signorina, si alzò ad nn tratto per grati-
ficare il pubblico di un concerto al pia-
noforte, 0 meglio per suonarvi la Lipa
nassa domovina,
L' atto — tutt' altro che appropriato ad
un sacerdote e in luogo frequentato da
un pubblico, che va rispettato nelle sue
suscettibilità — destò lo sdegno di un
paio di avventori, i quali rimostrarono e-
uergicamente contro lo stesso al proprie-
tario del locale.
Il reverendo, che si mutò cosi gratuita-
mente in concertista ed in provocatore,
dovette smetterla.
E poiché non possiamo in nessun modo
applaudirlo per la sua virtuosità, gli dia
mo il consiglio di strimpellare sul piano-
forte, e fino alla, consumazione dei secoli,
se crede, la sua domovina, ma nella sua
canonica, e non già nelle pubbliche sale
da pranzo di una città italiana come la
nostra.
Rosiand ha sangue dalmato nelle
Tene. — Dei genitori del celebre poeta
e commediografo francese Edmondo Ro-
stand (l'autore, tra altro, del «Cyrano de
Bergerac», dell' «Aiglon» e del «Chante-
cler») si sa questo. Suo nonno Edmondo
Ro^tand di Marsiglia si era ammogliato
con Maddalena Cipci di Pietro. Da que-
sto matrimonio nacque in Sampier della
Brazza Giorgio Rostand, il quale, con la
madre, si recò nella città nativa del pa-
dre, studiò, si laureò e diventò medico.
Egli si ammogliò con una giovine di Mar-
siglia e dal matrimonio nacque il Ro-
stand, celebrato autore francese, che, co'-
1' avola e il padre dalmato, ha sangue
dalmato nelle vene.
Non si emigri neir Argentina! —
Ci pervenne da Buenos-Aires una circo-
lare, pubblicata da apposito comitato, a
porre in guardia i giovani lavoratori della
Dalmazia a non emigrare nell'Argentina.
La circolare nota che i lavoratori euro-
pei rimangono impressionati da;la propa-
ganda che fanno agenti pagati dai go-
verno della repubblica argentina, i quali
vantano quel paese cosi da farla apparire
una Terra promessa; mentre in verità si tro-
va nelle stesse condizioni di qualunque
altro pae'=i'ì d' Europa. Per questa propa-
ganda affluiscono i lavoratori alla repub-
blica, trovandosi poi senza lavoro e senza
appoggio; e, come facilmente si comprende,
questo stato di cose avvantaggia i capi-
talisti, che, approfittando dell' abbondanza
di braccia, ribassano la mano d' opera. Da
ciò la miseria che devono sopportare co-
loro che si recano all'Argentina.
Notizie in fascio. — Dai giornali
della provincia si rileva che 1' autorità
politica inibì produzioni musicali al primo
di maggio; e che al 30 aprile, a Sebenico,
proibì al Comune ed al Sokol di esporre
le bandiere a mezz' asta per la commemo-
razione degli Zrini e Frangipani. La ban-
diera a mezz'asta del Gabinetto di Lettura
serbo a Sebenico venne fatta calare e
seq^uestrata dalla polizia. ^ Il «Nase
Jedinstvo» fa una campagna contro il pre-
impiegati già dagli antichi egizi per pro-
durre la farina, hanno un' età che si cal-
cola a 3000 anni, e sono in parte ancora
ben conservati. Inoltre, dalle ricerche sto-
riche risulta che gli antichi egiziani non
solo macinavano la farina, ma che impie-
gavano il grano anche per la fabbricazio-
ne d: caffè di cereali. Specialmente face-
vano il caffè con orz,o abbrustolito e cotto
neir acqua. L'orzo, dopo avere per tal
modo acquistato diritto di cittadinanza
anche presso i popoli primitivi, ha con-
servato la sua antica fama fino ai giorni
nostri. Lo si constata sovratntto dalla
mondiale diffusi jne del Caffè di malto
Kneipp di Kathreiner, che si fabbrica
con 1' orzo tallito. Il nome di caffè di
malto vale però soltanto per una sostan-
za fabbricata di vero malto. La germo-
gliazione dell' orzo — mediante la quale
questo si trasforma in malto, — ha la
proprietà di mutare delle sostanze insolu-
bili contenute nel grano dell' orzo in so-
stanze solubili, facilmente digeribili, men-
tre l'orzo non tallito difficilmente viene
digerito dall' organismo umano. 11 Caffè
di malto Kneipp di Kathreintr può venir
fabbricato soltanto dal migliore orzo. I-
noltre, mediante uno speciale procedimen-
to, gli si impartisce il piacevole aroma
•lei caiìè. Perciò esso viene preso volen-
tieri dai più delicati amatori di caffè in
tutto il mondo, da popoli di ogni lingua
e di ogni nazione.
Gli inconvenienti dell'olio di fegato
di merluzzo, sono eliminati
nell'Emulsione Scott!
L'olio di fegato di merluzzo comune,
sebbene sia un ottimo ricostituenti*, offre
così tanti inconvenienti, che spesso il suo
uso 81 rende impossibile. Tanto gli adulti
quanto i fanciulli, sentono, per il sapore
dell' olio di fegato di merluzzo, non sol-
tanto una giustificate ripugnanza, ma spes-
so non possono nssimilarlo bene, a cagio-
ne delle sue difficili qualità digestive. —
Ben altro avviene con l'impiego dell'E-
mulsione Scott che è un olio di fegato di
merluzzo reso digerìbilissimo e gustoso.
Dopo i raffreddori, durante le pro-
strazioni e la dentizione, nei periodi
di convalescenza, nei casi di una os-
satura delicata dei bambini, di inap-
petenza e simili, la Emulsione Scott
rende servizi eccellenti.
2, fam. Tecilazich 4, Venceslao Hoffmann
1, dott. Eugenio Rolli 5, Melchiorre de
Stermich 3, Domenico Basilisco 3, Rodol-
fo e Giuseppina Tocigl 5, Antonio Zarich
1, Marco Berlini 5, Matilde Ghiglianovich
20, Fratelli Tolja 2, Biagio Urschitz 1,
fam. Draughenz 1, fam. Conte Ersncesco
Borelli 6, Filomena ved. de Benvenuti 6,
dott. Giuseppe Messa 5, Luigi Luxardol,
dott. Luigi Ziliotto 8, Elena Pini 1, dott.
Girolamo Italo Boxich 20, Pietro cav. de
Erco 3, Remigio cav. de Rrigari 4.
