con queste mo-
dificazione si potrà estendere con maggior
facilità in tutta la provincia la tanto deside-
rata e necessaria divisione dei beni comunali,
che desideriamo la si possa effettuare quanto
prima, poiché apporterà una sensibile evolu-
zione nelle nostre condizioni agrìcole, con
grande vantaggio pel risorgimento economico
della provincia. Sono parecchi anni che su
questo argomento abbiamo insistito con per-
severanza, e abbiamo scritto a dozzine di ar-
ticoli. Ora colla legge approvata, veniamo al-
l' opera.
Di una lettera al D.r Klaié.
Nella memorabile seduta dietale del 2à
gennaio, fra gli oratori che parlarono sulle in-
felici condizioni economiche della provincia,
abbiamo sentito un' interessante discorso del Dr.
Klaié. Eiservandoci di occuparcene, dobbiamo
intanto anticipatamente notare che in chiusa
allo stesso, egli dichiarò che ancora più im-
portante dell' istituto di credito, sarebbero per
la Dalmazia le società villiche o casse di ri-
sparmio. E' questa una dichiarazione impor-
tantissima, perchè detta da persona malto com-
petente, da capo della maggioranza dietale,
dal rappresentante la Giunta. La nostra So-
cietà che tiene come primo quesito del suo
programma l'istituzione di casse di risparmio,
la sera stessa indirizzò in forma di petizione
una lettera al D.r Klaié, pregandolo perchè
egli volesse iniziare di fatto quest' istituzione,
e additandogli come mezzo il più pratico l'as-
sunzione di un prestito da parte della Giunta,
in quelle forme nelle quali venne più volte
scritto nel „Seljak" del passato anno.
Consiglio.
Ai 29 gennaio la Direzione della Società
tenne consiglio sotto la presidenza del vice-
presidente Dr. F. Wolf, nel quale venne deli-
berato :
1. presentare all'Eccelsa Dieta dalmata
una petizione col relativo abbozzo di legge per
la riforma della legge 2 maggio 1886 sui con-
sorzi distrettuali e sul consiglio provinciale d'a-
gricoltura ; e
IL Di presentare alla stessa una peti-
zione per un progetto di legge tendente ad
utilizzare gli escrementi umani per 1' agrieol-
tura, e regolare la tenuta dei letamai.
Lettera aperta.')
Onorevole Signor
Giorgio Biankini
deputato alla Dieta Dalmata Zara.
Nella seduta dietale del 24 gen-
najo a. c. Ella, Onorevole Signore,
neir interessante discorso tenuto sulle
mìsere condizioni economiche della
Dalmazia, fece onorifico cenno del
giornale sociale il Seljak^ il quale va
facendo una salutare propaganda fra
il ceto agricola, ed in modo speciale
lodò le prestazioni e l'opera della
Società agraria della Dalmazia.
Quale presidente della Società
mi corre perciò 1' obbligo di ester-
narle i miei più cordiali e sinceri
ringraziamenti, e di manifestarle in
pari tempo la mia gratitudine ; poiché,
con riguardo allo scopo pel quale
la Società venne fondata, edalla causa
dalla quale ebbe origine sacra e be-
nedetta, Ella pubblicamente confermò
che r operato della stessa corrisponde
all'impresa del suo programma, vale
a dire, al risorgimento morale-eco-
nomico della popolazione ed al pro-
gresso dell' agricoltura in Dalmazia.
Dopo quelle sacre ed auguste
parole d'incoraggiamento all' indirizzo
della Società eh' io ebbi il 28 maggio
del passato anno l'alto e speciale
onore di udire dal cavalleresco e
grandemente magnanimo benefattore
della Società, l'Augustissimo nostro
Monarca, la sua dichiarazione fatta
in quella seduta speciale, in occasione
Ci è grato di riportare tradotta la
seguente lettera aperta, la quale ha non poca
importanza nell' attuale crisi economica che
attraversiamo. {N. d. B,.)
la più opportuna, ed in quel luogo
dov' è legalmente rappresentato tutto
il ceto agricola della provincia, forma
il più bel elogio per la Società.
La Società infatti sostenuta da
buoni patrioti e coadjuvata dai mi-
gliori economisti e agrofili della pro-
vincia, estende beneficamente la col-
tura agraria tanto nel ceto agricola
quanto nel ceto colto ed intelligente ;
e quello che ancora più interessa,
risveglia questioni d' economia, e per
tal guisa prepara il terreno al risor-
gimento economico ed al progresso
dell' agricoltura.
Ma pur troppo questa salutare
propaganda di redenzione, mentre
trova favore presso l'Eccelso I. R.
Ministero d' agricoltura, ed è puntel-
lata da tutti i partiti politici della
provincia, venne più volte inceppata
dalla malafeda e dalla perfidia di
pochi avvelenatori e demolarizzatori
quorum Deus venter est.
Còlgo quest' occasione per ester-
narLe pubblicamente il mio piacere
pel suo zelo instancabile e per 1' ar-
dente patriotismo che Ella dimostra
nel difendere strenuamente gl'interessi
economici della provincia.
Da 4 anni io accompagno scru-
polosamente quant' Ella parla e pro-
pone pel risorgimento economico, tanto
al parlamento di Vienna, quanto alla
Dieta di Zara. E sebbene io non sono
sempre del suo parere nelle diverse
questioni economiche, sono però pie-
namente d' accordo nel principio per
svegliare e promuovere tutto ciò
che riguarda gì' interessi economici
della provincia, princìpio che Ella
fa bene dì mantenerlo sempre fermo
finché la Dalmazia, attualmente po-
vera, colle ricchezze naturale che tiene