Il modo migliore e più conveniente
per vendere e comprare case, villini, fon-
di di fabbrica, terreni, mobiglia ed altri
oggetti d' occasione, come pure per affit-
tare appartamenti, stanze ammobigliate,
botteghe, magazzini è senza dubbio quel-
lo d' inserire in questo giornale un pic-
colo avviso al tenue prezzo di 2—3 co-
rone per tre inserzioni. RecHpitonel negozio
PERSICAI.L.I, Calle Santa Maria.
Bdit. e redattore responsabile Luigi de Negovetlch
Stabilimento Tipografico S. Artale.
ventivo di spesa pel 1914 del Comune di
Spalato. = Dai giornali di Sp dato si
rileva che il dott. Trumbió ha chiesto il
sequestro dei denari del Comune di Much
per l'importo di cor. 8000. = Dai giornali
di Ragusa si rtleva 1' abuso di scritte
tedesche, che, fra parentesi, vanno sempre
a pregiudizio delle italiane. = Nel pro-
cesso di Klagenfurth, gli accusati Vin-
cenzo Katalinić, podestà di Spalato, e Ma-
rino Segvić, cancellista comunale, vennero
ieri assolti.
Ai Cinematografi. — Al Teatro Cine
Parigi, domani e giorni susseguenti, la
più grandiosa opera d' arte della casa
Aquila di Torino: «La Bibbia» ovvero «La
belva umana», 3000 metri di film in cin-
que atti. Protagonista la celebre artista
italiana Antonietta Calderari.
Al Marconi una magnifica film con Asta
Nielsen a protagonista.
Al Radium bellissimo ed attraente pro-
gramma.
Corrispondenza aperta. — A. B. C.
— Contemporaneamente alia pubblicazio-
ne della cartolina (stampato) l' editore ne
deve consegnare una copia d' obbligo alla
Procura di Stato ti al Capitanato Distret-
tuale, nel caso concreto di Zara. Contem-
poraneamente: non più tardi o prima. La
leggenda vuole che Zfira sia stata fon-
data dai Liburni. zr X. - Sebenico. -— E'
inutile raccomandare la lettera a noi di-
retta ed hncor più inutile il mandarcela
per es^iresso. Tanti saluti.
Ij'età pericolosa dello sviluppo del
bambino abbiacela i primi anni di vita,
nei quali il tenero organismo abbisogna
per prosperare di un aiuto intelligente
che SI esplica nella scelta d'una conve-
niente alimentazione ed ò in questo pe-
r.olo critico ohe tutte le inadii usano la
far na lattea Nestlè, che è di ottimo sa-
pore, molto nutriente e facilmente dige-
ribile. — ScHtola di prova spedisce del
tutto grat s Henri Nestlè, Vienna I, Bi-
berstrasse.
JMon caricar troppo r intestino. —
Questa è una dello massime che Lutero
raccomanda a coloro che vogliono vivere
a lungo. Tutte le persona, qualunque sia
la lero età, condizione o sesso, devono
attenersi a questa preziosissima regola ed
evitare la costipazione cronica (stitichez-
za) che è sgradevole non solo, ma che può
assumere la forma di un serio pericolo.
Con molta facilità ci si procura ogni mat-
tina il desiderato alleggerimento degli in-
testini, prendendo alla sera, prima di co-
ricarsi, un bicchiere da tavola dell'acqua
purgativa originale Hunyadi Janos, che
si vende in tutte le farmacie, drogherie
e negozi di acque minerali.
I più antichi molini a ventò del
mondo sono i molini di Mofs, in prossi-
mità di Alessandria d'Egitto. I molini,
Prezzo dei flaconi originali, in ven-
dita presso tutte le farmacie, C 2.50
Inviando 50 h. in francobolli alla
casa Scott & Browne, G. m. b. H.,
Vienna VII, citando in pari tempo la inserzione
di q lesto gioi'iiale, verrà spedito da una farmacia,
e per una sol volta, un flaconciao di prova della
Emulsione Scott. 1.
Nomine, onorificenze e traslochi.
Il giudice Francesco Aras venne no-
minato sostituto procuratore di Stato a
Spalato.
= L'ispettore doganale Francesco Por-
tolan venne n minato ispettore superiore
doganale «ad personam».
= I praticanti steurali Francesco Plan-
cich e Matteo Skarió vennero nominati
assistenti steurali nell' undecima classe
di rango.
il ultime notizie
Eccessi a Trieste. — TRIESTE, 1 mag-
gio. — Le 'j>rovocazioni degli sloveni, sfilati
in corteo per le vie, destarono un vivo fer-
mento e reazione nella oittadinanza. Accad-
dero colluttazioni e ferimenti gravi. Uno
sloveno feri mortalmente un italiano. La po-
lizia operò circa sessanta arresti.
Un viaggio di Pasich all' estero. -- BEL-
GRADO, 2 maggio. — Il << Balkan»
che il presidente dei ministri serbo Pasich
intende verso la fine di maggio di intrapren-
dere un viaggio alV estero.
La Lega Nazionale in Dalmazia
Pervennero al gruppo di Zara:
Per onorare la memoria della defunta
bambina Devetak : Società dei Bersaglieri
di Zara corone 2.
Per onorare la memoria del defunto si-
gnor Gruglielmo Maupas) : Famiglia Villi-
cich corone 2, Domenico Vtzil 1, Cons.
G-iUseppe Bressan 1, Pietro Talpo 1. Spi-
ridione Artale 4, Luigi Millicich 2, Dra-
gomiro Penovich 1, Famiglia Fi-gagnolo
Tolfetti 2, Antonio Basilisco 1, Maria v.a
Vallery 1, D.r Pompeo Allacevich 1, Ma-
ria Carlin 2. vriustina v.a Prinz 1, Anto-
nif> Zarich 1, Don Carlo Costaura Boxin
2, Cirillo Miilich 2, D.r Gustavo Talpo 1,
Biagio Urschitz 1, D.r Luigi Ziliotto 3,
Nino Giovedì 1, D.r Giuseppe ToJja 2.
Per onorare la memoria della defunta
signora Vittoria baronessa Lettisi fami-
glia Lettis di Treviso cor. 60, cons. Gio-
vanni Grazzari 3, cons. Giuseppe Bressan
2, prof. Vitaliano Brunelli 2, Nicolò Cat-
tich 2, Giuseppe de Michieli-Vitturi 2,
Giovanni Patiera 1, dott. Antonio Fabrio
2, Adele Kouff 5, Contessa Borelli Ma-
schek 4, Girolamo Boxich sen. 2, ing. L.
de Benvenuti 3, dott. Giorgio Nakic
d'Osljak 5, fam. Mattias 1, cons. aulico
Eligio Smirich 2, Luigi Millicich 2, Pie-
tro Dussich 2, Michele Bakmazs 4, cons.
sup. Giuseppe G-osetti 30, Giulio Leibl 2,
Michele Smolian 0.50, dott. Antonio cav.
de Stermich 3, Francesco de Rossignoli
e famiglia 3, Giuseppina ved. Teodorovich
5, Antonio Matulovich 1, Andrina ved.a
Kessler 5, Pietro Brunelli 2, Eugenio
Marincovich 2, fam. de Scharlach 2, Da-
rio Manetti 2, fam. Artale 10, dott. Pom-
peo Allacevich 2, d.r G. Talpo 2, d.r S.
Svircich 2, R. Gilardi 5, L. de Negovetich
remier
anderSpitze
Rappresentante
Dante Benevenia — Zara.
omerbad
8, da
gratis
STAZIONE DELLA MERIDIONALE
APERTURA DELLA STAGIONE
PRIMO MAGGIO
(11 Gastein della Stiria)
La più forte sorgente radioattiva
termale (aerato) della Stiria 36.2
fino à 37.5 centigradi. Di efficacia
pari alle sorgenti termali di Gastein,
Teplitz, Pfaffers. Contro la gotta,
il reumatismo, malattie mulebri e
nervose, debolezze, ferite, influenze
e le loro conseguenze. Clima mite
subalpino, Comfort moderno. Prez-
zi miti. Treno celere da Vienna ore
Trieste 5, da Budapest 9. Prospetto
invia la Direzione del Bagno,
Romerbad, Stiria.
Il Consorzio di risparmio
= ed anticipazioni =
della La Società Generale deg^l'Impleg^ati
della monarchia anàtro-uugparica in Zara.
I Associazione registrata con garanzia limitata)
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assumendo a proprio carico l'imposta
sulla rendita.
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lia cura piti naturale e piti ra-
zionale dei capelli (ionsiste in lavag-
gi regolari col Pixavon, un sapone liqui-
do al catrame, reso inodoro mediante un
procedimento speciale, brevettato. Il Pi-
xavon non solo pulisce i capelli, ma eser-
cita pure un' azione eccitante sulla cute,
aiutando la loro crescita. Esso fa una
schiuma magnifica, che si lascia facilmen-
te eliminare con semplici abluzioni di
acq^ua calda.
Già dopo poche applicazioni del Pixa-
von si sente la sua azione benefica e per-
ciò si può chiamare il Pixavon il mezzo
ideale per l'igiene dei capelli.
Il prezzo di una bottiglia di Pixavon,
sufficiente per dei mesi, Cor. 2.50. Si tro-
va in tutte le profumerie, farmacie e dro-
gherie. Tutti i saloni da toeletta esegui-
scono lavaggi della testa col Pixavon.
1-3
Musa? infondi una somma
di energie nuove aii'aima!
Canto i Tacciti di caucciù,
io canto i taccili .PALIMA.
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ti si ottiene il 75% di risparmio in confronto di qualsiasi
altro mezzo d'illuminazione; inoltre comunica d'aver assun-
to pure la rappresentanza di articoli e materiale d' oocasione
per Automobili, Uaoohine d' agricoltura, Pompe irroratrioi,
articoli per Gas, Gas acetilene e luce elettrica e delle rino-
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rio n.o 4 (filiale Fola via Sergia 73; rappresentanza con
deposito in Zara presso Gius. Bentrovato, via S. Maria 16).
Conto Corrente con la Posta
Anno VII — Humero 1-2. 2ARA, Gennaio-febbraio 1928. Anno vi Red. e Amm. in Sede sociale.
Ripresa
La gravissima crisi, determinatasi in seno alla Societa.
Ginnastica Zara soprattiitto in seguito al trasferimento del
presidente onorario cav. Vittorio Verban, centro ed anima della
nostra organizzazione, con la sua attivita infaticabile, le sue
ardimeniose iniziative, la sua fede e il suo entusiasmo tenaci
e purissimi, fece sentire i suoi dannosi effetti anche sulla nostra
rivista, che dovette sospendere le pubblicazioni pet alcuni
mesi.
Ora che, in grazia degli sforzi della solerte Direzione
e dei suoi piii fidi ed attivi collaboraioti, superato il primo
spiegabile momento di smarrimento che porto a gualche sosta
e a gualche indugio, la nostra associazioner riprende spedita
il suo cammino ad attingere guelle mete verso cui si sente
sospinta e dalle sue gloriose tradizioni e dal nuovo compito
affidatole dallo Stato che, non piii agnostico, come sotto i
passati governi, di fronte ali' importantissimo problema della
formazione di corpi gagliardi e di ben temprate volontd nei
giovani, ha inteso tutta V urgenza di regolare ed armonizzare
ćon recenti disposizioni 1' altivitd sportiva della Nazione; ora
anche guesta nostra rivista riprende, dopo alcuni mesi di
forzato silenzio, le sue pubblicazioni.
Le riprende anche perche sospinta dalle esortazioni e
dagli incitamenti che nel periodo della sua interrotta attivita
le son venuti da varie cittd della Penisola, certo piii che
per l'imporianza intrinseca delle cose forse non vili da essa
pubblicate, per amore a guesta martoriata terra di Dalmazia,
di cui la nostra rivista e la voće che diffonde il ricordo del-
r antico dolore e della nuova speranza tra le societa spor-
tive consorelle, le guali sempre, anche nei momenti piii
critici della Patria, seppero resistere alle lusinghe bianche e
rosse, e serbarono fede alle loro tradizioni patriottiche e irre-
dentistiche.
Riprendendo la sua attivita, la redazione confida che
nuovi collaboratori si aggiungeranno agli aniichi, mentre guesti
le si serberanno fedeli. Tale voto essa formula specialmente
per il prof. Felice VegUa, che, chiamato a Roma come inse-
gnante dell' Istituto superiore fascista di educazione fisica,
ha dovuto abbandonare la nostra cittd e la nostra Istituzione
alla guale diede per lunghi anni la sua opera intelligente.
Egli, che guesta nostra rivista ha visto nascere, che di essa
ha seguito tutte le vicende, e ne e stato il piii assiduo col-
laboratore, non vorrd certamente dimenticarla.
Non tracciamo programmi, non facciamo promesse di
cose nuove.
Se non ci venga meno il consenso di guanti finora ci
nanno onorato della Loro benevolenza, continueiemo Vopera
nostra con la passione e la fede di ieri, che sono guelle di
oggi, procurando di renderci sempre piii degni della fiducia
in noi riposta e della missione a noi affidata.
LA REDAZIONE.
Fano ospitale
(Impressioni di una nostra ginnasta).
Finalmente ia tanto attesa gfita della nostra squadra
femminile si e effettuata in modo insperato e sorprendente.
Slamo al gran giorno: alle ore 22 riunione alla banchina e
partenza da Zara, in compagnia dei prof.ri Felice Veg^lia e
Giuseppe Baione.
Al nostro arrivo ad Ancona ci attendono il podesta
di Fano, signor Blasi, la sigfnora Zangrando con delle „pic-
cole Italiane", il prof. SorcinelH con le signorine figlie, la
segretaria del Fascio signora prof. Mazzolini, il medico chi-
rurgo Hellmuth Hagemann, il signor Gerolamo Sollazzi ed
i due piccoli Zaratini convittori del colleggio Nolli, Svircich
e Gruber : montiamo sulle sette auto degli ospiti, e giun-
giamo in un baleno alla bella citta di Fano.
Una piccola sosta all'Abergo Moro Nolfi, per fare
una sommaria „toilette". Alle ore 9 nei pressi dell'Albergo
si forma il corteo composto dalle associazioni cittadine,
dagli Istituti e dal fior fiore dell'aristocrazia Fanese.
La citta era tutta pavesata a fešta ed il corteo avan-
zava tra due ali di popolo acclamante.
Dopo aver percorso parecchie vre, delle quali mi sfugge
il nome, arrivammo al Municipio, il cortile del quale rigur-
gitava dl gente festante.
Nella sala di ricevimento la prof.ssa Mazzolin^ ci dette
il benveauto con un discorso molto significativo, in nome
del podesta; indi ci fu offerto il vermouth d' onore e le
piccole Italiane ci offrirono dei fiori.
Alle 12.30 all'albergo Moro Nolfi 11 Municipio ci of-
ferse un pranzo al quale presero parte le autorita civili e
militari, la duchessa di Montevecchio, la nobil donna Blasi,
la contessa Castracane, la signora Betta Rossi, la signora
prof. Mazzolini e la signora Zangrando.
Nel pomeriggio avemmo un invito dalia gentile fami-
glia Sorcinelli, presso cui sostammo pochissimo dovendo
affrettarci per il balio dato in nostro onore al „Circolo
Cittadino". Le danze si susseguirono animate e noi dan-
zammo instancabilmente fino alla fine.
Come epilogo della giornata, la sera andammo a ve-
dere una bella film al Politeama, dove il nostro ingresso fu
accolto al suono della marcia reale.
Cosi terminava il primo giorno delle nostre piacevoli
fatiche.
Lunedi. Una visita brevissima ali'Istituto Tecnico pre-
senti i professori ed una analoga ali'Istituto Commerciale.
Una piccola sosta al Museo, senza poterci soffermare ad
ammirare i magnifici tesori d'arte di quella citta; quindi
alla richissima biblioteca „Fridericiana", e in fine alla scuola
d'Arte, dove, al nostro ingresso, un piccolo Dalmata ci
porse un bellissimo mazzo di garofani rossi.
Ed ora due parole per esprimere la nostra ammira-
zione ai bravi giovinetti allievi della scuola d' Arte, che
hanno fatto per noi degli artistici segnalibri di pelie. Una
visita di sfuggita al Coliegio Nolfi dove nuovi fiori ci ven-
nero offerti dagli Zaratini Svircich e Gruber; mentre la
Domenica 3 Giugno.
Ore 6.30. - Sveglia con le bande musicali.
Ore 7.—. - Gare individuali. Finale dei campionati.
Ore 11.—. - Celebrazione della fešta dello Statuto con una rivista
militare alla Riva Vittorio Emanuele III.
Ore 12.30. - Banchetto ufficiale al „Grand Hotel".
Ore 75.50. - Adunata di tutte le squadre ginnastiche con mu-
siche e bandiei^e in fondo al viale N. Tommaseo,
dinanzi ali'Educandato femminile. Formazione
del corteo, che percorrera: Riva Vittorio Ema-
nuele III, Piazza delle Erbe, Piazza del Duomo,
Calle Gabriele d' Annunzio, Calle Larga, Piazza
del Plebiscito, dove verra appesa una corona
d'alloro sulla lapide dei Dalmati caduti in guerra.
Indi avra luogo una visita di omaggio al Mu-
nicipio, finita la quale le rappresentanze del
Comune, della Camera di commercio e dei
sodalizi cittadini si uniranno al corteo che pro-
seguira per Calle Carriera, Campo Vincenzo
Dandolo, Calle dell'Armamento, Porta Terra-
ferma, Parco Regina Elena.
» A jo r o
^^ Ore 17.— - Sfilata del corteo dinanzi alle Autorita. - Am- ^^
massamento. - Produzioni libere di squadra. -
Gara Reale. - Ćoro dell'Inno dei ginnasti. -
Saggio collettivo. - Proclamazione e premiazione.
Ore 20.—. Festeggiamenti alla Riva Vittorio Emanuelle III. -
Spettacolo pirotecnico. - Concerti musicali. -
Battaglia di coriandoli e serpentelli. - Concorso
di biciclette illuminate. Primo premio: medaglia
vermeil, secondo: medaglia d' argento grande,
terzo: medaglia d' argento piccola.
Ore 22.—. - Partenza delle squadre per Ancona.
Luneđi 4 Giugno.
Ore 6.—. - Partenza delle squadre per Trieste.
Ore 10.—. - Visita ai monumenti della citta.
Ore 21.—. - Grande accademia al Teatro Giuseppe Verdi so-
stenuta dalle ailieve ed allievi del R. Istituto
di Magistero per 1* educazione fisica di Torino,
sotto la direzione del Preside dott, prof. Giu-
seppe Monti, col seguente programma:
d) Proiezione di un interessanlissimo „film" della Časa Pasquali, che riproduce una
lezione di ginnastica nell' Istituto di Magistero, illustrato dalia persona stessa del Pre-
side dott. prof. Monti cav. Giuseppe.
h) Esercizi ginnastici collettivi della squadra completa.
c) Ćori diretti dal valoroso maestro sig. Pachner, insegnante di canto dell' Istituto, il
quale verra a Zara espressamente.
Ambo 2. * N. 35 Irta, 24 aprile IMI
LA
Abbonamenti per ora non si ricevono.
Un numero centesimi 30 di corona
DALMATICA
Per le inserzioni rivolgersi all’Amministrazione
— Pagamento anticipato — — —
Redazione ed Amministrazione provvi
soriamente nella Tipografia Schonfeld.
Zara a Firenze
Al nobilissimo Messaggio del Regio Com
missario Serra Caracciolo, letto in mezzo
all’ entusiastico plauso della nostra cittadi
nanza il 7 marzo a. c., giorno memorando,
in cui Firenze donava a Zara un magnifico
tricolore, il nostro Municipio ha risposto
,eon la seguente lettera :
„Zara, 15 marzo 1919.
„Signor Commissario Regio,
Con gioia divina abbiamo accòlto in gi
nocchio il vessillo adorato, trapunto dalle
mani gentili delle donne di Firenze; e con
commozione profonda, che ci strappava le
lagrime, abbiamo inteso il nome dolcissimo
di sorella, dato da Firenze alla nostra città.
Sorelle davvero, poiché, figliole di Roma,
.colonie del popolo romano, ne mantennero
•entrambe la lingua, che piegarono poi mol
lemente sui colli fiesolani, a pie’ dell’ Apen-
nino, nel volgare glorioso dell’ Alighieri, sui
colli iadertini, a pie’ de’ Bebii e del Dinara,
nel» rubesto volgare dalmatico, intrecciatesi
nel corso de’ secoli, a mezzo del dolcissimo
dialetto di Venezia, agli altri parlari d’ I-
<alia, che ora fanno corona alla favella é-
teletta, risonante sull’ Arno.
Sorelle per civiltà più di due volte mìL
lenaria, perchè, mentre fra le Alpi e oltre
le Alpi, sul Danubio e oltre il Danubio, le
genti, che ora dovrebbero dominarci, s’ ar
mavano, balbettanti appena, d’ ascie di pie
tra, da noi, dopo l’impero, dava vita a que’
Comuni, che si reggevano con la sapienza
del diritto romano. Da noi e da Voi soyrano
il Cornane, il suo Statuto informato a libertà
e all’ amore di patria, spiegato a giovanetti
nelle pubbliche scuole, da valorosi gramma
tici, da insigni umanisti.
Da noi come da Voi le Laudi de’ Flagel
lanti, che nella mariègQla loro ci lasciarono,
prima che la Comedia fosse impressa, alcuni
versi del cantico soave e
Vergine madre, figlia del tuo figlio ;
£ fra le regole del poverello d’Assisi, i
fraticelli fuori porta, le nènie religiose, fog
giate nello spirito ingenuo di Jacopone.
È vero, per ua Li rigo corso di secoli, Venezia
significò per noi i’ Italia ; ma i’ Italia era per
noi nello stesso tempo impersonata nella
colta e industre Firenze. E Firenze nei tempi
di mezzo sapeva di Zara, che i Vostri cro-
nacisti del trecento dicevano toscanamente
Giara, ove trovavano ospitale accoglienza i
lavoratori e i merendanti Vostri, anche quelli
delle arti maggiori. Portavano fra noi 1 uso
dell’ anno fiorentino i Vostri notai, dei quali
un Matteo da Samminiato con l’arguzia
patia informava delle cose nostre Coluccio
Salutati (1403). Giovanni Bocca (1300), Fi
lippo Lupiani (1382), Nucio di Pacino, Giq-
' vanni Cecchi (1398), aromatari fiorentini,
mescevano nei fondachi loro le spezie sa
lutari a vantaggio degli avi-nostri; e, forse
a loro riconoscente, Niccolò de Ghinano,
zaratino, chiamava una Sua villetta La Fio-
.renzuola (1384). E i denari del nostro Co-
mune — i soli che ci sieno rimasti. — ve
nivano battuti da un Vostro artista, Pietro
di Giovanni monetario (1385). Nè i Vostri
concittadini, vivendo tra noi, dimenticavano
la patria e ìa chiesa del loro :
Alberto di Matteo Compagni, testando (1382),
lasciava soldi quaranta di piccioli all ope^a
di 3>. Liperata, /e lire due di piccioli alla
fabbrica delle mura di Firenze,
Lo splendore poi delle arti plastiche e
delle lettere belle illuminava dall’ Arno anche
fa nostra città, la quale, come da Voi, nel Qne
cinquecento, mutava le scuole latine m iscuole raDDOrj.j
italiane. Chè i cittadini di Zara non ebbero
mai scuole barbariche : spettava all Austria
la trista nomea di avérle imposte loro per
forza, frequentate solo da stranieri, come
era straniera la lingua in esse adoperata.
E così, in sugli albori del rinascimento, i
Laurana, gli Orsini, i Meldola, usciti da Zara,
incontravansi coi Vostri artefici, usciti da
Firenze, per ornare insieme di radiose crea
zioni le nostre cento città. E così Gianrran-
cesco Fortunio, uscito da Zara, pubblicava
in Ancona (1512) le regole della lingua
nostra, da lui raccolte per il primo dai Vo
stri grandi scrittori del trecento. cosi
fiorirono a Zara italiana, come da Voi, ac
cademie italiane : Gli animosi? i cinici, 7
incaloriti, I ravvivati, freschi verzieri diversi
leggiadri, coltivati da cavalieri dalle seriche
zimarre e da dame in guardinfante. . .
il corso dei secoli
leggiare di Arcadia, con la versatilità del-
1 ingegno, ornava le cattedre e i pergami
di Firenze, di Pisa e di Siena, e con la li
bertà di pensiero, castigato dalla Curia
papale, annunziava degnamente 1’ aurora di
quei tempi, attegi nell’ ansia di una lunga
speranza.
Sì, o Firenze sorella, rame di rose ci
hanno uniti dolcemente per il passato, ed
ora alle rose della civiltà e della lingua
comune, si aggiunge l’abbraccio fraterno,
scambiato sotto il glorioso tricolore d’Italia.
Qttfci giorni nei quali udimmo la voce dei
Tuoi illustri figlioli, delle Tue dame gentili,
che ci affidavano il labaro santo, da Te
donato alla sorella dell’ Adria, quei giorni
rimarranno eterni nel Cuore nostro e dei
nostri nepoti, eterni come 1’Italia, che vede
finalmente unite a sè dintorno tutte le genti,
che parlano il divino Tuo idioma, sonante
e puro.
Il Prosindaco Persi calli".
Telegrammi della giornata
(Servizio particolare della „Stefani")
La Stillo Sello ÌOIllaMi italiano Un,altra vittoria dei Siberiani
ed alle qualità canore accoppia la perfezione
tecnica. lì pubblico le fece le più festose
accoglienze.
\ =b Lenedì 21 aprile venne inaugurata la
stagione di primavera a un grande spetta
colo di varietà. Il teatro età affollatissimo.
Il ricco e svariato programma venne svolto
dalle sig.re Gloria stella lirica — Betty De
santi divetta — Dawis canzonettista — Da-
mery canzonettista, dai signori Nardos co
mico — Lunardi illusionista — Musiani me
lodista — Gigolò cantante comico.
Tutti furono applauditissimi e riportarono
un entusiastico successo. Durante la rappre
sentazione suona 1’ orchestra. La compagnia
rirbarrà a JJebenico fino agli ultimi di questa
mese;
PARIGI, 23. I giornali continuano a di
scutere la questione delle rivendicazioni ita
liane. Dicono che evidentemente è una si
tuazione spiacevole dalla quale bisogna
uscire al più presto e se ne uscirà con un
di buona volontà. La Francia farà tuttipo
i suoi
zione.
Il „Matin" scrive: Non si può far colpa
agli italiani se essi credono che la loro
presenza a Versailles diverrebbe paradossa-
e ove un rifiuto formale fosse opposto alle
oro domande. Quando i tedeschi arrive
ranno essi devono trovarsi di fronte ad un
blocco completamente solidale. La Francia
con molti sforzi è giunta nel campo delle
garanzie territoriali a soluzioni intermedie,
delle quali i suoi plenipotenziari si dichia
rano contenti. Tutti si potrebbe ammettere
che V Italia abbia una posizione inferiore e
che debba allontanarsi dalla conferenza,
nella quale le sue aspirazioni non avrebbero
trovato consenso. %
Feste ai cavalleggeri
liberatori di Trento
MASSA CARRARA, 22. E’ stato qui di
passaggio il 14.o Reggimento Cavvalleggeri
di Alessandria che per il primo entrò in
Trento, accolto entusiasticamente dalla citta
dinanza. Sulla vasta Piazza Umberto le as
bandi ere e una grandissima
sforzi perchè si arrivi ad una solu-
HOMS, 23. I Siberiani si sono impadro
niti dell’, importante città di Izhevik dopo
un violento combattirhento. Si sono pure
impadroniti di Vougolmal e di Bourgurusfv
a Sarapul. I siberiani hanno fatto 25,000
prigionieri e si sono impadreniti di un treno
blindato, di 6 cannoni e di un* enorme quan
tità di viveri e di materiali.
Gravi disordini aCostantinopoli
La repubblica turca?
PARIGI, 23. I giornali hanno da Atene,
che, secondo notizie da Salonicco, sareb
bero scoppiati a Costantinopoli gravi di
sordini. I partigiani del comitato „Unione e
Progresso* si sarebbero sollevati contro il
governo turco e avrebbero proclamata la
repubblica. Nessun suddito estero sarebbe
stato molestato. Il movimento avrebbe un
carattere prettamente interno e antigover
nativo.
I nuovi stipendi in lire
per gli impiegati
ROMA, 22. Il seguito all* introduzione
delle valute italiane nella Venezia Giulia e
nel Trentino è stato provveduto dal Segre
tario generale per gli affari, civili alla siste
mazione economica dei funzionari e pensio
nati dei territori precetti, già dipendenti dal
cessato regime, accordando ai medesimi il
pagamento degli assegni in moneta italiana.
sociazioni con a dec9rre„ dcd 1 JQ19 gli stipen
voUa attendevano i gloriosi. hberatort
Trento. Erano anche presenti la vedova di
Battisti e due figlioletti del martire.
Jl prefetto della provincia, com. Moro, ha
pronunciato un discorso rievocando le glo
rie dei reggimento e la nobile figura di
Battisti. Ha parlato poi il comandante del
reggimento, colonnello Tarditi, che fra la più
viva commozione della folla ha invitato i
figlioli di Battisti a baciare il vecchio e la
cero stendardo. La patriottica cerimonia,
svoltasi fra 41 più grande entusiasmo, è riu
scita imponentissima. Indi ha avuto luogo
un ricevimento in Municipio.
Il comm. Moro ha spedito telegrammi ai
Duchi di Pistoia e Bergamo, al ministro
della guerra, ai comandanti i corpi d’arma
ta e alla divisione militare, i quali hanno
risposto associandosi alla patriottica mani
festazione.
La fimnia m io’intasa siila Rancia
ZURIGO, 22. Si ha da Berlino: Rispon
dendo ad una domanda di Richtofen, Erz-
berger dichiara che la commissione di armi?
stizio ha evitato accuratamente di aggravare
le divergenze fra la Germania e la Francia,
e che il governo accoglierà con gioia l’oc
casione di giungere a stabilire i migliori
con la Francia. Ma ciò non dipen
de dal Governo tedesco, il quale man
tiene sempre il punto di vista, che risulta
dallo scambio di note con Wilson e si
sforza di concludere una pace giusta, e du
revole con tutti i popoli, compresa la Francia.
Circa la questione delle responsabilità,
Erzberger dichiara che non può essere con
sentito che-la sola Germania renda pubblici
i suoi documenti, ed aggiunge che il gover
no tedesco deve mantenere il suo punto di
vista, che ogni questione, e non soltanto
quelle degli ultimi 15 giorni^ anteriori ^allo
scoppio della guerra,
same di un
via
normale, vale a dire indipendentemente da
provvedimenti straordinari di favore concessi
dal cessato regime durante la guerra, sono
stati mantenuti al ragguaglio di una lira
per ogni corona. Si è disposto invece che ì
caroviveri accordati dalla cessata monarchia
in rapporto alle condizioni economiche e fi
nanziarie subentrate durante la guerra siano
commisurati, tenuto conto della mutata si
tuazione, al ragguaglio di lire 0.40 per ogni
corona.
---------------------------------------------- ——--------
Nostre corrispondenze
Da Fiume
Giuseppe Lipparini parla di D* Annunzi«.
Al Teatro Filarmonico di Fiume, Giuseppe
Lipparini, dell’ Università di Bologna, ha
tenuto una conferenza sulla passione pa
triottica di Gabriele D’Annunzio.
L’ oratore infiammò il pubblico purifican
dolo attraverso la poesia del poeta eroe che,
con animo puro e forte, seppe forgiare la
vittoria della grande Italia.
Dopo la conferenza «oronata da applausi,
Giuseppe Lipparini fece approvare l’invio di
telegrammi da parte della „Dante Alighieri*
a Wilson ad Orlando e Sennino riaffermanti
la incrollabile volontà di Fiume di essere
unita alla Madre Patria ad ogni costo. La
lettura dei telegrammi diede5 luogo ad una
grandiosa dimostrazione patriottica.
m guv..«, — sottoposta all’ .
tribunale neutro indipendente.
sia
Sì. è vero, attraverso
la Regina delle lagune significo per noi
l’Italia, ma, insieme, l’Italia era per no.
impersonata in Firenze. E Pnma ,c.e ■
colò Tommaseo rilegasse per tutti i .empi
Firenze alla Dalmazia e con Firenze 1 l ata
entro la veneta cerchia aelle mura . i
romana risonava il Vostro armomoso lin
guaggio, e, nell’ aurea cornice del Vostro
armonioso linguaggio, si svolgeva, a
minata, la bella civiltà italiana, amore^nostro
perenne, tormentoso nostro amore, c
nostro soave in mezzo ai dolori s ‘ ’
che, dopo la caduta di Venezia, assi lavano
senza posa l’animo n^tro. E se col lom-
maseo si affermavantì*tó>$entemente
nuovi, ,una cara figura casanoviana,
Strafico, figliolo di Zara italiana
dalmati ledesti» saranno accolti il 28
a Versailleg
PARIGI, 23. I giornali annunciano che i
governi alleati hanno fatto sapere al governo
tedesco per il tramite dei giornali che sono
disposti a ricevere i delegati tedeschi il 28
corrente a Versailles.
i tempi
G. D,
tra il fol-
La prima armata bolscevica si arrende
PARIGI, 23. L’Agenzia Havas ha da
Berna: Un comunicato da Kovno dice che
la prima armata bolscevica, che operava
lungo il fiume Pripet,.si è arresa alle truppe
nazionali ucraine, le quali si sono impadro
nite di ventimila fucili, di 35 cannoni e di
200 mitragliatrici. Distaccamenti di truppe
si sono offerti di combattere contro i bol-
scevichi ed hanno già preso parte colle
truppe ucraine all’ aziono impegnata contro il
nemico a Jitotnir. )
Da Sebenico
Settimana Santa. Nella settimana di pas
sione mercoledì, giovedì è venerdì santo un
eccellente corpo corale eseguì egregiamente
nella Basilica, gremita di fedeli, il Miserere
a tre veci del Mayer sotto V abile direzione
del geniale Maestro di Cappella sig. Pietre
Zuliani. z
Nella festa di Pasqua alla cattedrale^ gli
stessi cantori eseguirono efficacemente la
Messa del Perosi a tre voci. L’ accurata e-
secuzione fu piena dj colorito e di fusione.
|1 merito, oltre ai bravi esecutori, ne va
ascritto all’instancabile maestro, il quale seppe
istruire in pochi giorni i cori, dando ancora
una volta prova di eccellenti qualità artistiche.
Note personali. Sabato 19 corr. è ritor
nato da Parigi l’onorevole dott, L. Pini.
Teatro Mazzoleni. Sabato venne rappre
sentato al Teatro Mazzoleni uno splendido
dramma, vero capolavoro dell’ arte cinema
tografica. La film ebbe grandi’pregi tecnici
di messa ìn scena e d’interpretaziono ed
era ricca di effetti drammatici.
Finito il dramma apparve al proscenio
1* eccentrica stella lirica sig.na Gloria. Eseguì
encomiabilmente diversi pezzi d’ opera e la
Leggenda dei Piave, suscitando calorosi ap
plausi e acclamazioni vivissime. '
La cantatrice è dotata di una bellissima
voce di soprano, duttile, pastoia, intonata
Da Almissa
! Svaghi croati. Vivere in una città, tiran
neggiata dai terroristi jugoslavi, significa
per gl’ Italiani essere esposti ad ogni sorta
di vessazioni,- quando anche si possa sfug
gire alla civilissima pena della fustigazione.
H ipigliore ripiego che un povero uomo
possa escogitare è di star rintanato a casa,
in attesa di eventi migliori. Ma non bisogna
tuttavia credere che tutta la nostra vita cit
tadina sia colorita di tragico : la Jugoslavia
ama i chiaroscuri, e di tratto in tratto ci
regala qualche scenetta comica o umoristica.
Variatio delectat.
Giorni fa i capoccia jugoslavi organizza
rono una gita a Duare, accompagnati dal
Capo della Vlada di Spalato e da un fun
zionario del ministero serbo. Della comitiva
facevano parte anche due giornalisti francesi,
un inglese e un americano : intesa cordiale !
Mancavano gl’ Italiani del paese e della pe
nisola : gli jugoslavi di Almissa non vogliono
saperne della compagnia dei „nemici* ita
liani, anzi si armano, quei baldi ed invitti
eroi, a intimarci guerra.
11 comitato croato di Almissa aveva preso
tutte le necessarie misure, perchè la festa
riuscisse spettacolosa. Lungo la via si tro
vano parecchi contadini per gridare : „Živila
Jugoslavia* e pochi bambini per gittare fiori
nelle automobili. Naturalmente i contadini
non capivano niente di quel pandemonio :
per allettarli meglio a urlare, gli agitatori
dispensarono vino e quattrini e fecero loro
intendere che quei grandi signori avrebbero
aperto molte fabbriche e che i luoghi eh-~.
convicini avrebbero fatto guadagni colossali-
E i contadini bevevano, intescavano denaro
e gridavano come indemoniati, pregustando
V era promessa del facile arricchimento.
I gitanti jugoslavi e alleati furono attesi
al ritorno dalle autorità civili ed ecclesia
stiche di Almissa al ponte, ove il načelnik
(sindaco) dette loro iL,benvenuto. Terminato
il discorso d’ occasione, si formò un corteo
di sokolaši e di hrvatice che, al cantex dì
inni antitaliani, percorse la città per avviarsi
al Sokol. Là fu imbandito il gran pranzo,
durante il quale i capoccia suggerivano a
don §ime, il parroco del luogo, di dire che
fra la religione serba e quella cattolica non
v’ era nessuna differenza. Il buon parroco si
rifiutava ; ma alla fine del banchetto, al
quanto brillo, si alzò e dichiarò che per
conto suo tra greci-ortodossi e cattolici non
c’ eraw la più piccola diversità. Come si vede,
don Sime è un portento di coltura teologica :
un sagace sommovitore di idee. I prelati dei
concili di Ferrara e Firenze non erano riu
sciti a sciogliere quel difficile problema e
don Sime, tra una boccata di fumo e un
sorsetto di vino, lo sciolse a njeraviglia.
Orazio aveva ragione : „nulla sì saggio pos
sono fare i bevitori d’ acqua 1 — Finito il
pranzo, altra processione per città con banda,
preti, impiegati, sokolaši e hrvatice.
Il signor Giulio Pessich aveva esposto su
una finestra della sua abitazione la bandiera
dalmata ; mayrf giudice Pera (promosso per
V occasione a capo dei gendarmi) diede
V ordine di levarla, osservando che quella
„bandiera nemica* non era più* permessa.
Si preparano altre provocàzioni e nuovi
spettacoli.
Il prof. Bertolinl al Fascio Nazionale.
Aderendo di buon grado pii’ invito della
presidenza, l’egregio nostro èoncittadino sa
bato scorso prese parte alla seduta che si
tenne dal Fascio nazionale nei locali del
Casino, tanto j>iù che era suo vivo deside
rio di rivedere vecchi amici dopo tanti anni
d’ assenza dalla città natale, e di interessare
ai problemi economici, di cui egli partico
larmente si occupa, una larga cerchia di
concittadini.
Presentato dal vicepresidente cons. Bar
bieri, il quale rilevò i meriti del prof. Ber-
tolini come scienziato e come efficace col
laboratore dell’ on. Ghiglianovich nel far
conoscere in Italia le aspirazioni e gl* inte
ressi di Zara e della Dalmazia, egli tenne
uria famigliare conversazione ai soci sullo
scopo della sua missione tra noi e si disse
lieto di poter avvalorare con lo studio di
retto e con 1’ aiuto e il consiglio dei fattori
competenti e di quanti vorranno illuminarlo,
quelle idee che egli aveva già svolte alla
società Geografica di Roma nel 1916 in
torno alle condizioni economiche della Dal
mazia in rapporto coll’Italia.
E’ interesse nostro e dell’ Italia che le
relazioni fra le due sponde s’intensifichino
e che i due paesi uniti politicamente, 'ri sen
tano avvinti da comunanza d’intenti econo
mici per il bene di tutta la nazione.
Perciò egli si appella a tutti quelli che
sono in grado di farlo, di dargli informa
zioni e notizie in argomento, di esprimergli
desideri, di discutere problemi, perchè egli
possa vagliare, esaminare e portare a cono
scenza del Governo il frutto delle sue ri
cerche e fare le opportune proposte. Istitu
zioni, enti e cittadini privati lo troveranno
sempre disposto ad ascoltarli, tanto più che
il lavoro da compiere nel nostro paese nei
riguardi economici è rilevantissimo. Basti
dire che, dal più al meno, la Dalmazia eco
nomicamente si trova ancor oggi in quelle
condizioni di un secolo fa, che ci restano
descritte in una relazione presentata dal
Dandolo a Napoleone al tempo dell’occu
pazione francese e confermate in uno studio
diligente compiuto nel 1888 da una com
missione di professori deli’ università di
Vienna. Onde sin da oggi tocca al Gover
no il grave compito di mettere la Dalmazia
in condizioni di sviluppare tutta la sua mol
teplice ricchezza potenziale e di risolvere
un’ infinità di problemi, che si vanno trasci
nando da più di un secolo.
Bisognerà anzitutto studiare gli elements
sfruttabili del sottosuolo, le forze d’acqua
delle cascate e la loro, applicazione e di
stribuzione, favorire quelle industrie per cui
c’ è in paese la materia prima, come l’olio,
il pesce, la creta, il materiale da calce, le
marne. L’industria serica avrebbe il clima
favorevole, ma oggi essa attraversa anche
in Italia una crisi per gli alti.salari agricoli
e industriali e la forte produzione dei cen
tri lombardi ; e poi bisogna tener presente
che tutte le industrie passano attraverso,
fasi storiche e un paese non può improvvi
sare di punto in bianco le sue industrie.
Sarà questione di studio c di pazienza.
In ogni modo convien rivolgere l’atten
zione della nostra gioventù a due fattori di
rigenerazione è di vita : l’agricoltura e il
mare. Per i commerci sul mare Adriatico
s’ è fatto assai poco qui e in Italia ; prima
d^Ua guerra una sola società italiana man
dava i suoi piroscafi si questa sponda. Bi-
àogna t’ornarè alle ‘Rusti e più pure e grandi *
tradizioni marinare; »Trieste e Fiume in mano
dell’ Italia eserciteranno una forza di propul
sione notevolissima in questo riguardo. E
altrettanto si potrà dire della Dalmazia,
quando col lavoro avrà migliorato le sue
condizioni agricole e commerciali.
A quest’ esposizione sintetica dei più pon
derosi problemi economici del nostro paese
il prof. Bertolini aggiunse qualche conside
razione sul presente momento politico e nel-
V imminenza dell’ annessione ricordò che noi,
come latini siamo i discendenti e i vessilli
feri d’una grande civiltà in Europa, anche
se certi popoli arricchiti dell’ ultima ora e
cresciuti con la presunzione dei parvenus.
se ne dimenticano. Ma appunto per ciò noi
abbiamo l’obbligo di dimostrare a tutto il
mondo che ci guarda attentamente in questi
momenti storici, che anche nell’ ora delle
supremq commozioni sappiamo conservare
un contegno dignitoso e tollerare tutti nella
convivenza comune.
In fine, rievocando l’opera civile svolta
nei mesi dell occupazione dai nastri soldati
che sono anche in questo ammirati da tutta
la popolazione italiana e slava, il prof. Ber-
tolini chiude la sua interessante conversa
zione con un evviva al soldato nostro, pio
niere di civiltà e di grandezza, a S. E.
l’Ammiraglio Millo e al primo soldato d’ I-
taìia, il nostro Re.
Pasqua* Le feste vennero celebrate dalla
«hiesa con le funzioni di rito. La cappella
cittadina, diretta dal prof. Perich, eseipì
egregiamente, a piena orchestra, la bella
messa del m.o Luigi Bottazzo e 1* Offertorio
„Terra tremuit et quievit* del Perich stesso.
Molto ammirate la perfetta fusione «orale e
1’ eccellente orchestrazione del m.o Zink.
I mercati, abbondantemente provvisti, ri
fornirono lautamente le mense. 11 pubblico
consumatore volle rifarsi una volta tanto dei
lunghi digiuni di guerra anche a costo dì
qualche sacrificio pecuniario, poiché se ce
dete solo un tantino alle seduzioni delle
vetrine dei negozianti di commestibili è il
caso che ci lasciate mezzo il portafoglio.
Le due sere di Pasqua tutti i pubblici
spettacoli — teatro, teatrini e cinemato
grafi — furono straordinariamente affollati.
E cosi i caffè e gli altri locali pubblici.
La temperatura negli ultimi giorni si è
rifatta cruda, invernale.
Provocazione. Il tribunale provinciale
Zara non lede soltanto il diritto degli ita
liani. Ma, addirittura, provoca.
Guglielmo Schneider, tipografo, italiano,
nato e cresciuto a Zara, ha ricevuto una citazio
ne di comparsa estesa esclusivamente in croato.
Ma v’ ha di più. Dalfa busta ufficiosa venne
ostentativamente cancellata la dizione „Tri
bunale provinciale di Zara* per lasciarvi
intatta e sola quella in croato.
Al Tribunal« si divertono, come si vede*
n«l ripicco, o, peggio, nella provocazione